lunedì 28 ottobre 2024

! cessez ! fermati o immagine di vita pura!





-facile il puro riso 

in compagnia della pura gioia di vivere-


- questa è la sera

 Questo è il momento in cui il giorno non è più - e la notte non è ancora!

Non c'è luce più suggestiva! 

In quanto a farti sentire parte del mondo in cui vivi.

Forse come se la vita non è più è la morte non è ancora.

Con ciò. Vorrei dire che questo momento è simile alla nascita 

quando non sei  nulla ma stai per essere quel  

che non si potrebbe aver migliore -



 Dall'antichità vive nelle nuvole:

1) inventa qualcosa da dire e fare

II) disponi tutto il trovato  apparecchiando il tavolo come pietanze   

3)  contorna di eloquenti stoviglie, bicchieri e tovaglioli 

IV) disponili come convitati a colazione,  pranzo e cena 

5) aggiungi quanto si dice e si fa  nell’ambiente occasionale  

condito di memorie sbilenche di ricordi   trascorsi





Occhio al bello,

mente al vero

cuore al bene

animo alla pace

astio all'inferno

rancore al purgatorio

gioia all'aria pura

sobrietà al celeste impero del nulla




I figulinai (vasai) oristanesi chiamano kattas 

certe fiasche di terracotta col ventre schiacciato

 dette altrove - frasku.” m.l.Wagner.



musca muscone  sonette

no es ki muskette ki si cuban

sos corros  sutt’è su bonette




! cessez! dice maria al suo  cavallino domo del calesse di jaiu

ki bokinat’  astringhe s’isseta è’ sa kupa  ki no’n lacrimet a terra!-

-


Fra’ Paolo Sarpi fu scomunicato come autore 

della storia del concilio tridentino e rischiò la morte.

Dogma della transustanziazione e creazione dell’Indice.

Bellarmino, teologo papale.

Quel che dice il papa non si discute.

Tanto ingegnoso egli è.

I libri per rientrare nel canone vaticano devono essere ispirati dallo spirito santo

ma con le bozze rivedute ogni anno dal sant'uffizio tipografico.


Quanto a velocità mi modero da me,

che qualunque posto dove posar le terga mi è congeniale.


Tale Francesco Pucci fu ucciso dall’ inquisizione, 3 anni prima di G. Bruno

fu decapitato dal boia e i gesuiti non contenti vollero arrostirlo come un pollo.


II suolo della convivenza umana è la realtà del presente 

il corpo che l'occupa testimonia delle idee che ha espresso

a cui l'antichità e l'aldilà trascendono, come garzoni 

senza pratica, fanno in qualche modo un eco e un’ombra.


Lo spirito d’obbedienza si addice al principio d'autorità

le sacre scritture affermano che Giosuè 

ordinò nella bibbia al sole di fermarsi

così laconico e divertente il Giosuè.


Chi comanda a casa sua si crede padrone del mondo


Se ben ricordo, il gran Capo dei Coltivati Giardini di Mamone, 

Pascale Papalufrone, capraio delle lunghe notti di Barbagia,

 per prima cosa fece dono ai vecchi padri, 

di una maneggevole, agile, discreta 

e levigata zappa a capodanno e a pasqua 

regalò loro un cerimonioso remo per le cerimonie 

con la Balia sul Cedrino davanti al poderoso Tirreno


Davvero non so perchè Dio e i Signori del mondo 

abbiano più cara la mano destra della gemella sinistra,

 preferiscano l'oro all'argento, il pane di grano a quello d'orzo, 

bevono  il vino con la destra 

e versano con la sinistra l'aceto all’insalata


A noi manca il senso civico perché siamo nipoti di qualcuno 

e nella fase di sviluppo la creatura si conforma alla realtà che lo circonda 

ma solo quando avrà vita propria farà qualcosa di originale


Chi va per negozi, fiere e mercati, finirà per comprare qualcosa: 

Totò, elegante come un principe, comprò una saponetta 

per cambiare diecimilalire.


Chi beve del buon vino, anche con la famiglia attorno,

 rischia di ubriacarsi, cader dalla sedia 

e far la figura del fradicio superuomo.

Egli ha bevuto del suo da solo, 

ma quello della messa 

lo beve in comunione con gli amici.


Bufalo il mancino che ci dà le spalle

Un grande concorso di antiche circostanze 

ha generato gli uomini che appresa la lezione

 intervengono nelle circostanze giornaliere in corso d'opera 

che rivoluzionano costantemente l'esistente a cui ora 

concorrono a pieno titolo, barbieri e preti, 

postini e calzolai, mezzadri e acrobati,


Oddio, pensate a cosa accadrebbe se non ci fossimo noi: 

come sarebbe il mondo senza figli 

a cui i santi padri rifilano ceffoni? 

A chi mescerebbero il vino i vignaioli d'Ogliastra? 

Chi canterebbe in chiesa con la soave voce 

delle fanciulle se mancassero i chierichetti?


L'uomo è arrivato alla vita come l'acqua che per chissà dove passa per giungere alla fonte: per via di circostanze favorevoli

un burlone diceva che è stato “gettato nel mondo da una torre”, presumibilmente da qualcuno che non lo sopportava più

Si vive affinchè sia possibile quella cosa di cui non si può fare a meno: amarsi

La vita è il vecchio scambio tra il piacevole respiro dell'aria e il bruciore della luce del sole di mezzodì e son le circostanze del caso a concedere l'uno e l'altro

ann

La luce del sole si perde nel cielo se non trova un ostacolo su cui posare il suo calore e far cresce un filo d'erba: se nulla trova nel suo cammino, brilla alla lontana come una stella.

Ne abbiamo l'esempio ogni notte quando la sua forza scompare se per caso non trova la luna che ricovera la sua luce


L'orrore è quella situazione che quando la si incontra ci si pente di esser nati e guida i figli dell'uomo all'erta e ombrosa china di Borbore dove i giovani senz'amore trovano la vita eterna


Chi si mostra in pubblico deve tener conto di come appare agli altri che notano tutto quel che fa

Ma nessuno può fare a meno del proprio carattere, comunque sia e lì non può fare a meno della propria abilità: nel domarlo, educarlo e farlo pari al meglio, se non può eccellere


Frugar nei ricordi era lo scopo della solitudine e tra se e se sorridere per stare in compagnia, sempre col suo gilet di velluto sbiadito

un bell'affare: uscir di se per star con gli altri affari quotidiani con quelle facce così familiari sempre in cerca di novità

Niente è affar più mio che rovistar nei ricordi a ridestarli,

tanto che chi scopre di vivere dice: vive di ricordi come se il presente l'osteggiasse

I ricordi riempiono la memoria degli affari andati in porto alla luce del sole o alla sua ombra quando declina


Tutti quelli che comandano predicano alle genti di aver pazienza trenta giorni al mese, per dare un tono al carattere

Credetemi, dicono. Conosco io i nemici alle porte da cui difenderci. Così vi dico:

Stringete i denti dopo aver addentato la preda


La prudenza libera il coraggio e contiene la paura

perciò i Barazelos aggiungono che non è mai troppa quando si va per il Bosco di Soloti a far legna con l'ascia e con la sega inventata da lontani cugini di Predu Pilurzi nato col sereno cielo di mezzo agosto


Tutti i chierici vogliono la città universale dove comandino loro o, perlomeno, abbiano l'ultima parola alla quale si deve por mente, borbottare e obbedire, altrimenti qualcuno ne patirà le conseguenze anche da morto

Il nonsenso sta nel non sapere certe cose importanti, del tipo: perchè viviamo? Boh è il nostro essere: a cavallo del somaro per mungere la mula. Perchè pensiamo? E far di conto e misurare e pesare? Il nostro motto: volano gli anni come la calda estate che ingiallisce i pampini d'autunno

Sbiadisce la luna nelle galanti notti di gennaio

E a primavera avvizziscono in silenzio le lontane stelle

gli angeli han sempre un ricciolo sulla fronte e i boccoli sulle spalle, mentre i diavoli son sempre calvi, cornuti e violacei come l'aceto scaduto 


Colui che – al varco della Tramontana - cavalca a destra del priore e tiene a bada il cavallo della sposa (se alla prioressa mancano gli sproni, addio novena che rotola nei crinali della sposa) dal maestoso incedere

Egli è... (si dice che per quanto buono sia san Francesco, con uno strale punisca i suoi empi priori)

L'uomo è uno con i molti, solo e libero tra tanti liberi, e comprende il maschio e la femmina, chi fa e chi guarda, il cacciatore e la preda, il lavoratore e lo sfruttatore, il pescatore e il pescato, chi cade e si rialza con difficoltà, chi non ha un letto e chi ha sette cessi

Egli è l'Uno e comprende i trippaioli alla greppia che bevono il chiaretto di Marreri dietro la vivanda povera e speziata e poi a far baldoria attorno al fuoco in attesa della bufera nella notte di san Biagio che già una volta ci coprì di neve ma con essa finisce la quarantena invernale e il giorno s'allunga d'un'ora e il freddo peggiore accorcia la sua ombra

Dio è quel che l'uomo non è: uno che se ne infischia, uno speciale, uno d'altri tempi, uno che ha fatto solo del bene ai suoi figli

Chi desidera i bei tempi andati vuole reinterpretare il futuro conoscendo l'oggi per prevedere quello che succederà domani alla sua prole e se va male dargli una ritoccata all'alba, prima del primo canto del primo gallo d'Irillai


A chi comanda tutto pare possibile: quel che è stato fatto si può vedere con gli occhi e toccare con le mani

come dire che: dal momento che ha conquistato il potere, tutto è possibile

ovvero: riconosce quel che ha fatto, coma la madre i propri figli


Ciascuno porta il suo fardello 

in groppa come stabile zavorra 

per star sulla terra e non volare 

e se ne libera man mano che avanza in vista della città promessa

dove donn'Elene – (Donn'Elène è l'atto d'amor che tutta quieta,la viva carne che sempre muove a guerra) - dalle belle grazie e buone maniere non manda via nessuno insoddisfatto dal suo Orto Botanico


Chi muore non da più vita

Solo io son vero poiché l'affermo e associo alla presenza la conferma degli altri come me

Innanzitutto viene l'uomo, poi cani e gatti lo seguono e alla fine attraversano fiumi d'oro

Se non è l'uomo la misura di tutto, allora è l'asino o il cavallo, e se non sono neppure loro allora figuratevi chi può essere




Il governo che assolve le tante cose che ha da fare è il migliore e dura di più


Se non mantengo quel che prometto

morsicatemi pure le chiappe, afferma

 il leader dell'opposizione agli amici 

che digiunano per paura del veleno.


La politica riguarda lo stare insieme degli uomini 

che si dotano di una legge comune per aver 

la meglio sulla fame con umana giustizia


Se mantengo le promesse, sputatemi alla maniera di Giuda Bagasseri, ribatte Filize Farkione, Principe al Governo, e poi impiccatevi come Bantoni truk'è dindu, capitano dei Barazelos d'Ohiai


La politica seria e onestà è semplice e per nulla costosa

a Lei si applicca il detto: 

Se ne stian le cose con le rose, 

gli affari vadan dai denari.


 Siccome solo i migliori nascevano dagli dei,

 si rese necessario democratizzare il mondo

 affinchè Iddio rigenerasse il creato per collocare

 i nuovi  pani nei  panni  migliori  degli ultimi esperimenti


I personaggi famosi deperiscono lontano da riflettori della ribalta. Prendete il cacico per campione: vuole che si parli sempre di lui e delle sue novità, ma sappiamo che ogni novità è copia di quella del giorno prima, già stoffa vecchia, tela bagnata

lo stesso papa per far parlare di se da le inaudite dimissioni


foto di marte come terra bruciata

I bracconieri del Monte non fanno merce della preda ma la donano in parti cospicue agli amici, come gli antichi selvaggi della Foresta di Farcana, quando regnava a Soloti Filize Felisi, più noto col nome di: Dimonio Fortunato, perchè avrebbe avuto casa al Monte, secondo la predizione del padrino di battesimo che vi aggiunse un priorato di san Francesco e l'avrebbero chiamato il grande Dimonio del Contone d'Irillai anche se andava di poco oltre il metro e mezzo e finì di vivere in privato battendo la testa al muro con l'aiuto della moglie, per un sordo e lancinante mal di denti


Su una zia contavamo, che fu suora e ci ricordasse in cielo, come se fosse sposa discreta e felice di un buon santo, rispettoso di dio, di ogni nuovo raccolto campestre e del mondo industrioso che resiste agli scossoni semestrali per mostrare al sole la sua parte migliore, come un vecchio attore con la fisionomia del cacico in tv che va per postriboli, rebotte e vino per contentare la sua carne che gli chiede quel che più gli piace


Ho sempre creduto che durante il cosiddetto conclave volteggiasse (-non sempre visibile)- nella cappella sistina la bianca colomba dello spirito santo e risultasse eletto papa il fortunato sulla cui spalla si posasse, scuotendo amorevolmente le ali. Ora mi vengono a dire che i cosiddetti cardinali votano il migliore di loro come un normale presidente di un prosaico consiglio diamministrazione, anche se su suggerimento dello spirito santo.








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