John flaxman
millo martini a malcesine e san francesco a lula
Considerazioni sull’autonomia morale
dell’uomo comune di Ohiai Benimindhe
col suo spontaneo sviluppo nell’isola pagana
convertita al cattolicesimo dalle malie di Bonifacio ottavo
e del Giulio secondo soldato di Gesù per la maggior gloria di Roma
Considerazioni - di autore anonimo -
sulla natura dell'individuo di Ohiai Benimindhe
che brevettò l’uso dell’acqua corrente del Cedrino,
del Tirso e del Mediterraneo, per liberare i fichidindia
dalle spine in sovrappiù prima di sbucciarli e mangiarli.
Considerazioni sull’autonomia morale
dell’uomo comune di Ohiai Benimindhe
col suo spontaneo sviluppo nell’isola pagana
convertita al cattolicesimo dalle malie di Bonifacio ottavo
e del Giulio secondo soldato di Gesù per la maggior gloria di Roma
Considerazioni sull’usura quotidiana
dei vecchi costumi paesani osservabili nella
semplice natura dell'individuo di Ohiai Benimindhe
che si diverte più al carnevale popolare che nei cruenti
riti del venerdì santo di chiaro stampo curiale,
serale e seriale per inorridir le genti
fino a rischiare di render l'anima a Dio.
Considerazioni personali di autore anonimo
e grossolano sulle faccende morali che
determinano lo stile della vita comunitaria
- a base di maccheroni -
dell'individuo, elettore spiritoso, di Ohiai Benimindhe.
che mi ha dato alla luce d'Irillai senza alcun dolore.
Considerazioni senza paternità sul piacere
che prova l'individuo di Ohiai Benimindhe
nel vivere una vita da manuale
secondo i prontuari della generazione precedente alla propria
quando non c'erano cessi turchi, aeroplani e lavatrici
C o s i S i a e in effetti è.
Considerazioni sulla realtà delle cose di tutti i giorni
- di autore orfano, vedovo e sedentario -
dell'ordinario individuo di Ohiai Benimindhe
nel rispetto delle leggi, degli orari di entrata all’ospedale
dei Clisteri e di partenza degli affari pubblici locali
Considerazioni sull'individuo di Ohiai Benimindhe
che una prima domenica di primavera
col primo verde benedetto dai Campagnoli
voleva fare una forchetta di ferro e inventò il rampino
per frugare nel pozzo e cercare il tesoro nel fondo
Considerazioni in ricordo del mite Bertumeu
arso d’amore in piazza stimolato dal vin novello
che ha in dote la mescola delle cose serie
con gli affari faceti.
Bennardhu col rampino legato allo sperone della zampa
- alfonsina la sua gallina zoppa -
mugliera esperta in faccende amorose
Il pio galletto canterino, educato e puntuale
che gioca d’anticipo per cantare con gli altri.
La sua rossa cresta adornerà sempre
la bianca e immacolata veste di Asclepio
Divino dottore di veloci piccioni e immacolate colombe.
Considerazioni, di autore ignoto, sulla condizione
dell'individuo capostipite di Ohiai Benimindhe,
Predu Pilurzi, primogenito di tzia Zenia Laidhona-dhona,
nondimeno madre di altri quindici figli,
che, fino a cent'anni fa, campavano
senza aver mai conosciuto un barbiere,
uno che si vantasse di aver inventato
il pettine e di saperlo maneggiare
come un pennello, quello che non poteva
mancare nel taschino del flaneur, che
borbottando, si specchiava nelle vetrine
del Corso che, come un cordone ombelicale,
collegava le Grazie di Seuna con le disgrazie
del Rosario, insomma il primo barbiere
di Irillai che venne da Bosa,
ingaggiato dall'Artiglieria Leggera,
e si chiamava Alfonso come i grandi Madrileni
cugini dei reali Barocchi di Spagna.
Quel che vedo oscuro negli altri
lo vedo chiaro nei miei vizi
Quel che non voglio veder chiaro in me
lo vedo riflesso negli altri
Sul frontone della prima casa del C…
si trova scritto:
- Perdonami ciò che ti ho fatto, come
io ti perdono quel che ho subito
disse la vicina che aveva abbattuto
le travi della casa senza che nessuno abbia
mai varcato la soglia di casa sua…-
come sul Partenone è raffigurato lo scontro tra
Atena e Enosigeo per il possesso dell’Attica.
Che la giustizia sia il giudizio che
esprimiamo sulle faccende delle cose che non ci premono proprio?
Considerazioni sulla salute dell'individuo di Ohiai Benimindhe
giusto, bello e buono come la natura ne fa nelle sponde del Tirreno,
perfetto come un palo della luce,
sorridente come una lampadina nella notte,
ardito come un grongo del Cedrino quando le fanciulle lavano i panni,
consapevole di ben portare nella persona l’opera divina del nuotatore
che si tuffa nelle vasche degli orti d’Isporosile e dei giardini di Marreri
seguendo la rotta indicata dal suo timone a pelo d’acqua
con la salda presa della mano come un delfino portabandiera
-Un saluto a chi legge: che ti governi la Salute-
Edizioni Agnus dei
del leggiadro gracchio del Rosario
che sa dire – amen – e si crede
la reincarnazione di Amedeo Nazzari
saltella danzando al tempo del tip tap
degli scalpellini del Contone diretti
dal magistrale picchio di sant'Ussula
che porge il suo Saluto agli onesti
0ai gentili e agli infedeli del mondo:
Salute a voi chiunque voi siate
e bevete il buon vino con chi lo merita
Considerazioni Anonime sulla condizione dell'uomo di Ohiai Benimindhe, sul suo ruolo nella realtà delle
cose vive, vegete e durevoli, ke, ispirato dal carciofo, inventò il pungolo di ginepro, la lesina e la forchetta
Il gran maestro galliffet
ostile allo squallore
Beati sono i morti che siedono alla destra del padre
non quelli seduti a sinistra che conoscono il male
non i principi teutonici che squartarono Thomas Munzer
non i dotti della Sorbona che strangolarono Berquin
e ne bruciarono il cadavere, né Giovanni Calvino
che arse vivo Michele Serveto, medico
che non credeva nella trinità
né il prete boia che legò la lingua a G.Bruno
o Lutero convinto da Dio con i fulmini di Giove
a farsi frate e concedere ai cristiani armati
di combattere i nemici della fede che dissentivano da lui.
Senti e vedi. Pensa e scrivi.
Scrivi quel che pensi:
La Polio rende rachitiche le membra.
Detto del galletto d’Irillai
della scorta di Asclepio che saluta chi legge:
Salute a voi, bevitori del Chiaretto di Marreri
che rende lievi le serate ai convalescenti della polmonite
e fa vedere Polifemo Monoftalmo
e il Minotauro Cretese e gli infernali Alarpi d'Irillai
che rubano al volo spiedini di salsiccia arrosto. E gli arrabios...
Onora il padre e la madre e Leggimi
i libri si spolverano con gli occhi, Leggendoli
I libri tra le mani si leggono,
col respirare si spolverano
e con un sospiro si depongono.
La vita nel labirinto del mondo è distinguere
la porta della ragione dal laboratorio dei malefici
Nel labirinto le porte sono aperte
e vi passa solo lo spirito umano.
Nell’ospedale senza porte vi entra solo
chi è responsabile dei suoi capricci.
Il labirinto è il luogo tortuoso
dove l'animo vive nei sinuosi
meandri del corpo
come il Cedrino delle prime piogge
sulla terra degli antenati
e dei primi avi nella soave Baronia
Il cavo della scatola cranica contiene la matassa di Arianna,
la cui funzione è farci capire quel che vediamo e scriviamo
come usano i doganieri e i dazieri
Il problema di sempre, naturalmente
è veder chiaro nella confusione,
col filo della ragione nel Labirinto delle interiora,
delle cose comuni, della memoria e degli affari di cuore.
Questi libricini vanno presi per quel che sono:
unici, simili tra loro e diversi dagli altri.
Essi parlano di quel che può accadere
di sentire per poter pensare.
Queste pagine hanno la sola pretesa
di vivere in libertà.
Proprietà riservata all'autore
vissuto per passatempo
nel mondo altezzoso
che mescola il serio col faceto
col diritto di far circolare liberamente
la sua opera
anche senza la sua autorizzazione
Della legna che brucia non rimane il ricordo.
I boscaioli di Tonara fanno lo sconto sulla legna da ardere
a chi legge, durante l’inverno, “Guerra e pace” di L. Tolstoi
Considerazioni -di autore ignoto- sulla natura e cultura
dell'uomo comune di Ohiai B.
e delle sue donne belle, graziose e gentili
L’aria salubre fa pensierosa la mente.
L’embolia uccide.
La nostra natura fa di noi quel che vuole.
Il ricordo – sorriso e parole -
delle mie donne, vive per me.
Non c’è famiglia Assegnataria della Riforma Agraria
nella contrada di Ohiai Benimindhe
che il primo giorno di primavera
non spolveri l’argenteria al sole sull’aia
Che il pane non manchi in nessuna mensa
perché a nessuno è concesso
di mangiare tutto quel che vede
Alla mensa, tu sii moderato col vino del nonno
in modo che nessuno resti escluso
dal bere il bene comune
Considerazioni sulla cultura dell’individuo di Ohiai Benimindhe che si chiede che ne sarebbe della sua contrada se non ci fosse Gonone, Mamone e il Gologone?
Considerazioni - di autore anonimo - su episodi paesani di uno svagato autore convinto che la vita sia una stagione col clima festivo tutto da ridere e nulla ci sia di inattuale in quel che accade e nulla ci sia da castigare poiché tutto rientra nell'ordine delle cose che sono state, che sono e che forse saranno
Considerazioni sulla salute dell'individuo di O.B. giusto, bello e buono come la natura ne fa nelle sponde del Tirreno, perfetto come un palo della luce, sorridente come una lampadina nella notte, ardito come un grongo del Cedrino quando le fanciulle lavano i panni, consapevole di ben portare nella persona l’opera divina
Alla mensa fai un uso moderato del vino del nonno Felisi
facendo in modo che nessuno resti escluso dal bere bene comune
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