sabato 3 maggio 2025

millo e san francesco

John flaxman


millo martini a malcesine e san francesco a lula




Considerazioni sull’autonomia morale 

dell’uomo comune di Ohiai Benimindhe
col suo spontaneo sviluppo nell’isola pagana
convertita al cattolicesimo dalle malie di Bonifacio ottavo
e del Giulio secondo soldato di Gesù per la maggior gloria di Roma 




Considerazioni - di autore anonimo -
sulla natura dell'individuo di Ohiai Benimindhe
che brevettò l’uso dell’acqua corrente del Cedrino,
del Tirso e del Mediterraneo, per liberare i fichidindia
dalle spine in sovrappiù prima di sbucciarli e mangiarli. 




Considerazioni sull’autonomia morale 

dell’uomo comune di Ohiai Benimindhe
col suo spontaneo sviluppo nell’isola pagana
convertita al cattolicesimo dalle malie di Bonifacio ottavo
e del Giulio secondo soldato di Gesù per la maggior gloria di Roma 




Considerazioni sull’usura quotidiana
dei vecchi costumi paesani osservabili nella

 semplice natura dell'individuo di Ohiai Benimindhe
che si diverte più al carnevale popolare che nei cruenti

 riti del venerdì santo di chiaro stampo curiale, 

serale e seriale per inorridir le genti

                                                                    fino a rischiare di render l'anima a Dio.



 Considerazioni personali di autore anonimo 

e grossolano sulle faccende morali che

 determinano lo stile della vita comunitaria 

- a base di maccheroni -
dell'individuo, elettore spiritoso, di Ohiai Benimindhe.

      che mi ha dato alla luce d'Irillai senza alcun dolore. 




  Considerazioni senza paternità sul piacere

 che prova l'individuo di Ohiai Benimindhe
nel vivere una vita da manuale
secondo i prontuari della generazione precedente alla propria
quando non c'erano cessi turchi, aeroplani e lavatrici
                                                          C  o  s  i     S  i  a    e in effetti è.




Considerazioni sulla realtà delle cose di tutti i giorni
- di autore orfano, vedovo e sedentario -
dell'ordinario individuo di Ohiai Benimindhe
nel rispetto delle leggi, degli orari di entrata all’ospedale

dei Clisteri e di partenza degli affari pubblici locali




Considerazioni sull'individuo di Ohiai Benimindhe

che una prima domenica di primavera

col primo verde benedetto dai Campagnoli

voleva fare una forchetta di ferro e inventò il rampino

per frugare nel pozzo e cercare il tesoro nel fondo




Considerazioni in ricordo del mite Bertumeu 

 arso d’amore in piazza stimolato dal vin novello 

che  ha in dote la mescola delle cose serie

 con gli affari faceti.





Bennardhu col rampino legato allo sperone  della zampa 

- alfonsina la sua gallina zoppa - 

mugliera esperta in faccende amorose

Il pio galletto canterino, educato e puntuale 

che gioca d’anticipo per cantare con gli altri. 

La sua rossa cresta adornerà  sempre 

la bianca e immacolata veste  di Asclepio

Divino dottore di veloci piccioni e immacolate colombe.




Considerazioni, di autore ignoto, sulla condizione 

dell'individuo capostipite di Ohiai Benimindhe, 

Predu Pilurzi, primogenito di tzia Zenia Laidhona-dhona, 

nondimeno madre di altri quindici figli,  

che, fino a cent'anni fa, campavano 

senza aver mai conosciuto un barbiere, 

uno che si vantasse di aver inventato

 il pettine e di saperlo maneggiare 

come un pennello, quello  che non poteva 

 mancare nel taschino del flaneur, che

 borbottando, si specchiava nelle vetrine 

del Corso che, come un cordone ombelicale, 

collegava le Grazie di Seuna con le disgrazie 

del Rosario, insomma il primo barbiere

 di Irillai che venne da Bosa, 

ingaggiato dall'Artiglieria Leggera, 

e si chiamava Alfonso come i grandi  Madrileni  

cugini dei reali Barocchi  di Spagna.




 Quel che vedo oscuro negli altri

 lo vedo chiaro nei miei vizi

Quel che non voglio veder chiaro in me 

lo vedo riflesso negli altri








Sul frontone della prima casa del C…

si trova scritto:

- Perdonami ciò che ti ho fatto, come 

io ti perdono quel che ho subito

  disse la vicina che aveva abbattuto

le travi della casa senza che nessuno abbia

mai varcato la soglia di casa sua…-

come sul Partenone è raffigurato lo scontro tra 

Atena e Enosigeo per il possesso dell’Attica.


Che la giustizia sia il giudizio che

 esprimiamo sulle faccende delle cose che non ci premono proprio?



Considerazioni sulla salute dell'individuo di Ohiai Benimindhe  

giusto, bello e buono come la natura ne fa nelle sponde del Tirreno, 

perfetto come un palo della luce, 

sorridente come una lampadina nella notte, 

ardito come un grongo del Cedrino quando le fanciulle lavano i panni, 

consapevole di ben portare nella persona l’opera divina del nuotatore 

che si tuffa nelle vasche degli orti d’Isporosile e dei giardini di Marreri 

seguendo la rotta indicata dal suo timone a pelo d’acqua 

con la salda presa della mano come un delfino portabandiera




-Un saluto a chi legge: che ti governi la Salute-




Edizioni Agnus dei

del leggiadro gracchio del Rosario 

che sa dire – amen – e si crede 

la reincarnazione di Amedeo Nazzari 

saltella danzando al tempo del tip tap 

degli scalpellini del Contone diretti 

dal magistrale picchio di sant'Ussula 

che porge il suo Saluto agli onesti 

0ai gentili e agli infedeli del mondo: 

Salute a voi chiunque voi  siate 

e bevete il buon vino con chi lo merita



Considerazioni Anonime sulla condizione dell'uomo di Ohiai Benimindhe, sul suo ruolo nella realtà delle 

cose vive, vegete e durevoli, ke, ispirato dal carciofo, inventò il pungolo di ginepro, la lesina e la forchetta


Il gran maestro galliffet

ostile allo squallore



Beati sono i morti che siedono alla destra del padre

non quelli seduti a sinistra che conoscono il male

non i principi teutonici che squartarono Thomas Munzer 

non i dotti della Sorbona che strangolarono Berquin 

e ne bruciarono il cadavere, né Giovanni Calvino 

che arse vivo Michele Serveto, medico 

che non credeva nella trinità 

né il prete boia che legò la lingua a G.Bruno 

o Lutero convinto da Dio con i fulmini di Giove

a farsi frate e concedere ai cristiani armati 

di combattere i nemici della fede che dissentivano da lui.




Senti e vedi. Pensa e scrivi. 

Scrivi quel che pensi: 

La Polio rende rachitiche le membra. 

Detto del galletto d’Irillai 

della scorta di Asclepio che saluta chi legge:

Salute a voi, bevitori del Chiaretto di Marreri 

che rende lievi le serate ai convalescenti della polmonite

e fa vedere Polifemo Monoftalmo 

e il Minotauro Cretese e gli infernali Alarpi d'Irillai 

che rubano al volo spiedini di salsiccia arrosto. E gli arrabios...




Onora il padre e la madre e Leggimi


i libri si spolverano con gli occhi, Leggendoli

 I libri tra le mani si leggono, 

col respirare si spolverano 

e con  un sospiro si depongono.




La vita nel labirinto del mondo è distinguere 

la porta della ragione dal laboratorio dei malefici

Nel labirinto le porte sono aperte

 e vi passa solo lo spirito umano. 





Nell’ospedale  senza porte vi entra solo

 chi è responsabile dei suoi capricci.



Il labirinto è il luogo tortuoso

 dove l'animo vive nei sinuosi 

meandri del corpo

 come il Cedrino delle prime piogge 

 sulla terra degli antenati 

e dei primi avi nella soave Baronia




Il cavo della scatola cranica contiene la matassa di Arianna, 

 la cui funzione è farci capire quel che vediamo e scriviamo

 come usano i doganieri e i dazieri




  Il problema di sempre, naturalmente

  è veder chiaro nella confusione, 

 col filo della ragione nel Labirinto delle interiora, 

 delle cose comuni, della memoria e degli affari di cuore.




Questi libricini vanno presi per quel che sono: 

unici, simili  tra loro e diversi dagli altri. 

Essi parlano di quel che può accadere 

di sentire per poter pensare.

Queste pagine hanno la sola pretesa 

di vivere in libertà.



Proprietà riservata all'autore 

vissuto per passatempo

nel mondo altezzoso 

che mescola il serio col faceto 

col diritto di far circolare liberamente  

la sua opera

anche senza la sua autorizzazione




 Della legna che brucia non rimane il ricordo.

I boscaioli di Tonara fanno lo sconto sulla legna da ardere

 a chi legge, durante l’inverno, “Guerra e pace” di L. Tolstoi




Considerazioni -di autore ignoto- sulla natura e cultura 

dell'uomo comune di Ohiai B.

e delle sue donne belle, graziose e gentili




L’aria salubre fa pensierosa la mente.

L’embolia uccide.

La nostra natura fa di noi quel che vuole.




Il ricordo – sorriso e parole -

delle mie donne, vive per me.




Non c’è famiglia Assegnataria della Riforma Agraria 

nella contrada di Ohiai Benimindhe 

che il primo giorno di primavera 

non spolveri l’argenteria al sole sull’aia



Che il pane non manchi in nessuna mensa

perché a nessuno è concesso 

di mangiare tutto quel che vede




Alla mensa, tu sii moderato col vino del nonno

in modo che nessuno resti escluso 

dal bere il bene comune 




Considerazioni sulla cultura dell’individuo di Ohiai Benimindhe che si  chiede che ne sarebbe della sua contrada se non ci fosse Gonone, Mamone e il Gologone?



Considerazioni - di autore anonimo - su episodi paesani di uno svagato autore convinto che la vita sia una stagione col clima festivo tutto da ridere e nulla ci sia di inattuale in quel che accade e nulla ci sia da castigare poiché tutto rientra nell'ordine delle cose che sono state, che sono e che forse saranno 



Considerazioni sulla salute dell'individuo di O.B. giusto, bello e buono come la natura ne fa nelle sponde del Tirreno, perfetto come un palo della luce, sorridente come una lampadina nella notte, ardito come un grongo del Cedrino quando le fanciulle lavano i panni, consapevole di ben portare nella persona l’opera divina



 Alla mensa  fai un uso moderato del vino del nonno Felisi

 facendo  in modo che nessuno resti escluso dal bere bene comune









 

Nessun commento:

Posta un commento

Post in evidenza

su pinnone ' e Irillai 11921

Ogni giorno della vita è violento  perchè violenta fù la nascita della nostra stella  Pare che col pensiero tutto sia possibile Così Iddio a...