mercoledì 30 ottobre 2024

su santu mortu a buddharu erma trovata a Lucula durante lo scavo del ponte per traghettare i vivi di Lollobe che salivano a Irillai per il sale della salamoia


Accadde oggi. Il 10 dicembre 1927 Grazia Deledda riceve il Premio Nobel per la Letteratura 

musca muscone  sonette

no es ki muskette 

ki si cazan sos corros  sutt’è su bonette


 

Edizioni  AGNUS DEI srl dei gemelli d'una sacca 

Mimiu Minninnone e Pipiu Pissetone amanti del Pirizolu 

che fa l'animo ardito.


Bennardhu

 di Asclepio medico fratello di Esculapio farmacista

fratello di Esculapio farmacista, figli di il sacro galloApollo

a cui Socrate doveva un gallinaccio 

per aver certificato che “sapeva di non sapere“

2.985

sa corcofica - (simbolo del respinto amore)

- zucca che signoreggia il rigetto della richiesta d’amore-


boliton di bove e di vacca -

toccae tocae a sos trastos

da su quanto mi illudevo  mi arriva  improvvisa 

come una  minaccia dei carabinieri al bandito di turno sui giornaliche molesta le vedove addolorate nei viali del cimitero

dove ancora tiepidi russano i defunti mariti-

non mi curo di quel che c’è nel cielo, che data la sua enorme vastità 

non ci sorprenderà se fra un momento

avremo due soli appaiati a  scaldarci le ascelle 

quanto del  timore che ho di chi governa il mondo, 

per l’elezione dei  quali ho partecipato  anche a nome dei miei avi, 

dei quali non ho fisionomia se non un ritratto incorniciato 

da  collane di fichi secchi bianchi e neri 

 nulla è quel che non nasce e non vive 

sa corcofica --


leggevo il Kitsch di H. broch… bevendo qualche sorso di vino…

in memoria del compagnone che mi spalleggiò

quando dichiarai il mio affetto a colei che lo respinse

e lui sfottendomi  disse che avrei fatto meglio a

servirmi del tradizionale carro a buoi  per portar via l’enorme zucca

di diniego che mi rifilò l’oggetto dell’amore per cui…

…Devo si scrivere di colei che mi si avvicinò  dicendomi  elegantemente

di  prestarmi subito un libro divertente che l’ ha fatta sorridere e poi

accettare un invito a mangiare dilindeu per veder dopo  due piccoli asin

elli che aveva in un podere poco distante di cui purtroppo non aveva le

chiavi ma doveva esserci una  qualche persona-...da chiamare x nome

come un cristian degli asinelli da badare mentre coltiva rape per i cristiani 

autentici e battezzati.


Credo che la memoria dimori Nella coscienza.


  • si dice  a Irillai, da tempo memorabile, che a Ohiai Benimindhe, le porte eran sempre

  • aperte a chiunque vi passasse  davanti perchè la felicità sovrastava nel cielo le case 

  • tutte a un solo  piano terra nelle strade del paese che disponevano di panche di pietra

  • dove chiunque  vi  poteva sistemare  a piacimento  il  proprio sedere


  • Credo anche che nessun incosciente dimentichi il giorno in cui potrà riscuotere la pensione

  • anche se a dieci anni aveva ancora i denti da latte  e si succhiava il pollice che gli 

  • impediva di saltare in groppa al cavallo a quindici anni .


- per agostino scopo della vita è la quiete !  per chi non muore santo  l’amore è subbuglio

l’ubriacone ama più bere  tanto che finge di mangiare - il crapulone invece è un resistente mangione che  non disdegna di bere



  • Il cervello è l' officina  dei sensi dove con essi L' intelletto forgia le idee che la mente imbelletta adornandole   con gli indumenti della ragione in ogni stagione  quando ‘a corso l’opera umana-


  • usano i vecchi animali  trarsi in disparte dal gruppo 

  • perchè non vogliono esser visti mentre muoiono dopo aver amato la vita-


                                  - raccogliete le olive ai vivi e lasciate le ghiande ai porci 

che qualsiasi cosa mangino tramuteranno in ottime e preziose  carni per i prelibati

presciutti e gustose salsicce e saporiti capicolli, delicati guanciali e tenere pancette e dolci sanguinacci con sostanziose uve passe e noci al miele   -


  • il presente è il tempo della vita-

  • lo spazio in cui approda il passato -

  • per avviarsi in quel che sarà il futuro -


- criteri di giudizio  sull’agire umano

sulla sostanza della libertà politica  

e della schiavitù nella gerarchia sociale

libertà e conformismo sociale



 - i rivolgimenti nella realtà del mondo riguardano i vivi mortali 

per destreggiarsi nel complesso quadro di comando degli intrighi quotidiani 

 con i precetti dei libri sacri e gli sgambetti superstiziosi dei cacciatori di streghe

dei potenti alla guida dal trono  del denaro e dall’altare dorato dell’indecifrabile 

soprannaturale uso a ridicolizzare la natura sensibile nei giudizi umani 

e sugli atomi sorti spontaneamente  nel tempo e nello spazio zeppo 

di stelline=formichine e non per la divina volontà del Creatore Universale 

che può dimorare nella mente di chiunque respiri libero o ai ceppi -


Chi si allontana dal mondo si perde nella palude

 nel deserto, nell'oceano, in stazione

 nel metrò e all'aeroporto.


Quel che agita il mondo è la pura verità 

che ci scuote quando le diamo le spalle.

  • il senso comune è la comprensione dei diversi  principii, 

  • delle varie usanze e delle singolari abitudini, e dei costumi propri, 

personali e casalinghi delle genti presenti  giorno e notte nel globo

non esclusi gli emuli berlusconidi che si lasciano cadere 

doloranti dai ponti di Gavoi 


 dae sos pontes de Gavoi ( sos che a berlusconi a ohis che rugana)




! cessez! dice maria al suo  cavallino domo del calesse di jaiu 

ki bokinat’  astringhe s’isseta è’ sa kupa  ki no’n lacrimet a terra!-



-facile il riso puro 

in compagnia della pura gioia di vivere-



- questa è la sera

 Questo è il momento in cui il giorno non è più e la notte non è ancora!

Non c'è luce più suggestiva della forza di vivere! 

In quanto a farti sentire parte del mondo in cui vivi.

Forse come se la vita non è più è la morte non è ancora.

Con ciò. Vorrei dire che questo momento è simile alla nascita 

quando non sei  nulla ma stai per essere quel  

che non si potrebbe desiderar  di meglio-



- la disperazione della fame ti  fa rodere le interiora 

dall’inedia reattiva

la fame d’amore ti porta a trastullarti  come Diogene 

sdraiato nei gradini del mercato all’ingrosso -


  • vedo bello nel distribuire  i bottini delle malefatte ai  disperati poveri che non  hanno

  • neanche una canna con cui addestrare i gatti a prendere i topi-

  • chi non ha da coprirsi ama l’estate 

  • che l’invita a spogliarsi anche di quel che non ha -


- chi sa pensare e ricorda può fare a meno di scrivere -


Latte, cortisone e vino di digione 

in borgogna  terra del buon vino 

  • che bevono a su cuzone sor biudos 

  • tempus faket impilios e commo sun’ispilios 

  • ke priducu de Irillai


  • Chi tiene salda la sua opinione non può fare a meno 

  • di coprire la sua zucca sempre con lo stesso cappello -


  • Umano desiderio è voler essere quel che non si è -

  • non so se il ladruncolo sarebbe contento di essere altro

  • che volpe mariuola-


  • dopo tremila anni di storia certificata ci troviamo ancora a combattere sempre contro noi stessi e non con marziani e lunatici  e fors’anche fanatici

  • come in palestina ke si scannano sempre in famiglia 

  • e ora poi con  gli sciiti che hanno  anche l’arma finemondo


  • con fiducia saltiamo da una certezza al dubbio e viceversa crediamo a quel che uno dice, se poi non c’è del vero avrà la nomea di chi dice panzane- poeti e profeti erano panzanari di mestiere: i  primi per vivere dietro il trono disarmati sostenendo che nei nuraghi le singolari fenici facevano l’ovo  che covavano nei secoli e i secondi per comandare dall’altare con i raggi infuocati dell’angelo gabriele che punzecchiava i miscredenti verso i sentieri dell’inferno.


  • Adamo ed Eva kul’è cipria erano si e no fratelli e sorelle 

  • Per loro si trattava dei primi affetti sororali che concepiranno i primi screzi fraticidi


  • con la fede e l’aiuto di dio e di san pietro potresti anche scavare due o tre pozzi sulla

  • luna, così tanto per cominciare dalla cantina a tirar su casa-

  • la storia sia vera che falsa non ha principio ne fine - non sappiamo quando è nato il

  • mondo ne perchè- ne quando si è formata la prima oasi nel deserto - ne la prima goccia del mare - ne la prima zolla di terra fertile


  • quel che dorme nell’animo dell’astemio  si desta nell’animo del beone al terzo sorso

  • del vino inghiottito dal collo della bottiglia -


  • per me da vecchio innamorato esisti ancora nella sobria eleganza dell’età 

  • e dei dolci costumi passati, giudicati e affermati nel tempo del calendario-


  • nasciamo dalla pratica del piacere più raffinato al mondo per morire 

  •  in pasto dell’orco insaziabile seppur senza coratella per cui -

- anche i ciechi vedono il culo nero della morte-


  • le faccende che concorrono a far la realtà come chiunque usi mescolarvi  le proprie

  • vicende personali,  sono le fonti che mi ispirano quando leggo i compagnoni del

  • passato e i compari con le comari che lo meritano nel presente

-

  • silenziosa rivoluzione nell’antica perla della Baronia-

  • nella diocesi di Galtellì che dalla messa dell’ultima notte di natale l’ostia dell’eucarestia è stata sostituita da un confetto nuziale col ripieno di gustosi capperi piccanti  da succhiare inginocchiati 

  • presi da una corbula  piena di confetti lasciato in dono alla chiesa dall’ultima giovane

  • coppia  sposatasi nella parrocchia della santa trinità per cui il Calvino Ginevrino 

  • bruciava l’effige degli eretici  che riuscivano a dileguarsi-  colorati come i ciottoli

  • che l’impeto del  Cedrino trascina nel suo letto  fino al centro del paese 




- rimani sobrio per esser libero come chi non ha bisogno d'alcun’ausilio e nemmeno di qualcuno che lo comandi-


- non voglio e poi non posso essere redento poichè non ho mai peccato per ottenere la grazia -


  • il mondo si è da sempre popolato con la vivace libidine della vita organica naturalmente normale nel tempo  visibile dello spazio vivibile -


-che le persone immaginino dio in un costruttore di mondi nonostante l’enorme peccato 

iniziale: (disobbedienza, giudizio immediato e cacciata e omicidio, peccato universale)- come

un ortolano disegna orti e mi puo andar giù - ma che giudichi il prodotto che ha da venire, 

buono o scadente, mi pare deludente senza il messia che ha da venire nella mente del dio

dei teologi che nel giudizio finale dotano un dio che concede la grazia-


-sto sempre più cedendo le redini  e sempre più stringendo gli sproni, energia e volontà

latitano - mentre la tolleranza sui miei simili scema come la coda scissa della lucertola -


-le superstizioni sono vecchie verità tenute dentro sacchi di sale - che tengono in vita gli

antichi giudizi  che davano la rotta  negli anni scorsi -al mondo che galleggia da sempre nel

cielo infinito - e dar la sensazione del movimento restando fermi-


-solo chi è attento a se stesso si rende conto dei mutamenti che avvengono in lui dalla

mattina alla sera e anche durante il riposo notturno. che poi lo dia a vedere o lo ammetta -

è un’altra faccenda-


- che altre cose con le loro faccende alterano le vicende della vita come i sogni?


-gianni belloi lu juket su bellai  sempes supuzau  come i beoni del chiaretto di Bosa

che abitano in prossimità  del macello  di agnelli, capponi e maialini da latte-


  • dopo aver fatto uomo e donna dio riposò per raccoglier le forze necessarie a dotare

  • d’intelligenza i suoi  più riusciti campioni  in grado una di aprire le porte di casa e

  • l’altro di chiuderle nel bisogno a doppia mandata-


  • crescendo si cantichia  giulivi verso il  domani invecchiando  invece si teme di

  • disturbare la quiete pubblica -


  • si pensa che il sonno degli infelici  sia  agitato mentre quello dei felici è bagnato

  • perchè da soverchia pacatezza se la fanno nottetempo addosso -


-Piazza delle sementi  d’Irillai dove  tutto quel che pianti  si tramuta in lattuga romana-


-la differenza tra noi e gli altri animali  è che noi   abbiamo i barbieri e loro no-


-il tempo che ci attraversa come l’aria borbotta che non può trattenersi  

più di tanto con noi  poichè deve render conto a chi lo comanda- 


-Ogni chiesa o ecclesia quando diventa tempio dell' assoluto si  fornirà di guardiani che 

ne tutelino l’esistenza -


-Poco distanti pascolano i calvi  dove risaltano enormi orecchioni dove non ardiscono le

mosche perchè sulla porta le api scuotono il polline dalle ali -


 

-mi va bene che lo spirito sprigioni dalla materia  

solo perché dalla sostanza  che marcisce  esala l’aroma quando scade- 


  • Mi pare di non  aver mai amato come  adesso  che

Sento estranea  l' evidente  solitudine che mi attornia  ovunque io sia-



 sua  era   l’evidente danza inadatta nella via della violenza

fuggiva per non obliare il suo senso di giustizia

davanti  all’orda vile che l’inseguiva

con la forza che mancava alle gambe

e cadde  preda inerme della  soperchieria fascista 

ancella del  malessere  che ci anima fuori casa



 


  • martire  del mondo  democratico - repubblicano 

ostile al consorzio  trono e altare 

da cui dipendono i  truci sgherri  dello spaventoso mondo nazifascista -

-La necessaria gentilezza d’un tempo  si è assentata dalle strade-

-così come le cerimonie si diradano nelle case-

- solo i cortigiani rimangono  attenti nell’uscio dei notabili potenti- 

-solo i barbieri e le guardie giurate profumano nei mezzi pubblici-

-le direttive del governo e del clero è che ciascuno se ne stia al suo posto-

-i vecchi accanto al focolare a bere bruskete e succhiare nocciole francescane-

- in questa via la maggioranza di chi vi abita mangia scotto e la maggioranza della strada

che l’attraversa

cibano crudo e freddo e quelli del piano di sopra non conoscono il rancore  che non manca

a

chi passa il tempo con i gomiti sul davanzale delle finestre mentre le mogli stirano sedute

i mariti si sbarbano nel cesso-

-quelli che stanno in capo alla via sono prodighi  e ben visti-

-mentre quelli che campano in  coda nella strada son più tirchi degli avari-

-quelli che se ne stanno nel mezzo son più parsimoniosi di chi non da un’obolo

nella questua domenicale e festiva-

-quelli che abitano nei vani del pian terreno ringraziano chi li fa vivere a tutte le ore-

-maschi di casa usano tovaglioli di cotone mentre le femmine si soffiano il naso con

fazzoletti di carta poichè stufe di stirare quelli di seta per Battista-

-col tocco delle campane i parrocchiani sono avvertiti  che la morte è stata tra noi per

prendersi il dovuto  che nessuno gli può negare-

-l’affamato che si sbava  in estasi davanti a una vetrina di manicaretti guarda a destra

e a manca come per dire sì alla vivandiera che gli porge una pagnotta al prosciutto-


penso e scrivo  di quel che ancora mi è concesso a 79anni

se è meglio per la mia coscienza - servire potendo i miei simili 

o potendo pagarli - se vale la pena di  vivere servendomi del loro ausilio



Asoti o coloro che abusano dei piaceri  

con gli sproni ai piedi e senza briglie nelle mani

e invitati alla festa ci vanno eleganti con passi misurati

 appena vista la tavola imbandita vi si precipitano a scrocco

come all’inferno il destino cestina le anime perse senza 

salutare i compari   ospitali  manco  fossero demoni locali


a-mondano o render-si- estraneo al mondo-

-sesto senso o common sense -


Ti sia Possibile  terminare con successo 

quel che con te stesso hai cominciato.


all’ordine nazifascista del mondo 

dominato dall’accordo  monarchico divino

di trono e altare  

preferisco lo sconquasso  infernale dell’orbe terracqueo


c’è chi aspetta immoto che la giustizia sovrana caschi serena dal cielo 


- mi vien da da dire che la bellezza interiore 

è quella  sublime che non si vedrà  mai -



non c’è momento dei miei giorni che non mi riveda sul tavolo sopra la cisterna della terrazza

su calalunga col richiamo di fratel gracchio e l’alto volo del falco e 

le scorribande di guardia del prode bacco che annuncia la visita del buon Gianni


Tutti in casa mi sollecitano nel non perder tempo come se lo facessi io che non so nemmeno 

da  dove cominciare  a contare. 


ma cosa mi è venuto in mente  di dire se non l’ho sentito di sfuggita in casa dove tutti sono

loquaci.


il destino è un cugino del dio che ordina il tempo e a lui affida il calendario 

di ciascuno  in cui segna l’ordine del giorno e dell’intera nuda esistenza

e a qualcuno capita di vedersi  assegnato l’oro di Bosa 

per cui chi ce l’ha non riposa


- l’opinione si insinua in noi col dono dei padrini di battesimo - 


-  per me quel che più conta è che l’Iddio ci sia - 


  • il  teologo studia solo il dio che conosce per ciò che ha fatto 

               e non per quel che non è opera sua -

così il collegio dei teologi non si perita  di sostenere che essi soli 

conoscono le regole imposte dal signore del creato che riguardano 

la verità sulla perfezione del suo operato


“per esempio: dio è solo bene e non può quindi aver inventato il male”


sublime è il cielo abitato da Dio e sempre più in alto abitano i suoi simili

che immaginiamo doverosamente tali e quali al dio più vicino a noi


il cielo che immaginiamo senza fine è probabile che non abbia avuto alcun inizio

quindi sublime sarà forse il nulla senza forma né sostanza come un’ eterna  idea che vive d’aria


tu, se vuoi, prendi questo santo simbolo e mettilo sul comodino 

o sotto le ascelle che non se ne accorge  nessuno

e se non ti fa bene non ti fa manco male


- la vista di una mano e un braccio martoriato da una macchina sul lavoro mi fa male e mi spaventa.


- la complessità del mondo non spiega  perché la gente in ogni dove stia tutta in piedi con la testa sulle spalle e non sotto i piedi-



- solo colui che combina qlcs di suo può conoscere un istante di felice creazione 

simile ai  bagliori scaturiti dai progetti dei  novelli innamorati davanti alla tv- 


:Chi paga la pigione provi a non pagarla per vedere che succede col mobilio in trasloco.


- Ogni carica elettiva una volta ottenuta -

fa sentire  il fortunato - come un prodigioso taumaturgo 

che non lesina sulla necessità dei miracoli da fare.


Santo colui che segue anche da sveglio 

le visioni del sonno notturno persino dopopranzo


il mondo è un continuo scambio di faccende tra noi 

e non tutti hanno del superfluo da barattare con facilità


dai volti scontenti che si vedono in giro si potrebbe supporre che non ci sia

 al mondo un angolo dove libertà e felicità siano superflue più che mancanti


mi   meravigliano le ricche e rare bellezze vaticane

ma mi sbalordisce di più che i popoli  vedano in  ciò un avamposto dell’esercito divino 


 nulle terre sans maître - non c’è terra senza padrone


- e il padrone della terra se la chiude come se l’avesse fatta lui -

                                  binza kene jaca - vigna di poca sostanza è


  dae sos pontes de Gavoi ( sos che a berlusconi a ohis che rugana)

su santu mortu a buddharu

erma trovata a Lucula durante lo scavo del ponte

per traghettare i vivi di Lollobe

che salivano a Irillai per il sale della salamoia



- Non c’è che la poliomielite per domare sciagurati e guerrafondai -

- non bà’ kè paralisi infantile pro assettiare issegheraos e bestifocoso-



perciò ridono di  babadore Tzoccau 

lo scalmanato, primo nome del gallo di casa 

che becca proditoriamente Kikina Koffada la prima gallina

 a far coccodè per malmenare il re di sa marialodè, 

cantando la filastrocca:

il re con la regina vanno in chiesa la mattina 

quando il sole consorte di Donn'Elene Murrisuttile 

li coglie nel momento in cui la luce  li illumina di grazia sottile.




Due o tre auto nuove si fermano davanti al colonnato del tempio 

nel ventilato quartiere di Maria Frunza

è un gruppo di famiglia che deve battezzare un neonato

poi scompare in chiesa

mentre il genitore di elegante bell'aspetto si ferma a parlare 

con un uomo scalzo e malandato, 

accanto a una fontanella dove si sbarba e si lava i piedi

Buon'uomo, dice dandogli delle banconote, 

anche io sono stato povero e ho sempre voluto bene ai più poveri di me. 

Ora ho bisogno del suo aiuto, se lei è cristiano. 

Vorrebbe essere il padrino di Nicola, mio figlio primogenito?

Per me va bene, risponde il misero intascando i soldi.

 È un bell'onore per uno come me, 

povero, si, ma non ho mai giurato il falso. 

Ho viaggiato parecchio, ho visto tanti posti deliziosi 

e ho sentito tanta gente ambiziosa dire che chi si spaventa 

emuore prima che gli scada il tempo. 

Devo farmi le scarpe per viaggiare ancora. 

Non conosco la Tartaria né il Gennargentu e la Tolfa

dalla tasca dove ha messo i soldi tira fuori uno spago con una pietra nera

Ho solo questo, il koco che fu di mio padre. È un portafortuna che si usa donare ai figliocci.

Serve contro il malocchio. Preferivo una bussola, 

ma mio padre era un postino e barbiere era il mio padrino. Okei. 

In ogni famiglia c'è sempre uno che ha più degli altri. 

Sono certo che lei non ha nemici

vanno insieme a raggiungere il gruppo in attesa davanti al battistero

sopraggiunge la madre della creatura con una donna dipinta come un fiore 

a primavera - che se be stava inginocchiata al confessionale 

e pare una straniera. 

Signora, vuole essere così gentile da tenere il braccio la mia creatura per battezzarla? Ho fatto una promessa,

sa, in un momento di bisogno.

Non è stata stuprata come me, per caso?

No, no. L'avrei ucciso.

la presenta al gruppo e al mendicante con cui andranno via con le mani in spalla

il sacerdote celebra il battesimo

Che Iddio faccia di questa bella creatura una felice persona di mondo,

 dice il prete,E preservi noi dal peccare, dicono a una voce gli astanti

I genitori si riprendono la creatura, salutano i mendicanti 

e ognuno va per la sua strada.



Erma di Lucula di colui che morì senza saper piangere 

e sapeva anche  di non sapere 

come evitare la fine a cui la città lo condannò 

bevendo come fosse vino d'Oliena 

mezzo litro abbondante di cicuta.



 Psiche è il soffio vitale esalato dal morente. h.arendt.


Siamo in possesso dell’esperienza del particolare , 

e lo pensiamo presupponendo un’ignoto universale. K.Jaspers.



0,1. L'alluce che con fare acrobatico si succhiava Predu Pilurzi

fino al decimo anno di vita, a Osalla,

Post in evidenza

su pinnone ' e Irillai 11921

Ogni giorno della vita è violento  perchè violenta fù la nascita della nostra stella  Pare che col pensiero tutto sia possibile Così Iddio a...