mort'è su re:
ghettae su murguè!
This is war: in God we trust.
Noi confidiamo in Dio, nel vino d'annata e nei cavalli di san Francesco
- (che andava a piedi) ma col cavallo sgranocchiava nocciole-
che corrono vispi in piena salute nella piana d'Isalle
aperta alla tramontana, all'ospitalita' e al malanimo degli invidiosi.
Una targa sulla porta della bettola di Zigottu, dice –
Bevi, sii prodigo di denaro e avaro di parole.
buon primo maggio a ogni animo onesto !
e gli indifferenti si ricordino del 25 aprile !
-
e un perenne 25 aprile ai popoli del mondo !
so' naskios i luna bona
sa notte colada
-
Don Antony e Maistru Mariu vestiti a festa.
Col giudizio si misura il necessario per vivere come Dio comanda:
comunque sia sto invecchiando, si, senza coltivare nulla nè depauperare valori in campo.
i sa binza 'e sas pipiristasa
i braccianti che lavoravano la vigna
era del medico oculista che aveva in cura i loro occhi
-
Quando le notti durano più di quel che è stabilito dalla legge,
nel cielo d'Irillai piovono diamanti che tutti si affrettano
a raccogliere prima che li corrompa il malocchio.
«Po prexeri, portaimì custas valigias a sa Scala ’e Ferru:
deu bengu avattu a bosatrus cun su cumpangiu miu
puita non connosceus s’arruga». Così un giovanotto
biondo, piuttosto tarchiato, accompagnato da un altro
giovane taciturno, disse ai due facchini, appena disceso
dal treno, consegnando ad essi il suo bagaglio. E i due
mentre si avviavano commentarono tra di loro:
«Hasi intendiu Chicchinu, commenti chistiònara su sardu custu signori?
Est a bucch’e zappulu e a boxi arrorara!».
«Tenisi arrexioni, Piriccu: pariri unu furisteri ...
Ma non poriri essi! Custu, ci scummittu, depir’essi unu casteddaiu chi manca de mera de sa nostra zittadi ...
Forzisi è partiu a pippiu in continenti!».
Marcello Serra, in ricordo di Wagner, parlava il sardo meglio di noi
1. Anarchia = legge e libertà senza potere.
2. Dispotismo = legge e potere senza libertà.
3. Barbarie = potere senza legge e libertà.
4. Repubblica = potere con legge e libertà.
I. Kant
Imporre il nome al primogenito spetta al padre perchè ha varcato la soglia del cielo e se è maschio avrà nome e cognome del nonno, il secondogenito tocca alla madre e se è femmina avrà il nome della nonna materna di cui non avrà il cognome; pazienza, comunque, e ognuno sarà identico a quel che è.
Dall'antichità vive nelle nuvole:
1) inventio o trovare cosa dire
2) dispositio o mettere in ordine quel che si è trovato
3) elocutio o aggiungere a ornamento parole e immagini
4) actio o i gesti dell'attore e la recita del discorso, la dizione
5) memorie mandare o ricordare
“I figulinai (vasai) oristanesi chiamano kattas certe fiasche di terracotta col ventre schiacciato, dette altrove - frasku.” Wagner.
A Io i pescatori e Omero:
Cosa fate per vivere?
Peschiamo. E quelli che prendiamo li buttiamo. Quelli che non prendiamo ce li teniamo.
''Le teorie di Niceforo non furono estranee alla decisio-
ne da parte del governo Pelloux di una grande operazione
di “pulizia coloniale”, che ebbe luogo dall’aprile al luglio
del 1899 con l’impiego di un intero corpo di spedizione,
allo scopo di estirpare la piaga del banditismo. Si fece il
vuoto attorno ai numerosi latitanti militarizzando la Sardegna centrale e ponendo l’intera comunità del Nuorese, del-
le Barbagie e del Goceano sotto l’accusa di favoreggiamen-
to. Gli arrestati (in seguito quasi tutti prosciolti o assolti
dalla magistratura) furono circa un migliaio, compresi don-
ne e vecchi, e a Morgogliai, tra Oliena e Orgosolo, in un
conflitto a fuoco che impegnò oltre duecento esponenti
delle forze dell’ordine, caddero i capi della banda Serra
Sanna''. Giulio Paulis
I
Piano Morale: autonomia del giudizio di valore.
II
Piano Politico: autonomia della decisione concernente il bene comune
III
Piano Culturale: invenzione di stili di vita, modelli di consumo e arti di vivere
IV
Piano Esistenziale: capacità di occuparsi di se, invece di lasciare che esperti e autorità decidano ciò che è buono (per noi).
SATOR
A O
T T
O A
ROTAS
La repubblica è un governo costituzionale in cui il potere sovrano è nelle mani del popolo: per la repubblica il principio dell'azione è la virtù, che Montesquieu identifica con l'amore dell'uguaglianza,
la monarchia è un governo legittimo in cui il potere sovrano è nelle mani di un singolo uomo: per la monarchia il principio dell'azione è l'onore con la passione per la distinzione,
la tirannia è un governo illegittimo in cui il potere è esercitato da un solo uomo secondo il suo arbitrio: il principio dell'azione della tirannia è la paura (h.a.)
Ogni classe dominante presenta le sue verità come eterne. Carlo Marcs
Avanzò una richiesta d'accoglienza a colei che diceva quel che lui pensava,
e non fu accolta;
poco dopo morì
è trovò la vecchia civetta che accompagna le anime dei perduti nel bosco di Borbore
a involarsi sopra la foresta di Farcana
dove le janas, le civette e le capre si spacciano per signore del creato
e fan la voce grossa e qualche dispetto e infine si azzuffano
col primo gallo d'Irillai che canta per primo al mattino
e dalla rissa ne esce stravolto
come un marito che dopo la lite con la moglie
occupa la strada e piange come se l'avessero morsicato i morti
perchè gli è stato negato il matrimonio
e vien la madre a consolarlo dicendogli:
Figlio mio, acqua dei miei occhi, ricordati che i bambini in culla non temono il morso dei morti.
Matteo - 5, 37: Sia il vostro parlare si, si, no, no. Il sovrappiù viene dal maligno malandrino.
Occhio al bello,
mente al vero,
cuore al bene.
Aurea Regola di san Francesco: lascia che il mondo vada come vuole e non parlare del Priore se non per dirne bene.
Lo sposalizio sancisce la libera unione della coppia. Bene.
Nel piacere si va per le spicce e le regole si appendono al muro come il calendario e il sacro cuore. Bene.
Stare insieme dovrebbe essere un piacere come far figli e allevarli. Bene.
Quando nel matrimonio si parla di dovere è segno che il piacere non c'è più e gli affari non vanno tanto bene.
L'amor che non si può trattenere bisogna lasciarlo andare. Bene.
Organizza 7 passeggiate di 15 scolari in fila x 3 in modo che ogni scolaro passeggi x un giorno della settimana con ognuno degli altri una e una sola volta nella stessa fila:
Lun. - 1. 2. 4. - 5. 8. 13. - 3. 9. 12. - 6. 10. 11. - 7. 14. 15.
Mar.
Mer.
Gio.
Ven.
Sab.
Dom.
" Robinson Crusoe, padrone dell'isola, è il paradigma simbolico del borghese moderno, colonizzatore e pioniere, coltivatore e imprenditore, fondatore di una costituzione e organizzatore del lavoro proprio e di Venerdì". d. defoe
Disse Duns Scoto : la vera libertà dell’uomo sta nella volontà di amare o odiare tutto ciò che gli si pone di fronte.
Il tempo è lo spazio dello sviluppo umano. K. Marx, loh, preis und profit, pag. 100
Segui passo passo la fortuna e vedrai che cederà. E, se è il caso, sollecitala in salita.
" Sallustio Bandini, celebre inventore della cambiale, senese del monte dei paschi, propugnatore della libertà di commerciare".
I patti senza la spada sono parole. Hobbes.
Tutto cio che l’uomo dice di Dio è l’uomo che lo dice. K. Barth, teologo
Per Gombrich è nel contesto che si deve cercare la chiave dell'interpretazione, la quale presuppone la definizione della fruizione dell'opera e la conoscenza dei generi letterari e artistici " in voga" nel momento della sua creazione.
"W. Rathenau affermava che 300 uomini che si conoscevano tutti fra loro, avevano nelle mani le sorti del mondo, ciò nel '20; oggi sono ridotti a una trentina i potenti della terra".
" il coraggio è considerato, a ragione, la prima qualità umana, poichè esso è la qualità....che garantisce tutte le altre." w.s.churchill
"l'ideologia è la logica di un'idea.
.
la teologia si basa sulla rivelazione.
.
la zoologia sulla tangibilità degli animali". h.a.
"L'arte è un modo di difendere se stessi , per non far scivolare la vita senza commenti, per sottolineare le cose buone della vita: l'amore, il formaggio, le tovaglie pulite, il vino rosso, lo stare sotto un albero". Bo Widerberg
"un pezzo di legno può stare in acqua tutto il tempo che vuole ma non diventerà mai un coccodrillo"
L’esprit des lois sono quei rapporti che corrono tra le leggi che guidano gli uomini e le condizioni dove generano : il carattere fisico del paese, il clima, la natura del terreno, l’estensione dello stato, le massime del governo, le forme dell’attività economica degli abitanti, la religione, il commercio, gli usi e costumi e le tradizioni. Montesquieu.
june 16.1904, bloom day
Pepp'antoni beve vino e se ne infischia del diavolo che, come la morte, non distingue la casa del povero e del ricco.
Perchè affannarsi per il mondo? È così grande che anche in più di due si sta comodi come davanti al focolare. Per altro c'è sempre il cesso oltre la siepe.
L'angelo è bello, giusto e abbagliante. Pipiu Pissetone Preducosu.
Il diavolo è zoppo, brutto e sa di zolfo. Mimiu Minninnone Muconosu.
Versa un'obolo per entrare, se non hai già dato. Scritto sul muro esterno del cimitero.
Fragilità, il tuo nome è donna. w.s.
Sos koddhadores' che' muska...
all'hora del the al Nordamerica,
dove consumavano cinque (-5-)
litri di latte al giorno.
Non facessero null’altro i proletari con la prole assicurano la continuità dello stato. Cicero.
Così sul frontone della prima casa di Via del Giudizio sta scritto:
Cittadino del mondo, ricordati di essere ospite in casa d'altri.
peloso l'acchiappo
duro ce lo metto
tenero lo levo.
che l'è?
nasce con le corna
vive senza corna
muore con le corna.
cos'è?
qual'è la femmina che balla sempre e non sta in piedi?
a vent'anni è bello
a trenta fa il cervello
a quaranta fa la robba
a cinquanta fa la gobba.
che lè?
L'amore non è un problema, come non lo è un veicolo: problematici sono soltanto il conducente, i viaggiatori e la strada. F.Kafka
Dopo l'ebbrezza del vino, c'è il sigillo della morte, dice don Totoni Tontorrone
La bibbia è il manifesto dei mangiatori di carne.
La cura dei funerali, la scelta della sepoltura, la pompa delle esequie sono più di consolazione ai vivi che di aiuto ai morti. Sant'Agostino, Civitas dei.
Il bisogno ci spinge a lavorare, il freddo a coprirci e il caldo a spogliarci, il solletico a ridere e la fame a mangiare, la stanchezza a riposare e il sonno a sognare, il sale – infine - da il suo tocco al cibo, il senno al neonato e per preti e impostori si confonde col divino
Povera la mamma mai stanca d'insegnare al figlio come piangere e alla figlia come ridere.
„ quando la forza del vino è penetrata in noi, le membra diventano pesanti, le gambe impedite vacillano, la lingua s‘inceppa, la mente si smarrisce, gli occhi si fanno vitrei; poi sono grida, singhiozzi, dispute.“lucrezio
Plato raccomanda a chi desidera essere ricco di non accrescere il suo patrimonio ma di diminuire la sua ingordigia.
sa luna torta
Nulla è;
anche se è, è incomprensibile;
anche se è comprensibile, è incomunicabile.
"E con antico adagio disse il teschio: “Ero come te e sarai come me”.
Parola di boia: “L'inquisition est, de sa nature, bonne, douce et conservatrice”.
E, come disse Bruno Giordano mentre ardeva: Non stò sopra un letto di lana.
Per gli antichi era un onore ricordare quelli che lo meritavano.
Fair play.
La mano invisibile del mercato non funziona senza un pugno invisibile: McDonald's non prospera senza Mc-Donnel Douglas, il progettista degli F-15. il pugno invisibile che tiene al sicuro il mondo con la tecnologia di Silicon Valley e la guerra delle banane, si chiama: esercito, forza aerea, marina militare.
Missione Apollo: nell'alto cielo dell'anima.
Compito Dioniso: tener basso il corpo alla terra.
Ecco quelli che mangiano il pane carasau col cacio e bevono il vino di Marreri.
L'ideologia pretende di conoscere i misteri del processo storico: i segreti del passato, l'intrico del presente, l'incertezza del futuro. h.a.
"E con antico adagio disse il teschio: “Ero come te e sarai come me”.
Vennero però tristi giorni anche per la famiglia di Cosima.
Andrea non andava bene: si diceva che già avesse un figlio,
con una ragazza del popolo, bella ma di fama equivoca, e che
giocasse coi suoi amici scapestrati. Invano il signor Antonio
cercava di richiamarlo nella buona strada: lo mandava a sorve-
gliare i lavori delle carbonaie, a vigilare i poderi. Andrea obbe-
diva; era, come si disse, buono e molto generoso,ma anche
lui trascinato da istinti di razza, sensuale e impulsivo. E anche
l’altro, il maggiore, si era, dopo la disgrazia dei fuochi pirotec-
nici, come incrinato. Grazia Deledda, Cosima, pag. 69.
Nel 1987 la CIA disse al mondo che l'URSS era economicamente più avanti degli USA.
Due anni dopo si ruppe il muro di Berlino e rovinò il socialismo reale."
Viva i mangiatori di ghiande, gente di tempra forte e di vita aspra e dura.
.
Viva! a lui il miglior cavallo di san Francesco, per correre libero nei campi d'asfodelo.
.
Per lui la rivoluzione nega e abbatte ogni diritto vigente!
Che centra con la cultura il fatto che a Nuoro ci siano tante scuole di ballo, molti gruppi di canto, ci siano più di due teatri dove Regana e Gonerilla si son viste come altrove non vedono l'impiccagione di Cordelia, nè mai si è sentito Monteverdi, padre del recitar cantando?
"800 milioni di persone hanno visto la partita Inter-Barcellona, un miliardo le oltraimpiadi di Atene; questo è il modello Disney, il modello vaticano e il modello Coca: è l'intrattenimento, caromio, la trappola della bella globalizzazione, persone-zavorra per gli eletti del signore".
"La lotta di classe si confondeva col brigantaggio, col ricatto, con l'incendio dei boschi, con lo sgarrettamento del bestiame, col ratto dei bambini e delle donne, con l'assalto al municipio. Era una forma di terrorismo elementare, senza conseguenze stabili ed efficaci". Gramsci, 1919
Le mimose. Non parlare se sai leggere; non leggere se sai scrivere; non scrivere se sai pensare. h.a.
Per Tacito la diffusione del lusso era la causa della dissoluzione.
La religione sostiene le cose del mondo con gli affari della terra
Ogni tanto i cardinali si riuniscono a concilio e riassestano le cose del mondo
ROMA - Il cosiddetto "corvo" delle carte rubate in Vaticano è stato arrestato dalla Gendarmeria papale.L'uomo è Paolo Gabriele, "aiutante di camera" della famiglia pontificia, in sostanza il cameriere di Bendetto XVI. Questa mattina Gabriele è stato ...
La storia è la memoria di quanto è accaduto nello spazio e nel tempo che abbia avuto un senso per l'intelligenza
Chi ci fa concorrenza il più delle volte è sleale
Si, son ottimi vicini, ma sorridono alle nostre disgrazie
Certo sanno quel che fanno ma si credono migliori di noi
Beati quelli che son contenti della loro impotenza
Tutti sono Maestri nel compatire i nostri errori
Si, sono i più solleciti nelle disgrazie, come gli avvoltoi precedono i vermi
Devo essere ragionevole ma il rancore mi inasprisce l'animo
Devo credere in Dio per punire chi ride degli sciancati
Devo esser minchione per sopportare stupidi e illusi
Voglio stare sulla terra, non abbarbicarmi alla casa
charlie e max
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Fossi stato un tocco di campana sarei stato veloce come il vento sempre contento di comunicare il suono che si serve del zufolo
Chi non è soddisfatto del suo stato d'animo non vede l'ora di comunicarlo al suo confessore per essere compreso
-->
C'è chi ha in odio i frati (-voltaire-) che nel medioevo han raschiato vecchie pergamene piene di storie antiche per scrivere le loro orazioni
Cielo e Terra.
Mamma mia come sono intelligenti quelli là; quelli a cui le cose van sempre bene; quelli come me nati con le cose già fatte
Difficile darsi pace per non dover più pensare a niente; non poter più spedire una cartolina col ponte di Bosa e la chiesa del Rimedio di Orosei e fermare a far acqua sulla Traversale Sarda
La persona in quel che ha fatto e fa, conduce quel che gli rimane da vivere, come oggetto del ricordo. Faceva il vaccaro, conduceva una mucca al pascolo e la mungeva mattino e sera. Un mezzodì sdraiato all'ombra fu punto da un'estro e decise di non rientrare più a casa e lasciarsi andare nella valle di Lanaitu, nella gola di Gorropu, nell'altura di Tiscali e nel Supramonte, vagare fino a coglierlo la morte e darsi in pasto ai grandi uccelli per portarlo a spasso nel cielo dove tutto il possibile è gratuito.
il vedovo Dedalo prova le ali all'Icaro orfano
Dedalo il vedovo fa le ali all'orfano Icaro.
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I fabbricatori di ceste sostengono che senza la loro arte Mose non avrebbe parlato con Dio
Mi pare che lo scontro tra cristiani e musulmani verta sulla presunta rivalità tra Gesù e Maometto, chi tra i due sia il prediletto del Signore e abbia quel pizzico in più che manca all'altro, di credibilità forse
-->
Ogni lestofante si improvvisa trombone tivu per dar voce ai suoi roboanti annunci: sono adatto a risolvere i vostri problemi come ho risolto i miei
Il senso della vita è cercarne uno: quello clandestino, il prototipo.
Il buonsenso è contentarsi di trovarne uno strada facendo: qualunque esso sia.
La demagogia, con la teologia e l'ittiologia, è un male minore, perchè il male è peggiore quando il popolo abbocca all'esca e finisce in peschiera o pescheria o sul ponte di Messina dove i cornutoni già s'attrezzano di scarpe da tennis per esser pronti a lanciarsi in acqua a capofitto da metà ponte, tra Scilla e Cariddi dove s'infila e s'infilza il pesce spada o Sabra e Chatila – a sud-est di Auswitz - dove gli assassini ammazzano al chiuso o Calpe e Abila dove il tonno corre alle sarde di Carloforte, Dio come corre il mondo dove succede di tutto e di peggio
mettete Auswitz, Sabra e Chatila e le Torri Gemelle in mezzo ai vostri ricordi, sempre, perchè sempre nel nostro quieto mondo tutto è permesso, sempre in questo mondo si fa di tutto, tanto poi si dice: me l'hanno ordinato, e si sa che l'obbedienza è la prima virtù imposta da Dio ad Adamo. Obbedisci e la scamperai.
il cielo
Chi non avrebbe timore di convivere sotto lo stesso tetto con un assassino, che non può nulla più che toglierti la vita? Infatti non ruba le coltri stese al sole; quello che ha già fatto è causa del timore che accompagna il futuro. Egli non prova dolore tra le macerie. Non lo scuote nemmeno la morte. Gli è lieve la vita altrui; tanto gli è distante quel che ha fatto: sa che prenderne atto lo porterebbe a impiccarsi e teme di provarne piacere. Ma non lo fa, non gli va di evadere dal paradiso. Al mondo può succedere di tutto dopo Norimberga e Pietro Maso. Nel merito cerca di esser solo; nella colpa cerca la compagnia
Dio si servi di Satana, il maligno dannato, – lo scapestrato che salta da una sponda all'altra del Cedrino e fino alla leva fu il più mite dei mistici del paradiso che sorridevano per l'eterna gioia di esser vicini al Padre - ( il più intelligente delle creature del suo giardino) per dannarci con le albicocche del suo horto incantato: da allora la paura della morte si impossessò del mio mondo e terribile divenne il buio della notte senza vino
la santa inquisizione
Col lavoro si campa; poi si passa il tempo col conforto degli accidenti, che ispirano chi dipinge, scrive o suona, per dar forma a certe idee che, se rimangono in memoria, sono accadute o sognate
La semplice verità ha molto a che fare con i sensi; quella che conosco se ne sta chiusa nella mano con cinque dita: una mano con un dito amputato non è più quella delle dita con le unghie riconosciuta ovunque faccia capolino la luce del sole a cinque punte
Dalla combinazione anche accidentale delle cose scaturiscono come scintille i pensieri: quando piove hai bisogno dell'ombrello per uscire di casa se non vuoi inzupparti come un pulcino appena uscito dall'ovo della mamma
Come invidia e compassione escono dallo stesso buco. La vendetta e il perdono, come l'amore e l'odio, sono fratello e sorella che ci appartengono; sono affari permanenti che troviamo alla nascita – ci stanno al fianco in vita - e li lasciamo con la morte: sono il lascito più raffinato dell'arte di chi ci ha preceduto
Per quanto riguarda la mia vita (sempre di Lei si tratta) sono grato a più di una dozzina di persone, tante donne e uomini, e mi capita di scambiare quelli dell'ovest con quelle dell'est e le longilinee del nord con gli ombrosi del sud
L'arte del "confusioner" è aizzar zuffa e attizzar lite.
Non a lei piacevano né a me piacciono i confusionari: se posso li evito, in ogni caso conto proprio di farne a meno, come diceva la mi mamma che Corda faceva di cognome.
Eccoli sti ffior de ccuggine e de nipoti
li ggioielli de la casa mia
er Totoni cor Mateu e la Vittoria
l'Anna la Lisa e la Sofia
a posar gai sur saliscenni
co' er nonno pecoraro in su la porta
cor fiasco de vin de l'annata bbona (vintage anglais pour "annata")
stà a dì a li passanti tutta:
a' sor'Ambè, che je pare?
nun son belli li nepoti mia?
cc'a vedelli seduti ppè le scale
già m'allegra er core ner cestino
so' tutti romani come li Gracchi
come tre sono i sette pani
vvenite a' ribbeve il fresco vino
che già n'à vorta stava dentro il tino
mò ce lo bbevemo fin'ar mattino
ppè ricacciallo fora dar pepino
quando s'è fatto giorno m'ariccomanno
Stemma della Repubblica,
Corona d'Alloro e trono del Re,
Prefettura d'Ogliastra e Baronia:
All'idea invisibile segue la parola detta, sentita e scritta, che diventa realtà
Noi siamo quelli che essenzialmente pensano a se stessi, come battezzati o no(riconosciuti come cristiani distinti dagli animali che non hanno emozioni, non le saprebbero raccontare e non sanno fare i mimi): ora, se preti e vescovi han bisogno di chiodi per emulare il martirio del signore, sappiano che ho dei chiodi belli, buoni e mai usati, e son disposto a darli gratis non come il bacio di Giuda mio fratello in tutti gli interstizi che ci fanno simili. Lo riconosco. Ha avuto i denari? Bene, si è comprato la corda e ha fatto quel che doveva come il socio maggiore. Dio l'allontani dalle sue spalle.
L'affetto genera il vizio che rinvia alla paura della morte.
Il vitello si spaventa quando viene sottratto alla vacca e ha il primo sentore della morte che qualcosa sottrae alla vita
santu Biasu ispiliu che caule inconkiu
santo patrono di artigiani di ciotoli, cittadini senza opinione, maestri di bottega e d'ironia, poeti di misurate parole, pastori che dal latte fanno il cacio, elettori eletti al Consiglio a proporre cose da fare con argomenti persuasivi, contadini dei campi, barbieri di citta e braccianti di Baronia che han trovato pietruzze d'oro nel Cedrino, giocatori di carte e bari in amore, un bel gregge di pecore diverse che si pasce dell'erba che gli appartiene
Anni fa si uccideva in nome di Dio e nessuno in nome della tolleranza ha mai chiuso quel terribile sentiero che vecchi e nuovi avventurieri continuano a percorrere, come altri intolleranti han chiuso le antiche case dell'amore
Karpenti, di nulla sia padrone più del proprio lavoro, ha mani di carta e carte in mano, le carte sono le sue mani, fa con le mani ciò che fan le carte, tutto quel che ha è nelle sue mani che non stanno mai ferme, una uguale all'altra e in ambedue crescono le unghie e nient'altro gli appartiene, può però grattarsi, parlare sempre e distinguersi dagli altri quando comincia il giuoco delle tre carte dove solo una vince
L’uomo, figlio legittimo e inevitabile della misteriosa natura, ha l’ambizione di diventarne il padrone e nell’impresa si associa a titani e dei: può fare una serra di cocomeri al polo e una pista di ghiaccio nel Sahara, può andare sulla luna e ritornare, ma è sempre da una pipa che, come Diogene scoprì nel piacere nascosto in noi, ne avrà il sublime godimento, perchè chi ha la facoltà di far cose belle se ne infischia di condividerle con altri capaci di dar valore solo a quel che conoscono, come succede nelle società civili dove vivono i gentili
Gli operai, quelli del quarto stato che prendono la ricchezza dalla terra con il lavoro quotidiano tanto caro al signore che ha inventato la settimana coronandola con un giorno di riposo così adatto ai farmacisti e agli infelici
È bello che qualcuno in casa sappia suonare il pianoforte e intrattenere gli amici di buon vicinato traendoli dall'isolamento che nutre le cose belle, e i parenti di ambo le parti con caratteri diversi come si vedono a teatro e ripetono che la musica riempie i vuoti dell'anima battezzata e conforta gli afflitti isolani – semipagani – giammai scossi dall'arte moderna e non han casa al mare, giù in Baronia, in quei luoghi ora sguarniti dai turisti in ritirata, dove non manca il bollito di pecora anche se qualche nuvola fa capolino nell'avvenire dei figli che – in virtù della repubblica democratica – per fare i camerieri del re non soffiano più le launeddhas dei vecchi nuragici, che scoprirono la necessità del fiato per suonare il flauto.
Lo spazio – chiuso - del cesso è sufficiente al raccoglimento necessario al bisogno e da maggior gusto alla libertà e alla mentuccia con le fave
Vorrei essere cortese con tutti come sempre lo sono con me al momento del risveglio anche se non c'è più la mamma che mi allattò con grazia e dovizia conversando alla pari col sottoscritto docile mangione alla mensa del creato che già da allora era incapace di dar consigli pertinenti ai rancorosi inguaiati con la giustizia
Come corredo per l'ultimo viaggio volle un pezzo di tela, un rasoio e un fiasco di vino per sancire l'incontro con una eventuale anima onesta
Ite travallu fakes'?
Seco sartiza a fine e a grussu.
O raju! E ti pacana?
No. Ma mi gusto.
Che altro sai fare?
L'oste di Jerzu in ogni stagione.
Ti intendi di vino?
Se mi muore un cliente ubriaco, non paga il conto.
Buon prò! Ser mani lasku!
Kiskeddhu mannalitarju porta al pascolo la sua vacchetta bruna.
Su fratello, dimmi tu ora: che fai meglio delle cose che sai?
Sbadigliare.
E quella che ti costa minor fatica?
Far saliva.
Quel che ti piace di più?
Fottere.
Quel che ti rilassa?
Dormire.
Cosa ti commuove?
Il ricordo della mamma.
Cos'era per te la mamma?
La cuoca di casa.
Dimmi in due parole cos'è una cuoca?
Maestra saporita del mio buon gusto e di cui non posso fare a meno.
Cosa ti manca?
Poter correre come Achille.
Di cosa puoi vantarti?
Di saper quello che penso.
E ricordi quel che pensi?
Me lo segno casomai volessi dirlo.
Come fai a decidere che cosa dire con la gente?
Col gusto preso dalla mamma.
In che cosa credi?
In quel che riesco a immaginare.
Per esempio?
Che la nobiltà troiana abbia colonizzato la Sardegna.
Come Enea il Lazio?
Si, ma senza la grazia di Venere.
Quindi hai nel sangue la nobiltà dell'Asia?
Si, come i francescani la pace sostenuti dal tridicu muriscu.
Il gusto è ciò che piace al palato. Il palato è quella parte di me che sentenzia su quel che mi piace e mi piace quel che mi soddisfa; mi soddisfa quel che placa il desiderio; il desiderio è avere quel che mi manca e mi manca quel che consumo che da il gusto alla vita
e sul mio gusto nessuno è più competente di me
La bellezza è quanto la natura non si stanca di mostrare: la luna nel cielo isolano, una rosa nell'orto d'Isporosile, un giardino di pesche in Baronia, una pergola dove bere il chiaretto di Marreri e sognare le belle donne d'Irillai
questo è il sobrio e misurato, dolce e soave linguaggio della divina natura che non ha segreti inconfessabili né misteri minacciosi ma offre di continuo sublimi occasioni di fare eccellenti e sempre nuovi affari
Col suo cinguettar senza paura si credeva il signore del mondo, ma era un usignolo che temeva il gelo, forse, un grigio passero con le ali dipinte di verde muschio trovato nel suo guardaroba
Oh, quante volte gli gridai, minchione, vola via tu che puoi! Ha un bel negare ora che l'avvertii: vai sull'albero più alto dove non cresce la gramigna! sbaglierai sempre se non distingui chi ti vuol bene, minchione!
Vagabondo minchione, ritorna nel nido in gabbia e tingilo d'oro lucente che si veda chiaro dalla luna, salvati, vola via, perdio, in alto a contar le stelle che muoiono di nascosto in estate
No, lui col suo pigolar e picchiettar qua e là, credeva che il mondo fosse del suo becco duro come un orecchio sordo e la faccia tosta come l'aquila preferita da Giove che invia perfetti i raggi del sole a dissolvere la rugiada che tiene in equilibrio l'allegria e la sofferenza nel mondo.
Eh no, caromio, al mondo c'è monsiè er gato, che quatto quatto dietro la porta, zompa come chi non sa far altro e sconquassa il petto piumato fuggito dai parenti del giardino degli uccelli in formazione dove imparano a pregare per non morire come gli irrequieti senza un fiore che come lui hanno abbandonato la gabbia lucente tra gli asfodeli che ogni morto riceve nella porta del cielo dove i piedi non sono più adatti a camminare né le ali servon più a volare.
Abbiamo il parlamento più screditato della storia repubblicana: incapaci a governare sanno in compenso rubare. È un'anno che il parlamento ha perso la sovranità incapace com'è di esprimere un suo governo; si sarebbe dovuto votare ma si ha paura del voto: non che ribalti le forze, ma che le riconfermi, perchè in questo caso i creditori ci pignorano la casa.
Non facciamo le vittime perchè da soli ci siamo immolati sull'altare dello sfacelo – noi abbiamo ripetutamente scelto la classe politica che ci ha guidato fin qui – non dico che chi ha votato per l'opposizione non debba rinfacciare il malaffare ai governanti, no, dico che ognuno deve onestamente chieder conto a chi ha scelto: che c'entri tu con la grave crisi che attraversiamo? Che hai fatto? Dov'eri? Ti sei accorto per tempo in che acque si navigava? Se si, perchè non ti sei dimesso? Hai deluso la fiducia che avevo nella tua accortezza. Avresti dovuto avvisarmi dei brutti segnali che si vedevano in giro. Me e tanti altri. Non hai battuto un soldo per tenerci sul chi vive. Poi, per la democrazia e non per pettegolare sui tuoi guadagni, quanto hai avuto in questo tempo? C'è del male a dirlo? È cosa infamante mostrare la busta paga? Perdio, solo i lestofanti celano gli introiti. Siamo messi male davvero perchè ogni volta che votiamo scegliamo i migliori in lizza e una volta eletti diventano superbi e vedi con che tracotanza ci trattano.
Perchè la coalizione dei partiti che ha vinto le elezioni con cento seggi di scarto, dopo tre anni e mezzo di governo comunque sia, non ha portato a termine la legislatura? Perchè quella coalizione vincitrice si è messa da parte? Non è prendere per i fondelli gli elettori? Perchè ce voluto un Governo Tecnico? Cosa ce che non sappiamo oltre i nostri sospetti? Perchè i tecnici mostrano di saper governare, mentre i cosidetti governanti scelti dal popolo credono solo di saper parlare?
La scienza politica indica nel malgoverno le origini della decadenza.
L'anima è la femmina del pensiero.
Pensiero e Anima, come marito e moglie, si esprimono con la parola e fanno figli che non muoiono mai.
Diceva Leonardo che quando aspettiamo la primavera aspiriamo alla nostra morte.
Ogni aurora è nunzia di primavera
ogni crepuscolo dispone al riposo
ogni ramo è utile al nido
ogni spina serve alla rosa
ogni uovo è necessario al pulcino
L'arte è il prodotto unico e originale del perfetto connubio tra l'idea e la capacità del corpo di realizzarla
Le cose già morte non destano la curiosità della morte in azione, da cui i più curiosi si apettano perlomeno un entusiamante esperienza.
L'arte consiglia di fare le cose nel migliore dei modi: quello più confacente all'intelletto
E il questurino si ribellò e a picchiare le donne in piazza non ci vò. Tanto ci vedremo a casa...
Dio mette al mondo Adamo senza mamma e sarà battezzato dal padrino; Era getta Efesto fuori dall'Olimpo, finirà artigiano zoppo e ruberà l'olio santo dalla chiesa; è la figura della femmina che porta la novità della forma che conquista il mondo: la sfera. Crono si serve del giorno d'oggi per preparare il domani a quelli che non sanno ridere. Dominare il mondo con la serietà della fame onnivora
Miti, leggende e racconti orali ci danno l'idea di quel che si era prima della storia scritta. Ascie, sandali e quant'altro sono come muti residui delle prime leggende narrate dagli antichi.
Oggigiorno anche il riso è obbligatorio, perchè si è scoperto che come il pianto è universale
E' ritornata la verde primavera con l'aurora e il canto del primo gallo d'Irillai che darà il suo petto alla mensa dei vecchi e le cosce darà all'asilo dei bambini del contone Ballaloi, che l'aspettano dall'ultimo crepuscolo d'autunno che aveva perso il verde
della verde primavera a cui segue l'oro dell'estate e l'autunno che matura le castagne per l'inverno e le noci per chi non dorme come la vita è il mezzo per raggiungere il fine che vuole la natura: penso che lo sappia anche il muflone del Monte che più di me sa quello che vuole
egli sa che il senso della vita è campare alla giornata, come pare faccia la cornacchia che ha sempre da fare e tanto da insegnare alle civette delle janas di Farcana, Soloti e Borbore che a seconda delle circostanze son tristi e piangono ma ridono quando ce da ridere
Morire significa aver consumato la vita in piedi, a tavola e a letto, come san Francesco con i sandali a cavallo del suo indomito bastone che gli pestava il dito maggiore con l'unghia lucida come una perla d'oriente che duole a sradicarla dalla terra
Di me che appena nato non piansi dissero i miei designati padrini: si vede che è un buon'a nulla. Chi lo sa, disse la mamma, se saprà mai far qualcosa di utile. Tutt'al più proverà a fare il rattoppino, tagliò corto il babbo. O il calzolaio come Billia o Tobia e Zommaria, aggiunsi io inascoltato.
La prima presa di coscienza della creatura è l'acquisizione del risultato: io sono; comincio col prender nota di ciò che frulla in capo; prima per diletto e poi per comunicarlo a chi sta a sentire e un lamento e una rinuncia e un'esclamazione di stupore che scuote la casa mentre in piazza si manipola la creazione e la trama si intreccia all'ordito e appaiono le figure che sconquassano l'opera degli altri
La sostanza del tempo è trascorrere; ossia quella non-cosa che permette di passare quanto prima la distanza che separa Nuoro da Cagliari. Cagliari da Tunisi, Tunisi dal paese degli Etiopi tutti alti più di me.
La Rosa
“Secondo A. Smith il valore di tutti i beni si riduce a rendita, profitto e salari.”
“ Secondo Marx il valore di qualsiasi merce è composto di capitale costante ( materie prime e ausiliarie, ammortamento delle macchine, ecc.) più capitale variabile (salari) più plusvalore (profitto, interesse e rendita).”
A Cagliari la merce sul mercato è la migliore.
Non potrei mai fare il sostituto del sindaco, né il pompiere o il vescovo, per come mi riducono le vertigini; forse potrei fare il confidente della polizia se i miei parenti non lo venissero a sapere e rinfacciare poi a mia moglie la poca saldezza delle mie convinzioni. Un cuor leggero, dicono, come, in altri tempi, un fru-fru. Un colpo di vento.
Non voglio proprio essere uguale al primo della classe: ne ho d'avanzo d'aver le viscere identiche alle sue.
? Che il fallimento delle rivoluzioni sia dovuto alla chiusura del mercato?
La libertà del mercato esiste da quando ci son prodotti da scambiare.
Il mercato esiste da quando l'uomo cammina come il pastore sulla terra ospitale, come il marinaio di casa sull'onda ostile.
Le merci finiscono al mercato solamente per essere consumate: solo ciò che non ha mercato non è merce e dura più di una stagione, più di una generazione, dura la somma delle epoche
Chi dice che il mercato è saturo ha fatto incetta di quel che più gli aggrada: oro, incenso e birra.
Uno senza Dio è uno scellerato come me, senz'anima, che non sa da dove viene, conosce il tempo per sentito dire e vede lo spazio che c'è, vede le stelle tutte uguali e distingue appena la luna dal sole che fa i suoi comodi, non parla, se ne infischia di giudicarci e non ha figli a cui lasciare la luce. A dirlo in confidenza credo assurdo che possa morire di decrepita vecchiezza, perchè non mi pare che sia fatto di carne. Posso tentare di immaginare come si è fatto il sole, ma non riesco a pensare il perchè si è fatto così grande.
La Rosa di Lucula a valle d'Irillai
Due eran le Akademie in via Roma: la prima era la galera ben integrata nel pendio urbano, la seconda l'Eliseo che vide Gassman Mattatore e il Grande Dario
Dopo ogni recita a cui aveva assistito nel cinema-teatro Eliseo, si immedesimava nella parte per essere si se stesso e mostrarsi al meglio dove stanno i molti in piazza che sanno fare qualcosa con le mani come i migliori che oltretutto sanno anche barare se la necessità lo richiede
Uno o l'altro purchè sia onesto come una moglie buona e onesta.
Amo ricordare coloro che mi insegnarono a non fare a meno di ricordarLe ovunque siano com' erano di semplice grandezza. Amen.
La Chiara
Figlia di gente comune come tante ce ne sono a Ohiai, aveva il passo elegante della commessa signorile adottata da una cittadina fiera dei suoi musei sempre aperti, dove si organizza una mostra al mese, una recita, una conferenza e quant'altro si promana dalla metropoli.
Aveva il portamento di chi è riconoscente all'amore e al mondo per esser nata. Così viveva la sua vita e contava sulla comunità dell'amicizia, il ricordo degli amori, le veglie in famiglia, la vecchia madre Kikina Kaketa, i canti e balli in piazza con la mistica del folclore, lo studio a farsi ragioniera, la giovane età, l'avventura del viaggio in Francia a vedere una vendemmia in Provenza,
kollontai La Bella, donna galana
Di Lei si è sempre parlato nei circoli, chi in modo pacato e chi esasperato
di Lei, che come gli uccelli e i pesci (-che non sanno di dover morire-), non lasciava impronte
All'uno segue il due e anche il tre fino al nove poi prende forma lo zero schizzato fuori dalle stelle e ognuno è allora in funzione degli altri per non essere messo all'incanto
Mi diverte il gato quando gli nascondo il cibo del negozio per cui rischia d'impazzire tanto da perdere peso e pelo e allora mi guarda implorante e par che dica come il nonno morente: ci rivedremo con le rose a primavera e ti racconterò la mia esperienza
la dolce
San Francesco, con i capelli crespi come un perugino, chiede sul serio l'elemosina per gli altri, non per se occupato come è a giocare con la bontà di Dio, o con colui che concede l'inaudito. Lo concede a chi è capace di fermare un'attimo del tempo nello spazio: invenzione della foto.
Riproduzione di cio che è stato. Colto l'attimo in flagrante. Fermato l'atomo attonito. L'istante fragrante. Passato il lampo un'attimo fa. Bello o brutto la foto coglie un'attimo del tempo: passerò, dice l'attimo al passero. Passa anche tu, dice il giudeo al filisteo.
il giardino del Rosario negli Horti di Lucula e Isporosile
Giusto il popolo d'Isporosile, Mannasuddhas e Papadosa rispetta sia la madre che il padre che quel che fa lo dedica ai suoi fini che mirano essenzialmente a:
1, tutelarsi, 2, preservarsi, 3, a tirare a campare.
perchè
la vita è quell'affare che fa decrepiti anche gli immaturi.
poi si sa che
i modi di fare che oggi durano tutto il giorno saranno i riti di domani: anni fa appena svegli ci si faceva il segno della croce, oggi si accende la tivi.
ok. okkei.
Paga il dovuto al momento giusto e non lamentarti se la vita è breve
la sapiente
Alle persone libere si addice il riso, agli schiavi il pianto e il lutto è proprio dei vedovi infreddoliti che per non bere vino si rifanno la bocca con le caramelle alla menta su consiglio dei preti che nelle femmine vedono il peccato maggiore. Nel peccato minore adescano bambini ambosessi.
Solo gli stronzi parlano di baci e sesso come della caca che riguarda solo chi la fa. Credono di farne arte. Bene. Come Salomone amante della carne fresca e san Francesco amico del passero e del lupo.
A me i raccontatori di sesso fanno un baffo, perchè non dico a nessuno della mia caca e della mia piscia. Riguardano solo me i baci della mia sposa. Non li divido in più parti come un piatto di minestra. Fai dell'arte con un bacio, un sospiro, un coito: svaniscono allontanandosi.
l'Hannah e l'amore di Diddhinu.
"k. jaspers: vengo meno a me stesso (ich bleibe mir aus), o, per dirla in altro modo, quando sono uno e senza compagnia".
I vecchi non del tutto decrepiti del Contone Ballaloi darebbero la loro pensione per ridiventare giovani e correre con le armi in pugno a difendere la patria che non conoscono.
Il babbo mio andò in Libia e non aveva mai visto il mare.
Quelli che s'impiccano a Borbore rinunciano alla vita, come un'atto di superbia di chi è nato libero per fare quel che gli pare.
Sono immorali e se ne infischiano del progresso.
Vogliono eccellere sulla morte come i religiosi che sanno tutto della morte e da lei rinascono come pulcini.
La continuità del mondo: il nuovo è nato.
Donn'Elène Karai chioma d'oro, Signora dell'Edificio del peccato. La più bella d'Irillai. Kikina Karai la kioma più bella d'Irillai. La figlia di mezzo che fa maturare i giovani e ridà vigore ai vecchi del Contone Ballaloi.
Sogno. Poi bevo. Per non sentirmi decrepito.
Da quanto tempo Irillai è cattolica battezzata? (?) Oddio, da quando non è più pagana.
Quelli d'Irillai con l'assillo del dolore invocano la mamma. Ma il padre non ce l'hai? Chiede il chirurgo dell'ospedale dei clisteri. Ohi, babbo. Mi dimentico di lui quando il mal di denti mi perseguita.
Dio, quanto mi sento simile a giuda iscariota. Unu malincriniu e malispertau. C'è Giuda per la gloria eterna. Il mondo è pieno di io e lui e senza di me il deserto. Dio, quanto mi piaceva la moglie. Una bella donna che non si curava di me. Intrecciava la corda del marito. Bella storia, la storia infame
Tradisco la fame ogni volta che mi da le spalle.
-->Quando Tanielle Titone capi che l'orizzonte è un cerchio si rese conto che ovunque fosse il suo posto quello era sempre il centro del cerchio.
Come l'ostetrica pensò, che quando gli vide i genitali, disse: è maschio. Non ce niente da fare.
Si sarebbe fatto calciaro e le genti l'avrebbero salutato dicendo: Bih a Tanielle pedes de boza. E lui trascinando i piedi rispondeva: Sa carena salia che ossa jucasa.
Un'uomo è lupo per l'altro uomo. Plauto. Non abbiamo lupi ma abbiamo sicari.
Quel che vedo oscuro negli altri lo vedo chiaro nei miei vizi
Quel che non voglio veder chiaro in me lo vedo riflesso negli altri
Homodonna cioccolato e ciliegina.
Dicono che don Zanchetone - parroco del Rosario, di santa Croce e della Santa Spina che combatte il diavolo negli horti di Irillai e Isporosile dove campano le chioccioline delle lattughe - usi mettere sopra un tavolo davanti agli ultimi tre priori di san Francesco, un fiasco di vino che migliora il sangue, col dir loro: bevetelo in salute e poi scegliete il prossimo priore della santa novena, senza por mano alla leppa
-->
Come un profilo
Sento sempre il sicuro e lontano dondolio della terra e quando mi capita di cadere dal letto o dalla sedia ne sento anche i saldi scossoni e mi ricordano tanto il tonfo -(al che il parroco don Zanchetone sobbalza nel suo scranno come se dal campanile Boelle fosse precipitato il battaglio)- che fa l'enorme cocomero che la prima domenica d'agosto viene lanciato dal campanile Merzioro della cattedrale d'Irillai a mezzogiorno in punto che ormai da tanti anni Giacomo il pio ortolano di Marreri porta dai suoi giardini di Lucula in omaggio al Redentore e al frivolo Salvatore di Marialodè che – di pensiero esiguo - rimesta di dovere in cucina dopo l'ultima rebotta e che di solito infila l'ago e gioca col rocchetto e teme il moschetto e potendo se ne starebbe sempre in vacanza nel vignetto di famiglia dove nella botte riposa il suo liquido tesoro
L'androgino unito ai lombi . La femmina per prima fece iddio e il maschio, in seconda battuta, fece col pungiglione. Divertitevi, disse. Lei caccia il pipistrello e lui la lepre. E defecavano seguendo la natura.
Dei vari sicari con i quali sono venuto a contatto (io, baffuto trombone amante del bello e queto vivere) non uno che non s'immaginasse una morte simile a quella di un santo eremita in costante raccoglimento nel suo eremo: non una fine qualsiasi, badate bene, ma una morte lestra e repentina, possibilmente indolore, dicevano. la morte migliore che lascia come ricordo di se la pace. Per una morte onorevole – giuravano - avrebbero offerto ad Asclepio, lo stesso gallo che canta sempre a Irillai.
l'attaccapanni dell'eden.
Gesù nel far toccare a Tomaso il costato ferito faceva dell'evidenza la santa verità: tocca e vedi e se vuoi puoi pensare con i sensi vigili, perchè dall'armonia dei sensi nasce il pensiero che hai di me Il rattoppino fedele raffina le spese perchè non ha bisogno di nulla che non sia necessario e solo qualche vario incantesimo gli fa compagnia a passar notte e giorno comunque sia... di lui ricordo poi che la distrazione era la sua qualità migliore dato che non l'abbandonava mai, perchè era sempre distratto come una mosca che non sa dove posare la caca. Pensava sempre a quel che non gli apparteneva, come i cassieri in banca.
Cristoforo Colombo porta la santa croce, il santo rosario e la spina santa agli increduli pagani del nuovo mondo
A chi la responsabilità di aver ucciso trentatremilatrecentotre ugonotti la notte di san Bartolomeo?
Ai ...cardinali che eleganti come damerini non rinunciano a posar sui lombi.
Chi subisce una umiliazione forse se ne infischia la prima volta ma per non abituarsi reagisce alla prepotenza ma poi ne sorride perchè chi umilia vale quanto meno uno sberleffo, un pernacchione del sud, un mesto sorriso, appunto
Chi umilia uno più debole non sa come è finita lady Macbeth con i boccoli
Donna Maria Frunza, dea matrice del pane carasau
Ogni nuovo nato viene dall'ignoto ben noto che è in noi
Buon uomo, può dirmi dove ci troviamo?
Nel mio cortile.
E la sua casa dove si trova?
Davanti a lei.
Quanto dista da Irillai?
Un giorno a piedi, tre ore a cavallo e da morto molto meno.
Ha intenzione di uccidermi?
Si.
Non teme di finire come i boccoli di lady Macbeth? No.
Il pensiero è un'insieme di parole di cui la realtà si serve per rivelarsi a chi è in grado di percepirla nel suo continuo mutamento(capire anche una storiella)
la natura della realtà si serve del pensiero per essere capita
il pensiero è una delle tante manifestazioni della natura che mostra la sua realtà
la realtà è l'espediente della natura per dar vita al pensiero con le parole che fan storia
il pensiero è uno strumento della natura per vivere,
la realtà per manifestarsi per dimostrarsi a chi pensa e lo dimostra col senso della logica comune
Di santa croce, della spina santa e del rosario
Quando avevo i denti e mi facevano male piangevo afflitto come la moglie senza indennizzo dell’eroe (eroe è colui che rinuncia a se per il bene degli altri) morto sul campo per difenderla; passerà, dicevano, può durare a lungo il dolore se esiste; infatti una volta estratti il dolore spariva; il dente riposava nella bambagia e se ne infischiava della carie che castiga anche gli stoici che non credono in Dio, per cui: il dolore e il male lo sente chi ce l’ha e lo patisce e lo tiene per se senza dividerlo con l’innamorata che saprebbe consolarlo come una Maddalena, né con gli amici e i vicini di casa
di spalle
La realtà è quella situazione in cui ci rendiamo conto di essere tra noi a mangiare cibi insipidi e salati, a bere chiaretto del Cedrino (che piace al rattoppino) e sciroppo per caramelle, a rosicchiar carne arrosto dall'osso e a scartar le spine dal pesce crudo, a toccar la terra con la fronte rivolta alla Mecca o a sbatterla al muro del pianto e a credere che davvero Iddio sovrano abbia fatto nascere un figlio da una qualsiasi minorenne innocente come una Maria che non sa quel che gli prude tra le gambe
-->
Qual'è l'autentica anima della tradizione isolana?
Bisogna sfogliare un libro fantastico per trovarla
La vita sulla terra è normale quanto è normale la sua natura
sul dorso -->
Se i pastori nomadi dell'Inizio furono i primi sacerdoti del chiaro cielo degli dei dove la luna figlia corre dietro al sole padre fondatore di mondi, i contadini stanziali che temono il mare furono i primi profeti della fertile terra madre che feconda delle cose buone per la crescita, nasconde le malefatte dell'Ospedale dei Clisteri e infine raccoglie le spoglie umane come il seme al seno della gran madre della dimenticanza
L'economia è sempre in bilico tra consumo e risparmio
dopo dodici anni fine del reich millenario
La storia è una successione di catastrofi che consolidano lo spirito del mondo
-->
Fu una vergogna scoprire che don Zanchetone non conoscesse l'abbazia di Theleme sul cui frontone era scritto...
egli che prima di studiar da prete vegliava con qualche nespola in mano, nei cantoni delle strade quando in estate le famiglie riunite al fresco si raccontavano come tutti gli anni, vecchie tragedie e si ascoltavano i delitti recenti, strofe d'amore e di lavoro...
e il maiale sacrificato ai primi freddi dell'Immacolata e al rigido gennaio, era finito con la primavera...
a buoni genitori è sufficiente che i figli siano onesti e non vogliono da loro continui ringraziamenti; quindi, a che pro allora tante preghiere a Gesù a cui basta aver fatto buoni cristiani? è piaggeria, dico io...
spero che Dio non abbia bisogno delle mie preghiere, altrimenti son fregato per l'eternità...
bisogna camminare all'aria aperta per star bene di salute...
poi conta mangiar quando c'è fame, come gli animali che se ne infischiano delle diete e degli orari d'ospedale...
il riso si addice alla diarrea...
conta si che la medicina faccia bene, ma più importante è che non faccia male e peggio
Vado come Dio vuole; vado dove comanda il Re; vado quando vuole la Regina.
Chi non può andare rimane sulla porta come me.
Se non io chi mi esalta quando gli altri mi deprimono?
Decapitazione di Carlo I che regnò per Grazia di Dio consumandola in men che non si dice, come appunto disse Cromwell.
Addio, mio tesoro, disse la regina centocinquant'anni prima di Mariantonietta, pallida come il bianco lino, per la furia del boia morì prima del marito, come la moglie dell'arciduca Ferdinando. Fiori rossi in forza dell'amore. La paura sbianca i volti. Testa mozza dal ceppo; brutta storia: boia e sicari dormono e russano come onesti padri di famiglia. Timore di dormirci accanto per via delle insidie del vicino. Dio mio, che uomo è l'assassino? Sente mica il tormento del durone nella pianta del piede. L'acqua porta via il sangue e ogni male. Ai battezzati si addice l'acqua lustrale che porta via il male.
La Repubblica e la monarchia. Le grandi labbra sul bel calice. la repubblica ha vinto e piange la monarchia. Il senso della cosa in comune e il lavoro come proprietà privata.
Se la testa più del gomito è adatta a pensare, va bene: adoperiamola, ma ciascuno si serva della sua, apprendendo il metodo dai vecchi amici che abbiamo in casa e da quelli all'aperto venuti allo scoperto per noi prima di noi
Quel che non mi è necessario e utile mi è d’impaccio
Necessario è il cibo, utile è la forchetta
Uno è aver casa, altro è esserne schiavo
Uno è essere impeccabile come il Presidente, altro è cambiar abito per far pipì
Il re di maggio del 1946. Il tempo di una gazzosa e scappò via. Appena nato fu battezzato con la spada e lo chiamarono Umberto. Pelato come un precoce sollevatore di pesi
Mi piace oziare con argomenti sempre vari e in misura sempre diversa.
Mi piace la brevità dello stile sentenzioso.
Mi piace bere il vino fresco di cantina, sotto la pergola, con un boccone di cacio e una fetta di presciutto, e parlare, parlare fino a tarda notte, parlare fino a sentire il primo canto del primo gallo d'Irillai, che trova svegli quelli dal sonno leggero nella notte insonne, parlare come se fosse la prima notte del mondo, parlare di vigne nuove, di nuovi orti e giardini, di campi da coltivare, parlare di vita e di morte e dei vecchi sentieri del monte, parlare delle cose di tutti i giorni e dei ruscelli del monte, parlare di sentimenti e ribellioni, di frangivento e frangiflutti, parlare di guerra nucleare, di delinquenza e onestà e del terrore poliziesco, parlare di lavoro e di denaro, parlare di scuole, ospedali e ospizi
Ulianov da una scossa al mondo dal quale sortirà la giacca di Breznev dove vegliavano Eltsin e Putin
La ragione è componente essenziale della vita di cui è l'ospite di riguardo; pertanto non è assurdo esistere se l'esistenza è ragionevole.
Il primo compito che Dio ci ha affidato è rendere visibile l'invisibile.
Bevi dalla bottiglia se non puoi bere dalla coppa e dalla botte. Bicchiere rotto, calice infranto, bottiglia senza tappo, non rimane che bere dalla botte del buon vino, cosa di cui par capace ogni minchione battezzato.
Sia chiaro: è con le vecchie parole che invecchiamo.
A proposito.
Si dice: vecchio come un proverbio.
Maschio e femmina li fece
La bibbia è il libro che i preti leggono per ricordarsi da dove vengono, perché sono al mondo e dove andranno a finire.
I preti conoscono tutti i frutti della terra e danno a intendere che per obbedienza ne trascurano il più prelibato. Giammai come se l’esperienza li avesse scottati.
I preti sono stati fatti da Dio affinchè con modestia e senza boria, rivelino i suoi Sublimi Misteri.
Il Signore Iddio ci suggerisce le parole migliori mentre stiamo per morire.
È solo per la programmatica civiltà che ciascuno deve sapere la sua età, come ha vissuto quegli anni e quanti ancora conta di viverne.
La malva è l’erba prediletta da noi perseguitati dai foruncoli che spuntano in vece della coda. In ogni buona famiglia se ne fa uso col metodo degli impacchi a foglia larga, invece del pruno selvatico.
La giubba di Breznev
Sulla crisi delle vocazioni...marziali
Chissà perchè papi e re vanno sempre sotto scorta; mi pare un orpello, un sovrappiù che ne limita i movimenti: con la protezione di Dio e del Popolo che li copre in ogni frangente, mi dispiace, ma è proprio inutile. Magari rimane una banca sguarnita e alle poste scippano una vecchina, e si sa che ogni eroe appiedato non trovando mezzi che l'aiutino finirà con l'adoperare i suoi piedi
Sul giocar con le armi
I sicari – come la polizia segreta che non ama farsi vedere - agiscono nell''ombra, colpiscono alle spalle e se la vittima è nuda la sorprendono guardandola in faccia. Nazisti e fascisti uccidevano in pubblico, spavaldi, per far mostra di coraggio. Dicono che i carabinieri sparassero su quei nostri soldati che al fronte, indietreggiassero durante l'assalto alle trincee nemiche.
C'è della malvagità sulla terra santa e benedetta.
Generali e marescialli d'alto grado si attribuiscono stellette e spalline come un affare tra di loro, arditi e pettoruti come galli in battaglia
quindi ogni nequizia possibile è passabile
perchè c'è della perversità nell'aria consacrata e benedetta
alle spalline in onore di Dio, preferisco le bianche spalline in ricordo di Maria
Ogni volta che vedo il Dalai-lama mi ricordo sempre, sempre, di quanto bisogno abbiamo di preghiere esotiche: pare che non ci rimanga altro da fare e lo dice chi se ne intende: se non fan bene di certo non ci faranno male, se non ci rincoglioniscono come accadde ai frati che da tanto pregare finirono con l'arrostire gli eretici su ceppi secchi come se fossero muggini libertini e le streghe su carboni ardenti come se fossero anguille vergini
Può anche darsi che chi pensa male operi bene. Può anche darsi. Tutto è possibile a stò mondo, dove le donne belle si mostrano nude perchè sanno partorire e allattare. Certo è che a parole nessuno è cattivo. Saper parlare forbito è un gran dono, anche se chi ne è capace se ne infischia della verità.
Le belle antichità sono necessarie alla libertà
Appena conquistato lo stato ci si dimentica degli ideali
L'idea del bello muore in cassaforte
E' la cornice che si appende e si espone, non la bellezza
Le rivoluzioni si dice che svuotino le galere, la reazione le riempie comunque di nuovo
La bellezza non ha forma né contenuto: essa è l'aria libera dell'idea che fa pensare
Simbolo del pensiero è l'immagine e la parola
Dalla capacità di ricordare ha vita il pensiero
Dalle sensazioni intuisco la saldezza del mondo capace di resistere alle catastrofi tecniche, alle sconfitte fuori casa e alle rebotte dove ci scappa il morto
Il perdono è la rinuncia alla vendetta (non alla giusta punizione del colpevole) ma non al corso politico della Legge che punisce l’omicida escludendolo dalla vita pubblica che è la peggior condanna a cui un'uomo possa sottostare se non uccidendosi.
L'omicida sa che nessuno può perdonarlo se per primo non lo fa la sua vittima.
Il suolo che non ospita la mia ombra non è disposto ad accogliermi: altri più simpatici lo calpesteranno con le ultime carabine del mercato.
D'ora in poi rinuncio agli spazi non percorribili dai miei passi.
Tecmessa o la voce della ragione inascoltata da Aiace Telamonio.
Finchè siamo in vita comandiamo come re e obbediamo come reclute; da morti ci limitiamo a consumarci
Ai vedovi – signori dell'Asia, della Baronia e dei bassifondi d'Irillai che ardono come legna secca nell'inferno - si addice il vino di Marreri quando l'inverno gela i loro piedi e sfibra loro il cuore. Bevano d'estate il Mandrolisai! E gli altri vini agli spuntini. E a chi non beve gonfi Bacco il piede.
Oh, santo sia il signore di chi sta in piedi e alla fine si corica con la borsa dell'acqua calda!
Ogni giorno è buono e ogni mese adatto a chiedere scusa delle offese fatte a parenti e amici e io lo faccio ora, pubblicamente, sul blog.
Avrei fatto il cavalleggero se avessi saputo domare un cavallo della Jara, avrei anche potuto ambire a fare il priore di san Francesco se avessi saputo cavalcare una mansueta giumenta; ma non avrei mai fatto l'acrobata del circo se avessi saputo intrecciare una corda adatta a impiccare giuda, gli inquisitori e i nazisti.
Piangere sul proprio dolore aiuta a resistergli.
Qualunque cosa faccia rischio di farla male e deludermi; ma siccome non posso mancarmi di parola, voglio essere alla mia altezza e stare insieme a me
Il cacciatore con la vista acuta vede oltre i cespugli della selva o perlomeno ci invia prima i suoi dardi
Lo spavaldo guerriero che ha visto Tripoli e ha attraversato il Brenta: a lui il ricordo di come destreggiava la roncola e le frittelline dolci di farina e latte. Ha vissuto come Iddio ha voluto. Abbia pace ora alla sua sinistra.
Certo è che quel famoso chiaretto di Marreri che i vignaioli danno in assaggio ai parenti, ha il potere di rallegrare l'animo cupo e alleggerire il fardello che gli onesti hanno in spalla fin dal primo mattino quando col primo canto del gallo d'Irillai che dirada le tenebre (mentre qualcuno dorme ancora sui gradini della Santa Croce e della Spina Santa) loro si recano al lavoro comandato a giornata con la scura bottiglia in saccoccia, col pane, il cacio e la cipolla, a dissodar terre, vigne e orti per il benessere di quelli che verranno con le novità del futuro e il sorriso del mondo nuovo
Naturale amare la terra che ci regge; naturale amare il mondo dove si sta in piedi; naturale guardare il cielo e cercare di capire quel che le stelle han da dirci, magari un: Barzalina! A Mamone i bugiardi che mentono sul vino! Dateci retta e mescolate una parte d'acqua e una di vino! È una vera perzenia!
I genitori desiderano i figli simili a loro. Ebè? È un peccato?
Penso proprio che Iddio per sua natura non trascuri la fondamentale importanza del Sistema Solare: sa più di noantri quanto dovrebbe esserci caro il vecchio sistema della luce accesa tutto il giorno a illuminare la bellezza, il candore degli occhi e l'amore delle pie madri d'Irillai.
buongiorno! buongiorno agli sciocchi e ai savi! bongiorno! bongiorno a chi è in piedi e a chi è seduto! bongiorno! buon giorno a te passante e a te stanziale, buongiorno! bongiorno al prete e anche al sacrestano, bongiorno! bongiorno al bettoliere che al vino aggiunge la sua parte d'acqua, buongiorno! buongiorno al giorno che manca all'anno, bongiorno! buongiorno alla notte che passa! buongiorno al gallo d'Irillai e alla corte delle sue galline ovaiole, bongiorno! buongiorno a chi passa e a chi si ferma, bongiorno! bongiorno all'attimo che ritorna e al fratello scalmanato senza requie! buongiorno! bongiorno a voi stelle del cielo di sopra! buongiorno a chi si specchia nel Tirreno, buongiorno! buongiorno al mare di Bosa che ospita il sole al tramonto! bongiorno! buongiorno alla tramontana d'Orune e ai vortici del Mandrolisai!
bongiorno Sardegna alla deriva nel Mediterraneo, bongiono! bongiorno a badora madre di pilurzi, bongiorno ovunque tu sia, bongiorno a chi ti tiene compagnia! bongiorno all'inventore del vetro e al ragno suo fratello! bongiorno anche ai giocatori di carte che a fine partita si accoltellano.
L'umanità è l'uomo e la donna: la femmina e il maschio; il padre e la madre: è lei che lo fa e lo allatta, è lui che unisce e salda.
La perfezione: lui e lei, il resto è fumo, aria trita, incenso turco, odore di sacrestia, vapore d'osteria
Giove avrebbe voluto concepire Atena e Dioniso; Dio avrebbe voluto fare il Figlio senza la Madre. L'ha detto Bobore Rigulizia.
Si tratta di divinità dimezzate; imperfette. Papa, Dalai Lama, Ayatollah, Rabbini, Kerubini, Giacomini: il maschio senza la femmina è un segaiolo come Onan Manolesta che si da a/il piacere. Fannulloni Autocompiaciuti incapaci di procreare.
Diotima ha in se l'amore del mondo: la vita, il doppio che fa l'Uno Atomico e Molteplice.
La femmina è la distesa della terra su cui il sole si compiace di specchiarsi / il maschio è l'oceano che il sole si contenta di scaldare, sai, per le sardelle del Mediterraneo, i ghiozzi del Tirreno e le anguille del Cedrino
Ulisse eroe e semidio pagano va e viene per il mare della vita che Nessuno ha creato; i santi monoteisti se ne van soli nei deserti senz'oasi dove langue la vita in quarantena: è passato il peccato - non visto - un distruttore di paesi
Il nostro corpo (alla cui natura appartiene la sostanza e lo spirito) - che mille anni fa era incapace di vivere in America, e ora è incapace di stare sulla luna - è una macchina mondiale fatta per vivere nel mondo e nel cielo con Dignità, Grazia e buona creanza. Urge lo stimolo. Forse dietro la necessità; ma non solo.
Urge, in inglese “stimolo”.
Non somiglia forse fabulous al favularju che cuce bugie?
Da come van le cose se ne può dedurre il perchè che si nasconde nel percome.
Un baldo caprone con le corna d'oro sia l'unico signore di Sardegna come lo erano un tempo i grandi re, titani con le roncole che a fine carriera si ritiravano nell'eremo e si mutilavano per non lasciar copia della loro possanza e si pisciavano come le femmine nei binari della stazione
Dire, sentire, comunicare; la saggezza del dimenticare le offese; quelli del sissenosse (del si e del no), come una voce uscita da Borbore, gola settentrionale del Monte di Nuoro
Trovo nelle ore che mi spettano della grande notte e del vasto giorno, parole e cose che vivono per conto proprio, e vagano confuse le une e le altre, come sopravvissute, alla rinfusa, come scappate da magazzini e archivi chiusi da tempo immemorabile, in ritardo sulla realtà che riconosce le novità sulle bancarelle ambulanti
Sono grato al mondo che mi ha affidato la vita e ora sento legittimo il dovere di condurla con piacere a termine, con sortilegi in strada e la negromanzia in casa, fuori dalla Rotonda Casa del Re, fino all’avvento dell’agnello pasquale e del capretto di natale come faceva al meglio Tomaso Fiascone che beveva vino nella pergola di Gonone e diceva a proposito delle cose che sono: perchè mentire senza l'intento di cambiarle?
Kikina Kirone senza la cotenna non faceva il minestrone, perchè la prima mamma che l'adottò gli raccomandò: Figlia mia, fai qualcosa che abbia posto nel mondo. Fai figli.
Kikina Korjola andhabat'a s'arjola kene kattola e canticchiava col vento: Bella mia, tu vai via come le parole pensate e dette.
Porcu Mannale – mortu dae s'istrale - andava a cavallo della sua canna con tutta la pompa del suo vecchio costume
I moderni si fanno rustici e quando non indossano i costumi tradizionali si vestono di velluto e di fustagno e si interessano delle antiche usanze per ripristinare il passato adattandolo al moderno
Imitando le antiche e buone maniere, ospitalità e riconoscenza che non vanno mai perdute, degli eccellenti pastori e contadini, artigiani e carpentieri
Kikinu Kisina.
Gli piaceva il teatro e frequentava quello cittadino, avrebbe anche recitato se non fosse stato per il cattolicesimo che per un periodo l'aveva portato a far l'asceta in seminario e che dir bugie è peccato (anche quelle piccole come usano quelli del sud, in Campidano, quelli irrequieti per natura e sempre pronti alla rivolta come se fossero stati colpiti a digiuno dal frustino d'un cavallerizzo) non meno della corruzione
Zikinu Kivarju.
Era gracile e nervoso - e forse anche ombroso come lo sono molti miei paesani - poche cose l'attraevano, diceva che non sarebbe morto senza visitare Gerusalemme nè mai avrebbe alzato la mano sulla moglie e poi abbracciarla o dopo averla abbracciata alzar la mano su di lei
La bellezza era dentro i suoi occhi quando guardava le cose vicine
La mitezza era nel suo sorriso quando guardava la luna lontana
L'amore era in lei quando accostava la mia mano alla guancia
La sua serenità è ora incisa sul marmo che la fa grave e malinconica come quel che mi manca.
Il respiro viene per primo e, dopo i ricordi, per ultimo.
L'essenza - trama e ordito - della vita è il respiro della pugna, lo sbadiglio della pace, il fiato della serenità, il soffio della beatitudine e del dolore, lo sternuto è l'estrinsecazione dello spirito assoluto,
Ma va là, disse Makone.
Le cose evidenti, giuste e belle, hanno la divina forza della persuasione.
Che ci avverte anche del nostro disarmo davanti agli accidenti che spaccano le nostre cose più care
A Pipia Pisina il passo, segue Kikinu Kisina
Per quanto mi riguarda conosco la verità: essa è quella condizione fisica che mi trattiene dal fare l'acrobata nel circo, di arrampicare una parete come un ragno e di arrivare a Dio con la matematica e la geometria; o immaginare un'ordigno nucleare
Una donna incinta al volante di un carro funebre
Si va da dove si viene: dalle costole del diavolo, Totoni Kosta mangia cavolo, dice che sopportare il dolore è divino
Una cartolina? Kiskeddha Korjiola, pedibella, e -->
Kikinu Kadena noto Kiolu
Dei vivi solo i suicidi pensano a morire; i battezzati no. Essi contano di ritornare dal padre e dalla madre.
Il principio di non contraddizione è il nervo scoperto della coscienza intima e sensibile
La parola enuncia il pensiero e annuncia l'azione
Le azioni peggiori hanno a che fare con le menzogne sulla purezza del corpo e dell'anima
Giusto il tempo porta a compimento le nostre cose piacevoli
Il babbo del mi babbo e il su babbo piantavano alberelli vicino al cesso e lo chiamavano: quello della necessità, perchè vi si teneva durante i bisogni e si aggrappava per tirarsi su, così maschi e femmine e bambini tardi a scuola che piangono se il maestro li sgrida e… tutti quelli d'Irillai eravamo fin da piccoli entusiasti dei nostri Santi: da Sant'Andria a Santu Gabinu, buoni quanto i primi e migliori del calendario...
Le pie madri d'Irillai, il primo pomeriggio dell'autunno del '15.
2012. MMXII. Duemiladodici.
Mummua, la terra che ci regge comunque.
Orotelli paese del Frumento.
Oliena, paese dell'Olio.
Mamoiada paese di medici, farmacisti e infermieri come san Cosimo e san Damiano.
Lollobe, paese che osserva la povertà e calza scarponi col timore che: biscie, vipere e rovi, se li portino via.
A Orgosolo si gioca ai dadi nelle strade, vengono lanciati in ogni direzione e l'abilità sta nel raccoglierli.
Lucula paese con la fede sempre viva di averla sempre vinta.
Oniferi, paese dove la vita è pensare in due, parlare bene degli altri e fare affari con tutti.
Galtellì sotto il Monte sul Cedrino con l'eterno ritorno delle acque.
Orane ha le primogenite maliarde di bellezza e femminiltà.
Orune. Anche i galli hanno il petto di pollo.
Durghali o la mal/nia della femminile beltà.
Bitti Mannu la vita è la linea di quel circolo che dura di più perchè congiunge nascita e morte.
Immagine d'Irillai al momento dell'entrata in guerra dell'Italia.
(Nacque a notte fonda, come era consuetudine delle donne con la passione di andare a cavallo)
Sulla data di nascita di Zuanchinu E.Remitanu ( che nacque di notte per abituare gli occhi alla luce e e non temere il buio delle tenebre e del sepolcro) si congettura come sulla formazione dell'universo perchè la madre Mariapica d'Ohiai ha sempre tenuto un diplomatico riserbo per non coinvolgere il padre Zomaria che aveva un'alibi sul precoce declino della mentula, lui, primo ortolano d'Isporosile, che per tutta la vita non ha mai mostrato un'età inferiore ai vent'anni né superiore ai quaranta, sempre vestito di lino e di lana, con l'accento un po' ogliastrino e molto baroniese: parlava come se in bocca avesse dei numeri come quelli di Fonni, così dicevano, no, è come quelli di Gavoi che conoscono il cacio e il denaro e sanno aspettare la loro ora, il loro turno di accesso alla vita interiore – al mondo intimo – dell'individuo che è un pozzo senza fondo percorribile dalla nascita gioiosa alla morte affannosa che ferma alla porta e solo tu puoi sentire che dice: Sono venuta per ucciderti, come fa il sicario con la vittima...
Se qualcuno deve farlo meglio che sia tu – demone o angelo - che non sai far niente di più prezioso che togliermi la vita...
I civili borghesi dell'Alighera.
Arrossarmi la guancia fatta per essere baciata! non sia mai permesso!
Se ce da darne e prenderne non mi tiro indietro, disse il figlio al padre re della dimora, Zikinu Marracone, che gli aveva rifilato uno schiaffo per aver percosso con una vanga il caporale di giornata che l'aveva ostacolato nella libera uscita, ovverossia la mamma che l'allattò nei giorni feriali e ora gli nega cinque euro da spendere con la bella in cicche velenose
Kikinu Makarrone barone di Galtellì e di sa Serra Manna, non se la lega al dito e risponde subito all'appello cosicchè bastonò la graziosa e regale mamma che imboscò a sua insaputa, i risparmi della casa
arrostindhe ambiddha
...e così Gesù – che stava bene con i suoi simili - perdonò i suoi carnefici capaci di tutto e promise loro la grazia a patto di rendersi docili e mansueti liberandosi dalle scorie del passato e guardando in faccia la realtà, per quanto brutta possa essere, ma degna di esser vissuta
... la spontaneità si addice alla creatura fino alla maturità: tutto quel che fa dopo deve essere im-prevedibile
Il corpo è un recettore di sensazioni come una persona a modo che come i forti non sa piangere e accoglie gli ospiti sulla porta per farli sentire come a casa loro, comodi al cesso dove anche i vecchi giganti erano deboli se non trattenevano l’urina
arrostindhe 'petzeddha'
mangiando alla mano
A sa riza e kene furketa
La velocità fa la differenza tra guerrieri e quant'altro: Achille il sole e gli altri a far corte
C’è chi spaccia i mendicanti per fuorilegge per non dar loro l’elemosina
L'accidentalità del mondo e delle cose: butta fuori i numeri dalla finestra e puoi vincere al lotto
La necessità sconvolge il mondo
Con la prima parola (- molti l’ultima parola [forse quella sbagliata]la dicono al confessore -) detta è venuta in essere la verità e la bugia, ancelle dell’immaginazione che crea la novità
Quelli di Bitzi
La mora più bella è difesa dal rovo che la tiene lontana come la rosa
Nel momento che credi di aver ragione ti pare di aver scoperto la verità e fatto luce nel cielo da uno sgabello malandato
Il coito è la rampa di lancio di ogni nuova creatura: col sommo del piacere e poca spesa
Non solo l’amore crea l’uomo nuovo, ma anche l'esercizio della violenza arriva allo scopo
Con le promesse va avanti il mondo e con le azioni concertate della coppia maschio femmina
Il cane di Pavlov non resiste all'abitudine di mangiare senza aver fame: così facciamo noi con pentole e padelle
Sar bittichesas dugento anni fa
La vita è quell'insieme di cosettine per cui viviamo: innanzi tutto dare figli alla terra sotto il cielo a far solchi negli orti di Lucula e Marreri
Ragion di Stato. Stato della Ragione. Per cui varia ogni sera il cielo sopra sa Serra Manna
Ho fiducia in me in accordo con i sensi intenti a coglier fichi a Isporosile mentre gli uccelli bevono al ruscello
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Aspetto sempre che mia moglie ritorni dalla parrucchiera, prima di buttar giù la pasta, o almeno ci penso un'attimo prima di sollevare il coperchio
bon-bon al banco a su Sarbadore
Anche chi è più solo di me ha qualcuno che l'aspetta; vuoi che alla fine non ci sia davvero nessuno ad accoglierti? Non dico demoni o angeli stravaganti, ma qualche anima amica che conosca la strada a fine partita
Tzia Laiddhona
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Deve esserci un profondo silenzio in fondo al mar Tirreno, probabilmente simile a quel silenzio oscuro che c'è oltre la luna, a quanto mi avvertono i sogni nelle lunghe notti di gennaio quando anche tutto quel che funziona dorme alla grossa
Così placida esce la gente dalla messa domenicale con la faccia lieta e sorridente come dalla mandra le pecorelle dopo la mungitura sospinte al pascolo dal gran cane di monte Spada
Pepe, Bua, Bustianu e Romanino....
I primi paesani d'Ohiai (che chiamavano spuntini quelle mangiate di carne bollita e arrosto e vino rosato di Marreri, che nel resto del mondo chiamano rebotte e da calore e colore alle genti stanziali che nutrono fiducia tra loro come pazienti e medici, clienti e avvocati e fedeli e santi) a saper leggere avevano imparato dai preti che scrivevano certe fesserie sui miraggi del deserto, dove in quarantena vedevano e parlavano con Dio come se davvero non avessero altro da fare....
Bustianu 'e tzia Boreddha, dei liberi pesisti d'Irillai con la calvizie avanzata
Ohiai si vantava delle tante chiesette che aveva sparse nel territorio: tante a Irillai – la cappella dei Chisu votati al progresso industriale, il chiostro delle suore che vendono le uova con due tuorli, il collegio delle monache di sanLussurgiu che istruiscono sulla preghiera, il santo Rosario Ordinato dei Cavalieri di san Francesco (che ha insegnato ai buoni a far bene all'ombra senza mettersi in vetrina), - e altrettante in campagna, tra monti e valli: la cappella del buon Pastore senza canonico a sa Serra Manna e Minore, l'eremo di san Biagio a Marreri con sant'Eufemia alla cucina, la chiesa del Santo Rimedio ai Mali del buon Cristiano battezzato, sulla riva destra del Cedrino....
tutte quelle casette soliane illuminate gratis dal Sole re della luce pubblica che ha sconfitto le tenebre…
in quelle casette uno è il capotavola e quando è pio pensa a Dio e alla famiglia e la fa viver bene almeno quanto le altre del consorzio di Baronia che tutela il singolo e la specie: che il singolo non si esalti e la specie non soccomba...
Karia, karia -->
C'era del pensiero in quel che diceva, e si divertiva, ad es.: un tiro mancino sarebbe stato quello che san Giuseppe avrebbe fatto se nel santo affare ci avesse messo un po' del suo spirito
Per aver tutto chiaro e farmi coraggio mi immagino la m. come un cane appresso alla lepre: ora io non sono una lepre, non so correre, per forza devo aspettare il cane al varco del cesso, dove i sogni finiscono la corsa, se la vita è un sogno...e l'uva è acerba, disse la volpe di quel che non poteva avere, e lasciò perdere
La ragione ha un vasto campo d'influenza ma non si illude di persuadere ogni pianta a farsi bella come un grappolo d'uva tra i pampini
cillonari o ambulanti
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Tutto quel che entra nel mio bagaglio diventa leggero con lo scriverlo; leggero come rabbia e gioia fan fremere leggero il corpo come una corda sonora che fa sempre pensare a qlcs, per es. alla lievitazione della semola di grano duro che fa ottimi i gemelli, pane e pasta
L'umiltà, la modestia del narratore fa bella la storia che racconta, anche se tratta di avventurieri e ballerini che si vantano di aver “un par de palle” di null'altro piene se non d'aria urinaria e mai “licor di pampini”
come gli antichi campioni nuragici montavano a cavallo un par de secoli fa
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S. aveva un gran talento per passare il tempo senza far nulla, pensando e parlando come – probabilmente senza eccitarsi – fanno gli dei conversando dello sviluppo delle stelle: egli osservava la gente per carpire i segreti del mondo, infischiandosene degli stimoli fisici che sentono gli alpinisti sulla vetta del Cervino(cedrino) dove nessuno fa chiasso e trovano bello starsene da soli in cima a pettegolar con la luna
commo fratta
Ai bambinii l'asilo dove giocano i bambini; agli adulti (l'adulto è, a mio parere, il più abile manipolatore della sua infanzia) la piazza dove fiorisce il melograno e si scambiano opinini sulle lettere dell'alfabeto e sui numeri di conto; ai vecchi l'ospizio dei meandri del passato e domandare alle suore la via dei gabinetti: ai morti la tomba e il cielo infinito dove è concesso imitare i re; alle anime pie il buon ricordo dei vivi maestri di storia che si commuovono fino alle lacrime come le persone di nobili sentimenti
È la voce della femmina che – qua e là - divulga le novità, al mercato, per la via e in salotto. Cominciò Cassandra, presagendo i capricci della sventura, prima del suffragio universale
corbulas e canisteddhas, turuddhas e tazeris
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L'ansia materna ha termine quando la figlia va via di casa. Solo allora l'agitazione passa al padre, che l'avrebbe voluta ancora legata ai piedi del letto, come da piccolo legavano lui ai piedi del tavolo da cucina dove fare la marionetta della commedia che finiva in pianto
Al primo sorriso (appena tolte le fasce) del neonato i genitori esultano lieti che sappia ridere della libertà conquistata, come un dilettante quando passa tra i professionisti, no, no, meglio come il garzone quando diventa maestro e firma il primo lavoro in fondo al conto.
la preziosità del presciutto offusca la lucentezza del rame
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Avrà il talento di far la caca da solo tra i piedi della madre e così trovare il buonumore, poi passerà dal nido e sarà con malumore svezzato per finire all'ospizio tra le anime innocenti che vagano nella notte vestite di bianco e col vasino vuoto in mano ad ascoltare come una vocina lontana il fischio piano, liscio e forte delle stelle e la fluida agitazione della luna
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In questura sanno di me più di quanto io non sappia delle sorelle della luna che pare abbian suggerito ai carrettieri d'Irillai di mettere il paraocchi ai cavalli che han vergogna d'esser visti tirar la carretta mentre rimuginano sull'avvenire del firmamento
Jaja, una iaia, fila la conocchia della mia vita
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Stai alla larga finchè puoi da chi la da per denaro, perchè non sa far altro.
Tienti a distanza di sicurezza dai figli di papa perché hanno tutti le spalle coperte
Non toccar vino - nemmeno con l'occhio - se hai da fare cose precise e delicate
Non far mai - se ti riesce - il piccolo italiano concepito durante una rebotta col nuovo vino rosso e perciò rissoso come un'idea storta e un'opinione non comune
furr'e fokile
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Pensare è riflettere sulle cose che ti danno modo di farlo
Pensare è cercare di capire il rapporto tra gli affari che succedono ogni giorno
Pensare significa registrare l'esperienza dei sensi: la visione del cibo, il consumo che ne fa il corpo, sentirne l'utilità, il piacere del bello, capire che il mondo è un tavolo dove chi può siede a desinare e teorizza sulla presenza della luna che in ogni caso non si può eliminare pena la sopravvivenza delle martinicche a Gibilterra
a Irillai martinicca è il nome della consorte di Zigottu il bettoliere, ovvero colei che si cinge il collo con orpelli d'oro che posano sul petto come a casa loro
mastros ki dae sa linna faken taula
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La politica è la piazza aperta dove si incontrano gli interessi di tutti e ogni parte ha il suo partito
e ogni partito ha trovato il modo con cui gli affari pubblici – per es. l'ospedale - siano sbrigati da un loro comitato (i cui componenti non devono aver interessi in quel che trattano) che ogni domenica rende conto di quel che han fatto in settimana senza il grembiule dei massoni
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Il mondo è l'ambiente che contiene la mia vita
ma è la memoria che ha esperienza del mondo
come solo Dio ha conoscenza di me
Egli è lo scardinatore dei sensi o il nonsenso del gioco
Egli distribuisce l'energia nel cielo e ritocca ogni anno le mie foto
Filize Felisi, primo attaccante della nuorese
Approdarono in Baronia i cristiani di ritorno dalle crociate e vi lasciarono un barone battezzato nella sua spiaggia affinchè tutto gli andasse liscio, ogni nuova situazione di lavoro, ogni relazione affettiva, sempre intima e sconvolgente sarà vissuta con angelica leggerezza, come si addice a un buon baroniese che
non è un qualunque spaccone saracino
La noia confina con la crudeltà che un po' è in tutti noi, di quella avanzata dall'infanzia quando si facevano soffrire le mamme, appunto per non annoiarsi
-->
Il dolore ti sveglia dal sonno come la sofferenza sognata.
Poi i sensi raccolgono le cose sparse. Credo che siano loro a tenermi unito.
Solo alla morte è dato pescare nel mazzo di quelli che devono morire.
tziu Fredianu, primo campione di Nuoro
Dopo l'illuminismo l'89, dopo i romanzi russi l'ottobre, dopo hitler Auswitz, dopo hirohito Hiroshima, dopo la malaria tempi moderni a Irillai con la mia nascita annunciata da tempo da vaticinii misteriosi quali guerre e morte di sovrani, massacri e imbrogli a tresette e mariglia, liti in famiglia, malumori tra le donne del quartiere per la “preda lada” d'Isporosile (dove si lavano i panni), mentre gli uomini fanno gli snob (quelli che confondono la noia col divertimento, in entrambi i casi si canta) da Zomaria Zigottu di Jerzu, vignaiolo e bettoliere a tempo perso
Siccome l'ideologia ha risposte pronte a ogni tenebrosa domanda, sarebbe il caso di congiungerla alla religione che redime ogni rovina
La religione è come la madre che sculaccia i figli per correggerli da come li ha educati e preparati al mondo affidato da tempo immemorabile alla salda lingua dei prestigiatori del verbo
L'amicizia – testarda come la verità - attecchisce e resiste tra gli onesti che temono le bisce e non sanno far del male; essa amicizia non ha niente a che fare tra permalosi e presuntuosi , né tra narcisisti e vanitosi
anke kikina karratzolu era innamorata di Christian B.
Il mondo si è perso, il mio mondo
Sulla tomba di un Grande voglio sostare, un mattino a Vevey voglio visitare, e rivederlo sorridere sulla sua nuvola di lievito, il Grande di Vevey
La natura è fatta di grandi vasi d’argilla pieni di più dozzine di fiaschi d'acqua salmastra, tutti senza tappo e l'interpol e i crani lucidi – da sempre sulle loro tracce - stanno ancora ad indagare su chi ci ha messo il sale
Il buon vino ubriaca chi ha il cuore molle come coratella d'agnello morto senza combattere. Gli altri, quelli che resistono, li fa audaci come Aiace. E apprendono a odiare ferocemente come è accaduto con la divisione delle spoglie di Achille
l'aurora boreale
Al largo di Orosei sul mare aperto lasciata la sponda orientale c'è Damasco dove spacciano temperini di tempra speciale che trovan posto nelle tasche interne dei sicari d'occidente
la piazza ideale
Pastori e contadini col velluto della domenica
conoscono la strada per andare e si perderanno al rientro dal Circolo dell'Agnello d'Oro al Muraglione d'Irillai che spazia su Marreri fin sul Cedrino grazioso come un rivolo di liquore inebriante che feconda la valle dove l'uomo resiste al cavallo
manicomio
La vita, da chè mondo è mondo, si riproduce senza interruzione, come l'aria e il vento, la luce e le onde marine; pensare a ciò è un piacere che da sollievo anche se hai altro alle calcagna che ti spinge a fare per restituire il mutuo della casa e la rata della macchina
I vecchi muoiono, i neonati crescono e se i migliori rinascono io, modestamente, sono uno di loro, di certo tra i belli e savi come non lo sono mai stato tra gli aspiranti a diventar giovani in parrocchia: ero umilmente lo scarto dei chierichetti. Non mi volevano e so anche il perchè: zoppiccavo come Efesto, Edipo e tanti altri Esclusi; così arrivavo sempre ultimo dove i migliori arrivavano primi a servir messa; poi, a sentire i preti, non graduavo il tono della voce e avrebbero voluto trattarmi come un pollastro
il teatro del mondo
Fondamentale è la casa che mi ospita e la legge che regola la convivenza dei molti nei molti paesi che han deciso di stare assieme
Dai sogni si apprende a fantasticare con i nomi: Dioniso, Dionigi, Deunisi, Denys; poi le cose mostrano il loro aspetto migliore
Puro diletto: strade del mondo percorribili da me, divagando per puro diletto:
Non so come tutto sia avvenuto, so per certo che stiamo qui a giocare
Fin dall'alba della notte dei tempi, cantano e danzano i contadini e pastori d'Irillai che vedendo il Cedrino si dissero: Possiamo farci un ponte d'oro; trifoglio da una parte e latte dall'altra. Ora finiamola con la poliandria e ogni coppia si faccia i figli da sola
date i nomi alle cose
Si dice che chi ha sale in zucca è mosso dall'interesse nelle cose che fa e si dice anche che chi muove soldi cerca profitto e chi comanda degli uomini obbedienti si crede il padreterno
La madre e la moglie insegnano al buonuomo il buon gusto e a distinguere i sentimenti che aleggiano nel mondo e quindi adottare quelli nobili adatti solo allo stile della persona (un pezzo di sughero non ha stile se non diventa tappo e galleggia leggero sul liquido in cerca di zavorra
il giardino degli ulivi
Il valore delle cose viene dal lavoro che c'è voluto a farle
e ogni lavoro ha il suo valore nell'utile, nel bisogno, nella necessità
I sogni presagiscono il timore di morire in malo modo e il desiderio di vivere alla meglio, senza lasciar cambiali da pagare
Da un segno, un punto sulla tela, nasce l'universo.
Quel che succede da noi non può non succedere altrove
poiché
come me sono gli altri
Il principio del mondo è sopravvivere con l'attraente gravità
la casa di cura
La vita detta le condizioni dell'affare infischiandosene del notaio
La vita è un'affare che ci sfugge dalle mani senza patteggiamenti.
La vita è una torta che non si divide a spicchi uguali
La vita è l'aspetto afferrabile dell'aria
La vita è la presenza di Dio che ci sprona a resistere alla morte
il reparto
La morte è l'assenza di Dio dalle nostre contrade
L'agenzia Fitch sostiene che continua la "fuga" degli stranieri dai bond governativi di Italia e Spagna. Secondo Fitch in Italia Bot e Btp nel 2008 erano per il 50% in mano agli stranieri ea fine 2011 la percentuale e' scesa al 32%.
ci si ritrova se dio vuole e i carabinieri
Che i disoccupati aspettino sulla porta di casa di esser chiamati quand’è necessario a…chi?
Ho sorpreso il gatto a grattarsi la testolina in uno spigolo dopo avermi visto fregar la schiena all'angolo.
Egli mi mostra le sue prede invitandoni alla consumazione del bottino e alla approvazione nel caso decidesse di abbandonarle davanti a me
Batte in ogni petto il cuore del mondo che va nel suo noto sentiero
e i lamenti che si levano dal margine della foresta di Farcana sono i dolori del costato del cielo che si duole dell'indifferenza dell'universo insensibile alla libertà di poter scegliere come morire
Bisogna segnare sul calendario tra una festa e l'altra qualche data adatta all'inattesa e inevitabile catastrofe, all'epifania di un disastro annunciato, all'imminente crollo di una salda certezza: segniamo il giorno del tradimento che non ci aspettavamo e, come l'appuntamento col dentista, quello dell'incidente di percorso...o è meglio fermare il tempo un attimo prima della prossima catastrofe?
L'argomento è la vita e vivere è una continua digressione, avanti, dunque, in campo aperto e in alto mare e sulle formose nuvole a veleggiar tra i sogni
Vengano avanti il lutto e il pianto, il riso e la vita stessa venga avanti, nessuno ha da esser primo, ne il serio ne il faceto, non il grave ne il lieve, nessuno taccia e parli il vento con la pioggia, l'armonia e la discordia, venga avanti l'amico con la pace e il nemico con la guerra, venga appresso l'odio e l'amore, si faccia avanti chi guida il mondo, o davvero va per conto suo?
tutte innamorate di Cris
La carità la fanno i ricchi per non finir dannati dall'ombra inesorabile della schiva Mummua, la morte silenziosa, a cui si allude nei conciliaboli tra parenti al capezzale del moribondo
per Lei lo stesso Dio ha perso il controllo del mondo
Gesù mori sulla croce e tutti i santi lo seguirono negli anni per mostrar la via da percorrere alla gente comune che trascura la santa memoria delle cose semplici
Dove sono le mie parole
La democrazia nasce dal basso e cresce fino a diventare gerarchia che – come un gigantesco imbroglio - pare calata dal cielo.
Se non la democrazia cosa opporre alla guerra civile?
Che fare della discordia tra capitale e operai?
La dittatura?
Con i demagoghi l'arbitrio e l'uso personale della legge
Con la sopraffazione fa capolino la superiorità della razza
Chi reclama nuove Provincie prenda quelle che abbiamo in più
Generali e strateghi simulano (giocano al-) la guerra per sapere quanto viene a costare in tutto
Dalla collina di Belleville uno sguardo al mondo: le strade come campo di battaglia dove giocano i ragazzi
Si teme che ogni buon governo si trasformi appena insediato e dietro ogni nuova spesa c'è sentore di furto senza arma in mano
Si sospetta che gli eletti al Comune e alla Regione vivano a palazzo come se l'avessero ereditato o avuto in affido. Siamo eletti, dicono, non intrusi, né pigri. Gli onorevoli sanno non far nulla?
dubito di esistere
Sulla mia buona o cattiva sorte mi riservo una dichiarazione alla fine imprevedibile della mia carriera.
Ricordo la gioia della mamma quando vide che stavo in piedi, sulla terra ferma.
Dopo una vita eretta, alla fine ci si distende come attratti dalla bellezza dell'ignoto.
Non è dei nostri chi è esente dal dolore inesorabile che accompagna all'agonia; forse è quel superuomo che ha vinto al lotto
Era, Atena e Afrodite nell'indifferenza del mondo
Credo lecita la nascita di Dio dalla femmina madre, e sono lieto della sua buona sorte, ma i suoi sacerdoti senza mogli mi rattristano perchè fanno leva su di lui per comandare come sciagurati allo sbando che senza duolo hanno precluso alle donne il ponte di comando.
Sospetto delle assoluzioni e delle benedizioni del vescovo e me ne infischio delle maledizioni, come quando mangio insalata d'erbe di campo e d'orto, sospetto di non essere un ruminante perchè non la digerisco e poi non mi piace proprio
mentre mi piace immaginare come negli antichi nacque l'immagine di Dio, e nell'esempio di giove dal caos vien fuori l'armonia delle cose senza nome, dio invece fabbrica tutto da se e per illuminare il cielo creò la luce (prima dio stava all'oscuro come me quando non ho esempi per capire)
Il papa per quanto vestito di bianco come un'innocente non avrà mai la fluorescenza che emana dal Dio degli umani.
Gli offesi e gli Indifesi.
Non voglio impormi nulla oltre l'onestà.
Non temo di servire in privato - e per bene - la giustizia.
Una sostanza impalpabile forma il nostro carattere se fin da piccoli si sente dire di non aver vergogna di lavorare e di avere in odio l'ozio improduttivo: figliolo, fai dell'arte con la tua vita e mettigli per pennacchio la coda d'un gallo, un fiocco nero a cravatta d'avvocato che da quel che dice non si sa chi è.
Y donde està l'immaginazione?
In bella sostanza non so come avvenga il pensiero, che il cervello recepisca le notizie dai sensi riesco a immaginarlo alla bell'è meglio perchè lo dicono da tanto tempo in quà, così immagino un luogo dove ha sede la memoria, ma come dal miscuglio ne venga fuori un'idea non so proprio e credo che la spiegazione sia solo nella mente di dio (che non fa danni) se è da lui che abbiamo preso avvio come gli uccelli dal nido che sanno imitare il volo delle madri ed evitare il pericolo come i padri che ne danno esempio pur avvertendoli di non andar lontano, non andar mai oltre la ragione
Sensi, Memoria; Immaginazione. Immagino quel che potremmo essere.
Ognuno pensa da se per se come tutti gli altri sulla terra ferma che vanno per mare e per aria:
Dall'incontro-scontro delle circostanze, scintilla e sprizza nel cervello materiale, l'intuizione e l'immaginazione come una nuvola nel cielo, la moderna e formidabile cloud
Cerco di pensare come gli altri trovandosi al posto mio con la loro testa
E l'intelligenza, dove sta di casa?
Dimentico sempre la Santa Intuizione.
Gli sradicati dispiaciuti.
Al forno: La semola di grano d'oro.
Polanka(che per un pezzo di mare – almeno cento metri quadri - avrebbe dato la moglie) titolare del : Al club del vino rosso
in piazza del melograno si contano i grani del frutto e sotto l'arbusto si sta in silenzio come ai funerali di Lakana Minuia, moglie di Polanka signore d'Isporosile, morta al primo canto del gallo mentre il marito chiudeva il suo primo club
d'Irillai paese dove le galline covano l'ovo fino a schiudersi e sentir nuovo il nuovo canto del gallo
da Irillai e Isporosile ogni piuma che va per acqua (fatta salva dagli imprevisti) giunge infine a Orosei
e passa nei verdi campi di Marreri dove pascolan mille pecorelle come nuvole sorelle che vengono dal mare e il pastor col suo compare beve il rosso vino dell'altare dell'ottima campagna dove scorre il rio Cuccagna che da secco si fa perdonare perchè corre verso il mare con quel che resta della vita
il bivacco degli Achei nel tempio della fortuna a Troia
Nell'isola dei poeti van di moda gli occhiali alla Woody Allen, si passeggia la corso, ci si siede ai tavoli dei bar, si soggiorna al mare e si vede la tvu nel tinello, al monte si mangian pasti rustici e di regola si pettegola nel boudoir, si mescola il dialetto alla lingua, si esaltano i valori dissipati dalla miseria e dalla malaria
L'ultimo uomo rimasto nell'isola è convinto della sua realtà e racconta la sua storia: se tace nella lunga notte è segno che nessuno l'ha preceduto, nonostante i registri parrocchiali e gli atti notarili
il cortile degli orfani
Stan freschi se dalla mia esperienza traggo regole per i figli
ma cio che ho fatto prima è fatto per loro
Tra i santi fondatori d'Irillai si ricordano nelle sere d'estate, Mimiu Massillone e Pipiu Diarrea, carpentieri di mare e di terra, figli - gemelli d'una sacca e utili al lavoro nei cantieri - figli del gran Maestro Barrosu di Burgos e fatti con lui e per lui dalla molto Graziosa Signora Manzela di Bosa che per sposarli alle prime figlie (necessarie alla riproduzione – cresciute nell'agiatezza: mangiavano belle fette di casizolu a tutte le ore – non lavavano panni nei corsi d'acqua) del Gran Pastore Gonario di Bitti Mannu e Mallena Mamone che profumavano di caseificio e si stimavano uno più dell'altra, consegnarono il figlio minore ai colti preti del seminario attratti dal latino che da luce al comprendonio più del vecchio dialetto cui i savoia negavano cittadinanza, Manzela, dicevo, ha rotto le corna al diavolo d'infame lignaggio e gli ha spuntato la coda - a ricciolo porcino difficile da scuoiare - come si usava al tempo di Eleonora Prima Donna di Lago e di Palude alla foce del Gran Tirso che viene dalle alture d'Oriente come il sole del mattino
I segreti militari proteggono la stipula dei trattati di pace multilaterali tra l'acqua e il latte, l'olio e il vino, il sangue col rosolio
(non segreto militare sia d’intralcio all'acqua piovana che diventerà vino se Dio vuole e i vignaioli d'Ogliastra e Mandrolisai)
i segreti militari vanno custoditi col silenzio quando riguardano la pace che non ha scadenza
i Misteri Militari vanno rivelati quando sono scaduti e non servono più
quindi: di quel che non so non dico
La natura è opera di Dio che l’uomo ha fatto immortale come il cielo eterno e la terra che lo sostiene senza dover niente a nessuno
in attesa degli ospiti di riguardo.
Oddio, muoio come l’ultimo degli umani ma mi è di conforto pensare che anche il primo uomo deve esere svanito come me che nello spazio non sono stato capace di fare qualcosa di duraturo, nemmeno una canzone da imparare a memoria da chi ha il tempo a disposizione e se camperà potrà sempre cantarla a chi verrà dopo di lui, mentre la luna cambierà il suo percorso annuale e andrà dove Dio vorrà
La natura è quel che resiste nel vagare della terra nel cielo tra le stelle
Credo che solo dio possa sospendere la gara del tempo nello spazio che mi riguarda
Chiunque se proprio non è un minchione maggiore, raggiunta la maturità, apprende da se - almeno per se - l'arte di soffiarsi il naso
Pietà.
Mucca e pecora trovan buona l'erba; per il cane è buona la carne con l'osso; il tonno mangia la sardina e a me piacciono gli spaghetti, li trovo belli a vederli e buoni a mangiarli al dente e conditi a modo mio con due o tre cucchiai di pecorino grattato di fresco, come si usa tra Marreri e Isporosile, dalle parti d'Irillai, posto ideale per osservare come va il mondo e affidarsi alla luna per gli affari del cuore e confidare nelle novità che portano i neonati ed entrano in vigore da domani:
quel che scrivo oggi mi aiuta a capire quel che domani è cambiato col trionfo di certe strane notti che minano la fiduncia nel giorno passato che si fa bello come la nostalgia fa bella l'adolescenza e l'infanzia che rare tracce lascia di se oltre la protezione materna
la seggetta degli uomini liberi
E’ il mio gusto che misura le cose con le quali ho a che fare e misura solo quelle a cui non posso sottrarmi come a più anni di festa ininterrotta
perchè la mia vita è trascorsa come una festa da ballo lunga un anno.
Dal terrazzo del più alto palazzo del Monte, uomini armati sparano all'orizzonte come se volessero colpire il sole al tramonto nel cielo
in quel luogo cioè dove parlano anche i muti e gli angeli volano come le mosche e i gatti non si specchiano mai ma si godono il sole primaverile
Nel cortile dell'asilo i bambini cantano filastrocche al sole mentre rimbomba l'eco dell'artiglieria pesante
la tazza di Lear barattata per il regno
Chi sa di avere una bella voce si allena nel cesso, come i cantanti famosi, gli avvocati di grido e i tifosi comuni
che quando han delle pustole in bocca, cantano, in salotto, col culo.
Non per tutti è facile trovarsi a proprio agio fuori casa come lo si è in casa propria dove c’è almeno un letto sotto il tetto per l'affetto e fors’anche un cesso per l'intimità sociale che differenzia l'uomo dall'animale
I brutti fatti che vengono da persone che credevi di conoscere, son come lo scoppio di una granata nella stanza adiacente al cesso
la vergine Atena e l'immacolata Artemide si curano di chi cade
Chi si vanta di saper tacere stia un pò zitto; almeno in questura e in tribunale veda un po' quello che dice, poiché c'è la calunnia e la falsa testimonianza.
Mi pare che i cattolici disprezzino gli ebrei più dei cristiani che soffiano il flauto e si intendono di musica
I sogni sono le prove dei desideri che i servi hanno di massacrare i padroni che non hanno insegnato a loro a leggere e a scrivere
la violata intimità del cesso
Le cose peggiori e i cattivi affari son quelli che ti arrivano da chi non ti aspettavi
I paesi d'Ohiai son quelli che versano i loro umori nel Cedrino che accoglie le anguille di più antico costume e vecchio linguaggio e trafficano come coinquilini con i ghiozzi del Tirreno venuti prima delle prime crociate, da Sidone, Odessa e Tripoli, sanno dell'Oceano senza averlo mai visto e - per averlo sentito - sanno della distruzione della Prima Civilta Urbana nella fertile Pianura Baroniese non ancora cattolica, di cui sono rimasti intatti i castelli di nuda pietra che ospitava il popolo proprietario di almeno cinquemila cavalli in maggioranza di pelo fulvo e di bell'aspetto, che correvano senza sudare da Orosei a Mamoiada e viceversa con belle forme di cacio di Gavoi di cui qualcuna - a detta dei barazelos - era forse sottratta dai più grandi magazzini devoto a siotto per rivenderla alla fiera di Lucula dove si destreggiavano abili e agili i cavalieri di Lollove i cui nonni coscritti e richiamati (materni e paterni che non disdegnavano di risposarsi tra vedovi nel pieno rispetto delle legittime e considerevoli eredità) avevano disertato la Seconda Crociata e la guerra in Crimea, ritirandosi nel gran prato di Orune Dizosa che distende la sua gran foresta verso la piana del Tirso che scorre sulla terra come il sole nel cielo, a occidente dunque, come il più eccezionale degli astri celesti che illumina i vecchi paesi d'Ohiai dove ognuno spaccia
le sue cose pubbliche come se le avesse trovate in strada e custodiscono i loro intimi affari come la gatta tiene in salvo i suoi gattini e quando li da a vedere finge che non sian suoi, ma sian della Dea della Ragione che ogni giorno mostra il suo Prossimo come vecchi amici che hanno attraversato il mar Tirreno, ne conoscono le correnti, i vortici e perfino le origini
L'eternità della vita.
Il futuro è incerto, del presente non si dubita e il passato non ritorna in palestra a far ginnastica
Zakaria Zameddhu, che parlava col bell'accento d'Ohiai, era ammirato dalle donne perchè si interessava delle loro questioni intime e, in generale, affettive, perchè sapeva voler bene al prossimo. Aveva i capelli ondulati, calzava scarpe a punta - da ballerino - e aveva un cagnolino esuberante che gli si abbrancava alla gamba quando voleva che Zakaria gli toccasse il pistolino con la punta della scarpa fino a rovesciarsi sul pavimento strusciandosi come un cherubino davanti a Dio.
Ogni domenica Zakaria (il lunedì andava a Benetutti a curarsi con le acque) indossava il costume del suo paese d'origine e se ne andava per i fatti suoi, con l'animo pio disposto a confortar ogni vedova che ( in gioventù fu domestica a Roma con abbienti coetanee d'Irillai che a Roma studiavano la sanità nel Rinascimento) uscendo dal cimitero (dove le donne prevalgono sugli uomini) rifletta chiedendosi:
quale sia la cultura sarda (ma la cultura non è universale anche per i becchini che tollerano le varie usanze?[che cultura sia anche tollerare i cortigiani?]), che senso ha esser sardi come etnia, qual è e che importanza ha la nostra fede religiosa, che relazione dobbiamo avere col resto del mondo, forse dobbiamo esser grati a qualcuno per essere isolani? Qual è in sostanza la nostra tradizione? Mi vien da pensare che tradizione sia quel che il popolo ha fatto finora e fino ad ora ha vissuto. Dobbiamo temere di perdere la libertà? Crediamo davvero di non averla avuta nel passato? Se si è possibile ipotizzare come sarebbe stata la nostra storia? In qual caso al popolo sardo è stata impedita la propria autodeterminazione? Nell’essere stati ceduti ai savoia dagli spagnoli? Esprimeva Eleonora l’autodeterminazione del popolo isolano? Che significa per i sardi il ritorno alle origini? Forse al Sardus Pater e alla Gran Madre d’Oliena? O non sono abbastanza prestigiosi come alba e crepuscolo dell’isola? Non siamo forse integrati nel mondo dal momento che abbiamo un treno che corre da Cagliari a Sassari carico di soldati della gloriosa Brigata? Se non l’abbiam fatto noi, almeno le traversine erano nostre. Nostra libertà è cucinare la pecora come ci pare e a me pare che il modo migliore sia metterla in acqua quando la stessa bolle per bene. Facciamola come gli inglesi, così passiamo per continentali emancipati. Forse il sardismo attuale cerca il riscatto di quel che non ha avuto nel passato.
nel cortile con Nausicaa
Quando se ne venne con le gambine belle al chiaro giorno e alla notte scura a riempir d'aria i polmoni con sorprendenti acuti di meraviglia e sapienti mani di massaia lo lavarono al catino dell'acqua tiepida come il latte appena munto, e l'avvolsero di batista per ridarlo alla mamma, subito egli s'attaccò al capezzolo, unico appiglio del mondo per cui era nato e di cui andava in cerca giurando ostilità allo svezzamento prima della leva dei ragazzi del '99
La madre – paziente come solo le mamme, le sante e le amanti sanno essere - diceva che Zakaria, per come si attaccava al seno, doveva essere di natura squisitamente pacifica
Oddio, rivedo la mamma
Ogni cosa bella è comparabile a una rosa
Chi è pratico della vita sta bene al mondo
Fai esperienza del mondo, scrivila e se, prima o poi, qualcuno la leggerà, ti spedirà una bottiglia di chiaretto di santa Lucia paesana, da bere all'ombra della torre che spia i saraceni ghiotti dei meloni della dolce Baronia
Perchè la femmina è la perdizione se ha generato Dio?
Il mistero dell'innamoramento: due persone che si fidano alla cieca un dell'altra
Non so che tipo di amore (certo quello che spinge a essere migliori) ci fosse tra Giuseppe e Maria, mi chiedo che natura avesse il loro legame (Giuseppe il giovane ha preso Maria la ragazza Madre così come Dio gliela ha data, senza corteggiarla)
Il primo amore è inconfondibile con gli altri lasciati perdere
Se devo dirla tutta nuda e cruda, credo che i brutti accidenti non si cancellino con uno sputo Divino
Gi angeli vivono sotto monarchia è ognuno è un aristocratico vassallo signore della sua baronia, al limite della quale si ferma e dice: Signore, ovunque tu sia, ricordati di me e non abbandonarmi.
quelli rapati per paura dei pidocchi
Avrei rinunciato ai miei bisogni fisici se fossi stato puro spirito e sarei stato socievole come i pidocchi che vivono in colonia
Nati per caso siamo qui per rivendicare dalla sorte un po' di fortuna casomai gli capiti di dar spettacolo in piazza – al bar di Zomaria Zigottu sotto il Portico dei Bottegai sul cui frontone stava scritto: Sii coerente, dove convogliano quelli di Ohiai (quei paesi che versano i loro umori nel Cedrino) che decorano il mondo - con le sue allegre ancelle che testimoniano ridendo di quel che accade qua e là del mar Tirreno profondo e vecchio come le cose antiche che se ne infischiano della morte e dello stato di diritto e del diritto alla vita dei nascituri respinti dalle avversità della vita, come i ghiozzi più coraggiosi
Raffinatezze diplomatiche: al centro gli sposi e i genitori: la mamma di lei al fianco del babbo di lui
E' previdenza cercar la fama casomai si deteriorasse la lapide.
I colti son quelli che mangiano molta frutta e sanno tante cose per-bene:
inoltre disciplinano il corpo, controllano le passioni d'amore e odio, di rancore e indifferenza, d'affetto smodato, applicano il principio di responsabilità su quel che dicono e fanno, sanno rinunciare a un'ora d'amore e a una partita da fine del mondo, sanno difendersi quando sono attaccati, amano fare i paladini e non i sicari, essi asseriscono che se l’assassino avesse visto l’immagine del figlio nella sua vittima, avrebbe desistito dal delitto come Abramo con Isacco e lady Mcbeth che in re Duncan vedeva il padre
romolo abbraccia remo; caino ritrova abele; prometeo vorrebbe liberarsi di epimeteo che rovina i gabinetti
Dio, l'uomo vive di immagini di belle donne e quelle dipinte da Raffaello distolgono l'uomo dal lavoro nei campi e nelle officine, nei cantieri e nelle miniere, ma non negli studi televisivi dove il profumo del finocchio li lascia confusi come chiocciole; cristo, mi piace che mettan su casa, ma pensare di mangiarne dopo averle viste scivolare sulla bava, mi fa preferire la santa croce d'olivastro al loro sughetto
(per non mangiarne rinuncerei a un dito o a un pezzettino di prepuzio)
se all'uomo manca la bellezza della donna <dal casto fiotto>non gli rimane che farsi una pipa e star zitto come un'ugonotto quando vede un prete pronto a confessare ogni delinquente e assolverlo con un rosario di pentimento
Quel che il mondo mi ha dato di funzionante appena sono nato, mi sarà difficile restituirlo integro in una sola esistenza: sarà necessario che sia accolto in cielo una seconda volta per ridare quel che ho avuto con l'utile che vuole la legge
Devo la riconoscenza al mondo tramite la gratitudine che ho per le dame che mi hanno tratto dal buio e insegnato ad amare
Se non Dio chi da i colori alla luce?
Il mio punto di vista ideale è a su kontone Ballaloi, il mio giovanile punto di osservazione del mondo, dove mi appare l'opinione comune che spunta dal Gran Muraglione in fondo alla Carrera del cimitero d'Irillai, dove le dinastie durano quanto l'ultimo dei Porkeddhu ucciso a trentatrè anni mentre faceva i suoi bisogni sotto le querce del bosco
fu ucciso in quell'impeto d'ira che offusca la mente e fa correre i pensieri come la littorina sui binari fuori porta, fu lasciato insepolto per una settimana come uno spettro che dovesse accudire alle ultime faccende di fine mezzadria
era un po' strabico come Kikinu Kisina che vedeva il noto e l'ignoto e una volta fu bastonato col randello di ginepro in dotazione al priore del santuario di san Francesco, sorpreso a rubar cacio in cantina durante la novena; gli tolsero le scarpe e l'incamminarono scalzo a Marreri senza una goccia d'acqua né un berretto, sotto il cocente sole di maggio che spossa i pedoni come una furiosa notte d'amore spossa i vecchi lussuriosi, aitanti come il san Pietro della deposizione Baglioni, incuriositi dalla promessa della libidine di ritardare l’invecchiamento
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