questa è la foto che più soddisfa il mio intendimento
sulla bellezza
I
Piano Morale: autonomia del giudizio di valore.
II
Piano Politico: autonomia della decisione concernente il bene comune
III
Piano Culturale: invenzione di stili di vita, modelli di consumo e arti di vivere
IV
Piano Esistenziale: capacità di occuparsi di se, invece di lasciare che esperti e autorità decidano ciò che è
buono (per noi).
V
forse sobrio-briatore santachè e melon
doppia coppia desta destra
hiede alla divina natura la presenza di una anomalia infernale fuori luogo nel suo regno?
Ma perdio! Il diavolo per gli intrecci del demonio.
In chiesa non si ride: la casa di dio è la serietà che porta alla sottomissione alla sua volontà che è scritta nei quaderni della rivelazione ben intesi solo da preti, ayatollah e rabbini, la cui inflessibile severità ha marcato a fuoco il tempo con roghi e forche: dio tenga lontano da loro la mia ombra
ritorna ridente saturno come uno strozzino col suo oro
Diogene nella botte spiritosa rivestiva se stesso, lo spirito che di nulla ha bisogno se la gente l'ha deluso: la botte contiene il vino e il corpo contiene la persona comunque sia, con lo spirito che l'agita fino alla valvola di sfogo delle budella, corpo e spirito son tutt'uno. Meglio muto e monco che dar voce ai prepotenti che sorvegliano gli obbedienti:
La verosimiglianza è la realtà dal lungo respiro a cui attinge senza tante cerimonie, l'intelletto dell'artigiano, del carabiniere e del barbiere che ha bottega in piazza e non ha garzone
L'anima (la facoltà di pensare?) è l'idea estratta dall'ombra di un sogno reticente: non sa e più di tanto non dice
l'anima è la cosa che in noi, per noi, fa i paragoni con gli altri per non lasciarci vivere da soli
l'anima è l'immagine di dio, la sua prima apparizione sulla terra
poi se ne udrà la voce col fuoco del fulmine forgiato dal vulcano per ardere i rovi del campo da pascolare
non va bene dire il fulmine è cosi fatto: bisogna vederlo -
il fischio del merlo bisogna sentirlo, non vederlo scritto -
mentre l'animo (che decide per noi sul no e sul si) fronteggia le avversità reali e concrete di chi nel mondo veglia, coltiva una rosa e fa l'amore in strada
sarà importante non dire quel che si è visto e non vedere quel che si è sentito
l'animo è quel che dico per sentir quel che gli altri rispondono
L'intelletto senza i sensi durerebbe quanto un breve sospiro...
Intelletto è quel che attiene alla veridicità dei sensi o, altrimenti, l'intelletto ordina quel che i sensi via via raccolgono dalla realtà esterna, oppure: l'intelletto è la coscienza di quanto i sensi percepiscono, ancora: l'intelletto è la realtà dei sensi e, forse, la loro sintesi
...i sensi senza intelletto brancolerebbero ancora nel buio.
L'intelletto è fuso nella materia adatta ai sensi.
Solo nel corpo sostenuto dai piedi c'è l'intelletto e il suo linguaggio esprime lo spirito prudente.
Pensiero e materia viva son tutt'uno: con l'uno c'è l'altro.
Con l'inerzia della morte trova riposo malinconico il pensiero.
Dire: non penso a niente è una somma bugia pensata e detta a fior di labbra
La storia tramanda le testimonianze delle persone sugli avvenimenti che hanno scosso il mondo, dopo la rinuncia di dio di farci tutti buoni e cari come gli apostoli e gli anziani del contone Ballaloi
Solo la bontà umana è spiritosa; l'invidia è triste, porta a calpestare le aiuole e a far pipì negli angoli bui
Predufava Mannebadas: "socrate è un'amico, platone è un amico, ma la verità vale di più."
aristotile secondo ammiano suo biografo.
Ogni classe dominante presenta le sue verità come eterne. Carlo Marcs
I L A B I R I N T I
37 - XXXVII
i libri si spolverano con gli occhi Leggendoli
Questi libricini vanno presi per quel che sono: unici, simili tra loro e diversi dagli altri.
Essi parlano di quel che può accadere di sentire per poter pensare.
Queste pagine hanno la sola pretesa di vivere in libertà.
Quotidiani e confidenziali colloqui.
Appunti, note, ricordi e citazioni.
Perché risparmio?
Ma perché non voglio che i miei eterni simili
dicano che ho divorato tutto io!
Io, che proprio non sono adatto a correre
con la frenesia del tempo che consuma l'inesauribile
nell'incapacità motoria che me lo impedisce.
Nonostante tanti siano i sentieri
che si partono dalla via maestra
sempre c'è un orma che chi precede.
Si conosceva la Bibbia al tempo di Catone?
Ermogene Tigellio, musico e poeta sardo
principe degli improvvisatori e libertino
inviso un po ad Orazio
Chi è più elegante, integro e sano dell'uovo
che fino alla rottura non abbandona la sua natura?
Ho comprato delle pastarelle per una festa
e una aveva della muffa
indeciso sul da farsi, lasciai perdere la faccenda
e col timore di far peggio
non dissi nulla e non protestai
pregando dio di non ostacolare il mio proposito
Ah, se la morte concedesse una seconda prova…
possiamo rimettere in sesto le mancanze
Per trovare la giusta misura
ci vogliono più prove
va meglio dopo la seconda
e con la terza si tirano i remi in barca
che la deriva è al timone
ed è al corrente di quel che Dio vuole
È la natura che rende un po simili i suoi regni.
L'eccitazione che si conosce nel regno animale
è un po come la scintilla che emette la pietra focaia
che ne ha la proprietà e, con la circostanza esterna
dello sfregamento, da vita al fuocherello che riscalda
le genti infreddolite e fa bollire l'acqua dei maccheroni
che sostiene l'ardente eccitazione dei focosi paesani.
Che interesse ha il pidocchio
che è sempre l'ultimo a morire
e in più sa star zitto?
I parassiti, che non misurano il tempo
ciechi come sono non cucinano
e dei sapori se ne infischiano
praticano quella fame che non attende
mangiano sempre perché non dormono
divertendosi a divorare il mondo a spizzichi
e cena, colazione e pranzo non distinguono.
Sono i re del mondo col ventre senza tempo.
Chi in cuor suo non spera di arrivare a fine anno?
Storia di primi sardi portatori delle antiche torce
ancora tutta da scrivere.
Chi abituato ad avere i soldi in casa
non si ricorda sotto quale mattonella li ha nascosti?
Chi ruba buoi ha solo due gambe.
A volpi e sparvieri piacciono le gallinelle
gli adulti preferiscono le uova snervate
come i vecchi poppanti e gagliardi
che si eccitano per la brodaglia
della gallina vecchia e spelacchiata.
I pesci vengono derubati mentre mangiano
il cibo offerto con inganno
da chi sta impalato come una sentinella.
I piccioni vengono intercettati in volo
dagli spavaldi sparvieri, briganti dell'aria
Che gli dei siano tra noi
fa pensare a quelle teorie che ipotizzano
corsi paralleli e concorrenti allo Stato repubblicano
come le monarchie per grazia di dio ora in disuso.
A cosa si fa presto a decidere
quando in canottiera a maglie larghe
ti coglie il vento freddo e umido?
È rimasto oscuro il perché Melchiorre Murenu
poeta cieco del Marghine
è stato precipitato dalla rupe Tarpea del paese
Dicono che agli impiccati si rizzi il membro
a cui gli apostoli appesero la borsa di Giuda
col compenso per la bravata compiuta
all'insaputa delle ripide scale gerarchiche
Perché gli antichi chiamavano vergogne gli organi genitali?
Perché non sempre obbedivano ai comandi del tutore
e agivano, se si può dire, spontaneamente
facendo vergognare i capi del cantiere
Mi hai visto? Così mi hai perduto
perché un triste sogno mi rapì all'improvviso
il primo sguardo, e poi la parola
con l'odore e il tatto
e a concludere il bacio.
Un occhio dello sguardo è amore, l'altro è desiderio.
Un occhio dello sguardo indaga mentre l'altro sorveglia.
L'amore corre col sangue nelle vene.
Per l'equilibrio del corpo e del mondo
fin dall'inizio
se un occhio arde e brucia l'altro piange e spegne.
Quando il ventre chiama la bocca sbava
e l'occhio coglie lo sguardo della cuoca
interessata alla tua fame più che all'ombra
del tuo amore che salta le frecce del tempo
Lo sguardo d'amore emette le scintille
che bruciano il cuore guardiano dell'animo.
Il caldo scioglie quel che il freddo ghiaccia.
Tutto è materia di critica con ragionevole scelta.
Quando l'ombra si ritrae è tempo di dormire.
La prepotenza è dei ricchi
come la stupidità è dei maleducati.
Il mondo è quel luogo che si svolge spontaneo
con le cose della sua natura.
Dall'andare in guerra o commettere adulterio
al mangiar focacce calpestando le aiuole
con l'animo colmo di amaro rammarico
per non aver vinto alla lotteria del merlo
Come esser sereno per fronteggiare la sciagura?
Come tenere l'animo quieto
se la disgrazia incombe?
A che serve temere il male che ci minaccia
senza certezza che arrivi
e non sai come scansarlo
né come sopportarlo per non schiantare l'animo?
Da ieri, parte della notte in veglia
e stamane non riesco ad andare oltre.
Dì qualcosa.
Affronta il male come se fosse diretto ad altri?
Il decoro è proprio dell'età di mezzo
l'inizio e la fine ne fanno a meno
i bambini giocano senza mutande
e i vecchi si dimenticano di indossarle
quando cantano nei balli in piazza
e le vecchie danzano lievi
intrappolando con le mani le nuvole nell'aria
e mostrando impudiche le parti sacre al mondo
L'incertezza in cui viviamo
vien da collegarla al passato che ci ha prodotto
e che per secoli e millenni abbiamo confuso
i sapori veri e genuini della realtà
con i falsi sapori di inverosimili rivelazioni
ora trovo tragiche le cerimonie formali e sfarzose
che perpetuano le vere falsità del passato
Sull'indole
per capirne il carattere va osservata alla prova
in campo aperto o chiuso in cella
oppure seduti a tavola dove ognuno rivela
il suo modo di mangiare, che molto o poco
sia il cibo che deve bastare per tutti
certo l'indole è diversa tra chi para chiappe
al fuoco e subito lascia posto agli altri
e chi invece non si ritrae dal focherello
nemmeno il tempo di far la pipì
Quando dalle tegole gocciolava la neve
con le prime coltivazioni della terra
nei vasi e nelle brocche di argilla rossa
cominciava la manipolazione del mondo
nell’angolo del Contone Ballaloi d’Irillai
dove nonne e nipoti filavano la lana
e le figlie madri pestavano il grano del cibo.
Non so di chi la natura possa esser figlia
so di dover credere che sia madre del mondo
La libertà è il sostanziale dono della natura
così giudiziosa nell’attribuirlo ai suoi prodotti
che vogliono studiare la sua sostanza fisica
con la curiosa intelligenza e lo sprone della ragione
l’eloquenza che fa elegante il dialogo e il discorso
con la poesia per esprimere quel che ciascuno ha da dire
e la filosofia che è l’esercizio del pensare sulle cose
e gli affari del mondo
la politica è la ricerca della pacifica convivenza dei popoli
la giurisprudenza è l’applicazione delle leggi
frutto dei precedenti usi e costumi
la medicina è la cura del corpo che lievita l’animo
la teologia ha per campo Dio e il suo cielo nell’aldilà
la letteratura fa elegante la narrativa
la storia racconta l’attendibile memoria del passato
lo studio delle lingue ampliano le comunicazioni
col presente e il passato delle genti
che sanno contare, sommare e dividere
per poter pesare e misurare
E quelli che speravo di incontrare
li trovai alla stazione ad aspettare
grandi come chiese medievali
mentre le loro figure calve e grige
prendevano i colori del rinascimento
Sistema solare copernicano.
Nel giugno del 1633
la chiesa, argine di libertà, condanna Galileo
per credere che la Terra giri attorno al sole
che, nel gran cielo di Dio, non sta mai fermo.
Era dunque il vento
quello che si strusciava sulle fronde stanotte…
da ciascuno il suo metodo purché ragionevole
‘’Non è corrotto il liquido ma il vaso’’.
Epicuro, a proposito della ricchezza.
Il giorno dei morti è quello funesto
in cui ognuno piange i suoi defunti
che siano morti come i 'giustiziati' di Goya
o vittime dell'oscuro amore
che han pianto nel canale di Borbore .
Non so nulla di Atlantide ne delle isole beate.
Il momento e il giorno della disgrazia
si appuntano indelebili nella memoria.
L'ora della nascita e della morte
saranno comunque ricordati da qualcuno
che non ama esser visto piangere
e si copre il capo per non esser deriso
Come fidarsi di uno sguardo maligno?
Buona la luna quando appare
a illuminare i filari della vigna
prossima alla vendemmia
nella veglia notturna del vignaiolo
che teme i branchi delle volpi paesane
amanti dei grappoli maturi
preziosi più dell'incenso
e della fetida calunnia che l'uomo
perfido e dappoco sparge dell'insidiosa
invidia che gli alberga nell'animo cupo e tristo
Cosa c’è di prevedibile come il sorgere del sole?
Non credere alle sciocche dicerie
che gli spiriti dei parenti morti
possano nuocere o aiutarti
nella stupida carestia del settimo
anno della crisi matrimoniale
''L'Impero indiano è un dispotismo
benevolo senza dubbio
ma pur sempre un dispotismo
e il furto ne è lo scopo finale.''
G. Orwell, Giorni in Birmania.
e ché?
Forse il pudore non nasce dall’invidia di chi vede
e, per decenza, non ha il coraggio di fare
quel che per camminare si è sempre fatto.
Con Auschwitz è finito il timor di Dio.
Tutto ciò che di buono e bello
l'uomo è riuscito a fare
è stato solo per la divina grazia del Signore.
Studio
Come difenderti per strada
se qualcuno ti para la gamba
e un altro ti spinge alle spalle?
Ci vergogniamo di nascere come gli animali
che non si vergognano di riprodursi in strada
senza sapersi costruire casa.
L’estro, o passione amorosa, è il genio della vita
che non semina calunnie per detestare
chi ha eccellente Fama nella Congiunzione dei Corpi.
Perché temiamo i pazzi disarmati e non i savi armati?
La castità degli amanti che non congiungono il fisico
come se far l’amore fosse una pena
e non il sublime piacere del corpo
che si risolve col terzo appresso
alla coppia che fa eterna la vita
a cui i nati e i morti danno
il senso nella continuità
dell’esistenza comune.
Non sciupare quel per legge è tuo.
Quando sulla strada del mercato capita
di mangiare un panino con mortadella
come un pensionato felice di essersi perso
una qualche coppia di cani ti guarda
e scodinzola sbavando come a dire:
Dammi un po della tua ricchezza
se non vuoi che il mio compagno
ti sbrani i risvolti dei calzoni
e io stesso sia costretto ad abbaiarti
per aver parte dei tuoi beni
che non puoi difendere dal momento
che non hai un bastone da passeggio
col quale scacciare le mosche
ricche di leggerezza e senza casa
che volandoti attorno intendono assalirti
come usano i predoni nei boschi deserti
che ti spogliano dei calzoni alla moda
e delle scarpe nuove con i calzini da prete
pentito di essersi congedato da cappellano
militare, ora senza l'attendente
che quando era di malumore
credeva nei giorni propizi al malagurio
e senza ingiurie di nemici ostili alla pace
da combattere senza aver ricevuto offesa
Non credo che l’amore pensato
escluda per pudore smodato
il godimento fisico del piacere elastico.
Se la vita è il bene maggiore
lo dobbiamo al pensiero d’amore
che porta all’abbraccio degli innamorati
che danno il primo senso all’esistenza.
Il pudore della casta fanciulla
costringe gli occhi a guardare i piedi
il pudore della vergine monachella
costringe gli occhi a mirare gli alti cieli
Qual’è l’uomo comune?
Quello che ha un solo vestito come l’asino
e lo cambia solo la domenica?
Quello agile con le unghie lunghe abile nel rubare?
Quello sicuro di sé che fa gruppo con i suoi pari?
Quello decente? Quello “buono per natura “?
Quello disarmato che si difende con i suoi simili?
Il viandante ''povero in canna'' in perenne pellegrinaggio
e senza requie come un educato bracconiere?
Quello che teme più i pazzi disarmati che i savi armati?
Quello che adula i potenti e adora gli idoli?
L'uomo comune è quello normale che spasima d’amore?
L'uomo comune è quello che non sa dove colpire.
Il 'guappo' e l'invidioso? Quello elegante e gentile?
Il 'servo' con gli occhi aperti per non vedere?
L'uomo comune è quello che ha la tua stessa forza?
Quello che fa a meno del bastone.
Devo credere che non tutto quel che la natura ci da
sia buono, dal momento che assieme al ravanello
abbiamo in dono anche la cicuta.
E prima di Giove i re tenevano l'ascia in mano
ma certo, non per affilarla a tagliare legna.
Dopo, dal fulmine, si fece lo scettro
per allungare la mano dove non arrivano le unghie.
Il bambino che viene dal nulla
deve essere nutrito
e allevato all’arte del ben vivere
dall’adulto che guida il bambino
che avrà poi cura dell’adulto da vecchio
Bella la gente giovane perchè bella è la giovinezza.
Bella è la donna gravida, prima meraviglia del mondo.
In nove mesi riproduce la coppia generatrice.
Tempo fa i neonati della libera seduzione
venivano abbandonati alla porta degli sposi
senza figli, ora gli ultimi nati senza panni di lino
piangono nei bidoni della spazzatura differenziata
ma cresceranno come eroi
per vendicare la vergine madre
ingravidando altre fanciulle ingenue
e incorrotte come madonne sedotte
dall’eterno tracotante amore.
Non tutti i mendicanti fanno a tutti compassione.
C’è dell’ambiguità da una parte e dall’altra.
C’è qualcuno che non si lascia impressionare
dall’umiltà dell’altro e pertanto dubita di se.
Dopotutto non a tutti è dato appartenere
a una classe distinta, e non tutti lo vogliono
tutti siam figli della natura e dell’amore
dagli snob che profumano dalle orecchie
ai mendicanti che puzzano dalle ascelle
siam tutti nelle mani dei pochi
che interpretano i desideri
Autopromozione sociale
Consigli di base vestiti d'allegria
autogoverno dei quartieri in paziente attesa
collegialità del paese natale riunito sotto il ciliegio
a chiedersi chi è quel qualcuno che ha fatto la natura
nella eclatante realtà in cui la viviamo.
Già, dice l’evidenza, di chi è il mondo in cui viviamo?
È quando non si comprende la causa
di un avvenimento che il destino mostra
i suoi baffi da topo che si salta la coda
Autogoverno di una libera città a maggioranza
patrizia in una libera regione a maggioranza
plebea in una repubblica ad alterne maggioranze
liberali e clericali, democratiche e reazionarie
I mali non corrono solo a valle come l’acqua
ma come il vento volano alto per deporvi il vapore
Per conoscere lo stesso fine vive chi ama la guerra
e se ne infischia del pericolo e chi se ne sta in pace
sotto la pergola a bere vino e a riflettere
sugli avvenimenti che danno carattere
ai giorni e alle notti e ricorda la bella donn’elene
che amava resistere al corteggiamento
e di don filize koddhanzinu, elegante e docile
come un eremita tutto Dio e incurante del mondo
Chi pensa vive e si fa sentire
La statua dalla cui bocca zampilla l'acqua della fonte
non sbava, non piange e non si gratta mai le caviglie
cio considerano i pensionati che si dissetano
dopo il caffèlatte e prima dell'aperitivo
Bella madonna senza mangiar mai
Il desiderio è già un auspicio
Non è la speranza che ci tiene in vita
ma le faccende che vengono col nuovo
giorno, comunque esse siano
umide o aride, pietose o crudeli
La crudeltà si manifesta dopo l'oppressione
quando alla tortura segue la soppressione
Chi sta nel bosco non per forza è un brigante
piccolo di statura ma con la lama affilata
con i capelli tagliati con la roncola
e la barba sporca come quella del frate
che non si lava nemmeno a pasqua
non è un bandito datosi alla macchia
col naso fine come quello di un segugio carlofortino
per attuare di nascosto le proprie faccende
e sta sempre all'erta più degli angeli nel cielo
quando sorvegliano le galline che fanno l'uovo
fuori del pollaio, ed è paziente, quando han fame
più dei cacciatori di funghi porcini che non dicono
nemmeno alla moglie dove li han trovati
in un cucuzzolo che leggevano bibbia
e vangelo coperti da un panno militare
chi se ne va nel bosco cerca il tesoro della volpe
con l'inconfessabile desiderio di sfottere gli amici
sportivi che spendono per una cravatta
più del bilancio alimentare settimanale
di una schiva famiglia famelica e numerosa
come tante se ne trovano
da una parte parte e dall'altra dell'equatore
L'ira non si addice agli stitici
che finirebbero per percuotersi.
Corrono meno rischi nelle zuffe paesane
i bassi di statura
perché offrono poco ai colpi degli avversari
Il maiale ha sempre fame e mangia sempre
mangia di tutto
e tutto sgranocchia con 44denti
e tutto trasforma in ottima carne
da consumare e conservare nel tempo
vive nello sporco e da carni bianche e rosse
pare stupido e non sa che farsene del giudizio
lo sgridi e lui grugnisce, se ne infischia
divora la prole come Crono il tempo
se Eumeo non la mette in salvo
capisce al volo quando lo vuoi morto
da come gli cerchi il cuore
L'infedeltà coniugale è il cogliere la mela
nella improbabilità che
la circostanza si ripeta
che può essere unica
quindi tutta da vivere.
La vita come desiderio insaziabile.
Difficile rinunciare a ''cogliere l'attimo''.
È il peccato femminile che cornifica
il capofamiglia che porta il grano
alla prole che può non essere tutta sua.
Eva coglie la mela
già di Afrodite che fece becco Efesto.
È una lunga storia
che porta alle immancabili guerre.
Intanto il capofamiglia porta la prole nei santuari
e, in economia, baciano le statue dei santi più noti.
Come si fa la storia contemporanea?
Chi aggrega: lo scienziato che studia il covid-19
o chi scrive la storia con il mestiere di vivere?
Quello dei due che ha conosciuto l'infedeltà coniugale.
Perché il covid, da influenza annuale
ha ammorbato il mondo?
Perché esile è il filo del ragno e lucente il filo di seta
ma più sottile è il filo della ragione filato dalla mente.
Se siamo materia esprimiamo puro spirito
ma non pare che le nostre spiritosaggini siano materiali.
Non va in cielo chi non trinca anche la feccia.
Non ho nulla per giustificare di aver vissuto.
Se penso al pane non mi brucio al forno.
Se penso alla vita non so perché esista.
Dai materiali presenti nel cielo viviamo.
Il gioco
L'immaginazione è il riflesso della memoria
che ricorda quel che si è visto e sentito
e da ciò scaturisce la poesia e l'arte
in quanto si aggrega in immagini
come i sogni che incalzano
le nostre fantastiche presenze ideali.
Vivere ogni giorno e morire quand'è l'ora
è testimoniare sulle verità della natura
che sazia i desideri della vita.
Non sempre è vero il vecchio detto
nelle province alla periferia della Repubblica
''che è bene star con i propri simili''
perché nei mercati vedi individui alti
con persone basse e i giornali mostrano
stangone giunoniche tener per mano
nanerottoli da fumetto, al corso
vedi mamme alte come Vittorio Galletta
appese al braccio di un pallacanestraro
seguire il loro pargoletto mettere i primi passi
quindi vedi bene che non distante
dalla possente quercia sboccia
il tremulo giglio del campo
e tra i rovi germoglia la rosa
e la farfalla svolazza in ansia
per gli sforzi dello scarabeo
in opera sul manufatto
Là, al mercato...
C'è sempre qualcuno che apre la porta
a chi vende fumo e a barattare parole.
Il mercato è lo spazio dove circola il tempo
e ci si va per vedere e mostrarsi
per scambiare opinioni e pareri
nutrici e tutori della verità evidente
per vendere se stesso con quel che ha di suo
e comprare quel che gli manca e non gli appartiene
ci va il rigattiere e l'avvocato
per acquistare la cipolla afrodisiaca
e il vigile magistrato per separare il lecito
sul banco del pesce fresco nel ghiaccio
e la coratella dell'agnello dal capretto
e a contare i denti del maiale
che ha due denti più del cane
...si entra con la speranza
La cosiddetta ricerca della (evidente) verità
è l'antagonismo con l'ipocrisia
''L'umanità è imbarcata su una nave;
ai passeggeri non manca nulla;
ma c'è un cadavere nella stiva''. Ibsen
Credo proprio che si riferisse alla bugia.
Per millenni abbiamo viaggiato con la menzogna
nocchiera della prepotente ignoranza.
Quel che la verità cerca è l'evidenza coperta dall'ipocrisia.
I saggi antichi dicevano che la verità non si può vedere
perché protetta dal sole che non si lascia guardare.
Infatti poco si sa del sole se non che brilla.
Si suppone che sia l'occhio di dio
o una mescola mal riuscita dei caotici pagani.
Non sono gli abiti che nascondono la serena verità
ma è sempre il lamento dell'umana ipocrisia
che non ha l'ardire di lamentarsi perché muore
senza aver voluto nascere come un ravanello
Mai nato un Patrizio a Ohiai
qualche Patrizia, si,
ma nessuno sarà il plebeo che diventerà patrizio
può darsi che risulti lui l'amico simpatico
che fa gola a tutti i credenti senza pregiudizi
che non equivocano sui sentimenti comuni
e non si stupiscono di nulla anche se noi
ci stupiamo ogni giorno del sorgere del sole
e azzardiamo previsioni sul futuro sgombro
di imprevisti sugli infiniti sentieri dell'esistenza
in vita sempre e per tutti enigmatica
ma senza inquietudini se presa alla buona
moderando il vino
per non esaltarci e poi deprimerci
per aver comprato un libro d'ore
importante è che sia chiaro lo scritto
poi ciascuno interpreti le stesse parole
come meglio crede, in virtù della sua coscienza
Può capitare che durante il sonno rigeneratore
ci svegli un sussulto breve e inquieto
di cui son capaci solo i sogni
quando l'animo riposa nell'altro mondo
e russa alla grossa sul margine del letto
da cui si rischia di cadere e sprofondare
nel soffice vuoto che sostiene serve e padroni
pagani e monoteiste, ballerini zoppi e zitelle
Sì cerca la verità sulle cose evidenti
e ci si ammala come distratti dal non vedere
la classica lettera in bella evidenza sullo scrittoio
Antonio è arrivato con brache di lino
e con le novità Da(l)Nilo come Mosè
per viaggiare sulle acque del mondo
e sui sentieri del globo nello spazio
sarà il nuovo patrizio repubblicano
e nuoterà nell'Adriatico
verso i lidi del Tirreno
e del sempre nuovo mare
avrà il costume dei nonni
e nobili saranno i suoi usi
Wiva Danilo Antonio
nuova stella del firmamento
di chiaro accento mediterraneo
con la sopraveste della felicità
Wiwano tutt'uno Danilo e Antonio!
Ewwiva l'arte più vecchia del mondo!
Viva l'Arte di ben proliferare!
L'arte è la dedizione alle cose belle
con le faccende necessarie alla loro conoscenza.
La storia ordina le date del tempo
in cui gli uomini sostituiscono il vecchio corso
della giustizia col nuovo moderno e attuale.
È concepibile pensare che possa servire
a qualcosa uccidere un innocente?
O confessa il ''responsabile'' o la decimazione?
O sacrificare una vittima affinché
sopravvivano alla fame i nove rimasti?
È pietà uccidere affinché altri vivano?
L'inquisizione che bruciava le persone
senza misericordia
aveva il crudele tiranno di Agrigento
Falaride, come guida
e non Gesù Cristo, il mite di Betlemme
che conquistò Gerusalemme sul dorso di un somarello
Giustizia è fatta, dice il boia
dopo aver strattonato le gambe penzoloni dell'impiccato.
Accostiamoci a dio puri e puliti
e ai potenti lavati, profumati ed eleganti
e alle donne femmine con fiori e pasticcini
e agli amici solo eloquenti parole di baldoria
e a te di le sostanze dell'animo e delle budella
Il nostro giudizio varia come il vento nel cielo
e il tempo climatico sulla terra e sul mare
Che il giudizio sia di chi ha il viso rubizzo
o abbia la faccia di chi ha la croce in spalla
e non sa bene che farne ne dove piantarla
nel caso che qualcuno voglia appendersi
o metterla al fuoco ad affumicar salsicce.
La moda non nasconde quel c'è
ma mostra - e da a intendere - quel che non c'è.
L'ignoranza va in estasi per le faccende dei ricchi
fino a invidiarne la sciocca, capricciosa e ignobile arroganza
L'Antica commedia parlava di vecchie conoscenze
che probabilmente non sono mai state conosciute
Non c'è padrino a Irillai e a Ohiai b.
che non avverta il figlioccio
di non sputacchiare sulla sua ombra
né su chi gli sta attorno
e giammai pisciare sulle mura del cimitero
specialmente se indossi le candide brache
del costume paesano e regionale
e di non infilarsi un cotton fioc nelle orecchie
in casa della fidanzata
il che è molto peggio che soffiarti il naso
senza moccichino, sul pavimento
di una gioielleria con la guardia giurata
La moda fa sembrare utile e bello
solo ciò che appare come novità
Non tutta la moda corrente
è sempre elegante quanto arrogante
Non sempre è giusto e bello
cambiare il vecchio utile e comodo
per il nuovo ridicolo e scomodo
a seconda del soggetto che l'ha in uso
Un vecchio vestito da giovane appare più ridicolo e sfacciato
di un giovane insolente che indossa un vecchio abito di Nestore
La terra è composta dalla lava del fuoco
e dal vapore che crea l'acqua
e dal soffio dello spirito ideale che è l'aria.
Il mondo è popolato da crudeli disperati
e da pietosi giustizieri ossequienti allo spirito
delle idealità che abbracciano la tiepida coratella.
Ci rimane il male minore del cielo degli dei
che bevono ambrosia per non invecchiare.
E le ossa dei bonari beoni che han bevuto
quel che han potuto per rientrare grati e sereni
nel grembo dell'eterna madre terra.
Non le viscere? È uguale.
Come chiamare chi compie genocidi:
bontà umana o ferocia animale?
Perché ci è proprio l'inganno
che forse gli animali non hanno.
Dopo un colpo di sole
preso per essersi addormentato
senza berretto in piazza, zio Felice Malispina
diceva sempre più spesso
che gli piaceva il midollo di bue.
E pane intinto nel miele. Con molta grazia.
Dopo la notte nuziale. Malignava la moglie x
che assortiva i condimenti delle pietanze.
Come vecchi deliranti con lo stemma d'ottone
del cinghiale del monte sulla porta di casa
e bambini speciali e viziosi da offrire alla luna.
Che sarebbe la terra senza la luna?
E la luna senza terra? Una secca zolla.
Che importa che una venga appresso all'altra
se l'affare funziona?
Si sa che i figli seguono dietro i genitori.
L'agnello bela come la madre che l'allatta.
C'è chi nasce per vivere felice sulla terra
chi per dare più di una mano per renderla felice
e chi invece nasce per distruggere il sorriso dal volto
felice della madre che allatta anche il figlio della balia
Gli antichi signori della Baronia
nati con i primi frutti della terra
chiamavano pane
il primo boccone masticato e inghiottito.
Pappa pappa
Quel che non sappiamo del cielo stellato
- dove libera vaga la materia fertile e scadente -
senza anfratti e vette inespugnabili
lo sa solo Dio che dice ai suoi vicini:
Non si può comprendere quel che non si conosce.
Il mistero dell’universo - “causa perdente”-
non risolvibile col problema del big-bang
è che si trovi la particella prima
- causa vincente - o no
forse il primo mistero comprende
le prime particelle che avviano il moto
o è forse il moto che esiste da sempre
ma il mistero più bello di tutto il mondo
è che la vita si propaghi col sesso
e si mangi il pane e si beva il vino
e si muoia su un materasso di piume
in gloria della particella prima all’origine
del gran frastuono del bing-bang
opera da fuochista inventore di petardi
e delle felici gioie che si fanno al buio
nel dolce cuore della notte
L'evidenza è la voce delle cose chiare come la luce.
Le briciole agli uccelli dal becco fine e senza malizia.
Eppure vengono dal gufo, il più antico dei volatili.
Il fare evidenzia quel che accade dal barbiere.
L'uccello che vola alto vede le cose intere.
Egli misura la distanza senza metro.
Il già fatto mostra quanto è successo.
Come intervenire sul futuro oltreché
aderendo alle nuove fronde sociali?
Dopo aver affidato il suo credo alla ragione
che ha sbaragliato le mistificazioni storiche
all'individuo comune di certo lignaggio
non rimane che intrattenersi con l'arte
e darsi da fare in poesia e pittura
cinema e buon costume, musica e tango
Il non senso della vita non esiste
e se esiste ci sfugge sempre
perché abbrancandolo ci prospetta facile la fine.
L'unità familiare si ritrova solo ai funerali
I legami si sciolgono con i matrimoni
e la solidarietà si dissolve con l'eredità
sempre ordinariamente mal divisa.
Nonostante il soverchio peso della monarchia
l'Inghilterra tanto è liberale che Dickens riposa
in un'abbazia insieme a non so chi altro.
Nel Cremlino dormono in pace Lenin e Reed
e non si è ricavato un angolino per il gran leone.
Nelle meraviglie vaticane si rivoltano
le sole salme dei preti
per l'incuria in cui si trascina il mondo
voluto dalle divinità che suicidano gli onanisti.
I cittadini vaticani
satolli fruitori del luminoso rinascimento
pensano a salvar l'anima
fintanto che al corpo che dorme
ci pensano i giannizzeri svizzeri
Parrebbe che le società di cui si è finora giunti
a conoscenza
siano composte tutte a strati piramidali.
Dalle moltitudini popolari della base che applaudono
fino al dio sulla vetta che nasconde l'infinita protervia.
Nel mezzo veglia la solitudine e la morte.
L’etica è di parte?
Non farò mai ad altri
quel che non faccio a me
che quasi mai mi lucido le scarpe.
Credo di appartenere alle gente comune.
Credo che all’uomo comune
non importi di sparare
nè di affilar coltelli.
Potrei avere un’altra morale
che mai imporrei a qualcuno
Chi ha fede nei misteri si salva
come per dire, senza mistificare:
Fiducioso, ho creduto
adesso caschi pure il mondo
è tutto vada come vuole chi rimane!
Il dettaglio della faccenda... Un tic.
Un colpo di coda caccia la mosca.
La caccia e il maneggio d'armi e cavalli.
Non imbraccia il fucile in posta
chi abita in case d'affitto
ma aizza la canizza.
In posta ci sta chi ha da dare
non chi ha da chiedere.
Dettaglio esteriore è un ticchio.
Un tocco di nervi liberi.
Scuote la testa se punto dall'estro.
Il circolo degli oppressi dal mal di denti.
Mai sazi di torrone alle mandorle
che mangiano nelle anse del Cedrino
sulle cui acque scivolano al Tirreno
i sorrisi del Gologone, polla del Corrasi
che risciacqua le anfore dell'olio e del vino
d'Oliena, paese delle ancelle del primo mirto
dato alle fanciulle al primo parto
per sostenerle nel lieto evento
che da sempre porta le novità del mondo
ai popoli della chiara fede battezzata cristiana
con l'acqua che non sta mai ferma sulla terra
in eterno moto inseguendo il suo perché esiste
Oliena sui lombi del Monte, Dorgali sul costato
come Orgosolo e invece Orune sul cocuzzolo
tramontano, dirimpettaio d'Irillai dagli orti felici
sovrastanti le opime vigne di Lucula e di Ohiai B.
antiche più o meno come la luna di gennaio...
Un dettaglio in più forse non sempre è necessario.
La nostra vita appartiene al corso della natura
ma è quando ognuno diventa responsabile
del proprio destino, che hanno inizio
le atroci guerre d’odio e rapina
a cui si è dal buon midollo destinati.
E già si è umani pietosi
e non più solo bestie feroci.
Cultura è ciò che dura nel tempo
di quanto sappiamo fare.
Bieco vedo il tartufo notturno
che assiste il moribondo sul far della sera.
Che ognuno rilegga la propria storia:
Come vivevano pastori e contadini sardi 1000anni fa?
Quando e dove si è rotto il filo della nostra tradizione?
Certo ogni generazione ha fretta di vivere
e non c'è anziano che non ricordi
come si divertiva da giovane
Il tempo era da ammazzare
come gli animali da mangiare
Non c'era carne in scatola
ma carne fresca non frollata,si.
Non molti tipi di pane, si, è quello di grano
primeggiava su quello d'orzo, si
come l'erba fresca sul fieno in stalla.
Nei giorni noti e distinti da ricordare
si ballava in strada e nei cortili per la gloria
di santi ed eroi salvatori e redentori
Noi siamo quelli dell'isola disabitata
dove tutti vanno al funerale dell'uomo comune
Tocca
Guarda e vedi, leggi e senti per capire
chi sei, dove sei, con chi, e che ci stai a fare.
Ne buone leggi né testi evangelici
garantiscono la salute del mondo.
Comune è il pericolo di stare nel mondo
a testa in giù, ma certo non è diverso
stare dall'altra parte, dove le cipolle dolci
e non aspre bisognano d'acqua
come la nostra coratella
anche se il buon animo non disprezza il santo vino
Il giogo, più dell'ombrello, raccoglie gente sotto di sé.
Alla moglie le briglie, le pastoie
al marito e il giogo al collo
ai ceppi l'assassino tra gli specchi
che morde un pezzo di torrone e sbava
e la corda di Giuda al delinquente che si sbarba
le faccende umane si sviluppano nel tempo
come le fronde degli alberi che maturano
per riempire lo spazio vuoto
Che oggetto d'arte sia solo quello scaturito
dalla 'capa' e dalle mani del solitario artefice?
L'individuo demiurgo, l'artista emulo delle combinazioni
naturali scaturite dalle faccende cosmiche e ''celestiali''.
Egli non va in barca con altri
non guada e non traghetta
e preferisce stare su questa sponda
perché ogni luogo è adatto a chi ha da fare.
L'arte serve a comprenderci in questo mondo
che in ogni momento potrebbe fare a meno di noi
e alleggerirsi del nostro occasionale fardello.
A che serve farti più ricco
se il pannolone lo passa la mutua?
Ti ricordi che da giovane facevi la pipi
una volta al giorno, come gli eroi sani e i santi?
Ora s'ha da farla spesso, come i cani a passeggio.
Ai vecchi tutto è concesso perché han vissuto
sostenendosi con ''questo è mio e questo non lo è''.
Vedrò di morire prima dello sventurato 2050
che immette con terrore nella ''neolingua''
È la solitudine tra le folle di gente comune
che ci impone la costanza
della nostra preziosa compagnia
senza la quale non andiamo al cesso.
La verità oggettiva nella valutazione dei fatti
Ben venga ciascuno col suo sermone
purché noi si sia preparati ad ascoltarlo.
Che ci dirà il vento
se non di affidare a lui la tristezza?
Scrivo di quel che penso per capire
dove sono in sintonia con me stesso.
Se nulla fai nulla scrivi se non pensi.
Perché è in quel che leggo
che arguisco quel che c'è di vero.
Bene, quando i migliori ci danno saggi consigli, attuiamoli.
R. Piano ci consiglia di vaccinarci. Bene, facciamolo.
Mi va di scrivere quel che amerei sentir dire
dal vento che alle spalle spinge in salita
gonfia le illusioni e, in altura
asciuga i panni sporchi
e, leggeri, li porta via
G. Orwell-A. Koestler-:
Senza istruzione delle masse non c'è progresso sociale;
Senza progresso sociale non istruzione delle masse.
Al mondo con la peste è l'uomo causa del malanno.
Non il ''non'' Ippocrate.
Il prof. A. Crisanti: Nulla da dire a chi frequenta i bar.
Si sappia che un individuo può contagiarne 4.
Bene. È fin dall'antichità
che ci è dato di personalizzare le libagioni rituali.
Che c'è di vecchio come il vento? Nulla.
Nemmeno la truffa che circuisce l'animo infelice.
La terra nera, calda e grassa
vien dalla pancia del mondo
Nella cupa miseria del villaggio
anche il senno trova irto il sentiero
come l'animo del giusto quando si trova
davanti alla tracotanza
dei ricchi malvagi e prepotenti
La natura viva con ciò si mostra
senza concorso di nessuna
''volontà che aspira ad esserci''
come nel caso del prezzemolo
che si mostra per insaporire polpette
e sciapi funghi spontanei e coltivati…
Nulla è se non appare
''siamo sulla terra che sprizza vita dai pori''
Columella:
la rucola stimola ed eccita i mariti lenti all'amore.
Come il sedano, la cipolla e il ravanello
bella combriccola che rammenta al mondo
il sacro dovere di far l'amore in santa pace.
Anche se col dolce bacio del buon marito
dalla menta delle fave colte all'alba
ci scappa un rutto d'aglio, principe dei bulbi
di Lucula tritato intero a mezzodì...
… e in vecchiaia lascia perdere soldi
e lire e pensa a ciucciar caramelle
da 'mane a sera senza sbavare
come un neonato che brama il cibo
per non far grama la vita che svanisce
e in eterno ritorna come la luce del giorno
terreno e delle stelle briose nell'oscura
boria della materia celeste.
Ma chi non è partigiano di quel che gli par giusto?
Solo la vecchiaia ci distacca pian piano
dalle cose del mondo.
Solo invecchiando si ha la giusta misura delle cose.
Levin era il suo eroe
Leggere Tolstoj mi fa pensare che non amasse
chi non amava la terra da coltivare
come da sempre fanno i contadini
nel mondo da lui più amato.
Il leone ci conosce più di quanto non ci conosciamo
L'uomo ci tiene a far la sua anima in proprio
anche se lascia la competenza agli specialisti
Occhio al vino che accende gli scalmanati
Il vino avrebbe acceso anche il cuore di san Francesco
che sgranocchiava nocciole giorno e notte
per farsi bello agli occhi di Dio e famiglia
Il ciabattino fa calzari a chi li consuma
lui siede a tavola con i piedi di ieri
Anche il sarto cuce l'abito che un'altra indossa
In società ci si aiuta con scambi talvolta maliziosi
Ricordatevi della peste che sconvolge la vita
come il terremoto sconquassa la terra
e le tempeste solari scombinano i pianeti
ai cui abitanti spuntano grandi orecchie
d'oro ma leggere come ali di farfalla olimpica.
Dove c'è un corpo può esserci vita.
Dove nulla si vede, ne nulla freme, nulla c'è.
Ogni organismo vivente
senza effetti mirabolanti
assume l'aspetto del suo animo.
Chi non mangia con i propri simili
è un impostore che beve di nascosto.
Chi non appartiene al genere umano
è animale o vegetale o acquatico o minerale
o non è né magico né miracoloso.
La parola intesa ha la divinità dell'intelligenza.
Zitto, ascolta e impara a contare.
Ogni cosa ha il suo numero
come il mare le sue molte gocce.
Divino il dire, miracoloso l'intendere.
Sale abbondante in zucca disabitata
dove per la vuota acustica riecheggia
l'eco di sciocchi commensali in stolti banchetti
per testimoniare di aver vissuto.
Sala dei miracoli dietro la tenda oracolare
Anima venuta da un altro corpo e da un'altra vita.
Ciò che non si vede è nascosto o non c'è.
Magia e miracoli vorrebbero manipolare la realtà.
Miracolo della parola e magia delle mani.
A sessant'anni con la post-polio
gli arti senza muscoli si tramutano in oro
e gli individui con la polio acquisiscono
l'arte di addestrare falchetti a cacciare lepri
di cui son golosi e ghiotti e quasi ingordi.
Da giovani i poliomielitici sarebbero stati perfetti
come eleganti esattori delle tasse.
Ma, certo è solo quello che Iddio vuole.
Ma la differenza tra città e campagna
è che in città ci sono tante luci
che non impediscono il malaffare
e in campagna non è tanto buio
che non si vedano le stelle e la luna.
Di certo prima di noi fu il nulla
al quale, senza baccano e in punta di piedi
ritorneremo come pellegrini peregrini.
Una testa con i boccoli sa di cipolla.
Sulle teste a punta
par che debba spuntare il prezzemolo
Non tutte le teste son piene
certe mancano persino dei semi di zucca.
E tu, tra tutti…
Guarda per terra per vedere se è adatta alla vigna
Guarda per terra se vuoi vedere l'aglio spuntare
Guarda per terra casomai brilli l'argento al sole
Non c'è religione senza crudeli sacrifici.
Cos'è la mala morte?
Quella per fame o quella tra i tormenti della tortura?
Che senso ha la morte?
I trenta denari con cui Giuda si comprò la corda.
La morte peggiore?
Quella di Meleto con l'animo sporco.
Sulla macchia mediterranea a mangiar cipolla
tutti i giorni con pane e cacio e acqua corrente…
In realtà i vagabondi cercano oro
dove la furia del vento solleva la polvere
che copre l'oro che si aspetta di essere fuso
da te in orecchini e collane ma senza anelli
e bracciali perché le mani hanno piatti da lavare
Dati all'alchimia che ti salva
come la manna nel deserto lontano
dall'oasi, salva il buon pastore
che cerca per la torrida estate i verdi
pascoli della fresca altura per il gregge
tra il Tirso che scivola salutare a valle
dove i ciechi curano gli occhi lavandoli
e il Cedrino di cui si dice che san Giovanni
lo fece sorgere dalla pietra orinando sopra il Monte
per andarsene dolce e lieve al Tirreno salmastro
dove veleggiano boriosi pirati ebbri di successo
falsi ricchi che frodano il fisco e banchettano
come i falsi poveri della manomorta
Ci capita di cominciare un'impresa
e di concluderne un'altra diversa.
Mi capita di chiedere vino
e mi danno acqua:
sono ambedue liquidi, mi dicono.
La natura è indipendente
dalla nostra misera idea di immortalità
che quando finiamo in tribunale
dove ''quando il gioco si fa duro
i duri'' cominciano a trattare…
nella cella dove riflettono i perdigiorno
che chiedono un martello e ricevono
un chiodo e dove altri gridano
abbaiano come i cani del branco
L’eternità ha un vago significato
per gli esseri viventi e mortali
alla frizzante realtà della natura
credo che di quel senso
di vaghezza importi meno
di un fico secco che riempie
di dolcezza la bocca sdentata
della precoce vecchiaia
Solo Dio sa come si è fatto il mondo.
L'umanità è quell'unione di persone
in grado di ripetere quel che riceve
nel bene e nel male, fino a scambiarli.
Nessun podista lo sa
e nemmeno i cacciatori della domenica.
Il camminatore alla buona che vaga nei giorni felici
per le terre del demanio rigogliose di smilzi cardi
e siepi arruffate, che si sveglia all'alba
e saluta la moglie sulla porta di casa
- accanto a un vaso di vellutati gerani
Avrai i tuoi fiori di campo, gli sussurra
boccioli di carminie vinacce -
come usano i pastori d'altura, transumanti
che partono a novembre per i pascoli del piano
e la rivedranno a maggio, il viandante ha il cibo
nella bisaccia sulle spalle con due capienti otri
uno pieno d'acqua e l'altro di vino che beve
per darsi coraggio nel guadare i torrenti precipitosi
(Il rio di Lucula riconosce e saluta
Predu Pilurzi, ogni volta che l'attraversa)
sostituendo il vino ciucciato con l'aria fresca di giornata
soffiata nell'otre che, come un polmone per cuscino
gli sostiene la testa a galla e salvarlo nel pericolo
delle piogge autunnali che trascinano a valle
quei ciottoli levigati che cicale e zanzare usano
fecondare nei pomeriggi più malinconici dell'anno
in corso d'opera per l'eternità che non mancherà
di fango primordiale rilucente d'argento.
Sistema Isolano Sardo Solare. Siss. Sissignoremissignore.
Nel cielo polacco adibito a tempio
è svanita la manna degli antichi dei
dell'aria mite e della superba luce
senza la quale non c'è vita e incapaci
di immaginarla al buio, la si inventa fatta
come uno sgabello da un mirabile artigiano
che ben sa del castagno e del noce
del fico e della vite.
Ti servi dei santi per avere un ausilio sul mare
un salvagente per non affondare
un remo per remare
e ricevi l'elemosina per mangiare.
Solo Dio sa il perché dell'origine del mondo
Quando la peste mostra il grugno al mondo
il sommo bene (?) si rifugia in un cantuccio.
A Giove l'aquila veloce come l'Achille
suo gran Gallo e feroce marito
a Marte il falco rapido come il crociato lampo
col timone argenteo, bronzeo il becco e artigli d'oro
e a San Francesco più il piccione viaggiatore
sempre pronto alle commissioni d'ufficio
che il focoso galletto dovuto al divino Asclepio.
Il vivere in pace ci porta ad amare il giogo
e a esistere con la mola del perenne amore.
Sulla manomorta.
Il principio d'autorità occupa il vertice per vedere
l'intero dall'alto il suo ruolo che è morir tra gli olivi
e sul colore delle vesti presuppone
l'obbedienza (velluto color tabacco e lino color sale)
sui nasi e sulle bocche tace
ma sugli occhi strabici, miopi e orbi
stende un velo di pietosa religiosità
accettando le infinite varietà.
Gabellieri di sale e tabacco saranno i ciechi
perché il sale trattiene i liquidi
e il tabacco indurisce le vene.
Sulle vessazioni dei potenti cortigiani...
Non ci abituiamo a quel che non ci piace fare
l'abbiamo in antipatia, lo facciamo nostro malgrado
ma non lo sopportiamo se non con la mala grazia
con cui staremmo costretti ai ceppi, noi,
che, a differenza di altre genti
abbiamo seppellito i nostri morti
per preservarli dai rigori dell'aria e della luce
… e dagli sfottò dei prepotenti di solito puttanieri.
Solo Dio sa da quando esiste il mondo.
I riti rievocano violenze.
Non ci è mai così vicino
come nel momento clou dell'elevazione.
Prendeva il bambino in braccio
e all'improvviso gli cadeva sul marmo
ma solo se la scampava
era riconosciuto come suo figlio di nome
e di fatto, ovvero erede designato
dei suoi beni se resiste alla sua violenza.
Sarebbe ora che anche gli atei dicessero
come si è composto il mondo dal disordine caotico
delle cose sparse e incomposte
che riempiono il cielo di cianfrusaglie
da cui si sono tratti e uniti l'uomo e la donna
per combinare l'essere perfetto che tien famiglia
e dall'orzo fa la birra come dall'uva il soave vino.
È mai possibile che l'intelligenza sortisca
dalla sostanza che vive d'aria e luce?
La realtà è fisica e ha un ordine di grandezza
l'irrealtà è fantastica come il sommo bene
e non ha dimensione come l'aria
ne misura come la luce del sole.
Non voglio e non posso credere
che sia per volontà divina
che il potere del mondo
sia stato assegnato alla forza dei re
avidi sovrani della terra, ai ricchi possidenti
di molti beni che suscitano l'invidia
e alla grande superbia dei sacerdoti dell'aldilà.
Importante la formazione di specialisti
in ogni campo della vita civile
purché non manchino del dovuto garbo
nel dire la verità sulle cose sensibili
come noantri mortali che ci copriamo
di sale come un pomodoro secco
per tener a distanza le mosche
che ci danzano attorno quando
dopo una turbolenta bevuta
riprendiamo conoscenza con un paio
di piatti del bollente brodo
di un vecchio bue della spassosa Baronia.
Alzi la mano scarna come il corpo
chi conosce del tutto l'intero esistente.
Sono le cose sensibili la bella sostanza
che riempie il mondo del quale
siam la parte che riesce a pensarsi
come componente interessata al tutto
Ammettiamo che tutto ciò che esiste
può essere stato generato ma anche non generato.
Di certo quel che non esiste non è stato (ancora)p generato.
L'intelligenza del mondo è quella che si esprime
negli organismi che respirano e nascono, crescono
e muoiono nell'eternità della luce dei sistemi solari.
Le cose esistenti son quelle su cui ci sbattiamo il muso.
Le astrazioni, senza le chiappe, ci serviranno nell'altro mondo
Siccome non ci par possibile che il corpo resusciti
ci piace confidare nell'anima immortale
con la speranza che ci sia fedele
in quel che credevamo.
La giustizia che ci sfugge si aggrappa alle ginocchia di Dio
Cos'è il pensiero dell'uomo e della donna?
Il pensiero riunisce ciò che il cibo divide.
Il più forte mangia per primo fino saziarsi
agli altri restano i resti se ne avanzano
e quindi chiaro che la fame fa gridare
all'ingiustizia e pungola la mente alla bisogna
e forse con ciò che dal pungolo della fame
sprizzò la scintilla del pensiero
La realtà esterna a noi è tanto grande
che comprende il nostro intero mondo.
Ora la realtà interna a noi
sta nella dimensione di un pugno
in cui ha sede l'animo e la mente
che ci guidano più nel mondo esterno
che nelle faccende del ventre e della coratella
Noi ci consumiamo nella felice sofferenza
di capire che la realtà esterna da noi
è da noi indipendente e noi siamo solo fiori
e frutti temporanei della realtà in cui viviamo
Solo Dio sa a che serve il mondo.
Mi vien voglia di credere che nulla esista
senza l'aria necessaria e la giusta quantità
della calda luce che vagabonda nel cielo.
Facciamo che chi comanda
sia a sua volta comandato
chi, quindi, comanda all'ape di volare
di fiore in fiore per riempire l'arnia di miele
che altri mangeranno insieme a lei?
Certo è che i minatori
non hanno mai scovato un dolce favo
scavando la crosta della terra
sulla cui superficie Penelope e Nausica
ricamano i nidi d'ape per indicare il cibo
di Dio Beato che sta felice nel più alto dei cieli.
''Gli è'' la divina - perché provvida - natura
che affida al ignoto destino
ignorando la pratica dell'ipoteca
l'attribuzione del vitalizio popolare.
Bisogna stabilire ciò che è sconveniente
e il posto migliore è una pergola d'uva
nel cortile di un caseggiato comune
dove si spettegola chi con una granita
chi col chiaretto della casa
che l'animo in affanno risolleva.
È il più forte che stabilisce la supremazia della ricchezza.
Ai poveri è concesso il consorzio per ribaltare le cose.
Il mestiere più bello? Il mallevadore.
Lui garante era pronto a scontare colpa è pena altrui. Bello.
Davvero! Bastonarlo a più non posso. Nella sua imponenza.
Pace in società fondata sulla galera del pacifista.
''Voi nel petto il forte cuore moderate
Che di molti beni alla sazietà siete giunti
La mente superba moderate: perché né noi
Obbediremo né a voi tutto andrà bene''. Solone
Il pensiero dell'uomo solitario scaturisce
dagli accidenti quotidiani che riguardano le moltitudini
che si associano alle conoscenze già acquisite nel tempo.
Che il mondo esista nessuno lo nega
vediamo quindi di ringraziarlo per averci fatto
e di contenerci al fine di starci meglio
senza cavarci gli occhi tra coinquilini
in grado anche di peccare e di penare
come paesani provinciali anonimi foresti, strani
e periferici senza nome figli del caso fortunoso
A una chiara domanda si risponde precisi nel merito
non si divaga come una vespa indecisa sulla birra
Autentico è quel che è riconosciuto esser
tale e quale le caratteristiche di appartenenza storiche
Chi altro è inarrestabile come la morte
se non l'impassibile Iddio che tutto crea e ricrea?
Certo è che nessuno arresta la morte
come d'altronde null'altro può fermare Dio
dal rigenerare il mondo come ha sempre fatto.
Certo nessuno è morto in modo più elegante di Socrate
che si distese conversando con gli amici
e si addormentò pensando alla famiglia
e al gallo che doveva a Dio.
Pare che nessuno sappia come sia morto Alessandro.
Cesare è stato ucciso da amici e parenti.
Gesù è stato sacrificato dal Padre.
Tziu Peppantoni Remitanu è morto
mentre defecava la zavorra
per non appesantirlo nel viaggio.
Fatto un litro di vino = 100anni di vita
io i miei 3/4 di litro = 75anni
concessimi da Dio, li ho già bevuti.
Il tempo è come il vento che soffia da oriente
e quando riappare, al giusto momento, è passato
un giorno sempre opportuno e, più o meno
prospero, ricorda quanto bello è vivere
con l'animo clemente tra i molto mansueti
che aspettano la pensione per bere il vino
delle soavi cantine della dolce terra d'Ohiai
Benimindhe che a ogni veemente sospiro
par che esclami, come il bimbo appena nato:
Ohiai! mannanina! e ohiohiohii! barzalina!
Forza insieme in miniera e da soli sul campo
come usano i romantici di Calalunga
sparsi nel mondo abitato
dai sereni e arzilli vecchietti
che quieti han vissuto e mietuto
tra il Carmelo e sant'Anna e miti
ora consumano i loro tre quarti
di litro divino d'uva che, con eleganza
li prepara all'ora prossima alla scadenza.
(n.b. il vino di Ohiai B. che mitiga l'animo
dei vecchi savi che sono stati sotto le armi
e ora riposano nel Contone Ballaloi
avvertendo i giovani di andarci piano
col Pirizolu che sconvolge gli animi
fino a confondere i padri con gli zii
che se chiedi loro perché esiste il mondo
rispondono come me con un perfetto boh!?!)
Vien da pensare che siano i malvagi
evidentemente per farsi perdonare
quelli che più lodano Dio
eterno nostro signore del tempo e dello spazio.
dove le cose sensibili abitano la realtà del mondo
che affida al giudizio il riconoscimento del vero
e del falso e delle cose ideali sortiscono
dalla mente per coabitare nella realtà
che contiene la mente stessa e il tutto esistente.
Non altri che l'uomo è l'anima dello spazio
sensibile e del tempo che lo consuma
e fa che la scienza sia quel che si dimostra
e si può ripetere come il giorno e la notte.
Non sei lo specialista che espone
con dotta dovizia
i suoi arguti ed eleganti argomenti
dì quello che vuoi come puoi
purché sia con gentil garbo.
Amore non è se non garbo e grazia.
Fluido sia il pensierino scritto
come un respiro senz'affanno.
Stringato sia l'inizio, denso il sentiero
e chiaro ne sia l'assunto nel fondo.
Qualsiasi forma di scritto
è la sostanza di chi l'ha fatto.
Sono molti tra noi i compagnoni di ventura
che bevono felici il vino
che doma il deludente amore
e l'ansia per la pestifera malattia
che scuote le ossa alla stanca vecchiaia
La natura delle cose che vediamo
sentiamo e cerchiamo di capire
è l'unica e vera dimostrazione della realtà.
G.C.Caselli...''perché non si vuole parlare di Andreotti,
non si vuole parlare di Dell’Utri,
non si vuole parlare di mafia e politica.
È così! E allora si cancella tutto,
anche seicentocinquanta ergastoli!
Un giovane leader filosofo (nel succinto la sua vita fu breve:
giusto un terzo di secolo; nell'allusivo finì in croce)
e un governo di saggi scienziati (che significa
elaborare la realtà? Qual'è il senso del viverla?)
accademici di economia politica (che la storia
sia la certezza di quel che è stato?)
universitari di politiche economiche (non credo che
l'uomo viva per trasmettere ad altri che lui c'è stato)
a guidare la scuola etico-politica dei governanti
che per la verità son disposti a giocarsi la vita
con una pistola giocattolo da torneo olimpico
Quel che di noi riusciamo a esprimere
è il necessario del nostro uso personale
che vogliamo far conoscere in giro
C'è qualcosa che non va
quando il confronto delle opinioni son causa di lite.
Quando nelle contrade appare la prepotente violenza
i pacifici del circondario usano i giardini dei bambini
come campi di gioco militare.
Ogni quartiere d'Irillai ha uno spiazzo
dove a metà gennaio appicciare il gran falò
benedetto dal parroco in ricordo della Ferula
con cui sant'Antonio rubò il fuoco dall'inferno
per donarlo ai poveri che non sanno accenderlo
In un corpo spoglio e un animo vuoto
non c'è allegria e ne bene ne piacere
né sofferenza col male che addolora
come in una casa vuota di arredi.
Ignoto è quel che ci attende
dove è quasi certo ciò che è più che probabile
avere sul comodino mutande sporche
e un fiasco di buona crema al caffè.
Così almeno è bello vedere il cosmo
che mi pare una vasta sala da ballo
dove agili ed eleganti coppie ballerine
girano veloci, brillanti e regolari, senza mai toccarsi
per evitare le scintille di ardenti pietre focaie
che sconquassano l'apparente irregolarità
delle cose immobili, veloci e costanti
Il vento che porta la mia buona ventura
da qualsiasi parte venga e ovunque vada
è lo stesso che fiacca il mio vicino
nella sua mutevole sorte strana e bislacca.
Il can-can di chi paga l'affitto
L'uomo comune che passa l'estate al mare
armato di uno schiaccia mosca
sentenzia sulle ali della vittima
che quella fine era il tributo dovuto
per la carognate fatte alla sua birra
e al gelato pomeridiano dell'intera famiglia.
Tu l'hai voluto col tuo ronzio!
Perdi la vita per un po di dolce.
Con un colpo avrai i tuoi interessi!
Hai finito di tossire
come chi solleva la polvere della chiesa.
Anche le più lievi sventure gravano sulle spalle del vecchio
che, se non disprezza il suo declino, certo non lo ama.
Ora, col tempo estremo che spazza la via
tutti piangiamo di meno
perché la vita ha da passare.
Anche Emanuelino si contristo' per l'amico inquilino
piovuto anni fa a Carloforte
per stendere al sole la coda della vita.
Voglio pensare che Adriano abbia dato
una vaga importanza al paese dove era nato
ma valesse molto più la pena di scegliere
dove morire, cosa che credo sia stato
nelle intenzioni che lo condussero all'isola
nell'isola per trovar l'eterna requia alla destra
del Signore del Tempo e dello Spazio.
Egli, sotto le sopracciglia che nascondono la malattia
forse si sentiva sfiorire con l'umido e aereo Covid.
Il nostro Adriano, nostro come noi derelitti approdati a Cforte,
a Cagliari la spossatezza gli calo' le palpebre
morte che poteva accadere a Calasetta o a Carbonia
dove giostrava la memoria sulcitana, mescola giovanile con Ghilarza
per Lui ''cuilarza'' ritrovo di pastori, in un più grande e comune ovile.
Ora a noi duole il cuore e muti aspettiamo
la nostra Ora che trae d'imbarazzo l'umana viltà.
Che rapporto ha il libero arbitrio
con il mio interesse personale?
Penso più a me stesso o agli altri?
Chi è in possesso del libero arbitrio
quando si trova in mezzo alla folla
agisce più per sé o acclama con la gente
che segue il leader alla guida dello Stato
promettendo con certezza la vittoria o la morte?
L'entusiasmo come misura del valore
espresso dal fideistico fanatismo religioso
o quello delle folle nazifasciste o da quelle
del popolo democratico e delle masse comuniste?
Il libero arbitrio ha la maestà di un nobile sovrano
ma come sottometterlo alla prodiga generosità
di buone leggi valide per tutto il popolo?
Parole sparse lungo il sentiero
saranno gigli di breve vita
che nessuno avvelenerà.
Il giudizio valuta verità e menzogna
e facendone pratica avremmo
delle faccende umane
favole per grandi e piccini.
La storia vale
se chi la scrive
fornisce le prove
di quelle verità che sottoscrive.
Confronto di verità e menzogna
per pesare il senso della prima (encomio compiacente)
col contenuto della seconda (dare dell'incompetente all'eletto
per non dire idioti gli elettori che lo han scelto)
Per quanto piccola la bugia
è in incredibile
nondimeno della menzogna massiccia.
La nuda verità se ne infischia
della trapunta d'oro inverosimile
e preferisce morire di freddo, al caldo.
La gaia menzogna se ne infischia dell'incredibile
e adotta ogni discrepanza
pur di confondere il giudizio
che i sensi forniscono a messer intelletto.
L'autore dell'ingiustizia se la gode
in barba ai cornuti del mondo.
Dove sta l'ingiustizia quando
è più pubblica della bibbia?
Gran segno di civiltà l'aver inventato l'assegno
di vecchiaia che illumina il sentiero del cimitero
dove i corpi fiacchi si distendono sulle braci
sempre ardenti per ritrovare la coda perduta
delle sue faccende mondane di dominio pubblico
come le scale gerarchiche sociali dei ricchi
che hanno molti servi animali e umani mortali
di molto inferiori alle gerarchie religiose
che con tanti pioli vivi hanno la vecchiaia
protetta...poi l'obiettività e ciò che manca al teologo
che usa più di mille parole per nascondere
la menzogna e non dire la verità di cui
i poeti fanno a meno e se ne infischiano
della parentela dell'una con l'altra
Che elementi servono per dare evidenza alla verità?
Della ricchezza si curano gli avari
che lasceranno a figli e nipoti
che in qualche modo spenderanno.
L'usuraio tiene in ordine i suoi conti
per paura che invecchiando li dimentichi.
La terra nasconde i suoi beni
che concede solo alla violenta zappa
al pungolo della vanga e alla cicatrice dell'aratro.
Nei vecchi è spontaneo dimenticare il vizio.
Nulla raddrizza i vecchi alberi
nati e cresciuti storti
più del fuoco.
Perciò si iniziano al vizio del fumo, i giovani.
''Infatti la gente ricca non utilizza i servi
diversamente da cani e cavalli, ma anche peggio:
finché li possono sfruttare li attirano,
quando invecchiano li allontanano''. Erasmo
Nei paesi col lungomare si espongono
sulle panchine, gli ottantenni ben coperti
nelle notti di gennaio, a veder la luna crescere.
Lo scioperato che cade dall'albero mentre ne ruba i frutti
che il sole ha premura di maturare
non si aspetta che il mezzadro gli passi da fumare
mentre col forcone l'accompagna in ospedale.
Solo il bel tempo consente ai vecchi
di ricordare quel che non hanno avuto.
Buoni i santi sardi che vegliano nel cielo
buoni quasi quanto i padri di famiglia
che faticano per la prole
che abiterà il paese degno dei nuovi nati.
Molti sono i santi nell'Isola Cattolica
ma molte di più sono le famiglie oneste
di quanti siano i santi che cantano notte
e giorno in paradiso.
O è sempre un solo eterno giorno?
Non so che animo sia quello della persona
che prima tortura e poi uccide la sua vittima.
Non so se gli assassini vivano più a lungo
dei gracchi, degli asini e delle rondini.
Non so se gli assassini conoscano il futuro
anche se danno laute ai camerieri.
Non so perché anche i carnefici
beneficiano del caldo e del freddo
e come noi bonaccioni godano anche
del focolare e del fresco vino
nella pergola ombrosa
Tutti gli sforzi che fa la teologia
mirano ad attribuire a dio
tutto quel che semplicemente
si affaccia al nostro comprendonio
e non a quello delle martinicche
e dei macachi che non dicono: natura
al cospicuo tutto quel che ci riempie
e avvolge senza sapere nemmeno
il perché quando il tutto è cominciato.
I poeti improvvisatori che calcano
i palchi popolari delle feste comandate
puliti e seri, fieri ed eleganti
-dove disputano dei molti ricchi
che sono quelli che molto hanno rubato-
non disdegnano di infilare nelle spire del berretto
nuovo, foglie fresche e secche di edera e alloro
a completare l'opera muliebre che nella ladra
della giacca han già deposto grani di mirto
profumato che aromatizza la memoria del poeta
che non batte ciglio al dotto tema del contendere
mai arrogante, si ironico e sapiente,si
come appena irrorato dall'acqua Castalia
che sgorga dalla rocca franta da un zoccolo
che salva la purezza delle Vergini
dalla furia del focoso poeta
che come ogni anno a primavera
si sveglia in amore come il bastone dell'asino
che raglia le sue disponibilità al mondo libero
per cui le tenere asinelle corrono al mercato
Il pudore è il guardiano della personale intimità
di chi vive per morire
che sbriga i bisogni con sé stesso
senza darle a vedere come usano
i liberi e casti animali del creato ineducato...
vedi un po la zanzara che con la precoce estate
in ogni pozzanghera depone le sue uova…
per infestar le genti battezzate e dichiarate...
Ricordo il sorriso della mi' mamma
che quando mi vedeva ben messo
si faceva il segno della croce
come se fossi protetto dalla sua coppia
preferita di santi vicini di nicchia
nella chiesa di Irillai
dove non mi avevano mai fatto servir messa
ne accompagnare il sacerdote nelle funzioni
fuori del Tempio e raggranellare qualche soldo
da spendere al tiro a segno del luna-park
e al varietà dei Moccibelli spiritosi come la fame
artistici donnaioli che nel tempo scelsero di finire
in convento ma prima vollero un abbeveratoio
alle porte d'ingresso del paese dove bevessero
le ''mannalite'' di ritorno dal pascolo brado
dove le conduce ogni santo giorno tziu Peppantoni
che adornava di collane volpi, lepri e cinghiali
Se l'amore è un dio che ci rende capaci di riprodurci
anche pesci, volatili e altri animali godono come noi
dei medesimi favori di Dio...che come tutti gli abitanti
del cielo campano in eterno di sola gloria sostenuta
dalla inflessibile riconoscenza dei comuni mortali
Chissà da quanti anni siam sulla terra
a sollevare il braccio con un dito della mano
puntato al cielo per segnalare la nostra presenza
al mondo dove si vendono opere d'arte
sotto costo sequestrate per inadempienza...
Nulla al mondo evidenzia che noi
si sia il prodotto di un potere
più sovrumano della schiva natura
che non fa due gemelli in tutto uguali
e di un sentir comune…
Eschilo: ''Non mi sfugge la fiamma negli occhi
di giovin donna che maschio ha gustato''.
La bellezza è quella accrocco di sensazioni
che congiunge a scrocco al corpo
il sottile piacere dello spirito.
Il velluto verde è quello che più si addice ai pastori.
Bello è ciò che fa lieto l'animo o perlomeno non l'incupisce.
Il gusto del sale è repellente agli umani
il cui sudore è salato come il mare
in cui campano i pesci alle cui carni
aggiungiamo un pizzico di sale
Il velluto marrone è quello che rende fieri i contadini.
Non sempre i begli occhi ovali vedono le cose più belle.
Una bocca bella senza baffi ne denti
deturpa anche il naso raramente pulito.
Grossi orecchini d'oro deprimono le guance cascanti.
Scarpe di tenero vitello non impediscono
allo zoppo di cadere nella pozzanghera.
Io, rasentando le falde del Gennargentu
godrò del Campidano del gran dio dei cristiani
che seminano il grano e con la vanga
e la zappa, ordinano le vigne e con le reti
pescano e con l'amo pigro ecco l'esca
che alletta il pigro pesce che sa d'argento
sotto i ferrei e superbi battelli venuti dai paesi
delle ombre lunghe come l'inverno
dove riposerò sulle colline di guardia sul mare
davanti alle coste impervie forate per vivere
da rudi isolani fattisi intrepidi minatori
Dico di animi virtuosi degni di essere ricordati
come strenui rematori di battelli e vascelli
saggi e nobili tabarkini nel canale di san Pietro
dal tempo iniziati ai misteri del vecchio Mare
padre Mediterraneo di antichi miti che il rapido
tonno tramuta in gaio maiale per le genti miti
e laboriose
Che c'è di più arcano dei numi che esigono le nostre preci?
Come i politici che cercano voti e una volta eletti
accettano le preci come moneta corrente.
I malvagi, con una pietra focaia nell'animo
penetrano i calunniatori audaci di lingua
e penna - che denunciano come magistrati
invece di cantar piangendo gli amori dei morti eroi -
con sguardi trasversali dei boriosi pieni d'ira
prima di adoperare il bastone violento
del giustiziere che sentenzia dolenti pene
fuori del tribunale, lontano da processi sommari
a fiacchi e codardi imputati con occhi folli
tali e quali a quelli della morte insaziabile
mai focosa ne furiosa ma con la pazienza
inossidabile dell'eternità
che senza muovere un dito non perde mai
nello scontro finale dove alza le mani e piange
chi si arrende e chi mostra il dito medio
non sa che farne ne dove metterlo senza il pollice
senza il quale non si coglie una cicca da terra
ne si compra una casa all'asta in tribunale
L'acqua, che da se si ricicla, dolce o salata
caccia via lo sporco dal mondo
e non si salva la pazzia ne la rabbia
contratta dal morso del cane che si deposita
in fondo al mare e alimenta il fuoco dell'inferno.
Nelle nostre parti più esposte
si cura la ferita inferta dal cane rabbioso
coprendola col salutare pelo canino
ove mancasse la rosa canina di Monte Spada
Non so cosa sia l'intelligenza.
Ma credo che senza intelligenza non si facciano ponti.
Se non è la cosiddetta intelligenza
che costruisce le navi che vanno nei mari
del mondo, non so davvero a che serva
costruire grandi caseggiati dove le persone
stan raccolte come greggi nei recinti.
Cos'è la faccenda che ci fa fare e disfare?
Ma se viviamo come greggi perché
non siamo pacifici come le pecore?
Cos'è che ci tormenta? La calunnia?
Mi riposo un po, si disse la lepre sedendosi.
Mi pare di aver seminato i barazelos.
E i carabinieri non mi inseguono.
Non c'è un cane che mi insegua.
Che sia l'intelligenza a scatenare le guerre?
Ma senza l'intelligenza non si stipula la pace.
Non so perché solo l'uomo sia intelligente
e perché il cavallo sia docile alla sella
mentre l'asino recalcitra alla soma
e il pesce grande mangi il piccolo
e la mosca voli al miele
e al vino dei vecchi.
Solo ora da vecchio sanpietrino
conosco i miei passi e non gli affido
ulteriori fatiche, così limito anche i desideri
per non ingannarmi, come il malvagio saracino
nemico del cristiano battezzato e credente
nel semplice caso poiché teme l'accidente
del puro caso nell'andar per strada
C'è sempre un insuperabile dislivello
tra il pianto della madre per la morte del figlio
e il pianto del figlio per la morte della moglie
che ha preso il suo posto
Dove e quando l'usignolo canta
anche il loquace gracchio lascia
i preamboli alla porta e quindi tace
il rauco gabbiano davanti al sandalo
per ascoltare e rimanda a dopo
quel che voleva dire e avere.
Poesie d'occasione: ogni circostanza è buona…
per un sermone in famiglia... spiegare al neonato
(chi vorrebbe dargli a intendere
che morrà perché ha peccato?
No, morrà perché ogni giorno deperisce)
che non può campare senza la protezione dei genitori
che da par loro non invecchieranno liberi
senza l'ausilio dei figli seppellitori e allevatori
che la faranno in barba al tempo che non ha faccia
per cui una delle due è
o siamo noi un idea di dio
o è una burla di chi c'è stato prima di noi
facendo di dio una nostra idea
mo' cerco un padrino per entrambi
tanto il tempo non ha storia
che poi si può scrivere nel calendario
come il giorno in cui sugli ebrei
cadde la manna con cui il Signore li adottò
Chi va a spasso imbellettato e fa mostra
di qualcosa di piacevole e insidioso
per nascondere l'orecchio di rame
e non di bronzo mal fatto
e quando incontra qualcuno che odia
gli sputa alle spalle un euro di catarro verde
come a volergli dire:
tu, falso come una moneta corrotta e stantia
capace di fare più cose sconce e scadute
che Iddio maledica il giorno della tua nascita
e la cancelli dal calendario poiché di turpe conio
e per quel che hai fatto al mio podere
dia mandato al diavolo di farti schiattare
come un pallone gonfio col tuo nome impresso
a fuoco sulla fronte: Uspia, confidente di polizia
livido d'invidia e di pallore malsano
diffusore di false e ingannevoli novità
per quanto mi riguarda me ne infischio degli onori
e della gloria celeste, mi basta che non mi spingano
poiché mi pare di sapere che non c'è aurora
che non annunci un giorno schietto
ma è solo a tarda sera, prima di dormire
che so se è stato sincero e quindi veritiero
I primi versi della Nuoro Attica
sono di tziu Daga, primo poeta d'Irillai
che pare suonassero così:
''I su Cuzone han pesau abolotu
ca ke li s'han furau sa pulenta
si pesat tziu Lamanza a boke tenta
ki non n'ha bidu e né connotu''.
Dove dimora la miseria non scorrono
in binari di ferro i portoni d'acciaio
Con le porte chiuse da più serrature
i ricchi difendono i cospicui beni
con le porte chiuse per le correnti d'aria
i poveri difendono la polenta rimasta
per gli incerti giorni a venire
I defraudati della polenta
non inseguono i ladroni affamati
i più miseri chiudon casa
affinché non ne trafughino il letto
Mezza dozzina di bambini
rendono inespugnabile il letto dei genitori
''Il caradrio era un uccello voracissimo che, senza posa,
mangiava ed insieme evacuava''. Gorgia 494 B
Vai figliola
che la ragione ti protegga
come un ombrello di stagione
e i venti cardinali che scardinano il senno
siano lontani dal percorso dei tuoi sguardi.
L'emozione eccita l'animo e muta colore al viso.
Che anche il camaleonte sia emotivo?
Si cangia per mangiare e poter vivere.
Agli umani non si gonfiano le orecchie
ma gli occhi si, se abusano di alcol
e gli si fanno anche le pance a punta
e le guance color fegato putrido
e i movimenti son lenti e mai spediti
prima di bere, ne dopo aver bevuto.
Rosso o bianco purché ubriachi e costanti.
Solo da morti si è tutti uguali e simpatici.
Come quelli boriosi che appaiono in TV
pieni di sé come se lo schermo
l'avessero inventato loro, i simpaticoni
che vedo soggetti a pratiche manesche…
È proprio dei rudi ortolani portare le cipolle
migliori per concorrere alla fiera delle più belle.
Per lui, che dal campo va in città
gli odori delle sue escrezioni
sono gli aromi del mondo in salute.
Egli sa che le sue faccende
portate alla luce non son più sue.
Sono del mondo i sapori che ha mangiato…
E poi li chiama ''puzza''....e quelli altrui se li schifa…
Dalle nostre parti si sa che gli ottimi ortolani
non fanno debiti per comprare i fiori alle mogli
essi hanno la sapienza di coltivarli
essi son poi così compiti
che non invocano Dio se un topino
rosicchia il loro formaggio
ma ci mettono una trappola
perché Dio ha in ogni momento
le sorti del mondo in mano
Solo la musica fa pensare a qualcosa
di non umano e mortale.
Quando ho divergenze con me
cerco di far prevalere la ragione che pare
mi renda pacifico e quieto…
Poco o nulla mi pare di aver fatto
di cui non sia in grado di perdonarmi
perché il perdono è concesso
da chi ha ricevuto il danno
è lo concede senza nessun altro tramite
non da chi lo chiede che lo può solo aspettare
Ben vengano i buoni consigli
a riassestar sempre il mio animo…
Cosa mai non ho fatto che non ne fossi cosciente?
Riflettere vuol forse dire parlare
a se stesso del senso della vita.
Non ho nulla da confessare che non sapessi di fare.
Ma chi più di me sa chi io sia?
Nulla mi vien di buono da quel che so
essere: un innocuo coacervo di forme…
come quel che scrivo...
Ma chi? Non so, chi
abbia dato forma e nome al giardino
a cui son venuto per viverci...
Non so che trama sia la vita
che si intreccia con l'ordito delle esistenze…
Ma non voglio e non posso essere inquieto
perché non so come è venuto in essere il mondo
che mi ha dato alla luce che illumina il giardino
che, evidentemente, c'è prima di me
che me ne andrò come son venuto
senza chieder nulla né pagare il dovuto...
Nessun filo conduttore
ma fievoli scintille di fiacco giudizio…
Di me che sono, dico della mia esistenza
che viene dalla natura delle cose che sono…
e perché non condividere con altri
la pietà che provo per i miei simili?
Non provo pietà per Brevik? No!
Potrei non essere misericordioso con lui?
Non lo so. (Ma se Dio riserva ai malvagi
i tre mali del proverbio, mi trova d'accordo.
Che il primo male sia inatteso e sorprendente.
Il secondo di giorno e il terzo sia notturno).
Noi, e tutto ciò che partecipa del mosaico naturale
sappiamo di aver tante cose da fare. Belle e brutte.
Come chiedere al mondo
che va per conto suo
e ci contiene nelle sue scorrerie
il perché del suo impulso di avvio?
Quali sono le risposte del cielo al cittadino del mondo?
Il cielo disse solo: non so di cosa parli.
E la terra? Che disse?
Rimase muta anche quando
si squarciò come il melograno.
Com'è che all'ateo non è concesso incontrare Dio?
Perché sull'ateo volteggia la scomunica.
L'ateo, come chi non ha tempo, ha l'eternità.
Cosa poi sia l'eterno non so se non lascia tracce.
La memoria riguarda la coscienza
di ciò che mi appartiene
non di di ciò che avviene lontano da me.
Quando si lascia casa e paese
per trovar di meglio lontano dove
si dice, dei cani che prima
erano legati a un tronco d'albero
ora pendono come salsicce da affumicare.
E bene che ognuno dica la sua
dopo pranzo, prima di andar via
senza salutare chi rimane.
Il porco è una macchina da carne
non un animale da guardia in salotto
perché persino dalle sue unghie bruciacchiate
ci rosicchia il pidocchio e l'affamato
Egli, dove governano i cristiani
è il capolista delle carni tenere e saporite
che insaccate nelle grasse budelle
sostengono le faccende degli umani
ben oltre la tarda primavera
Paolo ai romani fuori porta
dove si banchetta e si rebotta:
''Non crapule e ubriachezza
ne impudicizie nell'alcova
non invidia che genera discordia
ma seguite Gesù che non bramava
il piacere della carne cruda né della cotta''
A che pro le trite lungaggini?
quando il neonato la fa
va pulito senza tirarla per le lunghe
come il triturar le parole sante.
La caca, quanto più la rivolti, sempre cacca è.
Le parole in chiesa son come la polvere
che sollevi per ricadere dove stava.
Sono mille anni che si prega con le stesse parole
per ottenere sempre le stesse grazie.
O usiamo parole nuove a vecchi altari
o diciamo vecchie parole a nuovi altari.
Ma perché non fare i passi giusti
come quelli che la natura della terra richiede?
Non so far altro che scrivere reazioni
a quel che di continuo percepisco
dovunque mi trovi.
In più comando la volontà
senza dir quel che voglio.
Poi, per quanto mi riguarda
conto di far come la cicala che pare
muoia dove è nata e ha vissuto
cantando il suo rosario, ronzando
come una mosca dietro la porta
che mi fa trovare più misurata
l'elezione che ha destato scandalo
di quella deputata eletta nella Lista Radicale
di quell'altra deputata che ha firmato
come ministra sulla Costituzione
mostrando - sfacciata - le terga al popolo
come chi, pregando sfrontato, le mostra a Dio.
Non so quale delle due sia più posticcia
e ingannevole o sono ambedue alla pari
sciocche e insolenti come chi copre d'oro
le madonne sugli altari per grazia ricevuta.
Bascarame
a cui appartengono i mosconi
è, dalle nostre parti
l'equivalente di cascame.
La società comprende tutti gli abitanti
depressi ed esaltati, che hanno accettato
di vivere dentro i suoi confini
che comprendono orti e piazze,
salotti, sacrestie e sale da biliardo.
Intrighi e intrecci si addicono a storie di eroi
e avventurieri che vogliono essere
il personaggio principale di cui si parla
che cerca rifugio al suo sfogo risentito
di oggetto artistico, individuale e umano
che la società riserva a testimonianza
di sé, al domani imminente
in ogni animo gentile, ospitale e accogliente.
Quando in tribunale parlava l'avvocato M.
tutti ascoltavano e anche gli uscieri tacevano.
Non tutti meritano quel che ricevono.
Certo Brevjk l'ammazza bambini vivi
merita quel che sconta chiamandolo assassino
i bambini che ha ucciso meritavano di crescere.
Ai bambini buoni iddio da i biscotti del cielo
e al malvagio Brevjk da foruncoli all'osso sacro.
La cultura è l'arte che rende migliori
le persone buone e oneste dal momento
che le autorità han chiuso i campi di Marte
per addestrare a combattere quelli
non ne han bisogno essendo già maligni
e tanto cattivi da fare i nazisti.
Dedalo o dell'artista primigenio
ultimo campione del creatore alato
che fa prezioso quel che non può
fare a meno di fare
Artista è il campione del popolo che fa
quel che di bello che non a tutti riesce.
L'arte è dell'individuo solitario
la scienza è di quanti vi partecipano
se son capaci di seguirne gl studi.
Snob come barbaro ricco
che può permettersi l'arte ad alto costo.
Cultura è l'impiego del tempo libero nell'esercizio
delle proprie capacità fisiche e mentali
nel concreto tagliarsi le unghie senza farsi male
e contare da cento a zero saltando e alternando
i pari ai dispari come gli par meglio senza offesa
per i vicini invidiosi e in barba ai parenti dispettosi.
Lo snob ama il prestigio dell'arte unica
solo se la più costosa è in loro possesso.
A Tiscali vigeva una tassa sul lusso
che chi si esponeva i propri gioielli addosso
era tenuto a pagare qualche lira in più
per ostentare la sua ricchezza in collane
orecchini, spille, anelli, bracciali e denti d'oro.
Il ricercatore che scoprì questa costumanza
veniva da un paese di montagna e impiego
un intero pomeriggio per dire ai genitori della fidanzata
di aversi fatto la casa dimenticando l'acqua corrente
e chiedeva quindi la mano della loro figliola
capace di portare dalla fontana tre brocche d'acqua
a viaggio due per mano e una maggiore in testa…
A questo punto i genitori a una voce lo interruppero
dicendo:- e sei venuto fino a noi
con la retorica dell'antica Tiscali
e quella storiella per orpello
per chiedere i servizi di Maria
ma se lei accetta di venir da te
io l'azzoppo su quella porta
mentre esce da questa casa
senza mutande d'uso quotidiano
né la brocca del corredo
ne il mastello della biancheria
Vivere con chi ti sta a cuore
è sufficiente lo sguardo d'intesa
per i miopi basta un sì è un no
per stare al meglio si dice e si ascolta
tutti i giorni quel che fin dall'inizio si è detto
e ripetuto con le parole che nessuno usa più
dirsi allo specchio del cesso, per addormentarsi.
Perché con chi si ama si parla come a se stessi.
La storia è il ricordo di ciò che è stato
sia dello sbiadito bene impossibile da perpetuare
che del male violento, testimone irresistibile di sé stesso.
Instabile, breve e fragile, è la vita felice
prossimo e duraturo è il tedio dell'infelice.
Poi, da soli, neppure i vermi campano.
Non solo della sofferenza non si conosce la cura.
Potrebbe essere la poesia il sentiero per una vita migliore.
La lettura della vecchia saggezza aguzza il pensare.
La storia memorabile struttura l'animo.
La medicina ha cura del corpo.
Le leggi guidano l'animo.
Le scienze indagano gli affari delle cose
e contano, pesano e misurano la materia.
Il linguaggio promuove la comunicazione.
Leggi gli antichi che sapevano pensare.
Il parlar bene fa la morte giusta e bella
e, quand'è la sua ora, necessaria.
Lo studio insegue la verità delle cose chiare
che la stupidità nella fede cieca
ignora nell'evidente sole abbagliante.
Ama dio per accedere all'aldilà del cielo.
Che siano i precetti dei genitori a educare la prole?
I cittadini educati ed eleganti non mancano di cortesia
e di modi gentili perché nati poveri ma lavati
e appena ricchi si lavano di meno per economia
e il rustico va in città per trovarli al mercato
col medico in ospedale e l'avvocato in tribunale
per la fede c'è nel bosco la madonna di Valverde
e quella nella cappella linda del Pratofiorito
dove anche l'erba verde rinsecchisce
se non mangiata con animo caritatevole
È nel tempo della tenera infanzia
che dal sapiente amore di genitori
si forma l'animo della coppia che nel prossimo
sviluppo sosterrà il peso e la forma del mondo
L'infanzia annuncia l'allegria
la vecchiaia promuove la pietà
il cuore che batte ti ricorda di dare
a chi sai che abbia meno di te.
L'innocenza non fa il male che non conosce
e non reca a nessuno alcuna offesa
se poi pratica l'uso del giudizio
sa che l'onest'uomo
non ama dio perché lo teme
ma non lo teme perché lo ama come se stesso.
La pantisocrazia dei pastori di Tiscali
e dei contadini di Ohiai Benimindhe
dalla loro uguaglianza come esempio che si ha
dell'infanzia angelica che determina la vecchiaia
se celeste o infernale, ma il tipo di esistenza
che si intesse nel crescere e maturare della vita
che aggiunge al primo sodalizio
l'artigiano, il poeta e il profeta
Il tempo che ci inghiotte, mai sazio di noi
non tarda a ripresentarci in nuove spoglie.
Crono divorava i suoi figli
come il tempo divora le sue ore.
Sì ferma il tempo per chi è in attesa del giudizio.
Lento il tempo nel mare in burrasca
che nutre di grigio i capelli.
Qualunque sia il colore del giorno
quella è la sua verità.
Rapido il tempo che sospinge la morte
a chi teme la peste, del peggio la peggiore.
Ma tutto quel che la famosa fama
rapidamente fagocita
non tarda lentamente a riproporlo.
Per quanto torbido possa destarsi
l'animo al mattino, una tazzina di caffè
nero come un rifiuto d'amore, lo schiarisce
come usa col vino il tempo in quiete.
Mi nascondo a me stesso
come usa l'alberello che nasconde
in sé la forma dello sgabello
a chi non è falegname.
Lo sciancato riconosce per primo
il passo danzante del ballerino
come il piantone della questura
riconosce il suo collega
che è stato dal barbiere
per andare a un festoso funerale
dove preti, diaconi e sacrestani
accompagnano la bara sopra una vettura
della spazzatura al camposanto con l'autista
che beve dalla bottiglia mentre guida
per darsi un tono come un cantante alla moda -
davanti al cranio sul cruscotto, che
lui lo dice, apparteneva a Samuel Istoki
che mai si lavava la faccia prima d'uscir di casa
e mai vi rientrava senza prosciugare una pozzanghera
- a suon di clacson, di tamburelli
trombette e sonagli per animali al pascolo
e lanciando caramelle a quelli che le masticano
con le due mascelle come fossero ossa di pollo
senza succhiarle come fanno i vecchi aristocratici
e i bambini di nobile specie che usciranno
a passeggio in città alla destra del padre
convinto che nelle metropoli si viva meglio
perché si trovano raccolti tutti i mali del mondo
felici dirimpettai dei migliori beni prodotti
dalla terra, unica depositaria della verità
quand'è concimata con la fatica
che rende ridente la campagna
senza far dispetti a mari e monti
Ha ben vissuto chi muore sereno.
La volontà è del capo, il principio del fuhrer,
il culto della personalità del santi vivi.
I furbi dei secoli. Con papi, re e generali imperatori.
Essi salutano il popolo in piedi sulla fuoriserie scoperta
col dito medio dritto come un aspersorio emerso dal pugno chiuso.
Le malefatte dell’inquisizione: ghetto, destituzione, galera e rogo.
Manca la fabbrica della morte e John Brown
ufficiale del primo reggimento nero nell’esercito nordista
Ai giovani l’ardire, ai vecchi il deperire.
Ai giovani l’ardore, ai vecchi il buonumore.
Ai giovani la pugna e ai vecchi il brodo della vigna.
Chi non ha dove andare se ne stia in casa.
Chi non ha terreni se ne stia come l’ombra nei paraggi della persona.
Chi non ha beni, vive senza e si abitua a farne a meno.
Spero nella sera che avvolge la mia ombra,
penso di dormire fino a domani
e non mi servono i sandali.
Mimiu Tripolitano, per grazia della natura e perdonato da Dio,
era un impassibile avventuriero;
di tanto era capace che rinunciava a molte avventure fuori porta,
se l’aria annunciava uno sbarco saraceno,
come il re di Urzullè, Redento Tunisino,
che non abbandonò mai la sua corte
durante la peste degli anni trenta,
o come il Signore che non corre alcun pericolo
non si allontana dal paradiso durante una festa.
Tregua, o sospensione delle ostilità
tra chi parte e chi resta
mi sa che la gran voglia di partire
la irrequieta fregola di andar via
mascheri una fuga senza ritorno
e appena fatto il nido nel nuovo approdo
ci si avvolge nell'ozio senza impegno
liberi per accogliere il rapido giorno
che avverte quando inizia a mutar pelo
chi è nato in nove mesi impiega una vita
ad invecchiare e in un attimo
nel girar la faccia
per morire sulla terra
dove nessuno viene per restare.
Bravi gli onesti che si infuriano a misura
e son fieri come l'ortolano lo è del suo cane
che assale chi disprezza le sue cipolle e le ruba
e dallo spavento in un lampo gli si ingrigiscono
i capelli in testa e dalla vergogna
gli si arrossano non i soli peli delle ascelle
Non mi è noto il vuoto nulla che ignoro
lo immagino come il cielo sconfinato
di un mezzodì estivo pieno di luce
vedo vuoto lo spazio celeste inondato di luce solare
non vedo vuoto lo spazio notturno stracolmo di stelle
non siamo soli nella casa del bosco
anche se nessuno ci aiuta nel momento del bisogno
quando scoprirai il non serve il soccorso per morire.
Quando in piazza Zomaria, in collera,
malmenava il figlio Minuiu per qualche marachella infantile,
nessuno si sognava di privarlo della patria potestà.
Così Zenia che col ragionevole scudiscio
avviava Mimiu a scuola o lo accoglieva al rientro
con una biscia dopo la muta, dentro un nido:
Meglio fossi morta in una frana del Monte, gridava,
prima di aver fatto te, pungolo della mia sventura.
I canneti che fanno l’orlo del Cedrino,
avvertono i ragazzi, e gli uccelli,
che il padrone dorme lontano dai fichi, laggiù,
dove pascono gli asini negli arazzi
dei nobili Ghirtalu Guiso e Gusai.
In quel tempo chi temeva si salvava uccidendo Biasu,
dotato di un formidabile coraggio di truppa,
simile al cane che guida il branco.
Che Iddio li perdoni della morte
di quel mirabile scarto dell’universo conosciuto. E così sia.
La notte di san Giovanni nemico dei porri,
nella gran piazza del Battista d’Ohiai,
attorno ai fuocherelli di ruote piene di trucioli
e bevendo vino e gazzosa,
si stringevano le comari e i compari,
in abbracci che durano una vita.
Amici, vada ciascuno nella sua strada
e se può eviti le buche, si ripari dai ciottoli
che occasionali compagni nascosti
son soliti lanciare contro la schiena dei passanti.
No. Non di pietre, ma di patate si trattava.
Nessuno si arrende al niente: si muore e basta
nessuno ha da render conto al nulla
nemmeno alla sua coscienza
che svanisce man mano che invecchia
e non si lamenta dei capelli bianchi
per la cui muta basta un inverno lungo e nevoso
Sì vocifera che solo in cielo si viva concordi
e perfetta sia la discordia tra inferno e paradiso
che ci manca? tutto è perfetto nel nostro mondo
e lo si vede in una bocca piena di gomma da masticare
come tra le mascelle in coppia dei ruminanti a riposo
come usa il cavallo che sgranocchia carrube senza far bolle.
Tutto quel che l'affamata fama fagocita
prima o poi lo rimastica .
Cos'è che provoca la violenza nell'animo umano?...
Guerra e pace son del mondo come il giorno e la notte
il caldo e il freddo, ora non so proprio a chi attribuire
la giusta metà degli affari in corso d'opera
che spettano ad angeli celesti e a diavoli pestiferi
nel merito: perché il Giappone ha invaso la Cina
e la Germania la Polonia e l'Urss l'Ungheria
e Francia e Usa il Vietnam e la Gb l'India
e l'Italia il Montenegro, l'Etiopia e la Francia?
Perché è insondabile l'intervento divino?
Poi a che serve sapere
se dalla pace vien la guerra o il contrario?
...la sopraffazione e la ribellione ad essa.
''Il tempo è fuor di squadra: che maledetta noia
esser nato per rimetterlo in sesto''. Amleto
Solo piaceri chiede il corpo che non ama la sofferenza
che la mente, se non si scardina, crede
di poter controllare come il prurito grattando
come fa il topino, la scorza del cacio per avere il midollo.
Appena giunse in paese gli legarono una pietra al collo
per calmarne l'impeto e lo appesero a testa in giù
dalla più alta specula o fessura del campanile
fino a quando perse i denti e sputo sangue dal naso
I parenti della moglie l'avevan cacciato via
da casa pungendogli le chiappe col forcone
perché lui voleva indietro i gioielli donati alla sposa
a cui, in ultimo, rifilava cazzotti sotto le orecchie
perché lei gli negava il matrimonio
è lui voleva indietro le sue cose..
..come è naturale per un vecchio paesano
chi si fa il segno della croce saluta chi non vede
con la certezza però di essere visto.
Interpretare i sogni significa cercare di capire
il nesso con l'azione che nessuno ha fatto.
Sono forse i nuovi compagnoni
a far dimenticare i vecchi maestri?
Nel dimenticatoio i vecchi affetti?
I vecchi colori fanno nuovi dolori.
I nuovi giorni riempiono i nostri interstizi.
Il nostro animo è come il topo
che dove passa lui con la coda
vorrebbe far passare il mondo.
Nel sentiero delle formiche
una chiede all'altra dove hai preso la roba?
Interessa l'affare? Ribatte l'interlocutrice.
Un occasione. Fa passare i dolori.
La follia di governare il mondo.
Disse mostrandogli la pistola da vendere
e una collezione di coltelli da macellaio.
I brutti sogni son come cadute da cavallo
di chi non sa cos'è l'equitazione.
Pensa in grande chi ha le tasche vuote
non sa che fare e consiglia gli altri sul da farsi
come i matti di un tempo
che avevano grandi progetti in mente
Dare consistenza ai sogni
è come presagire l'aldilà.
Detto altrimenti: rendere vicino l'impensabile
e incomprensibile a doverlo spiegare con l'esempio
Come dire termine della vita
se gli affibbiano una continuazione?
Nasciamo per capire di stare in questo mondo
e non si muore prima di capire
che si va per l'altro mondo
Nemmeno i preti nati in case
dove c'erano sostanze da bruciare
si fan più il segno della croce
come in ogni momento usavano le nonne
che l'insegnavano a figli e nipoti
sostenendo essere lo spirito santo
il passaggio dei poteri dal padre al figlio.
''Preferirei di no'', disse l'ostinato come il giorno
e la testarda notte che non cedono il comando.
Si alternano al comando, entrambi presenti.
Giorno e notte son contemporanei.
Uno tira la volata all'altro.
Come il filo che fa girar la trottola.
Lo faccio? Devo farlo? Se potessi lo farei.
Preferirei non collazionare
così come preferisco invece copiare.
È il tuo lavoro che dobbiamo collazionare.
Preferirei che copiare fosse il mio lavoro.
Preferirei non collazionare
tanto son certo di aver copiato bene.
Che il Gran Dio del Campidano allunghi le giornate
a chi sa ridere e piangere e dia notti di soave riposo
e dolce amore a chi ama la vita è aspetta il vaccino
che difende i vecchi dalla malacreanza di stolidi imbelli
e delinquenti malintenzionati
Orazio: Guarda la strada
come se un cieco ti mostrasse il cammino.
Cieco come chi dalla fame
finito il pane mangia il canestro
Sii grato a chi ti tende una mano nel bisogno.
Salutalo, sii educato, costa poco
Dai ascolto a chi ha patito.
Buone letture son quelle così soavi
che rendono l'animo dolce e sereno
come un frizzante panettone ferragostano.
Sognare è un po come darsi l'importanza
che nessuno riconosce.
Come essere quell'altro che non si è.
O che si è, come impotenti davanti alla morte.
L'idea che ci siamo fatti di Dio
è che non ci abbandoni in mezzo alla via
come pali della luce da diffondere
per evitare le trappole del peccato
che ci distanziano dalla vita eterna
di cui già godono i nostri antenati.
Non pensare alla dubbia fama e vattene prima
che arrivino quelli intrattabili come i carciofi spinosi.
È inutile rimanerci dentro quando quel che fai
sembra rivolto a buttar giù la casa.
Ti guardano come se tu volessi coprirla di cenere.
E tu credi di essere il domestico di fiducia.
Inutile che tu abbia sempre in mano
il tuo telo di lino per spolverare l'argenteria.
Vattene, prima che ti caccino via.
Sei un mollaccione, dicono alle spalle.
Tu ami i fiori, questi non hanno costumi delicati.
Tu sei raffinato, questi si irritano
come se avessero un roveto in fiamme
sotto le ascelle, mentre tu annusi la rosa.
Cambia dimora, e se ti prendono
vattene all'ospizio della tenera vecchiaia
è conveniente a te e al mondo
effeminato di propria iniziativa
e fors'anche in qualche modo iniquo.
Sarà piacevole se li trovi innocui
e se non picchiano a sproposito.
La fatica di chi lavora i campi e gli orti
da vita a sé e alla sua famiglia
chi ha cura della vigna divina
allevia le pene del mondo
Fai del bene allo stolto e ne perdi il merito.
I sogni sono il cascame delle faccende giornaliere.
Non so nulla di Predu Pilurzi. Non l'ho conosciuto
e della storia che lo comprende so qualcosa di vago.
Solo quel che si dice in giro.
Di nulla al mondo si parla come del bene e del male
bene del bene e male del male
come il giorno e la notte che si scambiano i ruoli
con la tacita intesa
di consentire alla discordia di pacificare il mondo.
Inumano non è solo chi fa del male
ai propri cari ma anche chi saccheggia
i poveri per sostenere la propria prole.
Ad aver sempre Dio in bocca finirà masticato
e nel percorso obbligato si sa dove parerà.
Il denaro assume la forma della merce con cui è scambiato.
Non la sostanza poiché non sarà mangiato.
È inutile farti diverso da quel che sei
se non devi ingannare nessuno
Certo tutto è manzo se togli le corna
e gli zoccoli, la coda e le tette.
Plutarco: ogni allodola ha la sua cresta
come ha affermato Simonide
ma anche ogni democrazia ha i suoi sicofanti.
Con l'ultimo cucchiaio di minestra
si accorse che era insipida
e la pietanza senza il giusto pizzico di sale
in ultimo ingrassa l'ozio anche ai segugi.
Il sogno ci insegna a provare vergogna.
Alla fine del lavoro quotidiano
la dolce stanchezza accumulata
con le faccende familiari
che rendono serena la vita
scompare come per molle incanto
alle pie donne d'Irillai sorveglianti
della casa con l'animo del custode
sempre tra i piedi come il cagnolino
della padrona che, prima, per dormire
in pace, amano recitare le preci più belle
alla Madonna e al suo santo figliolo
generato con piacere per amore del mondo
e per la funzionalità del sontuoso regno celeste
1.
Quando la ragione uscì dal suo palazzo
La folla gli si assiepò attorno
E uno urtò l’altro
E rovesciò il domino
La ragione stessa rotolò nella via
E solerti magistrati la rialzarono
Ma fu inutile
Tutti la videro cadere
E lei non fu più la stessa.
[la folla che vota un premier
che ha conti in sospeso con la giustizia
forza i cardini della ragione]
Non c'è melograno che quando si apre un varco
poi lo chiuda, perché sono i grani sani
ad averlo voluto per cacciarne
i grani maligni, sempre insopportabili.
Solo qualcos'altro è triste come la vecchiaia
abbandonata alla miseria, solo l'altra vecchiaia
quella accudita dall'opulenza smisurata
che sollecita premure alla sacra ricchezza familiare.
In vecchiaia anche la ricchezza è un palliativo
perché nulla può darti in più del cambio
di un pannolone asciutto o non usato.
Meglio un franco compagnone di bevute
accanto alla botte piena della sua cantina
che un vago amico della lontana infanzia
che di rado scioglie i cordoni della borsa.
2.
Prima che ogni altra cosa
Sono una bolla d’aria in una massa d’acqua.
Senza cibo campo un mese,
Senz’acqua una settimana,
Senz’aria duro poco, ma…
L’aria fina non migliora l’esistenza.
Anche i ricchi sgranocchiavano un tempo
nocciole tostate come i miseri che
abbrustolivano ceci e i poveri aglio e cipolle
che nemmeno i cani gradivano
e i gatti schizzinosi aborrivano
Gramsci spiega alla cognata Tania
che i pubblici umani mortali si dividono
in ''cristiani'' e coatti e detenuti.
Quando la morte bussa alla porta
lo stesso pericolo si dilegua
e nessun mio conoscente, che io sappia
cerca le malattie ma loro
indefesse, ci vengono a trovare
con la costanza dell'onda che
alla lunga leviga e scalfisce lo scoglio
figlio di Vulcano e nei giorni di festa
lo sgrana come un sasso pieno
di cristalli brillanti come il fuoco
negli occhi del fabbro che l'ha forgiato.
3.
Uno è vivere, che è respirare, bere e mangiare;
Altro è esistere, che è pensare, fare e agire tra le persone.
4.
Senza sesso e senza amore, l’aria stessa imputridisce.
5.
Devo costringere i miei costumi alla vita
che mi è stata data e abituarla
all’esistenza che voglio avere in merito.
Da tutto quello che la terra contiene nel suo grembo
comprese l'acqua e il fuoco
vien da meravigliarsi di non veder spuntare
alberi di vari metalli forgiati al fuoco dell'inferno
e temperati con l'acqua dell'ardimentoso amore.
Poco importa il rango di chi si vanta
se non è imposto col rigore della legge.
La testolina dell'agnello arrosto
col prelibato cervelletto
che il re dona alla regina
spetta a chi lo merita
per età o per bisogno.
6.
Non so se conduco la mia esistenza
o se sono condotto dalla vita.
Far l'amore è la faccenda
che occupa l'intera persona
cosa che nessun'altro affare pretende
non lo pretende il corpo in moto
né la mente che congettura
possono pensare all'amore
senza ostacolare quel che fanno
La coppia umana fa figli innanzitutto perché
è la cosa più bella e gradevole della vita
poi per popolare il mondo di seminatori
di vita e mietitori di ricordi per la vecchiaia
che stravolge la memoria dei cristiani
7.
Di tutte le cose che riempiono i negozi
prendo due olive e due nocciole
due fichi secchi e due uvepassa
da consumare entro sera
in compagnia dùn fiasco de vin.
8.
Nulla pulisce più dell’acqua né da sollievo più dell’aria.
9.
Nulla si addice alle persone care
più del compiere buone azioni
e non conta in nome di chi
conta che sian state fatte.
La necessità ci invade senza avvisare.
Calcolava ogni notte le stelle
incalzava dappresso le galassie a mostrarsi
orinava nel vaso mentre la luna incestuosa
si congiungeva con i pianeti in processione
solenne, fratelli maggiori del sistema solare
tutti senza calzini, qualcuno col vino
e altri a sgranocchiar fave secche
Giove col sembiante di un capro
sbavava, com'è nell'ordine delle cose
e nessuno ne sottolineava gli orrori
che non per tutti sono osceni e vergognosi
perché di antichi riti si tratta
di quelli dei primi giorni
nati assieme al tempo
Dietro la morte giunge il vaccino
con le preghiere del libro d'ore.
Non ci si mostra gentili e garbati senza esserlo
come se fosse un precetto religioso
richiesto per misteriosi scopi
di reconditi fini pagani
oppure cristiani.
Tutto per ostacolare i concorrenti al primato.
10.
Il denaro è sufficiente all’acquisto del vino
ma per berlo è necessario un’animo puro.
Chi ha un vaso nel balcone
dove far crescere fiori e frutti e lo trascura
o lo dà in cura ad altri
conviene che di ciò si liberi
lanciandolo in perpendicolo sulla via
quando il postino gli consegna il ''canarino''.
Davvero non mi sovviene una immagine di costruttore
che abbia fissato i cardini dell'universo.
Perciò mi piace pensare che i cardini che sostengono
l'asse del mondo siano piuttosto permissivi.
Poi non so a quando risalga
l'immagine di Atlante che sostiene il mondo.
Dio, dio, è la parola più usata dopo amico mio.
Scansa il male se lo conosci
fagli proditorio uno sgambetto
abbrancalo come un ceppo alla terra
e mordigli le orecchie
come si usa nelle zuffe
tra satiri e fauni, lapiti e centauri, angeli e demoni.
11.
La coscienza d’aver fatto del bene
apre le porte del cielo
e il cuore alle persone oneste.
12.
Il vino della sera fa virtuoso il giorno trascorso.
Chi abbandona il proprio mondo
difficilmente ne troverà un'altro simile.
Siamo nati alla luce e all'aria
e al saldo suolo della terra
e navigando nel cielo non è detto
che si approderà in una nuova America.
Difficile credere che dalla morte si rinasca
vedendo la differenza tra il nascere e il morire.
Difficile fare l’asceta senza obiettivi certi.
Io che non posso essere altro da me stesso
penso importante l'apparire agli altri come uno di loro.
Buon uomo, sii misurato come i cristiani
che sanno di dover morire.
Come fare vedendo la vita morire
sulla terra a credere che possa
rinascere nel cielo sconosciuto?
13.
Tesori e regni sono rosi dal tempo
le idee e le buone azioni sono inossidabili.
Uova, miele e midollo.
Si lavi i piedi chi li ha sporchi
prima di sedersi per mangiare a tavola.
perché dentro c'è il sacro e fuori sta il profano
mentre Dio, dall'ordine della materia, trae lo spirito.
Alle lucertole i moscerini e i topi alle bisce
per darli al gatto.
Potessimo vivere di solo desiderio
saremmo eternamente felici.
Non c'è bisogno di pensare Dio
per vedere uno più grande di noi
ci sono i giganti del basket e gli intelligenti del Cern
che messi insieme alla guida della moltitudine
possono governare il mondo con la forza
e l'intelligenza e il senso della giustizia
che non per tutti è chiaro se non è evidente
innegabile e tangibile
14.
Nel fondo della botte c’è la feccia fa il vino buono
non l’umore dei potenti che guidano il mondo.
15.
Che Dio ci dia la luce è un nostro merito
che fa parte delle nostre risorse
Parrebbe che tutto ciò che è bello
sia il cosiddetto divino.
Tutto ciò che si estrae dalla materia
è puro come dovrebbe essere il divino.
Bella in ogni sua forma è la materia
che contiene, divina, la vita.
La materia piena di sé si offre
a chi trae idee dalla materia grigia.
Credere di sapere il perché Iddio abbia fatto il mondo
è la presunzione di poter pensare come Lui.
Gli effeminati sono la varietà maschile delle donne mascoline.
Dove non c'è giustizia manca l'uguaglianza
proprio là i forti prevalgono sui deboli
e i potenti adottano i servi per i bisogni del giorno.
16.
Decalogo.
Il premier sta un po’ più su della legge -
1,
La legge è fatta per il popolo, non per il premier.
2,
Il premier non muore mai : esso è eterno.
3,
Il premier ha vinto le elezioni, la legge no.
4,
Il re è la fonte del potere; il premier è colui che beve per primo.
5,
Il premier è la volontà della maggioranza e fa quel che più gli conviene.
6,
Il premier sta sulla terra, la legge sulla carta.
7,
La legge non è ingiusta, ma il magistrato si.
8,
Quanto più il premier è potente, tanto più la legge è legittima.
9,
Quando il potere sta nella legge, è giusto aggirarla.
10,
La volontà del premier è quella della nazione.
Il gran pavone campidanese
che non desta scalpore
per non sollevare polvere e confidenza
con diffidenti e delatori confidenti
e sospettosi, sentenzia che:
specialmente chi ha i titoli
per occupare grandi spazi nel mondo
teme di essere privato della vita
come si usava tra antichi ciclopi
vecchi giganti e nuovi titani
e profeti provetti che annunciavano proventi
celesti con messia orientali destinati
alla tirannia di notti buie dei primi bianchi mugnai
venuti dietro il destino che detiene la giustizia
del mondo a cui tutti si partecipa
per avere salute e miseria
gaia ricchezza e luttuosa malattia,
tutto alla luce del sole democratico
e al chiaro di luna amica dei mugnai
17.
Sono certo che Iddio abbia sistemato il Monte e il Mare
lì dove stanno, affinchè io possa contemplarli
e pensare quel che vado meditando.
Chi ama il miele non fa male alle api
Che siano ridicole le tasse sul celibato
son d'accordo, chi non sopporta il sesso dell'altro
si diverta col suo giocattolo fino a scorticarlo
ma all'esenzione del dovuto
di conventi e monasteri per celibi e incontinenti
oppongo la mia protesta e voto contro.
Chi è ghiotto del midollo sa che il manzo ha da morire.
Sull'infanticidio e consumo delle carni
dei bambini che l'inumano Crono divorava
i primi re dell'antica Grecia se li imbandivano
per dispetto tra parenti concorrenti al trono e a Dio
Già, per funzioni religiose si scannavano i bambini
Non si amano i figli senza voler bene alle donne.
Pare che in una delle tombe trovate
nel giardino degli ulivi di gerusalemme
dove c’è un convento francescano
abbiano individuato lo scheletro di Giuda
l’impiccato che si aveva fatto una collana
con i trenta denari della sua mercede
che la pro loco vuole assegnare
alle tre religioni eredi di abramo
purché facciano una pace duratura
18.
Bisogna ascoltare chiunque
perché in tutti c’è un pezzo di verità
e ogni fatto nudo - sento quel che dici -
bisogna d'un abito ragionevole
ovvero che sia gradevole.
19.
I fatti sono le dande della ragione
20.
Lo sa Iddio, dicevano quelli del cortile
dove il predone ha fatto il nido
se la prima arma sia servita per prima
alla difesa o all’offesa, a custodire o a rubare
Il tempo nel cielo non esiste
tutto è fermo, presente e immutabile
solo la luce corre senza binari
nella profonda oscurità impraticabile
dai marziani che ora dormono
inebriati dal gaio vino di Marone
che riempie di schiamazzi il vuoto
e completa l'eterna esistenza delle stelle
Colui che pensa, qualcosa di certo è.
Come colui che vive.
Se l’uomo è nulla non sa neppure cosa sia il nulla.
Lo spirito santo è quel che vorrei essere senza sapere cosa.
A che serve a Dio l’intelligenza umana che lo riconosce?
L’uomo che pensa a Dio è quello che Iddio ha pensato per lui.
L’intelligenza è nell’uomo che l’attribuisce a Dio.
L’onestà viene dal nulla come tanti ciarlatani
e l’umiltà resiste nella fortuna
dell’eroe dalla personalità innata
dal sangue purchessia
dalla casta dei sacerdoti dotati di carisma
Quando i lavoratori non sono uniti
perdono la battaglia del sale che condisce la terra
essere uniti per non essere sopraffatti
da chi avvelena l’acqua del pozzo
Anche se molto di quel che si dice non si fa
nondimeno è bello dirlo, ascoltarlo e ricordarlo..
Come distinguere l’amore verso il prossimo
da quello verso il mondo?
Ognuno si pone il problema di come risolverlo
Anche se le promesse non vengono mantenute
sono sempre più gradevoli delle minacce.
Il mistero umano non è Dio
ma l'intelligenza dell’uomo
capace di essere arrivata fin qua.
Le damigelle coccodè e i capponi coccodi
(sarebbero quei paesani che non pagano inviti nelle bettole)
Di carne insulsa son pieni i pollai
dove si riempiono e chiudono
-all'insegna del vecchio pollo
che danza sulla punta degli artigli-
le uova alla perfezione
e deve essere tale maestria
a privare la carne di sapore.
Ci deve essere un difetto nella macchina
poiché l'animo maestro è l'ultimo a invecchiare.
Di incommensurabile c'è solo il cielo
è che sia frequentato dagli dei
che non conoscono la fatica
è un'altra storia che certo è più lieve
La nostra realtà affonda le sue radici
nell'intero globo che ogni tanto sputafuoco
ci contiene e sostiene in tutto
quel che siamo e facciamo.
Facciamo in modo che
ogni essere sociale
sia responsabile di quel che fa
e - quando deve - non fa
Penso sempre alla giustizia
se sia ben disposta a soccorrermi
nel momento del bisogno.
E spero costantemente che tenga di più
alla parte del diritto naturale
che non a quello soprannaturale
che non sta in piedi senza le ali
e senza reclami da fare
non ha proposte da avanzare
Fa uno strano effetto sentirsi felici in strada
e veder la sofferenza in campo
patire seduta e in piedi
e solo distesa è muta.
Gli sia propizio il giorno, di tanto in tanto
Amico, è la parola più usata al mondo
e come tutto ciò che più si usa
più si deteriora.
L'ingiuria che offende mira al corpo
che si espone alle beffe
la battuta salace mira a scalfire l'animo
che non appare agli sconosciuti
Uno è il dire e altro è il fare
e chi dice quel che deve fare
mostri di saper usar le mani
e agire di conseguenza.
Il buon uomo rispettoso dei suoi simili
fa parlare i fatti a bocca chiusa
e muove la lingua a far saliva.
Poni le orecchie sull'attenti
per distinguere le stesse parole
adattate al giorno e alla notte.
Dubito che il geometra del sistema solare
si esprima con i geroglifici dal pulpito
come i bei profeti perfetti come antichi poeti.
Senza parole il mondo è muto
con i fatti sorride e piange.
Come riconoscere in un perfetto abbraccio
se è di sincero affetto?
Prendilo com'è, il tempo
che per sua natura fruga l'animo
se vorrai, lo scoprirà.
La lingua come il coltello taglia
e come l'ago cucisce.
Molti fan bello a parole
quel che è ancora da compiere
mentre altri ricamano sul compiuto
cupidi, ninnoli e arabeschi d'oro.
La lingua come la lancia di Achille
cura quel che ferisce.
La costanza dell'amore e dell'amicizia
non si misura con le parole
ma con il calendario del contadino
che tien conto dell'incostanza del tempo.
Che vita è trar vantaggi dagli altri?
Che ne è dell'amore
se ne spremi il corpo che lo contiene?
Torrenti di parole travolgono i natanti
due scudi di sughero hanno salvato
Mosè nelle cateratte del Nilo in burrasca.
Il fatto che tu mi dica la tua verità sull'amore
non impedisce che io possa deformarla col vino.
Una lingua pronta lusinga il cuore
uno sguardo da sollievo all'animo
Che sia fedele alla ragione
non mi impedisce l'uso della menzogna
che vanifica un probabile agguato.
Con voce soave ti danno il cuore
con mano lieve ti frugano le tasche
con occhi distratti e vago sorriso
son soliti prendere e dare
quel che più interessa
Crederei di più nel gran Gran Dio del Campidano
se sapessi a chi per primo
ha insegnato a leggere indicando le lettere
con suono e significato, con l'indice
e a scrivere con la mano destra.
Molti hanno la lingua obbediente all'animo pio
altrettanti l'hanno indipendente dalla mente.
Molti altri l'hanno impastoiata di bonarietà e malignità.
Chi sa se il vivere non sia morire e il morire non sia vivere? Euripide
Bene. Se il cinico è povero è anche onesto.
Ricordati che la fiducia si accorda e si concede
ai propri simili se riesci a leggere nel loro animo.
Bene. L'animo è umano e sta in piedi
l'istinto è rimasto animale, quindi prono e disteso.
L'uomo è altro da sé quand'è disteso e dorme.
Bene. Quand'è seduto è in terza persona. E pensa.
In piedi agisce e disteso riposa e pensa se non sogna.
Col pensiero si conosce ciò che deprime.
Bene. Non si pensa male con i piedi a mollo.
E nelle tenebre cerchi la luce
con le mani vicino alla porta.
Bene. E pensiamo al cielo infinito
contemplando la vasta e profonda distesa marina
che confonde i vari pensieri che restano vaghi
sulla salata e bianca cresta dell'onda.
Bene. Invecchio - e, naturalmente -
non posso far altro che tenermi compagnia.
A volte mi viene da pensare
che il Gran Dio del Campidano
non voglia essere obbedito
come pretende quel caporale cieco
dal più gagliardo dei suoi soldati di leva
calati a Oristano seguendo il corso del Tirso.
Molti si chiedono se quel che hai è tutta roba tua
e quanto, del mucchio, è bottino del mondo.
E il mondo, il luogo dove c'è posto per tutto
non garantisce che chi nasce onesto
muoia incorruttibile come la luna.
Della sola madre è bene fidarsi
perché chi da Lei nasce
è naturalmente nato onesto...poi sarà quel che sarà...
La fiducia tra i propri simili sarebbe un eccellente affare
se non esistesse l'inganno umano e le trappole animali
I Compagnoni di un tempo eterno
che mi han sostenuto anche nei momenti migliori
mi trattengono dal lasciarmi andare come Ofelia
nella libera corrente del Cedrino
e mi pungolano come usa il bovaro
a sentire quel che consigliano di fare
sanno che non metto il piede dove è facile cadere
perché, con passo malfermo, se vacillo, ruzzolo da solo
poi si deve rovesciare il mondo per rialzarmi
Penso di quando in quando
che il Gran Dio del soave Campidano
ci abbia dato vita per suo diletto
insegnandoci ad amarci per la grazia
che gli è dovuta per averci messo
in piedi sui sentieri della vita
che conducono alla sua presenza.
Non so se banchieri e bancari lo consultino
quando concedono prestiti ai poveri
con minacce di inesorabili pignoramenti...
Non c'è vecchio priore di san Francesco
che non ne abbia un'immagine nel portafogli
e sulla faccia interna della porta di casa
a cui volge l'occhio mentre esce
confidando sulla protezione giornaliera
e sulla riconciliazione col mondo
dopo la lacerazione del peccato originale.
La moglie, da par suo, gli affida
le proprie faccende amorose
come ogni pia zitella d'Irillai
che gli confida le sue speranze sentimentali
mentre sfaccenda con pentole, tegami
e filindeu, ogni anno per i pellegrini
che non mancano ai Gosos della Novena
a maggio, il lungo mese di Maria Mariana
che distende i giorni al solstizio d'estate
e alle mele dei compari di san Giovanni
il Battista profeta del cugino, morto
un per l'altro con la divina concessione
della volontà Paterna.
Quando pensi di pensare
pensi a qualcosa di concreto.
Fidarsi degli altri è un rischio
e se l'animo è fermo e non volubile
aver fiducia in sé è una certezza
Buona sorte e gran fortuna
avere un animo discreto e leale
camufatto e nascosto nel cuore
Predu Pilurzi, senza studi avanzati, scoprì su gupu
(o cratere di sughero -concavo- tratto da un nodo dell'albero)
oggetto di leggero sughero per bere il vino come in coppa
la scoperta successiva furono i tappi sempre di sughero
formidabili per i fiaschi e le bottiglie
il legaccio degli otri eran sempre corregge
di buoi castrati per esser domi a tirar aratri
e carri e le statue di sant'Isidoro beato
e ornato di spighe.
Poco importa che sulle persone si congetturi
se chi lo fa non può farne a meno
poi si sa che una vita è composta di particolari
esaltanti di notte e di giorno minacciosi e deprimenti.
Sovente mi meraviglio di come sia facile
campare senza far del male ad alcuno
come vuole il primo precetto del Gran Dio
del vispo e generoso Campidano
che ci ha fatti puri e prosperi
per andar sposi alla dolce innocenza
che risplende nella luce perenne
della sua inestimabile Grazia.
Oscuri guadagni nascondono malefatte.
I soldi volano di mano in mano
come i sogni non visti di mente in mente...
Con i denari, se li dai, comunque tu li dia
conta anche che possa non riaverli
conta pure di averli affidati al vento
che li accumula nei vicoli sottovento
dove i ragazzini fanno le prime briscole
e fumano le prime cicche sottratte ai padri
e vivono i primi giorni propizi alla libertà
Il primo padrino che tenne a battesimo Predu Pilurzi
non sapeva leggere né scrivere
ma era in grado di fare delle croci enormi
grandi come la prime pagina
del primo quaderno dell'alunno
primo della classe al primo banco.
Egli era di quelli che rivoltavano la terra
a zolle per coprirvi l'antico seme del grano
e moltiplicarlo d'anno in anno per saziare
quelli che la scampavano dalla guerra feroce.
Predu ebbe da lui l'incarico di chiudere il mercato alle due
e dare ai porci le merci rimaste invendute
perché scadenti ma eccellenti a dar fieri presciutti
da tagliare a fette per la dieta del palato
o a dadi come il polpastrello dell'indice
che diletta gli anziani d'Irillai
che lo fanno schioccare come caramelle
in bocca di donne mansuete
e dei bambini alla moda d'ogni tempo
i più moderni: gli ultimi nati
Non ho alcun pegno da dare
neppure un agnello da latte a natale
non un agnello che sappia appena belare
e forse lo farà al solstizio quando sbocciano
i gigli gialli nei campi di Calalunga, memori
del compianto Gianni Pastore Padrone
A cui auguro che una buona veglia
lo guidi nelle faccende odierne.
Egli sapeva che senza fatica
non si naviga e non si scavano le montagne
per far opere egregie senza stanchezza
ne ponti che scavalcano baratri e fiumi
senza rischi per la vita umana
senza la costanza dell'impegno
non si piantano alberi di cuccagna.
Egli sapeva non esserci
cristiani in perfetta grazia di Dio
che vivano nella corruzione del mondo.
Gianni, Giovanni Pala, Pastore Padrone
sapeva che di inesorabile e necessario
ci sono solo i giorni e le notti.
Giovanni Pala, pastore-padrone e marineri.
Nato a Buggerru nel '940
vissuto come in uso nel mondo
morto a Carloforte nel 2020.























Nessun commento:
Posta un commento