domenica 12 gennaio 2025

ben alì 26835 Fate salire il sangue al viso di un’uomo + 37: 19.875


questa è la foto che più soddisfa il mio intendimento

sulla bellezza

 




I

Piano Morale: autonomia del giudizio di valore.

II

Piano Politico: autonomia della decisione concernente il bene comune

III

Piano Culturale: invenzione di stili di vita, modelli di consumo e arti di vivere

IV

Piano Esistenziale: capacità di occuparsi di se, invece di lasciare che esperti e autorità decidano ciò che è

buono (per noi).

V

forse sobrio-briatore  santachè  e  melon


doppia coppia desta destra


hiede alla divina natura la presenza di una anomalia infernale fuori luogo nel suo regno?

Ma perdio! Il diavolo per gli intrecci del demonio.

 



In chiesa non si ride: la casa di dio è la serietà che porta alla sottomissione alla sua volontà che è scritta nei quaderni della rivelazione ben intesi solo da preti, ayatollah e rabbini, la cui inflessibile severità ha marcato a fuoco il tempo con roghi e forche: dio tenga lontano da loro la mia ombra



  ritorna ridente saturno come uno strozzino col suo oro

 



Diogene nella botte spiritosa rivestiva se stesso, lo spirito che di nulla ha bisogno se la gente l'ha deluso: la botte contiene il vino e il corpo contiene la persona comunque sia, con lo spirito che l'agita fino alla valvola di sfogo delle budella, corpo e spirito son tutt'uno. Meglio muto e monco che dar voce ai prepotenti che sorvegliano gli obbedienti:

La verosimiglianza è la realtà dal lungo respiro a cui attinge senza tante cerimonie, l'intelletto dell'artigiano, del carabiniere e del barbiere che ha bottega in piazza e non ha garzone



    

 


L'anima (la facoltà di pensare?) è l'idea estratta dall'ombra di un sogno reticente: non sa e più di tanto non dice

l'anima è la cosa che in noi, per noi, fa i paragoni con gli altri per non lasciarci vivere da soli

l'anima è l'immagine di dio, la sua prima apparizione sulla terra

poi se ne udrà la voce col fuoco del fulmine forgiato dal vulcano per ardere i rovi del campo da pascolare

non va bene dire il fulmine è cosi fatto: bisogna vederlo -

il fischio del merlo bisogna sentirlo, non vederlo scritto -

mentre l'animo (che decide per noi sul no e sul si) fronteggia le avversità reali e concrete di chi nel mondo veglia, coltiva una rosa e fa l'amore in strada

sarà importante non dire quel che si è visto e non vedere quel che si è sentito

l'animo è quel che dico per sentir quel che gli altri rispondono


















































 

L'intelletto senza i sensi durerebbe quanto un breve sospiro...

Intelletto è quel che attiene alla veridicità dei sensi o, altrimenti, l'intelletto ordina quel che i sensi via via raccolgono dalla realtà esterna, oppure: l'intelletto è la coscienza di quanto i sensi percepiscono, ancora: l'intelletto è la realtà dei sensi e, forse, la loro sintesi

...i sensi senza intelletto brancolerebbero ancora nel buio.

L'intelletto è fuso nella materia adatta ai sensi.

Solo nel corpo sostenuto dai piedi c'è l'intelletto e il suo linguaggio esprime lo spirito prudente.

Pensiero e materia viva son tutt'uno: con l'uno c'è l'altro.

 


Con l'inerzia della morte trova riposo malinconico il pensiero. 

 

Dire: non penso a niente è una somma bugia pensata e detta a fior di labbra 

 

La storia tramanda le testimonianze delle persone sugli avvenimenti che hanno scosso il mondo, dopo la rinuncia di dio di farci tutti buoni e cari come gli apostoli e gli anziani del contone Ballaloi



Solo la bontà umana è spiritosa; l'invidia è triste, porta a calpestare le aiuole e a far pipì negli angoli bui

Predufava Mannebadas: "socrate è un'amico, platone è un amico, ma la verità vale di più."

aristotile secondo ammiano suo biografo.



Ogni classe dominante presenta le sue verità come eterne. Carlo Marcs

 I  L A B I R I N T I 


37 - XXXVII    


i libri si spolverano con gli occhi Leggendoli


Questi libricini vanno presi per quel che sono: unici, simili  tra loro e diversi dagli altri. 

Essi parlano di quel che può accadere di sentire per poter pensare.

Queste pagine hanno la sola pretesa di vivere in libertà.



Quotidiani e confidenziali colloqui.

Appunti, note, ricordi e citazioni.


Perché risparmio?

 Ma perché non voglio che i miei eterni simili

 dicano che ho divorato tutto io!

Io, che proprio non sono adatto a correre 

con la frenesia del tempo che consuma l'inesauribile

 nell'incapacità motoria che me lo  impedisce.


Nonostante tanti siano i sentieri 

che si partono dalla via maestra 

sempre c'è un orma che chi precede.

Si conosceva la Bibbia al tempo di Catone?

Ermogene Tigellio, musico e poeta sardo

principe degli improvvisatori e libertino 

inviso un po ad Orazio


 Chi è più elegante, integro e sano dell'uovo 

che fino alla rottura non abbandona la sua natura?


Ho comprato delle pastarelle per una festa 

e una aveva della muffa 

indeciso sul da farsi, lasciai perdere la faccenda 

e col timore di far peggio

 non dissi nulla e non protestai 

pregando dio di non ostacolare il mio proposito


Ah, se la morte concedesse una seconda prova…

possiamo rimettere in sesto le mancanze

Per trovare la giusta misura 

ci vogliono più prove 

va meglio dopo la seconda

 e con la terza si tirano i remi in barca 

che la deriva è al timone 

ed è al corrente di quel che Dio vuole


È la natura che rende un po simili i suoi regni.

L'eccitazione che si conosce nel regno animale 

è un po come la scintilla che emette la pietra focaia 

che ne ha la proprietà e, con la circostanza esterna 

dello sfregamento, da vita al fuocherello che riscalda 

le genti infreddolite e fa bollire l'acqua dei maccheroni

che sostiene l'ardente eccitazione dei focosi paesani.


Che interesse ha il pidocchio 

 che è sempre l'ultimo a morire

 e in più sa star zitto?

I parassiti, che non misurano il tempo

ciechi come sono non cucinano 

e dei sapori se ne infischiano

praticano quella fame che non attende

mangiano sempre perché non dormono

 divertendosi a divorare il mondo a spizzichi 

e cena, colazione e pranzo non distinguono.

Sono i re del mondo col ventre senza tempo.


Chi in cuor suo non spera di arrivare a fine anno?


Storia di primi sardi portatori delle antiche torce 

ancora tutta da scrivere.


Chi abituato ad avere i soldi in casa

 non si ricorda sotto quale mattonella li ha nascosti?


Chi ruba buoi ha solo due gambe.

A volpi e sparvieri piacciono le gallinelle

gli adulti preferiscono le uova snervate

come i vecchi poppanti e gagliardi 

 che si eccitano per la brodaglia 

della gallina vecchia e spelacchiata.

I pesci vengono derubati mentre mangiano 

il cibo offerto con inganno

da chi sta impalato come una sentinella.

I piccioni vengono intercettati in volo 

dagli spavaldi  sparvieri, briganti dell'aria


Che gli dei siano tra noi

 fa pensare a quelle teorie che ipotizzano 

corsi paralleli e concorrenti allo Stato repubblicano

 come le monarchie per grazia di dio ora in disuso.


A cosa si fa presto a decidere 

quando in canottiera a maglie larghe 

ti coglie il vento freddo e umido?


È rimasto oscuro il perché Melchiorre Murenu 

poeta cieco del Marghine

 è stato precipitato dalla rupe Tarpea del paese

Dicono che agli impiccati si rizzi il membro

 a cui gli apostoli appesero la borsa di Giuda 

col compenso per la bravata compiuta 

all'insaputa delle ripide scale gerarchiche


Perché gli antichi chiamavano vergogne gli organi genitali?

Perché  non sempre obbedivano ai comandi del tutore

 e agivano, se si può dire, spontaneamente

 facendo vergognare i capi del cantiere


Mi hai visto? Così mi hai perduto

 perché un triste sogno mi rapì all'improvviso

il primo sguardo, e poi la parola 

con l'odore e il tatto 

e a concludere il bacio.

Un occhio dello sguardo è amore, l'altro è desiderio.

Un occhio dello sguardo indaga mentre l'altro sorveglia.

L'amore corre col sangue nelle vene.

Per l'equilibrio del corpo e del mondo

 fin dall'inizio

 se un occhio arde e brucia l'altro piange e spegne.


Quando il ventre chiama la bocca sbava 

e l'occhio coglie lo sguardo della cuoca 

interessata alla tua fame più che all'ombra

 del tuo amore che salta le frecce del tempo

Lo sguardo d'amore emette le scintille

 che bruciano il cuore guardiano dell'animo.

Il caldo scioglie quel che il freddo ghiaccia.


Tutto è materia di critica con ragionevole scelta.


Quando l'ombra si ritrae è tempo di dormire.


La prepotenza è dei ricchi 

come la stupidità è dei maleducati.


Il mondo è quel luogo che si svolge spontaneo

 con le cose della sua natura.

Dall'andare  in guerra o commettere adulterio 

 al mangiar focacce calpestando le aiuole

 con l'animo colmo di amaro rammarico 

per non aver vinto alla lotteria del merlo


Come esser sereno per fronteggiare la sciagura?

Come tenere l'animo quieto 

se la disgrazia incombe?

A che serve temere il male che ci minaccia 

senza certezza che arrivi 

e non sai come scansarlo

 né come sopportarlo per non schiantare l'animo?

Da ieri, parte della notte in veglia 

e stamane non riesco ad andare oltre.

Dì qualcosa.

Affronta il male come se fosse diretto ad altri?


Il decoro è proprio dell'età di mezzo 

l'inizio e la fine ne fanno a meno 

i bambini giocano senza mutande

 e i vecchi si dimenticano di indossarle 

quando cantano nei balli in piazza 

e le vecchie danzano lievi 

intrappolando con le mani le nuvole nell'aria

e mostrando impudiche le parti sacre al mondo


L'incertezza in cui viviamo

 vien da collegarla al passato che ci ha prodotto 

e che per secoli e millenni abbiamo confuso

 i sapori veri e genuini della realtà  

con i falsi sapori di inverosimili rivelazioni

ora trovo tragiche le cerimonie formali e sfarzose

 che perpetuano le vere falsità del passato


Sull'indole

per capirne il carattere va osservata alla prova 

in campo aperto o chiuso in cella

oppure seduti a tavola dove ognuno rivela

 il suo modo di mangiare, che molto o poco 

sia il cibo che deve bastare per tutti

certo l'indole è diversa tra chi para chiappe

 al fuoco e subito lascia posto agli altri 

e chi invece non si ritrae dal focherello

 nemmeno il tempo di far la pipì


Quando dalle tegole gocciolava la neve

con le prime coltivazioni della terra

 nei vasi e nelle brocche di argilla rossa

cominciava la manipolazione del mondo

nell’angolo del Contone Ballaloi d’Irillai

 dove nonne e nipoti filavano la lana 

e le figlie madri pestavano il grano del cibo.


Non so di chi la natura possa esser figlia 

so di dover credere che sia madre del mondo 

La libertà è il sostanziale dono della natura 

così giudiziosa nell’attribuirlo ai suoi prodotti

che vogliono studiare la sua sostanza fisica

con la curiosa intelligenza e lo sprone della ragione

l’eloquenza che fa elegante il dialogo e il discorso

con la poesia per esprimere quel che ciascuno ha da dire

e la filosofia che è l’esercizio del pensare sulle cose 

e gli affari del mondo

la politica è la ricerca della pacifica convivenza dei popoli

la giurisprudenza è l’applicazione delle leggi 

frutto  dei precedenti usi e costumi

la medicina è la cura del corpo che lievita l’animo

la teologia ha per campo Dio  e il suo  cielo nell’aldilà  

la letteratura fa elegante la narrativa 

la storia racconta l’attendibile memoria del passato

lo studio delle lingue ampliano le comunicazioni 

col presente e il passato delle genti 

che sanno contare, sommare e dividere 

per poter pesare e misurare


E quelli che speravo di incontrare 

li trovai alla stazione ad aspettare

 grandi come chiese medievali

mentre le loro figure calve e grige

 prendevano i colori del rinascimento


Sistema solare copernicano.

Nel giugno del 1633

 la chiesa, argine di libertà,  condanna Galileo 

per credere che la Terra giri attorno al sole 

che, nel gran cielo di Dio, non sta mai fermo.

  

Era dunque il vento 

quello che si strusciava sulle fronde stanotte…

da ciascuno il suo metodo purché ragionevole


‘’Non è corrotto il liquido ma il vaso’’. 

Epicuro, a proposito della ricchezza.


Il giorno dei morti è quello funesto 

in cui ognuno piange i suoi defunti

che siano morti come i 'giustiziati' di Goya

o vittime dell'oscuro amore

che han pianto nel canale di Borbore .


Non so nulla di Atlantide ne delle isole beate.


Il momento e  il giorno della disgrazia 

si appuntano indelebili nella memoria.

L'ora della nascita e della morte

 saranno comunque ricordati da qualcuno

 che non ama esser visto piangere

 e si copre il capo per non esser deriso


Come fidarsi di uno sguardo maligno?


Buona la luna quando appare

 a illuminare i filari della vigna

 prossima alla vendemmia

nella veglia notturna del vignaiolo 

che teme i branchi delle volpi paesane

 amanti dei grappoli maturi 

preziosi più dell'incenso

 e della fetida calunnia che l'uomo 

perfido e dappoco sparge dell'insidiosa

 invidia che gli alberga nell'animo cupo e tristo


Cosa c’è di prevedibile come il sorgere del sole?


Non credere alle sciocche dicerie 

che gli spiriti dei parenti morti 

possano nuocere o aiutarti 

nella stupida carestia del settimo 

anno della crisi matrimoniale


''L'Impero indiano è un dispotismo 

benevolo senza dubbio

ma pur sempre un dispotismo

e il furto ne è lo scopo finale.''

G. Orwell,  Giorni in Birmania.


e ché?

Forse il pudore non nasce dall’invidia di chi vede

e, per decenza, non ha il coraggio di fare 

quel che per camminare si è sempre fatto.


Con Auschwitz è finito il timor di Dio.

Tutto ciò che di buono e bello 

l'uomo è riuscito a fare

 è stato solo per la divina grazia del Signore.


Studio 

Come difenderti per strada 

se qualcuno ti para la gamba 

e un altro ti spinge alle spalle?


Ci vergogniamo di nascere come gli animali 

che non si vergognano di riprodursi in strada

senza sapersi costruire casa.


L’estro, o passione amorosa, è il genio della vita 

che non semina calunnie per detestare 

chi ha eccellente Fama nella Congiunzione dei Corpi.


Perché temiamo i pazzi disarmati e non i savi armati?


La castità degli amanti che non congiungono il fisico

come se far  l’amore fosse una pena 

e non il sublime piacere del corpo

che si risolve col terzo appresso 

alla coppia che fa eterna la vita

a cui i nati e i morti danno

 il senso nella continuità

dell’esistenza comune.


Non sciupare quel per legge è tuo.


Quando sulla strada del mercato capita 

di mangiare un panino con mortadella

come un pensionato felice di essersi perso

 una qualche coppia di cani ti guarda 

e scodinzola sbavando come a dire: 

Dammi un po della tua ricchezza

 se non vuoi che il mio compagno

ti sbrani i risvolti dei calzoni 

e io stesso sia costretto ad abbaiarti

 per aver parte dei tuoi beni

 che non puoi difendere dal momento 

che non hai un bastone da passeggio 

col quale scacciare le mosche 

ricche di leggerezza e senza casa

che volandoti attorno intendono assalirti 

come usano i predoni nei boschi deserti 

che ti spogliano dei calzoni alla moda 

e delle scarpe nuove con i calzini da prete 

pentito di essersi congedato da cappellano

 militare, ora senza l'attendente 

che quando era di malumore

 credeva nei giorni propizi al malagurio

e senza ingiurie di nemici ostili alla pace

 da combattere senza aver ricevuto offesa


Non credo che l’amore pensato 

escluda per pudore smodato

il godimento fisico del piacere elastico.


Se la vita è il bene maggiore

 lo dobbiamo al pensiero d’amore 

che porta all’abbraccio degli innamorati

 che danno il primo senso all’esistenza.


Il pudore della casta fanciulla

 costringe gli occhi a guardare i piedi

il pudore della vergine monachella

 costringe gli occhi a mirare gli alti cieli


Qual’è l’uomo comune? 

Quello che ha un solo vestito come l’asino

 e lo cambia solo la domenica?

Quello agile con le unghie lunghe abile nel rubare?

Quello sicuro di sé che fa gruppo con i suoi pari?

Quello decente? Quello “buono per natura “?

Quello disarmato che si difende con i suoi simili?

Il viandante ''povero in canna'' in perenne pellegrinaggio 

e senza requie come un educato bracconiere? 

Quello che teme più i pazzi disarmati che i savi armati?

Quello che adula i potenti e adora gli idoli?

L'uomo comune è quello normale che spasima d’amore?

L'uomo comune è quello che non sa dove colpire.

Il 'guappo' e l'invidioso? Quello elegante e gentile?

Il 'servo' con gli occhi aperti per non vedere?

L'uomo comune è quello che ha la tua stessa forza?

Quello che fa a meno del bastone.


Devo credere che non tutto quel che la natura ci da

 sia buono, dal momento che assieme al ravanello 

abbiamo in dono anche la cicuta.


E prima di Giove i re tenevano l'ascia in mano 

ma certo, non per affilarla a tagliare legna.

Dopo, dal fulmine, si fece lo scettro 

per allungare la mano dove non arrivano le unghie.

 

Il bambino che viene dal nulla 

deve essere nutrito 

e allevato all’arte del ben vivere

dall’adulto che guida il bambino

 che avrà poi cura dell’adulto da vecchio


Bella la gente giovane perchè bella è la giovinezza.

Bella è la donna gravida, prima meraviglia del mondo.

In nove mesi riproduce la coppia generatrice.

Tempo fa i neonati della libera seduzione

venivano abbandonati alla porta degli sposi

 senza figli, ora gli ultimi nati senza panni di lino 

piangono nei bidoni della spazzatura differenziata

ma cresceranno come eroi 

per vendicare la vergine madre 

ingravidando altre fanciulle ingenue

e incorrotte come madonne sedotte

 dall’eterno tracotante amore.


Non tutti i mendicanti fanno a tutti compassione.

C’è dell’ambiguità da una parte e dall’altra.

C’è qualcuno che non si lascia impressionare

 dall’umiltà dell’altro e pertanto dubita di se.

Dopotutto non a tutti è dato appartenere 

a una classe distinta, e non tutti lo vogliono

tutti siam figli della natura e dell’amore

dagli snob che profumano dalle orecchie

ai mendicanti che puzzano dalle ascelle 

siam tutti nelle mani dei pochi 

che interpretano i desideri


Autopromozione sociale

Consigli di base vestiti d'allegria

 autogoverno dei quartieri in paziente attesa

 collegialità del paese natale riunito sotto il ciliegio

a chiedersi chi è quel qualcuno che ha fatto la natura 

nella eclatante realtà in cui la viviamo.

Già, dice l’evidenza, di chi è il mondo in cui viviamo?


È quando non si comprende la causa 

di un avvenimento che il destino mostra 

i suoi baffi da topo che si salta la coda


Autogoverno di una  libera città a maggioranza

 patrizia in una libera regione a maggioranza 

plebea in una repubblica ad alterne maggioranze

 liberali e clericali, democratiche e reazionarie


I mali non corrono solo a valle come l’acqua

ma come il vento volano alto per  deporvi il vapore


Per conoscere lo stesso fine vive chi ama la guerra 

 e se ne infischia del pericolo e chi se ne sta in pace 

sotto la pergola a bere vino e a riflettere

 sugli avvenimenti che danno carattere

 ai giorni e alle notti e ricorda la bella donn’elene

che amava resistere al corteggiamento

e di don filize koddhanzinu, elegante e docile 

come un eremita tutto Dio e incurante del mondo


Chi pensa vive e si fa sentire 

La statua dalla cui bocca zampilla l'acqua della fonte

 non sbava, non piange e non si gratta mai le caviglie

cio considerano i pensionati che si dissetano

 dopo il caffèlatte e prima dell'aperitivo

Bella madonna senza mangiar mai

Il desiderio è già un auspicio

Non è la speranza che ci tiene in vita 

ma le faccende che vengono col nuovo

 giorno, comunque esse siano

umide o aride, pietose o crudeli

La crudeltà si manifesta dopo l'oppressione 

quando  alla tortura segue la soppressione


Chi sta nel bosco non per forza è un brigante 

piccolo di statura ma con la lama affilata

con i capelli tagliati con la roncola 

e la barba sporca come quella del frate

 che non si lava nemmeno a pasqua 

non è un bandito datosi alla macchia

col naso fine come quello di un segugio carlofortino 

per attuare di nascosto le proprie faccende 

e sta sempre all'erta più degli angeli nel cielo

quando sorvegliano le galline che fanno l'uovo

fuori del pollaio, ed è paziente, quando han fame

più dei cacciatori di funghi porcini che non dicono

 nemmeno alla moglie dove li han trovati

in un cucuzzolo che leggevano bibbia 

e vangelo coperti da un panno militare

chi se ne va nel bosco cerca il tesoro della volpe

 con l'inconfessabile desiderio di sfottere gli amici

 sportivi che spendono per una cravatta

 più del bilancio alimentare settimanale 

di una schiva famiglia famelica e numerosa 

come tante se ne trovano 

da una parte parte e dall'altra dell'equatore


L'ira non si addice agli stitici 

che finirebbero per percuotersi.


Corrono meno rischi nelle zuffe paesane

 i bassi di statura 

perché offrono poco ai colpi degli avversari


Il maiale ha sempre fame e mangia sempre

 mangia di tutto 

e tutto sgranocchia con 44denti

e tutto trasforma in ottima carne

 da consumare e conservare nel tempo

vive nello sporco e da carni bianche e rosse

pare stupido e non sa che farsene del giudizio 

lo sgridi e lui grugnisce, se ne infischia 

divora la prole come Crono il tempo 

se Eumeo non la mette in salvo

capisce al volo quando lo vuoi morto 

da come gli cerchi il cuore

 

L'infedeltà coniugale è il cogliere la mela 

nella improbabilità che

 la circostanza si ripeta

che può essere unica 

quindi tutta da vivere. 

La vita come desiderio insaziabile.

Difficile rinunciare a ''cogliere l'attimo''.

È il peccato femminile che cornifica 

il capofamiglia che porta il grano 

alla prole che può non essere tutta sua.

Eva coglie la mela

 già di Afrodite che fece becco Efesto.

È una lunga storia 

che porta alle immancabili guerre.

Intanto il capofamiglia porta la prole nei santuari 

e, in economia, baciano le statue dei santi più noti.

Come si fa la storia contemporanea? 

Chi aggrega: lo scienziato che studia il covid-19

 o chi scrive la storia con il mestiere di vivere?

 Quello dei due che ha conosciuto l'infedeltà coniugale.

Perché il covid, da influenza annuale 

ha ammorbato il mondo?

Perché esile è il filo del ragno e lucente il filo di seta

 ma più sottile è il filo della ragione filato dalla mente.


Se siamo materia esprimiamo puro spirito

 ma non pare che le nostre spiritosaggini siano materiali.

Non va in cielo chi non trinca anche la feccia.

Non ho nulla per giustificare di aver vissuto.

Se penso al pane non mi brucio al forno.

Se penso alla vita non so perché esista.

Dai materiali presenti nel cielo viviamo.


Il gioco

L'immaginazione è il riflesso della memoria

 che ricorda quel che si è visto e sentito

e da ciò scaturisce la poesia e l'arte

 in  quanto si aggrega in immagini 

come i sogni che incalzano 

le nostre fantastiche presenze ideali.


Vivere ogni giorno e morire quand'è l'ora

è testimoniare sulle verità della natura

 che sazia i desideri della vita.


Non sempre è vero il vecchio detto 

nelle province alla periferia della Repubblica

''che è bene star con i propri simili''

perché nei mercati vedi individui alti 

con persone basse e i giornali mostrano

 stangone giunoniche tener per mano 

nanerottoli da fumetto, al corso

 vedi mamme alte come Vittorio Galletta

 appese al braccio di un pallacanestraro

 seguire il loro pargoletto mettere i primi passi

quindi vedi bene che non distante 

dalla possente quercia sboccia

 il tremulo giglio del campo 

e tra i rovi germoglia la rosa

e la farfalla svolazza in ansia

 per gli sforzi dello scarabeo

 in opera sul manufatto


Là, al mercato...

C'è sempre qualcuno che apre la porta 

a chi vende fumo e a barattare parole.

Il mercato è lo spazio dove circola il tempo 

e ci si va per vedere e mostrarsi

per scambiare opinioni e pareri 

nutrici e tutori della verità evidente

per vendere se stesso con quel che ha di suo

e comprare quel che gli manca e non gli appartiene

ci va il rigattiere e l'avvocato 

per acquistare la cipolla afrodisiaca

e il vigile magistrato per separare il lecito 

sul banco del pesce fresco nel ghiaccio 

e la coratella dell'agnello dal capretto

e a contare i denti del maiale 

che ha due denti più del cane

...si entra con la speranza


La cosiddetta ricerca della (evidente) verità 

è l'antagonismo con l'ipocrisia


''L'umanità è imbarcata su una nave;

 ai passeggeri non manca nulla; 

ma c'è un cadavere nella stiva''. Ibsen


Credo proprio che si riferisse alla bugia.

Per millenni abbiamo viaggiato con la menzogna 

nocchiera della prepotente ignoranza.

Quel che la verità cerca è  l'evidenza coperta dall'ipocrisia.

I saggi antichi dicevano che la verità non si può vedere 

perché protetta dal sole che non si lascia guardare.

Infatti poco si sa del sole se non che brilla.

Si suppone che sia l'occhio di dio 

o una mescola mal riuscita dei caotici pagani.

Non sono gli abiti che nascondono la serena verità 

ma è sempre il lamento dell'umana ipocrisia 

che non ha l'ardire di lamentarsi perché muore 

senza aver voluto nascere  come un ravanello


Mai nato un Patrizio a Ohiai

qualche Patrizia, si, 

ma nessuno sarà il plebeo che diventerà patrizio

può darsi che risulti lui l'amico simpatico 

che fa gola a tutti i credenti senza pregiudizi 

che non equivocano sui sentimenti comuni

e non si stupiscono di nulla anche se noi 

ci stupiamo ogni giorno del sorgere del sole 

e azzardiamo previsioni sul futuro sgombro

 di imprevisti sugli infiniti sentieri dell'esistenza

 in vita sempre e per tutti enigmatica 

ma senza inquietudini se presa alla buona

moderando il vino

 per non esaltarci e poi deprimerci 

per aver comprato un libro d'ore

importante è che sia chiaro lo scritto

poi ciascuno interpreti le stesse parole

 come meglio crede, in virtù della sua coscienza


Può capitare che durante il sonno rigeneratore 

ci svegli un sussulto breve e inquieto 

 di cui son capaci solo i sogni

 quando l'animo riposa nell'altro mondo

e russa alla grossa sul margine del letto

da cui si rischia di cadere e sprofondare

 nel soffice vuoto che sostiene serve e padroni

pagani e monoteiste, ballerini zoppi e zitelle


Sì cerca la verità sulle cose evidenti

 e ci si ammala come distratti dal non vedere 

la classica lettera in bella evidenza sullo scrittoio


Antonio è arrivato con brache di lino

e con le novità Da(l)Nilo come Mosè 

per viaggiare sulle acque del mondo  

e sui sentieri del globo nello spazio    

sarà il nuovo patrizio repubblicano 

e nuoterà nell'Adriatico 

verso i lidi del Tirreno 

e del sempre nuovo mare

avrà il costume dei nonni 

e nobili saranno i suoi usi    

Wiva Danilo Antonio

nuova stella del firmamento  

di chiaro accento mediterraneo  

con la sopraveste della felicità  

Wiwano tutt'uno Danilo e Antonio!

Ewwiva l'arte più vecchia del mondo!

Viva l'Arte di ben proliferare!


L'arte è la dedizione alle cose belle 

con le faccende necessarie alla loro conoscenza.


La storia ordina le date del tempo

 in cui gli uomini sostituiscono il vecchio corso

 della giustizia col nuovo moderno e attuale.


È concepibile pensare che possa servire 

a qualcosa uccidere un innocente?

O confessa il ''responsabile'' o la decimazione?

O sacrificare una vittima affinché

 sopravvivano alla fame i nove rimasti?

È pietà uccidere affinché altri vivano?


L'inquisizione che bruciava le persone 

senza misericordia

aveva il crudele tiranno di Agrigento 

Falaride, come guida 

e non Gesù Cristo, il mite di Betlemme 

che conquistò Gerusalemme sul dorso di un somarello


Giustizia è fatta, dice il boia

 dopo aver strattonato le gambe penzoloni dell'impiccato.


Accostiamoci a dio puri e puliti

 e ai potenti lavati, profumati ed eleganti

e alle donne femmine con fiori e pasticcini

e agli amici solo eloquenti parole di baldoria

e a te di le sostanze dell'animo e delle budella 


Il nostro giudizio varia come il vento nel cielo 

e il tempo climatico sulla terra e sul mare

Che il giudizio sia di chi ha il viso rubizzo 

o abbia la faccia di chi ha la croce in spalla 

e non sa bene che farne ne dove piantarla 

nel caso che qualcuno voglia appendersi 

o metterla al fuoco ad affumicar salsicce.


La moda non nasconde quel c'è 

ma mostra - e da a intendere - quel che non c'è.


L'ignoranza va in estasi per le faccende dei ricchi

 fino a invidiarne la sciocca, capricciosa e ignobile arroganza


L'Antica commedia parlava di vecchie conoscenze

 che probabilmente non sono mai state conosciute


Non c'è padrino a Irillai e a Ohiai b.

che non avverta il figlioccio

 di non sputacchiare sulla sua ombra 

né su chi gli sta attorno

e giammai pisciare sulle mura del cimitero

specialmente se indossi le candide brache

 del costume paesano e regionale

e di non infilarsi un cotton fioc nelle orecchie

in casa della fidanzata

il che è molto peggio che soffiarti il naso

 senza moccichino, sul pavimento

 di una gioielleria con la guardia giurata


La moda fa sembrare utile e bello

 solo ciò che appare come novità


Non tutta la moda corrente 

è sempre elegante quanto arrogante


Non sempre è giusto e bello

 cambiare il vecchio utile e comodo 

per il nuovo ridicolo e scomodo

 a seconda del soggetto che l'ha in uso


Un vecchio vestito da giovane appare più ridicolo e sfacciato

di un giovane insolente che indossa un vecchio abito di Nestore


La terra è composta dalla lava del fuoco 

e dal vapore che crea l'acqua

 e dal soffio dello spirito ideale che è l'aria.

Il mondo è popolato da crudeli disperati 

e da pietosi giustizieri ossequienti allo spirito

 delle idealità che abbracciano la tiepida coratella.

Ci rimane il male minore del cielo degli dei

 che bevono ambrosia per non invecchiare.

E le ossa dei bonari beoni che han bevuto 

quel che han potuto per rientrare grati e sereni

nel grembo dell'eterna madre terra. 

Non le viscere? È uguale.

Come chiamare chi compie genocidi:

 bontà umana o ferocia animale?

Perché ci è proprio l'inganno 

che forse gli animali non hanno.


Dopo un colpo di sole

preso per essersi addormentato 

senza berretto in piazza, zio Felice Malispina 

 diceva sempre più spesso

che gli piaceva il midollo di bue. 

E pane intinto nel miele. Con molta grazia.

Dopo la notte nuziale. Malignava la moglie x 

che assortiva i condimenti delle pietanze.

Come vecchi deliranti con lo stemma d'ottone

 del cinghiale del monte sulla porta di casa

 e bambini speciali e viziosi da offrire alla luna.

Che sarebbe la terra senza la luna?

E la luna senza terra? Una secca zolla.

Che importa che una venga appresso all'altra 

se l'affare funziona?

Si sa che i figli seguono dietro i genitori.

L'agnello bela come la madre che l'allatta. 


C'è chi nasce per vivere felice sulla terra

chi per dare più di una mano per renderla felice

e chi invece nasce per distruggere il sorriso dal volto 

felice della madre che allatta anche il figlio della balia


Gli antichi signori della Baronia

nati con i primi frutti della terra

 chiamavano pane

 il primo boccone masticato e inghiottito.

 Pappa pappa


Quel che non sappiamo del cielo stellato 

- dove libera vaga la materia fertile e scadente -

senza anfratti e vette inespugnabili 

lo sa solo Dio che dice ai suoi vicini:

Non si può comprendere quel che non si conosce.

Il mistero dell’universo - “causa perdente”-

non risolvibile col problema del big-bang

 è che si trovi la particella prima

 - causa vincente - o no

 forse il primo mistero comprende

 le prime particelle che avviano il moto

 o è forse il moto che esiste da sempre

ma il mistero più bello di tutto il mondo

 è che la vita si propaghi col sesso

  e si mangi il pane e si beva il vino

e si muoia su un materasso di piume

in gloria della particella prima all’origine

 del gran frastuono del bing-bang

opera da fuochista inventore di petardi

e delle felici gioie che si fanno al buio 

nel dolce cuore della notte


L'evidenza è la voce delle cose chiare come la luce.

Le briciole agli uccelli dal becco fine e senza malizia.

Eppure vengono dal gufo, il più antico dei volatili.

Il fare evidenzia quel che accade dal barbiere.

L'uccello che vola alto vede le cose intere.

Egli misura la distanza senza metro.

Il già fatto mostra quanto è successo.

Come intervenire sul futuro oltreché

 aderendo alle nuove fronde sociali?

Dopo aver affidato il suo credo alla ragione

 che ha sbaragliato le mistificazioni storiche

all'individuo comune di certo lignaggio

non rimane che intrattenersi con l'arte

 e darsi da fare in poesia e pittura

 cinema e buon costume, musica e tango


Il non senso della vita non esiste

 e se esiste ci sfugge sempre 

perché abbrancandolo ci prospetta facile la fine.

L'unità familiare si ritrova solo ai funerali

I legami si sciolgono con i matrimoni

e la solidarietà si dissolve con l'eredità

sempre ordinariamente mal divisa.


Nonostante il soverchio peso della monarchia

 l'Inghilterra tanto è liberale che Dickens riposa

 in un'abbazia insieme a non so chi altro.

Nel Cremlino dormono in pace Lenin e Reed 

e non si è ricavato un angolino per il gran leone.

Nelle meraviglie vaticane si rivoltano

 le sole salme dei preti 

per l'incuria in cui si trascina il mondo 

voluto dalle divinità che suicidano gli onanisti.

I cittadini vaticani

 satolli fruitori del luminoso rinascimento

pensano a salvar l'anima

 fintanto che al corpo che dorme

                        ci pensano i giannizzeri svizzeri


Parrebbe che le società di cui si è finora giunti

a conoscenza 

siano composte tutte a strati piramidali.

Dalle moltitudini popolari della base che applaudono

 fino al dio sulla vetta che nasconde l'infinita protervia.

Nel mezzo veglia la solitudine e la morte.


L’etica è di parte?

Non farò mai ad altri

 quel che non faccio a me

che quasi mai mi  lucido le scarpe.

Credo di appartenere alle gente comune.

Credo che all’uomo comune

 non importi di sparare

 nè di affilar coltelli.

Potrei avere un’altra morale

 che mai imporrei a qualcuno


Chi ha fede nei misteri si salva 

come per dire, senza mistificare: 

Fiducioso, ho creduto

 adesso caschi pure il mondo 

è tutto vada come vuole chi rimane!


Il dettaglio della faccenda... Un tic.

Un colpo di coda caccia la mosca.

 La caccia e il maneggio d'armi e cavalli.

Non imbraccia il fucile in posta 

chi abita in case d'affitto

 ma aizza la canizza.

In posta ci sta chi ha da dare

 non chi ha da chiedere.

Dettaglio esteriore è un ticchio.

 Un tocco di nervi liberi.

Scuote la testa se punto dall'estro. 

Il circolo degli oppressi dal mal di denti.

Mai sazi di torrone alle mandorle 

che mangiano nelle anse del Cedrino 

sulle cui acque scivolano al Tirreno 

i sorrisi del Gologone, polla del Corrasi 

che risciacqua le anfore dell'olio e del vino 

d'Oliena, paese delle ancelle del primo mirto

dato alle fanciulle al primo parto 

per sostenerle nel lieto evento 

che da sempre porta le novità del mondo 

ai popoli della chiara fede battezzata cristiana

con l'acqua che non sta mai ferma sulla terra 

in eterno moto inseguendo il suo perché esiste

Oliena sui lombi del Monte, Dorgali sul costato

come Orgosolo e invece Orune sul cocuzzolo 

tramontano, dirimpettaio d'Irillai dagli orti felici

sovrastanti le opime vigne di Lucula e di Ohiai B.

antiche più o meno come la luna di gennaio...

Un dettaglio in più forse non sempre è necessario.


La nostra vita appartiene al corso della natura 

ma è quando ognuno diventa responsabile

 del proprio destino, che hanno inizio

 le atroci guerre d’odio e rapina

 a cui si è dal buon midollo  destinati.

E già si è umani pietosi

 e non più solo bestie feroci.


Cultura è ciò che dura nel tempo 

di quanto sappiamo fare.


Bieco vedo il tartufo notturno

che assiste il moribondo sul far della sera.


Che ognuno rilegga la propria storia: 

Come vivevano pastori e contadini sardi 1000anni fa?

Quando e dove si è rotto il filo della nostra tradizione?

Certo ogni generazione ha fretta di vivere

 e non c'è anziano che non ricordi 

come si divertiva da giovane

Il tempo era da ammazzare

 come gli animali da mangiare

Non c'era carne in scatola

 ma carne fresca non frollata,si.

Non molti tipi di pane, si, è quello di grano 

primeggiava su quello d'orzo, si 

come l'erba fresca sul fieno in stalla.

Nei giorni noti e distinti da ricordare

si ballava in strada e nei cortili per la gloria 

di santi ed eroi salvatori e redentori

Noi siamo quelli dell'isola disabitata

dove tutti vanno al funerale dell'uomo comune


Tocca

Guarda e vedi, leggi e senti per capire 

chi sei, dove sei, con chi, e che ci stai a fare.

 Ne buone leggi né testi evangelici 

garantiscono la salute del mondo.

Comune è il pericolo di stare nel mondo 

a testa in giù, ma certo non è diverso 

stare dall'altra parte, dove le cipolle dolci 

e non aspre bisognano d'acqua 

come la nostra coratella 

anche se il buon animo non disprezza il santo vino


Il giogo, più dell'ombrello, raccoglie gente sotto di sé. 

Alla moglie le briglie, le pastoie

 al marito e il giogo al collo

 ai ceppi l'assassino tra gli specchi 

che morde un pezzo di torrone e sbava

e la corda di Giuda al delinquente che si sbarba

le faccende umane si sviluppano nel tempo 

come le fronde degli alberi che maturano 

per riempire lo spazio vuoto


Che oggetto d'arte sia solo quello scaturito 

dalla 'capa' e dalle mani del solitario artefice?


L'individuo demiurgo, l'artista emulo delle combinazioni 

naturali scaturite dalle faccende cosmiche e ''celestiali''.

Egli non va in barca con altri 

non guada e non traghetta

e preferisce stare su questa sponda

perché ogni luogo è adatto a chi ha da fare.


L'arte serve a comprenderci in questo mondo

 che in ogni momento potrebbe fare a meno di noi 

e alleggerirsi del nostro occasionale fardello. 


A che serve farti più ricco

 se il pannolone lo passa la mutua?

Ti ricordi che da giovane facevi la pipi

 una volta al giorno, come gli eroi sani e i santi?

Ora s'ha da farla spesso, come i cani a passeggio.

Ai vecchi tutto è concesso perché han vissuto

 sostenendosi con ''questo è mio e questo non lo è''.

Vedrò di morire prima dello sventurato 2050 

che immette con terrore nella ''neolingua''


È la solitudine tra le folle di gente comune

 che ci impone la costanza

 della nostra preziosa compagnia 

senza la quale non andiamo al cesso.


La verità oggettiva nella valutazione dei fatti

Ben venga ciascuno col suo sermone

 purché noi si sia preparati ad ascoltarlo.

Che ci dirà il vento

 se non di affidare a lui la tristezza?


Scrivo di quel che penso per capire

 dove sono in sintonia con me stesso.

Se nulla fai nulla scrivi se non pensi.

Perché è in quel che leggo 

che arguisco quel che c'è di vero.


Bene, quando i migliori ci danno saggi consigli, attuiamoli.

 R. Piano ci consiglia di vaccinarci. Bene, facciamolo.


Mi va di scrivere quel che amerei sentir dire 

dal vento che alle spalle spinge in salita

 gonfia le illusioni e, in altura

asciuga i panni sporchi 

e, leggeri, li porta via 


G. Orwell-A. Koestler-:

 Senza istruzione delle masse non c'è progresso sociale;

Senza progresso sociale non istruzione delle masse.


Al mondo con la peste è l'uomo causa del malanno.

Non il ''non'' Ippocrate.


Il prof. A. Crisanti: Nulla da dire a chi frequenta i bar.

Si sappia che un individuo può contagiarne 4.


Bene. È fin dall'antichità

 che ci è dato di personalizzare le libagioni rituali.

 

Che c'è di vecchio come il vento? Nulla. 

Nemmeno la truffa che circuisce l'animo infelice.


La terra nera, calda e grassa

 vien dalla pancia del mondo

Nella cupa miseria del villaggio

anche il senno trova irto il sentiero

come l'animo del giusto quando si trova

 davanti alla tracotanza

 dei ricchi malvagi e prepotenti 

La natura viva con ciò si mostra 

senza concorso di nessuna

 ''volontà che aspira ad esserci''

 come nel caso del prezzemolo

 che si mostra per insaporire polpette 

e sciapi funghi spontanei e coltivati…

Nulla è se non appare 

''siamo sulla terra che sprizza vita dai pori''


Columella: 

la rucola stimola ed eccita i mariti lenti all'amore.


Come il sedano, la cipolla e il ravanello

 bella combriccola che rammenta al mondo 

il sacro dovere di far l'amore in santa pace. 

Anche se col dolce bacio del buon marito

dalla menta delle fave colte all'alba

ci scappa un rutto d'aglio, principe dei bulbi

 di Lucula tritato intero a mezzodì...

… e in vecchiaia lascia perdere soldi 

e lire e pensa a ciucciar caramelle

 da 'mane a sera senza sbavare 

come un neonato che brama il cibo 

 per non far grama la vita che svanisce 

e in eterno ritorna come la luce del giorno

 terreno e delle stelle briose nell'oscura 

boria della materia celeste.


Ma chi non è partigiano di quel che gli par giusto?

Solo la vecchiaia ci distacca pian piano

 dalle cose del mondo.

Solo invecchiando si ha la giusta misura delle cose.


Levin era il suo eroe

Leggere Tolstoj mi fa pensare che non amasse 

chi non amava la terra da coltivare 

come da sempre fanno i contadini 

nel mondo da lui più amato.

Il leone ci conosce più di quanto non ci conosciamo

L'uomo ci tiene a far la sua anima in proprio 

anche se lascia la competenza agli specialisti


Occhio al vino che accende gli scalmanati

Il vino avrebbe acceso anche il cuore di san Francesco 

che sgranocchiava nocciole giorno e notte

 per farsi bello agli occhi di Dio e famiglia

Il ciabattino fa calzari a chi li consuma

 lui siede a tavola con i piedi di ieri

Anche il sarto cuce l'abito che un'altra indossa

In società ci si aiuta con scambi talvolta maliziosi


Ricordatevi della peste che sconvolge la vita 

come il terremoto sconquassa la terra

 e le tempeste solari scombinano i pianeti 

ai cui abitanti spuntano grandi orecchie

 d'oro ma leggere come ali di farfalla olimpica.


Dove c'è un corpo può esserci vita.

Dove nulla si vede, ne nulla freme, nulla c'è.

Ogni organismo vivente 

senza effetti mirabolanti

assume l'aspetto del suo animo.

Chi non mangia con i propri simili 

è un impostore che beve di nascosto.

Chi non appartiene al genere umano 

è animale o vegetale o acquatico o minerale

o non è né magico né miracoloso.


La parola intesa ha la divinità dell'intelligenza.

Zitto, ascolta e impara a contare. 

Ogni cosa ha il suo numero

come il mare le sue molte gocce.

Divino il dire, miracoloso l'intendere. 


Sale abbondante in zucca disabitata

dove per la vuota acustica riecheggia 

l'eco di sciocchi commensali in stolti banchetti

 per testimoniare di aver vissuto.

Sala dei miracoli dietro la tenda oracolare

Anima venuta da un altro corpo e da un'altra vita.

Ciò che non si vede è nascosto o non c'è.

Magia e miracoli vorrebbero manipolare la realtà.

Miracolo della parola e magia delle mani.


A sessant'anni con la post-polio 

gli arti senza muscoli si tramutano in oro 

e gli individui con la polio acquisiscono

 l'arte di addestrare falchetti a cacciare lepri 

di cui son golosi e ghiotti e quasi ingordi.

Da giovani i poliomielitici sarebbero stati perfetti 

come eleganti esattori delle tasse.

Ma, certo è solo quello che Iddio vuole. 


Ma la differenza tra città e campagna

 è che in città ci sono tante luci 

che non impediscono il malaffare 

e in campagna non è tanto buio 

che non si vedano le stelle e la luna.


Di certo prima di noi fu il nulla

 al quale, senza baccano e in punta di piedi

 ritorneremo come pellegrini peregrini. 

Una testa con i boccoli sa di cipolla.

Sulle teste a punta 

par che debba spuntare il prezzemolo

Non tutte le teste son piene 

certe mancano persino dei semi di zucca.

E tu, tra tutti…

Guarda per terra per vedere se è adatta alla vigna

Guarda per terra se vuoi vedere l'aglio spuntare

Guarda per terra casomai brilli l'argento al sole  


Non c'è religione senza crudeli sacrifici.

Cos'è la mala morte?

 Quella per fame o quella tra i tormenti della tortura?

 Che senso ha la morte?

I trenta denari con cui Giuda si comprò la corda.

La morte peggiore? 

Quella di Meleto con l'animo sporco.

Sulla macchia mediterranea a mangiar cipolla

 tutti i giorni con pane e cacio e acqua corrente…

In realtà i vagabondi cercano oro 

dove la furia del vento solleva la polvere 

che copre l'oro che si aspetta di essere fuso 

da te in orecchini e collane ma senza anelli 

e bracciali perché le mani hanno piatti da lavare

Dati all'alchimia che ti salva

 come la manna nel deserto lontano

 dall'oasi, salva il buon pastore 

che cerca per la torrida estate i verdi 

pascoli della fresca altura per il gregge

tra il Tirso che scivola salutare a valle

 dove i ciechi curano gli occhi lavandoli

e il Cedrino di cui si dice che san Giovanni 

lo fece sorgere dalla pietra orinando sopra il Monte

 per andarsene dolce e lieve al Tirreno salmastro 

dove veleggiano boriosi pirati ebbri di successo

 falsi ricchi che frodano il fisco e banchettano

come i falsi poveri della manomorta


Ci capita di cominciare un'impresa

 e di concluderne un'altra diversa.

Mi capita di chiedere vino

 e mi danno acqua:

 sono ambedue liquidi, mi dicono.

La natura è indipendente 

dalla nostra misera idea di immortalità

che quando finiamo in tribunale

dove  ''quando il gioco si fa duro

 i duri'' cominciano a trattare…

nella cella dove riflettono i perdigiorno  

che chiedono un martello e ricevono

 un chiodo e  dove altri gridano 

 abbaiano come i cani del branco


L’eternità ha un vago significato

 per gli esseri viventi e mortali

 alla frizzante realtà della natura

 credo che di quel senso

 di vaghezza importi meno 

di un fico secco che riempie

 di dolcezza la bocca sdentata 

della precoce vecchiaia


Solo Dio sa come si è fatto il mondo.


L'umanità è quell'unione di persone 

in grado di ripetere quel che riceve 

nel bene e nel male, fino a scambiarli.


 Nessun podista lo sa

 e nemmeno i cacciatori della domenica. 

Il camminatore alla buona che vaga nei giorni felici

per le terre del demanio rigogliose di smilzi cardi 

e siepi arruffate, che si sveglia all'alba

 e saluta la moglie sulla porta di casa

- accanto a un vaso di vellutati gerani

Avrai i tuoi fiori di campo, gli sussurra

boccioli di carminie vinacce -

come usano i pastori d'altura, transumanti

 che partono a novembre  per i pascoli del piano

 e la rivedranno a maggio, il viandante ha il cibo

 nella bisaccia sulle spalle  con due capienti otri 

uno pieno d'acqua e l'altro di vino che beve

 per darsi coraggio nel guadare i torrenti precipitosi

(Il rio di Lucula riconosce e saluta 

Predu Pilurzi, ogni volta che l'attraversa)

 sostituendo il vino ciucciato con l'aria fresca di giornata

 soffiata nell'otre che, come un polmone per cuscino

 gli sostiene la testa a galla e salvarlo nel pericolo

 delle piogge autunnali che trascinano a valle 

quei ciottoli levigati che cicale e zanzare usano 

fecondare nei pomeriggi più malinconici dell'anno 

in corso d'opera per l'eternità che non mancherà 

di fango primordiale rilucente d'argento.


Sistema Isolano Sardo Solare. Siss. Sissignoremissignore.

Nel cielo polacco adibito a tempio 

è svanita la manna degli antichi dei 

dell'aria mite e della superba luce 

senza la quale non c'è vita e incapaci 

di immaginarla al buio, la si inventa fatta 

come uno sgabello da un mirabile artigiano 

che ben sa del castagno e del noce

 del fico e della vite.


Ti servi dei santi per avere un ausilio sul mare 

un salvagente per non affondare 

un remo per remare

e ricevi l'elemosina per mangiare.


Solo Dio sa il perché dell'origine del mondo


Quando la peste mostra il grugno al mondo

 il sommo bene (?) si rifugia in un cantuccio.


A Giove l'aquila veloce come l'Achille

 suo gran Gallo e feroce marito

 a Marte il falco rapido come il crociato lampo

col timone argenteo, bronzeo il becco e artigli d'oro

 e a San Francesco più il piccione viaggiatore 

sempre pronto alle commissioni d'ufficio

che il focoso galletto dovuto al divino Asclepio.

Il vivere in pace ci porta ad amare il giogo 

e a esistere con la mola del perenne amore.


Sulla manomorta.

Il principio d'autorità occupa il vertice per vedere

 l'intero dall'alto il suo ruolo che è morir tra gli olivi 

e sul colore delle vesti presuppone

 l'obbedienza (velluto color tabacco e lino color sale)

 sui nasi e sulle bocche tace 

ma sugli occhi strabici,  miopi e orbi

stende un velo di pietosa religiosità 

accettando le infinite varietà.

Gabellieri di sale e tabacco saranno i ciechi

perché il sale trattiene i liquidi 

e il tabacco indurisce le vene.


Sulle vessazioni dei potenti cortigiani...

Non ci abituiamo a quel che non ci piace fare

 l'abbiamo in antipatia, lo facciamo nostro malgrado 

ma non lo sopportiamo se non con la mala grazia

 con cui staremmo costretti ai ceppi, noi,

 che, a differenza di altre genti

abbiamo seppellito i nostri morti  

per preservarli dai rigori dell'aria e della luce

… e dagli sfottò dei prepotenti di solito puttanieri.


Solo Dio sa da quando esiste il mondo.


I riti rievocano violenze.

Non ci è mai così vicino

 come nel momento clou dell'elevazione. 

Prendeva il bambino in braccio

 e all'improvviso gli cadeva sul marmo 

ma solo se la scampava 

era riconosciuto come suo figlio di nome 

e di fatto, ovvero erede designato 

dei suoi beni se resiste alla sua violenza.


Sarebbe ora che anche gli atei dicessero 

come si è composto il mondo dal disordine caotico

 delle cose sparse e incomposte 

che riempiono il cielo di cianfrusaglie 

da cui si sono tratti e uniti l'uomo e la donna 

per combinare l'essere perfetto che tien famiglia

e dall'orzo fa la birra come dall'uva il soave vino.


È mai possibile che l'intelligenza sortisca 

dalla sostanza che vive d'aria e luce?

La realtà è fisica e ha un ordine di grandezza

 l'irrealtà è fantastica come il sommo bene

e non ha dimensione come l'aria

 ne misura come la luce del sole.


Non voglio e non posso credere

 che sia per volontà divina

 che il potere del mondo

 sia stato assegnato alla forza dei re

avidi sovrani della terra, ai ricchi possidenti

 di molti beni che suscitano l'invidia

 e alla grande superbia dei sacerdoti dell'aldilà.


Importante la formazione di specialisti

 in ogni campo della vita civile

 purché  non manchino del dovuto garbo 

nel dire la verità sulle cose sensibili 

come noantri mortali che ci copriamo

 di sale come un pomodoro secco

 per tener a distanza le mosche

 che ci danzano attorno quando 

dopo una turbolenta bevuta

 riprendiamo conoscenza con un paio 

di piatti del bollente brodo

di un vecchio bue della spassosa Baronia.


Alzi la mano scarna come il corpo

 chi conosce del tutto l'intero esistente.

Sono le cose sensibili la bella sostanza

 che riempie il mondo del quale

 siam la parte che riesce a pensarsi

 come componente interessata al tutto


Ammettiamo che tutto ciò che esiste

 può essere stato generato ma anche non generato.

Di certo quel che non esiste non è stato (ancora)p generato.


L'intelligenza del mondo è quella che si esprime

 negli organismi che respirano e nascono, crescono

 e muoiono nell'eternità della luce dei sistemi solari.


Le cose esistenti son quelle su cui ci sbattiamo il muso.

Le astrazioni, senza le chiappe, ci serviranno nell'altro mondo


Siccome non ci par possibile che il corpo resusciti

 ci piace confidare nell'anima immortale

 con la speranza che ci sia fedele

 in quel che credevamo.


La giustizia che ci sfugge si aggrappa alle ginocchia di Dio


Cos'è il pensiero dell'uomo e della donna?

Il pensiero riunisce ciò che il cibo divide.

Il più forte mangia per primo fino saziarsi 

agli altri restano i resti se ne avanzano 

e quindi chiaro che la fame fa gridare

 all'ingiustizia e pungola la mente alla bisogna 

e forse con ciò che dal pungolo della fame 

sprizzò la scintilla del pensiero


La realtà esterna a noi è tanto grande 

che comprende il nostro intero mondo.

Ora la realtà interna a noi 

sta nella dimensione di un pugno 

in cui ha sede l'animo e la mente 

che ci guidano più nel mondo esterno

che nelle faccende del ventre e della coratella


Noi ci consumiamo nella felice sofferenza 

di capire che la realtà esterna da noi 

è da noi indipendente e noi siamo solo fiori 

e frutti temporanei della realtà in cui viviamo


Solo Dio sa a che serve il mondo.


Mi vien voglia di credere che nulla esista

 senza l'aria necessaria e la giusta quantità

 della calda luce che vagabonda nel cielo.

Facciamo che chi comanda

 sia a sua volta comandato 

chi, quindi, comanda all'ape di volare 

di fiore in fiore per riempire l'arnia di miele

 che altri mangeranno insieme a lei?

Certo è che i minatori

 non hanno mai scovato un dolce favo 

scavando la crosta della terra

 sulla cui superficie Penelope e Nausica 

ricamano i nidi d'ape per indicare il cibo 

di Dio Beato che sta felice nel più alto dei cieli.

''Gli è'' la divina - perché provvida - natura 

che affida al ignoto destino

 ignorando la pratica dell'ipoteca

l'attribuzione del vitalizio popolare. 

Bisogna stabilire ciò che è sconveniente 

e il posto migliore è una pergola d'uva

 nel cortile di un caseggiato comune 

dove si spettegola chi con una granita 

chi col chiaretto della casa 

che l'animo in affanno risolleva.

È il più forte che stabilisce la supremazia della ricchezza.

Ai poveri è concesso il consorzio per ribaltare le cose.

Il mestiere più bello? Il mallevadore. 

Lui garante era pronto a scontare colpa è pena altrui. Bello.

 Davvero! Bastonarlo a più non posso. Nella sua imponenza.

Pace in società fondata sulla galera del pacifista.


''Voi nel petto il forte cuore moderate

Che di molti beni alla sazietà siete giunti 

La mente superba moderate: perché né noi

Obbediremo né a voi tutto andrà bene''. Solone


Il pensiero dell'uomo solitario scaturisce 

dagli accidenti quotidiani che riguardano le moltitudini

che si associano alle conoscenze già acquisite nel tempo.

Che il mondo esista nessuno lo nega 

vediamo quindi di ringraziarlo per averci fatto 

e di contenerci al fine di starci meglio

 senza cavarci gli occhi tra coinquilini

 in grado anche di peccare e di penare

come paesani provinciali anonimi foresti, strani

e periferici senza nome figli del caso fortunoso 

A una chiara domanda si risponde precisi nel merito 

non si divaga come una vespa indecisa sulla birra

Autentico è quel che è riconosciuto esser

 tale e quale le caratteristiche di appartenenza storiche


Chi altro è inarrestabile come la morte 

se non l'impassibile Iddio che tutto crea e ricrea?

Certo è che nessuno arresta la morte 

come d'altronde null'altro può fermare Dio

 dal rigenerare il mondo come ha sempre fatto.

Certo nessuno è morto in modo più elegante di Socrate

 che si distese conversando con gli amici

 e si addormentò pensando alla famiglia 

e al gallo che doveva a Dio.

Pare che nessuno sappia come sia morto Alessandro.

Cesare è stato ucciso da amici e parenti.

Gesù è stato sacrificato dal Padre.

Tziu Peppantoni Remitanu è morto 

mentre defecava la zavorra 

per non appesantirlo nel viaggio.


Fatto un litro di vino = 100anni di vita 

io i miei 3/4 di litro = 75anni 

 concessimi da Dio, li ho già bevuti.


Il tempo è come il vento che soffia da oriente 

e quando riappare, al giusto momento, è passato 

un giorno sempre opportuno e, più o meno

 prospero, ricorda quanto bello è vivere 

con l'animo clemente tra i molto mansueti 

che aspettano la pensione per bere il vino 

delle soavi cantine della dolce terra d'Ohiai 

Benimindhe che a ogni veemente sospiro 

par che esclami, come il bimbo appena nato:

 Ohiai! mannanina! e ohiohiohii! barzalina! 

Forza insieme in miniera e da soli sul campo

come usano i romantici di Calalunga

 sparsi nel mondo abitato 

dai sereni e arzilli vecchietti

che quieti han vissuto e mietuto

 tra il Carmelo e sant'Anna e miti 

ora consumano  i loro tre quarti

 di litro divino d'uva che, con eleganza

li prepara all'ora prossima alla scadenza.

(n.b. il vino di Ohiai B. che mitiga l'animo 

dei vecchi savi che sono stati sotto le armi

 e ora riposano nel Contone Ballaloi 

avvertendo i giovani di andarci piano

 col Pirizolu che sconvolge gli animi 

fino a confondere i padri con gli zii 

che se chiedi loro perché esiste il mondo 

rispondono come me con un perfetto boh!?!)


Vien da pensare che siano i malvagi

 evidentemente per farsi perdonare

 quelli che più lodano Dio

eterno nostro signore del tempo e dello spazio.

dove le cose sensibili abitano la realtà del mondo 

che affida al giudizio il riconoscimento del vero 

e del falso e delle cose ideali sortiscono 

dalla mente per coabitare nella realtà 

che contiene la mente stessa e il tutto esistente.

Non altri che l'uomo è l'anima dello spazio

 sensibile e del tempo che lo consuma

e fa che la scienza sia quel che si dimostra 

e si può ripetere come il giorno e la notte.


Non sei lo specialista che espone 

con dotta dovizia

 i suoi arguti ed eleganti argomenti

dì quello che vuoi come puoi 

purché sia con gentil garbo.

Amore non è se non garbo e grazia.

Fluido sia il pensierino scritto

 come un respiro senz'affanno.

Stringato sia l'inizio, denso il sentiero 

e chiaro ne sia l'assunto nel fondo.

Qualsiasi forma di scritto

 è la sostanza di chi l'ha fatto.


Sono molti tra noi i compagnoni di ventura 

che bevono felici il vino 

che doma il deludente amore

e l'ansia per la pestifera malattia 

che scuote le ossa alla stanca vecchiaia


La natura delle cose che vediamo

 sentiamo e cerchiamo di capire

 è l'unica e vera dimostrazione della realtà.


G.C.Caselli...''perché non si vuole parlare di Andreotti, 

non si vuole parlare di Dell’Utri, 

non si vuole parlare di mafia e politica.

È così! E allora si cancella tutto,

anche seicentocinquanta ergastoli!


Un giovane leader filosofo (nel succinto la sua vita fu breve:

 giusto un terzo di secolo; nell'allusivo finì in croce)

e un governo di saggi scienziati (che significa 

elaborare la realtà? Qual'è il senso del viverla?)

accademici di economia politica (che la storia

 sia la certezza di quel che è stato?)

 universitari di  politiche economiche (non credo che

 l'uomo viva per trasmettere ad altri che lui c'è stato)

a guidare la scuola etico-politica dei governanti 

che per la verità son disposti a giocarsi la vita 

con una pistola giocattolo da torneo olimpico


Quel che di noi riusciamo a esprimere     

è il necessario del nostro uso personale 

che vogliamo far conoscere in giro


C'è qualcosa che non va 

quando il confronto delle opinioni son causa di lite.

Quando nelle contrade appare la prepotente violenza 

i pacifici del circondario usano i giardini dei bambini 

come campi di gioco militare.

Ogni quartiere d'Irillai ha uno spiazzo

 dove a metà gennaio appicciare il gran falò 

benedetto dal parroco in ricordo della Ferula 

con cui sant'Antonio rubò il fuoco dall'inferno 

per donarlo ai poveri che non sanno accenderlo


In un corpo spoglio e un animo vuoto 

non c'è allegria e ne bene ne piacere

  né sofferenza col male che addolora 

come in una casa vuota di arredi.


Ignoto è quel che ci attende

dove è quasi certo ciò che è più che probabile

 avere sul comodino mutande sporche

 e un fiasco di buona crema al caffè.

Così almeno è bello vedere il cosmo 

che mi pare una vasta sala da ballo

 dove agili ed eleganti coppie ballerine

 girano veloci, brillanti e regolari, senza mai toccarsi 

per evitare le scintille di ardenti pietre focaie 

che sconquassano l'apparente irregolarità

 delle cose immobili, veloci e costanti


Il vento che porta la mia buona ventura 

da qualsiasi parte venga e ovunque vada

è lo stesso che fiacca il mio vicino

 nella sua mutevole sorte strana e bislacca.


Il can-can di chi paga l'affitto

L'uomo comune che passa l'estate al mare 

armato di uno schiaccia mosca 

sentenzia sulle ali della vittima

 che quella fine era il tributo dovuto

 per la carognate fatte alla sua birra

 e al gelato pomeridiano dell'intera famiglia.

Tu l'hai voluto col tuo ronzio!

Perdi la vita per un po di dolce.

Con un colpo avrai i tuoi interessi!

Hai finito di tossire

come chi solleva la polvere della chiesa.


Anche le più lievi sventure gravano sulle spalle del vecchio 

che, se non disprezza il suo declino, certo non lo ama.

Ora, col tempo estremo che spazza la via

 tutti piangiamo di meno 

perché la vita ha da passare.

Anche Emanuelino si contristo' per l'amico inquilino

 piovuto anni fa a Carloforte 

per stendere al sole la coda della vita.

Voglio pensare che Adriano abbia dato 

una vaga importanza al paese dove era nato 

 ma valesse molto più  la pena di scegliere 

dove morire, cosa che credo sia stato 

nelle intenzioni che lo condussero all'isola 

nell'isola per trovar l'eterna requia alla destra 

del Signore del Tempo e dello Spazio.

Egli, sotto le sopracciglia che nascondono la malattia 

 forse si sentiva sfiorire con l'umido e aereo Covid.

Il nostro Adriano, nostro come noi derelitti approdati a Cforte, 

a Cagliari la spossatezza gli calo' le palpebre

morte che poteva accadere a Calasetta o a Carbonia 

dove giostrava  la memoria sulcitana, mescola giovanile con Ghilarza 

per Lui ''cuilarza'' ritrovo di pastori, in un più grande e comune ovile. 

Ora a noi duole il cuore e muti aspettiamo

 la nostra Ora che trae d'imbarazzo l'umana viltà.


Che rapporto ha il libero arbitrio

 con il mio interesse personale?

Penso più a me stesso o agli altri?

Chi è in possesso del libero arbitrio

 quando si trova in mezzo alla folla 

agisce più per sé o acclama con la gente

 che segue il leader alla guida dello Stato

 promettendo con certezza la vittoria o la morte?

L'entusiasmo come misura del valore

 espresso dal fideistico fanatismo religioso

 o quello delle folle nazifasciste o da quelle

 del popolo democratico e delle masse comuniste?

Il libero arbitrio ha la maestà di un nobile sovrano

ma come sottometterlo alla prodiga generosità

 di buone leggi valide per tutto il popolo?


Parole sparse lungo il sentiero

saranno gigli di breve vita 

che nessuno avvelenerà. 


Il giudizio valuta verità e menzogna

 e facendone pratica avremmo 

delle faccende umane 

favole per grandi e piccini.


La storia vale 

se chi la scrive

 fornisce le prove 

di quelle verità che sottoscrive.


Confronto di verità e menzogna

 per pesare il senso della prima (encomio compiacente)

col contenuto della seconda (dare dell'incompetente all'eletto

 per non dire idioti gli elettori che lo han scelto)

Per quanto piccola la bugia

 è in incredibile 

nondimeno della menzogna massiccia.

La nuda verità se ne infischia 

della trapunta d'oro inverosimile 

e preferisce morire di freddo, al caldo.

La gaia menzogna se ne infischia dell'incredibile

 e adotta ogni discrepanza 

pur di confondere il giudizio 

che i sensi forniscono a messer intelletto.


L'autore dell'ingiustizia se la gode 

in barba ai cornuti del mondo.

 

Dove sta l'ingiustizia quando 

è più pubblica della bibbia?


Gran segno di civiltà l'aver inventato l'assegno

di vecchiaia che illumina il sentiero del cimitero

 dove i corpi fiacchi si distendono sulle braci 

sempre ardenti per ritrovare la coda perduta 

delle sue faccende mondane di dominio pubblico 

come le scale gerarchiche sociali dei ricchi 

che hanno molti servi animali e umani mortali 

di molto inferiori alle gerarchie religiose 

che con tanti pioli vivi hanno la vecchiaia

 protetta...poi l'obiettività e ciò che manca al teologo

 che usa più di mille parole per nascondere 

la menzogna e non dire la verità di cui

  i poeti fanno a meno e se ne infischiano 

della parentela dell'una con l'altra


Che elementi servono per dare evidenza alla verità?


Della ricchezza si curano gli avari

 che lasceranno a figli e nipoti 

che in qualche modo spenderanno.


L'usuraio tiene in ordine i suoi conti 

per paura che invecchiando li dimentichi.  


La terra nasconde i suoi beni 

che concede solo alla violenta zappa

 al pungolo della vanga e alla cicatrice dell'aratro. 


Nei vecchi è spontaneo dimenticare il vizio.


Nulla raddrizza i vecchi alberi

 nati e cresciuti storti

 più del fuoco.

Perciò si iniziano al vizio del fumo, i giovani.


''Infatti la gente ricca non utilizza i servi

 diversamente da cani e cavalli, ma anche peggio:

 finché li possono sfruttare li attirano, 

quando invecchiano li allontanano''. Erasmo


Nei paesi col lungomare si espongono 

sulle panchine, gli ottantenni ben coperti

 nelle notti di gennaio, a veder la luna crescere.


Lo scioperato che cade dall'albero mentre ne ruba i frutti 

che il sole ha premura di maturare

non si aspetta che il mezzadro gli passi da fumare

mentre col forcone l'accompagna in ospedale.


Solo il bel tempo consente ai vecchi 

di ricordare quel che non hanno avuto.


Buoni i santi sardi che vegliano nel cielo

buoni quasi quanto i padri di famiglia 

che faticano per la prole

 che abiterà il paese degno dei nuovi nati. 

Molti sono i santi nell'Isola Cattolica

 ma molte di più sono le famiglie oneste

di quanti siano i santi che cantano notte 

e giorno in paradiso.

O è sempre un solo eterno giorno?


Non so che animo sia quello della persona 

che prima tortura e poi uccide la sua vittima.

Non so se gli assassini vivano più a lungo 

dei gracchi, degli asini e delle rondini.

Non so se gli assassini conoscano il futuro 

anche se danno laute ai camerieri.

Non so perché anche i carnefici

 beneficiano del caldo e del freddo 

e come noi bonaccioni godano anche

 del focolare e del fresco vino 

nella pergola ombrosa


Tutti gli sforzi che fa la teologia

 mirano ad attribuire a dio

 tutto quel che semplicemente 

si affaccia al nostro comprendonio

 e non a quello delle martinicche 

e dei macachi che non dicono: natura

al cospicuo tutto quel che ci riempie 

e avvolge senza sapere nemmeno

 il perché quando il tutto è cominciato. 


I poeti improvvisatori che calcano

 i palchi popolari delle feste comandate

puliti e seri, fieri ed eleganti

-dove disputano dei molti ricchi

che sono quelli che molto hanno rubato-

 non disdegnano di infilare nelle spire del berretto

 nuovo, foglie fresche e secche di edera e alloro

 a completare l'opera muliebre che nella ladra

 della giacca han già deposto grani di mirto 

profumato che aromatizza la memoria del poeta 

che non batte ciglio al dotto tema del contendere

mai arrogante, si ironico e sapiente,si

 come appena irrorato dall'acqua Castalia 

che sgorga dalla rocca franta da un zoccolo

 che salva la purezza delle Vergini

 dalla furia del focoso poeta 

che come ogni anno a primavera

 si sveglia in amore come il bastone dell'asino 

che raglia le sue disponibilità al mondo libero

 per cui le tenere asinelle corrono al mercato 


Il pudore è il guardiano della personale intimità 

 di chi vive per morire

 che sbriga i bisogni con sé stesso

 senza darle a vedere come usano

i liberi e casti animali del creato ineducato...

vedi un po la zanzara che con la precoce estate

 in ogni pozzanghera depone le sue uova…

per infestar le genti battezzate e dichiarate...


Ricordo il sorriso della mi' mamma 

che quando mi vedeva ben messo 

si faceva il segno della croce

 come se fossi protetto dalla sua coppia 

preferita di santi vicini di nicchia 

nella chiesa di Irillai 

dove non mi avevano mai fatto servir messa 

ne accompagnare il sacerdote nelle funzioni 

fuori del Tempio e raggranellare qualche soldo

 da spendere al tiro a segno del luna-park 

e al varietà dei Moccibelli spiritosi come la fame 

artistici donnaioli che nel tempo scelsero di finire 

in convento ma prima vollero un abbeveratoio

 alle porte d'ingresso del paese dove bevessero

 le ''mannalite'' di ritorno dal pascolo brado 

dove le conduce ogni santo giorno tziu Peppantoni

 che adornava di collane volpi, lepri e cinghiali


Se l'amore è un dio che ci rende capaci di riprodurci

 anche pesci, volatili e altri animali godono come noi 

dei medesimi favori di Dio...che come tutti gli abitanti 

del cielo campano in eterno di sola gloria sostenuta 

dalla inflessibile riconoscenza dei comuni mortali 


Chissà da quanti anni siam sulla terra 

a sollevare il braccio con un dito della mano

 puntato al cielo per segnalare la nostra presenza

 al mondo dove si vendono opere d'arte 

sotto costo sequestrate per inadempienza...

Nulla al mondo evidenzia che noi

 si sia il prodotto di un potere 

più sovrumano della schiva natura

 che non fa due gemelli in tutto uguali 

e di un sentir comune…

Eschilo: ''Non mi sfugge la fiamma negli occhi 

di giovin donna che maschio ha gustato''.

La bellezza è quella accrocco di sensazioni

che congiunge a scrocco al corpo 

il sottile piacere dello spirito.

Il velluto verde è quello che più si addice ai pastori.

Bello è ciò che fa lieto l'animo o perlomeno non l'incupisce.

Il gusto del sale è repellente agli umani 

il cui sudore è salato come il mare

 in cui campano i pesci alle cui carni 

aggiungiamo un pizzico di sale

Il velluto marrone è quello che rende fieri i contadini.

Non sempre i begli occhi ovali vedono le cose più belle.

Una bocca bella senza baffi ne denti 

deturpa anche il naso raramente pulito.

Grossi orecchini d'oro deprimono le guance cascanti. 

Scarpe di tenero vitello non impediscono

 allo zoppo di cadere nella pozzanghera.


Io, rasentando le falde del Gennargentu 

 godrò del Campidano del gran dio dei cristiani 

che seminano il grano e con la vanga

 e la zappa, ordinano le vigne e con le reti 

pescano e con l'amo pigro ecco l'esca 

che alletta il pigro pesce che sa d'argento

sotto i ferrei e superbi battelli venuti dai paesi

 delle ombre lunghe come l'inverno 

dove riposerò sulle colline di guardia sul mare 

davanti alle coste impervie forate per vivere 

da rudi isolani fattisi intrepidi minatori

Dico di animi virtuosi degni di essere ricordati 

come strenui rematori di battelli e vascelli

saggi e nobili tabarkini nel canale di san Pietro 

dal tempo iniziati ai misteri del vecchio Mare

padre Mediterraneo di antichi miti che il rapido

 tonno tramuta in gaio maiale per le genti miti 

e laboriose


Che c'è di più arcano dei numi che esigono le nostre preci? 

Come i politici che cercano voti e una volta eletti 

accettano le preci come moneta corrente.


I malvagi, con una pietra focaia nell'animo

penetrano i calunniatori audaci di lingua

 e penna - che denunciano come magistrati 

invece di cantar piangendo gli amori dei morti eroi -

 con sguardi trasversali dei boriosi pieni d'ira

prima di adoperare il bastone violento 

del giustiziere che sentenzia dolenti pene

 fuori del tribunale, lontano da processi sommari 

a fiacchi e codardi imputati con occhi folli 

tali e quali a quelli della morte insaziabile 

mai focosa ne furiosa ma con la pazienza

 inossidabile dell'eternità 

che senza muovere un dito non perde mai 

nello scontro finale dove alza le mani e piange 

chi si arrende e chi mostra il dito medio

non sa che farne ne dove metterlo senza il pollice 

senza il quale non si coglie una cicca da terra

 ne si compra una casa all'asta in tribunale


L'acqua, che da se si ricicla, dolce o salata

 caccia via lo sporco dal mondo 

e non si salva la pazzia ne la rabbia

 contratta dal morso del cane che si deposita 

in fondo al mare e alimenta il fuoco dell'inferno.

Nelle nostre parti più esposte 

 si cura la ferita inferta dal cane rabbioso

 coprendola col salutare pelo canino 

ove mancasse la rosa canina di Monte Spada


Non so cosa sia l'intelligenza.

Ma credo che senza intelligenza non si facciano ponti.

Se non è la cosiddetta intelligenza 

che costruisce le navi che vanno nei mari

 del  mondo, non so davvero a che serva

 costruire grandi caseggiati dove le persone

 stan raccolte come greggi nei recinti.

Cos'è la faccenda che ci fa fare e disfare?

Ma se viviamo come greggi perché  

non siamo pacifici come le pecore?

Cos'è che ci tormenta? La calunnia?

Mi riposo un po, si disse la lepre sedendosi.

Mi pare di aver seminato i barazelos.

E i carabinieri non mi inseguono.

Non c'è un cane che mi insegua. 

Che sia l'intelligenza a scatenare le guerre?

Ma senza l'intelligenza non si stipula la pace.

Non so perché solo l'uomo sia intelligente 

e perché il cavallo sia docile alla sella 

 mentre l'asino recalcitra alla soma 

e il pesce grande mangi il piccolo 

e la mosca voli al miele 

e al vino dei vecchi.


Solo ora da vecchio sanpietrino

conosco i miei passi e non gli affido 

ulteriori fatiche, così limito anche i desideri 

per non ingannarmi, come il malvagio saracino

 nemico del cristiano battezzato e credente

 nel semplice caso poiché teme l'accidente 

del puro caso nell'andar per strada


C'è sempre un insuperabile dislivello 

tra il pianto della madre per la morte del figlio 

e il pianto del figlio per la morte della moglie 

che ha preso il suo posto


Dove e quando l'usignolo canta

anche il loquace gracchio lascia

 i preamboli alla porta e quindi tace

 il rauco gabbiano davanti al sandalo

per ascoltare e rimanda a dopo 

quel che voleva dire e avere.


Poesie d'occasione: ogni circostanza è buona…

per un sermone in famiglia... spiegare al neonato

(chi vorrebbe dargli a intendere

 che morrà perché ha peccato?

 No, morrà perché ogni giorno deperisce)

 che non può campare senza la protezione dei genitori 

che da par loro non invecchieranno liberi

 senza l'ausilio dei figli seppellitori e allevatori 

che la faranno in barba al tempo che non ha faccia 

per cui una delle due è

 o siamo noi un idea di dio 

o è una burla di chi c'è stato prima di noi

 facendo di dio una nostra idea

mo' cerco un padrino per entrambi 

tanto il tempo non ha storia 

che poi si può scrivere nel calendario

 come il giorno in cui sugli ebrei 

 cadde la manna con cui il Signore li adottò 


Chi va a spasso imbellettato e fa mostra

 di qualcosa di piacevole e insidioso

per nascondere l'orecchio di rame 

e non di bronzo mal fatto

 e quando incontra qualcuno che odia

 gli sputa alle spalle un euro di catarro verde 

come a volergli dire:

 tu, falso come una moneta corrotta e stantia

capace di fare più cose sconce e scadute

 che Iddio maledica il giorno della tua nascita 

e la cancelli dal calendario poiché di turpe conio

e per quel che hai fatto al mio podere

dia mandato al diavolo di farti schiattare 

come un pallone gonfio col tuo nome impresso

 a fuoco sulla fronte: Uspia, confidente di polizia

 livido d'invidia e di pallore malsano

  diffusore di false e ingannevoli novità 

per quanto  mi riguarda me ne infischio degli onori 

e della gloria celeste, mi basta che non mi spingano

poiché mi pare di sapere che non c'è aurora 

che non annunci un giorno schietto 

ma è solo a tarda sera, prima di dormire

 che so se è stato sincero e quindi veritiero


I primi versi della Nuoro Attica 

sono di tziu Daga, primo poeta d'Irillai

 che pare suonassero così: 

''I su Cuzone han pesau abolotu

 ca ke li s'han furau sa pulenta  

si pesat tziu Lamanza a boke tenta 

ki non n'ha bidu e né connotu''.


Dove dimora la miseria non scorrono

 in binari di ferro i portoni d'acciaio

Con le porte chiuse da più serrature 

i ricchi difendono i cospicui beni

con le porte chiuse per le correnti d'aria

 i poveri difendono la polenta rimasta 

per gli incerti giorni a venire 

I defraudati della polenta 

non inseguono i ladroni affamati

i più miseri chiudon casa

 affinché non ne trafughino il letto

Mezza dozzina di bambini

 rendono inespugnabile il letto dei genitori


''Il caradrio era un uccello voracissimo che, senza posa,

 mangiava ed insieme evacuava''. Gorgia 494 B


Vai figliola

che la  ragione ti protegga 

come un ombrello di stagione 

e i venti cardinali che scardinano il senno 

siano lontani dal percorso dei tuoi sguardi.


L'emozione eccita l'animo e muta colore al viso.

Che anche il camaleonte sia emotivo?

Si cangia per mangiare e poter vivere.

Agli umani non si gonfiano le orecchie

 ma gli occhi si, se abusano di alcol 

e gli si fanno anche le pance a punta 

e le guance color fegato putrido 

e i movimenti son lenti e mai spediti 

prima di bere, ne dopo aver bevuto.

Rosso o bianco purché ubriachi e costanti.

Solo da morti si è tutti uguali e simpatici.

Come quelli boriosi che appaiono in TV

  pieni di sé come se lo schermo

l'avessero inventato loro, i simpaticoni 

che vedo soggetti a pratiche manesche…


È proprio dei rudi ortolani portare le cipolle

 migliori per concorrere alla fiera delle più belle.

Per lui, che dal campo va in città 

 gli odori delle sue escrezioni

 sono gli aromi del mondo in salute.

Egli sa che le sue faccende

 portate alla luce non son più sue.

Sono del mondo i sapori che ha mangiato…

E poi li chiama ''puzza''....e quelli altrui se li schifa…

Dalle nostre parti si sa che gli ottimi ortolani 

non fanno debiti per comprare i fiori alle mogli

 essi hanno la sapienza di coltivarli 

essi son poi così compiti

 che non invocano Dio se un topino

 rosicchia il loro formaggio 

ma ci mettono una trappola 

perché Dio ha in ogni momento 

le sorti del mondo in mano


Solo la musica fa pensare a qualcosa

 di non umano e mortale. 

Quando ho divergenze con me 

cerco di far prevalere la ragione che pare 

mi renda pacifico e quieto…

Poco o nulla mi pare di aver fatto 

di cui non sia in grado di perdonarmi 

perché il perdono è concesso

 da chi ha ricevuto il danno 

è lo concede senza nessun altro tramite 

non da chi lo chiede che lo può solo aspettare

Ben vengano i buoni consigli

 a riassestar sempre il mio animo…

Cosa mai non ho fatto che non ne fossi cosciente?

Riflettere vuol forse dire parlare

 a se stesso del senso della vita.

Non ho nulla da confessare che non sapessi di fare.

Ma chi più di me sa chi io sia?

Nulla mi vien di buono da quel che so 

essere: un innocuo coacervo di forme… 

come quel che scrivo...

Ma chi? Non so, chi

 abbia dato forma e nome al giardino 

a cui son venuto per viverci...

Non so che trama sia la vita 

che si intreccia con l'ordito delle esistenze…

Ma non voglio e non posso essere inquieto 

perché non so come è venuto in essere il mondo 

che mi ha dato alla luce che illumina il giardino

che, evidentemente, c'è prima di me 

che me ne andrò come son venuto

senza chieder nulla né pagare il dovuto...

Nessun filo conduttore

 ma fievoli scintille di fiacco giudizio…

Di me che sono, dico della mia esistenza

 che viene dalla natura delle cose che sono…

e perché non condividere con altri 

la pietà che provo per i miei simili?

Non provo pietà per Brevik? No!

Potrei non essere misericordioso con lui?

Non lo so. (Ma se Dio riserva ai malvagi

 i tre mali del proverbio, mi trova d'accordo. 

Che il primo male sia inatteso e sorprendente. 

Il secondo di giorno e il terzo sia notturno).

Noi, e tutto ciò che partecipa del mosaico naturale 

sappiamo di aver tante cose da fare. Belle e brutte.

Come chiedere al mondo

 che va per conto suo

e ci contiene nelle sue scorrerie

il perché del suo impulso di avvio?

Quali sono le risposte del cielo al cittadino del mondo?

Il cielo disse solo: non so di cosa parli. 

E la terra? Che disse? 

Rimase muta anche quando 

si squarciò come il melograno. 

Com'è  che all'ateo non è concesso incontrare Dio?

Perché sull'ateo volteggia la scomunica.

L'ateo, come chi non ha tempo, ha l'eternità.

Cosa poi sia l'eterno non so se non lascia tracce.

La memoria riguarda la coscienza

 di ciò che mi appartiene 

non di di ciò che avviene lontano da me.


Quando si lascia casa e paese

 per trovar di meglio lontano dove

 si dice, dei cani che prima 

erano legati a un tronco d'albero 

ora pendono come salsicce da affumicare.

E bene che ognuno dica la sua 

dopo pranzo, prima di andar via

 senza salutare chi rimane.


Il porco è una macchina da carne

 non un animale da guardia in salotto

perché persino dalle sue unghie bruciacchiate 

ci rosicchia il pidocchio e l'affamato

Egli, dove governano i cristiani

 è il capolista delle carni tenere e saporite 

che insaccate nelle grasse budelle

 sostengono le faccende degli umani 

ben oltre la tarda primavera


Paolo ai romani fuori porta

dove si banchetta e si rebotta:

''Non crapule e ubriachezza 

ne impudicizie nell'alcova

 non invidia che genera discordia

ma seguite Gesù che non bramava 

il piacere della carne cruda né della cotta''


A che pro le trite lungaggini?

 quando il neonato la fa

 va pulito senza tirarla per le lunghe

 come il triturar le parole sante.

La caca, quanto più la rivolti, sempre cacca è.

Le parole in chiesa son come la polvere

 che sollevi per ricadere dove stava. 

Sono mille anni che si prega con le stesse parole 

per ottenere sempre le stesse grazie.

O usiamo parole nuove a vecchi altari

 o diciamo vecchie parole a nuovi altari.

Ma perché non fare i passi giusti 

come quelli che la natura della terra richiede?


Non so far altro che scrivere reazioni 

a quel che di continuo percepisco

 dovunque mi trovi.

In più comando la volontà 

senza dir quel che voglio.

Poi, per quanto mi riguarda 

conto di far come la cicala che pare

 muoia dove è nata e ha vissuto

 cantando il suo rosario, ronzando

 come una mosca dietro la porta 

che mi fa trovare più misurata 

l'elezione che ha destato scandalo 

di quella deputata eletta nella Lista Radicale

 di quell'altra deputata che ha firmato

 come ministra sulla Costituzione

mostrando - sfacciata - le terga al popolo 

come chi, pregando sfrontato, le mostra a Dio.

Non so quale delle due sia più posticcia 

e ingannevole o sono ambedue alla pari

sciocche e insolenti come chi copre d'oro

 le madonne sugli altari per grazia ricevuta.


Bascarame

 a cui appartengono i mosconi

è, dalle nostre parti

l'equivalente di cascame.


La società comprende tutti gli abitanti 

depressi ed esaltati, che hanno accettato 

di vivere dentro i suoi confini 

che comprendono orti e piazze, 

salotti, sacrestie e sale da biliardo.


Intrighi e intrecci si addicono a storie di eroi 

e avventurieri che vogliono essere 

il personaggio principale di cui si parla 

che cerca rifugio al suo sfogo risentito 

di oggetto artistico, individuale e umano

che la società riserva a testimonianza

 di sé, al domani imminente

in ogni animo gentile, ospitale e accogliente.


Quando in tribunale parlava l'avvocato M. 

tutti ascoltavano e anche gli uscieri tacevano. 

Non tutti meritano quel che ricevono.

Certo Brevjk l'ammazza bambini vivi

 merita quel che sconta chiamandolo assassino

 i bambini che ha ucciso meritavano di crescere.

Ai bambini buoni iddio da i biscotti del cielo 

e al malvagio Brevjk da foruncoli all'osso sacro.


La cultura è l'arte che rende migliori

 le persone buone e oneste dal momento

 che le autorità han chiuso i campi di Marte 

per addestrare a combattere quelli 

non ne han bisogno essendo già maligni

 e tanto cattivi da fare i nazisti.

Dedalo o dell'artista primigenio 

ultimo campione del creatore alato 

che fa prezioso quel che non può 

fare a meno di fare

Artista è il campione del popolo che fa

 quel che di bello che non a tutti riesce.

L'arte è dell'individuo solitario

la scienza è di quanti vi partecipano 

se son capaci di seguirne gl studi.

Snob come barbaro ricco 

che può permettersi l'arte ad alto costo.

Cultura è l'impiego del tempo libero nell'esercizio 

delle proprie capacità fisiche e mentali 

nel concreto tagliarsi le unghie senza farsi male 

e contare da cento a zero saltando e alternando 

i pari ai dispari come gli par meglio senza offesa 

per i vicini invidiosi e in barba ai parenti dispettosi.

Lo snob ama il prestigio dell'arte unica 

solo se la più costosa è in loro possesso.


A Tiscali vigeva una tassa sul lusso 

che chi si esponeva i propri gioielli addosso

 era tenuto a pagare qualche lira in più

 per ostentare la sua ricchezza in collane

orecchini, spille, anelli, bracciali e denti d'oro.

Il ricercatore che scoprì questa costumanza

veniva da un paese di montagna e impiego 

un intero pomeriggio per dire ai genitori della fidanzata

di aversi fatto la casa dimenticando l'acqua corrente

e chiedeva quindi la mano della loro figliola 

capace di portare dalla fontana tre brocche d'acqua 

a viaggio due per mano e una maggiore in testa…

A questo punto i genitori a una voce lo interruppero 

dicendo:- e sei venuto fino a noi 

con la retorica dell'antica Tiscali 

e quella storiella per orpello

 per chiedere i servizi di Maria

 ma se lei accetta di venir da te

 io l'azzoppo su quella porta

 mentre esce da questa casa 

senza mutande d'uso quotidiano

 né la brocca del corredo 

ne il mastello della biancheria


Vivere con chi ti sta a cuore

 è sufficiente lo sguardo d'intesa 

per i miopi basta un sì è un no 

per stare al meglio si dice e si ascolta 

tutti i giorni quel che fin dall'inizio si è detto 

e ripetuto con le parole che nessuno usa più

 dirsi allo specchio del cesso, per addormentarsi. 

Perché con chi si ama si parla come a se stessi.


La storia è il ricordo di ciò che è stato

sia dello sbiadito bene impossibile da perpetuare 

che del male violento, testimone irresistibile di sé stesso.


Instabile, breve e fragile, è la vita felice

 prossimo e duraturo è il tedio dell'infelice.

Poi, da soli, neppure i vermi campano. 


Non solo della sofferenza non si conosce la cura.

Potrebbe essere la poesia il sentiero per una vita migliore.

La lettura della vecchia saggezza aguzza il pensare.

La storia memorabile struttura l'animo.

La medicina ha cura del corpo.

Le leggi guidano l'animo.

Le scienze indagano gli affari delle cose

e contano, pesano e misurano la materia.

Il linguaggio promuove la comunicazione.

Leggi gli antichi che sapevano pensare.

Il parlar bene fa la morte giusta e bella 

e, quand'è la sua ora, necessaria.

Lo studio insegue la verità delle cose chiare

 che la stupidità nella fede cieca 

 ignora nell'evidente sole abbagliante.

Ama dio per accedere all'aldilà del cielo.


Che siano i precetti dei genitori a educare la prole?

I cittadini educati ed eleganti non mancano di cortesia

 e di modi gentili perché nati poveri ma lavati 

e  appena ricchi si lavano di meno per economia

e il rustico va in città per trovarli al mercato

col medico in ospedale e l'avvocato in tribunale

 per la fede c'è nel bosco la madonna di Valverde 

e quella nella cappella linda del Pratofiorito 

dove anche l'erba verde rinsecchisce

 se non mangiata con animo caritatevole


È nel tempo della tenera infanzia 

che dal sapiente amore di genitori

 si forma l'animo della coppia che nel prossimo 

sviluppo sosterrà il peso e la forma del mondo


L'infanzia annuncia l'allegria

la vecchiaia promuove la pietà

il cuore che batte ti ricorda di dare 

a chi sai che abbia meno di te.

L'innocenza non fa il male che non conosce

e non reca a nessuno alcuna offesa 

se poi pratica l'uso del giudizio

sa che l'onest'uomo 

non ama dio perché lo teme 

ma non lo teme perché lo ama come se stesso.

 

La pantisocrazia dei pastori di Tiscali 

 e dei contadini di Ohiai Benimindhe 

dalla loro uguaglianza come esempio che si ha

 dell'infanzia angelica che determina la vecchiaia 

se celeste o infernale, ma il tipo di esistenza

che si intesse nel crescere e maturare della vita

che aggiunge al primo sodalizio

l'artigiano, il poeta e il profeta


Il tempo che ci inghiotte, mai sazio di noi

non tarda a ripresentarci in nuove spoglie.

Crono divorava i suoi figli 

come il tempo divora le sue ore.

Sì ferma il tempo per chi è in attesa del giudizio.

Lento il tempo nel mare in burrasca

 che nutre di grigio i capelli.

Qualunque sia il colore del giorno 

quella è la sua verità.

Rapido il tempo che sospinge la morte

 a chi teme la peste, del peggio la peggiore.

Ma tutto quel che la famosa fama

 rapidamente fagocita 

non tarda lentamente a riproporlo.

Per quanto torbido possa destarsi

 l'animo al mattino, una tazzina di caffè 

nero come un rifiuto d'amore, lo schiarisce 

come usa col vino il tempo in quiete.

Mi nascondo a me stesso

 come usa l'alberello che nasconde 

in sé la forma dello sgabello 

a chi non è falegname.

Lo sciancato riconosce per primo

 il passo danzante del ballerino

come il piantone della questura 

riconosce il suo collega 

che è stato dal barbiere 

per andare a un festoso funerale 

dove preti, diaconi e sacrestani 

accompagnano la bara sopra una vettura

 della spazzatura al camposanto con l'autista 

che beve dalla bottiglia mentre guida

per darsi un tono come un cantante alla moda -

davanti al cranio sul cruscotto, che 

lui lo dice, apparteneva a Samuel Istoki

 che mai si lavava la faccia prima d'uscir di casa 

e mai vi rientrava senza prosciugare una pozzanghera

- a suon di clacson, di tamburelli

trombette e sonagli per animali al pascolo 

e lanciando caramelle a quelli che le masticano 

con le due mascelle come fossero ossa di pollo

senza succhiarle come fanno i vecchi aristocratici

 e i bambini di nobile specie che usciranno

 a passeggio in città alla destra del padre 

convinto che nelle metropoli si viva meglio 

perché si trovano raccolti tutti i mali del mondo 

felici dirimpettai dei migliori beni prodotti

 dalla terra, unica depositaria della verità 

quand'è concimata con la fatica 

che rende ridente la campagna 

senza far dispetti a mari e monti


Ha ben vissuto chi muore sereno.


La volontà è del capo, il principio del fuhrer, 

il culto della personalità del santi vivi. 

I furbi dei secoli. Con papi, re e generali imperatori.

Essi salutano il popolo in piedi sulla fuoriserie scoperta 

col dito medio dritto come un aspersorio emerso dal pugno chiuso.

Le malefatte dell’inquisizione: ghetto, destituzione, galera e rogo.

Manca la fabbrica della morte e John Brown

ufficiale del primo reggimento nero nell’esercito nordista


Ai giovani l’ardire, ai vecchi il deperire.

Ai giovani l’ardore, ai vecchi il buonumore.

Ai giovani la pugna e ai vecchi il brodo della vigna.


Chi non ha dove andare se ne stia in casa.

Chi non ha terreni se ne stia come l’ombra nei paraggi della persona.

Chi non ha beni, vive senza e si abitua a farne a meno.


Spero nella sera che avvolge la mia ombra, 

penso di dormire fino a domani 

e non mi servono i sandali.


Mimiu Tripolitano, per grazia della natura e perdonato da Dio, 

era un impassibile avventuriero; 

di tanto era capace che rinunciava a molte avventure fuori porta, 

se l’aria annunciava uno sbarco saraceno, 

come il re di Urzullè, Redento Tunisino, 

che non abbandonò mai la sua corte 

durante la peste degli anni trenta, 

o come il Signore che non corre alcun pericolo

non si allontana dal paradiso durante una festa.


Tregua, o sospensione delle ostilità 

tra chi parte e chi resta

mi sa che la gran voglia di partire 

la irrequieta fregola di andar via

 mascheri una fuga senza ritorno

e appena fatto il nido nel nuovo approdo 

ci si avvolge nell'ozio senza impegno 

liberi per accogliere  il rapido giorno

 che avverte quando inizia a mutar pelo

 chi è nato in nove mesi impiega una vita

 ad invecchiare e in un attimo 

nel girar la faccia

 per morire sulla terra 

dove nessuno viene per restare.


Bravi gli onesti che si infuriano a misura

e son fieri come l'ortolano lo è del suo cane 

che assale chi disprezza le sue cipolle e le ruba 

e dallo spavento in un lampo gli si ingrigiscono

 i capelli in testa e dalla vergogna 

gli si arrossano non i soli peli delle ascelle


Non mi è noto il vuoto nulla che ignoro

 lo immagino come il cielo sconfinato

di un mezzodì estivo pieno di luce 

vedo vuoto lo spazio celeste inondato di luce solare 

 non vedo vuoto lo spazio notturno stracolmo di stelle

non siamo soli nella casa del bosco

 anche se nessuno ci aiuta nel momento del bisogno 

quando scoprirai il non serve il soccorso per morire.


Quando in piazza Zomaria, in collera, 

malmenava il figlio Minuiu per qualche marachella infantile, 

nessuno si sognava di privarlo della patria potestà. 

Così Zenia che col ragionevole scudiscio 

avviava Mimiu a scuola o lo accoglieva al rientro 

con una biscia dopo la muta, dentro un nido: 

Meglio fossi morta in una frana del Monte, gridava, 

prima di aver fatto te, pungolo della mia sventura.

I canneti che fanno l’orlo del Cedrino,

 avvertono i ragazzi, e gli uccelli, 

che il padrone dorme lontano dai fichi, laggiù, 

dove pascono gli asini negli arazzi 

dei nobili Ghirtalu Guiso e Gusai.

In quel tempo chi temeva si salvava uccidendo Biasu,

dotato di un formidabile coraggio di truppa, 

simile al cane che guida il branco. 

Che Iddio li perdoni della morte 

di quel mirabile scarto dell’universo conosciuto. E così sia.

La notte di san Giovanni nemico dei porri,

nella gran piazza del Battista d’Ohiai, 

attorno ai fuocherelli di ruote piene di trucioli 

e bevendo vino e gazzosa, 

si stringevano le comari e i compari, 

in abbracci che durano una vita.

Amici, vada ciascuno nella sua strada 

e se può eviti le buche, si ripari dai ciottoli 

che occasionali compagni nascosti 

son soliti lanciare contro la schiena dei passanti. 

No. Non di pietre, ma di patate si trattava.


Nessuno si arrende al niente: si muore e basta

 nessuno ha da render conto al nulla

 nemmeno alla sua coscienza 

che svanisce man mano che invecchia

e non si lamenta dei capelli bianchi 

per la cui muta basta un inverno lungo e nevoso


Sì vocifera che solo in cielo si viva concordi

 e perfetta sia la discordia tra inferno e paradiso

che ci manca? tutto è perfetto nel nostro mondo

e lo si vede in una bocca piena di gomma da masticare 

come tra le mascelle in coppia dei ruminanti a riposo

come usa il cavallo che sgranocchia carrube senza far bolle.

Tutto quel che l'affamata fama fagocita

 prima o poi lo rimastica . 


Cos'è che provoca la violenza nell'animo umano?...

Guerra e pace son del mondo come il giorno e la notte

il caldo e il freddo, ora non so proprio a chi attribuire

 la giusta metà degli affari in corso d'opera

 che spettano ad angeli celesti e a diavoli pestiferi

nel merito: perché il Giappone ha invaso la Cina

 e la Germania la Polonia e l'Urss l'Ungheria

 e Francia e Usa il Vietnam e la Gb l'India

 e l'Italia il Montenegro, l'Etiopia e la Francia? 

Perché è insondabile l'intervento divino?

Poi a che serve sapere 

se dalla pace vien la guerra o il contrario?

...la sopraffazione e la ribellione ad essa.


''Il tempo è fuor di squadra: che maledetta noia 

esser nato per rimetterlo in sesto''. Amleto


Solo piaceri chiede il corpo che non ama la sofferenza

 che la mente, se non si scardina, crede

 di poter controllare come il prurito grattando

 come fa il topino, la scorza del cacio per avere il midollo.


Appena giunse in paese gli legarono una pietra al collo

 per calmarne l'impeto e lo appesero a testa in giù

 dalla più alta specula o fessura del campanile

 fino a quando perse i denti e sputo sangue dal naso

I parenti della moglie l'avevan cacciato via

 da casa pungendogli le chiappe col forcone 

perché lui voleva indietro i gioielli donati alla sposa 

a cui, in ultimo, rifilava cazzotti sotto le orecchie

 perché lei gli negava il matrimonio

 è lui voleva indietro le sue cose..

..come è naturale per un vecchio paesano

chi si fa il segno della croce saluta chi non vede

 con la certezza però di essere visto.


Interpretare i sogni significa cercare di capire

 il nesso con l'azione che nessuno ha fatto.


Sono forse i nuovi compagnoni 

a far dimenticare i vecchi maestri?

Nel dimenticatoio i vecchi affetti?

I vecchi colori fanno nuovi dolori.

I nuovi giorni riempiono i nostri interstizi.

Il nostro animo è come il topo 

che dove passa lui con la coda 

vorrebbe far passare il mondo.

Nel sentiero delle formiche 

una chiede all'altra dove hai preso la roba? 

Interessa l'affare? Ribatte l'interlocutrice.

Un occasione. Fa passare i dolori.

 La follia di governare il mondo.

Disse mostrandogli la pistola da vendere 

e una collezione di coltelli da macellaio.

I brutti sogni son come cadute da cavallo

 di chi non sa cos'è l'equitazione.

Pensa in grande chi ha le tasche vuote

 non sa che fare e consiglia gli altri sul da farsi

come i matti di un tempo 

che avevano grandi progetti in mente 


Dare consistenza ai sogni

 è come presagire l'aldilà.

Detto altrimenti: rendere vicino l'impensabile 

e incomprensibile a doverlo spiegare con l'esempio

Come dire termine della vita 

se gli affibbiano una continuazione?

Nasciamo per capire di stare in questo mondo

 e non si muore prima di capire 

che si va per l'altro mondo


Nemmeno i preti nati in case

 dove c'erano sostanze da bruciare

 si fan più il segno della croce 

come in ogni momento usavano le nonne 

che l'insegnavano a figli e nipoti 

sostenendo essere lo spirito santo

 il passaggio dei poteri dal padre al figlio.


''Preferirei di no'', disse l'ostinato come il giorno

 e la testarda notte che non cedono il comando.

 Si alternano al comando, entrambi presenti.

Giorno e notte son contemporanei.

Uno tira la volata all'altro. 

Come il filo che fa girar la trottola.

 Lo faccio? Devo farlo? Se potessi lo farei.

Preferirei non  collazionare

 così come preferisco invece copiare.

È il tuo lavoro che dobbiamo collazionare.

Preferirei che copiare fosse il mio lavoro.

Preferirei non collazionare

 tanto son certo di aver copiato bene.


Che il Gran Dio del Campidano allunghi le giornate 

a chi sa ridere e piangere e dia notti di soave riposo

 e dolce amore a chi ama la vita è aspetta il vaccino 

che difende i vecchi dalla malacreanza di stolidi imbelli

 e delinquenti malintenzionati 


Orazio: Guarda la strada 

come se un cieco ti mostrasse il cammino.


Cieco come chi dalla fame

 finito il pane mangia il canestro


Sii grato a chi ti tende una mano nel bisogno.

Salutalo, sii educato, costa poco

Dai ascolto a chi ha patito.


Buone letture son quelle così soavi

 che rendono l'animo dolce e sereno 

come un frizzante panettone ferragostano.


Sognare è un po come darsi l'importanza 

che nessuno riconosce.

Come essere quell'altro che non si è.

O che si è, come impotenti davanti alla morte.


L'idea che ci siamo fatti di Dio 

è che non ci abbandoni in mezzo alla via 

come pali della luce da diffondere

 per evitare le trappole del peccato 

che ci distanziano dalla vita eterna

  di cui già godono i nostri antenati.


Non pensare alla dubbia fama e vattene prima 

che arrivino quelli intrattabili come i carciofi spinosi.

È inutile rimanerci dentro quando quel che fai

 sembra rivolto a buttar giù la casa.

Ti guardano come se tu volessi coprirla di cenere.

E tu credi di essere il domestico di fiducia.

Inutile che tu abbia sempre in mano

 il tuo telo di lino per spolverare l'argenteria. 

Vattene, prima che ti caccino via.

Sei un mollaccione, dicono alle spalle.

Tu ami i fiori, questi non hanno costumi delicati.

Tu sei raffinato, questi si irritano 

come se avessero un roveto in fiamme 

sotto le ascelle, mentre tu annusi la rosa.

Cambia dimora, e se ti prendono 

vattene all'ospizio della tenera vecchiaia

 è conveniente a te e al mondo 

effeminato di propria iniziativa 

e fors'anche in qualche modo iniquo. 

Sarà piacevole se li trovi innocui

 e se non picchiano a sproposito.


La fatica di chi lavora i campi e gli orti

 da vita a sé e alla sua famiglia 

chi ha cura della vigna divina

allevia le pene del mondo


Fai del bene allo stolto e ne perdi il merito.


I sogni sono il cascame delle faccende giornaliere. 


Non so nulla di Predu Pilurzi. Non l'ho conosciuto

 e della storia che lo comprende so qualcosa di vago.

Solo quel che si dice in giro.


Di nulla al mondo si parla come del bene e del male

bene del bene e male del male 

 come il giorno e la notte che si scambiano i ruoli 

con la tacita intesa 

di consentire alla discordia di pacificare il mondo.


Inumano non è solo chi fa del male 

ai propri cari ma anche chi saccheggia 

i poveri per sostenere la propria prole.


Ad aver sempre Dio in bocca finirà masticato  

e nel percorso obbligato si sa dove parerà.


Il denaro assume la forma della merce con cui è scambiato. 

Non la sostanza poiché non sarà mangiato.


È inutile farti diverso da quel che sei 

se non devi ingannare nessuno


Certo tutto è manzo se togli le corna

 e gli zoccoli, la coda e le tette.


Plutarco: ogni allodola ha la sua cresta 

come ha affermato Simonide

ma anche ogni democrazia ha i suoi sicofanti.


Con l'ultimo cucchiaio di minestra

 si accorse che era insipida 

e la pietanza senza il giusto pizzico di sale

 in ultimo ingrassa l'ozio anche ai segugi.


Il sogno ci insegna a provare vergogna.


Alla fine del lavoro quotidiano

 la dolce stanchezza accumulata 

con le faccende familiari 

che rendono serena la vita

scompare come per molle incanto

 alle pie donne d'Irillai sorveglianti

 della casa con l'animo del custode 

sempre tra i piedi come il cagnolino 

della padrona che, prima, per dormire

 in pace, amano recitare le preci più belle

 alla Madonna e al suo santo figliolo

 generato con piacere per amore del mondo

e per la funzionalità del sontuoso regno celeste


1.

Quando la ragione uscì dal suo palazzo

La folla gli si assiepò attorno

E uno urtò l’altro

E rovesciò il domino

La ragione stessa rotolò nella via

E solerti magistrati la rialzarono

Ma fu inutile

Tutti la videro cadere

E lei non fu più la stessa.

[la folla che vota un premier 

che ha conti in sospeso con la giustizia

forza i cardini della ragione]


Non c'è melograno che quando si apre un varco

 poi lo chiuda, perché sono i grani sani 

ad averlo voluto per cacciarne

 i grani maligni, sempre insopportabili.


Solo qualcos'altro è triste come la vecchiaia

 abbandonata alla miseria, solo l'altra vecchiaia 

quella accudita dall'opulenza smisurata 

che sollecita premure alla sacra ricchezza familiare.

In vecchiaia anche la ricchezza è un palliativo

 perché nulla può darti in più del cambio 

di un pannolone asciutto o non usato. 


Meglio un franco compagnone di bevute

 accanto alla botte piena della sua cantina

che un vago amico della lontana infanzia 

che di rado scioglie i cordoni della borsa.


2.

Prima che ogni altra cosa

Sono una bolla d’aria in una massa d’acqua.

Senza cibo campo un mese,

Senz’acqua una settimana,

Senz’aria duro poco, ma…

L’aria fina non migliora l’esistenza.


Anche i ricchi sgranocchiavano un tempo

 nocciole tostate come i miseri che

 abbrustolivano ceci e i poveri aglio e cipolle 

che nemmeno i cani gradivano 

e i gatti schizzinosi aborrivano 


Gramsci spiega alla cognata Tania

 che i pubblici umani mortali si dividono 

in ''cristiani'' e coatti e detenuti.


Quando la morte bussa alla porta

 lo stesso pericolo si dilegua

e nessun mio conoscente, che io sappia

 cerca le malattie ma loro

 indefesse, ci vengono a trovare

con la costanza dell'onda che

 alla lunga leviga e scalfisce lo scoglio 

figlio di Vulcano e nei giorni di festa 

lo sgrana come un sasso pieno 

di cristalli brillanti come il fuoco 

negli occhi del fabbro che l'ha forgiato.


3.

Uno è vivere, che è respirare, bere e mangiare;

Altro è esistere, che è pensare, fare e agire tra le persone.


4.

Senza sesso e senza amore, l’aria stessa imputridisce.


5.

Devo costringere i miei costumi alla vita 

che mi è stata data e abituarla

 all’esistenza che voglio avere in merito.


Da tutto quello che la terra contiene nel suo grembo 

comprese l'acqua e il fuoco 

vien da meravigliarsi di non veder spuntare

 alberi di vari metalli forgiati al fuoco dell'inferno

e temperati con l'acqua dell'ardimentoso amore.


Poco importa il rango di chi si vanta

se non è imposto col rigore della legge.


La testolina dell'agnello arrosto 

col prelibato cervelletto 

che il re dona alla regina

 spetta a chi lo merita 

per età o per bisogno.


6.

Non so se conduco la mia esistenza 

o se sono condotto dalla vita.


Far l'amore è la faccenda 

che occupa l'intera persona 

cosa che nessun'altro affare pretende 

non lo pretende il corpo in moto

 né la mente che congettura 

possono pensare all'amore 

senza ostacolare quel che fanno

La coppia umana fa figli innanzitutto perché

 è la cosa più bella e gradevole della vita

poi per popolare il mondo di seminatori

di vita e mietitori di ricordi per la vecchiaia 

che stravolge la memoria dei cristiani


7.

Di tutte le cose che riempiono i negozi

prendo due olive e due nocciole 

due fichi secchi e due uvepassa

da consumare entro sera

in compagnia dùn fiasco de vin.


8.

Nulla pulisce più dell’acqua né da sollievo più dell’aria.


9.

Nulla si addice alle persone care

più del compiere buone azioni

e non conta in nome di chi

conta che sian state fatte.


La necessità ci invade senza avvisare.

Calcolava ogni notte le stelle

 incalzava dappresso le galassie a mostrarsi 

orinava nel vaso mentre la luna incestuosa

si congiungeva con i pianeti in processione

solenne, fratelli maggiori del sistema solare

tutti senza calzini, qualcuno col vino 

e altri a sgranocchiar fave secche

Giove col sembiante di un capro

 sbavava, com'è nell'ordine delle cose

 e nessuno ne sottolineava gli orrori

che non per tutti sono osceni e vergognosi

perché di antichi riti si tratta 

di quelli dei primi giorni

 nati assieme al tempo


Dietro la morte giunge il vaccino

 con le preghiere del libro d'ore.


Non ci si mostra gentili e garbati senza esserlo

come se fosse un precetto religioso

 richiesto per  misteriosi scopi 

 di reconditi fini pagani

 oppure cristiani.

Tutto per ostacolare i concorrenti al primato.


10.

Il denaro è sufficiente all’acquisto del vino 

ma per berlo è necessario un’animo puro.


Chi ha un vaso nel balcone 

dove far crescere fiori e frutti e lo trascura

 o lo dà in cura ad altri

 conviene che di ciò si liberi

 lanciandolo in perpendicolo sulla via

 quando il postino gli consegna il ''canarino''.


Davvero non mi sovviene una immagine di costruttore 

che abbia fissato i cardini dell'universo. 

Perciò mi piace pensare che i cardini che sostengono 

l'asse del mondo siano piuttosto permissivi.

Poi non so a quando risalga 

l'immagine di Atlante che sostiene il mondo.


Dio, dio, è la parola più usata dopo amico mio.


Scansa il male se lo conosci

 fagli proditorio uno sgambetto

 abbrancalo come un ceppo alla terra 

e mordigli le orecchie 

come si usa nelle zuffe 

tra satiri e fauni, lapiti e centauri, angeli e demoni.


11.

La coscienza d’aver fatto del bene 

apre le porte del cielo 

e il cuore alle persone oneste.


12.

Il vino della sera fa virtuoso il giorno trascorso.


Chi abbandona il proprio mondo 

difficilmente ne troverà un'altro  simile.

Siamo nati alla luce e all'aria

 e al saldo suolo della terra

e navigando nel cielo non è detto

 che si approderà in una nuova America.

 

Difficile credere che dalla morte si rinasca 

 vedendo la differenza tra il nascere e il morire.


Difficile fare l’asceta senza obiettivi certi.


Io che non posso essere altro da me stesso

penso importante l'apparire agli altri come uno di loro.


Buon uomo, sii misurato come i cristiani 

che sanno di dover morire.


Come fare vedendo la vita morire

 sulla terra a credere che possa

 rinascere nel cielo sconosciuto?


13.

Tesori e regni sono rosi dal tempo

le idee e le buone azioni sono inossidabili.


Uova, miele e midollo.

Si lavi i piedi chi li ha sporchi

prima di sedersi per mangiare a tavola.

perché dentro c'è il sacro e fuori sta il profano

mentre Dio, dall'ordine della materia, trae lo spirito.


Alle lucertole i moscerini e i topi alle bisce

per darli al gatto.

Potessimo vivere di solo desiderio

 saremmo eternamente felici.


Non c'è bisogno di pensare Dio

 per vedere uno più grande di noi

ci sono i giganti del basket e gli intelligenti del Cern 

che messi insieme alla guida della moltitudine

 possono governare il mondo con la forza

 e l'intelligenza e il senso della giustizia

 che non per tutti è chiaro se non è evidente

innegabile e tangibile


14.

Nel fondo della botte c’è la feccia fa il vino buono

non l’umore dei potenti che guidano il mondo.


15.

Che Dio ci dia la luce è un nostro merito 

che fa parte delle nostre risorse


Parrebbe che tutto ciò che è bello 

sia il cosiddetto divino.

Tutto ciò che si estrae dalla materia

 è puro come dovrebbe essere il divino.

Bella in ogni sua forma è la materia 

che contiene, divina, la vita.

La materia piena di sé si offre 

a chi trae idee dalla materia grigia.

Credere di sapere il perché Iddio abbia fatto il mondo

 è la presunzione di poter pensare come Lui.


Gli effeminati sono la varietà maschile delle donne mascoline. 


Dove non c'è giustizia manca l'uguaglianza

proprio là i forti prevalgono sui deboli

 e i potenti adottano i servi per i bisogni del giorno. 


16.

Decalogo.

Il premier sta un po’ più su della legge -

1,

La legge è fatta per il popolo, non per il premier.

2,

Il premier non muore mai : esso è eterno.

3,

Il premier ha vinto le elezioni, la legge no.

4,

Il re è la fonte del potere; il premier è colui che beve per primo.

5,

Il premier è la volontà della maggioranza e fa quel che più gli conviene.

6,

Il premier sta sulla terra, la legge sulla carta.

7,

La legge non è ingiusta, ma il magistrato si.

8,

Quanto più il premier è potente, tanto più la legge è legittima.

9,

Quando il potere sta nella legge, è giusto aggirarla.

10,

La volontà del premier è quella della nazione.


Il gran pavone campidanese 

che non desta scalpore

 per non sollevare polvere e confidenza

con diffidenti e delatori confidenti  

e sospettosi, sentenzia che:

 specialmente chi ha i titoli 

per occupare grandi spazi nel mondo

 teme di essere privato della vita 

come si usava tra antichi ciclopi

 vecchi  giganti e nuovi titani

e profeti provetti che annunciavano proventi

 celesti con messia orientali destinati

 alla tirannia di notti buie dei primi bianchi mugnai 

venuti dietro il destino che detiene la giustizia

 del mondo a cui tutti si partecipa 

per avere salute e miseria

gaia ricchezza e luttuosa malattia,

 tutto alla luce del sole democratico

 e al chiaro di luna amica dei mugnai


17.

Sono certo che Iddio abbia sistemato il Monte e il Mare 

lì dove stanno, affinchè io possa contemplarli 

e pensare quel che vado meditando.


Chi ama il miele non fa male alle api


Che siano ridicole le tasse sul celibato 

 son d'accordo, chi non sopporta il sesso dell'altro

 si diverta col suo giocattolo fino a scorticarlo

ma all'esenzione del dovuto 

di conventi e monasteri per celibi e incontinenti

oppongo la mia protesta e voto contro.


Chi è ghiotto del midollo sa che il manzo ha da morire.


Sull'infanticidio e consumo delle carni 

dei bambini che l'inumano Crono divorava

   i primi re dell'antica Grecia se li imbandivano 

per dispetto tra parenti concorrenti al trono e a Dio 

Già,  per funzioni religiose si scannavano i bambini 


Non si amano i figli senza voler bene alle donne.


Pare che in una delle tombe trovate

 nel giardino degli ulivi di gerusalemme

 dove c’è un convento francescano

 abbiano individuato lo scheletro di Giuda

 l’impiccato che si aveva fatto una collana

 con i trenta denari della sua mercede

che la pro loco vuole assegnare

 alle tre religioni  eredi di abramo

 purché facciano una pace duratura


18.

Bisogna ascoltare chiunque 

perché in tutti c’è un pezzo di verità

e ogni fatto nudo - sento quel che dici - 

bisogna d'un abito ragionevole 

ovvero che sia gradevole.


19.

I fatti sono le dande della ragione


20.

Lo sa Iddio, dicevano quelli del cortile 

dove il predone ha fatto il nido 

se la prima arma sia servita per prima 

alla difesa o all’offesa, a custodire o a rubare


Il tempo nel cielo non esiste

tutto è fermo, presente e immutabile 

solo la luce corre senza binari

 nella profonda oscurità impraticabile 

dai marziani che ora dormono

 inebriati dal gaio vino di Marone

che riempie di schiamazzi il vuoto

 e completa l'eterna esistenza delle stelle


Colui che pensa, qualcosa di certo è. 

Come colui che vive.


Se l’uomo è nulla non sa neppure cosa sia il nulla.


Lo spirito santo è quel che vorrei essere senza sapere cosa.


A che serve a Dio l’intelligenza umana che lo riconosce?


L’uomo che pensa a Dio è quello che Iddio ha pensato per lui.


L’intelligenza è nell’uomo che l’attribuisce a Dio.


L’onestà viene dal nulla come tanti ciarlatani 

e l’umiltà resiste nella fortuna 

dell’eroe dalla personalità innata

dal sangue purchessia

dalla casta dei sacerdoti dotati di carisma


Quando i lavoratori non sono uniti 

perdono la battaglia del sale che condisce la terra 

essere uniti per non essere sopraffatti 

da chi avvelena l’acqua del pozzo


Anche se molto di quel che si dice non si fa 

nondimeno è bello dirlo, ascoltarlo e ricordarlo..


Come distinguere l’amore verso il prossimo

 da quello verso il mondo?


Ognuno si pone il problema di come risolverlo


Anche se le promesse non vengono mantenute 

sono sempre più gradevoli delle minacce.


Il mistero umano non è Dio 

ma l'intelligenza dell’uomo 

capace di essere arrivata fin qua.


Le damigelle coccodè e i capponi coccodi

 (sarebbero quei paesani che non pagano inviti nelle bettole)

Di carne insulsa son pieni i pollai

 dove si riempiono e chiudono

-all'insegna del vecchio pollo 

che danza sulla punta degli artigli-

 le uova alla perfezione

e deve essere tale maestria

 a privare la carne di sapore.

Ci deve essere un difetto nella macchina

 poiché l'animo maestro è l'ultimo a invecchiare.


Di incommensurabile c'è solo il cielo

 è che sia frequentato dagli dei 

che non conoscono la fatica

 è un'altra storia che certo è più lieve


La nostra realtà affonda le sue radici 

nell'intero globo che ogni tanto sputafuoco

ci contiene e sostiene in tutto 

quel che siamo e facciamo.

Facciamo in modo che

 ogni essere sociale

 sia responsabile di quel che fa

 e - quando deve - non fa


Penso sempre alla giustizia

 se sia ben disposta a soccorrermi

 nel momento del bisogno.

E spero costantemente che tenga di più

 alla parte  del diritto naturale

 che non a quello soprannaturale

 che non sta in piedi senza le ali

 e senza reclami da fare

non ha proposte da avanzare


Fa uno strano effetto sentirsi felici in strada

 e veder la sofferenza in campo

 patire seduta e in piedi 

e solo distesa è muta.

Gli sia propizio il giorno, di tanto in tanto


Amico, è la parola più usata al mondo 

e come tutto ciò che più si usa

 più si deteriora.

L'ingiuria che offende mira al corpo

 che si espone alle beffe

la battuta salace mira a scalfire l'animo 

che non appare agli sconosciuti


Uno è il dire e altro è il fare

 e chi dice quel che deve fare

 mostri di saper usar le mani 

e agire di conseguenza.


Il buon uomo rispettoso dei suoi simili

 fa parlare i fatti a bocca chiusa 

 e muove  la lingua a far saliva.


Poni le orecchie sull'attenti 

per distinguere le stesse parole

 adattate al giorno e alla notte.


Dubito che il geometra del sistema solare 

si esprima con i geroglifici dal pulpito 

come i bei profeti perfetti come antichi poeti.


Senza parole il mondo è muto

con i fatti sorride e piange.


Come riconoscere in un perfetto abbraccio 

se è di sincero affetto?

Prendilo com'è, il tempo 

che per sua natura fruga l'animo

se vorrai, lo scoprirà.


La lingua come il coltello taglia

 e come l'ago cucisce.

Molti fan bello a parole

 quel che è ancora da compiere 

mentre altri ricamano sul compiuto

 cupidi, ninnoli e arabeschi d'oro.

La lingua come la lancia di Achille 

cura quel che ferisce.


La costanza dell'amore e dell'amicizia 

non si misura con le parole 

ma con il calendario del contadino 

che tien conto dell'incostanza del tempo.


Che vita è trar  vantaggi dagli altri?

Che ne è dell'amore 

se ne spremi il corpo che lo contiene?


Torrenti di parole travolgono i natanti

 due scudi di sughero hanno salvato 

Mosè nelle cateratte del Nilo in burrasca.


Il fatto che tu mi dica la tua verità sull'amore 

non impedisce che io possa deformarla col vino.


Una lingua pronta lusinga il cuore 

uno sguardo da sollievo all'animo


Che sia fedele alla ragione

 non mi impedisce l'uso della menzogna

 che vanifica un probabile agguato.


Con voce soave ti danno il cuore

con mano lieve ti frugano le tasche

con occhi distratti e vago sorriso 

son soliti prendere e dare

 quel che più interessa


Crederei di più nel gran Gran Dio del Campidano

 se sapessi a chi per primo

 ha insegnato a leggere indicando le lettere

 con suono e significato, con l'indice

 e a scrivere con la mano destra.


Molti hanno la lingua obbediente all'animo pio

altrettanti l'hanno indipendente dalla mente.

Molti altri l'hanno impastoiata di bonarietà e malignità. 


Chi sa se il vivere non sia morire e il morire non sia vivere? Euripide


Bene. Se il cinico è povero è anche onesto.

Ricordati che la fiducia si accorda e si concede 

ai propri simili se riesci a leggere nel loro animo.

Bene. L'animo è umano e sta in piedi

 l'istinto è rimasto animale, quindi prono e disteso.

L'uomo è altro da sé quand'è disteso e dorme.

Bene. Quand'è seduto è in terza persona. E pensa.

In piedi agisce e disteso riposa e pensa se non sogna.

Col pensiero si conosce ciò che deprime.

Bene. Non si pensa male con i piedi a mollo.

E nelle tenebre cerchi la luce 

con le mani vicino alla porta.

Bene. E pensiamo al cielo infinito

 contemplando la vasta e profonda distesa marina 

che confonde i vari pensieri che restano vaghi 

sulla salata e bianca cresta dell'onda.

Bene. Invecchio - e, naturalmente - 

non posso far altro che tenermi compagnia.


A volte mi viene da pensare

 che il Gran Dio del Campidano 

non voglia essere obbedito 

come pretende quel caporale cieco 

dal più gagliardo dei suoi soldati di leva

calati a Oristano seguendo il corso del Tirso.


Molti si chiedono se quel che hai è tutta roba tua

 e quanto, del mucchio, è bottino del mondo.

E il mondo, il luogo dove c'è posto per tutto 

non garantisce che chi nasce onesto 

muoia incorruttibile come la luna.


Della sola madre è bene fidarsi 

perché chi da Lei nasce

 è naturalmente nato onesto...poi sarà quel che sarà... 

La fiducia tra i propri simili sarebbe un eccellente affare 

se non esistesse l'inganno umano e le trappole animali


I Compagnoni di un tempo eterno

che mi han sostenuto anche nei momenti migliori

 mi trattengono dal lasciarmi andare come Ofelia

nella libera corrente del Cedrino 

 e mi pungolano come usa il bovaro 

a sentire quel che consigliano di fare 

sanno che non metto il piede dove è facile cadere

 perché, con passo malfermo, se vacillo, ruzzolo da solo 

poi si deve rovesciare il mondo per rialzarmi 


Penso di quando in quando 

che il Gran Dio del soave Campidano 

ci abbia dato vita per suo diletto

 insegnandoci ad amarci per la grazia 

che gli è dovuta per averci messo 

in piedi sui sentieri della vita 

che conducono alla sua presenza.


Non so se banchieri e bancari lo consultino 

quando concedono prestiti ai poveri 

con minacce di inesorabili pignoramenti... 

Non c'è vecchio priore di san Francesco

 che non ne abbia un'immagine nel portafogli 

e sulla faccia interna della porta di casa

 a cui volge l'occhio mentre esce 

confidando sulla protezione giornaliera 

e sulla riconciliazione col mondo 

dopo la lacerazione del peccato originale.

La moglie, da par suo, gli affida 

le proprie faccende amorose 

come ogni pia zitella d'Irillai 

che gli confida le sue speranze sentimentali 

mentre sfaccenda con pentole, tegami 

e filindeu, ogni anno per i pellegrini 

che non mancano ai Gosos della Novena 

a maggio, il lungo mese di Maria Mariana 

che distende i giorni al solstizio d'estate 

e alle mele dei compari di san Giovanni 

il Battista profeta del cugino, morto 

 un per l'altro con la divina concessione 

della volontà Paterna.


Quando pensi di pensare 

pensi a qualcosa di concreto.

Fidarsi degli altri è un rischio 

e se l'animo è fermo e non volubile

aver fiducia in sé è una certezza

Buona sorte e gran fortuna 

avere un animo discreto e leale

 camufatto e nascosto nel cuore


Predu Pilurzi, senza studi avanzati, scoprì su gupu

(o cratere di sughero -concavo- tratto da un nodo dell'albero) 

oggetto di leggero sughero per bere il vino come in coppa

la scoperta successiva furono i tappi sempre di sughero

formidabili per i fiaschi e le bottiglie

 il legaccio degli otri eran sempre corregge

 di buoi castrati  per esser domi a tirar aratri 

e carri e le statue di sant'Isidoro beato 

e ornato di spighe.


Poco importa che sulle persone si congetturi 

 se chi lo fa non può farne a meno

 poi si sa che una vita è composta di particolari

 esaltanti di notte e di giorno minacciosi e deprimenti.


Sovente mi meraviglio di come sia facile

 campare senza far del male ad alcuno 

come vuole il primo precetto del Gran Dio

 del vispo e generoso Campidano

 che ci ha fatti puri e prosperi 

per andar sposi alla dolce innocenza

 che risplende nella luce perenne

 della sua inestimabile Grazia.


Oscuri guadagni nascondono malefatte.


I soldi volano di mano in mano 

come i sogni non visti di mente in mente...

Con i denari, se li dai, comunque tu li dia 

conta anche che possa non riaverli 

conta pure di averli affidati al vento 

che li accumula nei vicoli sottovento 

dove i ragazzini fanno le prime briscole

 e fumano le prime cicche sottratte ai padri 

e vivono i primi giorni propizi alla libertà 


Il primo padrino che tenne a battesimo Predu Pilurzi

non sapeva leggere né scrivere

 ma era in grado di fare delle croci enormi

 grandi come la prime pagina 

del primo quaderno dell'alunno

 primo della classe al primo banco.

Egli era di quelli che rivoltavano la terra 

a zolle per coprirvi l'antico seme del grano 

e moltiplicarlo d'anno in anno per saziare 

quelli che la scampavano dalla guerra feroce.

Predu ebbe da lui l'incarico di chiudere il mercato alle due

 e dare ai porci le merci rimaste invendute

 perché scadenti ma eccellenti a dar fieri presciutti 

da tagliare a fette per la dieta del palato

 o a dadi come il polpastrello dell'indice

 che diletta gli anziani d'Irillai 

che lo fanno schioccare come caramelle 

in bocca di donne mansuete 

e dei bambini alla moda d'ogni tempo

i più moderni: gli ultimi nati


Non ho alcun pegno da dare

 neppure un agnello da latte a natale

non un agnello che sappia appena belare

 e forse lo farà al solstizio quando sbocciano

 i gigli gialli nei campi di Calalunga, memori

 del compianto Gianni Pastore Padrone

A cui auguro che una buona veglia

 lo guidi nelle faccende odierne.

Egli sapeva che senza fatica

 non si naviga e non si scavano le montagne

 per far opere egregie senza stanchezza 

ne ponti che scavalcano baratri e fiumi 

senza rischi per la vita umana 

senza la costanza dell'impegno 

non si piantano alberi di cuccagna.

Egli sapeva non esserci

 cristiani in perfetta grazia di Dio

 che vivano nella corruzione del mondo.

Gianni, Giovanni Pala, Pastore Padrone 

sapeva che di inesorabile e necessario 

ci sono solo i giorni e le notti.

Giovanni Pala, pastore-padrone e marineri. 

                                      Nato a Buggerru nel '940

                                                                              vissuto come in uso nel mondo

                                                                                       morto a Carloforte nel 2020.



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