domenica 14 luglio 2024

53 - LIII -25.425



“ E' un dono che possiedo, semplice, semplice: un folle spirito stravagante, pieno di forme, immagini, figure, oggetti, idee, concetti, apprensioni, movimenti, rivolgimenti, generati nel ventricolo della memoria, nutriti nel grembo della pia mater e partoriti nella maturità dell'occasione.” Oloferne maestro di scuola. Pene d'amor perdute.

william shakespeare:

o colui che compensa le negligenze del mondo

 ha unito le coppie e il regno

 ha fatto grande la Bretagna con la penna 

e a fatto splendere di poesia 

l'opaca corona dei sovrani della terra



- chi chiama iperbolica astuzia la trinità -

? l’olimpica celestiale emily dikinson!




per i primitivi dio era l’utile necessario per  vivere:

aria, acqua, cibo e luce


sia quindi santo chi fa del bene


ci scommetto l’occhio migliore 

e l’orecchio più pulito

che l’astro lucente non sa 

che noi gli siamo debitori della vita

e lui proprio non sa nemmeno  fingerlo



sor de sor muros burdos 

Latrunculi  mastrucati

de corbula de pane  ki sor murros brutos 

laban con l’acqua fresca e chiara 

di santa maria dell’acqua chiara

che chiamava i poveri: 

sor de su latte ‘è maiu

e inventò sa ponidura 

per aiutare il contadino 

a cui moriva il bue mansueto



- Cosa c’è di toccante bellezza 

nei moderni riti religiosi esibiti 

come attrazioni turistiche?



Senti e vedi. Pensa e scrivi. 

Scrivi quel che pensi: 

La Polio rende rachitiche le membra. 

Detto del galletto d’Irillai 

della scorta di Asclepio che saluta chi legge:

Salute a voi, bevitori del Chiaretto di Marreri 

che rende lievi le serate ai convalescenti della polmonite

e fa vedere Polifemo Monoftalmo 

e il Minotauro Cretese e gli infernali Alarpi d'Irillai 

che rubano al volo spiedini di salsiccia arrosto.

E gli arrabios...




Dio, che c'entra Gesù e san Francesco

con la tortura della santa inquisizione

che faceva dire agli eretici

quella confessione che volevano sentire...

Il Presidente vuole che ogni mezzo onesto 

sia buono per trarne un'utile; 

così ha deciso che sia perlomeno singolare

colui che rifiuta l'uso dell'utile.

Politica è il rapporto dei cittadini con la legge 

fondamentale

garante della libertà e  incurante della giustizia

economia è il produrre e consumare per vivere meglio

politica estera è il rapporto di convivenza con gli stati

la difesa è la forza della legge e tutela dei confini

commercio è vendere e comprare, importare e esportare

la finanza è prestare per avere un tornaconto o arricchirsi in proprio

la finanza ha tratto dalla medaglia

Non voglio nient'altro con me che quel che sarà!



buondì all'unisono Nico  

con la luce e col  rumore  del mondo

e con l'impulso della primavera 

che pur senza l’orgoglio paesano 

del secolare  bronzeo scampanio

che dà l'incipit al nuovo giorno 

che sempre pone a rischio 

la comprensione delle cose 

che avvengono nella comune  realtà

 che ci ospita e in cui 

ciascuno distingue  a modo suo

quelle  più prossime alla propria indole


ogni pomeriggio mi sa di festa quando penso a te! Vuoi?










walk don't run = camina no corras



date agli infami

che  degli onesti

son già gli elisi



Nostra signora  ‘e Gonare  

bezza kei sa kessa

Jumpat su mare ki su sale

 pro sa merca



Bennardhu col rampino legato allo sperone  della zampa 

- alfonsina la sua gallina zoppa - 

mugliera esperta in faccende amorose

Il pio galletto canterino, educato e puntuale 

che gioca d’anticipo per cantare con gli altri. 

La sua rossa cresta adornerà  sempre 

la bianca e immacolata veste  di Asclepio

divino dottore di veloci piccioni e immacolate colombe.






a Irillai c’è chi racconta  di tziu Perreddhu

che il mattino del giorno in cui morì

seduto accanto alla porta di casa 

vide la sua ombra uscire da se 

e per quanto potè la seguì

per incamminarsi nella carrera 

che finisce davanti al cimitero

e scomparire oltre  il cancello di ferro

dell’aldilà dove i beati poveri secolari 

  mangiano pizze con la treccia di Sorrento 

con capperi e acciughe mentre i semidei, 

santi ed eroi applaudono i commensali

serviti da millenarie madonne celestiali

cantando e pregando più degli angeli 

castrati come manzi, capponi e lumaconi


la moneta che aveva bisogno di due facce:

una per dare e l'altra per avere

agricoltura, scuola, industria, trasporti, artigianato, sanità e previdenza

La ricchezza è la proprietà di un bene e il suo godimento

I cattivi son capaci dei servizi peggiori

più che rovesciare il latte sul tavolo

e dare mandarini ai canarini

per far subbuglio in gabbia

Bevete il vino di Marreri che non fa male ai piedi,

almeno due bei bicchieri la sera,

uno per piede per poter sognare

Con la maldicenza non si covano le uova

che con un pizzico di sale fa sapienti i pulcini

ma è la lingua che offende e aizza alla zuffa,

molto più di una grossa fetta di prosciutto

e di un'uovo al vincotto perciò

 date una patata bollente che da quiete agli spiritati

e una anche ai sedentari per scuoterli un pò dal giogo

Il mio animo è composto da ciò che intuisco, intendo e immagino.

Quel che mi faccio nessuno può farlo meglio di me;

così in privato aggiorno il mio rango e esser fedele

ai miei giudizi come le donne lo sono ai pizzi

Quel che sono lo devo ad altri,

non foss'altro che come dirimpettai in cui mi rispecchio,

come il buon Cosimo e miglior Damiano,

sempre davanti uno all'altro come il giorno e la notte

Quando i fuori di testa si inalberano,

sono gli innocenti innocui e indifesi,

quelli che prenderanno più botte

e sul loro mucchio spareranno alla cieca

le forze imprevedibili della sovrana natura umana

Alle delibere del tiranno non avrebbe creduto nemmeno lui

se fosse stato come i comuni mortali

Nessun neonato di queste parti

si è mai lamentato del paese d'Ohiai

dove gli è capitato di nascere


che prete è chi se ne infischia del  timor di Dio

del  timor di Dio e del dolore del mondo -



Con che animo dare un’offerta ai bisognosi 

quando quei denari passano tra le grinfie

di cardinali con la B che li usano per arredare 

500 metri q. d’abitazione e comprare palazzi

 accanto alla torre di Londra invece 

che far pozzi nel Corno d’Africa

dove si muore di sete e di fame

più che non di cancro e diabete



 


- ogni nuovo nato che viene alla luce del mondo 

ha precipuo lo scopo di vivere degnamente 

tra i molti che trova perchè l’han preceduto -




- il divino è ciò che non ci riguarda poichè siamo mortali 

e ho già sufficienti difficoltà a capir le nostre piccole

 ma pie vicende intrise di gravi e di ben più empie faccende -  



quel che il delfino fa nel mare 

e il gabbiano nell’aria

è come quel che è 

l’essere al mondo del carrabusu

che fa sempre da quando nasce:

gioca per vivere: è maestro di circonvoluzioni 

con la palla dietro le siepi di lentischio

promette l’immenso  che arrotola 

 col suo fare eterno

 come la schiuma del mare

 come l’erba dalla zolla

insomma il carrabuso che rotola il mondo 

con la gravitazione universale

dove ogni essere vivo usa defecare



- ( Il  fato beffardo beffato dalla sorte malfida 

rivista dalla commissione medico legale dell’ASL 

-(la Commissione sa bene che ci vuole un nuovo anno 

per certificare se è diabetico il poliomielitico che a 80 anni rinnova la patente)-

sarebbe come una  innocente  beffa

intestare una commedia  alla  domanda rivolta al poliomielitico -

dalla Commissione composta 

da esperti scolari deI divino ippocrate 

 se è iscritto alla lista degli invalidi civili permanenti 

perchè vedi mai se è anche diabetico 

e beve senza misura chiaretto di Marreri 

come usano i barbaricini identitari -

per la correttezza formale con cui la Commissione ML ha applicato 

le norme procedurali con le quali vive la legge

che non rinnova la patente scaduta per la mancanza 

della certificazione sanitaria senza la quale

il titolare della patente non può usare l’auto 

per  recarsi al mercato di Carloforte e acquistare  

pomodori. tonni e pesche di stagione 

 e per tale faccenda 

deve incaricare altre personalità del consorzio umano e civile -

dunque il titolare della patente è un disabile

che  la detiene da 50 anni 

ora la Commissione dell’ufficio ML

la rinnova con un certificato del Diabetologo che garantisce che 

l’ottantenne  con o senza diabete mellito può guidare la vettura

e nel frattempo il disabile incarica altri che comprino le pesche

necessarie al corpo - ma per le faccende dell’animo è impedito

quindi i suoi affetti non han corso di attuazione

sarebbe una buona legge universale  se provenisse dal 

capocollo della Commissione ML che caca ordini e certificati

 per dirigere la baracca come il duce

e deresponsabilizzarsi  col mondo -


- stia attenta la tanto impavida Commissione di ML

che alla fine l’adoperare tanto rigore non si accanisca 

contro un ottantenne

che resiste alla post-polio per vivere dignitosamente -




- potrebbe essere un più  piacevole dovere 

per chi legge conoscere la pars pro toto -


- il lamento coperto dal pianto 

nasconde il dolore  latitante -




- il mondo è il luogo in cui 

ci rendiamo conto di quel che siamo -


Il certificato di invalidità civile me lo porto appresso da settant’0tt’anni

e costituisce la zavorra  che mi tiene in equilibrio. 

E mi ci gioco una palla che lei  non sa nemmeno 

riscrivere con i suoi modi più presunti che concreti 

se non stolti  e dissimulati come verosimili 


per il poco che mi concerne

Son prima volterriano che aristofanesco 

e Lucianesco per tifare poi  l’immenso 

Carletto e il sublime Erasmiuccio che 

consentono la navigazione nella laguna 

cosmo idolatra così voluta  dalla natura

che ci  canzona per  mescolarci  il miele 

col fiele con cui imbrattiamo i sentieri 

che sopportano la nostra presenza

come non capiamo nel matrimonio 

chi ci mette il miele e chi il fiele


- noi,  comuni  cittadini repubblicani, 

viviamo col timore di essere governati 

da personalità  peggiori di noi -


se i ricchi  sono gli immortali

mortali sono i poveri

dov’è la parentela tra gli uni e gli altri?

che vivono in monarchia  gli uni 

che di nulla bisognano

e mortali sono i repubblicani

che di tutto mancano 

se privi della libertà come gli schiavi 

che possono solo suicidarsi



- noi,  comuni  cittadini repubblicani, 

viviamo col timore di essere governati 

da personalità  peggiori di noi -



La legalità è il rispetto della legge;

la moralità è il rispetto di me stesso.

Pepp’antoni beve vino e se ne infischia



"Mendelssohn era ebreo e anche Carlo Marx e Mercadante e Spinoza. 

E il Redentore era ebreo e suo Padre era ebreo. Il vostro Dio.

– Non aveva padre, dice Martin. Ma ora basta. Via, andiamo.

- Il Dio di chi? dice il cittadino.

Be', suo zio era ebreo, dice lui. Il vostro Dio era ebreo. 

Cristo era ebreo come me". (dall'ulisse di joyce)


°°°


L'Ospite sfacciato! urla loste

Ehilà turista grossolano dacci il pane quotidiano per sfamarci!

Arriva il padano pagano della coppia peculio e pecunia: all'armi!

porta il grano duro alla macina  a far semola e farina !

Aiutaci con cibo, palloni e motori e  divertenti processioni!

Contadini e pastori tirate su l'ancora e remate come pescatori e battellieri!


 L’anima è il pensiero frutto dell’aria 

con cui  respira e vegeta la materia grigia


                                                       - La Linfa di - san Vitale. 

che dal sole passa al corpo 

con quel che mangia e beve-                        

per prendere vita con la luce in tutte quelle moltitudini che respirano.

Senz’aria e luce non si naviga nemmeno nell’inferno.

. - Obiettivo della scienza è la conoscenza applicabile.( e.h.w.)

- Il primo e chiaro segno del decadimento è l'abbandono dei desideri -



La religione è la voce di Dio che consiglia moderazione al popolo,

 onde evitare zuffe manesche e dissidi sanguinosi in famiglia.

- Chi governa il potere usa promettere in pubblico e minacciare in privato. -



I dipendenti che lavorano nelle case dei ricchi si immedesimano 

nelle pratiche quotidiane dei padroni e quando rientrano alle loro case

 dicono di non poter fare a meno di quei costumi così educati 

e nobilmente raffinati nel quale convenientemente  vivono.

senza lotta di classe ma in serafica convivenza.



buongiorno alla mia musa: 

Ah, anche tu sei assente dal banchetto di Pandosìa

 dove non manca nessuna primizia lontana, 

né alcuna vicina deliza, d’ogni cibo c’è dovizia,

 è un banchetto divino e tu solo  non ci sei.



ogni tua immagine mi par di vivere sempre in festa.

Con due immagini sono in ferie stagionali.


Dalla tua voce quando la sento 

arguisco se  il tuo animo è sereno.


ben alzata da un quieto e meritato riposo.


la salute guidi i tuoi passi verso mete gioiose.


che il gran signore del cielo faccia risplendere i miei occhi

nella luce dei tuoi


Sei la mia musa posso  quindi  far versi liberi

e aforismi contingenti


mangerei un capretto senza fargli del male

per baciare quei denti brillanti di luce propria


Dimmi Musa non senti una punta d’orgoglio 

quando una persona elegante e bella si volta per guardarti 

e tu pensi che sia per  vedere se ti sposti

se qualcuno ti viene addosso?

sei solo indifferente o è solo naturale e spontanea curiosità?



con la luce del tuo sguardo raggiungerei il nido dell’aquila 

e fermerei con uno sgambetto il volo del falco.


se i delfini vedessero la tua bella tornita figura ti farebbero loro regina.


Non ti senti un po 'superba di essere sì tanto bella?

Se baci il rospo che è in me mi tramuti nel principe della lontana Mongolia

divo degli chaffeur in mongolfiera. 


Dove Poche cose scansano la fatica come il caldo afoso.




Publish  or perish


pubblica o sei fuori dell’accademia

a vendere i tuoi articoli sulle  bancarelle

perchè quando gli estremi si toccano  i giochi son fatti e la canicola dissolve il gelo


Dicono le storie mongole che Gingis Kahn discendesse dal concepimento  

di una donna vedova che morto il marito sia stata visitata da un essere

 luminoso che lei immaginò come Tengri Dio degli antichi Mongoli.


Un buon partito quindi, quasi come se fosse 

 un ricco agricoltore sai, di  quelli  che coltivano oleandri lungo 

le auto-strade  e nei sentieri dei pellegrinaggi religiosi.



Euforbo offrì agli dei un riccio e una volpe per rendere fertili i campi 

 le divinità si placarono e i contadini riconoscenti fecero Euforbo sacerdote.  



I possidenti d’Irillai non manifestano alcun imbarazzo 

per le loro fiabesche ricchezze. Perciò i paesani quando li vedono dicono sottovoce che i vecchi predoni di Musetto son ritornati.  i noti  ribelli della periferia,aggiungono che non sono mai andati via. I barbieri che si affacciano dalla bottega sentenziano che  erano ai bagni penali a Venezia e Portofino e port’azzurro. Si, e far carbone nel Vesuvio, dice un loro figlioccio che smercia la lava in scatola  dell’Etna  come fertilizzante alla Serramanna dell’antica Tiscali…


Dove 



,,Il signore Iddio pose al genere umano - nella fattispecie del popolo di Manasuddas,una domanda: 

 Voglio essere di nuovo padre  e Ditemi voi volete un nuovo

 dio maschio - femmina e i più forsennati dissero a una voce: nessuno dei due. 

Daccene uno che vada bene per tutti i propri simili.

Strano che da qualche parte non si sia trovata 

una descrizione del primo essere umano 

ad apparire sulla terra o in mare o nell’aria.

 Com’era pettinato  se con barba e baffi.

Balbuziente effeminato e zoppo ballerino.

Nel dialetto d’Irillai il fondoschiena è detto: su fuste de sa coa.


Cristiani a Irillai è sinonimo di umani, 

come gli stranieri strani sono pagani come i padani.


La natura ci fa credere nell’impossibile che vien fuori dalle sue bravate

per esempio che sotto terra e sotto il mare bruci sempre il fuoco perenne

e che l’aria pura alimenti il cervello che ci fa pensare per resistere alla noia


Il gran Dio dei colori del mondo usa lasciar raffreddare la punizione divina

prima di adoperare la sua Misericordia infinita.

Animo serafico e non rancore di classe.

I dipendenti di famiglie ricche tanto elogiano la casa e gli arredi 

quanto nobilitano la raffinatezza delle famiglie padronali 

da cui loro si vantano di aver appreso a ben vivere

Senza dimenticare il valore in soldoni dei quadri appesi alle pareti.



Le cose fatte per il  piacere di farle son quelle davveroerdas

 sublimi che riproducono le specie viventi nel mondo.

Wivano le famiglie sante, quelle diverse morali 

e quelle  normali nei mali.

Le faccende olimpiche e celesti ci ricordano le vicende

umane, così domestiche e rionali.

Viva Quindi  il decoro casalingo.


Tziu Pepp’antoni Imbarau i sa ziminera,  hat’imbentau 

un’ istaieda pro pesare una perra ‘e casu 

candho là data  e una de fermentazu candho che lia torrana.


Dissenso dei sensi. 

Mancanza di equilibrio. 

Velocità e quiete. 


Niente esiste se la luce non l’illumina.


L’atomica è la catastrofe alla porta e  lo sfacelo alla finestra.


L’arma micidiale nelle mani di una cricca di perenni avvinazzati: l'acquavite.


La realtà è quel che veniamo a conoscere mentre sta accadendo

e noi la stiamo vivendo.


La Cina moderna sta vivendo l’epoca dei cento fiori 

lasciati fiorire  da Mao alla fine degli anni cinquanta

con la rettifica dei pensieri in seno al PCCinese.


Il principale campione degli organismi viventi è l’essere umano 

del quale è impossibile conoscerne l’animo 

ne prima ne dopo il suo avvento alla luce

forse destinato a rimanere imprevedibile 

finchè il tempo avrà un calendario.


In questioni amorose  è lecito tutto quel succede tra cielo e terra 

e per tutto ciò che accade c’è sempre  stata una prima volta.

Non c’è un vaccino che inibisca i vivi dal far del male

e nemmeno quello che renda immuni dal contrarlo.


Un buon bicchiere di vino rasserena l’animo turbato dall’angoscia  di una pena opprimente

Quand’è necessario il vino è un farmaco salutare per l’animo 

sempre sobrio per l’acqua che non da 

il giusto calore  all’animo bisognoso.


  - Dopo aver detto alla moglie che gli piace 

assai assai il suo impeccabile sorriso  -

-   bello come il fiore che si apre alla rugiada -

- così, elegante, franco, spontaneo e naturale -


- In un mondo umano che pratica la pietà non può esistere 

un mestiere come il gladiatore, 

per cui non si può dire se - per l’essere umano

 - è meglio essere ucciso o uccidere.



"il matrimonio è l'unione senza prova di due persone umane di sesso diverso 

\per il possesso reciproco delle loro facoltà sessuali permanenti 

per tutta la vita, Kant, metafisica dei costumi"

- L’Ambivalenza -

… Dice Mosè ( genesi, 3, 16) quel  grande Demiurgo ha  sottoposto la donna all’uomo.



Come stai?

Come Dio vuole e la natura concorda. 


Nella disperazione ci vuole il confortevole concorso del coraggio 

che anima la fuga del leprotto ma si rintana nella tana del coniglio.


Ogni malattia è nuova quando invade il corpo sano.


L’equilibrio che ci tiene in piedi nel cielo smisurato.

Lassù in alto più di quanto si possa misurare  c’è l'impero 

dello spirito che fila la durata del  tempo 

ai pensierosi esiliati dal regno dei consumi

e vorrebbero starsene sotto una pergola di vite

 a sgranocchiare pane carasau e bere vino dalla botte 

e pesare con le parole il talento in dote agli onesti

senza danneggiare nessuno per  esaltarne qualcun altro.




a Biasu ki in brente pro tramaku

 juket un'istrazu untau a ozu seu



Sa die ‘è su cossolu, l’ha fattu 

s’abba nodu A Biasu Ispinamala....




Come rendere innocua la cattiveria?


- Nel cielo sopra di noi si forma  l’aria e l’acqua.


- Noi siamo bolle d'aria vaganti e sedentari otri   d’acqua.


- Il vento di Bosa porta l’acqua a Irillai, Biscollai e Tuccurutai.


- Il passato è come l’acqua del fiume che disseta gli organismi viventi 

e la terra che ci sostiene sulla quale scivola e si versa nel mare 

della memoria di chi ama ricordare.


Se il piacere è un esca di perdizione morale

la sofferenza è la moneta della santità.


Conoscenza e sapere inaridiscono se i cittadini 

non le adottano come cibo per l’anima.




Il primo sindaco d'Irillai – Zuankinu E. Remitanu - 

affisse nel suo ufficio una scritta che divenne proverbiale:

"Pro kumandhare malu missu mezus si lu facat issu".



La vita è quel percorso gratuito in cui ognuno 

cerca di distinguersi in modo tale che gli consenta 

di allungare  un po' il tragitto.



Tonno e Fagioli ai rustici monarchici 

e gamberi e lenticchie  ai metropolitani repubblicani.

Non siamo solo nel mondo dei numeri 

ma anche in quello dei numi.


Il mozzo ingaggiato  per il vascello di Fraluisi 

che collega L’Isola  al continente

non distingueva l'acqua  del mare da 

quella dei fiumi era cugino in primo grado di 

Predu Pilurzi che conosce  a  fondo se stesso 

ma non distingue il vino bianco dal rosso

nè il caffelatte più dolce di un animo puro 

dalla salamoia dove galleggiano i sorci del pecorino.


 gnhothi sauton


Wiva la Lussuria, la maniera più piacevole di salutare il mondo quando vai via.


L’aria è chiara 

i frutti maturi hanno chiari i colori 

che perpetuano quelli dei fiori 

che prima  li annunciavano 

il giorno è bello da vivere

le persone bisognose 

vedono di sfuggita le vetrine

ma l’animo suggerisce loro 

di andare oltre a riflettere

 dopo aver letto i prezzi


Il  futuro col minaccioso avvenire 

è già passato senza dare nell’occhio

 come se  il sole con la sua luce 

si sia dimenticato di noi


Tutto inutile aver fatto sei mesi invernali 

a scuola di dizione 

quando apro bocca il suono ricorda la trombetta 

fuori uso del più vecchio  banditore  fuori del mercato. 


Chi è quello che  nel suo animo non si mostra comprensione 

per le sue vicende e vorrebbe un po di compassione 

per le proprie pene da qualcun’altro che gli si aggira 

attorno con più calore di quell’ultima cricca di mosche 

dell’anno scorso passato in giudicato.



Tifo per le cose belle che non fanno alcun male

delle immani meraviglie della sempre giovane 

natura che ha sempre  l’età giusta per rendere 

gravida l’arte  di sempre nuove idee che danno


Il gallo d'Irillai  è quello con la cresta virtuosa che canta 

quando la gallina ha fatto l'uovo nuovo e l'antipolio.


 luce  ai  sensi che albergano in ogni stagione 

nella mente dei vivi mortali che nell’aldilà 

si aspettano l’eterna primavera con i fiori 

di campo che sbocciano nelle apposite aiuole dove 

le famiglie delle anime candide  fanno pic-nic 

incantate dal decoro del paesaggio e il tutto 

è contemplato con l’occhio prospettico della mente .

L’assillo della vita eterna non dorme mai.

Chi ha soverchi buffi  conviene la clausura nel chiostro.

I defunti vanno lasciati in pace se non disturbano i vivi.

L’anima non muore mai perchè è parte attiva della congrega 

spirituale che fluttua nel cielo che sovrasta il celeste impero.


W la libidine antidoto della violenza.


W la flatulenza che abbassa la prepotenza.

W l’allegoria che dà a intendere quel che è nascosto.


L’anima venuta da chissà dove mi possiede 

e dorme e russa per non turbarsi 

 quando il corpo lavora e fatica senza riposo. Posa i pensieri sul comodino 

come la testa sul cuscino. 

Ieri, oggi e domani; sempre di tempo umano s’intende:

passato, presente e futuro, tutto è uno.


La flatulenza è il sospiro della coratella che cerca

 l’aria fine sorella gemella e se ne infischia della luce.


Gli antichi (Tziu Predu Ferru e Ztiu Kiskeddh’è Longu)visitavano l’inferno come turisti  

 e vi  riconoscevano ziu Pepp’antoni in mesas carzas di lino del Cedrino

e tutti i parenti santi ed eroi come le simil’ombre dei sogni . 

Mai  che ci azzeccassero una visita all’olimpo però.

Vedi mai che fossero vegetariani come in paradiso

che filtravano i fumi degli agnelli che per diletto arrostiva Abele

ma infastidivano le anime belle e buone.



Smettila di cercare sempre il meglio 

che sta con te e non ti lascia mai.

- Parmi che,  ogni cosa,  forse,  senza 

nemmeno saperlo, ha un senso in sé.



Ci vien spontaneo chiudere gli occhi al veder la crudeltà in atto 

come  q ualcosa di repellente al pio intendere  gli affari del mondo.

La notte viene dopo una giornata di fatica quando padre e figlio  

non si riconoscono dopo l’ennesimo bicchiere della staffa 

e se le danno di santa ragione come uno sordo, 

rustico e sedentario,  e uno muto transumante e civile.



Un uomo ubriaco aggrappato al banco di mescita 

recita Dante all’oste:  “la bocca sollevò dal fiero pasto”che riempie i bicchieri  di vino 

 lavando quelli sporchi… mangiati un ovetto bianco col giallo dentro e vallo a smaltire… nel sottoscala…di Enotria (ogliastra)regione del vino.

 dal  mare d’Enotria sorge il sole 

e su quello d’Esperia s’inabissa.



Affidiamoci al buon senso  del giudizio che ci consente il tono

 garbato del vivere insieme come i puri di cuore

col gentile sfarzo di gioiosi e forzati sorrisi. 

Si balbetta quando le parole scivolano nel percorso 


Quando si parla di stelle, si parla di cose più grandi di noi 

che misuriamo a distanza col metro degli occhi,

 contiamo con le dita e pesiamo col grammo; 

si parla di cose più grandi del cielo e dell'inferno, 

più grandi dei campi di calcio e dei cessi del cacico; 

forse parliamo di cose davvero grandi,

 più grandi dell'oceano smisurato e del Giordano, 

dove da piccoli giocavano i cugini e Battista 

con la serietà che presagisce guai, 

battezzò Gesù nel nome del Dio degli innocenti.



per un sospiro che disturba  le parole.


Il tutto esistente va bene finché si regge . 

Il tutto esiste solo con le parole, senza le quali

col  solo respiro si vive  come il genio divino dei  ravanelli. 



Quindi mentre il globo terracqueo gira attorno  al sole 

la polvere di un anno si depone nel tempio.

Quindi dal sole non solo abbiamo luce e calore 

ma ci dona anche il tempo indifferente.



Il tempo oblia tutto: malefatte immani e atti cristiani

 e compassionevoli per ogni credenza pietosa.

E copre i banchi delle chiese come la vecchia polvere degli antichi templi.

La sola  ricchezza non si lascia occultare dalla polvere del tempo.


- Solo il tempo è per tutti sempre uguale.


- I caprai del monte passano al setaccio il latte delle capre dal pelo lungo

 Per le minuscole Janas amiche delle civette che avvertono i cinghiali dei lacci di fil di ferro  dei bracconieri che sfuggono la calura estiva nell’ombra del Redentore.



Il babbo è stato a Tripoli  nel 1911 e nel ‘15- ‘18 a vittorio veneto.


L’esistente col suo avvento ha dato esistenza spontanea 

alla libertà di movimento nel vuoto pieno e infinito 

di per sé senza fine per l’armonia delle cose irrequiete.



Quando il maschio entra nel Tempio si scopre il capo

orgoglioso di aver ricondotto al Tempio la pecorella smarrita

mentre la femmina invece sul capo vi stende un velo 

per chissà quale vergogna  andata  via debba sottomettersi.



Per sfuggire alla fame 

e alla povertà.

Prima la casa, poi la donna 

e il bue che coltiva. 

 Malandra= piaga

 Esiodo.


A mezzodì battono le campane della cattedrale

 l’ora dei maccheroni  e nei cantieri e un fuggi 

fuggi di muratori e i giovani manovali con le ali 

della fame volano sopra le scale da un piano all’altro 

dell'impalcatura appena un saluto all’appetito del capomastro  

e già salivano in strada con le penne al sugo imbiancate 

di pecorino grattugiato dalle sapienti mani materne . 



- Ciò che esiste non è un inganno prestabilito da chiunque

 debba esserne l’artefice della sorte comune-



- Dove c’è un bottino da dividere, proprio lì ci si sta

a contendere il malloppo che i parsimoniosi chiamano 

anche gruzzolo per i tempi cupi e tristi, infelici e miserabili .



Date un assaggio di midollo di bue mansueto, al bambino  

che vorrà poi metterlo come condizione quando i familiari 

vorranno ricoverarlo  nell’Ospizio Comunale.

E al pranzo di nozze l’ossobuco sarà la portata che dominerà la tavola. 

E le ossa ai cani dei testimoni di nozze.


Mamma mia quanto parli! Non meno del cane che abbaia 

davanti alla cuccia anche scuotendo la coda.



Gli Apostoli che baciano educatamente i piedi del Papa

Son emuli di quelli che i piedi li hanno avuto lavati da Gesù N. Signore. 



Ma si sa perchè il sole gira su se stesso per alimentarsi 

con per  la paura di spegnersi? Come il carbone 

che bisogna d’un soffio d’aria per bruciare.

L’anno è il tempo che il globo  impiega per girare attorno 

al Capocantiere che vigila sui percorsi dati.

Quindi il tempo è quella faccenda necessaria 

per fare un giro nel Belvedere, 

con i parenti nello spazio assegnatoci

 dai competenti superiori del cielo infinito.



La silhouette è l’ombra del corpo che si proietta sulle superfici d’Irillai, 

ambiente dove la giusta misura della  figura è nata con la libertà privata

e cresciuta con gli usi personali dei costumi pubblici



- é solo per il nostro pio desiderio che dio ci segue 

da vicino nelle vicende del  far quello che vogliamo-



Metti un punto a quel che ti sovviene in capo dopo averlo 

cercato invano tra le note di memoria nei cassetti dell’archivio.



Il maschio ha una cotenna di maiale dissalata  nel comodino

dove strofina l’ammennicolo concupiscente  del suo animo mascolino.


- Riverside drive -

Da ambedue gli occhi si intravvede la qualità dell’animo umano 

e la conferma si avrà da quanto dice e da quel che resta scritto.


- Panacea, figlia di Asclepio- lei 

con la sua risoluzione cura tutti i mali come la morte.


   

- Ite Agonzu bi keret  a sa yeuna? 

    • Cale siat sia! Ma forzis  basta sa Gana. -



Finchè c’è Dio riponiamo fiducia in Lui e campiamo speranzosi.

Forse nasciamo con la speranza che alla fine si attui. 


Ogni fede nell'incredibile e  impossibile 

da dimostrare è uguale alle altre.



Chi rispetta se stesso dovrebbe rispettare i suoi simili

pur con gli occhi e il naso diversi dai suoi ma col 

meccanismo interno perfettamente uguale al proprio.


I disordini del celeste regno dei cieli si riflettono sul globo 

terracqueo degli organismi  viventi ma mortali.



Una volpe che si aggira attorno al recinto del pollaio 

dopo aver promesso al cane guardiano di portargli 

una cagnetta innida (non violata)

finisce per chiedere al gallo a quanto vanno le uova oggidì? 

Una schioppettata notturna  al dorso 

e una archibugiata diurna al ventre.



- Sopporti chi sta male aggiustandosi cammin facendo.


Cos’è il sospiro se non respiro di speranza…

le cose migliori e i loro affari hanno da essere attese.


L’ombra mia vive e non zoppica mai  anche se mi muovo.


- Signoreggia nella sua spelonca l’Orco frivolo di Borbore. 


I pescatori domenicali e feriali  in regola con la licenza e quindi

 niente frodo portano al Cedrino le novità del Tirso e del flumendosa.


cantilena è la prece per il morto - nenia è il canto per il sonno del neonato.


Monterei a cavallo se le gambe lo consentissero, le mie intendo…


Fai il meno possibile che puoi per non impedire 

la riconciliazione comunque.



Quel che proponiamo all’esterno è da intendere come un allegoria.

che l’interno è  sempre in delirio per l’amore.



La via della paglia trafugata per Amaltea che deve allattare Giove.va da occidente a settentrione

fa un po come il maestrale o la tramontana; per Berberi  e Sardi.



- Bello è quanto più è conforme alla natura.

Ad esempio un uovo dipinto schiacciato a un polo o al suo equatore.


- cola-cola muru o scricciolo -

Chi ti teme ti spara e sei impotente - chi  ti ama abbraccia la tua forza.


Alla meta si sistemerà il tutto. Con Mosè lo scrivano dei verbi di Dio.

A Irillai i Vespri si pronunziano appena appena sottovoce.

Cantilenare il Rosario e così i vespri ovvero parlare sottovoce.



- L’uomo è il mezzo più raffinato di cui la natura si serve 

per avere  i suoi scopi quotidiani e raggiungere i suoi  fini futuri -



Chi sta bene aiuti chi sta male che pesta l’uva 

del vino nel catino dove è  uso lavarsi anche i piedi.


Che significa essere il più degno di una enorme moltitudine 

di esser ricco senza misura?


l’altro me stesso è rimasto  un embrione che scalcia laddove è nato 

in attesa dell’autorizzazione  celeste per guarire lebbra e polio.

Molti non sanno nemmeno come pigiare l’uva… E lo bevono anche fuori pasto.


Come ogni Toro ha il suo estro.,. Così ciascuno si arrangia con la  propria Pulce…


Predu Pilurzi, cavalleggero di paese che sogna di domare i puledri della giara e venderli  col passaparola 

tra gli appassionati pellegrini degli antichi  santuari. 

Il padre malandrino voleva fargli frequentare una scuola di imbrogli.

Così Predu, quando si trovò privo dell’unico cavallo che aveva posseduto, si trovò in affanno appena sveglio  e subito fiacco col solo mettere i piedi per terra e senza la salutare voglia di mangiare quella mezza pentola di minestrone condito con la consueta cotenna che durava d’anno in anno e nobilitava le verdure dell’orto e del campo


é sempre buona l’ora per avere pietà di chi è offeso

 dalla natura del mondo che insieme componiamo.


Ogni momento è adatto per aver compassione di chi soffre.


 

Mesta la vecchiaia aggravata dai malanni.


Campiamo sempre col sospetto che non manchi 

tra noi quell’uno che ci tradirà.


- Controlla la tua indole se lo puoi.


Un cipiglio autoritario dice che lui  riga dritto e non gliela si fa in barba.



L’amore può illuderti

l’odio  e il rancore di certo si beffano del tuo animo.



- Poco mi importa che ci se ne renda conto 

di sto libretto confezionato nella quiete di casa lontano 

dalle truffaldine mode del tempo irrequieto -

- L’autore non nutre aspettative -

se non che ciascuno rifletta

se trova qualcosa di vergognoso in quel che fa.

Da parte mia non sono mai così alacre

 se non proprio veloce

 come quando vado a ritirare la pensione.



- “1526”-

manifesto del movimento dei contadini oppressi.


A Mühlhausen, in Thuringia, sotto la guida di Thomas Münzer la città si ribella ai maggiorenti e instaura un governo basato sull'uguaglianza universale e la comunione dei beni.


Lutero, Contro le orde ladre e assassine dei contadini. Il 15 maggio, a Frankenhausen, i contadini affrontano l'esercito dei principi e vengono sconfitti. Cattura e morte per squartamento di Thomas Münzer.

Nel dicembre Alberto I, margravio di Brandeburgo-Ansbach (1490-1568), gran maestro dell'ordine dei cavalieri teutonici, aderisce al luteranesimo e si proclama principe secolare di Prussia.”


Il 20 maggio la facoltà di Teologia di Parigi condanna le traduzioni francesi di quattro opere di Erasmo. Si sospetta che il traduttore sia Louis de Berquin.


Louis de Berquin nuovamente condannato viene  strangolato  e bruciato


Quando attorno al fuoco per la festa di San Francesco

piantano gli spiedi per arrostire i porcellini da latte che i lupi si dice che mangino crudi

il fumo che si leva dalla legna dell’olivastro  comincia a mescolarsi

con  la fragranza dell’avvio  cottura tutti i novenanti si gonfiano leggeri e felici

nel fumo che si spande nell’aria per salire denso di sapore e senza fuliggine

al cielo dove riposano i santi celesti e i martiri della fede

nelle nicchie di sughero  che ovunque galleggiano e proteggono

mentre il priore sgranocchia nocciole come usava

 il suo santo patrono nei suoi pellegrinaggi.

I priori più capaci, pii e onesti son sempre appartenuti 

a quella folta schiera di bambini che nelle mura domestiche

 indossavano il saio di san francesco fatto a misura

 e da morti lo volevano nella bara sistemato 

sulle gambe fino a coprire i piedi con i sandali.

Povera Sardegna,  abbiamo portato i legaioli padani per amministrare le nostre miserie.

Loro le strade le inondarono con lo sterco di Augia e noi sulla 131

rovesciamo il latte che costa più di quello padano ed europeo.


L’interesse soggettivo è quel che ci sollecita ad 

agire in qls modo per campare e sopravvivere.

Bado che quel che faccio torni utile  a casa senza offendere la famiglia.


Al cane molesto dai un ossobuco e si rasserena


Le mamme di  Ohiai  Benimindhe 

danno ai figlioletti insonni  succhiotti di midollo per  addormentarsi 

sognando i biscotti di butirro al latte e miele del paradiso.



Anche se davvero fossi un po 'dissoluto non sarei né il primo né l'ultimo.

Non sono i deboli poco sani che alimentano i tumulti 

che scuotono il pudore dal mondo.


Certo non sono mai stato veloce come un leprotto

ma più timoroso ora di certo lo sono.

Più pavida di me 

c’è di certo la mia ombra che teme  l’assalto del coniglio.



L'ottimo Cortigiano degno di mangiare e bere,

 non sopporta le ciabatte. e le sostituisce, con uno scendiletto

 d’agnello che riscalda  i piedi freddi degli sposi.


- La vecchiaia è il sedimento della vita 

come la feccia nel fondo della botte. 

Per anni mi son chiesto ogni mattina: 

chissà come camminerò oggi?

Avrò un andatura balbettante?


- Mi sta un po stretto e Antipatico chi con buone gambe  

non va da nessuna parte a piedi 

e da un po di tempo in qua 

usa le ali per far la spesa

 come mercurio il cugino 

alato come un serafino -


La vendetta va a piedi come i frati claudicanti, 

che per non vedere chiaro il da fare

 indossano i sandali calzati sbagliando piede.


Come uno si mostra elegante convinto così,  di essere 

come pronto a  esibire anche la sana coratella all'incredulo di turno. 


Vivi in modo elegante che chiunque ti incontri 

non si allontani poi adirato o con un triste sorriso 

e vada in giro a raccontare che usi pulirti la bocca 

col tovagliolo sull’avambraccio destro 

e col sinistro appena  il moccio che spunta dal naso.

Come quel macellaro burlone e libertino che nelle tasche sfondate del calzone bianco sistema la punta della sua natura dominante e appena entra la bella cliente si imbratta le mani di sangue e le chiede cortesemente di  infilare la mano nella tasca e prendere il fazzoletto perchè gli gocciola il naso. La signora non trova il moccichino e urla per la sorpresa da dello  sciocco  presuntuoso e prode macellaio. 


- Stiamo sereni anche se piove che alla fine

 la speranza arriva senza battere alla porta.


La verità è una e molteplice.


Per morire un paio di volte

bisogna  rinascere. 


Non è facile morire due volte

  se  non si è nati due volte. 


La singolarità di Dio è quella dell'uomo senza compaesani.


Il vignaiolo che fa buono il suo vino 

si merita almeno un paio di scarpe comode.


Non offendere chi già è offeso.


Corre Battore  belfieno nelle piane d’asfodelo per debellare 

le molestie mentali ancelle della convalescenza…


Io sono uno, l'altro è quello che penso di me.

Siamo in due ma a decidere è sempre uno.

Credo di conoscermi

ma non so com’è che casco spesso in quegli infantili

 errori  così  ridicoli se fatti da un adulto.



La vita non negava il piacere prima della polmonite 

neanche dopo la post-polio.


l’arte è l'ubiquità del sentir comune non solo del genere umano,

nella natura dei viventi  del regno animale, 

vedi come la gatta mette i salvo i suoi gattini nel pericolo, 

un po ' come la sacra famiglia con la fuga in Egitto.


Considerazioni

Libricino fatto proprio da un comodo autore 

cresciuto col tip-tap del picchio di Sant'Ussula 

allevato dagli scalpellini gemelli d'una sacca, 

Tabaccone e Bataccone, figli di tzia Turuddha Mossia 

moglie di tziu Turuddhone conk’è Baddhirone 

figlioccio di tziu Kirone maestro di sonagli  per mucche con prole

mobile, principe d’Irillai, per la cui    nobiltà andava a lavorare 

ovunque lo chiamassero a prestar la sua opera.


All’esterno dei cancelli del cimitero  un grafitto sul granito dice: 

Ricordati ciò che sei stato. Varcata la soglia alla stessa altezza 

sul muro, segue: Serve poco: dimentica pure tutto il riso e il pianto. 

Nelle tombe non ci stanno cespugli fioriti nè vasi di fiori, ma damigiane e fiaschi

di vino, bottiglioni pieni e bottiglie vuote, prosciutti e salsicce, grappoli di cacio e pacchi 

di pasta e d sacchi di pane e famigliole a far pic-nic in gita campestre


    • Non riesco a pensarmi diverso da quel che sono venuto maturando

    •  fino a diventare l’Allegro di Irillai  e divertimento dei Paesi circostanti

    • tanti quanti sono e qualcuno più virtuoso degli altri.

    • Viva  Pilurzi, il mai pettinato come gli antichi Paesani

    • forse soggetti a calvizia precoce dai malumori familiari

    •  che non si radevano ma tributavano onore al vino  della vigna

    •  che si divertiva assai alle spiritosaggini della zappa meritevole. 

    • Salute a Pilurzi e alla gola della sua dispensa  sempre ghiotta 

    • di sanguinacci d’agnello, per cui viveva in pace con i cugini .

    • 

    • 

Le abitudini buone e belle si assecondano

quelle brutte ed empie si  annegano.


La nostra ombra è come un bicchiere di vino vuoto trovato dagli speleologi  

nella grotta di Cordheddhu, con i dadi e le le carte per la mariglia, inventate per diletto dei primitivi isolani.


Chi ama e gode la vita non si cura del nulla 

donde viene ne del nulla dove infine è diretto.


La vecchiaia è come uno straccio lacero 

con l’ordito sfilacciato e la trama s’è persa.


Chi governa la crescita dei capelli e delle unghie?


Non c’è nulla di buono né di utile 

nello spaventare i bambini che poi avranno paura 

di quel che non conoscono per non averlo mai visto.


Il carrettiere tira e spinge la carretta e al primo tocco 

delle campane d’Irillai si fa il segno della croce fedele 

e solidale col gesù morto anche per i cavallerizzi

compaesani  di Ohiai Benimindhe dimenticati 

dall’ordine del mondo ma col solo preciso fine di accompagnare 

San Francesco quando va e viene dal suo santuario dirimpettaio 

del Mont’ Albo e sempre col desiderio

recondito di avere ospiti  a casa loro, Gesù e San Pietro in perpetuo idillio

camufatti da viandanti mendicanti

senza aspettarsi alcun compenso se non un sorriso benigno.

 



Una persona in divisa  con un occhio bendato

gira una ruota da vasaio davanti a una carta 

geografica quando due infermieri lo caricano 

nell'ambulanza e lo scaricano 

in un ristorante dove il cuoco 

da uno schiaffo a un cameriere 

che si chiude in un ripostiglio dove

 una bambina vestita di bianco 

gli da una pistola e si spara mentre lei va 

ad avvelenare la minestra dell’ultima cena

 per giuda più spione che cristiano eccellente

dopo aver baciato la foto 

della madonna sulla credenza.


    • La consapevolezza  sia sempre con te. -

Siccome dobbiamo morire che il fatto avvenga prima

del tempo giusto assegnato ad ognuno pazienza.

l’atomica distruggerà il mondo che con la mia morte rimarrà intatto come l’ho trovato.

io non ci sarò più e con me scomparirà il mondo che ho conosciuto

Se l’atomica deflagra ora che siam vivi

bruceremo morti come carboni pisciati ma non saremo più

intanto grandi e piccoli lo dovranno fare e oggi o domani è solo questione di tempo

giusto o relativo o assoluto,  che la bomba scoppi ora o dopo

poco importa dato che il gioco non esclude nessuno

dunque o le bombe si smontano tutte e si ripristina la morte di sempre

a ciascuno quando il suo giusto tempo è giunto, secondo la regola della natura

e si smontino le irresistibili armi di Efesto tecnico divino

che ha insegnato la sua arte ai garzoni

che spazzavano bottega e con gli occhi sulla fronte

informavano l’occhio della mente di quanto vedevano


Canopo, mite compagno del bosco

 era inadatto alle mischie della vita

che travolgono facendo soffrire

Canopo che con te ha ben vissuto

perché solo con te 

ha conosciuto il bello della vita: 

azzannato appena nato

avvelenato all’inizio dell’estate 

bastonato alla fine del proprio anno esoso

che sempre logora e incalza il mortale 

placentato che per Lui è stato infame

destinandolo a cedere il passo a

“Colei che a nessuno concede deroghe”

e famelica non lascia mai il campo a mani vuote

allontanandosi ieri con Luna e Bedda Madre 

ora Canopo,   con noi in attesa dell’ordine “di chiamata”...

coraggio, Antje, e gratta una volta in più 

Bacco sotto le eleganti ascelle dal passo sciolto

per adattarle al guinzaglio…


- Se la realtà non è vera

 molti finiranno col farsi male. -

Chi inghiottirà correndo un fatale boccone frugale


Cacciata dei mercanti dal tempio.  rembrandt


MUrros de furitu

si m’apperis su coro

has’accattare iscrittu

su numes tuo in oro.


C’è chi sostiene che Hitler volesse fare dei suoi connazionali 

degli esseri capaci di saltare la propria ombra.

Prova che agli zoppi esenti dalle lezioni 

di ginnastica riusciva a mezzodì prima del pranzo.


“LA SCUOLA DELL’OBBLIGO NON PUO’ BOCCIARE”


Sii lieto se chi ti raccomanda 

si fa garante della tua onestà 

affidando la moglie in ostaggio.


Little boy (“rigazzino”) - Inizio del tempo della fine : endzeit - Fat man: (ciccione)


- alright: disse  Truman dopo Hiroshima -


    • L’atomica è sempre possibile e l’abbiamo visto - 

    • contro l’Atomica si levi la voce di Dio:  ok. 

    • in piedi il Vicario:Preghiamo… 

    • al right. Potente è l'atomica 

    •  Ma Dio lo è di più! 


    • 

Chi si disseta alla fonte del bosco  schiocca la lingua 

e frena un rutto come se fosse sazio 

del fragrante vino spillato dalla botte.


    • 

    • - La speranza è ancora gratis, finchè c’è Dio.  -

    • 

    • - A noi la borsa dei vinti disse Brenno. 

    • 

    • Il caso da una mano al destino. 

- Dietro il destino c'è qualcosa  che si chiama caso.-


    • I°Cantiere delle risorse smarrite 

    • dove nessuno vive senza il viatico -  

    • Agnello o capretto -


Il 9 febbraio 2001 il presidente della Repubblica 

Carlo Azeglio Ciampi gli conferisce la medaglia d'oro alla memoria 

di Loris Malaguzzi: al «merito della scuola, della cultura e dell'arte».


Nell'aprile del 1945 aderisce all'ambizioso progetto di un gruppo di gente comune di origine contadina e operaia che, in un piccolo borgo di campagna nei pressi di Reggio Emilia, decide di costruire e gestire una scuola per bambini. Da questa scintilla nasceranno in seguito altre scuole in periferia e nei quartieri più poveri della città, tutte autogestite.


Nel 1963 il Comune di Reggio Emilia comincia ad organizzare una rete di servizi educativi che include l'apertura dei primi asili per bambini dai 3 ai 6 anni. Questa è un'importante pietra miliare; per la prima volta in Italia la gente afferma il proprio diritto a fondare una scuola laica per bambini piccoli, ricorda Malaguzzi: "una volta a settimana portavamo la scuola in città. Letteralmente, noi caricavamo noi stessi, i bambini, ed i nostri strumenti di lavoro su un camion e facevamo scuola e organizzavamo delle mostre all'aria aperta, nei parchi pubblici o sotto il portico del teatro comunale. I bambini erano felici. La gente guardava; erano sorpresi e facevano domande"


Nel 1970 il primo asilo nido, per bambini da 3 mesi a 3 anni, viene aperto dal Comune in risposta alla richiesta di madri lavoratrici.



  Considerazioni – di ignoto autore – sullo stato attuale 

del galantuomo di Ohiai Benimindhe 

che ama l’abito di velluto nero non senza il corpetto

davanti al busto di G. Deledda - nei verdi e fioriti 

giardini d'Irillai i paesani di Mannasuddhas, 

la contemplano con orgoglioso riguardo al talento riconosciuto- 

ci si chiede perche' averne rimosso le spoglie 

da dove Essa scelse di vivere emorire e scuoterle

portandole alla Solitudine? Fu una giuliva 

baraonda il rimpatrio, forse per mostrarle 

ai turisti e dar conforto al redentore? 

Era la parte buona del popolo, e da esule, 

nei suoi ultimi anni non mise piede in paese. 

Una disfatta per i residenti boriosi. 

Senza Grazia saremmo all'oscuro e non

avremmo avuto nidi d’infanzia, scuole, ospedali e ospizi.


corrivo: incline a…prosseneta: ruffiano…

Luna in cielo

Diana in terra

Ecate all’inferno


Nessuno è perfetto se non 

sopporta la propria croce.


Si bandisce l’amicizia dal mondo 

se non si chiude un occhio al momento opportuno.


Se poi attorno a te vedi qualche vizio fingi 

di aver visto un sorcio in bocca a una biscia.  


Hobbes: 

La funzione fondamentale dello Stato 

è garantire la sicurezza.

L'Empirismo di Locke fa tabula rasa

e ottiene le sue conoscenze solo dai sensi.

.


La regione   dei 4mori,propone ai sardi la scelta del più tipico sardo

vissuto nell’isola da quando è comparso il primo sardignolo  a Nora con Sant’Efisio,

tra i tre campioni rimasti in gara : 

- Amedeo Nazzari,  Emilio Lussu e costantino Nivola -



X Wittgenstein la scienza si occupa di cause,

mentre la psicoanalisi indaga le ragioni che noi diamo alle nostre azioni:

noi viviamo nell’esperienza del senso

e ciò implica porre domande a noi stessi e al mondo in cui viviamo.

Comprendere le ragioni delle proprie azioni.




La Psicoanalisi è la scienza specifica dell’uomo in quanto soggetto,

perché un essere umano è tale proprio se può chiedere

è quel che è e perché ha fatto quel che ha fatto.





Il K. Cittadino del mondo è capace di guardare e giudicare e criticare il mondo:

quest’intelligenza cosmopolita è l’antidoto che si oppone al fanatismo,

alle meschinità dell’obbedienza, (scontro Don Milani col card. Florit).

ai veleni dell’intolleranza.



A differenza degli altri animali  l’uomo non perde mai le corna 

Una volta  spuntate  l’accompagneranno fino alla tomba.




Considerazioni sull'industrioso individuo 

di Ohiai Benimindhe che  mostra la sua eleganza

 a tavola anche senza le posate della festa 

servendosi di un rametto di ginepro appuntito

 dalle sue mani col vecchio coltellino del nonno beato 

nel cielo a mangiar biscotti fatti con le uova fresche.    




Non appena Pilurzi  veniva  ingaggiato per  l’assaggio del chiaretto diceva 

di aver corso quasi tutta la Sardegna con  i cavallini della Giara.

E quante volte sei caduto? avanzava una timida e subdola 

vocina maliziosa?Giammai!

Cliché= luoghi comuni, abusati modi di dire, formule stantie, triti richiami,


I costumi come tutte le usanze si consumano 

e decadono col passare del tempo, come le calze con l’unghia lunga dell’alluce.

Anche le eccellenti abitudini con lo scorrere del tempo

 si sfaldano nella loro salda integrità.

Nessuno ride dove molte persone  serie 

 e tristi piangono quasi come le donne.


Considerazioni sulla persona"minghina" 

(individuo incapace di procurarsi quel 

sovrappiù che fa ricchi) di Ohiai Benimindhe 

che trova più comodo il moderno sistema igenico 

che gli evita l'affanno di andar di cespuglio in cespuglio 

come l’allodola, fino a trovare quello adatto al bisogno 

per poi sudare da tisico accoccolato sulle spoglie pietre 

di Borbore dove s'involano le anime stitiche 

sottoposte al penoso sforzo che tanto le indedebolisce


Del vento di Bosa, gli Anziani del Contone

dicono che  - per un vecchio sortilegio -

porta l'acqua che schizza  quando

il sole si tuffa negli horti  della vecchia atlantide, 

nel mare occidentale e innaffia i giardini d’oriente.


Della tramontana di Orune

dicono invece che leviga il granito dopo dirozzato dal magistrale scalpellino

che ne trae lastre per le vie del centro

dove non mancano le latterie

dei caprai del monte che apprezzano, quando 

c’è, anche il vino genuino.


 

A seconda del destino 

i nostri affari quotidiani 

son destinati a rimanere tra di noi: 

a meno chè non siano trasportati sulla luna

in posta per le stelle, dove hanno un diverso stile di vita 

che per ora non ci riguarda 

perché non sappiamo se ci considerano fratelli 

o nemici come quelli del capo di sopra e sotto 


Chi più ha più può!

Chi più ha fede intenerisce il duro polpo 

con un giro di rosario senza sbatterlo per terra 

o menarlo col manganello nerodi bieca 

memoria del tristo e cupo ventennio 

(la famiglia Cervi trucidati per la libertà. R.Emiliacapitale di Bandiera. 

malaguzzi ideatore della scuola della libertà intelligente).



Un rosario appreso nel Seminario di Cibele

Dea di somma Grazia e Bellezza

sotto il Tempio della benignità

dover eran soliti sgranocchiar nocciole 

e nettar cardi e carciofi dalle spine penetranti


Papa Leone X, figlio di Lorenzo il Magnifico, 

viene creato cardinale all’età di  tredici anni.


Ma dopo aver comunque vissuto 

è giusto che ognuno pensi di sistemarsi 

dove gli pare, in terra, in mare o nell'aria

e se gli riesce può mettere un piede su due staffe

se il gioco vale la candela e ne vale la pena


Con la bolla inter caetera di papa Alessandro (Borgia)VI 

si traccia una linea di spartizione  nell’Atlantico

 tra i domini spagnoli e quelli portoghesi.



Nicolosa Daemilu, di Farcana e Soloti, 

che rotea la fionda come un capraio sobrio

regina delle fate immacolate e mai ubriache

(c'è chi racconta che la più brutta delle janas

Fea di nome e di fatto, scandalosa come il peccato

abbandoni ogni notte il gruppo delle vergini sorelle 

e vada in giro a bere con i giovani di leva 

e quando son tutti belli ubriachi, li circoncida 

con i suoi denti d'argento e ruba le loro scarpe nuove 

che butta dal ponte di Mastrefe

nella discarica degli innamorati

perciò da sempre i barazelos campestri, forestali e urbani

gli dan la caccia come a un latitante con la taglia)

a chi gli domandava dove fosse nata

rispondeva: là dove batte il sole

dove l'aria pura è di casa e l'acqua fresca 

scorre sulla salda terra sarda, verso Orosei

paese dove si piantano i cocomeri e crescono i meloni 

e si fanno le frittelle prima che la zucca vada male



1498

a Firenze viene eseguita la condanna a morte (per impiccagione 

e rogo dei cadaveri) di Girolamo Savonarola e due suoi monaci.



1499

Michelangelo, La Pietà (San Pietro in Vaticano).


 


Il pensiero è:

una piccola luce sulle cose e sui loro affari, 

giusto quel che serve per veder chiaro il mondo al buio.

Le persone buone, oneste e  franche

si somigliano tutte

come la prima all'ultima 

goccia del fiacco fiotto 

di un fiasco di vino finito

oh, la natura svelata del mondo


È la stessa natura, a svelare man mano 

che si attua, la sua natura nascosta 

ma senza misteriosi segreti da P2  

senza offendere nessun questurino

o dio minaccioso e misericordioso 

o fiore in bocciolo e appassito 

o pesce carnivoro e in padella 

o uccello puro e pestifero 

senza altre sembianze

da colomba 



La realtà è l'evidenza che negano gli stolti 

e i senza fede abbandonati dal fato 

in una radura del Bosco

dove bruciava la carbonaia.



Chiamale come vuoi, le stelle. 

E chi ha fretta, corra, dice la luna.


 

Egli non è più

come più non è il suo far gentile

franco di cuore e dedito al prossimo

cristiano di fatto e compagno di bontà

sempre indaffarato e mai stanco

dava del suo più che non prendesse

Egli non è più dei nostri

la sua soave natura non è più tra noi

Predu Pilurzi era l'alto rango della natura d'Irillai:

un bel cavaliere che non aveva mai domato un cavallo, 

forse non l'aveva mai neppure ferrato.

Perdipiù legittimo è il dubbio 

che giammai ne abbia cavalcato qualcuno

se non della leggera canna del Cedrino.



le tre corone della tiara 

simboleggianti 

il triplice potere del Papa:

imperiale, padre dei re; Chiesa militante

regale, rettore del mondo; Chiesa sofferente

sacerdotale, vicario di Gesù Cristo, Chiesa trionfante.


Nell'animo umano formicola di tutto: 

ospita il canto dell'acqua ai ciottoli dei torrenti, 

accoglie sulla porta il profumo delle viole, 

carezza il velluto della sposa, 

assapora il cacio stagionato 

e si inebria col chiaretto di Marreri, 

poi accoglie il chiar di luna e russa come uno 

che se ne infischia dei presciutti di maiale 

venduti sotto costo sulla via di andar male.


 Il Buon Pastore deve saper fischiare.

La fionda è propria del buon pastore 

che si esercita ogni giorno all'uso 

per guidare il gregge degli apostoli.



Ho vissuto: per aver visto 

come altri han patito la sofferenza.


La domenica mattina Zenia spedisce Zomaria 

in piazza dove chi beve vino non è giammai pallido

non dalla gola in su

E come bastone da passeggio 

aveva un nodoso ramo d'olivastro 

che i si dice somigliano agli stinchi 

di satana il ribelle. e sulla porta la moglie 

l'avvertiva di non bere più di ieri 

mentre gli sistemava sul collo 

la camicia come voleva lei, prima di 

affidarlo agli occhi della combriccola delle comari. 

Non parlar male di noi da Zigottu

che quei malandrini poi ti sfottono 

e mi tocca litigare e maledire questo e quella. 

So che non sei il peggiore. 

E bevi piano quel vino color melanzana 

che toglie l'appetito e ti fa piangere, 

e non offendere il prossimo 

che poi mi ritorni malconcio. 

Fallo per i tuoi figli se non per me. 

Poi che cosa ti abbia fatto non lo so. 

Ti lavo e ti stiro. La serva ti ho fatto

e mal ricompensata. Non perdere l'ultima 

vettura e abbottonati la braghetta

che non sei un'eroe e ti ridono dietro. 

Attento a non cadere dal tranvai. 

Non far tardi, che dobbiamo andare al funerale... 

p. 12 di Il gallo maschio d'Irillai  a colore 'e Predinzanu.

  



sos isteddhos i su kelu faken sa die nota

don Gallo è morto

 viva don gallo! l'ultimo degli apostoli


rose di maggio per don Milani


La terra che ci sostiene 

è alla giusta distanza dal sole 

per non scottare noi che siamo 

il suo peso giusto e preferito

per non allontanarsi troppo 

e – perdendosi - farci patire il freddo 

e il gelo fuori del paradiso incontaminato 

fiorito di gigli e margherite e grappoli d'oro 

e cocomeri come teste di vitello 

quando stanno per spuntare le corna

a forma di fichi e di melograno.


La verità o è invisibile o è impalpabile 

o non è tra noi o sta con gli altri. 

Oggi, e non solo oggi, 

non si è fatta vedere; 

non è scesa in campo. 

Qualcuno suggerisce 

che si stia imbellettando.



Guarda il babbino al lavoro, lassù!


Lo chaffeur prodigioso, Predu Pilurzi Malispertau

 - certo di vivere nell’incertezza del mondo - 

aveva più di un posto del suo mezzo di locomozione 

riservato alle persone di certo riguardo 

e vi sedevano quelle note e quelle meno in vista 

perché a suo giudizio la qualità della gente 

non era data dalla parte del corpo a contatto del sedile 

ma dalla luce graziosa che emanava come un prodigio

(così diceva), dall'incavo della fronte  sulle guance

 in rovina del tempo passato e, senza un perché, dimenticato.


Quanto a grazia e bellezza le sante madonne cristiane 

non hanno nulla da invidiare alle dee pagane; 

si sa che Maria vale quanto Atena , 

e, lasciatemelo dire, le vergini di Raffaello 

se ne infischiano di  Afrodite e Artemide

(che ancora non sapevano scorreggiare) 

che pur  mani d'uomo toccarono sotto le lenzuola



oè, carino, vedi di scegliere il meglio.



ricordatevi del campione del grana 

molliccione o padano tenero e pagano.


Molti di noi sono angeli in casa e diavoli fuori

non è del tutto male quand'è così

perché i violenti fuori casa trovano 

quel che cercano quando le buscano

mentre i violenti a casa rovinano il mobilio 

e fanno i lividi alla pelle che copre 

la carne nervosa e operosa delle mogli…


Introspezione è la parola chiave 

per aprire la porta dell'animo

di riserva c'è il coltello a doppia lama


L'entusiasmo è bello, la bellezza entusiasma; 

di quel che rinnova l'entusiasmo 

non si può dire che sia vano:

 il bello si ripete nell'entusiasmo come un'eco:

 il bello dell'arte è l'estasi entusiasta


Il tempo è quella parte del giorno e della notte 

senza la quale nulla si può fare, né si può misurare 

il lavoro necessario a fare qualsiasi cosa

compreso il metter su famiglia e nello specifico: 

fare un figlio che da grande comprerà e venderà 

per vivere meglio con le genti dell'isola felice

i cui abitanti fin da piccoli sanno far di conto 

con le mani, e misurare a palmi e pesare 

con l'occhio come commercianti di vacche

 che varcano le frontiere degli stati.




Come san Francesco aveva nocciole in saccoccia

così Sanzirdeu aveva ceci tostati in tasca 

e li masticava tra un sorso di vino e l'altro

prima che l'oste, Zomaria Zigottu, 

mettesse sul banco bocconi di aringhe salate 

che non chiedono di chi è la vernaccia 

o il perché l'oste - quand'è solo -  si maneggi 

il randello d'olivastro appeso all'ombra del campanile.

Buona la vernaccia? Buona.

Con le uova sode è meglio il cannonau.


Il buon cristiano è così dolce per poter collocare

 l'animaccia in un posticino decente del paradiso.

L'inferno è stato inventato apposta per i deficienti 

che lo credono inutile, l'inferno è quel luogo dove le bruciature 

dei forconi fanno la crosta d'oro.




L'ordine cronologico è proprio del calendario; 

gli avvenimenti si succedono nel tempo 

e non è detto che chi si mostra prima 

sia sorto prima: può essere che il primo nato 

appartenga a una sfortunata serie di eventi 

che si ripropongono all'infinito. Lassù, tra noi.


Quelli convinti di fare a meno degli altri si gonfiano 

come le rane innamorate della propria sufficienza.


La solitudine ci accompagna alla pensione 

per abbandonarci ai risparmi.


In ogni fanciulla c'è una Nausica e un'Alice 

e ogni Alice ricorda il suo bianco coniglio 

che con disgusto, cercava scampo 

alla sua celebre paura della libertà

mentre Nausica aspettava il suo Nessuno 

<venuto dal mare> e scampato ai flutti 

rabbiosi di Poseidone e ai canti delle sirene.


La città come ogni paese abitato

è un'accogliente rifugio che ti ripara 

dalle intemperie - almeno sotto i ponti - 

ma non evita le maldicenze sul tuo conto. 

Un po 'come i sarti che nel bene e nel male 

coprono il corpo disegnato da dio

cucito da Gesù 

con san Pietro da garzone di bottega 

ma con la chioma della Deposizione Baglioni.


 Virtù è far per  bene quel che si fa.


Fatemi presentabile perchè proprio non so chi troverò 

sulla porta ad aspettarmi. Sempre 

che si ricordino un po 'delle vecchie usanze.


La legalità è il rispetto della legge;

la moralità è il rispetto di me stesso.

Pepp’antoni beve vino e se ne infischia.


Chi cerca quel che ha perso non ha voglia di ridere

e se non ritrova quanto perso si scorda anche di come rideva.

in uno spazio urbano vuoto un ragazzino pianta un chiodo 

 nella fronte di un bambolo conficcato  in cima di un paletto del recinto.

,è un gioco, su, non piangere, gli dice. sai essere bravo e gentile.

Una persona un po brilla si siede  nella panchina vicina al ragazzo

 e gli consiglia di piantarsi il chiodo nel ginocchio.


Fare poesia è un un invito a non far male alcuno

lo scriverne è una prova a far buone frasi

ottenere un buon verso è un grazie alle imitazioni

ma non solo, è anche l’antidoto

“ all’invidia” per gli ineguagliabili antichi

per la “gloria” dei vecchi grandi e migliori

 e alla “rivalità” per i pregiati e  moderni premiati


Stampo sti libriccini per vederli saltare sulla carta


Citazioni del passato: qui e ora.

Il libro d'ore occupa il tempo

perchè interminabile  è la conferenza  

sul catalogo delle cose

 necessarie alla vita


Come se carne e spirito  non fossero tutt’uno 

 Non deperisce il corpo  se lo spirito cede

Non deperisce lo spirito se il corpo 

è invaso dal male e non trova scampo?

Uno senza l’altro mancano alla ragione.

Non vive la terra senza l’acqua 

come nulla vive senz’aria.

è la mente umana che rivela i messaggi della natura

 che salda la faccenda dello spirito  

che anima il corpo e del corpo

 che da movimento allo spirito.


Voglio credere che l’usignolo sappia di cantare 

per chi la natura sa di far lieto chi l’ascolta.

La trama è libera all’occhio 

e al dito che segue l'ordito.


Un Libretto Che non morde, perchè  senza veri denti veri

da latte,  ne finti da carnevale. Certo non raccogliticci. -

Ricerca dell’armonia nel corpo e nello spirito umano.

racchiuso in una tela piegata con attenzione perchè contenente

un mosaico di parole scelte come i denti in bocca

ognuno al giusto fianco dell'altro. -

Appena sveglio  Pilurzi spalancava la finestrella della stanzetta

per vedere il mondo e mostrarsi a lui e al suo Signore e Padrone

che secca il fango e fa l’argilla, dando fuoco all’orizzonte

sopra il cortile del vicino che armeggia  tutte le nott al focolare

sempre acceso, che segna il confine da rispettare tra cielo, terra e mare.


    • Ci sono momenti in cui mi pare che nessuno  muoia

se non è giunta l’ora più o meno giusta. -


L’usignolo d’Irillai nunzio dell’estate quando canta un mese di fila perchè 

hanno da maturare le ciliegie con le giornate  più lunghe del cantiere annuale.

 - Le buone anguille si pescano nel torbido dove non si vede

chi fa lo sgambetto a chi è vinto dal torpore che va col vino.


- I discoli sono i disobbedienti alle usanze del gregge.

-  Essi magari risulteranno  più savi quando riflettono

e decisi quando agiscono fuori dal branco. -


- Chissà perchè i poveri onesti hanno sempre fame. -


I riti sono un Rinfresco della memoria come un riverbero del passato sul presente


E farfugliava tra se e se: -yo soy un hombre engagée a la page dell’ invecchiamento: 


-  Karrarju =Erdofen -  Sa Carrera ‘è Campusantu -


 non so cosa sono ora, e ne cosa sarò  domani,  poco mi  importa

    • L’Io mi si allontana verso un vecchio zio

che per qualche bicchiere di vino non bevuto

si sentiva un pò più basso del re d’Italia-

    • 

- Uscir di casa mi fa temere di incespicare in strada. -

Mi servo di un bastone da galantuomini che possa servirmi nella solitudine

che mi suggerisce di pensare a me e alla donna

lontana come un corno di capra dall’altro - (Loneliness) - 


    • Intreccio di riflessioni e residui di ricordi, e pezzi di memoria vaganti. -

    • Quanto sta dietro gli altari è meno santo. -

Di frammenti è composto l’intero mondo.

- L’Iddio è il buon coperchio adatto a qualsiasi criccain cui nessun

affiliato si schifa di bere dal  gran calice d’oro e argento o  del vecchio gotto.

Si chiaman tutti fratelli germani o carnali e nessuno si schifa

di soffiare il naso del vicino che gli siede a fianco  a tavola.

Lo stato di natura era solo assenza di concupiscenza, don diddinu.

ma il sesso degli organismi viventi è naturale o infernale?


    •  - Chi non ha un soldo in tasca figurati se ha lacrime nella borsa

degli occhi per piangere con la vedova di Giuda Iscariota


Dalle cose venute per caso  

sortiscono  quindi  quelle volute  poi col proposito.


Come tutte le cose di cui la natura è responsabile, 

così  Lei  stessa si esprime in base a quel  che

le  estranee circostanze  in atto, gli consentono.


La felicità è lo star bene in carne e in spirito.

- vagheggiamo spesso  del moto perpetuo dal quale non manchiamo dalla nascita:

è come la lettera mancante(quella mai spedita che difficilmente

arriverà) che se sta in vista sul caminetto. - 


 -“Con la vita eterna gli apostoli contavano di salvarsi, 

così i rivoluzionari perseguendo la rivoluzione”-


(Come la gallina ruspante che si trova per caso in casa 

e vi depone l’ovo che la massaia coglie col proposito  

di darlo a bere al maritino deboluccio e corrucciato perché deve 

lavorare per consolidare la sua reputazione,

(quand’era adirato si ricordava del nonno che in occasione delle ricorrenti festività religiose,

Lui seduto accanto al caminetto si mostrava sempre corrucciato come un Orco famelico

e minacciava i nipoti di non mangiar più di uno dei dolci che la moglie faceva in casa, ).

-  Come il Card. B. maestro di buoni costumi.

- Il passato è il nostro fardello e ce l’abbiamo sulle spalle non è quindi mai il caso 

di farci carico del futuro che ha da venire.

Sarà sempre il presente a imporre le condotte necessarie.

- Di nulla siam certi fuorchè  del fatto

che anche domani col sole avremo un nuovo giorno,

e ne siam certi altrimenti adesso sarebbe già fermo dov’è!




Gli essere celesti e olimpici  potrebbero essere quelle forze invisibili

che le onde e le burrasche nel mare oceanico, e noi organismi viventi

stiamo lì a  chiederci come e perchè tutto ciò avviene?  



Dura la vita con la stupidità altrui; gli altri filino la nostra, mattino e sera e giorno e notte + ieri e domani –

Con l’assillo della fame anche le fave secche con  Predu Fava L'inquilino, 

ti sembrerà un favo d’api in combuta col midollo e tre uova  di fresche novità…

Impastate col miele son dolci  anche le ghiande  appena raccolte e tritate 


Bando alle contese  di parentela e vicinato che finiscono col Pianto…


Ma Tu

Non lesinar l’acqua al vicino che ha in fiamme la cucina rustica

dove gli è scoppiata la bombola del gas col quale distillava l’acquavite con la moglie

a cui disse che dopo il terzo piatto di maccheroni di  averli trovati scotti

come quelli del desco del cane rabbioso legato da anni

nel cortile sotto la carcassa di un  motocarro senza assicurazione.


 - Di tutto fanno gli anziani per far dei giovani sani ed esuberanti portatori di Giudizio…:

con portachiavi d’oro invece di coltelli  a serramanico che fanno bella figura in una tavolata

di timidi compagnoni che fanno bastoni da passeggio da storti rami d’olivastro per domare i discoli scolari,

dal non fare troppo  i vispi cittadini divisi in violente  fazioni..

- La  grazia dei dialetti si ha negli scambi proverbiali tra moglie e marito: lui rientra un pò brillo e trova la moglie  a letto per una minaccia d’aborto e lei a dirgli: a casa c’è chi soffre e chi si consola col vino rosso - : 

che vorresti dire  tu che quando stai nell'uscio di casa non hai garbo peruno ne simil maniera.




La fame che dorme una notte nello stomaco

insaporisce anche le ghiande stagionate e fresche per far collane alle bambine 

che il rematore di Bosa regala loro nei porti  dove l’aspettano e l’applaudono 

mentre compie l’annuale circum e navigazione della Sardegna

con la sua barca a remi carica di Aragoste color corallo

che vende ai turisti corsicani invidiosi di si pregiata prelibatezza,

vanto e gloria di Bosa e della Dirimpettaia Orosei dove si pescano

le rinomate anguille a due teste che risalgono fino alle sorgenti del Cedrino

:dove il 25aprile convogliano fino al Primo Maggio, gli Atei della riva sinistra 

che sostengono impavidi che fosse il Nettare  di Marone

che bevevano i Celesti dell’Olimpo a renderli

 invisibili,  agli umani mortali e  mai sobri. -




             



-concedo nulli - non cedo il passo a nessuno.

Motto della morte, apologo di Erasmo del dio Terminus

- tziu predu bellay - su mamutone i su muntricu

- tunica inconsutile, senza cucitura /

demofilia: contrarietà ai potenti e solidarietà con gli umili

/mimesis imitazione - l’analgesia greca cicero la chiamava indolentia /

Pocas palabras :/ choiros, -  (epikouros “colui che viene in soccorso ”


LIII° libretto fatto a mano in casa 

nel 53° labirinto de: Il blog d’Irillai 

di ziu Predu Bellay de su contone Ballaloi

per le  considerazioni sempre attuali  sullo

 stato di salute di Ohiai Benimindhe


Le genti si giudicano vicendevolmente da quel che mangiano


Hei, giuggiola, avvertimi, quando perdi la spina 

del Santo Carciofo, Patrono isolano

con le punte dorate, per fissare i copricapo cardinalizi e pontifici,

la leggenda di san Biagio dice che il santo salvò un gesù bambino

estraendogli dalla gola una maledetta spina di carciofo.

Una qualche voce di corrente confessionale.

Hei, Luccio, nel senso di vorace.


Sento vaghe le sensazioni e insieme sfuggenti

Accade talvolta che nei meandri dei tribunali della periferia dell'impero

le parti contrarie si accordino a dispetto del vincitore convinti di far bene

senza far male non macchiando di sangue le carte della sentenza  


tralignare dai costumi familiari dissipando i beni paterni vendendoli  al mercato 


Sono uno di quelli che passano la vita a origliare

Sulle faccende del mondo come pare

 volesse una vecchia usanza degli antichi 

cittadini onesti di Jasnaja Oliana


Dal momento che ognuno vive col suo fardello in spalla 

anche se il padre aveva promesso loro di farli con le ali

per poter volare sui picchi del Corrasi come sparvieri barbaricini

è sacrosanto che riposi in piazza e nei campi e mostri alla luce di chè? tratta!


Bello vivere giorno per giorno

 e con un desiderio per la notte 

oscura e uno per la luce viva mi 

lasci vivere in pace nell’andito 

casalingo frequentato più da ragni-

che rattoppano l’aria indifferente-

 che da indiani dell’est e dell’ovest…


jasnaja …in principio fu l’Eschilo greco che narrò

di Serse persiano alla Madre, Moglie di Dario

Atossa madre di Serse

e fu il principio della vita che narra se stessa


Nella gran valle dei Nuraghi diroccati risorgerà l’eterna -

la Thule degli antichi geografi son quelle isole vulcaniche che sorgono vicino all'Islanda, dove non spunterà giorno i cui cittadini non sosteranno  per inveterata abitudine  nella Chreia della piazza  maggiore


 come l’Araba Felice che si rivitalizza ogni 500anni come i governatorati sardignoli .


in che ufficio trovare il propri

imitandosi…nella mimesi, arte analgesica 

greca che Cicero chiamava indolentia…

… ora, poichè è saltato il tappo dello scald’acqua  

di casa, mi si impedisce  di vivere come prima?


La faccia del timido si s-colora con la vergogna.


Tu lascia sempre l’impeto fuori della porta 

di casa, è il suo posto,  e lì ti aspetta per 

seguirti al campo marzio o al lavoro in pace.


La faccia dell’illuso non muta mai 

colore perché non conosce la vergogna.


E’ egiziano l'ombelico di piazza san Pietro.


L’avventura umana che attuando non trascura

 le ruberie così si scambiano posto anche le 

pietre che si trovano anche in fondo al mare

L’avventura umana confida nella 

continuità di dar seguito all’inizio

altro che animali preistorici e sconquassi

 originali, bello il volo dello sparviero fottivento per sbranare 

un fringuello e non un cinghiale 

che potrebbe saziare più di una covata


Dalle mani di chi traligna prendono il volo gracchi 

e sparvieri sotto forma dei beni paterni


E’ la sorte non benigna né maligna

che apre la porta al destino

Il faro è stato proposto al fato da Pitagora

come avvertimento ai marinai quando

le burrasche sotto costa ostile

sfracellavano le navi e in

ogni paese non c’era 

casa senza orfani…

ci vuole il faro, disse Lui, perché è 

nella burrasca che si vede il marinero


"Signore, ecco cinque schiavi;

 se tu sei un Dio feroce,

 che ti cibi di carne e di sangue, 

mangiali, 

e noi te ne recheremo altri;


 se sei un Dio mite, ecco dell'incenso e delle piume; 

se sei uomo, accetta questi uccelli e questi frutti".

i messi del re del Messico a Cortez


Un  essere umano non si beffa di chi ha

 avuto dalla sorte un difetto  nel conio 

e  se ne va fiero in giro col berretto sulle 

ventitre come Efesto, figlio di Zeus ed Era

santo patrono degli artigiani in parte offesi

che sostengono con calore che non loro 

ma altri turbano la pace del paese d’Irillai

e del circondario di Ohiai Benimindhe.


Dio è quel che forse vorremmo essere

essendo ben consci di non esserlo:

Capaci di vincere ogni duello

Nascere da soli subito grandi 

e rimanerci sempre in forma

Saper comandare perché capaci di fare

Essere potenti, sapienti, suadenti  


è l’animo che prende le mie decisioni.


L’eccellente Nicola, ver

 come il vero Cincinnato


Dare una mano significa  aiutare con


 i fatti che contano più delle parole


Creatori del bene e vincitori del male

Diplomatici raffinati che curano le  malattie 

con le parole e risolvono i conflitti senza stragi

Ricordare come presente il passato evitando 

le sciagure e vedere il futuro come l’attualità

Vorremmo possedere la facoltà di dar vita

senza l’esaltazione di conigli, topi e bipedi 

frettolosi e freddolosi dopo aver fatto dato 

Avere innato il senso della giusta misura e 

distinguere d’acchito il cancro da un gelone

Poter dare e ottenere un prestito 

sulla parola senza interessi


La volontà divina è più forte della nostra


Ma è la nostra che fa rifulgere l'altra

Essere verosimilmente uguali, educati ed eleganti

e non unici e solitari come eremiti 

senza scandalosi divari sociali

donne di casa tra i piedi in chiesa

e femmine come braci ardenti a letto

Vorremmo essere come Dio 

per risolvere i nostri guai


Conosce l’Isola della Fortuna

da un capo all'altro e da entrambi i lati

e di ogni bettola assaggia e gusta il vino

poi continua con i propri passi verso la novità

e non c’è odore conosciuto 

che gliela passi liscia sotto il naso.


E’ l’autonomia che mi fa degno di esser libero.


Coerenza è quella faccenda per cui

ognuno difende i propri interessi 

come la sua salute fisica e morale.


Meschino come un sorcio in salamoia

che ficcava  il naso nell’ombra e sott’acqua

per arguire con  l’odore che gli riempiva

 l’animo spiritoso e  sempre affamato

digrignando i denti per affilarli 

a rosicchiare l’osso


Credo difficile anche per l’aquila arraffare

 con lo stesso volo l’agnello e la lepre


Aggiungi, se puoi, carne succosa 

ai maccheroni col cacio 

avanzati a pranzo.


Al campione santo ed eroe

è sufficiente la sua presenza 

come manifesto dei suoi consigli.

Ecco perché gli eroi stanno in piazza

come bell’esempio 

e i miti santi al riparo nella nicchia.


La spia rende noto ai borsaioli

chi ha  soldi in tasca pronti all’uso.

Dicono i cacciatori che il cinghiale 

attacca per difendersi come si pensa 

dovere che ogni organismo vivente 

adempia quand’è sotto minaccia della vita.



La vera ragione dell’uomo è da sempre quella che vince sul campo

è si vede lampante al presente

L’uomo è come una canna da pesca che sulla riva della fiera

della fortuna, nelle mani umane, in più, pensa. Pascalino marajà.


- Niente dura più del dovuto a sto mondo -  


Nel 1660, Luigi XIV  re di Francia ,ordina, 

dopo la condanna di Alessandro VII,che

 le Lettere Provinciali, di Pascal, venga bruciato.


Prededdhu Pilurzi era il più misero della famiglia 

e perciò prediletto dai genitori che l’avevano addestrato a tirare il collo al pollame. 

Perchè sempre io? 

Perchè non hai pietà di noi. Sai come ci riduci quando ti bocciano?

Così male che Nemmeno san Francesco può farci nulla.  

 - Non c'è contadino che non semini quand'è l’ora  propizia

 perchè quando lui va via arriva gente nuova che vorrà magnà e bere : 

- il Ben noto era il vino di Marone che obliava i malanni e il malanimo - 

Ben prezioso era come il nettare degli olimpici che li riportava

sempre sobri e integri al loro posto, sulla vetta celeste. -  

L’ordine delle vicende umane non va oltre il calendario:

Poi viene il baratro delle faccende quotidiane che sconquassano il presente,

dove non tutti rispettano nemmeno il loro

ordine di appartenenza e arrivo,di apparenza.  

Riflessioni di un convalescente  sul malanno passato che ha scardinato

la già precaria struttura precedente. Al danno si aggiunge il malanno.

Allo zoppo la spina del carciofo.  - Il senso della vita è viverla. -

Il senso della morte è accettarla. - Perchè domandarsi quali sono le origini dell'infinito?

Quasi come chiedersi: come  è stato il non inizio delle cose negli affari?

Ricordati che anche Silvana è stata a Bardonecchia in una colonia

estiva per i figli degli Impiegati di un ente regionale. 

-  Anche io ci son passato con uno chauffeur di prima coadiuvato da un secondo

e abbiam bevuto birra Ichnusa con operai di Assemini che lavoravano sulla strada. -


    • Ciò che mi piace fare, par che mi piaccia anche mostrarlo in giro. 

pur senza esserne un bisogno -  Arpeggio d’assaggio,  - o ripetizione delle stesse note.

Come bere con la destra, vino dal collo della bottiglia che sta a centro tavola. -

Tra una pipata e l’altra con la sinistra.  - 

Solo quel che è stato fatto  ha consentito la sua realizzzione.  -

Il pensiero che caratterizza l’essere umano esige

la luce e aria per vivere proprio come la persona che pensa. -

un pensiero limpido esige una frase chiara -  Ogni espressione o esecuzione 

non deve mancare del necessario midollo vitale. -

Un gotto di cannonau ti fa dormire come un lumacone,

aggrappato alla parete del Corrasi 

dove i cani abbaiano credendolo un osso senza più midollo.

L’aneddoto del bambino che chiede midollo alla madre che prega davanti all’altare,

al vedere i ceri scivolare come midollo dall’ossobuco. Ma! midollo voglio!

Figliolo! quello è per i vecchi chierici del santo rosario. 

Dò i miei libretti in giro che poi girino poco importa. - 

Cos’è un sentimento Originale: quel qualcosa che veglia nella coscienza. -

un sentimento originale potrebbe essere quello che spicca dal comun sentire-

o– senso comune. - non dargli credito se temi in debito

Bentornato al vecchio spirito del mondo: l’antico  senso della giustizia

vestita come nuova per farsi più forte con Amore…Sodalizio e Giudizio

col figlio del tempo che da sempre accompagna la Terra figlia del Sole sempre eccitato,

nel suo divino peregrinare…per raccogliere il messia svagato : Ma da grande sarà importante,

sentenziò la Levatrice. Come ogni nuovo nato lo sarà per diritto di nascita:

Importante per via dell’ombelico  che ne attesta la nobiltà: non è nato da un uovo!


“[Nei diari di Tolstoj, in data 29 aprile 1898: 

«Ho letto Boccaccio. 

È l’inizio dell’arte immorale dei signori.” 

Il furore di Marte che inebria i combattenti quando mancano i nemici

se la prendono con le donne di casa che li accudiscono in ogni bisogno. 

Il furore che Eros instilla nei mezzo matti li fa concupiscenti  con le casalinghe

che accudiscono le faccende domestiche. Tutto fa brodo sentenziano esasperati. 

Il furore che promana fin sulle nostre case dai Celesti raffinati che necessitano

di gratitudine e riconoscenza dei mortali li con i nervi a fior di pelle fa dimentichi

di lavorare per il guardaroba dove sistemare la biancheria lavata rammendata e stirata

per gli arredi dei loro sacerdoti custodi  dei templi divini dove si suscitano i migliori

sentimenti interiori adatti all’arte dell'essere semplice e comune mai stufo di vivere

che ignora il malanimo permanente fuori del recinto celeste dove posano calmi

e  serenigli originali che destano meraviglie e raccomandano compassione e pietà

 Intreccio -  Documentazione circostanziata degli Affari di famiglia:

i beni divisi come il primo bottino di ladruncoli inesperti  in lizza per nutrirsi meglio.


Mi dispiace ma non voglio rimpiangere il tempo

che non ho conosciuto  dove non posso quindi aver peccato.

Non ho nessun disprezzo per quanto esiste - ho compassione della sofferenza.,

-“la coscienza religiosa” Cos’è il vero cristianesimo:

la coscienza della fratellanza fra gli uomini.


 L.Tolstoi- La coscienza religiosa è l’atteggiamento

sempre nuovo dell'uomo verso il mondo.


 -   Ma non c’è organismo vivente che

viva senza la pulsione  sessuale riproduttiva… 

 I Benestanti son fieri e superbi…

Chi lavora per vivere  è stanco dalla fatica…. 

    • I benestanti che faticavano per far quel che volevano

facevano gli artisti cioè quelli che non penano per vivere 

    • liberi a far con le mani quel che la mente  concepisce

con gli stimoli dell’eterna sovranità naturale…

E’  o no il sesso che dà continuità all’eternità della natura?

Piriku Pirizolu era l’asinello del quartiere

che riportava a casa chi lo cavalcava anche sobrio.

Nemmeno un asinello mi compra la padrona -

(che in paese chiamano la madonna dei cataplasmi alla malva)-

che mi fa dormire nel suo letto se rifornisco di legna secca il focolare

della cucina dietro l’altare. Due fascine ben strette di sterpaglia al giorno

e perlomeno  un  sacco di pigne secche di contorno a  un tronchetto natalizio,

sopra due spallucce  coperte da un lercio e stracciato scendiletto,

come scialletto, dove sonnecchia il suo cagnetto che piscia le ciabatte del consorte

che ha sempre lavorato senza far mai festa nelle bettole

come fan tutto l’anno certi mascalzoni da stadio che urlano a tavola, se la pasta è scotta.

La Santa bonarietà dei massimi pontefici verso il popolo serve come prova

che sono stati toccati  dalla coppia piccione - colomba  uniti dallo spirito santo. -

Dal  celeste  del  firmamento potremmo arguire il carattere degli dei

che decidono se una disgrazia sia peggiore di una grazia non concessa. -


- La nenia sopprime il pianto in gola -


La scrittura  durante la convalescenza è l’ex  luogo della malattia. 

Preghiamo Dio che ci dia quel che ci manca:

Giudizio dacci o Dio assieme al pane.  -

Non  solo alberi che crescono per dar frutti  e far ombra per chi verrà .-

Ma chi è che non rispetta i precetti che gli aggradano?

Che c'è di più giusto del rispetto reciproco che avvalori i comuni mortali.

Se ti pesta un piede non dargli un calcio nello stinco perchè potresti cadere malamente. 

- Chi viaggia in carrozza si affida al cocchiere e sulla qualità e quantità dell’avena  nella greppia.

Meriterà un liquorino a fine viaggio, che potrà dividere anche  con degli sconosciuti ambulanti,

le cui donne, mogli e madri non usano  pettinare i propri defunti, sentenziando -(con l’umorismo del Cedrino)-

che durante il trasporto  verso la tomba, i capelli riprenderanno  il loro posto. 

il pubblico dei possibili lettori son le persone  che riconosci come tuoi simili

che se ne infischiano che tu renda pubblico quel che scrivi -

(alla gente importa avere un coltellino in tasca o perlomeno un taglia unghie che le unghie non le sfrangi).

- rSempre  meglio tacere sulla condotta dei nostri simili  che già da domani possono ben essere migliori di oggi

e il giudizio odierno inaridito come un tappo di sughero.

-Gli uomini di valore vivono in pubblico e soffrono in silenzio per essere pianti come insostituibili. -

I vecchi e antichi eroi non erano perfetti se mancavano di qualche corno.

che adornasse la fronte, così lo toglievano di tasca e lo sistemavano come un bernoccolo.

- Chi ha del talento in più non lo vende al mercato

come chi cerca di vendere sottocosto la sua miseria in esubero. -

Quando animo e corpo si decidono sul da fare nel cantiere :

mosche e zanzare volano via  di comune accordo

e lascian posto a valorosi grilli e caste cicale.

le coccinelle amano essere lusingate  e adulate col chiamarle :

Predu Piskeddhu, bae a Casteddhu e battimi un’aranzu e un’aneddhu 

               Al funerale  lo reclamavano, quindi si rese presentabile e uscì per adempiere.

Percorso il corridoio dei congiunti e posando accanto alla salma

disse che tutto  è sempre come Dio del Campidano e vuole anche altro che per Lui governa il Logudoro.

  -  I Principi della Storia di Ohiai Benimindhe  - che ha la culla in Amsicora  -

son quelli che fanno l'impossibile che non manchi la rugiada della notte per non appassire 

il ricordo della memoria  nemmeno della sempre fiorente Margheritona  splendente Castigliana  -

Mai muoia Josto eroe eponimo  d’Irillai - le  terre di Josto son quelle dove scorre l’acqua

dolce e piovana fino alla capiente e inesausta bara marina  -

Dove si dice che davanti alla morte si vede la chiara luce del buio  più profondo e pesto

da riconoscere amici e parenti che svelano le faccende dell’aldilà!  - 

A dir la verità la santa volta celeste non mi meraviglia più perchè non uno di casa mi ha dato una mano a tirarla su.  -

Mi sembrerebbe comico  sentir dire dalla Mamma  che il babbo

ha fatto il firmamento quando ha fatto in voi dei buoni a nulla.

Solo grandi e con le orecchie fuori misura-

Tu che ridi hai ancora un orecchia il doppio dell’altra per la, per la brina

-  Al labirinto l’Intrigo - A Irillai si va dal barbiere per far pratica di Galanteria. - 

Per un turbamento del cuore : Predu Pilurzi era capace di andare a Bosa a cavallo e di ritornare a piedi. - 

Nel tragitto le sue riflessioni  stazionavano  nell’animo umano

per concludere che è sostanzialmente sportivo: per cui la vita  e la morte è vincere o perdere,

e così arrivò a Sindia  e si bevve un buon tubo di Malvasia  sopra mezza dozzina di mostaccioli

che fanno spiritosi i bambini lontani dalle sponde dell’isola che sorride all’Africa…- …

Ogni viaggio fatto verso i tuoi lidi  era per mescolare gli umori con quelli

della persona più cara in quelle terre lontane che rende cose e faccende tutte belle e salutari,

come se imposte da un prefetto celeste educato alle smancerie domestiche

: come se ieri avesse brevettato la folgore…

- L’ozio molesta chi gli è ostile  e non lo pratica: il bel card.  della congr.  dei Beati. 

– Non so perchè il mondo debba finire se non so nemmeno

perchè è cominciato senza che nessuno me l’abbia annunciato.  -

chiama vecchia la Terra Lui  che è l’ultimo nato

da una zolla della periferica provincia..ultima impastata -

Gorgheggiava come un rosignolo  quando si chiudeva nel comodo  cesso per coprire  gli sforzi dell’arida evacuazione per poi esplodere con un c’è l’ho fatta! Mamma mia che stronzo malfatto! Fallo tu migliore  se ti riesce diceva alla mugliera impertinente..  - La santa triade : Grano, Vite e Olivo, per una serena vecchiaia  che consola della vita infelice il disabile poliomielitico.  - Nulla può dirsi divino se non la Pace, L’Amore e la Salute.  Col Grano la Pace - Con la Vite l’Amore - con l’Olivo la Salute.  - il nostro equilibrio è  dato dalla coppia  delle articolazioni: occhi, gambe, braccia. orecchie, entusiasmo e depressione  - La velocità con cui la morte agisce è data dalla sua irreversibilità.  - L’amore ha da esser tenero anche da maturo e miscredente, dopo formali resistenze familiari,altrimenti non è!


il più canagliesco dei sensi …è che mostra che non è vero quel che sembra vero… Così  le porte dell’incredibile  labirinto che ci dimora sulle spalle… quando i sensi ti burlano è la natura che sfotte se stessa… la sola raffigurazione dell’occhio triangolare del Signore domina l’Universo.

Non temo l’avvenire perchè non gli devo lo spicciolo di un centesimo.  Il passato ha avuto tutto quel che ero.  Solo il Presente è ostico a uno e provvido a un’altro… Quando Messer  Tempo volge male, è inutile lamentarsi. I tempi difficili sono in salita: i facili sono in discesa dove si precipita fino a star peggio.


La musica ti sprona a scrivere le parole che richiama, così come le parole ti suggeriscono le note che le accompagnino. Il tutto stà racchiuso in quella testolina  agile  come quella  della lucertola alle calen di maggio che riveriscono la primavera Importa che ci sia del moto in quel che esiste, altrimenti il vino in cantina diventa aceto. Importa che le pietre si muovano altrimenti  sortiscono gli scorpioni.

Il canto dei Poeti  estemporanei in gara sui  palchi paesani non è  più la voce delle sirene della  civiltà agropastorale  che pensa al monte e al piano ma del mondo complesso scritto e televisivo, non è  più l’auspicio di un profetico avvenire o il canto  di innamorati senza tempo pensano al mare estivo  d’Inverno sempre deserto, come il Gennargentu  o Lollove e Tiscali. gli episodi eroici  dei  vari Samuele stocchino v/s  le stellette di un ceccopeppe dai riccioli biondi.  non un verso

Dio esiste solo per noi e non per il coniglio e il furetto che mancano del concetto.


       Con l’Avvento  del 1800.  Dai calendari del mondo viene scossa la polvere millenaria  con lo stracciare la ragnatela del connubio  Dio divino= monarchia umana


       Mai  obliare  il Caso  che sconvolge le vicende. Confidiamo in lui che gioca di sorpresa improvvisa.  aforisma inciso in un monolito della piazza  degli ambulanti che barattano anguille e fichi maturi… 


- Dilemma del vedovo convalescente  nella preparazione del pasto. davanti a un menu scritto in nero su una lastra di marmo latteo -  Non si accorge di leggere un oroscopo… fiducioso che glielo rifaccia rizzare smanioso come quando  succhiava un pane d’api di miele di una fanciulla in fiore. - 

scritta su una stele nel porto: da qui è salpato L’eccellente barcaiolo che sfidava le sirene forcaiole che affondano i natanti  degli innamorati sazi di maialini arrosto…

Facile  essere giudiziosi  se la natura ci pone il suo zampino. IL pescivendolo  di bosa offre il suo pescato agli affamati che vogliono imparare e nuotare come le sardine  che lo fanno senza sughero, e a cantare come le sirene.  

Chi non mangia sardine affogherà cornuto. 

Chi non mangia muggini si rifarà col volo delle cavallette. 

Chi non mangia anguille lucciccherà come  una lucciola. 

è bene ricordare che il bottino diviso in parti uguali non ne soffocherà  alcuno.  

Ananio era un casaro del caseificio  di Ohiai Benimindhe  che leggeva  Re Lear, lavorava in canottiera  sotto uno striminzito camice della donna delle pulizie: altrimenti noto come Jubanne Lukia  che scontava il prodotto a chi leggeva Grazia Deledda  e il Primo dei Poeti della Stirpe. Ananio aveva nelle mani la bontà del cacio che rasserena la fame di maschi e femmine. Col suo sguardo accattivante ornava quanto miravano i suoi occhi.Non pensiamo alla morte, c’è già Lei che ci pensa. Perchè pensare alla morte se Ella non è fatta per dimenticare. Chi molto spesso sogna i propri cari defunti, dice anche di sentirne le voci  che lo chiamano. Un presagio vale l’altro. La morte giunge sola e va via in compagnia  perchè cert’uni la dicono superstiziosa.


Il primo fu Talete a dire: Il Niente è fatto di un bel niente. Col cielo plumbeo, senza un raggio di Sole, si può far poco, a meno che tu non vada lassù a cardare quella nuvolaglia. disse Talete alla domestica.

Per Talete l'Acqua è eterna..infatti cadde in un pozzo nell’indagare le fasi lunari…  non è detto che non se la spassasse con l'imponente e rispettabile sedere della servetta di casa… sempre che l’abbia avuta…Aristotele su Talete : Ogni essere vivente vive d'acqua fresca e aria fina.


Avessi denti d’oro, morderei le punte dorate dei carciofi di Samassi, eleganti 

come i cipressi alteri  accanto lla tomba del Gagliardo Amedeo Nazzari.


Muorendo Emilio Lussu ha incatenato la bella moglie alla Sardegna con l’amore

 più 

prezioso della cima aurea che avvolge il Gennargentu, la Giara e il Mandrolisai.

Col sacro soffio della dea Libertà  Costantino Nivola approdò in America e ritornò in sardegna per documentare la lotta americana alla malaria.


Le ore son tutte uguali solo nel quadrante dell’orologio.

La sorte che ci guida  viene per metà da noi

 e si intreccia  con l’altra metà che viene dalla realtà 

nella quale viviamo col tempo al polso.


Del passato lamentati con chi non c’è stato 

- sul bilinguismo: il più forte finisce sempre con l’alzare la voce di Stentore, piena di buone maniere, 

dietro l’altare,  fuori casa diffondendo  superstizioni e piagnistei, con corone di Rosari  volti al Campo Santo, come sapiente volere di Monsignor della Bua, per saldare l’unione tra maschio e femmina nella sala rossa degli insanguinati che siederanno sulle poltrone di velluto rosso porpora


Mi si è rotto il filo del labirinto di arianna che collega il presente col tempo che trascorre e non si dimentica di obliare


Cos’è la ragione divina che ci sostiene?

Chi non sistema la propria figura quando si alza dal letto? Si strofina gli occhi e si rassetta i capelli e financo scatarra prima del caffè bollente che disinfetta la bocca dai sapori della notte

o di nie è fatt 

- é costume del credente devoto e fedele con costanza, di baciare i piedi del santo che cammina.

Le antiche scritture dicono che con la fede le montagne si muovano e camminino.

Gli umani, mortali come tutto ciò che vive,  pensano possibile che anche gli animali abbiano la facoltà di pensare bene o male come noantri, 

e che in più siano anche capaci di distinguere la bugia dalla verità.

Molti di noi sospettano che anche tra gli animali esista il dubbio di credere in qualcosa e che sia un malanno non credere in nulla.


A frotte gli Alarpi delle ciliegie d’Irillai assaggino anche i i primi fichi maturi di Tuccurutai e i primi acini d’uva  matura di Biscollai.


Il re della piazza Universale,  è colui che non vi manca mai e l’abbandona per ultimo con la chiave in tasca. il fondamento del monoteismo è l’imprevedibilità della capa pensante.  da ciò la timorosa superstizione e le comprensibili conseguenze…se il monoteismo ha l’un per cento di probabilità, buttiamo via le carte  e affidiamoci alle correnti d’aria cardinale degli autorevoli poco onorevoli tagliamoci le unghie prima di lavarci i piedi.


 Il monoteismo irenico è quello che propugna la sua sola pace…tutti gli altri alla forca. Dove ci sono io non c'è posto per altre ombre…nemmeno per quella del cardellino della Madonna.


Il tribunale è il luogo dove,  se la fortuna è presente, chi ha giusta la ragione, sarà alla fine felice

- L’alloro sta bene solo con l’acqua bollente che gli tiene calde  le radici.


Le pagine dei libretti mancano di cuciture connettive

Della congerie di pagine sulle considerazioni sullo stato del vecchio  contado d’Irillai l’ordine evidente è la successione delle date del calendario… 


Non so dove sia il mio animo se non è sempre con me.


La solitudine del Vedovo Benestante, lo rende trasandato  e fa la spesa con le pantofole della mugliera

(la destra al piede sinistro e la sinistra al destro per cui quando chiede un po di caffè dalla vicina di casa

una figlia della padrona dice alla madre che c’è un mendicante alla porta).defunta di cui indossa anche le avestaglie.


Di che è morto il marito che a vederlo come un sansone

non avresti detto che avesse una croce in spalla. che gli è successo?

Voleva dividere il bottino prima che i sodali  gli si opponessero.

Le guance rivelano le traversie della coppia

Le corna scoprono tutte le vicende della coppia: le turbolenze e i periodi stallo

più e meglio delle piramidi i sarcofaghi delle mummie.

Riso.  pasta. patate carne e pesce. minestra e one e merca, delle pere, insalata



Chi va di male in peggio sa di certo che un rifugio l’avrà. Non in aria che le nubi si dissolvo no. 

Ma in terra e per mare anche le mosche moleste vivono il loro tempo.                                          

Nel mio, passo al vaglio i Mores di Irillai. Sellere: Sedano, Sellerone, Sellone o mezzo stupidone

Al carciofo e al cardo che sbocciano senza spine

è difficile che poi spuntino al primo taglio stagionale,

dopo il quale si approssima il mercato e si alimenta il  fuoco sotto la pentola.  


Finché la notte seguirà il giorno il calendario servirà per  tutto il resto dell’anno. 

Non solo per i religiosi parrebbe che la realtà non sia vera

e anche gli scienziati dubitano che la verità sia nascosta nella natura segreta delle cose che contano per noi 


(e più di noi?) Perché  affrettarti tanto quando arriverai  sarà sempre comunque l’ora giusta.

E’ la coscienza che in sordina si occupa di custodire le faccende che mi riguardano

nel reticolo adatto a loro nei campi dell’animo dove gorgoglia la coratella.


La ricchezza è un accumulo di risparmi  nel campo dove le cicale non cantano a chi le sta a sentire -

Non dir tutto oggi e lascia qualcosa anche a Domani. 

L’arte è l’esigenza di apparire di quel qualcosa che cerca la luce.-

Sollecitati dal bisogno  - La natura non ha in se alcuno scopo. -

Quel che la natura combina è è il risultato spontaneo di un tumulto fortuito e accidentale.

- E lo stesso mare che si subbuglia in burrasca è tremendo,

ma quand’è quieto ingrassa le sarde e diverte le sirene e i delfini. -

 L’Arte della Natura e della sublime mente Umana è la capacità

o facoltà di creare forme  sempre nuove e riempirle di altrettali sostanze

: oppure dar forme sublimi e uniche alle sostanze spoglie e informi. - 

anche lo sterco dell’ingordo -  il nostro sentimento è l’afferrare

e il riflettere sul senso delle vicende umane e delle faccende mondane. -

Si dice del tale che dipinge fiori e madonne più belle delle belle belle che fa la natura

che ha fatto di già le mani di quel tal genio che come Il gennargentu

è il risultato degli sconvolgimenti periodici e perenni della Natura ineffabile

che si compiace di autorigenerarsi  spontaneamente

ci parrà un manto di broccato celestiale. 

- L’Arte deve suscitar pensieri che saldino la fratellanza umana -

Non imporrei nemmeno alla mia ombra

quel cibo che in ultimo  ancora forse ci terrebbe in vita

Recidivo è il reprobo che a contratto la poliomielite infantile e da vecchio incappa nella polmonite.

Invece della remissione della pena … deve sopportare quindi e vedere come campare o crepare.


Puo darsi che ci sia anche del vero

o nel credere che questo nostro mondo possa essere uno dei migliori mondi possibili,

certo mi pare che incontrandoci in strada tra noi ci si chieda di averne fatto a meno

uno dell’altro della nostra presenza nelle faccende che finora ci han riguardato.

Pubblico da me quel che mi riesce di scrivere che possa essere riletto.

Delle verità rivelate  son rimasti i riti festivi

e delle libertà politiche sopravvivono i riti delle scadenze elettorali del rinnovo.

Il rito religioso  è la riaffermazione festiva  della verità divina. 

Il ricordo, o uso della memoria.

Se il vissuto non ha immagini ne parole può essere sincero nell’ambiente in cui vive.

Il mondo naturale è quella casa  dove viviamo, sbrigando le nostre faccende umane

e fabbricando calendari degli avvenimenti che ci capitano tra capo e collo appena fuori dalla bottega del maestro,

dove converge chi pensa è ha le parole  sulla lingua domiciliata dove si assapora il vino…

stalin ha fatto quel che poteva per cancellare  trotsky dalla storia sovietica e poi dalla presenza nel mondo

delle moltitudini umane immortali  ed eterne dove l’aria è perenne.

Ogni mente ordina a modo suo, ciò che dal mondo gli precipita alla rinfusa.

Mi piaceva quel che facevo  e ora mi dispiace

non  “poter”continuare in quella gradevole faccenda.

  A chi legge. scrivo perché per qualcosa bisogna pur farlo. 

da scrivo perché se non lo faccio io nessuno lo fa per me.mc km k chil’è - o che l’è? .   

Quel che pende dalla forca pendolerà senza un  colpo di vento.  

Non c'è casa che stia in piedi che non sia destinata a svuotarsi.

Colui che trova un malloppo nella via,

subito  conta il gruzzolo per dedurne che il proprietario è meno bisognoso  di lui

che l’ha raccolto  decide in proposito che farne.


    2. Iddio ci dia Pace e Pane  che all’amore e al liquore ci pensiamo noi vecchi ggrappati alla vita come un grappolo d’uva al ceppo secco.  Il giorno della pensione vorremmo bere dal congiocome da giovani ma non ci sorregge più il fisico anche se l’animo ne sorride… I ladri di di casa a Pisa si portan via tutto e lasciano la polvere intatta.. per paura che ne seguano le tracce fino a casa.

    3. Gli auspici impronunciabili della madre per ilFigliolo buono e caro, adattati a quel che i tuoi cari si aspettano da te. Fatti però diverso da noi. Diplomati a Pisa con gli stracci di Casa. Una vergogna andare a rubare e rientrare con le manette ai polsi e una catena alle caviglie saldata a un ceppo di granito. Brutto per lo zoppo avere una vista eccellente  e non stare in piedi e poter orinare a una certa distanza da se. Brutta la vita per i reprobi che nascono già malati e condannati.

    4. Noi non avevamo l’altezza adatta e necessaria a bella figura nel mondo 

    5. Non far mai ciò che non sai. Fà che ti lodino anche solo per la gentilezza con cui porgi alla comitiva il corno di bue colmo di cannonau. e solo allora si attacca con la chiacchiera e si pensa che quando il sole si immerge nel mare si stia a le-avare la stanchezza dai piedi e quando invece  li nasconde dietro ai monti se li stia a riscaldare al focolare. Lui cammina di giorno per tornare a casa con la sua luce. La luna rientra invece a tutte le ore perchè vede al buio come le civette.  iascuno la pensa a modo suo rispetto a come stà nel mondo con gli altri umani propri simili.

    6. Studia è fatti elegante come un Impiegato sempre ben pettinato. Così avrai una borsa  per i documenti e con ciò saremo tutti contenti a casa, o, almeno noi.

    7. -  i  superflui sempre poco attivi e a nulla solleciti, non mancano a Tavola dove si notano per lo zelo, come quelli  del carico residuale  di Piantedosi o i rifiuti ingombranti degli inutili a vivere  che si esaltano  deliranti come punti dal tafano  davanti alla giovenca con l’estro,  di ritorno dal barbiere del quartiere In. E magari son codardi davanti al topo preso con la scopa dalla moglie  che lo sfotte perchè  russa ogni notte convinto di gorgheggiare come un usignolo.

    8. fagioli e lenticchie: - pomodori - casu - pane rasoio yogurt - pollo -cipolle-  

    9. : Qualunque  cosa sia, ogni cosa è quel che è: che sia caduta dal cielo come un asteroide, 

            1. o schizzato fuori dal mare come un cammello, o sorto dalla terra come un ravanello bianco e rosso attaccato a un ciuffo verde, che come noi nasce una sola volta e muore con un pò di sale. come un uovo e senz’olio.


    10.  Misuro la mia lucidità da quel che come lo scrivo lo rileggo. Quindi rifletto sui meriti del sole che mi paion sì sufficienti anche solo per quel che mostrano. Come fare a non dir ridicolaggini col dominio dei mass-media: Tv, rete e giornali di note e appunti? a ruota sciolta con artificio.

    11.  Pane e acqua, con l’abitudine sfamano e dissetano, specialmente d’estate. Lontano dai miracoli della Primavera: e dalla rendita o (incunza)autunnale.

    12. Lontano dalle mattane quotidiane che angosciano il meriggio e incupiscono le ombre della sera

    13. La fortuna mi sa che dipenda dalla buona volontà degli  Animi Celesti. Se si oppone l’ultimo portinaio del cielo va tutto a catafascio con spintoni e sgambetti come allo stadio.

14. L’attesa -  è una faccenda infinita e io non devo perdermi di vista

Senza un’oasi felice nel mezzo: dove badare a te medesimo.

la coscienza è una rete dove si impigliano le nostre azioni. 

Non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere quello che non è evidente 

come la luce che non abbaglia i sensi. Come i commensali che a Pasqua in ricordo dell’ultima cena di N. S. cibano dozzine di Piccioncini bruciacchiati e semicrudi, libando in onore del Signore con cannonau tinto  Rosso-cupo-d’Ogliastra

Ogni sguardo che si insinua tra i varchi e dirupi montani si aspetta di vedere all’opera:  la Buona e santa Giustizia Celeste, senonchè nella coda dell'occhio appare una goccia solitaria e malinconica 


    15. Apparvero i coltelli quando il primogenito disse di volere metà del rame che da sempre luccica in cucina.

    16. La prima figlia femmina affermò di preferire la saliera della nonna con l’uovo fresco di giorne il beniamino di casa sospirò per la zuccheriera piena e quel pezzo di cioccolato nascosto da chi lo trova. Non c’è casa in cui manchi un animo incapace di nefandezze tenute al buio del labirinto sacro, impenetrabile   e inviolabile.

    17. Le divinità son quegli esseri speciali che si divertono a sorprenderci d’improvviso. Forse perchè tra noi crescono certi speciali malandrini. Dipendesse da Loro farebbero i giorni tutti allegri e festanti.Come  Venuti con la cicogna carica di cuccagna.

 

    18. 

  Con la propria probità, gli Antichi scoprirono

 

    19. il sentiero della Serenità:

    20. a proposito dell’onest’uomo che col farmaco 

    22. cercava di Lenire i “dolores de cul”. che lasciano l’ansia agli sfaccendati


oggi,  6 febbraio: 2023  - aspetto l’ora di:

che sia avviato il riscaldamento-


non mi fido più dei miei giorni e voglio andare avanti con i suoi più veritieri

Desidererei,  che Lei mi desse, la sveglia.


Nulla ci stanca  più di quel che abbiamo in ogni momento:

Origine della Casta Sacerdotale: Il Folle Embaro sacrifica  la figlia a Diana affinché cessi la Carestia ad Atene per la faccenda del Pireo….

…Perciò si va all’avventura che scuote l’animo e sobilla la struttura di carne e ossa

Ma lo stesso ineffabile Iddio ha dato in pasto ai romani e al suo popolo eletto il figlio prediletto…

C'è forse qualche animale che allo zoo che sacrifica il figlio per la libertà?


Questa è la cresta del galletto combattente

alla dolce  Ifigenia figlia dell’agamennone sire combattente

il mite Isacco penitente e  Abramo obbediente


Ecco che nel cielo appare uno sparviero fottivento tra le spire della Tramontana


Non affidare la difesa della dimora Paterna a chi ha perso la sua ai dadi e alle carte


oggi dodici feb: 2023, h.7.44, riscaldamento app.avviato-;

di nulla dovrei essere più certo: della mia pancia vuota!

    23. Non tutti i profumati, ben vestiti, ber rasati e garbati,  usano dir cose gentili e intelligenti. PerchèMagari hanno appena rifatto il trucco alle consorti che necessitavano di un aiuto d. el.. vino per “figliare”... Chi ha Grano ha  meno grane e più Grana

    24. Lo spavento di morire proditoriamente è peggio di farla franca dall’inferno… la prossima volta vorrei essere avvisato, per prepararmi all’imboscata…col bere vino come i burdeddhu… bando alla malinconia… con i Lardheddhu…

bella è per forza la donna difficile da conquistare come la vetta più alta del cielo. Assieme ai Beati d’gni tempo e luogo, che si mangiano le fave con cui votano e ciucciano confetti marini e ciottoli torrentizi.

    25. 

    26. Con le mani contano di far le cose per bene. Mentre i piedi, col senno, ti servono per fuggire il pericolo. Perciò la moglie sfotte il marito quando glielo riportano a casa con mani e piedi legati, pur affrettandosi a slegarlo.

    27. 

    28. Quando le lacrime han da venire non c’è ragione sonora che le tenga…E… sfotteva papa pio II per aver santificato santa caterina sua compaesana,Ciò, nostante predicasse la Fede negli Evangeli degli apostoli ebrei, al seguito del cristo e ad abbandonare le opere mosaiche

    29. cristiani si differenziavano dagli ebrei. Il Giudeo, l'odiato e spregiato popolo impuro e contaminatore che trasferiva fuori di sé, nei i, la ricerca della purezza, doveva fungere per loro da antimo- lo. Con gli ebrei, Erasmo (faceva impuri gli ebrei perchè lui non mangiava pesci)

    30.  non si limitava ai toni consueti del- giudaismo cristiano del suo tempo: la sua concezione forte- te razionalizzata e spirituale del cristianesimo lo portava a rincarare la dose degli insulti consueti. L'Europa dei suoi sogni, è  stato detto - era un'Europa senza ebrei. Fu con la preliminare- e e tradizionale dose di insulti contro gli ebrei che i Colloquia- si avventurarono sul terreno minato delle regole ecclesiastiche- distinguevano tempi e cibi e imponevano in certi giorni go di mangiare solo pesce (che Erasmo detestava). Su que- stiano (un cristiano qualunque, il cristiano Erasmo) dia- maestro della fede, Agostino. Tema centrale: non i cibi i o immondi, ma lo spirito di chi li riceve. E come al so- conversazioni quotidiane, l'assolutezza dei principi si en la varietà delle condizioni concrete: perché negare ai poveri, che debbono lavorare? 

    31. 

    32. Dall’Costei da piccola riceveva i costanti richiami della madre a soffiarsi il naso per bene che gli colava il muco di continuo. Appoggiati al muro e soffia col favore del vento. Stupidella, senti il fumo dei maccheroni. se non lo vedi.

    41. Si fa della volontà una forza indipendente dalla mente, ma quello è il suo ambiente dove vive. certo la mano è un arto del corpo, la volontà è l’energia invisibile che governa il mondo: i papa medici e il frate di machiavelli nella Mandragola: Fra’ Timoteo - o - temo Dio - preghiera detta al cielo del campidoglio

    42. Il linguaggio è la sostanza del  dire e fare quotidiano

    43. con misteri e rivelazioni religiose furono le minacciose armi iniziali della religione per combattere il male. che l’uomo tema Dio(lucrezio) x erasmo non timore ma amore per la lieta novella della vita eterna con Dio, senza ungerti la fronte con olio d’oliva e non strutto e un pizzico di sale sulla lingua.

    44.  L’io in me e la realtà esterna che non esclude le mie faccende

    45.  benedetto il benigno, che mi ha colto non lontano da quì, 

    46. nell’officina dove attrezzi e ferramenta son tutt’uno, e quasi tutti ne parlano, in qualche modo

    47. Il suddito puro e quindi eletto, si esalta per il suo sovrano,  e odia il suddito dell’altro Re, a cui delega tutte le sue facoltà. il più forte dei due che sopravvive all’altro raccoglie i favori della massa che si scaglia contro gli immondi perdenti meritevoli di disprezzo: allora erasmo era ostile ai giudei e osannava gli evangeli come i nuovi inviati del Sovrano emergente, il dio unico dominatore del mondo, non un capobanda pagano. Si è sempre combattuto per il vero Dio e per il giusto Re  voluto da Lui. Che verità affermo se brucio una persona per Lui?

    48. - Il salto della pulce scariota: punge e si salva saltando in corner e lasciando il coltello nella piaga dove si perde la ruggine

    49.  La tosse canina passa in montagna. Quella cavallina  a letto.

    50. - il 25 aprile è il giorno in cui ogni cristiano libero si ricorda del suo confessore. Don Zanketa, rettore di BItzi Mannu e Patriarca di Lolloway che dedicava le sue prediche al gioco delle carte col coltello sul mazzo come giudice di linea. Figurati che può fare un coltello senza ruggine, nelle mani di una mente arguta tra compagni di viaggio sulle tracce di un tesoro nel libro non letto

Tra le vecchie usanze con cui si concludono i riti del buon vivere non manca il tenore finale con mottetti d’amore e l’armonia gestuale di un armonica morra che invita le galline a fare il ballo tondo per l’ovo della notte

    51. L'uomo È fatto di carne e sangue per corrompersi e marcire. Solo le ossa durano più dei ricordi orali e scritti. come i ciottoli dei torrenti più dei ravanelli

    52. - la cultura dell’adeguatezza: ognuno, sia  adeguato al posto degno alla sua persona. L’Ulisse probabilmente bottino d’una ruberia dall’edicola. L’Unesco fece si che Taranto ospitasse il monumento a Tantalo.

    53. - Chi non conosce l’angoscia alzi la mano e ci resti tutta una notte:come usa il gallo con la cresta e la coda ritta nella notte di lady MacBeth:come per aver deciso unilateralmente di far pace col mondo sempre belligerante

    54. - nulla del dettato originale che detta la mente, resta immutato in eterno

    55. -la mente è la zolla insondabile dello spazio dove fiorisce lo spirito del tempo, sempre all’oscuro del freddo e del caldo 

    56. - Pur invisibile come l’aria, la parola è concreta come la tagliola del Terrore.


così l'indomani può prender moglie e amarla e rispettarla e conservarla bella se non gli riesce (di tenerla in fiore)di farla ancor più bella senza ori e ninnoli da Madonna che col manto sbiadito, si annoia tra i celesti che non distinguono una noce femmina da un noce maschio, nemmeno rompendo i gusci a svelarne l’arcano

Prededdhu Pilurzi, buon fanfarone, sempre  attento sulla soglia del Portone… la vecchiaia ha a che fare con la solitudine che offusca il mondo e gli minaccia la pensione e con essa la pace  tra  i vecchi inquieti nell’ospizio con un quarto di chiaretto la sera per andare a letto con i piedi caldi che gli ricordano le parole scambiate con la moglie

sognava di attuare le sue visioni: egli, il figlio minore dell’ortolano di Lucula - morto senza aver mai compiuto un minimo misfatto - noto per certi cespi di lattughe che ogni foglia copriva e avvolgeva le chiappe dei saldi lombi delle Pie Madri d’Irillai non meno delle loro abbondanti gonne e sottogonne di stampo nobiliare - La persona che nel bisogno invoca aiuto

La mente è la gemma diamantifera dell’universo uno e molteplice - Io non so cosa ci sia di più vero del reale.  - Perchè la fratellanza tra i popoli non è una regola generale? Perchè limita la libertà di chi è ostile alla regola universale dell’Umanità.  Sono i rapporti umani che si deteriorano a causare liti giuste e zuffe esagerate.  - tanto quanto uniscono le ragioni dividono - Le buone ragioni sono giuste da una parte e sbagliate dall’altra.  - Meglio sbagliare con la propria ragione che essere nel giusto con  la ragione altrui -  La nostra semplice e umile ragione vale quanto quella di Golia e di polifemo… Occhio agli Autorevoli poco Onorevoli.  


Bibendum

Voglio vivere a casa con  la mia sposa bambola di ossigeno 

 che mi sta ridando Vita . Aiutatemi…. a tenermi..

Lontano dalle mattane quotidiane

L’attesa -  è una faccenda infinita

Senza un’oasi felice nel mezzo.


L'ombelico del mondo tiene unite le genti sulla terra 

come i Continenti e i mari, monti e Fiumi.


nell’ombelico di Jaiu ci crescono i funghi porcini è il cestino delle sue briciole

 la raccolta del rifiuti tossici del mondo!

    • 








    • 

    • 

    • Con la propria probità, gli Antichi scoprivano 

    • il sentiero della Serenità: 

    • a proposito dell’onest’uomo che col farmaco 

    • cercava di Lenire i “dolores de cul”


oggi,  6 febbraio: 2023  - aspetto l’ora di Gr


non mi fido più dei miei giorni e voglio andare avanti con i suoi più veritieri

Desidererei,  che Lei mi desse, la sveglia.


Nulla ci stanca  più di quel che  non ci manca mai e l’abbiamo in ogni momento:


Origine della Casta Sacerdotale: Il Folle Embaro sacrifica 

 la figlia a: Diana affinchè cessi la Carestia ad Atene per la faccenda del Pireo….

…Perciò si va all’avventura che scuote 

l’animo e sobilla la struttura di carne e ossa


Questa è la cresta del galletto combattente


Ecco che nel cielo appare lo sparviero frangivento tra le spire della Tramontana

sopra i kukkumenali di Orune


Non affidare la difesa della dimora Paterna

 a chi ha perso la sua ai dadi e alle carte


oggi dodici feb: 2023, h.7.44, riscaldamento app.avviato-;

di nulla dovrei essere più certo: della mia pancia vuota!









Canopo, mite compagno del bosco

 era inadatto alle mischie della vita

che travolgono facendo soffrire

Canopo che con te ha ben vissuto

perché solo con te 

ha conosciuto il bello della vita: 

azzannato appena nato

avvelenato all’inizio dell’estate 

bastonato alla fine del proprio anno esoso

che sempre logora e incalza il mortale 

placentato che per Lui è stato infame

destinandolo a cedere il passo a

“Colei che a nessuno concede deroghe”

e famelica non lascia mai il campo a mani vuote

allontanandosi ieri con Luna e Bedda Madre 

ora Canopo,   con noi in attesa dell’ordine “di chiamata”...

coraggio, Antje, e gratta una volta in più 

Bacco sotto le eleganti ascelle dal passo sciolto

per adattarle al guinzaglio…


in origine

la storia è l’attività delle moltitudini umane

Bonifaccio VIII istituì nel 1300 il primo giubileo cristiano, consistente in una “conversione del cuore” nel pellegrinaggio alle tombe degli apostoli a Roma.


Hei, Luccio, natale, nascita, santo patrono,  capodanno, comparatico, nozze, pasqua, morte nel senso di vorace.

il momento costituente è il patto sociale  nel cielo tra le stelle della via lattea, gregge guidato dal sole e dalla luna con le eclissi e le comete, e i pastori e il patriarcatoche lanciano meteoriti oltre l’arcobaleno tra nebbia, nuvole e pioggia e lampi e tuoni e vento e neve e la gravidanza a tutte le ore, il matriarcato avvento, giovinezza, passione e maturità

    • principio, aviluppo e fine. Jettatura, Malocchio, il venerdì e i sogni al lotto il bucato e la scopa, le anime dei morti, i dannati, gli spiriti del diavolo, le fate e il vello d’oro è di lana che copre il neonato demiurgo padrone del suo lavoro e dei suoi frutti misteriosi il bello delle cose buone, cattive son le guerre e la malaria che falcia  quel che deve essere jellato- : la persona nuda in strada è indifesa. -


Evangelo /della vita eterna

e/o 

lieta novella/ del perdono

Davvero non so; trovo difficili entrambi:

moderare il piacere e il dolore.

Mi manca il naso per sfottermi

e in quel che faccio uso il tempo necessario.

Penso che la mia volontà sia all'ordine dei miei pensieri.


La realtà è quella presente che viviamo comunque sia, 

giorno e notte, da soli e in compagnia,  spontaneamente,

recidendo fiori o innaffiandoli


Nessuno ha mai provato la differenza 

tra il morire soli e il morire in compagnia.

Qualcuno di noi confida agli amici: vorrei esser un minuto 

vivo per vedere i presenti che mi collocano 

in un loculo invece di seppellirmi nella fossa 

comune dove ogni cadavere col proprio nome in bocca,come nel bar sulla piazza.


Per quanto nessun mortale vivente 

si sia visto nascere non perciò 

bambini e ragazzine credono 

che le cicogne depositino  

gli infanti sotto i cavoli.


Chi non ha conosciuto periodi 

movimentati nella sua vita

nei quali ha perlomeno distinto 

lo scirocco  dalla tramontana?


Colui che schernisce  lo zoppo

 è parecchio più bravo della martinicca di gibilterra.


 

Chi prevede il futuro si aspetta la tua visita

Chi parte col maestrale arriva

sulla cresta dell’onda in burrasca

In questo nostro sistema solare 

è da sempre in vigore la vita eterna

poiché quando una persona muore 

nella casa accanto un’altra ne  è nata 

Non credere che l’orco di aspetto brutto lo 

compensi con un cuore d’oro e l’animo lieto


L’ulcera è sempre l’effetto della causa inespressa.

Bisogna essere in tanti per superare le avversità.

L’ape regina senza operaie non avrà il miele 

necessario per l'inverno che logora sovrano.

Nemmeno il sommo pontefice cambierà  

ogni santo giorno la mutanda di cotone

senza le monachelle e i diaconi di corte.

Succede che chi è portato da gambe 

stanche che hanno smesso di correre

 veda bene oltre l’orizzonte del giorno

con veloce e preciso  colpo d’occhio 

senza bisogno di precipitarsi 

per  imbrattarsi le mani.

Ma chi non ha un bell’aspetto 

non è detto che l’animo sia da meno.

La prima impressione che è  causa di disagio 

non sarà facile da scalzare.


Due concordi prevarranno su tre separati:

(Ca sun frebber  d'amore. Bell.)

C’è chi dice che un breve assalto di febbre 

alta spossa assai come una febbre d’amore

(Sa ros’est irfozia. Bell.)

ma più pernicioso è un lungo assedio di

 febbricola che spoglia la rosa dei petali.

Molto più difficile tenere unite

 le povere moltitudini che non tener divise

 le assemblee permanenti dei pochi straricchi.

Solo i prelati così familiari 

al dolore della passione cristiana

 son solleciti come i parenti audaci 

nell’incoraggiare i congiunti timorosi 

costretti a necessari  interventi chirurgici.


Le cose belle splendono di luce propria

come il pane della farina del grano 

e ogni altro frutto della terra che

 tiene in vita i mortali di carne 

antica e l’attuale sempre giovane 

e bellicosa pur destinata a morire

come ogni piccolo male che 

sommato in molte schiere diventa 

enorme e nondimeno muore

(piccoli ma uniti diventano enormi)

interessa i pochi ricchi dividere i molti poveri

(i potenti ci tengono a farsi riconoscere

 per essere premiati con preghiere di  elogi 

e lodi come i poveri indifferenti 

a nascondere le miserie che pur 

si aspettano la grazia dei potenti 

senza farne esplicita richiesta)


Non so quale altra forza vi sia 

nello stato del mondo paragonabile 

o superiore alla potenza dell’umanità.

Ma che c’è di umano 

nella faccenda del peccato originale

di Adamo e consorte

per cui la specie ne debba sopportare il disagio?


Anche se, al solito

come usano i nobili 

la Sua presenza è celata…

Dio interviene nelle faccende umane

nel modo migliore di come faremmo

noi nei nostri affari: suggerendoceli.

Quando si dice che lo spirito guida le 

nostre azioni si potrebbero con ciò intendere 

e riconoscere, i nostri pensieri contingenti.

Dove la concordia regna

la burrasca

della discordia invidiosa

ci cozza - col capo - invano


Ma cosa c’è nel cielo oltre quel che non solo io vedo?

Sotto terra pare che ci sia il regno del fuoco 

tanto zampillano i vulcani che la condensa 

di quel calore riempie mari, fiumi e pozzi 

d’acqua potabile per neonati e astemi

gli atei amano con fede cieca il vino

anche annacquato che non 

evapori dall’attico


E’ bello sentir dire dagli eloquenti 

quelle cose simili al vero 

ma che vere non sono 

poiché mancano dell’evidenza 

che ci fa esclamare: io sono

la reale testimonianza di aver trovato 

le cose come non stanno in valigia

quando dovrò andar via su comando


Dove, scossi dal cuore  

le mani fremono e i piedi scalpitano…

se incontri Polifemo pensa bene a quel che fai

e se l’occhio della tua mente vede lontano

scansa il monocolo se appena puoi 

l’unico aiuto che può darti il 

mondo è di evitare un 

simile incontro

fuggendo


Pare facile educarsi all'eleganza…

Ha il favore dei Celesti sulla terra

il Principino o il paesano più in vista

chi ottiene subito quel che desidera

(il desiderio vive in noi e tra di noi:

chi non desidera quel che non ha

e potrebbe averlo col volere di dio?)

nella giusta misura il necessario che non ha

Fa’ che modesto sia il desiderio, ovvero

senza il rischio di romperti il collo

tu non bramare l’impossibile, controllati

redarguisciti, richiamati al sentir comune

e bagnati il culo per pescare…

Abbiamo l’impressione che valga poco 

colui che crediamo sia facile da vincere

o che comunque non ci farà tanto male…

di tal natura sono le nostre fisime.

Nel farci coraggio dividiamo le parti

come a dire che non è solo colpa mia 

se mi trovo nei guai o perlomeno

nessuno mi ha impedito di sbagliare

E’ stato inutile quel che è stato fatto

Farò meglio in futuro… se avrò un domani

Facile correggere dove tanti altri hanno sbagliato…


L'infinito non è mai cominciato.

Fa’ che satana trovi in te il posto occupato 

da una Donna Elena e Margherita o Zenia.

Che diavolo può fare il demonio 

se gli chiudi in faccia la porta dell’animo?

Si attacca con la corda al collo

alla ruota di scorta del tram in corsa.

Che il diavolo sia quell’ente 

che se ne sta nascosto

in quel pensiero che sta in te?

Mah, a un animo pio, 

che  la pietà fa tanto lo fa saldo

 le ingiurie infernali 

gli fanno un baffo piumato.

Poi l’eternità delle cose esistenti 

non è dimostrabile

 perché sappiamo appena una 

virgola suggerita dal nulla 

del vorticar d’astri che vediamo

non siamo un granchè, nostra è solo 

 la sbandierata superbia di esser figli 

del gran dio celeste dell’arcobaleno


Il fatto che io non sappia fare operazioni matematiche 

non significa che Democrito non sostenesse 

che gli atomi presenti nel mondo 

aggregandosi in ogni modo 

costituissero le cose con i loro affari universali


L'imbroglio si serve del pensiero

e dell’azione per finire in galera

dove ci si rasserena la coscienza

certo, ci vuole l’avvocato, il prete 

e il medico con un secondino serio 

e giudizioso che preferisce aver

 l’animo sano più che un callo 

al piede e un porro sul naso 

Tutto sta “in capa”, si dice

 fuorché la realtà esterna 

dove difficile è fare a meno

 dell’avvocato e del medico

 del prete, sì, le cui virtù servono a

lui, si, vecchia volpe, e anche a te

 se sei un cagone in attesa 

del responso a cielo aperto

della gran causa finale.


Se questo è un amico, vale Giuda 

che ingannò Gesù con un bacio.

Certo non si può dire, come scusante, che

 a Giuda siano mancati amici di valore.

Meglio tre giorni senza bere vino

che avere a che fare con lui

che ha mandato in malora i genitori.

Meglio per lui far mostra di aver sbagliato 

e non mi guardi dove tutti vedono.

Mah, gli amici si riconoscono nelle difficoltà.

Ci vuole solo dignità per dirmi all’orecchio:

Perdona la colpa: mio è l’errore.

Non chiedo altro ma che lo ammetta a me.

Ma se l’animo gli sostiene di guardarmi

rischia davvero di sbatterci il grugno.

Se è così sfrontato da reggermi lo sguardo 

“je meno” in pubblico.

Il suo sorriso cammina su un filo nel vuoto.

E se lo fa si farà del male.

Si deve temere ciò che scotta.

Occhio al fuoco, dunque, che incenerisce le speranze.


La vita che scorre verso il mare dell’esistenza 

dipende dalle stagioni come i fichi

e nello scorrere  sui flutti  che un mascalzone

marinaio si affida al sughero per scorgere 

sulle sponde a pescare allegri senza

imprecare, coloro che gli daranno una mano 

nella discesa e salvarlo nel pericolo

che sempre incombe tra terra, cielo e mare

un medico, un avvocato e un prelato

e Nausica con le orfanelle a far bucato

e tanta voglia di trattenerlo ad aiutarle

ma lui non può fermarsi

egli sa che mai ripeterà quel percorso

altri lo faranno ma lui non più, come 

se sia stato maledetto da chi l’ha fatto


L’animo quando c’è e si mostra 

rappresenta intero lo stato del corpo

e dove chi non è del tutto puro

per una vaga parte è un malfattore squinternato

insomma un po sulle sue quanto a fedina penale

e proprio non riesco a capire che male faccio 

se cerco di stare un po meglio anche col corpo 

La salvezza nell’aldilà è nata dall’incomprensione 

di dover morire e dalla minima comprensione 

di essere nati nel grembo della natura 

come Erittonio fermentato dall’umida zolla

al cui ventre  tutto ritorna, dal fico appena 

spuntato, a quello maturo e al fico secco che 

delizia il palato invernale dei nati per morire

dal freddo che ben conserva le osse fattesi

 in nove mesi nel miracoloso nido placentare…

insomma parrebbe che la sopravvivenza 

delle specie sulla terra dipenda nel bene

 e nel male dal campione uomo sapiente 

valente e indolente


Sacrosanto è morire come capita a ciascun 

mortale poiché ognuno muore come può.


Chi non se la sente di partecipare 

è meglio che non intervenga e se ne stia 

al posto che gli è stato assegnato a tavola

dalla Signora della Casa

a difesa della posizione da cui si leverà 

solo costretto dalla forza delle esigenze

in lotta ovvero chi prevarrà lo rimuoverà

per esempio la presenza in campo di 

zucchine bollite o poltiglia di melanzane

stracotte in padella anche a costo di

 farsela addosso quasi volentieri pur

 di assolvere all’urto impetuoso della 

cieca Fame, terribile Sovrana del Creato:

no! aspetto da mangiare e non andrò via 

digiuno uscendo se non con le  gambe in

 avanti e appuntito il naso assottigliato 

 e uno straccio per tener la bocca chiusa.

Tranquillo, sentenzia la Terra, che non caccio via 

nessuno, è tutti ho sempre stretto al mio seno.

Ah, farò in modo, dice a piena voce il Mondo

che ogni mio ospite, pur non abile come Achille

abbia a venire a patti con l'orrenda fame di Ercole

che si dice divorasse a colazione dodici dozzine 

di pastarelle all’eccelso zabaione con la malvasia e

mangiasse di tutto perché temeva di morire affamato


C’è qualche scenario politico che 

tutt’ora non abbia in sé situazioni 

torbide da pesca alle anguille?

Dopo millenni di alterni domini 

religiosi, filosofici, letterari e politici

sempre serviti dalle sanguinose guerre

in cui il popolo delle anguille è unico 

a scamparla e a ripopolarsi come noi 

produttori di guerrieri e calciatori


Son 50anni che non andiamo sulla luna

e non è ancora matura. 

Alla sabbia manca l’acqua e il cemento.

Stiamo freschi noi, con i risparmi in banca 

e il triregno del papa nella borsa di Chicago.

Nulla è più infinito di quel che non è mai cominciato.


 “Quanto più l’anima è vuota e senza contrappeso, 

tanto più facilmente si piega sotto il peso 

della prima persuasione.”

Montaigne

Il credere per fede imprime nell’animo 

ogni faccenda incredibile.


Non vedo cosa ci sia di disonorevole in chi

 baratta la propria carne per poterci vivere.

Niente da dire sulle cose serie e divertenti

ben vengano balli e divertimenti pubblici 

bellissimi purché onesti,  modesti e gratis

amichevoli e non violenti, non tiro a segno 

con sputi catarrosi di verde sbiadito da tbc


Vecchiaia serena e  felice è quella che ti consente 

di sbrigare le tue faccende fino all'ultimo respiro. 

E un buon distico quello composto con 9 termini.

Così alla persona che è con dio non

manca nulla per morire in pia pace.

Siccome nasciamo dalla mamma 

una danda è necessaria per morire. 

Allora in  vecchiaia facciamo gomitoli 

di lana per le dande del giudizio sulla 

sola faccenda definitiva che ci riguarda

tutti indistintamente, uomini e donne

grandi e piccoli, ricchi e poveri, dotti e 

stolti, servi e padroni, liberi e schiavi

alti e bassi, grassi e magri, aitanti e 

zoppi, cornuti e felici, sciocchi e

 gaudenti, prelati e presidenti…


Dove dalle cose sfuggono le parole  

usa le parole più prossime alle cose

Quando alla cosa non arrivi con le sue parole 

usa le parole che possono servire a quelle cose


Mi piace pensare che l'animo 

sia la sorgente della mente

che dispensa la misura del giudizio.

Non so cos’abbia di abbietto l’amore 

che propugna simpatia per la vita

se vissuto come il sublime piacere

di tenere i piedi a mollo per un tempo

moderato lontano dalle tante settimane che 

danno modo alle sanguisughe di schiantare.


Quando la porta è ben chiusa dall’interno 

è inutile batterla: quelli non vogliono sentirti

e vano è piangere, ridere e cantare: non aprono

vedi di adoperare le tue grazie per conoscere le loro

nobilitali chiamando “Donna” Lei e “ Don” Lui

Ei, Voi, lì dentro! Date ospitalità a un pellegrino che 

cerca un appoggio alle sue membra e accoglietelo! 

Nel nome di Dio e della sua corte: riparatelo!

Sono un messaggero di pace.

Siate pietosi e non inesorabili!

Aprite la porta del cuore alla compassione

e rendete l’umanità un po 'pietosa.

Rispondete prima che faccia giorno

decidete subito per un sì o per un no.

E tu non aspettare l’alba a cercarti 

un posto libero nell’albergo della Luna!

rintronò una voce celeste che pareva 

uscire dalle cantine con l’aroma del mosto.

Noi di casa abbiamo già dato!

Così vi rispondano gli ambasciatori del re

 quando invocherete la sua clemenza.

Signore Celeste fà che le maledizioni del mondo 

seguano dappresso i passi di costoro fino al cesso

e che dal water li seppelliscano con le mutande calate

così vedrai anche Tu quanti infami ci sono sul globo!


I placentati inferiori

Col primo sorso il vino si rivolge al gusto 

carezza il palato e va giù a rinfrancare 

il  corpo e a celebrare lo spirito

con ciò si affaccia il secondo sorso 

che sprona l’insieme 

e il giungere del terzo esalta l’intero ambiente

poi col cambiar mano al bicchiere

le cose affaccendate si pee in possesso della salute dono 

nel conto dei numerire i mali 


Capod’anno d’ogni anno

mai dimenticare i mali


neppure quando sei in possesso della salute


I placentati superiori

Sii pronto allo spuntar del nuovo giorno

a sbrigare le faccende sospese dalla notte 

per pensar meglio il daffare del dì passato

il cui dilemma era se chiamare il padre 

per nome o continuare come prima

col sempre e solito: babbo (non un

 turpe: quello lì - tra padre e figlio).

Ciò per un episodio di quartiere 

che riguardava una famiglia in cui un figlio

 nel corso di un diverbio offese il padre 

che non volle più essere chiamato babbo 

per aver fatto quel tal figlio così ingrato

per cui la moglie-madre sentenziò di smetterla

dopotutto, disse, non vi siete picchiati nel

 pianerottolo per chi doveva entrare prima al cesso.

Quel che noi siamo - ora - per sempre lo saremo.

Col nome del padre della più graziosa  stirpe

 la gentile educazione e l’eleganza che

 lusinga la memoria ad accettarsi

 ciascuno con la propria persona 

per quel che siamo stati

col garbo naturale

e la divina grazia

che ci distingue

dalle belve


I placentati di mezzo(tra uno e l’altro, 

non il  mezzano di affari amorosi

e nemmeno il dialettale mezzanu = cattivo)

Come si fa a dire che la terra sia mortale

perché per sua natura è destinata a 

sfaldarsi, poiché spacciata come figlia 

del sole che un giorno o l’altro scoppierà 

anch’esso, e noi come se fossimo testimoni 

della sua nascita e costretti ad assistere

alla sua morte, mentre il cielo, che tutti 

ci comprende, è spacciato come immortale?


Mi pare che dal leggere la Storia

tutti i periodi che si son succeduti e alternati

non abbiano mostrato alcuna differenza

 violenza e guerra c’era con poeti e profeti

guerra e violenza non mancava con le scuole filosofiche

figurati poi con i conflitti religiosi nel mediterraneo

in Europa, in Asia, in Africa e nel resto del mondo

e in amore basta ricordare Elena di Troia, 

Giulietta di Verona e l’affare parigino 

dell’Abelardo evirato per l’allieva fanciulla

che non temeva la porta chiusa 

e non piangeva se non di felicità e  

l’Otello moro veneziano, stragista per… 

 amore di un fazzoletto ricamato a mano…

e nel paniere mettiamoci anche 

l’Artemisia Gentileschi sverginata appena fuori

della porta celeste, in modo primitivo non epicureo


L’insulto è come il tuono che conferma e rimbomba 

la tempesta annunciata dai lampi infuocati 

della contesa avviata con perfetta scelta

di tempo dalla morte che colpisce 

a suo arbitrio nella mischia 

il suo bersaglio mirato

a scardinare le porte del petto

e il cuore che spruzza il sangue vitale

e l’intero corpo sobbalza per accasciarsi

come la botte piena di vino che rotolando   dal 

carro per dissetare la terra col valore del murguè.


Sbigottisco alla luce che mi trae 

d’impaccio dopo il timore di fare

 un passo nel buio per non cadere 

nel più fosco fosso del pozzo…ma non 

temo per me, dice l’impavido eroe, ma

 per la famiglia, si sa...

Così ogni giorno affido le redini al vento

guidi lui il resto della storia

se storia ha da esserci ancora


Il nostro Cacico famoso come Sardanapalo 

 per la lussuria.


Carico residuale: eufemismo fascista per zavorra 

(carico strumentale necessario per la navigazione 

e superfluo in porto)umana, per non dir: 

persona spaventata, affamata e disarmata

che chiede aiuto a te perché 

Dio non si è accorto di Lui

salvami tu, o figlio della luce divina

tu, solo rimedio alla gravità della mia esistenza.

Termine che distingue un animo stolido e 

gretto di chi vive all’ombra del Potente

e teme che l’uomo nero gli deturpi

o gli rubi e si impossessi dell'aria alpina.

Termine di stampo  burocratico-coloniale 

di chi apre e comanda in un ufficio 

lindo, soleggiato e ventilato

con l’animo frustrato

di chi è finito tra i sardignoli 

non meno selvaggi dei corsicani

che se offesi, fanno molto male.


Fermati appena ti par d’essere più libero 

come uomo accanto a una botte di vino

e leggero come  un uccello fuor di gabbia 


A nessuno è dato sapere quel che uno pensa

di quel che gli rode nell’animo, nemmeno a Dio.

(nessuno pensa di far del male

 anche se mancò il bersaglio

andrà meglio alla prossima)

La persona riconoscente al proprio benefattore

non dimentica ogni santa domenica 

di dimostrare la sua gratitudine

facendogli  recapitare per colazione 

sei uova fresche per la famigliola

mezza dozzina di pastarelle 

per la signora bocchidolce

e una bottiglia di quella rinomata malvasia 

che evita a chiunque di strozzarsi

facendosi poi vedere in chiesa

alla santa messa delle undici senza farsi

notare al momento dell’eucarestia 

come  ripromettendosi di rivedersi

dopopranzo nella tribuna del campo

per il ruttino digestivo con la visione 

del derby paesano Irillai O.B. -vs - P. Seuna

dove chiunque può dire dolci parole

senza sputarsi in faccia nè alle spalle

perchè i bambini educati ci guardano 

e imparano ripetendo quel che vedono

e se di “ghio” si tratta, caca vogliono


E’ il chiaro motivo che per la luce 

del giudizio ne spiega la sostanza.


Negli horti d’Hirillai

 come nei giardini di Adone

 spuntano sempre in ogni stagione

 senza che nessun dio le abbia seminate

la piaggeria sfacciata e la generosa bontà 


Sull’esempio delle dita della mano attaccate

 al corpo di un racconto dell’Immenso Leone

sull’arruolamento di soldati per lo zar;

per i genitori che han cinque figli 

ognuno dei quali a loro fa male quanto un dito 

ma più  dell’intera mano solo fintantoché

 non son loro a decidere sulla perdita 

che altre ignote forze della natura decidono

e che niente al mondo può impedire


…e ricordati che il vino asprigno è 

maturato di notte con la luna storta…

Mai scordarti di essere un uomo

anzi una persona viva e mortale

perchè l’uomo è un semidio

dio intero era chi l’ha fatto

senza alcun valore in più 

dei suoi simili divini…

perchè il grappolo ama 

la dirittura del sole, tanto

dalla canicola lo ripara il pampino


Il papa  fece  guerra al duca di Ferrara 

per aver attivato le saline di Comacchio. 

“Le galere pontificie trasportavano il sale

in regime di monopolio, dalla Sardegna

 alle coste dell’Adriatico, nel 1506-07”


Cos’è il divino?

Com’è la figura divina?

Cos’è la rivelazione divina 

se non l’accettazione della guida soprannaturale 

del mondo dove l’essere umano si distingue dagli

altri organismi viventi per la capacità di pensare

e di fare e disfare con la coscienza di saperlo?

Disponendo, quindi, della facoltà di inventare 

tutto, compresa la dipendenza da una presunta 

conduzione degli affari naturali da una forza 

esterna - che ha poi avuto la bontà di rivelare -

superiore alla stessa realtà della natura esistente.

Che significa rinnovare la natura perfetta?

Sono i prodotti della natura la novità 

che si rigenera ogni stagione che rinasce.

Chi rinnova la natura ben fatta

se non gli angeli fedeli e obbedienti 

che ci difendono dagli angeli stolti e ribelli?


“È questa la punizione disposta dalle leggi 

delle Dodici tavole: il parricida era cucito

 in un sacco con un cane, un gallo, 

un serpente e una scimmia e gettato nel Tevere”

(cfr. Svetonio, Augusto).


Ricevi questa pagina

del  libretto - il blog d’Irillai

e se ti va 

leggilo per curiosità 

senza nulla di dovuto.

Tu, intanto, 

tieni il naso sgombro

e  respira bene 

per star bene.

“Salve, dunque, ancora e ancora, padre amorosissimo, 

padre e onore della patria, assertore di lettere, 

paladino della verità”…Alcofribas Nasier x Erasmio


Doxa è gloria e fama, secondo Erasmio…


Erasmo, nome di un signor conducente 

del suo camion carico di prodotti  

dell’Ogliastra verso il mercato di Irillai…

 sua la fonte delle parole 

che maggiormente dissetano la curiosità


Marranu sese? Sfida  di conferma 

per quel che afferma il soggetto in causa

nel caso dei giudei battezzati in Spagna

dovendo mangiare carne di maiale 

come prova di essersi fatti cristiani…

quelli che a Rodi non saltavano 

finivano nel ghetto del capoluogo…

a Irillai, un donnone corpulento 

che pesava più del marito con i tre figli

risultava registrata all’anagrafe 

come Grassieddha Bellona 

ma per le vicine di casa era:

 “minuia sa belleddha”, come a dire 

“la vedi quant’è delicata e carina”

 la salda quercia conterranea!?

 Ke una lussya, donna corpulenta..


Vivi col naso libero 

che da levità all’animo.

La vita è respirare l’aria 

non trattenerla, perché non è tua

ma è del gran bene del mondo


Poche cose come l’Ira si insinuano negli anfratti labirintici del nostro Animo

 

Il fuoco fa bollire l’acqua fino a farla 

evaporare in spirito invisibile e impalpabile

ma  se l’acqua si rovescia lo spegne e del ceppo 

rimane la cenere a coprire l’anima del tizzone …

Non so quanto male io abbia fatto

e non so nemmeno quanto 

lo meritasse chi l’ha ricevuto

ma che fare, come interrompere

 un atto dissennato - in corso d’opera -

 di  chi ti sta vicino? 

Come compiangere, per la decadenza 

dei suoi beni in atto, la persona

 contenta di sé e delle sue faccende?

Mah, che dire?

…Dicono che sia il fuoco eterno 

 il nucleo del vecchio globo terracqueo… 


L’istinto di sopravvivenza è la balia dell’intelligenza…

Chiamano onda anomala come se il moto 

del mare avesse smarrito  l’ordine naturale

che ha sempre regolato la misura  delle burrasche

Chissà quanti cristiani che durante la messa 

devono stringersi la mano in segno di pace

 cambiano posto perchè il vicino è antipatico?

Se la natura di Dio è di essere unico eterno

la nostra di mortali è di essere moltitudine


Mortali son tutti gli organismi viventi 

non esclusi i migliori placentati


Con virtù risulta fatto

quel che è stato compiuto

con la costrizione necessaria 

alla realtà del momento

Ai ribelli è negato il libero arbitrio

non perché si ribellano a Dio

ma perchè si rivoltano ai Signori 

che comandano sulla Terra

Pacem meam do vobis

…relinquo vobis

Vi do la mia pace

fate che rimanga sempre con voi.

Respira in pace. e vivi…

…e se ti avvilisci per avere qualche giorno 

di vita in più, pregami, così potrai 

prolungare a piacimento

il tuo avvilimento!

Cicero: Una pace ingiusta è 

sempre meglio di una guerra giusta. 

Viva L’eloquenza.

Carlo V imperatore dei due mondi

raccolse il pennello caduto a Tiziano…

… e il papa vaticano uscì di “prescia” in malomodo

dalla sistina per non disturbare il Maestro.

La violenza è con noi, parenti delle fiere.

Scopo delle guerre è vincere per comandare 


Ogni ambiente dove la natura germina è mondo.

L’umanità è la sostanza del mondo dove

 esiste chiedendo a se stessa la ragione

come un bottegaio che riflette sulla 

convenienza che c’è ad esserci 

e l’interesse che ne trae.

L’uomo che pensa è la sostanza 

della forma del mondo in cui si muove.

Egli è il cuore fisico dell’ovulo unito agli 

spermatozoi da cui fermenta la sempre nuova vita.

La natura è l’ambiente ospitale che genera se stessa

che vivendo muore e morendo rinasce, continuamente.


L’aceto all’insalata dei servi (sulle cui spalle 

posava l’antica saggezza dei ricchi aristocratici) 

che già conoscevano “il grano di sale attico”.

Cosa vuol dire essere consacrato?

Perché esserlo?  Eppoi da chi e per chi?

Che significa cercare dio?

Ma in verità chi è dio?

La discordia è presente in famiglia

in città e nel mondo

ma delle volte si assenta 

senza ragione e senza preavviso

 per qualche periodo di riposo

ma poi con la solita baldanza, ritorna.

 Chi lo sa lo dica:

 chi non è degno d’amore?

Se i disegni di dio son volti alla pace

ha un nuovo seguace in me 

che nulla so della responsabilità

di chi non è con noi.

Ma perchè l’umanità è così disunita?

Cosa può unire i popoli se non la pace?

Esiste una umanità più vera 

quindi più “umana” delle altre? 

Penso che virtuoso sia chi tra vendetta 

e perdono opta per il perdono.

Penso che la virtù alberghi nell’animo 

che non ospita il malaffare.

Ma la ragione è una come dio

 o è molteplice?

Certo è che nel mondo non mancano

 le guerre anche se mi pare 

che la pace prevalga forse perché 

le schiere vanno rimpinguate.

Che potere è quello di benedire?

Chi non vorrebbe rinascere

 per ricominciare meglio da capo?

Si sa che è impossibile, ciò nonostante

 si chiede con insistenza di riprovare 

dal primo inizio dell’avventura apostolica

il cui lungo corso approda al tempo attuale.

Nell’ora estrema anche il mal di pancia 

ci lascia indifferenti.

Che c’è di bello nel dogma imposto per fede?

Solo il dogma rende impraticabile il sentiero.

Capisco la fede che nutro nel mio simile 

in cui vedo me stesso.

Tutto ciò che in noi  è spirito umano 

è sublime.

Ma si può credere davvero che il papa sia 

ancora il più intimo confidente del Signore? 

Ma è umano uccidere

 per il destino e il libero arbitrio?

Mio nonno diceva che

 la fame, la sete e i pensieri

venissero prima della fede 

e della simpatia

e il figlio maggiore che era mio padre 

dissentiva e si prendeva un ceffone.

Ma nell’ora estrema anche 

l’ultima speranza ci abbandona.


La sempre giovane e impudente novità 

fa fervida ogni attesa.

Chi ha bruciore di stomaco beve l’acqua fresca.

La vecchia conoscenza delle persone 

invita la cautela a tenere gli occhi aperti

allertare l'udito e svegliare gli altri sensi.

Temere lo scotto chiama in atto l’esperienza

che vigila sul presente col ricordo vissuto.

Al fuoco che divampa nel bosco

va bene anche l’acqua calda.

Il sospetto è figlio del timore trascorso. 

All’ombra dei potenti si ripara il pericolo 

per nascondere l’aumento del rischio

congenito alla paura del passato.

La novità segue la scia della fama

madre della notorietà, lo stesso amore 

che occupa gli spazi più ambiti 

e puri della struttura umana

non è esente da fetenti sorprese 

che coinvolgono anche chi ha pratica 

di sempre nuove e risapute timide novità

come universali ed eterne

eppure è difficile indugiare dove il dominio

dell’amore serve il fertile e fecondo

subbuglio al mondo


Esitate, mortali, esitate che il precipitarsi 

nei cunicoli del mondo

allarga il varco al precipizio dell’inferno.


Con i potenti aperta polemica 

perché evidente è quel che  sono

e tanto ci da quel che possono fare…

tu, intanto, lasciati adulare e vedrai che ti 

avvolgeranno come conserva di pomodoro 


Totò “era comunque un uomo”

certo non come P. Maso e A. Breivik 

incapaci di distinguere il serio dal faceto

il bene dal male, il poco dal molto

faccende simili fan dire: guardati dagli esaltati!

ma come difenderti da chi nell’animo cova la follia?

Il fanatismo lo palesa. Tieni d’occhio i fanatici, ti dirai.

Come si rivela l’impostore? Come scoprirlo?

Col discernimento? Dove è in scena l’eccesso?

Nella dismisura delle faccende in atto.

Viltà e coraggio?

Che bontà e malvagità abbiano identica

 misura e indossino semplici maschere? 

Da questi ultimi (Maso e Breivik) è  presente 

in noi, l’angoscia che ci accompagna nei

 tornanti stagionali dell'esistenza.

Per quanto portatore di novità, l’essere umano

sempre un uomo in maschera è

 proprio come persona che può inciampare 

nel suolo scosceso e impervio 

e nelle accoglienti sale di udienza

 di rappresentanza e di riunione

e da ballo e lavoro

in sala, signori, in sala chi non conosce il rinvio


Devo contenere vari bisogni per

 non mancare a eventuali necessità.

Trascuro un pò certe faccende 

per non intralciare le priorità.

Non mi rimane altro da fare che 

scrivere lettere anonime a falsi 

indirizzi, senza offendere nessuno.


Sento il dovere di campare 

in modo da non causare i disagi

 in agguato nell’azione del tempo.

Vedo poi di resistere alle lusinghe

 dei piaceri che potrebbero rendere

vane le necessità preposte.

Aver bei ricordi fa sorridere

anche i poveri, gli umili e i miserabili.

Siano benvenuti comunque

anche insieme agli altri.


Ho fatto quanto potevo 

per abituare le mani a far le stesse cose

quel che fa una lo faccia anche l'altra 

indicare, segnare, contare e pesare e 

lavarsi a vicenda prima di lavare 

la faccia dalla cispa per vedere 

 in chiaro i colori del mondo


Non instillarmi la paura: 

  so per certo di dover morire.

Ma a che serve sapere di ignote faccende?

Vuoi impaurirmi perché senza difese?

Mi arrendo. Voglio essere remissivo 

e farò quel che la natura comanda

senza bramare alcuna spinta 

mai avuto uno stimolo di correre

verso la fine delle contese

al cui appello chiuderò gli occhi per non vedere

e sarà per sempre, abbia o no tutto ciò un senso:

è stato, posso dire fin d’ora, bello vivere

nonostante le dispute verbali e le zuffe affettive

e la sola bellezza sarà la soave e

  protettiva compagna del viaggio

e con lei sarà lieto il cammino

nel sentiero di ritorno verso il nulla

dove ondeggiano le nostre faccende


La prepotenza ama la violenza

agisce d’istinto con le spalle coperte

da una discreta schiera di scherani

-ha la signoria dell’ambiente mondano

dove pratica lo sgambetto perfetto

-ha in saccoccia amicizie superbe

con l’infamia nel portafogli con la patente

di chi con la sola faccia non ispira fiducia

la prepotenza fa d’ogni giorno del calendario 

buono per esibirsi confidando sugli dei nascosti

e sulla corte dei santi in nicchia nel lasciarla fare

libera di agire col suo coraggio in campo…

infatti quando nel mondo accadono le brutte 

faccende gli dei non sono mai presenti 

per impedirle ma sono sempre in visita 

dal re dell'Equatore nella lontana Etiopia


Che hai in quel rotolo di pergamena?

Hai racchiuso le ore davanti alla tv

dove mangiano, parlano e ballano

davanti a te, come se tu sia incapace

ti eccitano al dovere di piacere

ti svagano, tu sei parte della coppia 

alzati dunque, alzatevi e ballate

siete in grado di farlo, divertitevi

e lasciate la tv alla conoscenza del mondo

a veder l’India dal vivo, la Patagonia 

e lo stretto di Bering e la sorgente del Nilo…

ma chi annoda il suo tempo davanti alla tv

penso che sia simile alla mia inettitudine 

incapace di varcare lo stretto di Magellano

e per non saper tornare indietro

si azzuffa con l’altra parte della coppia


Ecco perchè l’Iddio è in ogni luogo

perchè non ha il Posto Fisso nello 

stato più piccolo del mondo:

l’animo umano.

Come è che la sorte che ci riguarda

 non chiede mai il nostro parere

prima di tessercela addosso?

Che ci sia in ballo qualche affare sconnesso

 piantato in corso d’opera dai nostri nonni?


Ergastolo, pare che tempo fa

significasse aspettare la morte

 in una galera sotterranea

e che con i ceppi alle ai piedi ci stessero ziu Pepp'Antoni e compare koco

che si lamentasse ininterrottamente fino a far dire al socio :

Compà se non vi piace stare quì perchè non ve ne andate a casa?


Forza e coraggio, incitano i sazi, che

 la fame è con noi e ci fa ballare 

anche se non c’è la musica 

senza tempo della frusta


Quel che succede nel mondo

a parte le burrasche naturali

è sempre solo merito umano.


Fare un mestiere diligentemente 

pare voler dire, senz’offendere 

di farlo con intelligenza.

Mettici un po più d’impegno

con intelligenza

fai come dico io, se no smettila 

e dati alla guerra che non manca mai.


La paura è quella faccenda che spunta 

e opprime nel veder rivivere

le brutali crudeltà del recente passato:

uccidere, bruciandole in piazza 

le persone vive.


Per quanto riguarda il possesso dei beni 

casalinghi, nulla è mio se non il sonno 

i ricordi e i pensieri, ora che ho toccato

l’ultimo quarto di vino avuto in dono

non mi và di sprecarne una goccia 

anche se galleggia sulla feccia


Per me giorno e notte pari sono

vivo, dormo e veglio, penso e sogno

non esco se non è necessario

rifletto, divago, leggo e scrivo

e vivo con l’intolleranza al freddo

ho paura di cadere con la gamba 

ghiaccia perchè mi peggiora il turpe

disagio che non voglio diffondere 

perché aumenta la mia gravità

sento ostile l’ausilio del soccorso

son fedele alle notti che hanno le ore 

leggere per le digressioni a cui 

mi rimanda il canto del gallo

mentre a mezzodì dopo pranzo 

mi va, irresistibile, la pennica distesa

e lieta col cra-cra dei gracchi sui pini…


Noi siam fatti con le due parti 

di cui è composto il mondo

una è la certa realtà della luce del giorno

l’altra l’infedeltà dei sogni nelle notti oscure.

Ora, alla mia età, adesso, sto vivendo due vite

una pensando a me con me 

per scelta forzata (la paura di cadere 

con la difficoltà di rialzarmi) e solitaria

e una con te se fossimo stati simili

un per l’altra a cacciar via le mosche

ma siam diversi

a te va la facilità nella dissipazione del Tuo

a me è sufficiente una lira in meno del necessario

tu vivi con le rivisitazioni di un copioso passato

io campo la vecchiaia con le lettere anonime

che mi rasserena scriverle col sostegno delpane-

cacioevino e altri frutti sodali figli della terra ...


Immortali sono i ricordi delle persone amate 

che muoiono con me per affidarli all'universo.


Chi non accetta un regalo anonimo

se non è proibito dalla legge?

Esiste un leader che non sia entusiasta 

di riuscire a esaltare il suo popolo?


E’ da molto tempo che le divinità

se ne stanno negli alti cieli 

dove davvero non non manca 

lo spazio per smaltire la spazzatura

da cui una scintilla signoreggia senza

pericolo tra le nuvole  dove essi giocano 

e ne mutano la forma di continuo

con i loro eroi, lampi e tuoni che scuotono 

e  illuminano a giorno le nostre notti 


Non credo che per una frase mal detta 

o malintesa, possa perire il mondo 

ma non credo nemmeno che l’aldilà 

possa stare nel sistema solare 

con le contrade urbane

le periferie fuori le mura 

pur con i necessari restauri

 e con le dovute soluzioni abitative

storiche, residenziali e popolari


I vecchi hanno una precisa cura dei

 risparmi accantonati per seppellirli. 


Mi ha sempre lasciato l’ombra vaga

del disappunto di circostanza

(che affido in ogni caso alla tramontana)

quando qualche conoscente fa dello spirito

sulla inabilità fisica di qualcuno dei presenti

battuta che scopre quanto di stolido possa

annidarsi  nell’animo dei corpi sani, belli 

eleganti, battezzati, unti  e profumati…

l’ira dei deboli è vòlta agli innocui olimpici

celesti e non ai loro stolti e sciapi scherani…

che niente hanno avuto a che fare

con le schiere d’Irillai che si sono fatte 

grandi con zuppe di carasau nel caffelatte

caldo e dolce del mattino e non di raro 

anche nel dopocena della sera.


Rispetta tutti se ti garba il rispetto

i pre-potenti se ne infischiano 

e convinti di esser temuti

ti danno la mano con 

più anelli da baciare


Anche la cresta di un pollo mitiga la fame 

seppur non la domi nemmeno col bargiglio

come ben riesce invece a una spalla 

di porcetto arrosto

con un aromatico quartino di fragrante

 cannonau appena spillato dalla botte


Sugli inermi che non si difendono si posano

 le mosche nere, quelle bianche 

vanno appresso agli angeli custodi

per loro sono state fatte e dedicate


La natura non ci costringe a patire la sua potenza 

ma ci mostra come adattarci alla canicola nella pergola

 nelle burrasche sul Tirreno il tepore del focolare 

con un fiasco di vino a riscaldare gli animi bisognosi


Prima o poi chiunque finirà col dire 

a qualunque ora del giorno e della notte

- come se fosse l'ultima occasione 

da cui si senta sollecitato - 

le intime ragioni della sua vita

come Ulisse vendicandosi dei proci

dopo aver riportato in patria la bella Elena 

che io non so se davvero sia stata rapita

 dall’amore che tutto il mondo mette 

a soqquadro - rendendolo suddito

 di donneschi affari (ma anche il maschiaccio 

per non essere da meno, vi metterà del suo

per combinare la più bella e santa e pia

 contesa del mondo - la coppia in amore:

quel che l’uno fa per l’altra, l’altra ricambia

con la terza novità del creato - 

da cui sortirà per davvero l’opera divina 

della natura, l’eterna novità del mondo:

 la prole simile a se stessa),

 come usano dire i prelati -

 come massimo bene 

degli organismi viventi dopo aver 

soddisfatto la fame e la sete e il possesso 

di terre dove scorre l’acqua e le altre 

stoviglie necessarie ai costumi della vita:

mangiare con le mani portando il cibo 

alla bocca e non precipitare con le fauci

 come animali (alarpi e arrabios) ingordi 

che non conoscono la grazia di Dio


Siamo tutti esseri umani 

in grado di ridere e piangere 

tutti in grado di compatire

 e far del male 

quindi i viziosi che cedono 

e i virtuosi che si resistono al farlo

ma tutto ciò nel mondo 

dove  solo alcuni sono onorati 

le moltitudini non sono rispettate 


La vita è quel che sentiamo di essere

ed è l’affare più libero e bello che ci riguarda

e se proprio qualcuno non gradisce stà bellezza

gli rimane pur sempre inviolabile la libertà

di andar via quando gli và 

senza che i doganieri glielo possano impedire 


Hai tanto in te, serviti del tuo per il poco 

necessario per ben vivere in quiete poiché 

le sostanze di cui disponi bastano alle esigenze

dei giorni che non chiedono nulla in più 

di quel che hai da dare per affrontare 

la agevole china che è molto più breve 

della salita percorsa col tempo nello spazio 

sai che il tempo è quella sostanza duttile 

e tangibile in noi assumendo egli invisibile 

le forme di quel che siamo e mostriamo

come i frutti della natura che giunti 

a maturazione hanno da essere consumati

con la fame e sereni ricominciare con l’ordine 

del periodo delle stagioni terrene e solari


Il fascino è quel che un oggetto emana 

suscitando in un soggetto la brama del possesso.


Perché incolpare Elena 

con la bellezza del suo fascino

della cruenta faccenda di Troia 

nella cui storia è compreso il furore animale 

delle guerre di rapina 

che dominano la nostra esistenza?


Bello se gli inferiori se ne stessero in casa

a vedere in tv i superiori darsele 

davvero con la santa ragione della giustizia


Non tutto ciò che si rompe

 ritornerà come prima

come tutto ciò che si consuma

 ricrescerà identico a come era 

forse solo i beni dilapidati 

resusciteranno come soldoni d’oro

per celeste magia


Non esiste pensiero ne buono ne cattivo

se non espresso dalla carne viva

che palpita con lo scorrere del sangue

 nelle vene che la irrora d'aria e acqua


 il nulla rimane nulla e nulla viene dal nulla

se nulla ha un senso se no non fa nulla 

nessuno si fa da sé come il calzolaio 

che si fa le ciabatte e il sarto che si fa un solideo


Oh, ma Nessuno può distruggere il mare.

Non credo che esista una forza 

che faccia esplodere la terra

 pianeta d’acqua alla giusta distanza 

dal sole che protegge il suo sistema 


Pare possibile collegare il Reno al Danubio

dato che il canale di Suez congiunge

 il Mediterraneo al mar Rosso


Con quel che costa uscire dall’atmosfera 

voglio vederlo il missile cisterna portare acqua sulla luna


Che civiltà è quella in cui si fanno

 esistere città sante e porte sante?

E la pietra santa? E la statua santa?

E la santa spina? Che santa è una croce 

a cui si appendevano esseri umani 

come maiali castrati?


La coscienza è un recipiente che abita

nel la mente e contiene un sacco

 incommensurabile di immagini

 di cose reali come noi e di parole 

sonore e significanti che vi affluiscono

 silenziose le prime e roboanti le seconde


Quando d'inverno a Orosei piove

è possibile che a Fonni nevichi

e a Bosa mangino granchi 

e bevano anche malvasia.


 La fame sorda, cieca e bieca

 non vede nemmeno le sue urla.


Che fai? Non raccogli il bambino 

se la sorte te lo depone nell’uscio?


Di nulla che non significhi qualcosa.

Di nulla che non abbia senso.


Nessuno nasce senza copula

così nulla avviene se per caso 

le circostanze non s’incontrano…

se lei con la sua allegria viene da Irillai 

e lui smercia costumi di Ohiai Benimindhe…

al giorno d’oggi pare che vi siano mariti

 più zelanti di tanti altri a cui non daresti 

una cicca da spegnere, che picchiano 

alla cieca pur sapendo dove battere il polpo

 la carne attaccata all’osso: dove fa più male

eppure a vederli come incapaci di tener su

 i calzoni, ma suonano le launeddhas e 

quando c’è da menare menano sul tamburo

 in silenzio come pugili sordomuti che non 

sentono dolore… essi vivevano l’un per l’altra

prima ballano e copulano scambiando le parti

lui con i ferri da maglia e lei a tirar su il mestolo

poi dai a darsele con la ragione di entrambi

per sapere chi è vile e chi ha del coraggio

una vuole leggere  un libro a viva voce

quando l’altro vuol vedere un film muto

non vanno a teatro perché non ci si bacia 

se la tragedia è seria e la commedia buffa…


Servo fedele che ama la carne cruda 

è quello che uccide per conto del padrone

così che a fine carriera riscatta la sua servitù.

Uccide per liberare la propria carne?

Trae quindi dai cadaveri cibo per vivere? 


Pare che non ci sia animale che porti

 enormi pesi come l’elefante sempreché 

ci sia sempre qualcuno disposto a caricarglieli 

sul dorso come tra noi usano i facchini 

che fan tutto da sé col solo ausilio muliebre

 capace di equilibrare sulla testa il peso di 

dozzine uova fresche (senza un pelo) di gallina

 per andar sui sentieri impervi della vita urbana.

Facile lavorare per chi alla fatica unisce 

in ogni momento, lungo la via, il piacere 

di cedere al corpo una dozzina di fichi.

Il canto del gallo ricorda alle galline 

che ogni momento è buono per

 adempiere con dovere al piacere.

Solo al mercato si può vedere, toccare 

e pesare quel che puoi comprare

 con l’equo scambio del soldo.

E solo al mercato si può trovare 

il necessario per vivere meglio 

e il più a lungo possibile con gli elementari

 alimenti quotidiani quali lo yogurt, o latte

 inacidito, a colazione, a mezzodì focaccine

 ripiene di fichi maturi o secchi e a cena 

scodelle di miele e midollo col pane e col 

vino e poi a nanna fino al canto del gallo 

in amore che ti richiama alla vita con

 la quotidiana ruota di pena e allegria.


Non approvo quello che vai dicendo


Che ti prude?  Dimmi che è? se è cosa che magari mi riguardi.


Come Giove  che nasconde quando vuole, le stelle sotto le ascelle,

le ripara quando mangia e beve con la barba bavaglino.

e non perché ci sia in ciò del falso 

ma solo perchè non sono io che ti 

abbia voluto sacerdote ma anche perché

credo che nemmeno l’Iddio l’abbia fatto


Non merito i tuoi elogi solo perché 

son falsi e non perchè sei tu a dirli

ma perchè sono io a non meritarli


Certo è che tutto quel che vien da Dio

 è il meglio che noi si possa avere 

perchè noi di quel meglio siamo


Facile vivere, tutto è chiaro e semplice: 

elementare come la luce del sole da

cui  nasce la vita e col tramonto muore 

ma con ogni alba rinasce sempre nuova 

la vita e se non resuscita il passato 

un’altro presente è immancabile 

 come il futuro dietro l’angolo


La nostra esistenza è segnata 

dalla costante attesa di sentire la voce del Dio con l’indice minaccioso

 che ci dice di smetterla di farci del male.


           

Meden agan, niente di troppo.




Google celebra Grazia Deledda con un doodle Fu la prima donna italiana a ricevere un premio Nobel

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Il doodle di Google per Grazia Deledda Redazione ANSA 10 dicembre 2017  







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