venerdì 23 agosto 2024

convalescenza - 14.367


 “ E' un dono che possiedo, semplice, semplice: un folle spirito stravagante, pieno di forme, immagini, figure, oggetti, idee, concetti, apprensioni, movimenti, rivolgimenti, generati nel ventricolo della memoria, nutriti nel grembo della pia mater e partoriti nella maturità dell'occasione.” Oloferne maestro di scuola. Pene d'amor perdute. william shakespeare


o colui che compensa le negligenze del mondo

 ha unito le coppie e il regno

 ha fatto grande la Bretagna con la penna 

e a fatto splendere di poesia 

l'opaca corona dei sovrani della terra

 


Edicola del Picchio di Sant’Ussula 

che pubblica r a p s o d i e

di un genere minore

lette da Kikina Karai 

la più bella fatina d’Irillai     

che non è mai stata  eletta  Miss 

nel paese di grulleria

dove, fraluisi lubrè


 


 saluta chi legge con un augurio:

che ti governi il Giudizio 

e ti salvi la Salute

               quindi Leggimi 

e lascia quieto il tempo.


DANTECRUCIANIEDITORE

Ostile allo squallore 


  • apelle e protogene

  • gare delle line sottili

  • del cavallo dipinto

  • nitrito da bucefalo

  • il sandalo del quadro


                 


cacio al tartufo,conserve  e ceci 

  • pere e vino carignano

  • uova, aglio, peperoncino

  • 4 peperoni verdi piccoli

  • 2 cipolle bianche, finocchi

  • 3 pomodori medi - crisp

  • 100 gr formaggio a pasta semidura

  • carne macinata

  • concentrato di pomodoro



quando noi mortali umani mangiavam le ghiande 

come trottoline prelibate,

 i maiali digiunavano, fino a che,  

l’eccellente prometeo illuminò 

il giorno del mondo col grano

suggerendo  ai porci le ghiande 

per consigliare a noi suoi cugini 

la riserva annuale del prezioso maiale 

di prosciutto, di salsicce e di guanciale

trovando  il modo

giusto e bello 

che nel brodo di manzo 

si veda la carne nel piatto

che non deve mancare 

mai nel pranzo di nozze delle vedove 

che si risposano furtivamente

o solennemente per l’ennesima volta


non so se la bellezza prodigiosa 

scacci dal suo ambiente 

una faccenda penosa dal suo ambito:

nella misera povertà dove manca 

il bastone della scopa per menare il micio



quel che di continuo avviene ininterrottamente nel mondo 

non è una trama che si intreccia in un ordito 

tessuto da una volontà di chissà da chi d’impalpabile

come il destino burattino

che fa poco ma lo fa bello

già di per se vedere e capire 

il soggetto oggetto di solito è bello


insomma insieme alla luce c’è il buio

così non c’è acqua senza terra

non c’è giorno senza notte

La realtà per chi è sostenuto dalla fede 

proprio non è un’evidenza coercitiva 

ma nemmeno l'inverso è possibile

non c’è terra senz’acqua



Il fascino universale (o simpatia umana) che emana Edipo 

non sta solo nell'aver conquistato Tebe con l'acume, 

ma nell'aver fatto figli con la donna madre di uno come lui, 

assassino del padre che lo voleva morto. 

Da Edipo e Giocasta ha avuto inizio un dopo pausa del mondo 

a cui  il seguito  dell’impresa

non poteva che essere migliore.

D’altronde, un, altrimenti, innocuo ciottolo, può causare una frana.



Joyce racconta il pensieroso cittadino a corto di spiccioli 

che riempie il tempo con le cose del mondo; 

Proust ricorda l'aristocrazia malata che reclama un cordone sanitario 

(cordone ombelicale, cordone del frate, cordone di polizia, 

corda dell'impiccato, cordicella della borsa), schizzinosa, 

che però frequenta i postriboli di cui si vergogna, 

e non ha problemi di moneta; 

Kafka parla della lotta dell'uomo 

che affronta la legge dell'invisibile Potere di Nessuno, 

nelle mani della Pratica Burocratica.



  • che provvede a se stessa e a Noi

  • l’evidenza dell’anonima divinità

  • chiamiamo natura l’ambiente che ci ospita

  • quel che abbiam trovato fatto

  • e che ci piace pensare fatto per noi

  • di miscele varie man mano che l’essere nasce 

  • e giorno dopo giorno muta se stesso 

  • in  forme inedite o simili al già visto



contavo su di te come in un incerto appiglio 

forse saldo o friabile

per invecchiare insieme a ottant’anni

a Milis giardino di famosi agrumi


23043

Da  Aristotele :-

che si deve vivere per coesistere

ovvero la vita come appiglio per il quieto esistere 

(essere nella moltitudine del mondo)

 con politica  è da intendersi

la convivenza pacifica dei paesi

e l’autogoverno dei  compaesani.


agnizione come riconoscimento 

di quel  segreto che turba l’animo 

da liberare con la catarsi

era di quegli ospiti curiosi e pettegoli 

che ti entrano in casa a rilevare  con l’indice

quanta polvere ti si deposita sul mobilio


 

Edizioni  AGNUS DEI srl dei gemelli d'una sacca 

Mimiu Minninnone e Pipiu Pissetone amanti del Pirizolu 

che fa l'animo ardito



 

 

Bennardhu

il sacro gallo di Asclepio medico

fratello di Esculapio farmacista, figli di Apollo

a cui Socrate doveva un gallinaccio 

per aver certificato che “sapeva di non sapere“




Prezzo del volumetto: 

non fare lo spilorcio e paga il dovuto 

da bere a ogni innocuo lettore-autore



Edicola del Picchio di Sant’Ussula 

che pubblica r a p s o d i e

di un genere minore

lette da Kikina Karai 

la più bella fatina d’Irillai     

che non è mai stata  eletta  Miss 

nel paese di grulleria

dove, fraluisi lubrè


 


 saluta chi legge con un augurio:

che ti governi il Giudizio 

e ti salvi la Salute

               quindi Leggimi 

e lascia quieto il tempo.


DANTECRUCIANIEDITORE

Ostile allo squallore 



- Bona dies, domine Magister.

- Et vobis bona, domine doctor.

Il dottore cura corpo e animo 

dando il meglio di se 

per far star bene gli altri.

Il maestro intreccia la  trama all’ordito della mente

 -per realizzare l’idea  - con il  -

e non dorme se tutto non è conforme 

a se stessa nell’idea originale



''Erasmo ha un dio che si chiama Nemesi, 

cioè Fortuna o Caso, egli non crede ad altro dio''. 

M. Lutero, Discorsi a tavola.   



- Bona dies, domine Magister.

attestato di qualità

- Et vobis bona, domine doctor.

Maestro e Dottore  son quelli che hanno avuto dal Signore 

il mandato di perfezionare le persone già buone, educate ed eleganti.


- Erasmo racconta ''dei cavalieri d'oro che rientrano da Gerusalemme

 e la domenica delle palme trascinano pietosamente

 per le vie del paese un asino di legno 

come usavano a Compostella''

 


Zommaria Zigottu, bettoliere di Sardegna, 

dà il buon vino sottocosto a chi legge 

l'immenso Erasmio e per la prima volta

 nella sua carriera offre il bicchiere della staffa

 a chi legge Boccaccio,  rabelasio, Shakespeare, cervantes, moliere

ora  guida  la  sede del Circolo Voltaire 

del Contone Ballaloi  creato da Luciano Samosata 


 



Due cose riempiono l’animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto piú spesso e piú a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me»..

Il primo spettacolo di una quantità innumerevole di mondi 

annulla affatto la mia importanza di creatura animale. […] 

Il secondo, invece, eleva infinitamente il mio valore, come valore di una intelligenza, mediante la mia personalità in cui la legge morale mi manifesta una vita

indipendente dall’animalità e anche dall’intero mondo sensibile»kant






- viviamo da moderati  poiché distanti dalle estremità -

nasciamo non avvezzi a vivere

ma subito ci adattiamo 

alle pratiche faccende che trattano

delle buone e dolci usanze passate 

secondo le convenienze temporali

del giorno e della notte

 con  le gratificanti riconoscenze 

del caso vissuto e giudicato


                                            lubre limbudu, balbuziente per gli spaventi paterni 

come legittimo figlio di combattenti in guerre eroiche 

                                                 tra di fulmini celesti echiacchiere di quartiere

di compaesani che assaggiano 

e sputano per conto dello stomaco

prima di indorare la pillola  

e inghiottire  e consumare 

per vivere con quel che più piace

come  cibo sano  di farmacia e vino di  Canaan genuino 

e veritiero come gesù bambino


                                            -  é l’amore : 


                                                    riconosci il suo valore e farai di lui un tiranno

                      


  3


        Son certo di ricordare -?- 

che prima delle convulsioni della sconvolgente polmonite

 c’era nello sportello della 500

un ombrello retrattile, e un Kway col marsupio

 avuto in ricordo di juanin

e ora non c’è più

come non c’è più  il cappellaccio 

dell’innamorato svampito 

e suonato dalle vampe dell’amore inaudito

che se ne stava a languire  nel cruscotto



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                     alla guida del mondo

          ci stanno anche degli impostori

        che dalla cute non si differenziano dai furfanti.


Molti compaesani delle terre alte 

sostengono che il loro star bene 

dipende dal loro operare

e parecchi  cittadini di quelle basse 

si dicono con alta voce fioca 

che la gustosità della loro vita dipende

 dalla sorte invisibile che accompagna

 ogni essere  umano di qualità mortale


E' nella notte oscura e senza luna 

che le parole invisibili mettono in fuga il sonno

dormi, perciò cara, dormi e non declamare

alle due di notte come usa il gallo di Irillai

una poesia dall'ultimo sogno del visionario maestrale

ma recitala domani, come una smilza lista della spesa

da cui togliere il superfluo rimasto nel frigo

pensa al vino, cara, pensa al cannonau

 che da tepore e allieta le  sere della vita

che non manchi a tavola per tener lontano 

il malumore e con lui la causa: 

il triste grigiore dell'esistenza.. 

che penetra nelle membra 

dei malconci come me.




che con un orecchio sentono il coro degli angeli

e con l’altro le acclamazioni dell’inferno.


                                                                                               5


Mi piacerebbe assai conoscere qualcuno 

al corrente di ciò che piace a Dio.


Nel mondo arcaico ogni divinità 

aveva messo del suo nel fare della natura

nel mondo attuale il monoteismo 

è il solo artefice della natura…

forse perchè nessuno è in grado 

di fare qualcosa dal nulla

se non facendosi autore di se stesso


La natura è l’esistenza nel cosmo  

di quell’energia che, concreta 

 si modifica costantemente da sè 

 assumendo ogni aspetto

 contingente che può esistere e non

 esistere in qualsiasi contesto

 spazio-temporale


dove quel che è buono sulla punta dell’indice 

 può non esser dolce sulla punta della lingua


      6


fiato al vento, debiti alla borsa,

 immagini al cieco, luce al sole, 

salute al malato vita al sano, parole alla lingua cibo alla bocca,

 terra al suolo, cibo al ventre,

 acqua al mare, miseria al povero,

 suoni alle orecchie, agilità allo zoppo,

 nobiltà al vecchio lignaggio d'Irillai sorto

 tra il secondo e terzo nuraghe 

quando inventarono il vetro

 ma non ancora gli specchi,

 stirpe discendente dal ramo Perreddhu 

tra i primi re di Lucula destinati

 a rimanere sempre bambini

 cui successe il primo Diskissiu Macoco 

ricco di sale quanto il marocco

che non sapeva sognare 

e la madre lo partorì di nascosto 

da sola e lo tenne una settimana 

legato sotto la gonna 

tanto era bruttino e discolo 

che si divertiva a scarmigliare

 la crocchia alle donne 

che quando s'affacciavano alla porta

 parevano reduci da una lite 

con la madonna di Isporosile

 che s'abbrancava ai capelli

 e ne strappava quanto consentiva

 la legge dei pidocchi che si staccano

 a bocca piena

 e quando nell'aia la gallina maggiore

 la seguiva gli ricordava il suo dovere: 

Marì, fai un uovo al bambino

 con un po' di pane, che deve andare

 a scuola per imparare il catechismo

 e stare e parlare con gli altri

 che hanno il necessario:

 a noi poveri cristiani 

la miseria ci tiene nell'ignoranza. 

Noi veniamo dai protocristiani

 che se ne infischiavano dei beni terreni

 - che non avevano ami - 

perchè contavano di rinascere senza bisogni

 la dove bastava fare i buoni per essere perdonati.

 Lasciami dire, io lo so che il perdono 

è la coda della colpa e chi fa mostra

 d'esser sempre buono fa l'attore. 

Bella faccenda non poter essere tutti santi:

 no, sarà santo chi più sopporta le offese

 e non si fa vedere dove i malandrini 

adoperano i bastoni. C'è poco da ridere:

 sii gentile con chi ti pesta il muso, 

ti prende a calci, malmena il corpo,

 rovina la pelle ma la farai franca. 

Bella mia, dammi retta: 

fuggi dal malaffare e ti salverai

 i capelli nelle zuffe


                                                                                             7


Riguadagnare le posizioni perse sul giudizio morale 

oscurato dallo schiamazzo urbano

 della realtà pubblicitaria

 che confonde gli animi

e rende un’occhio pari 

e l’altro dispari

convogliando  il denaro 

del portafoglio alla borsa più capiente


*

non c’è radura del bosco 

dove al centro non vi sia 

un antico altare 

di sempre giovane pietra 

sorta dalla febbre della terra

attorno al quale 

i deformi vi girano attorno ballando

e avvolgendolo di nastri multicolori

chi abbracciandolo e chi martellandolo

e dopo ogni giro bevevano un bicchierino 

di rosolioconservato in un simulacro di bara


animali e umani in amore pensano solo al godimento del 



il piacere sessuale soddisfa il momento propizio 

nell’immediato

 mirando alla riproduzione della vita

 che è lo scopo fondamentale dell’amore carnale

 umano e animale 

quindi espressione concreta  del  materiale 

che pulsa nell’universo in eterno movimento

nel senso che quando un cuore smette di battere 

milioni di altri cuori continuano 

come le stelle del cielo a pulsare 

quando qualche sorella 

 cortigiana del firmamento celeste-

( che è il luogo dove ogni fondamento col tempo si capovolge)

- lontana o vicina muore

le parole servono il cuore motore del movimento 

che genera l’amore infinito che riempie il cosmo

e se ne infischia bellamente dei giuramenti umani 

che altri animali moralmente innocenti non fanno 


Solo i maligni fanno buon viso a cattivo gioco

di chi con le parole cela l’inganno

procedimento tipico di chi col giuramento 

promette l’incognita che sarà


                                                                         8

Sfruttamento e produzione della ricchezza

libera concorrenza nella produzione e vendita delle merci

e non malaparte e brutta vecchiaia



                  9

ai sardi nessuno ha mai detto 

come far denaro dall’oro lucente

in Corsica ci fu la  famosa 

famiglia bonaparte

che col suo figlio più vispo 

si rivestì d’oro 

con l’artiglieria da campo minato

sorprese il mondo degli zii malaffare

 in tonaca nera, rossa e bianca

che aizzano le oche allo schiamazzo

acchè la buonora non  vada in malora

facendosi d’oro  col servizio militare

e non con pignatte stracolme di denaro

 dei  prestiti  bancari dai ripetuti tonfi

che sovvertono le spoglie  illusioni dei

 ben noti carrieristi contocorrentisti                                                                 

 

                                                                                                                     10

Sembrare di esser ricco 

come l’asino del contadino che 

oltre la sella dispone anche del basto

per ogni tipo di fardello liquido e solido.


Dalla facciata della casa 

non sarà facile arguire 

quante stanze conterà


 né l'ombra della casa 

può rivelare 

se c’è un pozzo nel cortile


é della superfice delle cose 

la prima apparizione

poi si conoscerà il sapore del midollo

e si mostrerà

 nel campo aperto del mondo

e dopo ancora si presenterà 

il difficile scorticamento

 della coda della vita

          

                  

       11


Crapulone è il potente signore 

del Monte che domina 

con le sue capre 

che si arrampicano sulle querce 

più alte

e sui lecci saziandosi 

delle più tenere foglioline

ultime nate, spuntate

 più in alto, vicine al cielo


12


le persone potrebbero annoiarsi di meno 

disponendo delle parole non solo per litigare


Zenia, Manzela e Mallena

 in età di matrimonio

cercano marito a Gonone

dando le spalle a chi crede di farla franca

negandogli l'occhiello anteriore

Kikina che le guidava

ora le segue a ruota

poichè si attarda nel bagnasciuga.


                                                                                     13   


                                           Il pensiero si serve di immagini come la realtà.

Cosa significa pensare? Che senso ha il pensiero? 

Quello di percepire la realtà!

Dov’è la novità rispetto a un giglio di campo? 

che sarà inevitabilmente 

spezzato nella battaglia campale!

Da che dipende la volontà, il desiderio,

 l'esperienza...dove e come si forma l'idea? 

Dove fa capolino la necessità del corpo

 di avere un idea, un pensiero?  L’essere sulla terra.

Credo di pensare, sapendo di non poter 

 andar per mare non  come le anguille, 

che pur non hanno esperienza dei fiumi che visitano.

Non so come ma il nostro corpo

 è arrivato a pensare e pensa se stesso!? 

O no? Penso di pensare? 

Penso che il fuoco perenne 

dell'inferno dentro la terra

sia la necessità di tener deste le fiamme necessarie 

a bruciare i miei stracci con i rifiuti della città.

Ogni tanto son preso dall’assillo

 di tentare di capire come e perché 

vien spontaneo pensare…

per cercare di capire

 di non essere nato invano e per caso…

così, per non sentirmi inutile come uno straccio lacero…

perché ho la facoltà di percepire 

lo stato delle cose...che terminano con la coda...

cos'è il pensiero? Come nasce? 

E perchè? Cosa lo determina? Chi lo vuole?

A chi affidano i sensi i loro resoconti sensazionali? 

Essi non sanno che farsene e li gettano alle.

.. ortiche, alle vergini idee appena concepite dai...

Il pensiero determina l'azione: 

che tipo di azione è il pensiero

in me 

 che si serve di me?

Egli è – forse - l'unica creatura

 che pensa e lo fa anche nel sonno, 

sogna senza luce e vede al buio come i gatti, 

dorme per pensare all'enigma,

 il labirinto della conchiglia:

siamo venuti alla luce della vita 

e non sappiamo come uscirne senza sottostare alla morte

L'uomo perbene pensa al meglio perchè mangia di tutto, 

non è come l'asino che in primavera

 si estrae dalla politica municipale 

e pensa a stare insieme con le somarelle 

che son tutte belle come le lune dell'anno in carica

Il sogno non recupera pensieri dispersi,

 no, non è un guardiano notturno; 

il sogno è quel discolo che nel sonno usa 

il nostro insondabile strumento

 per affacciarsi all'altro mondo: 

quello sconosciuto che dorme quando noi lavoriamo 

e incontrandolo di notte per caso 

come un estraneo gli neghiamo perfino il saluto

Il sogno è quel che noi siamo,

 non quel che siamo stati o saremo:

 è il regime che stiamo vivendo. 

I sogni son sempre sbiaditi, tanto vale annottarli: 

dicono quel che sanno ma non sanno quel che dicono; 

da ciò i tentativi d'interpretare il meccanismo al buio

Che il pensiero sia il riflesso speculare della realtà 

che via via si organizza 

e se ne infischia

 delle catastrofi annunciate?

Che sia il solo pensiero a tenere la baracca in piedi? 

E la realtà, allora, cos'è?

Un ombra, secondo l'uomo della caverna:

abbiamo l'idea del vero mondo vedendo la falsa realtà.

Bo, boh. Bi su Boboi. No, er Babai, bai gai e torra goi.


Cosa sono le cose senza corpo?

Cosa significa fare del bene a un incorporeo?

Cos’è il puro spirito?

Come riferire delle malignità allo spirito?


14 


La scalinata del Nordamerica 

dove si consumano 10 litri di latte al giorno 

perché ha cura della pelle tenera e morbida 

e fa le tettine come le provole modellate da Pilurzi


La storia è quel racconto finito

del passato in giudicato 

che i testimoni non permettono di modificare. 


Zizitu Arkibuseri:

 casaro che tingeva di morchia il cacio.


Tempo fa, in qualche parte del mondo, 

si usava squartare gli impiccati 

per liberare l'anima in pena 

altrimenti costretta a marcire per 

l'eternità nelle interiora del condannato.


Caca e piscia danno ordine al mondo 

quanto i pensieri d'amore, l'alpinismo 

e - con le rose mariane - sedere al baccano 

del bar col piacere di parlare a una madonna.


È una faccenda propria e singolare

Ha poco senso dire: l'uomo è solo al mondo, 

come se fosse dio. 

È solo - in proprio - nel mondo degli uomini. 

Con gli uomini convive. Nessuno che sia nato è solo. 

Chi non è nato non è nella mia mente: 

non ho un buon ricordo di lui e gli do le spalle. 

Nel mondo si convive nonostante le guerre fratricide. 

Così è cominciato e va avanti il mondo: 

scannandosi tra fratelli per un pezzo

 di terra, senz'atto notarile, perdio.

Non deve esser facile per chi è solo al mondo 

- con tutto il suo coraggio - trovar la via di casa.

Chi è solo nel deserto,

 in cima al monte e in mezzo al mare, 

difficilmente capirà che il sole brucia, 

e se non c'è altri 

con cui concordare sul calore, 

dubiterà del sole e non saprà di se stesso

 se non c'è un'altro che glielo dica

Da solo una persona colta può

 tutt'al più fabbricarsi una prugnetta: 

progettarla e portarla a compimento,

 senza concertarla con l'orchestra, 

perchè l'impresa è tutta sua;

 suo l'ardire, sua la spontaneità 

che l' incita a farcela

 come la femmina sculettante:

su consiglio divino

 la natura ha fatto la coda

 per cacciar le mosche dal culo

prima di scoprir l’acqua che lo disseta

 il tarzan di sant'Ussula alle prese con la moglie 

che non gli ha stirato i calzini 

col rischio di perdere l'incontro


A chi di noi

 le amorose circostanze sulla terra, 

agli altri le chiare cose del cielo 

e ai demoni gli ardenti affari dell'inferno, 

dove i sorvegliati sorvegliano i sorveglianti 

che non rubino in casa, non maltrattino i bambini 

e non insidino le donne femmine 

 anche se mostrano un tratto di coscia bianca.


Se finora il mondo ha avuto le classi sociali

 è segno evidente che non poteva farne a meno.

Tutto come in origine. Nulla di nuovo sulla terra 

che non sia già stato da qualche parte, eccetto i nuovi nati

 – gli ultimi - sempre preceduti da innumerevoli altri.

Atlantide era l'utopia senza classi, ed è andata perduta 

come tutto ciò che è bello ma è di passaggio.


La morte è inesorabile come il tempo, 

come un arbitro sportivo,

 un semaforo all’ora di punta 

e il caldo che squaglia il gelato


Prendiamo esempio dai Sibariti

 dal lusso  smodato


La povertà della Sardegna è data 

dal non aver mai trasformato le saline in miniere d'oro. 

Può però rifarsi col commercio al minuto

del mirto e delle perline di lentisco, 

della bottarga, del carciofo, dello zafferano 


e del filiferru, semprechè si lascino distillare 

anche i piccoli vignaioli di Marreri 

che garantiscono la bontà del prodotto 

bevendolo con gli amici di riguardo, 

che, come cortigiani dei potenti, 

ne integrano la quota di mercato 

come primo passo per farne poi 

una municipalizzata della acqua 

ardente assistita, guidata dall'assessore 

all'Annona d'Irillai, Mimiu Irghiliniu, 

che non esce mai di casa senza aversi spalmato 

un cicchetto d'acquavite 

con le mani sui capelli come fosse brillantina.


Che aspetto assume la natura umana 

quando uno è cristianamente spiantato 

e gli piace sportivamente divertirsi?

Aspetta a bocca aperta che il ciel l'aiuti 

con viva simpatiaLa manna dal cielo 

è la provvidenza divina, altrimenti detta: 

simpatica beneficienza del pagano 

sistema stellare alla bisognosa natura umana, 

meritevole per pietà se non per buona condotta

Vivere in città con la Mammona mia 

[la comoda e nota opulenza], 

o in campagna e popolare il bosco di Soloti 

con vecchie canottiere per attenuare lo shock 

della sera quando non si sente un cane abbaiare, 

non si vede dove mettere i piedi per andare 

a trattare con l'ombra oscura di Farcana 

e venire a patti con la notte languida 

e meditabonda che nasconde i suoi tesori 

(askisorju o bellezze del mondo) col grugnito 

del cinghiale e lo stridio della civetta 

fino al canto del gallo d'Irillai

 sempre volto ad oriente?


Alle donne piacciono i fiori, 

inventati da chissachi

o chiunque sia stato a coltivarli.

I fiori adornano le case belle, 

il limpido cielo del paradiso, 

anche se non ne ha bisogno, 

come le tombe dei morti, 

della cui traccia il tempo cancella tutto, 

anche la cicatrice lasciata sull'animo dei vivi.



Tali i minatori di Carbonia, da fare invidia 

ai carbonai della foresta di Farcana

presi dalla voglia di mettere i soldi 

in banca; non si sa mai che a casa 

per puro caso  finiscano.


Per paradiso perduto si intende il tempo volato via 

con le cose che ci riguardavano da vicino 

e che difficilmente ritroveremo accanto al focolare.



 Ogni notte al terzo canto del gallo d’Irillai, 

il corteo dei morti ammazzati rientra nel cimitero 

dopo aver visitato i luoghi della loro sciagura. 

Amici e congiunti vi convergono nella speranza 

di rivederli, e persuaderli a dir chi è l’assassino: 

anche un solo attimo, giusto il tempo 

di dire il nome del sicario. 

Dateci i nomi dei congiurati che vi hanno ucciso 

e ritorneremo qui con le radici del loro cuore 

e assieme radicheremo la nostra anima. 

Diteci chi è stato e mineremo le loro case 

e salteranno in aria come funghi velenosi. 

Ditecelo, per favore, vogliamo conoscerli 

perchè non si può sopportare di far la spesa 

accanto a loro sempre armati come angeli 

spadaccini dediti alla pugna scellerata


La vita è l’unico mezzo per vivere felici.


la vita è cura e riproduzione di se stessa


il lavoro è cura del viver 

 prospero senza sfruttamento  



Vado ogni giorno in piazza 

e vedere quelli che stanno meglio di me

quelli in condizioni peggiori stanno 

alla finestra di casa per vedermi passare

qualunque sia lo stato che mi accompagna

 in quel momento, essi lo fanno proprio e dicono:

sapendo che chi parla può essere mendace

 convinto com'è 

che sia il mondo a trarre in inganno.


La grisaglia è  cupa 

come la grigia tristezza invernale

quando di come far del bene ai propri simili

non se  ne sente mai parlare 

e non solo perchè la furia del vento 

disperde  sulla terra e sul mare

l’ordito e la trama del verbo:

Pace, Pane e Amore


A nessuno è concesso di poter scambiare 

la sorte avversa con quella benevola, 

nemmeno ai santi, né ai vecchi lanciatori 

di pietre d'Irillai e ancor meno ai galeotti 

che spartivano il bottino con i passanti 

agli angoli delle strade.


Della buona salute nessuno si lamenta:

 nemmeno chi non ce l'ha.



Ciò che è bello al mio gusto 

è anche utile da appendere 

su quella parete spoglia del tinello 

che non attrae l'occhio dell’incolto

e proprio non piace  agli ospiti 

            che investono sull'arte.


I corazzieri son come cipressi onnivori

che stan di guardia alle case che tengono

saldo e integro lo stato democratico

del regno repubblicano




Ai ricchi si addice la prodigalità; 

ai poveri la parsimonia e ai miseri il risparmio.

Così ai frivoli si addice un pasto frugale.


Molta è la confusione che vive con me e poco 

importa che a crearla sia io o qualcun'altro, 

ma da ciò mi piace intendere il conflitto di classe 

come resistenza alla sopraffazione 

e non come dominio su qualcun'altro.


Non riesco a capire che cinque soldati muoiano 

puniti da chi li ha vinti, per aver resistito 

al loro assalto che ha prodotto morti in più. 

Meritate la morte perchè se vi foste arresi

 – senza difendervi - non ci sarebbero stati morti.


Importante è che il cielo mi basti 

– che io basti a me – 

che il mondo si sazi di me 

e della mia speranza che la lotta 

per la giustizia non diventi 

sopraffazione su altri disgraziati.


Non riesco a immaginare 

(non sono in grado di conoscere) 

un solo momento la terra, 

senza il genere umano 

(non ho nessuna memoria di ciò) 

e sfido tutti i miei parenti cristiani 

a ricordare l'apparizione della vita 

nel mondo, in questo mondo.


Sono una cosa pensata da più giorni 

e offerta ai sensi: 

sono perchè mi penso non protagonista 

e mi ricordo come umile perdigiorno 

del tempo che scorre sempre uguale


Politica è il puro e semplice vivere con i propri simili.


È uso tra noi paesani d'Irillai, 

confessar al congiunto defunto le proprie pene, 

poche fantasticherie e nessun delirio di potenza


Carattere comune di grandi e piccoli sardignoli 

(solo a loro è concesso qualche svarione) 

è che appaiano sempre come 

che sia la propria immagine


Certi brutti ricordi che ho del passato 

possono servirmi anche oggi 

poiché possono di nuovo riaccadere.


Il cittadino che ci tiene all'onore 

- sancisce l'accordo con la sua parola – 

come il contadino che risolve gli affari 

con una stretta di mano. 

Perchè gentiluomo è chi è degno di fede 

e non bastona la moglie, 

non l'avventuriero malfido, 

farabutto e inadempiente che percuote i numeri 

e fa trentuno dove ha detto trenta.


L'inconscio è quel che la persona intende 

nascondere al pubblico, 

a volte in disaccordo con se stesso, 

con qualche scrupolo cosciente, 

ma giammai per star peggio di prima


Nelle rebotte d'Irillai si mangia in comune 

e si giura di non vendicarsi 

se qualcuno cade nella zuffa


Con i bisogni ridotti al minimo si è liberi 

di non far più nulla e mangiar solo biscotti.

Il bisogno è innato 

e innato è il bisogno di soddisfarlo, 

perciò si sente il bisogno 

di fare gabbie per le scimmie 

e il gorilla che mastica 

gomma americana come uno sportivo. 

Inventare attrezzi e impiegarli 

nel bisogno di star meglio. 

Invenzione dell'ago per cucire. 

Fare il necessario 

per un giorno in più con un ninnolo al collo. 

Il nodo parsimonioso. 

Risparmia il corpo 

e si stanchi la macchina. 

Dal cumulo di esperienze ciascuno 

tragga il necessario a soddisfare il suo bisogno. 

Non si vive di sola aria, 

dove c'è il fumo dell'arrosto.


Che necessità avevano i primitivi d'Irillai 

di scavare le domus de janas? 

L'idea di Dio, nei filosofi matematici, 

medici e ingegneri, pittori e scultori, 

preti e avvocati.

Il dio del raccolto addestra i suoi a seminare.

Il dio della caccia consiglia i suoi a far trappole.

Il dio del canto e del ballo pretende 

che sia bastonato il coreuta che 

sbaglia una nota o uno sgambettio nel dillu.

Il dio dell'amore dispone i suoi garzoni 

di bottega a seminar baci natalizi e 

cogliere orgasmi pasquali, invece di far seghe.


Il ragazzo di bottega apprende il mestiere 

per farne pratica e insegnarlo ad altri 

da maestro imponendo al garzone 

prove di sopportazione.


Le guerre si sono sempre fatte 

per il possesso delle donne 

(ratto di Elena e e delle sabine

ira di Achille contro Agamennone 

che portandogli via la femmina 

gli sminuì il valore in guerra), 

dell'acqua per gli orti 

e della terra per il grano e la pastorizia.


*

La mente - con le sue trovate - 

non ha sesso, affermava un cartello 

affisso dal Prefetto sulla porta dell'ufficio.


Olio ai cardini. Come diceva 

il capo-ronda del Comune, Kikinu Kinova 

addetto alla sorveglianza 

della quiete d'Irillai, 

quando voleva far l'amore 

sulla riva di Lucula, nel tepore 

di un meriggio autunnale. 

Come una diciottenne, 

aggiungeva la moglie, Kikina Kivarju, 

sessant'enne, 

con una bella crocchia sulla nuca. 

Con le anguille a giocar nell'acqua 

come bambini quando nuotano dove 

i piedi non toccano il ventre materno.


L'anima non ha sesso: 

perciò l'animo è il mio punto 


di vista sulla morte. Così la penso io.

**

So prima degli altri quel che sono, 

ma è da loro che trovo 

conferma della mia presenza. 

Son con loro anche senza di loro.


Ogni cittadino per votare 

deve saper fare qualcosa di utile 

se non necessario ai bisogni della società 

in generale e della comunità di quartiere 

e accendere candele e lanterne 

al calar della notte nuvolosa senza luna


Domerei la fame 

e guiderei il cuore come un vespino,

 se solo potessi dominare il mondo.


Mi è naturale vivere, 

così auspico naturale morire.



Atene decretò la morte di Socrate

Seneca si uccise per aver educato Nerone

Gesù fu crocefisso perchè figlio di Dio

Così infiniti altri prima e dopo di Lui

Io morirò prima che scada il tempo

prima che il vino diventi aceto 

e prima che le femmine siano intimorite 

dalla lussuria del maschio animale.


Mi piace metter giù paroline dolci 

che spaziano qua e là saltellando leggere 

come piume libere nell'aria pura:

 solo per rasserenarmi il tempo


- Da sempre i sobri mal sopportano gli ebbri

sia dentro che fuori delle bettole - 

Così come anche nei Templi del Signore 

i credenti devoti, sinceri e fedeli 

additano i bigotti improbi   

quando giurano sui figli legittimi


[[Sismondi:

"il proletariato romano viveva a spese della società, 

mentre, la società moderna vive a spese del proletariato"


il gran sacerdote Samuele è un personaggio biblico del sec. XI a. C.:

 egli fu l'ultimo della serie dei Giudici 

e l'istitutore della monarchia in Israele.


 Bedlam


Hie Rhodus, hic salta!


Giorno dei chiliasti (millenaristi)

 in cui gesù risorgerà per  regnare 

nei millenni a venire


I deboli son fiduciosi della fede  miracolista

come i prepotenti lo sono della forza guerriera, belligerante e combattiva 


I sogni esorcizzano le miserie dell’esistenza



: cerco di fare inquadrature con i versi -


- gli porge l’orecchio per origliar meglio alla porta della mente -


L’umanità ha da comportarsi gentilmente 

per essere  civile  e non criminale 

per credere che la luce solare 

 che tutto purifica 

e guarisce ogni male

e quei raggi siano portati a spasso 

nei cieli eterni dalle vecchissime fenici 

sia il  brillare dell’oro puro nel quale

 affondare le mani guantate per non bruciarsi


grossolano è il timore che nutriamo

 sulle ciglia ribelli che invece di proteggere gli occhi 

 li punzecchiano come spighe del grano

 o spine di carciofi del campidano 

che già col pungere un dito

 da un dolore atroce

che dalla vergogna è anche cieco


Quando avrò capito cos'è la memoria 

starò buono come un ceppo, 

zitto come un ciottolo 

e umido come un'onda salata

di lacrime dense di gocce divine piovute 

di frequente dal cielo abitato dai celesti

che si concretizzano in quegli scogli

 rocciosi che arginano i mari e i fiumi


Fuori sono altero, 

tutta boria e senza pudore, 

ma a casa dovrò vedermela 

con me stesso per ridiventar sobrio

 e vivere come posso,

 godere quel che viene

 e patire il sopportabile



Conka e bagna era uno dei pochi lanciatori di pietre 

che Irillai abbia avuto con i capelli rossi

 ed esorcizzando gli atti impuri, contro di lui 

si accaniva don Zanketa dagli occhi celesti 

da gracchio che, a suo dire, 

gli assegnavano quel posto in paradiso

 che non aveva avuto alla Scala dei pompieri


Pranzo natalizio – a cui partecipo volentieri - 

all'insegna della Fertilità, Fecondità, 

Prosperità del mondo, con : agnellino di sei kili,

 polenta col goulash, arance di Milis, acqua della fonte,

 vino di Marreri e ruttino pomeridiano come segno di salute

 e di cristiano augurio di buon vicinato tra i mondi 

possibili all'insegna dell'aroma del caffè Devoto 

che pone l'inevitabile domanda finale: 

Che ci sta ancora a fare l'uomo nel cosmo,

 ora che gli stessi dei

 hanno abbandonato il sistema solare.?


Non so davvero cosa siano gli atti impuri

se non quelli che se ne infischiano della legge.


Passo il tempo a pensare alle influenze 

del mondo su di me che non ho mai avuto

 confidenze da un direttore di banca

e soffro a veder la gente camminare 

meglio di me con un vassoio di sughero

per cui abolirei le cose malfatte



La pubblica verità è innegabile. 

Non diffido della verità privata,

 l'utilità e la comodità, smussano gli angoli

La verità è nella realta:

 l'opinione è un'aspetto 

(il mio e il tuo e il suo) della realtà.

 La verità nei sensi:

 la vita è nell'aria; la verità di un'idea: 

Dio ha creato la vita soffiando l'aria nella creta. -

 (Fosse vero Iddio non l'avrebbe detto ad anima viva.) - 

Questa idea cerca di testimoniare 

come i sensi e utilizzare la realtà

 al servizio dell'idea di dio. 

L'aria inquinata danneggia la salute; 

l'aria calda dà l'afa e l'aria gelida fa i geloni:

 l'aria temperata fa star meglio.



Riconosci il suo valore e farai di lui un tiranno. 


E' l'amore.


C’è chi di chiara notorietà

è sempre affamato 

e si mangia mezza pecora bollita a pranzo

e ingurgita il rimanente nella pignatta divorandolo

 a sera  senza  mai metter su  un’oncia di grasso

in più sulle ossa che lo protegga dal gelo 

di gennaio e gli coli alla mietitura

del torrido Carmelo di metà luglio

che dura fino al 26 con i calori di sant’Anna


è nella comparazione di due o più libri 

che ne valuto la qualità

 aprendone a caso una pagina

 di ciascuno e confronto 

quel che mi suscitano nell’animo 

le parole lette nell’uno

 e nel l’altro e mi appare come 

il giudizio sulla superficie  

d’un quieto lago 

con le ondulazioni create 

da una pietra che vi cade di proposito

e il libro che cede  la contesa

si chiude da se contraendo le sue spire


A Ohiai si usa dire che chi spende 

con allegra  leggerezza  

come se il soldo gli bruciasse  le tasche,

come  trattandosi  del bottino 

di un saccheggio (o bardana)


Galliffet: boia di comunardi

 mantenuto dalla moglie  

che primeggiava

 nelle orge del II°mpero

per cui più d’uno cedendo le forze 

s’impigriva tanto 

da non togliersi più la cispa 

dagli angoli degli occhi



Il destino è l’intreccio dei fili 

che tessono la trama e l’ordito 

degli accadimenti passati

che costituiscono la realtà 

del costrutto esistenziale

dell’essere  che pensa 

è unico e solo con se stesso 

nelle moltitudini di suoi simili

che abitano il mondo 

e in qualche modo si sopportano

di nient’altro abbiamo sentore

 che pensi come noantri


Nei momenti in cui la fregola impera 

prenderei il volo come la fiammata 

del fulmine che divampa nell’aere 

seguito dal  tonante peto che quieta

l’impeto del trepudio fisico.


Perchè non pampini 

sulle porte delle osterie dove si 

assaggia e ci si sazia di vin nuovo

come si suppone che usino

i cittadini della luna 

che bevon dalle botti 

a forza di quartini 

come usa la luna 

a farsi piena e tonda 

ingravidando più volte l’anno

da chissà quando ha cominciato


Non se ne va in visita dai parenti 

chi all’alba ha mal di denti. 

E disprezza i malanni quanto i tiranni che 

adoperano i bastoni da passeggio per colpire 

i cani e i mendicanti che bevono birra calda e fumano

menefreghisti cartine puzzolenti con  tabacchi maleodoranti.


La grazia divina non è il frutto di una dottrina. 

Le verità rivelate erano bugie nascoste.


E’ un supplizio entrare in banca e non trovare un centesimo. 

Nasce lì il complesso di inferiorità

non così davanti all’altare del Signore

figlio unigenito ed equo distributore del sesso tra gli umani

a ogni donna il suo esser uomo  

e a ogni maschio il suo esser femmina.


I poveri nullatenenti si sentono diversi 

da chi ha proprietà nel portafogli.

I poveri sono costretti a essere umili 


e a fare del digiuno una virtù.

I potenti sono anche ricchi e fanno 

del lusso una religione senza sacri misteri. 

I solitari si isolano dal mondo 

e si interrogano sulle cause delle malattie incurabili.

I poveri si isolano dai ricchi 

che calunniano e diffamano la miseria.

I semplici si isolano dagli accoliti del re 

e tifano per Maria di Betlemme, Teresa di Calcutta 

e Mariapica d’Illorai.

I malati si isolano dai sani 

che temono il collasso della terra 

il malessere del mondo 

e l’incertezza della vita eterna.

I penitenti si isolano dai gaudenti 

che sbigottiscono davanti al pareggio 

dell’arbitro terribile e misericordioso. 

Come i tiranni al cospetto di Dio 

autore del mondo e riparatore di torti.


Gli assassini non temono la morte fintanto che la danno.

I violenti sono orgogliosi di esserlo

 specialmente se qualcuno li esalta. 

Essi sono come quel Perantoniodell’aneddoto

un burlone della combricola

davanti a un vassoio di carne d’asino

 sapendo quanto il Pera ne fosse ghiotto, disse:

questa carne è dura e dolce e mai ne mangerà Perantonio

 spacciandolo così per intenditore 

che giammai avrebbe rinunciato a mangiarne. 

Da questo finto elogio il Pera inorgoglì 

e per davvero non l’assaggiò 

per tener fede all’asserto del coinvitato. 

Si intende che la carne fu gustata da tutti 

ma il Pera si confermò nello scanzonato giudizio.


il don ti dona, nobilitato com’è                   

dalla libera professione di fede


Davvero non so che farmene dell'eternità 

di  cui ho  esperienza come di una bolla di sapone

- eterna come le anime celesti eterne come il cielo -

come del din don funebre della campana

che annuncia  la morte di un parrocchiano.

Desidero solo quel che ho conosciuto 

di cui conservo la buona memoria

L'immortalità è destinata più agli  infallibili

che non vogliono essere commiserati 

come i santi beati per i fioretti offerti al Celeste

 iddio e per come se stan pacifici nella nicchia

che ai prodigali e liberali e avari che resistono 

 in canottiera all’alba fresca 

 e al tepore del tramonto



Anche nelle case del piacere mercantile 

c’è sempre  opposta alla più bella 

una trasandata Maritornes

per cui don Chisciotte

 prese dolorose botte.sul grugno


Chi ha la pancia prominente 

pur se opera bene

e con l’ombelico a far da polena

 nella prua delle imbarcazioni

da il segnale di non saltare volentieri 

le portate che circolano a tavola

e onorare la signora in cucina



 ticket-of-leave men: uomini in ferie

Son solo come un bandito negligente

 per non aver pagato una multa.


Non c’è uno Stato al mondo 

che non abbia tra i suoi cittadini

dei negrieri  come eroi nazionali.


: ma vivo…

- in esilio nell’isola del riso ineffabile e col rosso mattino 

sorto dal mare per  porgerlo  sulla mano  al tramonto 

quando il sole si immerge per salvare i poeti  

che trepidano d'amore sugli scogli come novizi di Venere 

e riflettere  sull’ asinello sardo che si sazia 

di cardi secchi e spinosi anche senza zafferano-


Capita di trovare spazi vuoti nella pagina 

proprio nel momento in cui sei preso da quella parola sola 

che vuole solo essere collocata in  quella radura del bosco.


g-310444    - Certi  giorni mi sento triste e solo come un carciofo rinsecchito sul campo -


Gli uomini fanno la propria storia  

nelle circostanze che trovano alla loro nascita


La libera coscienza che vigila l’animo umano 

si ribella alle catene dorate della trascendenza


in qualche modo s’ha  da cominciare  a riempir la pagina vuota 

o  riempire una qualche propizia radura nella foresta abitata


- Devo farmi compagnia 

e non posso quindi annoiarmi -


- La libera concorrenza -


L’ebro di vino con la notte oscura  smaltisce


l’ebro di natura sale fino in cielo 

per  poi sprofondare 

nel focolare al centro della terra



Il Primo Monaco  fu il Primo prete di Cibele che si recise i genitali

Prima del Primo profeta fattosi cappone  per Dio.


- Chi non si delizia a veder le donne belle più delle altre meraviglie della natura ! - 


- Chi non si diverte a sfottere  le brutte sembianze delle malconce presenze umane? -


- Chi non reclama alla Pace la priorità sulle altre cose Importanti come la Fame e la Malattia?!


=


Sulla convalescenza: ci sono dei momenti in cui mi pare 

di avere la testa avvolta da un soffice manto di lardo

passato il quale  mi riprometto di pensare a Te con riconoscente 

                                               gratitudine all’apparire della prima luce  del giorno: Grazie


per l'aiuto che mi dai nei momenti più delicati della quotidianità

quando le faccende e gli affari si mostrano inutili e vani:


grazie con un bacio di affetto amoroso 

e un abbraccio  stretto da un  Ciao 


Non di rado succede che le Leggi vadano a sostenere 

solo i pre-Potenti  eredi delle dinastie faraoniche

 non i galantuomini che le Rispettano comunque.


Difficile prevedere  come  finisca una guerra

Impossibile  saperlo nello scontro atomico

se non la possibile catastrofe del globo


Il mondo nel quale viviamo 

va bene a tutti coloro che si augurano 

di star bene nell’unica cosa davvero santa 

che è la pace tra i mortali umani capaci 

di guerreggiare come i ragni 

con le mosche e i gatti con i sorci


Quel che accade in questo sensibile mondo 

probabilmente, pur in misura minore

accadeva anche diecimila anni fa.


Se civiltà ha da intendersi con un periodo di pace 

superiore a un anno solare

mi vien da pensare che un evo

 in cui gli umani mortali non l’abbiano conosciuto

senza cavarsi gli occhi gli uni agli altri

 pur mettendo sempre su famiglia 

in ogni in ogni posto dove poter stare

 in piedi, seduto e coricato

senza mai chiedere ai figli:

ti piace questo caio  oppure quella tale

 quindi non sposati con generi a caccia di dote 

ma ogni partito era eccellente e casto

.


Medea (bianca iperborea che una gemma di corniola avea

 nell'ampia e bianca fronte)  

che ammazza per far dispetto al Giasone che separa, 

Lady Macbeth, perla del nord, la cui sostanza 

incita il marito a fare quel che è possibile 

fare perché due stiano insieme in uno.


Un capocaccia di liberi bracconieri confessò al suo parroco 

che il campanaro sagrestano della chiesa sul Monte

Colse  la moglie che stava per compiere il misfatto:

in parole povere “si sorbiva un sorbetto” 

come due lepri nelle falde del Monte

col suo vecchio ganzo che l’aveva preceduto

 in gioventù per stracciare il velo nuziale della sposa.

Il parroco non l’assolse dicendogli che 

: tu maligni per conto del Maligno che dispone di due facce:

una è tra le spalle e l’altra tra le chiappe.


Gli amiconi che alle feste di primavera 

cantano contenti con i compagnoni 

delle rebotte al chiuso, sono i benvenuti al circolo

tra di noi gioviali come il giovedi del dio donnaiolo 

e ragassolo, puttaniere che corre d'appresso 

alla giovane giovenca a cui gioverà la gioia di vivere 

correndo sui prati fioriti di Isalle e di Marreri

 dal 25 aprile al primo maggio che anticipano 

il 4 originario di San Gavino

 

Gli anni e gli amici che volan via da noi

se ne vanno a riempir i deserti delle stelle

 dove, se manca il Capo Giardiniere

 si perdono le buone e belle maniere 

d'un tempo e allora arrivano i voraci alarpi

armati come dannati, che saccheggiano

affamano e avvelenano i paesi rubando 

fave secche e lardo, castagne secche e fagioli 

borlotti,essi se ne infischiano delle antiche 

grassazioni quando si depredavano i ricchi 

nella via maestra, nei sentieri del bosco 

e nelle radure della foresta di Farcana 

dove le janas fan tutt'ora collane di ghiande 

per svezzare i porcellini e abituarli ai broccoli

 o ai fiori del cavolo adulto adatto a mangioni


fannulloni e balbuzienti, non alle persone oneste 

che al passar del prete si scappellano 

come i pesisti d'Irillai dalla calvizie precoce

 che ciucciano ciottoli di zucchero per fortificar le ossa.


Le foglioline che per prime spuntano dalla  trerra 

maturando mostreranno alle ghiande e alle pigne 

come ritornare al suolo da cui han preso vita


Non so se il mare prende il colore del cielo 

o  è  il cielo a prendere il colore del mare.


- Lo spirito indica al corpo le faccende che giovano ad entrambi.



  La Corte d'Appello di Milano nelle motivazioni della sentenza 

con cui sono stati confermati i 4 anni di carcere per Silvio Berlusconi, 

imputato per il caso diritti Mediaset, 

ha ritenuto che "in relazione alla oggettiva gravità del reato, 

è ben chiara l'impossibilità di concedere le attenuanti generiche" 

all'ex premier. Berlusconi: notivazioni surreali. 

Legali del Cavaliere: faremo ricorso.  (23.05.13)



  Inter homines esse: 

essere tra gli uomini = 

vivere.

 L'esempio è istruttivo. Montaigne. 


Paolina Bonaparte del buon prode juanin -


 Mezza dozzina di pensieri per la sapiente d'oltremare:

1. Nei giorni di festa visito il cimitero per ricordare 

che in quel rettangolo finiscono i festini.


2. Penso anche alla morte, di tanto in tanto, 

tra un pasto e l'altro e mezza dozzina di biccier de vin.


3. So di morire, non per questo devo rinunciare alla festa.


4. Posso dimenticarmi di pensare a morire tra un giorno e l'altro, 

ma di certo Lei - la Massaia del Mondo - non si dimentica di me 

e degli appuntamenti presi sulla parola 

e sottoscritti con la cessione dell’aria nel sangue.


5. Sarei al sicuro da Lei nella più profonda cella della Galera di Tempio? 

O devo prendere in affitto la più sicura torre d'avorio dei cantori d'accademia? 

È cara, ma protegge fino all'alba dalla morte. 


6. Non ho bisogno di pensare alla morte, 

venga quando vuole mi troverà pronto e disarmato.


Altri  quattro in coda, come zavorra per ben navigare: 


1. Niente è paziente come la morte, pur così repentina di sua natura.


2. Non è raro che la morte si dimentichi di chiudere gli occhi al suo prescelto.


3. Primo e ultimo respiro durano una vita; che è bello, 

fra una domenica e l'altra, riempire di vernaccia e pesce fritto.


4. Si dice che a morire è meglio non pensarci. Va bene.

 Ma anche pensarci e aspettarla come una dolce compagna di gioco,

 mi pare una buona idea, non foss'altro che per passare uno week-end diverso.


Noi siamo come i frutti ricercati, fatti per essere mangiati. 


 IL MONDO È PIENO DI VANAGLORIOSI 

CHE SI CREDONO IN VETRINA, 

ECCETTO ME QUANDO DORMO O STO MALE


 Dai e ti sarà dato; prendi e sarai bastonato; 

dormi, sogna e sarai svegliato 

da chi spinge per entrare e uscire 

dalla cucina dove servono ghiraitos e filindeu 

(budella bovine offerte agli dei 

e minestrina ai francescani mendicanti).


uovo della prima gallina d’Irillai 

per il lunedì dei barbieri 

che van per funghi e giocarseli 

a carte per conquistar le mogli



Epos, o  memoria di un popolo che ha vissuto come dicono i ricordi.

E' il movimento della materia a generare il tempo

Il giorno è il giro che compie la terra attorno al sole e con 365 giorni si conta l'anno 


Le mogli legittime  odiano le concubine 

 perché consumano il loro sposo.

Maldestro  è colui che porgendo il vaso da notte 

ad un amico ammalato, e, rovesciandolo 

nel rimetterlo  nel comodino, compie il disastro sopra

 un tappeto di lana che riproduceva come per beffa 

il firmamento stellato attorno al sole. 


- Bobore carreddhu il guappo di furreddhu  -

nato con la più mutevole luna dell’anno:

domanda pane, pace e amore  

essenziali in ogni angolo del mondo

che possono causare  tanta imfame invidia.

Digrigna i denti l’affamato al vedere un cagnetto rosicchiare

 un osso spolpato per aprirsi un varco al midollo prelibato


Come  il mugnaio  intinge la brioche nel Marsala

Come il casaro  che fa nuraghi di ricotta





Ma vienitene qui che unite le due vecchiaie  

afferreremo la coda del tempo che ci rimarrà.

e viaggeremo ogni week end 

come due tassisti in incognito

e tu Avrai ogni giorno il caffè a letto 

E mi chiamerai boboreddhu 

pedes de carreddhu irfassau

    • Ti dirò di Alcide 

    • che aveva sempre un rinale per elmo a carnevale

 come variante del catino per bere vino,

dell' hidalgo Divino Simile al pitale 

medico del dottore del gran Molière-


Non giudicare dall’alto attico della tua dimora 

quel che ognora avviene nella strada sottostante.


 i gemelli :Caraeluna lei, domestica 

e Caraesola lui, artigiano:

 

Abbiamo in noi la nocciola 

che contiene tutte le noccioline possibili

ciò che è è immenso, noi siam parte dell'immenso 

e intendiamo misurarlo e se è il caso 

ridurlo o estenderlo vedremo oppure 

lasciarlo così come l'abbiam trovato 

l'immenso tutto che ci comprende

dove i ricchi voglion esser soli a governare

non solo gli affari correnti, ma anche la morte 

che, come un tiranno, limita la libertà 

che al popolo piace quanto le pietre preziose

 racchiuse nella terra della quale far bottino 

con la guerra a cavallo per la diffusione delle malattie

Giorno e Notte, figli del sole costante

sono le stabili cose che danno ragione al senno 

quel che rimane è il bel girare delle stagioni 

il cui  senso è vitalizzare gli angoli del mondo.  

Con l'uomo nuovo appena nato 

nasce nuovo per lui anche il cielo e la terra 

e il male - figlio di nessuno - urla per mostrarsi alla folla 

che atterrisce poiché ama le sorprese al corso e allo stadio; 

il bene che vaga alla cieca come un orfano che cerca i genitori 

tace per non farsi vedere dai bambini impertinenti 

che vogliono sapere cos'è il sommo bene 

e come si fa ad averlo.


mimesi o imitazione - 

il linguaggio esprime il pensiero

e con l’azione 

esprime il movimento del corpo


Il fine della retorica è l’uso migliore delle parole 

nelle fasi del  discorso pronunciato o scritto


Ama chi soffre per quel che patisce - 

aqabat mater : Epicaste - Giocasta


Il fine della politica  è mantenere libera 

ed efficiente 

la repubblica democratica


L'elocuzione è il modo verbale della riflessione quando è detta

e quando è scritta nello spazio che occupa nella pagina.


Nel nonsenso del non esistere sta 

il senno che riconosce  il senso della vita. 

da: Considerazioni  di un sedentario irfainau. p. 92


L’io che pensa deve pur borbottare come può

ciò che gli frulla in vetta a propos della pancia e sotto

 i piedi sulle radici che sorreggono in equilibrio verticale 

le moltitudini che abitano il mondo.



I vecchi paesi delle varie province del regno 

campano orgogliosi dei propri figli che 

avendo chiaro il senso dell'esistenza 

han vissuto nel miglior mondo della Capitale 

che - naturalmente, data la gloria del suo passato - 

li ha sepolti nel comune dimenticatoio 

dove nessuno è conosciuto 

per il paese d'origine che avevano abbandonato. 

Si, molti gentiluomini scappano sempre 

dalla povera provincia per andare a sostenere

 le capitali decadenti, che poi non sanno 

dove sistemare i virtuosi eroi corsi a sostenerle 

nelle piaghe e le pieghe della sua antica storia 

e, a sua volta, li abbandona nell’oblio del tempo immoto 





Niente è incomprensibile per quelli di casa 

che hanno riposto la loro fiducia nella nuova 

santa trinità, nella esemplare bontà del figlio 

unigenito (e re degli umili) e nella immacolata 

verginità della mamma per eccellenza; 

neppure il nulla assoluto, disperato e senza senso.




In vari angoli della terra c'è chi ritiene che i segreti del mondo 

e la sua elementare verità siano nascosti alla buona dentro i libri 

che contengono la saggezza del passato e che ognuno ha la gioia 

di leggere con la luce della realtà


Bene, tanta è la strada che ci rimane da fare, 

che trovo giusto che anche le illusioni rientrino 

tra le provviste del viaggio, come zavorra del fardello,

 o parte del bottino quotidiano


I problemi che l'uomo di mondo non riesce a risolvere 

finisce per scaricarli sui suoi inconsapevoli simili, 

paesani di un mondo incredibile 

e incomprensibile, si, ma imperdibile


Le vecchie virtù,pur così antiche, 

migliorano sempre la qualità del mondo: 

l'onesta, la nobiltà, la grazia, l'ospitalità e la riconoscenza, la gratitudine


Ogni casa di Irillai è fornita di tutto, ma se di qualcosa manca

 - come può mancare anche in una casa signorile - 

non è certo il pozzo nel cortile profondo non meno di 5metri 

e della cui acqua ci si sazia come della grande verità 

rivelata e vi trova refrigerio una coscia di pecora 

nella combustione del Carmine e nelle febbri di Sant'Anna 

e una spalla di manzo appeso a una <soca> 

della sua pelle e il latte della mucca Mannalita 

che si eccita al sollievo che gli dà la mungitura.


La ricchezza va accumulata, difesa e conservata, 

come la giustizia che va ponderata, 

pesata e amministrata affinchè duri


Trascuro e Castigo il corpo lesinandogli gli alimenti, 

per tener leggera l'anima e farla bella, 

gaia e gentile come una gallinella ovaiola 

libera nell'aria dell'aia fin dal primo mattino.


Preferisco stare tra i miei simili per non essere travolto dalla folla.


Sia gloria al mio sindaco, se la merita, assieme al capitano 

del mio vascello che da Olbia và verso la nuova città, 

che la merita anche lui per aver valutato la 

leggerezza dell'aria al pari di quella della luce e della pace.


Il gallo d'Irillai Narakela, ama travestirsi a carnevale 

con le piume del cappone di Lucula, 

ma fin dal primo canto del primo mattino, 

il popolo che s'alza prima della messa, 

lo riconosce dal suo inconfondibile e impareggiabile chicchirichì, 

mentre gonfia il petto e scuote le ali come il cacico nazionale 

scuoteva in pubblico l sua braghetta



Solo al senno dei vivi è dato non giudicare i morti.


La salute appartiene alla vita; 

con la sofferenza si avvicina la morte.


La conoscenza di se vale più dei reami d'oriente 

e non meno della luce che li illumina e dell'aria che ci da il vigore.


La persona che doveva andare nella riva opposta del fiume, 

non aveva i soldi per pagare il traghetto, 

allora un buon uomo glieli offri dicendogli: 

Prendili se vuoi, alla sola condizione che giunti dall'altra parte,

 tu me li ridia con un'aggiunta.


La casa padronale è quella dove un padrone comanda ai servi;

 la casa servile è quella che addestra  i servi al comando del padrone.


Agli enunciati, come i selciati in cui le pietre seguono una all'altra per non dare inciampi, seguono le parole pertinenti all'argomento enunciato senza contraddirli.


Quando i suoni diventano parole, comincia quel modo di pensare che mai avrà fine.


Dunque, dietro la parola viene il numero, il peso e il metro.


Solo il cielo può accogliere ciò che non riesco ad afferrare


Quando vado avanti a supposizioni e son prossimo a sbagliare, la mia ragione precede la tua.


Ogni minchione contento di se ambisce alla vita eterna a cui accede chi ci crede davvero e vi giunge chi nasce convinto dal tempo di non morir mai.


Il tempo è sempre adatto a dir la propria opinione sugli affari correnti, alfine di essere presenti e lontano dalle zuffe; poi son finiti i punti fissi da contemplare nel cielo delle vecchie meraviglie celesti.


Mi accade sovente di non ricordare il tema della discussione che avevo con me, poco prima di dormire.


Dove non c'è senno, ha poco senso il nonsense.


Fanciulli e fanciulle d'Irillai non han paura dei morti perchè i genitori li hanno abituati a mangiare davanti alla salma del nonno morto.


Anche gli atei, negando dio, credono di aver ri.scoperto le carte del vecchio mondo, forse per esaltare la loro funzione di pensatori originali.


Quale è precisamente l'origine del nostro mondo lo sa solo l’autore di dio, che non ha mai cercato lite in giro per il mondo.


L'ozio serve a contemplare l'opera del signore


Della mirabile arte del vignaiolo, ho avuto in dote solo quella di dar fuoco al sarmento.


La letteratura è l'ultimo rifugio di chi non è riuscito a fare altro, per esempio: non ha messo su una famiglia di eroi e missionari e di monache e commesse che promettono di riuscire a modificare la realtà ostile alle famiglie povere perseguitate dal maligno indisciplinato, con la tentazione di apparire in tvu come scalmanati. 

Quando poi il letterato muore vorrebbe rinascere per vedere come i posteri si ricordano di lui.

Come conservano i suoi pensieri, fatti ed elaborati.



 diana e delia

evangelium =buona notizia


Se nell’animo risiede la sostanza dello spirito

nella forma del corpo è espressa la sostanza della sorte


I ricchi d’Irillai quando impregnano le belle fanciulle 

che accudiscono le faccende della casa si fanno benevoli 

e sposano le compiacenti ai servi  fedeli affidando loro 

un pezzo di terra per tirar su la prole fino alla leva del re





- La speranza è la sostanza del tempo: che si attui o no.


 Il consiglio dei dodici al tredicesimo: i gatti sono stati creati per mangiare i topi. C. Wolff

Wanda come  la nonna 

L’arte deve rivelarci idee, essenze spirituali senza forma. J.Joyce, Ulisse, p. 251.


–: la politica non è solo amministrazione degli uomini (e delle cose) ma, (principalmente) garanzia della libertà pubblica. HA. 



Sirbò! sirbò!

Lo spirito dispone del corpo - indifferente all’invidia - all’amore 

Surbau su pipiaiolu



Pan grattato




Scrivo per aver la compagnia

Della mia realtà 

Sull'arrivo della vecchiaia con la Polio

Che trascinando la polmonite 

 traina la convalescenza


( - Con ciò che percepisco rifletto per esser vivo - ) :

La vecchiaia è il peso che comunque mi teneva 

in equilibrio sulla terra, in acqua e nell’ aria.


- Gramuzare: è un rimasticare la saliva 

come quando la dentiera balla. -

mentre si sazia in attesa che la speranza 

si attui senza logorare lo stomaco


La nemesi è la rivalsa che la coda dell’esistenza si prende 

su quel che è stata la vita che l'ha preceduta.


Le intenzioni belle e cattive si confondono nei sedimenti dell'animo

quelle brutte e buone si nascondono nella feccia del vino.


i guardiani del fuoco assistono la terra che sospira


L'aria è il sospiro del cielo 

che ci dà un concetto del mondo 

come bello da intendere e facile da utilizzare

L'aria tanto è più leggera tanto meglio ci sostiene

Dove manca l'aria si secca anche l'acqua 

e tutto arde con la clemenza dell'inferno 

dove i maligni aggiungono legna al fuoco  


Sopporta e astieniti. Epitteto.


Eterna è la natura 

modificabile nel tempo è la sua opera.

Innato è il carattere umano, non perciò è immodificabile.

Ciò che l'intelligenza dovrebbe domare

se non può mutare i costumi in uso

Istinto e Indole, inclinazione



C’è sempre un bicchiere di vino a  scatenare

 i capricci affettuosi della coppia infoiata

che abolisce il decoro pudico.


Sol chi sente quel che vede capisce quel che dice il mago Marrapisellu 

che si spaccia per principe primogenito primaverile dei 4amori 

che si alternano con altri conti, nobili e baroni, 

nello stemma dell'anno stagionale sardo, 

bendati per non vedere i raggiri dell'isola, 

Regione Sovrana che, per piacere alla Baronia 

e alla Compagnia dei Barazelos d'Orosei, 

ha istituito il Ducato di Orane e Oniveri, 

la Contea di Gonare e di Gonario Lollobe 

e la Parrocchia di Pred'e Istrada 

e Predu Bullinu e Gabinu Bucchitu


  Maledizione o misericordia. ok.

  Come il buon pastore Gabinu Zustina, basso e con pancetta, si puliva le mani nelle ascelle dopo qualsiasi faccenda manuale, e naso e muso sull'avambraccio come l'impiegato allo sportello della banca, sulle mezzemaniche, dopo aver fatto il servizio militare ai confini, da moccioso, e aver cominciato a conversare in italiano fino a parlarci con la fidanzata e poi sposa, come se il dialetto fosse contrario all'unità nazionale e rinnega la sua prima lingua.


Onore al giovanotto che sventolerà la bandiera 

dall'alto della Madonna di Gonare 

che fa i giorni più luminosi e belli. Luce tutto il dì.


Chi avrà - quest'anno -

 l'onore oneroso del priorato di san Francesco?

Il vessillo del santo allo stimato vignaiolo 

che farà migliore il chiaretto di Marreri.



la fucina di efesto che fabbrica terranuova


Nella sua bottega l’artigiano intreccia i 

 propri metodi adattandoli anche a quelli altrui 

.

Pesca nella memoria 

e ripesca nei ricordi di qualcos'altro


le parole son come la farina contenuta 

in un gran sacco da cui ogni panettiere 

trae il pane impastato col proprio lievito



B.Napoloni, il co(str)ruttore di città a misura pubblicitaria; 

Lui senza città è un'animale in guerra con i suoi simili; 

fuori delle mura è esposto ai pericoli; 

indifeso, senza antibiotici, dalla febbre che fa lievitare il corpo


Non cerco l'abbandono, nè mi curo dell'isolamento, perchè amo la solitudine: 

quando il ricordo che ho di lei è più bello del suo ritratto.


Se dalla lascivia nasce la prole dissoluta.


- La cosiddetta autenticità dell’essere naturale

è l’aver coscienza della propria mortalità

Umano è l’essere che comunica con i suoi simili



Ma i tricongius  non sono abigeatari 

Elemento primo del delatore nelle bettole 

 è mostrarsi distratto per ascoltare meglio

le chiacchiere dei rattoppini malfermi sulle gambe

che bevono non meno di tre congi di vino al giorno

 contro l’aria chiusa della bottega, a raso fino  alle orecchie

dicono, che non trabocchi, 

quindi, quasi    quanto  beve un giogo 

di buoi assetati dal fardello nella faticosa salita.


E Dalla lussuria che nascono gli amanti del lusso.


- chi non sposerebbe la persona casta - 

non più e non meno di se stessa?


La vita è come una casa che non conosci 

una terra sempre nuova per chiunque vi approdi

non sai da dove sei entrato

né in che modo ne uscirai

lasciando in loco le tue ossa

 che prima di te non esistevano.


Nulla mi si addice più del mondo 

che mi sostiene in piedi, seduto e coricato.


Siamo sempre in trattative con la morte 

ma alla fine è sempre lei a trovar l'accordo 

col contraente e sancirne l’applicazione.


Passo il mio tempo a mettere insieme 

i suoni delle parole col loro prezioso contenuto

come belle signore compiaciute dell'influenza 

che lo specchio ha su di loro


Di quel che accade fra noi se ne infischiano i demoni lunatici e i marziani angelici

 ma non gli arzilli del creato: ovvero i barazelos  del posto di guardia, 

gli attenti  custodi del bivio, i sensi segreti  delle polizie  

che vigilano nel quartiere d'Irillai che non dorme mai..


Non c’è vita con  la pancia vuota. 

Forza e bellezza passano al buio dalla bocca

per riempirsi dell’ oscura virtù nella coratella.


A Irillai le tortorelle seguono passo passo i capifamiglia 

che seminano loro briciole di pane carasau e ne allontanavano 

i colombi spiritosi e spirituali e i piccioni viandanti e mendicanti



le frecce tricolori nel cielo azzurro per tutti

ci difendono dalle mosche…


è quindi Giusto che i missionari seguano legionari



Gli alpini friulani sfilano a Piacenza di ritorno dalla russia

  





Sempre quando gli penso mi riferisco al corpo.

Costante del pensiero è inventare il modo di esprimersi.

Riconoscetemi per quel che vedete.

Dal pensiero spontaneo sprizza il linguaggio del corpo.

L'oggetto del pensare mi è sempre contemporaneo: 

quando penso al passato è lui il contemporaneo.

Il pensiero è la maturazione del corpo; 

somiglia alla maturazione della pianta che dà il fiore e il frutto, 

dopo aver ricevuto acqua e sole

come la pianta non può contenere il frutto che si libera, 

così il corpo non può trattenere il pensiero nel suo circuito

il pensiero è lo svolgimento spontaneo del filo d'erba che spunta dal suolo


Il medico condotto del paese curava i suoi pazienti balbuzienti 

con la terapia del pozzo nel cortile prescrivendo la ricerca dell’acqua 

nel cortile dove non c’era, necessaria per la sete, per l’igiene, 

per il caldo e con la siccità  per le piante, 

efficace anche contro gli sbadigli dell’età

e la balbuzie adolescenziale

e la calvizie precoce dei sollevatori di pesi.


W i profeti di notizie liete 

w i poeti di gioiose novelle

Ma viva sereno e sano chi esce di casa 

senza aver di mira alcuna preda.


Lasciamo il mondo tronfio di speranza  ai suoi affari, 

col Fat(t)o stabilito dal Destino di briganti birbanti

 delle cose floride e pessime, comuni

 faccende pubbliche e private vicende.


L’anima è il senno che giudica il bene e il male, l’evidenza e l’astrazione,  l’ombra del corpo che lo segue o preceda ovunque vada.


E’ un disturbo varcare la soglia della casa aperta 

per la presenza della morte che tutto e tutti mette a disagio 

è La vecchia che porta sulla testa un cesto con sette 

dozzine d’uova che dice pesanti come il monte d’Oliena.

La vecchiaia è l’ultima delle irreversibili malattie  dell’esistenza.


 La compagnia distrae dal cercar se stessi

Prima di star con gli altri devo star con me

La musica che viene da fuori trova già quella di dentro

Puoi pure chiamar malinconia quel che 

per me è gioia di vivere trovando sereno

Se mi abbandono mi perdo, se solo mi trascuro sto male

Non cerco la compagnia, ma quando mi ci trovo, mi diverto 

e non mi pento mai: quel che è stato è passato

Non posso andare da nessuna parte dove non ci sia già io

Pensare alla morte mi tiene vivo, perché mi appartiene.



- Sulla  senescenza e convalescenza, la  coscienza si inquieta nelle tenebre dell’animo . 

ma forse più che oscurità,  di confusione si tratta  come traccia della polmonite. e della sua cura-


Sas penas de Tzinkana. 

Cose fatte come parole dette.

Faina e non tzarra . 

Opere e non solo chiacchiere.

Per i contadini non c’è pane più buono di quello fatto con la farina del grano 

nè vino genuino come quello dell’uva matura 

nè latte migliore di quello le cui gocce cadono dalla fonte

nè c’è ortaggio altrettanto saporito quanto quello che ha conosciuto la cura della zappa.


- Il primo avviso che segnala l’inizio  del decadimento 

è l'abbandono dei desideri -


La vecchiaia è la coda della vita 

che non sempre tien lontane le mosche. 


Riduci i bisogni  e forse la vecchiaia sarà meno cupa e triste.


Con lo svanire dei desideri dalla sottile mente del corpo 

si aprono i varchi alla linfa che fugge via di casa.


Chi è forte è capace di difendersi e di offendere

altrettanto  -   o  no - può chi ha in dote la facoltà di ingannare.


L’oste giura sui ravanelli che attirano i clienti

e l’ostessa giura sulla doppia dozzina d’uova degli apostoli.


Socrate giurava per  il cane e l’oca.


- Chissà la rabbia divina l’aver perduto il figlio per trenta denari.


Rivivono la via crucis per godere della passione di Gesù logorato sul calvario.


La natura è tutto ciò che Iddio ha fatto senza bisogno di suocere, nuore  e comari matrigne vicine di casa.


Chi governa il potere usa promettere in pubblico e minacciare in privato. -


Non dopo la Polio nè la post-polio, ma dopo la polmonite si mi si adatta il verso di Sofocle:

ogni cosa fa strepitare e sobbalzare il fifone che è in me.


La superstizione si offre agli umani mortali

con i sogni più adatti ai loro progetti correnti.


- il tempo ha da passare  e quindi qualcosa bisogna fare: 

disse il donnaiolo anonimo  all’ignoto confessore di fiducia - 

La persona è un dato di fatto perchè sa fare cose memorabili 

nonchè dire astratte insensatezze 

quali i mirabolanti creatori dell'esistente.


Ospizio Municipale o casa dei derelitti delle contrade circostanti incapaci di vivere con le proprie forze.


Concetto di proprietà fi Locke in quanto l’uomo ha diritto alla proprietà di ciò che produce.

non di cio che è in grado di utilizzare debitamente


Dalle Muse la musica

le altre arti dalle grazie.

Agli equilibrati il vino dalla botte piena

ai maldicenti la feccia della damigiana che diventa

l'aceto dei mancini che da un certo tono alle carote.

Non c'è bisogno del grappolo d'uva appeso alla porta

per prendere al gancio l'avvinazzato

che da per certo immortale solo il Sole

che si muove da se solo e niente attorno a lui è fermo.

Mentre la Luna segue ed è incostante.

Raccapricciante è l'esibizione del potere sovrumano sull'uomo governato come superfluo.

Il cane guardiano abbaia più forte per la fame che per la presenza del ladro.

Una buona azione e un opera ben riuscita si elogiano da sole

senza che certi sbruffoni ci mettano lingua e odorato da segugio.


Ora che l'hai scampata senza un bernocolo 

dalla grandine  grossa come le lacrime della Madonna, 

sul monte carmelo, fatti onesto e mariano.


Delle volte l'esistente pare immobile


Il fuoco del sole soffia su se stesso.


altre volte pare non fermarsi mai.


Misera la vecchiaia  che non trova un animo che gli passi un sorso d’acqua.


                                                Misero l’orfano impertinente che per averlo deve conoscere il sommo bene.


Cattolici e battezzati baciano la mano del papa perchè l'ultima cosa che quella mano ha fatto in ordine di tempo è di essere stata stretta da quelle Sante del Signore degli eserciti di pace.

Così siamo abituati a salutarci con calore come si fa in punto di morte.


Darei un'occhio per smentire colui 

che affermasse che non sono stato equo

a pranzo in famiglia con gli amici


Fosse dipesa da me la scelta di dove vivere avrei scelto il mondo delle chiocciole dove il padrone di casa istruisce i servi a non farsi più eleganti di lui che è l'albero più alto del modesto bosco per fare invidia agli altri


Il cosiddetto uomo tranquillo 

ha sempre sognato un suo simile straordinario 

un tipo non comune, fino a trovare un Dio 

degli Dei senza fissa dimora e stupire 

al suo cospetto e farsi abbindolare dai prelati 

in nome del re dei re che per lui 

santificheranno le guerre di religione 

per dare una casa a un così curioso sovrano 

che non aveva dove dormire come il maschio 

predatore senza fissa dimora che posa fuori 

dal recinto degli agnelli al centro dell'universo


O dio! perché porci, conigli e topi

son più abili di me nel far figli?


L'anima è nuda, và e viene ignota, innocua non si vede, 

non gli importa di mostrarsi, non sta mai ferma e non si copre 

con la pelle che ammanta il bel corpo della femmina


Ogni epoca ha avuto i suoi ladri 

e il presente non non ne è carente 

e per il bene della continuità del mondo 

confido nel domani


Al presidente era facile passar per pazzo dicendosi capace di far miracoli col denaro e far volare dalla finestra le pernici al sugo, spacciarsi banchiere e giurare seriamente di essere buono come san Francesco figlioccio di Dio


E' verosimile che parecchie cose del firmamento ci sfuggano.

Chissà quante faccende accadono di cui siamo all'oscuro.

Penso che il desiderio vivifichi gli organismi animali perchè mi piace pensare

che i cani sognino il midollo dell'osso buco come noantri! Che a loro cediamo l'osso.


L'eucarestia è la riedizione della sobria cena (pane e vino) che – davanti a tutti - Gesù offrì ai suoi discepoli che avrebbero dovuto salvarlo, Dio permettendo.

 



Ai liberi circoli d'Irillai accedono i credenti come Karaeluna salariato e miscredenti come i gemelli d'una sacca Caraesole e Caraesola che si arrangiano come possono, quelli che bevono dalla bottiglia e quelli devoti al bicchiere, i sani e gli indemoniati, testimoni di nozze e compari di battesimo, maestri e garzoni, qualche prelato e frate di passaggio e mai nessun diacono infatuato della parola adunanza, al circolo vanno quelli sempre in festa e quelli di recente lutto, a un circolo sono iscritti i modernisti motoristi altrettanto dei tradizionalisti che vogliono ripristinare il passato a cavallo, quelli che leggono le antiche scritture con gli occhi dell'attualità e quelli che mescolano gli eventi del presente con gli affari dimenticati e aggiunti in circostanze opportune per modificare le storie incredibili che si raccontano al circolo in aggiunta a quelle strane storie diffuse dalla tv sul latte d'asina: voglio vederlo il tipetto che un'asina non l'ha mai vista, voglio vederlo mungerla e scambiarla magari col consorte somaro.


Il tempo guida la mano degli uomini 

contro gli accidenti del giorno 

dopo averli portati il dì passato.


Il contingente dei Barazelos d'OhiaiB.  è del numero dei cavalieri di Re Lear: in costante diminuzione.


Lo sbaglio non si adatta alla natura del padre dell'Uomo né alla natura della donna madre: la Maria

Quindi se Iddio ha sbagliato l'ha fatto solo su di me, facendomi più grave del merlo, meno forte del toro, spedito più della chiocciola, meno prudente del gatto, senza l'eleganza del cavallo, ingrato più del cane, ardito come un pesce sott'acqua, più cauto del ragno, castigato più dell'omicida fattosi frate, inutile come la mosca, molto meno gaio della rana che salta dove c'è l'acqua

però capisco che le cose belle danno piacer al primo sguardo: è l'intelligenza caromio, l'intelligenza per conoscere l'amore che va e viene leggero come l'aria di Bruncuspina, la forza del vino, come la luce del sole e il calore del cuore


Ma nelle case dei potenti anche le sguattere sono superbe.

LO sguattero è colui che pulisce la cucina dove i cuochi preparano il cibo 

ai commensali e lavorando  imbrattano ambiente,  fornelli e  pignatte.


Credo che nella terra e nel suo mondo compreso 

l’alto cielo accada tutto quel che è possibile…

…Ma chi nell’imperversare della canicola 

non libera un pensierino al refrigerio?

 


Non conosco nessuno che cosciente di quel che fa 

si faccia del male come Muzio Scevola che trovò il fuoco acceso 

dove punire la mano per aver sbagliato e dar lezione all'altra, 

per esempio, strappandosi di malo modo 

un sano dente in prima fila che costa di più.


L’eredità che ci piove addosso non causa dispiacere 

quand’è inaspettata, ma quand’è inferiore all’attesa

  se qualcuno ne ha avuto in più.


La cattiveria è quell’affare che ci rende bersaglio del diavolo 

naturalmente invidioso, che – cacciato dal paradiso 

con la coda in fiamme per la sua forsennata belligeranza 

- gode fino al midollo a farci soffrire 

come cipolla nell’olio di cui son ghiotti i dannati


Molti nella bellezza della natura in fiore, vedono la mano di Dio 

e gli riconoscono qualcosa in più che manca alle loro mani.

In me destano meraviglia le fonti di montagna 

dove attingono l’acqua le Janas di Farcana che le hanno in affidamento, 

e le civette di Soloti che di notte, le proteggono 

dagli avvelenatori di Lollove per venderla in bottiglia;

e nel cuore dei nobili paesani d’Oliena batte la gioia 

di aver nel territorio comunale una delle ineffabili opere 

con cui Nostro Signore si è voluto cimentare sulla sua terra prediletta:

 il Gonone, dove le figlie del re di Lanaitu riempivano le brocche d’acqua, 

e cantavano e ballavano come le ore, con i pastori che avevano appena inventato 

le sebadas, le caciotte filanti col miele e le mogli, 

nobili e massaie, servivano fumanti i kulurgioni di giornata

Fino al tempo in cui ci soccorre la assennata memoria, 

ogni fine anno vede finir le sue parole - per aver troppo amato - 

ma subito il nuovo anno nomina un suo sceriffo 

per catturare quelle più adatte alla salda ragione del mondo che 

- con rinnovato ardore - deve raccontar sempre se stesso 

a ogni rivo che corre sulla terra e infine si converte alla morte 

nel mare  Sulle parole:

Manzo è il bue grasso in stalla dopo aver pascolato nel prato come un vitello,

Lanzo è il cristo in croce a seccar le budella sul prato pingue: Si asciuga sul bagnato.

Casto è chi rinuncia al sesso come se fosse castrato; 

la parola più prossima alla castità è dunque la castrazione

Come se il sesso non sia la cosa più naturale al mondo

Quasi a sottintendere che castrato è puro, o il casto incontaminato.

Come non scappa la parola venustà che venga propriamente 

dalle belle grazie di Venere: Venustà è come una bella e gentil

 donna stia a Venere. Sa di Venere. Ha di Venere. Divina come Venere.

 


Common sense


Chissà cosa avrà più caro il moribondo se la luce o l’aria.

una notte che anche cani, gatti 

e gufi ebbero paura.


Ite ses carramerdandhe si dice dell’individuo smanioso  d’amore

della donna femmina invece che tresca un impudico intreccio d’amore illecito


La vita è esistere  sopra una

Banzicallera  o altalena


Se la vecchiaia è decrepita 

l’infanzia è stata smagliante


Sull'ambizione.

Forse Abele non era ambizioso come Cesare, ma quale successo migliore dell'essere il prediletto di Dio(il figlio unigenito verrà dopo e gli farà fare una fine inesorabile, come quella che i cavalli di Poseidone fecero a Ippolito figlio di Teseo, straziandolo come un debitore insolvente)? Perciò il forse geloso Caino, l'uccise con la leppa. Ad ogni modo – può darsi – che l'ambizione sfrenata corrompe i costumi degli uomini che generano le leggi per contenere i cittadini.

Ma come?! L'inconscio sarebbe il male che abbiamo nascosto in noi? Non ci credo. L'avrei sentito, visto e conosciuto. L'ambizione, come l'istinto di vivere, ci accompagna dalla nascita? Bugia. Una delle tante. La mamma sa che un figlio può esser meno buono dell'altro. La mamma sa tutto del figlio finchè non si sposa. E poteva essere terribilmente cattivo anche prima della visita di leva. La mamma è la sola che sa quel che ha fatto, e solo in questo il sesso si differenzia: nel concepire, tutto il resto è uno, uno è il principio, il maschile e il femminile è nulla se a uno manca l'altro, è quel che si dice uomo si potrebbe anche dire donna, uomo donna capace di tutto quel che fa: dottor Jekyll e signora Hyde; 


- non si conosce danza funebre -

- lugubre è la sepoltura della salma -

Le attitadore accompagnano la composta nenia 

muovendo le  braccia sedute accanto alla salma.


IL ballo Sardo Dillu e Tondo (quando la coppia balla dentro il cerchio lo fa con la forza dell’agilità)è in sintonia con la festa del Santo e in armonia con lo stato dell’animo governato dal divino organetto i cui precetti sono affidati alle mani del maestro di turno.  Son balli seri (le coppie di ballerini son tanto serie che pare non abbiano mai visto un avvinazzato),  con movenze ripetute e poco varie, balli di pastori  in polpa col riposo mentre il gregge pascola e contadini coloriti dal sole nel faticare sui campi inondati di vita immortale


L’immaginazione è l’idea(principio del pensare) per occupare il corpo inattivo.

IL corpo se ne infischia di saltare sulla luna e di contemplare il globo terracqueo.

Al pensiero invece è ciò che più preme.


La realtà è il suo continuo mutamento/movimento fino a: 

ciò che è così, può anche durare fino a seccare le foglie di tabacco, 

fino alla energia degli schiavi, del bestiame manso e delle macchine a vapore

Se alla realtà si vuole attribuire un' inizio esso è il nostro nascimento, 

quando ci appare il celeste del cielo, la nostra nascita senza saper ridere, 

fino a riconoscersi negli altri e raggiungere quel che vediamo



la cuffia del pensatore

Il pensiero è come la scintilla della pietra focaia: 

la reazione del cervello urtato dalla pietra focaia 

che sprizzando diventa mente e produce idee o scintille

La mente è la reazione del cervello quando viene sfregato dai sensi

 -(pietra focaia)- a registrare le cose del mondo e i loro affari

Il pensiero prende forma nel presentarsi alla luce pubblica

Pensiamo a come fare gli affari nostri

Il pensiero è il collocarci nella realtà circostante

Immagino il pensiero come movimento: pensare – a - qualcosa

Cos'è il pensiero? Cosa sia non so.

Che sia come il caso irrequieto che fermenta 

nel caos tempestoso per puro e quieto caso.

Perchè nasce, ditemi, il pensiero?

Un capriccio dell'aria celeste e della terra nera?

Partorito dalla mente e nutrito dal ventre del mare salato?

Ditemi, come?

Chi lo genera lo seppellisce e lo culla nella tomba

chi lo sa presto risponda

alla domanda come Dio comanda.

Visto nelle verdi valli e sentito negli aridi deserti?

Prende il latte dai primi suoni della lingua?

Un capriccio del creato, dal tatto è allattato

col buon gusto del palato è allevato

e ben'educato dall'olfatto delicato.

Ecco: il nostro pensiero è un capriccio di Dio Presidente del Mondo 

e dell'universo senza limiti che si tormenta alle sue spalle

col pungolo della vecchia cricca al motto: 

Non sempre gli occhi grandi vedono più dei piccoli


Bambino, non si da da mangiare agli uccellini!

Padre, ma son creature di Dio.

Si, ma devono rimaner leggeri per volare.

Che vuoi fare da grande? Il minatore.

Quale è il tuo animale preferito? L'angelo della primavera.

Cosa donerai alla tua sposa il giorno delle nozze? 

I bei grappoli che l'autunno colora d'oro.


Quando succede che chi lo merita non paghi il giusto fio 

il dio monoteista rimasto in campo guarda dall’altra parte.



i tre limoni del Gran Libro...

  Il mondo è eterno; le fave e i piselli non di  meno.


  Sento i torti commessi, i dispiaceri  dati, gli sbagli fatti, i malumori che ho causato!

nondimeno sento le ingiustizie ricevute, le offese sopportate, 

le umiliazioni subite, le privazioni impostemi?

perciò Pepp'antoni beve vino e se ne infischia 

di non saper parlare sottovoce e teme di non sentirsi; 

poi suo maestro amico fu un rattoppino sordomuto…

ma non per lui apprese a gridare


Aldrovandi: cittadinanza Bologna a madre. Bene.


Mi da motivo di credere che Iddio rovisti davvero nel cuore degli umani. Bella. Lei, Signora, è bella. Come bello è quel che ha fatto. Bella la discesa in piazza. Belle le parole dette. Signora, siamo nati per la bellezza del mondo. Signora avrei voluto essere il padrino di suo figlio; non gli avrei donato alcun orologio, perchè il tempo lo batte il cuore. Ma, ne sono certo, avremmo bevuto del succo di Dioniso e del vino che mancò a Cana. Signora: bevo il buon vino, anche da solo, e nulla mi commuove: lei ha infranto la mia difesa, opera, badi bene, di Efesto, lo sciancato che batte il ferro rovente; ha sciolto la mia armatura e mi ha commosso; perchè l'unica certezza che mi è rimasta è che solo la madre ha cura del figlio. Perciò tifo per Clitennestra, a cui è stata strappata la prima figlia, data agli umorali dei marini per non rompere i remi.

La taverna accoglie gli affanni e li rilascia brilli: 

sii coerente quando entri, dice Zomaria Zigottu, e bevi il chiaretto di Cana.

 Non puoi passar la sera a ciucciar bon-bon. Bevi e resisti agli affanni. 

Impossibile sottrarsi alle pieghe del mondo. 

Dio, la donna bella è quel che mi manca. 

Le riconosco: ricamano all'ombra 

le femmine perbene, nel cortile del Nordamerica. 

Tenevo conto del latte, cinque litri ne consumavano ogni giorno. 

Piunca Papassa - calda come una calza di lana e dolce come l'uva - 

infilava le mani tra i capelli e sorrideva 

davanti a Donn'Elène Kuleispriku che cantava mentre ricamava. 

Mio è stato il destino dell'attor giovane: 

innamorarsi della bella prim'attrice, 

salda di gambe e lombi da lavandaia.

Ama la tua donna – mi dissi - 

come la parte migliore che ti manca.

Una rosa alla mia bella,

un giglio al suo ritratto,

un geranio al suo ricordo che  muore  con me. p. 121


Candho bata’ite remare  ki sa linna sicca 

bi keret carena  sambenosa.



Dalle brutture che avvengono nel mondo 

vien da pensare che siamo stati abbandonati 

a noi stessi dai reggenti olimpici e dal celeste monoteista

sul prato del Cuzone col rigoglio della salubre malva sgennargentu, monte Linas e Limbara


Gli scaltri, battezzati nella chiesa della Purissima, sulla riva sinistra del Cedrino (dove le fanciulle dell'acqua pura, intrecciano ghirlande con i giunchi per cagliare il latte e solo dopo il lavoro con verdi steli infilati nella crocchia, cavalcano le canne del fiume ornando con fiori d'argento il loro riso, come si usa in primavera a Lucula e in Baronia), simulano noncuranza per gli affari che hanno a cuore e perorano per ogni inezia, la provvidenza, la parità uomo-donna e la giustizia divina che non manchi mai. p. 17


Quando parliamo dei massimi sistemi 

ricordiamoci di essere umani mortali e uguali 

come le uova delle galline del pollaio nell’aia.


alla fine d’ogni speranza ci sarà sempre 

l’impronta viola del suo lieve pizzico.


La sommità delle cose non ha che l’immagine appuntita

Le faccende terra terra non scavano oltre l'inferno.


Quando un militare graduato dice che un soldato non è normale 

si crede perlomeno un garzone della bottega di N.S. Iddio.



I grandi nasi d'Irillai son dei contadini;

 ai pastori son riservate grandi orecchie; 

gli artigiani hanno varie carenze e abbondano in diversi attributi;

 i barbieri son profumati come questurini 

e linguacciuti come comari pettegole, 

così che parlando d'altri è di se stessi che parlano,

 tanto che più d'uno, dicono, 

dorme da solo in cantina perchè la moglie non lo vuole a letto, 

come se ciascuno  avesse saputo di qualche tresca dell’altro



Viveva nella  periferia di una provincia della repubblica 

al limite d’un boschetto patriottico che stava per essere 

integrato nelle mura perimetrali che cingevano l’elegante  

cimitero tutto rose e ori di Bosa come giardini fiorentini  fioriti

e prima di uscir di casa per la spesa quotidiana 

di pane tabacco e vino ascoltava l’augurale canto 

del gracchio  e il richiamo funesto del falchetto 

allo scricciolo sul davanzale dei primi voli 

e il cra cra della ranocchia  sulle previsioni favorevoli 

o avverse del filo d’acqua della fontanella di Abbanoa 

malchiusa per divina dimenticanza

dal fontaniere superstizioso appassionato 

dei buoni auspici che riceveva dal tip tap del picchio 

di Sant’Ussula che dava il tempo agli scalpellini 

che lastricavano le sontuose strade e  case di Irillai.


Se il popolo dei credenti  comandati è piuttosto ignorante 

non meno che povero e misero

si può supporre per converso che i comandanti 

siano piuttosto increduli e abbastanza sapienti

e nondimeno ricchi sfondati.



i fulmini di giove sull'isola cattolica


Canto ininterrotto dell’amore assente.


Perchè ?Digiuna?


L'attesa In anticipo

 logora 

 sull’aspettativa delusa.


La speranza logora la pazienza


Ogni giorno mi sveglio con l’impellenza di portare dentro casa le uova fresche del pollaio.


Un ricordo è come una zattera

 che vaga nel pelago della memoria

 nella circostanza in cui la grazia 

della luna è stata la musa celeste

 a guidare la cometa della mia ispirazione

 in cui la grazia lunare volava 

da Trieste a Palermo e Roma

 a mietere premi della meritevole stellina…

ho un lieto ricordo 

e in questo scorcio ferragostano 

invio questi versi da scambiare

 con i tuoi se vuoi 

nel nome di orazio


Beata è solo la persona

 che vive serena beneficiando

al solo credere di vivere solo 

nell’ombra di un dio celeste


Negli anni di scuola si parlava di te

come di quell’essere umano 

nemico di se stesso e nell’animo

medesimo fratello dell’animale

e sempre  avverso ai suoi simili 

prodi sanguinari  come lui 

che correvano in battaglia 

a ucciderne quanto più possibile 

di quanti stavano in piedi

e quanti più ne uccideva

tanto più era eroico

e cresceva di valore 

fino a diventare un dio 

invincibile e nobile di fama

 massima al comune assassino


lo sguardo è la prima luce che giunge all’animo

che poi si diffonde con la mente nel corpo

come la prima luce del sole sul mondo

che si ha da conoscere per viverci bene


Dove è necessario conoscere

 il nostro corpo non meno 

della nostra casa con bocca e denti

 sulla soglia che si apre e chiude

alla realtà esistente


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