“ E' un dono che possiedo, semplice, semplice: un folle spirito stravagante, pieno di forme, immagini, figure, oggetti, idee, concetti, apprensioni, movimenti, rivolgimenti, generati nel ventricolo della memoria, nutriti nel grembo della pia mater e partoriti nella maturità dell'occasione.” Oloferne maestro di scuola. Pene d'amor perdute. william shakespeare
o colui che compensa le negligenze del mondo
ha unito le coppie e il regno
ha fatto grande la Bretagna con la penna
e a fatto splendere di poesia
l'opaca corona dei sovrani della terra
Edicola del Picchio di Sant’Ussula
che pubblica r a p s o d i e
di un genere minore
lette da Kikina Karai
la più bella fatina d’Irillai
che non è mai stata eletta Miss
nel paese di grulleria
dove, fraluisi lubrè
saluta chi legge con un augurio:
che ti governi il Giudizio
e ti salvi la Salute
quindi Leggimi
e lascia quieto il tempo.
DANTECRUCIANIEDITORE
Ostile allo squallore
apelle e protogene
gare delle line sottili
del cavallo dipinto
nitrito da bucefalo
il sandalo del quadro
cacio al tartufo,conserve e ceci
pere e vino carignano
uova, aglio, peperoncino
4 peperoni verdi piccoli
2 cipolle bianche, finocchi
3 pomodori medi - crisp
100 gr formaggio a pasta semidura
carne macinata
concentrato di pomodoro
quando noi mortali umani mangiavam le ghiande
come trottoline prelibate,
i maiali digiunavano, fino a che,
l’eccellente prometeo illuminò
il giorno del mondo col grano
suggerendo ai porci le ghiande
per consigliare a noi suoi cugini
la riserva annuale del prezioso maiale
di prosciutto, di salsicce e di guanciale
trovando il modo
giusto e bello
che nel brodo di manzo
si veda la carne nel piatto
che non deve mancare
mai nel pranzo di nozze delle vedove
che si risposano furtivamente
o solennemente per l’ennesima volta
non so se la bellezza prodigiosa
scacci dal suo ambiente
una faccenda penosa dal suo ambito:
nella misera povertà dove manca
il bastone della scopa per menare il micio
quel che di continuo avviene ininterrottamente nel mondo
non è una trama che si intreccia in un ordito
tessuto da una volontà di chissà da chi d’impalpabile
come il destino burattino
che fa poco ma lo fa bello
già di per se vedere e capire
il soggetto oggetto di solito è bello
insomma insieme alla luce c’è il buio
così non c’è acqua senza terra
non c’è giorno senza notte
La realtà per chi è sostenuto dalla fede
proprio non è un’evidenza coercitiva
ma nemmeno l'inverso è possibile
non c’è terra senz’acqua
Il fascino universale (o simpatia umana) che emana Edipo
non sta solo nell'aver conquistato Tebe con l'acume,
ma nell'aver fatto figli con la donna madre di uno come lui,
assassino del padre che lo voleva morto.
Da Edipo e Giocasta ha avuto inizio un dopo pausa del mondo
a cui il seguito dell’impresa
non poteva che essere migliore.
D’altronde, un, altrimenti, innocuo ciottolo, può causare una frana.
Joyce racconta il pensieroso cittadino a corto di spiccioli
che riempie il tempo con le cose del mondo;
Proust ricorda l'aristocrazia malata che reclama un cordone sanitario
(cordone ombelicale, cordone del frate, cordone di polizia,
corda dell'impiccato, cordicella della borsa), schizzinosa,
che però frequenta i postriboli di cui si vergogna,
e non ha problemi di moneta;
Kafka parla della lotta dell'uomo
che affronta la legge dell'invisibile Potere di Nessuno,
nelle mani della Pratica Burocratica.
che provvede a se stessa e a Noi
l’evidenza dell’anonima divinità
chiamiamo natura l’ambiente che ci ospita
quel che abbiam trovato fatto
e che ci piace pensare fatto per noi
di miscele varie man mano che l’essere nasce
e giorno dopo giorno muta se stesso
in forme inedite o simili al già visto
contavo su di te come in un incerto appiglio
forse saldo o friabile
per invecchiare insieme a ottant’anni
a Milis giardino di famosi agrumi
23043
Da Aristotele :-
che si deve vivere per coesistere
ovvero la vita come appiglio per il quieto esistere
(essere nella moltitudine del mondo)
con politica è da intendersi
la convivenza pacifica dei paesi
e l’autogoverno dei compaesani.
agnizione come riconoscimento
di quel segreto che turba l’animo
da liberare con la catarsi
era di quegli ospiti curiosi e pettegoli
che ti entrano in casa a rilevare con l’indice
quanta polvere ti si deposita sul mobilio
Edizioni AGNUS DEI srl dei gemelli d'una sacca
Mimiu Minninnone e Pipiu Pissetone amanti del Pirizolu
che fa l'animo ardito
Bennardhu
il sacro gallo di Asclepio medico
fratello di Esculapio farmacista, figli di Apollo
a cui Socrate doveva un gallinaccio
per aver certificato che “sapeva di non sapere“
Prezzo del volumetto:
non fare lo spilorcio e paga il dovuto
da bere a ogni innocuo lettore-autore
Edicola del Picchio di Sant’Ussula
che pubblica r a p s o d i e
di un genere minore
lette da Kikina Karai
la più bella fatina d’Irillai
che non è mai stata eletta Miss
nel paese di grulleria
dove, fraluisi lubrè
saluta chi legge con un augurio:
che ti governi il Giudizio
e ti salvi la Salute
quindi Leggimi
e lascia quieto il tempo.
DANTECRUCIANIEDITORE
Ostile allo squallore
- Bona dies, domine Magister.
- Et vobis bona, domine doctor.
Il dottore cura corpo e animo
dando il meglio di se
per far star bene gli altri.
Il maestro intreccia la trama all’ordito della mente
-per realizzare l’idea - con il -
e non dorme se tutto non è conforme
a se stessa nell’idea originale
''Erasmo ha un dio che si chiama Nemesi,
cioè Fortuna o Caso, egli non crede ad altro dio''.
M. Lutero, Discorsi a tavola.
- Bona dies, domine Magister.
attestato di qualità
- Et vobis bona, domine doctor.
Maestro e Dottore son quelli che hanno avuto dal Signore
il mandato di perfezionare le persone già buone, educate ed eleganti.
- Erasmo racconta ''dei cavalieri d'oro che rientrano da Gerusalemme
e la domenica delle palme trascinano pietosamente
per le vie del paese un asino di legno
come usavano a Compostella''
Zommaria Zigottu, bettoliere di Sardegna,
dà il buon vino sottocosto a chi legge
l'immenso Erasmio e per la prima volta
nella sua carriera offre il bicchiere della staffa
a chi legge Boccaccio, rabelasio, Shakespeare, cervantes, moliere
ora guida la sede del Circolo Voltaire
del Contone Ballaloi creato da Luciano Samosata
Due cose riempiono l’animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto piú spesso e piú a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me»..
Il primo spettacolo di una quantità innumerevole di mondi
annulla affatto la mia importanza di creatura animale. […]
Il secondo, invece, eleva infinitamente il mio valore, come valore di una intelligenza, mediante la mia personalità in cui la legge morale mi manifesta una vita
indipendente dall’animalità e anche dall’intero mondo sensibile»kant
- viviamo da moderati poiché distanti dalle estremità -
nasciamo non avvezzi a vivere
ma subito ci adattiamo
alle pratiche faccende che trattano
delle buone e dolci usanze passate
secondo le convenienze temporali
del giorno e della notte
con le gratificanti riconoscenze
del caso vissuto e giudicato
lubre limbudu, balbuziente per gli spaventi paterni
come legittimo figlio di combattenti in guerre eroiche
tra di fulmini celesti echiacchiere di quartiere
di compaesani che assaggiano
e sputano per conto dello stomaco
prima di indorare la pillola
e inghiottire e consumare
per vivere con quel che più piace
come cibo sano di farmacia e vino di Canaan genuino
e veritiero come gesù bambino
- é l’amore :
riconosci il suo valore e farai di lui un tiranno
3
Son certo di ricordare -?-
che prima delle convulsioni della sconvolgente polmonite
c’era nello sportello della 500
un ombrello retrattile, e un Kway col marsupio
avuto in ricordo di juanin
e ora non c’è più
come non c’è più il cappellaccio
dell’innamorato svampito
e suonato dalle vampe dell’amore inaudito
che se ne stava a languire nel cruscotto
4
alla guida del mondo
ci stanno anche degli impostori
che dalla cute non si differenziano dai furfanti.
Molti compaesani delle terre alte
sostengono che il loro star bene
dipende dal loro operare
e parecchi cittadini di quelle basse
si dicono con alta voce fioca
che la gustosità della loro vita dipende
dalla sorte invisibile che accompagna
ogni essere umano di qualità mortale
E' nella notte oscura e senza luna
che le parole invisibili mettono in fuga il sonno
dormi, perciò cara, dormi e non declamare
alle due di notte come usa il gallo di Irillai
una poesia dall'ultimo sogno del visionario maestrale
ma recitala domani, come una smilza lista della spesa
da cui togliere il superfluo rimasto nel frigo
pensa al vino, cara, pensa al cannonau
che da tepore e allieta le sere della vita
che non manchi a tavola per tener lontano
il malumore e con lui la causa:
il triste grigiore dell'esistenza..
che penetra nelle membra
dei malconci come me.
che con un orecchio sentono il coro degli angeli
e con l’altro le acclamazioni dell’inferno.
5
Mi piacerebbe assai conoscere qualcuno
al corrente di ciò che piace a Dio.
Nel mondo arcaico ogni divinità
aveva messo del suo nel fare della natura
nel mondo attuale il monoteismo
è il solo artefice della natura…
forse perchè nessuno è in grado
di fare qualcosa dal nulla
se non facendosi autore di se stesso
La natura è l’esistenza nel cosmo
di quell’energia che, concreta
si modifica costantemente da sè
assumendo ogni aspetto
contingente che può esistere e non
esistere in qualsiasi contesto
spazio-temporale
dove quel che è buono sulla punta dell’indice
può non esser dolce sulla punta della lingua
6
fiato al vento, debiti alla borsa,
immagini al cieco, luce al sole,
salute al malato vita al sano, parole alla lingua cibo alla bocca,
terra al suolo, cibo al ventre,
acqua al mare, miseria al povero,
suoni alle orecchie, agilità allo zoppo,
nobiltà al vecchio lignaggio d'Irillai sorto
tra il secondo e terzo nuraghe
quando inventarono il vetro
ma non ancora gli specchi,
stirpe discendente dal ramo Perreddhu
tra i primi re di Lucula destinati
a rimanere sempre bambini
cui successe il primo Diskissiu Macoco
ricco di sale quanto il marocco
che non sapeva sognare
e la madre lo partorì di nascosto
da sola e lo tenne una settimana
legato sotto la gonna
tanto era bruttino e discolo
che si divertiva a scarmigliare
la crocchia alle donne
che quando s'affacciavano alla porta
parevano reduci da una lite
con la madonna di Isporosile
che s'abbrancava ai capelli
e ne strappava quanto consentiva
la legge dei pidocchi che si staccano
a bocca piena
e quando nell'aia la gallina maggiore
la seguiva gli ricordava il suo dovere:
Marì, fai un uovo al bambino
con un po' di pane, che deve andare
a scuola per imparare il catechismo
e stare e parlare con gli altri
che hanno il necessario:
a noi poveri cristiani
la miseria ci tiene nell'ignoranza.
Noi veniamo dai protocristiani
che se ne infischiavano dei beni terreni
- che non avevano ami -
perchè contavano di rinascere senza bisogni
la dove bastava fare i buoni per essere perdonati.
Lasciami dire, io lo so che il perdono
è la coda della colpa e chi fa mostra
d'esser sempre buono fa l'attore.
Bella faccenda non poter essere tutti santi:
no, sarà santo chi più sopporta le offese
e non si fa vedere dove i malandrini
adoperano i bastoni. C'è poco da ridere:
sii gentile con chi ti pesta il muso,
ti prende a calci, malmena il corpo,
rovina la pelle ma la farai franca.
Bella mia, dammi retta:
fuggi dal malaffare e ti salverai
i capelli nelle zuffe
7
Riguadagnare le posizioni perse sul giudizio morale
oscurato dallo schiamazzo urbano
della realtà pubblicitaria
che confonde gli animi
e rende un’occhio pari
e l’altro dispari
convogliando il denaro
del portafoglio alla borsa più capiente
*
non c’è radura del bosco
dove al centro non vi sia
un antico altare
di sempre giovane pietra
sorta dalla febbre della terra
attorno al quale
i deformi vi girano attorno ballando
e avvolgendolo di nastri multicolori
chi abbracciandolo e chi martellandolo
e dopo ogni giro bevevano un bicchierino
di rosolioconservato in un simulacro di bara
animali e umani in amore pensano solo al godimento del
il piacere sessuale soddisfa il momento propizio
nell’immediato
mirando alla riproduzione della vita
che è lo scopo fondamentale dell’amore carnale
umano e animale
quindi espressione concreta del materiale
che pulsa nell’universo in eterno movimento
nel senso che quando un cuore smette di battere
milioni di altri cuori continuano
come le stelle del cielo a pulsare
quando qualche sorella
cortigiana del firmamento celeste-
( che è il luogo dove ogni fondamento col tempo si capovolge)
- lontana o vicina muore
le parole servono il cuore motore del movimento
che genera l’amore infinito che riempie il cosmo
e se ne infischia bellamente dei giuramenti umani
che altri animali moralmente innocenti non fanno
Solo i maligni fanno buon viso a cattivo gioco
di chi con le parole cela l’inganno
procedimento tipico di chi col giuramento
promette l’incognita che sarà
8
Sfruttamento e produzione della ricchezza
libera concorrenza nella produzione e vendita delle merci
e non malaparte e brutta vecchiaia
9
ai sardi nessuno ha mai detto
come far denaro dall’oro lucente
in Corsica ci fu la famosa
famiglia bonaparte
che col suo figlio più vispo
si rivestì d’oro
con l’artiglieria da campo minato
sorprese il mondo degli zii malaffare
in tonaca nera, rossa e bianca
che aizzano le oche allo schiamazzo
acchè la buonora non vada in malora
facendosi d’oro col servizio militare
e non con pignatte stracolme di denaro
dei prestiti bancari dai ripetuti tonfi
che sovvertono le spoglie illusioni dei
ben noti carrieristi contocorrentisti
10
Sembrare di esser ricco
come l’asino del contadino che
oltre la sella dispone anche del basto
per ogni tipo di fardello liquido e solido.
Dalla facciata della casa
non sarà facile arguire
quante stanze conterà
né l'ombra della casa
può rivelare
se c’è un pozzo nel cortile
é della superfice delle cose
la prima apparizione
poi si conoscerà il sapore del midollo
e si mostrerà
nel campo aperto del mondo
e dopo ancora si presenterà
il difficile scorticamento
della coda della vita
11
Crapulone è il potente signore
del Monte che domina
con le sue capre
che si arrampicano sulle querce
più alte
e sui lecci saziandosi
delle più tenere foglioline
ultime nate, spuntate
più in alto, vicine al cielo
12
le persone potrebbero annoiarsi di meno
disponendo delle parole non solo per litigare
Zenia, Manzela e Mallena
in età di matrimonio
cercano marito a Gonone
dando le spalle a chi crede di farla franca
negandogli l'occhiello anteriore
Kikina che le guidava
ora le segue a ruota
poichè si attarda nel bagnasciuga.
13
Il pensiero si serve di immagini come la realtà.
Cosa significa pensare? Che senso ha il pensiero?
Quello di percepire la realtà!
Dov’è la novità rispetto a un giglio di campo?
che sarà inevitabilmente
spezzato nella battaglia campale!
Da che dipende la volontà, il desiderio,
l'esperienza...dove e come si forma l'idea?
Dove fa capolino la necessità del corpo
di avere un idea, un pensiero? L’essere sulla terra.
Credo di pensare, sapendo di non poter
andar per mare non come le anguille,
che pur non hanno esperienza dei fiumi che visitano.
Non so come ma il nostro corpo
è arrivato a pensare e pensa se stesso!?
O no? Penso di pensare?
Penso che il fuoco perenne
dell'inferno dentro la terra
sia la necessità di tener deste le fiamme necessarie
a bruciare i miei stracci con i rifiuti della città.
Ogni tanto son preso dall’assillo
di tentare di capire come e perché
vien spontaneo pensare…
per cercare di capire
di non essere nato invano e per caso…
così, per non sentirmi inutile come uno straccio lacero…
perché ho la facoltà di percepire
lo stato delle cose...che terminano con la coda...
cos'è il pensiero? Come nasce?
E perchè? Cosa lo determina? Chi lo vuole?
A chi affidano i sensi i loro resoconti sensazionali?
Essi non sanno che farsene e li gettano alle.
.. ortiche, alle vergini idee appena concepite dai...
Il pensiero determina l'azione:
che tipo di azione è il pensiero
in me
che si serve di me?
Egli è – forse - l'unica creatura
che pensa e lo fa anche nel sonno,
sogna senza luce e vede al buio come i gatti,
dorme per pensare all'enigma,
il labirinto della conchiglia:
siamo venuti alla luce della vita
e non sappiamo come uscirne senza sottostare alla morte
L'uomo perbene pensa al meglio perchè mangia di tutto,
non è come l'asino che in primavera
si estrae dalla politica municipale
e pensa a stare insieme con le somarelle
che son tutte belle come le lune dell'anno in carica
Il sogno non recupera pensieri dispersi,
no, non è un guardiano notturno;
il sogno è quel discolo che nel sonno usa
il nostro insondabile strumento
per affacciarsi all'altro mondo:
quello sconosciuto che dorme quando noi lavoriamo
e incontrandolo di notte per caso
come un estraneo gli neghiamo perfino il saluto
Il sogno è quel che noi siamo,
non quel che siamo stati o saremo:
è il regime che stiamo vivendo.
I sogni son sempre sbiaditi, tanto vale annottarli:
dicono quel che sanno ma non sanno quel che dicono;
da ciò i tentativi d'interpretare il meccanismo al buio
Che il pensiero sia il riflesso speculare della realtà
che via via si organizza
e se ne infischia
delle catastrofi annunciate?
Che sia il solo pensiero a tenere la baracca in piedi?
E la realtà, allora, cos'è?
Un ombra, secondo l'uomo della caverna:
abbiamo l'idea del vero mondo vedendo la falsa realtà.
Bo, boh. Bi su Boboi. No, er Babai, bai gai e torra goi.
Cosa sono le cose senza corpo?
Cosa significa fare del bene a un incorporeo?
Cos’è il puro spirito?
Come riferire delle malignità allo spirito?
14
La scalinata del Nordamerica
dove si consumano 10 litri di latte al giorno
perché ha cura della pelle tenera e morbida
e fa le tettine come le provole modellate da Pilurzi
La storia è quel racconto finito
del passato in giudicato
che i testimoni non permettono di modificare.
Zizitu Arkibuseri:
casaro che tingeva di morchia il cacio.
Tempo fa, in qualche parte del mondo,
si usava squartare gli impiccati
per liberare l'anima in pena
altrimenti costretta a marcire per
l'eternità nelle interiora del condannato.
Caca e piscia danno ordine al mondo
quanto i pensieri d'amore, l'alpinismo
e - con le rose mariane - sedere al baccano
del bar col piacere di parlare a una madonna.
È una faccenda propria e singolare
Ha poco senso dire: l'uomo è solo al mondo,
come se fosse dio.
È solo - in proprio - nel mondo degli uomini.
Con gli uomini convive. Nessuno che sia nato è solo.
Chi non è nato non è nella mia mente:
non ho un buon ricordo di lui e gli do le spalle.
Nel mondo si convive nonostante le guerre fratricide.
Così è cominciato e va avanti il mondo:
scannandosi tra fratelli per un pezzo
di terra, senz'atto notarile, perdio.
Non deve esser facile per chi è solo al mondo
- con tutto il suo coraggio - trovar la via di casa.
Chi è solo nel deserto,
in cima al monte e in mezzo al mare,
difficilmente capirà che il sole brucia,
e se non c'è altri
con cui concordare sul calore,
dubiterà del sole e non saprà di se stesso
se non c'è un'altro che glielo dica
Da solo una persona colta può
tutt'al più fabbricarsi una prugnetta:
progettarla e portarla a compimento,
senza concertarla con l'orchestra,
perchè l'impresa è tutta sua;
suo l'ardire, sua la spontaneità
che l' incita a farcela
come la femmina sculettante:
su consiglio divino
la natura ha fatto la coda
per cacciar le mosche dal culo
prima di scoprir l’acqua che lo disseta
il tarzan di sant'Ussula alle prese con la moglie
che non gli ha stirato i calzini
col rischio di perdere l'incontro
A chi di noi
le amorose circostanze sulla terra,
agli altri le chiare cose del cielo
e ai demoni gli ardenti affari dell'inferno,
dove i sorvegliati sorvegliano i sorveglianti
che non rubino in casa, non maltrattino i bambini
e non insidino le donne femmine
anche se mostrano un tratto di coscia bianca.
Se finora il mondo ha avuto le classi sociali
è segno evidente che non poteva farne a meno.
Tutto come in origine. Nulla di nuovo sulla terra
che non sia già stato da qualche parte, eccetto i nuovi nati
– gli ultimi - sempre preceduti da innumerevoli altri.
Atlantide era l'utopia senza classi, ed è andata perduta
come tutto ciò che è bello ma è di passaggio.
La morte è inesorabile come il tempo,
come un arbitro sportivo,
un semaforo all’ora di punta
e il caldo che squaglia il gelato
Prendiamo esempio dai Sibariti
dal lusso smodato
La povertà della Sardegna è data
dal non aver mai trasformato le saline in miniere d'oro.
Può però rifarsi col commercio al minuto
del mirto e delle perline di lentisco,
della bottarga, del carciofo, dello zafferano
e del filiferru, semprechè si lascino distillare
anche i piccoli vignaioli di Marreri
che garantiscono la bontà del prodotto
bevendolo con gli amici di riguardo,
che, come cortigiani dei potenti,
ne integrano la quota di mercato
come primo passo per farne poi
una municipalizzata della acqua
ardente assistita, guidata dall'assessore
all'Annona d'Irillai, Mimiu Irghiliniu,
che non esce mai di casa senza aversi spalmato
un cicchetto d'acquavite
con le mani sui capelli come fosse brillantina.
Che aspetto assume la natura umana
quando uno è cristianamente spiantato
e gli piace sportivamente divertirsi?
Aspetta a bocca aperta che il ciel l'aiuti
con viva simpatiaLa manna dal cielo
è la provvidenza divina, altrimenti detta:
simpatica beneficienza del pagano
sistema stellare alla bisognosa natura umana,
meritevole per pietà se non per buona condotta
Vivere in città con la Mammona mia
[la comoda e nota opulenza],
o in campagna e popolare il bosco di Soloti
con vecchie canottiere per attenuare lo shock
della sera quando non si sente un cane abbaiare,
non si vede dove mettere i piedi per andare
a trattare con l'ombra oscura di Farcana
e venire a patti con la notte languida
e meditabonda che nasconde i suoi tesori
(askisorju o bellezze del mondo) col grugnito
del cinghiale e lo stridio della civetta
fino al canto del gallo d'Irillai
sempre volto ad oriente?
Alle donne piacciono i fiori,
inventati da chissachi
o chiunque sia stato a coltivarli.
I fiori adornano le case belle,
il limpido cielo del paradiso,
anche se non ne ha bisogno,
come le tombe dei morti,
della cui traccia il tempo cancella tutto,
anche la cicatrice lasciata sull'animo dei vivi.
Tali i minatori di Carbonia, da fare invidia
ai carbonai della foresta di Farcana
presi dalla voglia di mettere i soldi
in banca; non si sa mai che a casa
per puro caso finiscano.
Per paradiso perduto si intende il tempo volato via
con le cose che ci riguardavano da vicino
e che difficilmente ritroveremo accanto al focolare.
Ogni notte al terzo canto del gallo d’Irillai,
il corteo dei morti ammazzati rientra nel cimitero
dopo aver visitato i luoghi della loro sciagura.
Amici e congiunti vi convergono nella speranza
di rivederli, e persuaderli a dir chi è l’assassino:
anche un solo attimo, giusto il tempo
di dire il nome del sicario.
Dateci i nomi dei congiurati che vi hanno ucciso
e ritorneremo qui con le radici del loro cuore
e assieme radicheremo la nostra anima.
Diteci chi è stato e mineremo le loro case
e salteranno in aria come funghi velenosi.
Ditecelo, per favore, vogliamo conoscerli
perchè non si può sopportare di far la spesa
accanto a loro sempre armati come angeli
spadaccini dediti alla pugna scellerata
La vita è l’unico mezzo per vivere felici.
la vita è cura e riproduzione di se stessa
il lavoro è cura del viver
prospero senza sfruttamento
Vado ogni giorno in piazza
e vedere quelli che stanno meglio di me
quelli in condizioni peggiori stanno
alla finestra di casa per vedermi passare
qualunque sia lo stato che mi accompagna
in quel momento, essi lo fanno proprio e dicono:
sapendo che chi parla può essere mendace
convinto com'è
che sia il mondo a trarre in inganno.
La grisaglia è cupa
come la grigia tristezza invernale
quando di come far del bene ai propri simili
non se ne sente mai parlare
e non solo perchè la furia del vento
disperde sulla terra e sul mare
l’ordito e la trama del verbo:
Pace, Pane e Amore
A nessuno è concesso di poter scambiare
la sorte avversa con quella benevola,
nemmeno ai santi, né ai vecchi lanciatori
di pietre d'Irillai e ancor meno ai galeotti
che spartivano il bottino con i passanti
agli angoli delle strade.
Della buona salute nessuno si lamenta:
nemmeno chi non ce l'ha.
Ciò che è bello al mio gusto
è anche utile da appendere
su quella parete spoglia del tinello
che non attrae l'occhio dell’incolto
e proprio non piace agli ospiti
che investono sull'arte.
I corazzieri son come cipressi onnivori
che stan di guardia alle case che tengono
saldo e integro lo stato democratico
del regno repubblicano
Ai ricchi si addice la prodigalità;
ai poveri la parsimonia e ai miseri il risparmio.
Così ai frivoli si addice un pasto frugale.
Molta è la confusione che vive con me e poco
importa che a crearla sia io o qualcun'altro,
ma da ciò mi piace intendere il conflitto di classe
come resistenza alla sopraffazione
e non come dominio su qualcun'altro.
Non riesco a capire che cinque soldati muoiano
puniti da chi li ha vinti, per aver resistito
al loro assalto che ha prodotto morti in più.
Meritate la morte perchè se vi foste arresi
– senza difendervi - non ci sarebbero stati morti.
Importante è che il cielo mi basti
– che io basti a me –
che il mondo si sazi di me
e della mia speranza che la lotta
per la giustizia non diventi
sopraffazione su altri disgraziati.
Non riesco a immaginare
(non sono in grado di conoscere)
un solo momento la terra,
senza il genere umano
(non ho nessuna memoria di ciò)
e sfido tutti i miei parenti cristiani
a ricordare l'apparizione della vita
nel mondo, in questo mondo.
Sono una cosa pensata da più giorni
e offerta ai sensi:
sono perchè mi penso non protagonista
e mi ricordo come umile perdigiorno
del tempo che scorre sempre uguale
Politica è il puro e semplice vivere con i propri simili.
È uso tra noi paesani d'Irillai,
confessar al congiunto defunto le proprie pene,
poche fantasticherie e nessun delirio di potenza
Carattere comune di grandi e piccoli sardignoli
(solo a loro è concesso qualche svarione)
è che appaiano sempre come
che sia la propria immagine
Certi brutti ricordi che ho del passato
possono servirmi anche oggi
poiché possono di nuovo riaccadere.
Il cittadino che ci tiene all'onore
- sancisce l'accordo con la sua parola –
come il contadino che risolve gli affari
con una stretta di mano.
Perchè gentiluomo è chi è degno di fede
e non bastona la moglie,
non l'avventuriero malfido,
farabutto e inadempiente che percuote i numeri
e fa trentuno dove ha detto trenta.
L'inconscio è quel che la persona intende
nascondere al pubblico,
a volte in disaccordo con se stesso,
con qualche scrupolo cosciente,
ma giammai per star peggio di prima
Nelle rebotte d'Irillai si mangia in comune
e si giura di non vendicarsi
se qualcuno cade nella zuffa
Con i bisogni ridotti al minimo si è liberi
di non far più nulla e mangiar solo biscotti.
Il bisogno è innato
e innato è il bisogno di soddisfarlo,
perciò si sente il bisogno
di fare gabbie per le scimmie
e il gorilla che mastica
gomma americana come uno sportivo.
Inventare attrezzi e impiegarli
nel bisogno di star meglio.
Invenzione dell'ago per cucire.
Fare il necessario
per un giorno in più con un ninnolo al collo.
Il nodo parsimonioso.
Risparmia il corpo
e si stanchi la macchina.
Dal cumulo di esperienze ciascuno
tragga il necessario a soddisfare il suo bisogno.
Non si vive di sola aria,
dove c'è il fumo dell'arrosto.
Che necessità avevano i primitivi d'Irillai
di scavare le domus de janas?
L'idea di Dio, nei filosofi matematici,
medici e ingegneri, pittori e scultori,
preti e avvocati.
Il dio del raccolto addestra i suoi a seminare.
Il dio della caccia consiglia i suoi a far trappole.
Il dio del canto e del ballo pretende
che sia bastonato il coreuta che
sbaglia una nota o uno sgambettio nel dillu.
Il dio dell'amore dispone i suoi garzoni
di bottega a seminar baci natalizi e
cogliere orgasmi pasquali, invece di far seghe.
Il ragazzo di bottega apprende il mestiere
per farne pratica e insegnarlo ad altri
da maestro imponendo al garzone
prove di sopportazione.
Le guerre si sono sempre fatte
per il possesso delle donne
(ratto di Elena e e delle sabine
ira di Achille contro Agamennone
che portandogli via la femmina
gli sminuì il valore in guerra),
dell'acqua per gli orti
e della terra per il grano e la pastorizia.
*
La mente - con le sue trovate -
non ha sesso, affermava un cartello
affisso dal Prefetto sulla porta dell'ufficio.
Olio ai cardini. Come diceva
il capo-ronda del Comune, Kikinu Kinova
addetto alla sorveglianza
della quiete d'Irillai,
quando voleva far l'amore
sulla riva di Lucula, nel tepore
di un meriggio autunnale.
Come una diciottenne,
aggiungeva la moglie, Kikina Kivarju,
sessant'enne,
con una bella crocchia sulla nuca.
Con le anguille a giocar nell'acqua
come bambini quando nuotano dove
i piedi non toccano il ventre materno.
L'anima non ha sesso:
perciò l'animo è il mio punto
di vista sulla morte. Così la penso io.
**
So prima degli altri quel che sono,
ma è da loro che trovo
conferma della mia presenza.
Son con loro anche senza di loro.
Ogni cittadino per votare
deve saper fare qualcosa di utile
se non necessario ai bisogni della società
in generale e della comunità di quartiere
e accendere candele e lanterne
al calar della notte nuvolosa senza luna
Domerei la fame
e guiderei il cuore come un vespino,
se solo potessi dominare il mondo.
Mi è naturale vivere,
così auspico naturale morire.
Atene decretò la morte di Socrate
Seneca si uccise per aver educato Nerone
Gesù fu crocefisso perchè figlio di Dio
Così infiniti altri prima e dopo di Lui
Io morirò prima che scada il tempo
prima che il vino diventi aceto
e prima che le femmine siano intimorite
dalla lussuria del maschio animale.
Mi piace metter giù paroline dolci
che spaziano qua e là saltellando leggere
come piume libere nell'aria pura:
solo per rasserenarmi il tempo
- Da sempre i sobri mal sopportano gli ebbri
sia dentro che fuori delle bettole -
Così come anche nei Templi del Signore
i credenti devoti, sinceri e fedeli
additano i bigotti improbi
quando giurano sui figli legittimi
[[Sismondi:
"il proletariato romano viveva a spese della società,
mentre, la società moderna vive a spese del proletariato"
il gran sacerdote Samuele è un personaggio biblico del sec. XI a. C.:
egli fu l'ultimo della serie dei Giudici
e l'istitutore della monarchia in Israele.
Bedlam
Hie Rhodus, hic salta!
Giorno dei chiliasti (millenaristi)
in cui gesù risorgerà per regnare
nei millenni a venire
I deboli son fiduciosi della fede miracolista
come i prepotenti lo sono della forza guerriera, belligerante e combattiva
I sogni esorcizzano le miserie dell’esistenza
: cerco di fare inquadrature con i versi -
- gli porge l’orecchio per origliar meglio alla porta della mente -
L’umanità ha da comportarsi gentilmente
per essere civile e non criminale
per credere che la luce solare
che tutto purifica
e guarisce ogni male
e quei raggi siano portati a spasso
nei cieli eterni dalle vecchissime fenici
sia il brillare dell’oro puro nel quale
affondare le mani guantate per non bruciarsi
grossolano è il timore che nutriamo
sulle ciglia ribelli che invece di proteggere gli occhi
li punzecchiano come spighe del grano
o spine di carciofi del campidano
che già col pungere un dito
da un dolore atroce
che dalla vergogna è anche cieco
Quando avrò capito cos'è la memoria
starò buono come un ceppo,
zitto come un ciottolo
e umido come un'onda salata
di lacrime dense di gocce divine piovute
di frequente dal cielo abitato dai celesti
che si concretizzano in quegli scogli
rocciosi che arginano i mari e i fiumi
Fuori sono altero,
tutta boria e senza pudore,
ma a casa dovrò vedermela
con me stesso per ridiventar sobrio
e vivere come posso,
godere quel che viene
e patire il sopportabile
Conka e bagna era uno dei pochi lanciatori di pietre
che Irillai abbia avuto con i capelli rossi
ed esorcizzando gli atti impuri, contro di lui
si accaniva don Zanketa dagli occhi celesti
da gracchio che, a suo dire,
gli assegnavano quel posto in paradiso
che non aveva avuto alla Scala dei pompieri
Pranzo natalizio – a cui partecipo volentieri -
all'insegna della Fertilità, Fecondità,
Prosperità del mondo, con : agnellino di sei kili,
polenta col goulash, arance di Milis, acqua della fonte,
vino di Marreri e ruttino pomeridiano come segno di salute
e di cristiano augurio di buon vicinato tra i mondi
possibili all'insegna dell'aroma del caffè Devoto
che pone l'inevitabile domanda finale:
Che ci sta ancora a fare l'uomo nel cosmo,
ora che gli stessi dei
hanno abbandonato il sistema solare.?
Non so davvero cosa siano gli atti impuri
se non quelli che se ne infischiano della legge.
Passo il tempo a pensare alle influenze
del mondo su di me che non ho mai avuto
confidenze da un direttore di banca
e soffro a veder la gente camminare
meglio di me con un vassoio di sughero
per cui abolirei le cose malfatte
La pubblica verità è innegabile.
Non diffido della verità privata,
l'utilità e la comodità, smussano gli angoli
La verità è nella realta:
l'opinione è un'aspetto
(il mio e il tuo e il suo) della realtà.
La verità nei sensi:
la vita è nell'aria; la verità di un'idea:
Dio ha creato la vita soffiando l'aria nella creta. -
(Fosse vero Iddio non l'avrebbe detto ad anima viva.) -
Questa idea cerca di testimoniare
come i sensi e utilizzare la realtà
al servizio dell'idea di dio.
L'aria inquinata danneggia la salute;
l'aria calda dà l'afa e l'aria gelida fa i geloni:
l'aria temperata fa star meglio.
Riconosci il suo valore e farai di lui un tiranno.
E' l'amore.
C’è chi di chiara notorietà
è sempre affamato
e si mangia mezza pecora bollita a pranzo
e ingurgita il rimanente nella pignatta divorandolo
a sera senza mai metter su un’oncia di grasso
in più sulle ossa che lo protegga dal gelo
di gennaio e gli coli alla mietitura
del torrido Carmelo di metà luglio
che dura fino al 26 con i calori di sant’Anna
è nella comparazione di due o più libri
che ne valuto la qualità
aprendone a caso una pagina
di ciascuno e confronto
quel che mi suscitano nell’animo
le parole lette nell’uno
e nel l’altro e mi appare come
il giudizio sulla superficie
d’un quieto lago
con le ondulazioni create
da una pietra che vi cade di proposito
e il libro che cede la contesa
si chiude da se contraendo le sue spire
A Ohiai si usa dire che chi spende
con allegra leggerezza
come se il soldo gli bruciasse le tasche,
come trattandosi del bottino
di un saccheggio (o bardana)
Galliffet: boia di comunardi
mantenuto dalla moglie
che primeggiava
nelle orge del II°mpero
per cui più d’uno cedendo le forze
s’impigriva tanto
da non togliersi più la cispa
dagli angoli degli occhi
Il destino è l’intreccio dei fili
che tessono la trama e l’ordito
degli accadimenti passati
che costituiscono la realtà
del costrutto esistenziale
dell’essere che pensa
è unico e solo con se stesso
nelle moltitudini di suoi simili
che abitano il mondo
e in qualche modo si sopportano
di nient’altro abbiamo sentore
che pensi come noantri
Nei momenti in cui la fregola impera
prenderei il volo come la fiammata
del fulmine che divampa nell’aere
seguito dal tonante peto che quieta
l’impeto del trepudio fisico.
Perchè non pampini
sulle porte delle osterie dove si
assaggia e ci si sazia di vin nuovo
come si suppone che usino
i cittadini della luna
che bevon dalle botti
a forza di quartini
come usa la luna
a farsi piena e tonda
ingravidando più volte l’anno
da chissà quando ha cominciato
Non se ne va in visita dai parenti
chi all’alba ha mal di denti.
E disprezza i malanni quanto i tiranni che
adoperano i bastoni da passeggio per colpire
i cani e i mendicanti che bevono birra calda e fumano
menefreghisti cartine puzzolenti con tabacchi maleodoranti.
La grazia divina non è il frutto di una dottrina.
Le verità rivelate erano bugie nascoste.
E’ un supplizio entrare in banca e non trovare un centesimo.
Nasce lì il complesso di inferiorità
non così davanti all’altare del Signore
figlio unigenito ed equo distributore del sesso tra gli umani
a ogni donna il suo esser uomo
e a ogni maschio il suo esser femmina.
I poveri nullatenenti si sentono diversi
da chi ha proprietà nel portafogli.
I poveri sono costretti a essere umili
e a fare del digiuno una virtù.
I potenti sono anche ricchi e fanno
del lusso una religione senza sacri misteri.
I solitari si isolano dal mondo
e si interrogano sulle cause delle malattie incurabili.
I poveri si isolano dai ricchi
che calunniano e diffamano la miseria.
I semplici si isolano dagli accoliti del re
e tifano per Maria di Betlemme, Teresa di Calcutta
e Mariapica d’Illorai.
I malati si isolano dai sani
che temono il collasso della terra
il malessere del mondo
e l’incertezza della vita eterna.
I penitenti si isolano dai gaudenti
che sbigottiscono davanti al pareggio
dell’arbitro terribile e misericordioso.
Come i tiranni al cospetto di Dio
autore del mondo e riparatore di torti.
Gli assassini non temono la morte fintanto che la danno.
I violenti sono orgogliosi di esserlo
specialmente se qualcuno li esalta.
Essi sono come quel Perantoniodell’aneddoto
un burlone della combricola
davanti a un vassoio di carne d’asino
sapendo quanto il Pera ne fosse ghiotto, disse:
questa carne è dura e dolce e mai ne mangerà Perantonio
spacciandolo così per intenditore
che giammai avrebbe rinunciato a mangiarne.
Da questo finto elogio il Pera inorgoglì
e per davvero non l’assaggiò
per tener fede all’asserto del coinvitato.
Si intende che la carne fu gustata da tutti
ma il Pera si confermò nello scanzonato giudizio.
il don ti dona, nobilitato com’è
dalla libera professione di fede
Davvero non so che farmene dell'eternità
di cui ho esperienza come di una bolla di sapone
- eterna come le anime celesti eterne come il cielo -
come del din don funebre della campana
che annuncia la morte di un parrocchiano.
Desidero solo quel che ho conosciuto
di cui conservo la buona memoria
L'immortalità è destinata più agli infallibili
che non vogliono essere commiserati
come i santi beati per i fioretti offerti al Celeste
iddio e per come se stan pacifici nella nicchia
che ai prodigali e liberali e avari che resistono
in canottiera all’alba fresca
e al tepore del tramonto
Anche nelle case del piacere mercantile
c’è sempre opposta alla più bella
una trasandata Maritornes
per cui don Chisciotte
prese dolorose botte.sul grugno
Chi ha la pancia prominente
pur se opera bene
e con l’ombelico a far da polena
nella prua delle imbarcazioni
da il segnale di non saltare volentieri
le portate che circolano a tavola
e onorare la signora in cucina
ticket-of-leave men: uomini in ferie
Son solo come un bandito negligente
per non aver pagato una multa.
Non c’è uno Stato al mondo
che non abbia tra i suoi cittadini
dei negrieri come eroi nazionali.
: ma vivo…
- in esilio nell’isola del riso ineffabile e col rosso mattino
sorto dal mare per porgerlo sulla mano al tramonto
quando il sole si immerge per salvare i poeti
che trepidano d'amore sugli scogli come novizi di Venere
e riflettere sull’ asinello sardo che si sazia
di cardi secchi e spinosi anche senza zafferano-
Capita di trovare spazi vuoti nella pagina
proprio nel momento in cui sei preso da quella parola sola
che vuole solo essere collocata in quella radura del bosco.
g-310444 - Certi giorni mi sento triste e solo come un carciofo rinsecchito sul campo -
Gli uomini fanno la propria storia
nelle circostanze che trovano alla loro nascita
La libera coscienza che vigila l’animo umano
si ribella alle catene dorate della trascendenza
in qualche modo s’ha da cominciare a riempir la pagina vuota
o riempire una qualche propizia radura nella foresta abitata
- Devo farmi compagnia
e non posso quindi annoiarmi -
- La libera concorrenza -
L’ebro di vino con la notte oscura smaltisce
l’ebro di natura sale fino in cielo
per poi sprofondare
nel focolare al centro della terra
Il Primo Monaco fu il Primo prete di Cibele che si recise i genitali
Prima del Primo profeta fattosi cappone per Dio.
- Chi non si delizia a veder le donne belle più delle altre meraviglie della natura ! -
- Chi non si diverte a sfottere le brutte sembianze delle malconce presenze umane? -
- Chi non reclama alla Pace la priorità sulle altre cose Importanti come la Fame e la Malattia?!
=
Sulla convalescenza: ci sono dei momenti in cui mi pare
di avere la testa avvolta da un soffice manto di lardo
passato il quale mi riprometto di pensare a Te con riconoscente
gratitudine all’apparire della prima luce del giorno: Grazie
per l'aiuto che mi dai nei momenti più delicati della quotidianità
quando le faccende e gli affari si mostrano inutili e vani:
grazie con un bacio di affetto amoroso
e un abbraccio stretto da un Ciao
Non di rado succede che le Leggi vadano a sostenere
solo i pre-Potenti eredi delle dinastie faraoniche
non i galantuomini che le Rispettano comunque.
Difficile prevedere come finisca una guerra
Impossibile saperlo nello scontro atomico
se non la possibile catastrofe del globo
Il mondo nel quale viviamo
va bene a tutti coloro che si augurano
di star bene nell’unica cosa davvero santa
che è la pace tra i mortali umani capaci
di guerreggiare come i ragni
con le mosche e i gatti con i sorci
Quel che accade in questo sensibile mondo
probabilmente, pur in misura minore
accadeva anche diecimila anni fa.
Se civiltà ha da intendersi con un periodo di pace
superiore a un anno solare
mi vien da pensare che un evo
in cui gli umani mortali non l’abbiano conosciuto
senza cavarsi gli occhi gli uni agli altri
pur mettendo sempre su famiglia
in ogni in ogni posto dove poter stare
in piedi, seduto e coricato
senza mai chiedere ai figli:
ti piace questo caio oppure quella tale
quindi non sposati con generi a caccia di dote
ma ogni partito era eccellente e casto
.
Medea (bianca iperborea che una gemma di corniola avea
nell'ampia e bianca fronte)
che ammazza per far dispetto al Giasone che separa,
Lady Macbeth, perla del nord, la cui sostanza
incita il marito a fare quel che è possibile
fare perché due stiano insieme in uno.
Un capocaccia di liberi bracconieri confessò al suo parroco
che il campanaro sagrestano della chiesa sul Monte
Colse la moglie che stava per compiere il misfatto:
in parole povere “si sorbiva un sorbetto”
come due lepri nelle falde del Monte
col suo vecchio ganzo che l’aveva preceduto
in gioventù per stracciare il velo nuziale della sposa.
Il parroco non l’assolse dicendogli che
: tu maligni per conto del Maligno che dispone di due facce:
una è tra le spalle e l’altra tra le chiappe.
Gli amiconi che alle feste di primavera
cantano contenti con i compagnoni
delle rebotte al chiuso, sono i benvenuti al circolo
tra di noi gioviali come il giovedi del dio donnaiolo
e ragassolo, puttaniere che corre d'appresso
alla giovane giovenca a cui gioverà la gioia di vivere
correndo sui prati fioriti di Isalle e di Marreri
dal 25 aprile al primo maggio che anticipano
il 4 originario di San Gavino
Gli anni e gli amici che volan via da noi
se ne vanno a riempir i deserti delle stelle
dove, se manca il Capo Giardiniere
si perdono le buone e belle maniere
d'un tempo e allora arrivano i voraci alarpi
armati come dannati, che saccheggiano
affamano e avvelenano i paesi rubando
fave secche e lardo, castagne secche e fagioli
borlotti,essi se ne infischiano delle antiche
grassazioni quando si depredavano i ricchi
nella via maestra, nei sentieri del bosco
e nelle radure della foresta di Farcana
dove le janas fan tutt'ora collane di ghiande
per svezzare i porcellini e abituarli ai broccoli
o ai fiori del cavolo adulto adatto a mangioni
fannulloni e balbuzienti, non alle persone oneste
che al passar del prete si scappellano
come i pesisti d'Irillai dalla calvizie precoce
che ciucciano ciottoli di zucchero per fortificar le ossa.
Le foglioline che per prime spuntano dalla trerra
maturando mostreranno alle ghiande e alle pigne
come ritornare al suolo da cui han preso vita
Non so se il mare prende il colore del cielo
o è il cielo a prendere il colore del mare.
- Lo spirito indica al corpo le faccende che giovano ad entrambi.
La Corte d'Appello di Milano nelle motivazioni della sentenza
con cui sono stati confermati i 4 anni di carcere per Silvio Berlusconi,
imputato per il caso diritti Mediaset,
ha ritenuto che "in relazione alla oggettiva gravità del reato,
è ben chiara l'impossibilità di concedere le attenuanti generiche"
all'ex premier. Berlusconi: notivazioni surreali.
Legali del Cavaliere: faremo ricorso. (23.05.13)
Inter homines esse:
essere tra gli uomini =
vivere.
L'esempio è istruttivo. Montaigne.
Paolina Bonaparte del buon prode juanin -
Mezza dozzina di pensieri per la sapiente d'oltremare:
1. Nei giorni di festa visito il cimitero per ricordare
che in quel rettangolo finiscono i festini.
2. Penso anche alla morte, di tanto in tanto,
tra un pasto e l'altro e mezza dozzina di biccier de vin.
3. So di morire, non per questo devo rinunciare alla festa.
4. Posso dimenticarmi di pensare a morire tra un giorno e l'altro,
ma di certo Lei - la Massaia del Mondo - non si dimentica di me
e degli appuntamenti presi sulla parola
e sottoscritti con la cessione dell’aria nel sangue.
5. Sarei al sicuro da Lei nella più profonda cella della Galera di Tempio?
O devo prendere in affitto la più sicura torre d'avorio dei cantori d'accademia?
È cara, ma protegge fino all'alba dalla morte.
6. Non ho bisogno di pensare alla morte,
venga quando vuole mi troverà pronto e disarmato.
Altri quattro in coda, come zavorra per ben navigare:
1. Niente è paziente come la morte, pur così repentina di sua natura.
2. Non è raro che la morte si dimentichi di chiudere gli occhi al suo prescelto.
3. Primo e ultimo respiro durano una vita; che è bello,
fra una domenica e l'altra, riempire di vernaccia e pesce fritto.
4. Si dice che a morire è meglio non pensarci. Va bene.
Ma anche pensarci e aspettarla come una dolce compagna di gioco,
mi pare una buona idea, non foss'altro che per passare uno week-end diverso.
Noi siamo come i frutti ricercati, fatti per essere mangiati.
IL MONDO È PIENO DI VANAGLORIOSI
CHE SI CREDONO IN VETRINA,
ECCETTO ME QUANDO DORMO O STO MALE
Dai e ti sarà dato; prendi e sarai bastonato;
dormi, sogna e sarai svegliato
da chi spinge per entrare e uscire
dalla cucina dove servono ghiraitos e filindeu
(budella bovine offerte agli dei
e minestrina ai francescani mendicanti).
uovo della prima gallina d’Irillai
per il lunedì dei barbieri
che van per funghi e giocarseli
a carte per conquistar le mogli
Epos, o memoria di un popolo che ha vissuto come dicono i ricordi.
E' il movimento della materia a generare il tempo
Il giorno è il giro che compie la terra attorno al sole e con 365 giorni si conta l'anno
Le mogli legittime odiano le concubine
perché consumano il loro sposo.
Maldestro è colui che porgendo il vaso da notte
ad un amico ammalato, e, rovesciandolo
nel rimetterlo nel comodino, compie il disastro sopra
un tappeto di lana che riproduceva come per beffa
il firmamento stellato attorno al sole.
- Bobore carreddhu il guappo di furreddhu -
nato con la più mutevole luna dell’anno:
domanda pane, pace e amore
essenziali in ogni angolo del mondo
che possono causare tanta imfame invidia.
Digrigna i denti l’affamato al vedere un cagnetto rosicchiare
un osso spolpato per aprirsi un varco al midollo prelibato
Come il mugnaio intinge la brioche nel Marsala
Come il casaro che fa nuraghi di ricotta
Ma vienitene qui che unite le due vecchiaie
afferreremo la coda del tempo che ci rimarrà.
e viaggeremo ogni week end
come due tassisti in incognito
e tu Avrai ogni giorno il caffè a letto
E mi chiamerai boboreddhu
pedes de carreddhu irfassau
• Ti dirò di Alcide
• che aveva sempre un rinale per elmo a carnevale
come variante del catino per bere vino,
dell' hidalgo Divino Simile al pitale
medico del dottore del gran Molière-
Non giudicare dall’alto attico della tua dimora
quel che ognora avviene nella strada sottostante.
i gemelli :Caraeluna lei, domestica
e Caraesola lui, artigiano:
Abbiamo in noi la nocciola
che contiene tutte le noccioline possibili
ciò che è è immenso, noi siam parte dell'immenso
e intendiamo misurarlo e se è il caso
ridurlo o estenderlo vedremo oppure
lasciarlo così come l'abbiam trovato
l'immenso tutto che ci comprende
dove i ricchi voglion esser soli a governare
non solo gli affari correnti, ma anche la morte
che, come un tiranno, limita la libertà
che al popolo piace quanto le pietre preziose
racchiuse nella terra della quale far bottino
con la guerra a cavallo per la diffusione delle malattie
Giorno e Notte, figli del sole costante
sono le stabili cose che danno ragione al senno
quel che rimane è il bel girare delle stagioni
il cui senso è vitalizzare gli angoli del mondo.
Con l'uomo nuovo appena nato
nasce nuovo per lui anche il cielo e la terra
e il male - figlio di nessuno - urla per mostrarsi alla folla
che atterrisce poiché ama le sorprese al corso e allo stadio;
il bene che vaga alla cieca come un orfano che cerca i genitori
tace per non farsi vedere dai bambini impertinenti
che vogliono sapere cos'è il sommo bene
e come si fa ad averlo.
mimesi o imitazione -
il linguaggio esprime il pensiero
e con l’azione
esprime il movimento del corpo
Il fine della retorica è l’uso migliore delle parole
nelle fasi del discorso pronunciato o scritto
Ama chi soffre per quel che patisce -
aqabat mater : Epicaste - Giocasta
Il fine della politica è mantenere libera
ed efficiente
la repubblica democratica
L'elocuzione è il modo verbale della riflessione quando è detta
e quando è scritta nello spazio che occupa nella pagina.
Nel nonsenso del non esistere sta
il senno che riconosce il senso della vita.
da: Considerazioni di un sedentario irfainau. p. 92
L’io che pensa deve pur borbottare come può
ciò che gli frulla in vetta a propos della pancia e sotto
i piedi sulle radici che sorreggono in equilibrio verticale
le moltitudini che abitano il mondo.
I vecchi paesi delle varie province del regno
campano orgogliosi dei propri figli che
avendo chiaro il senso dell'esistenza
han vissuto nel miglior mondo della Capitale
che - naturalmente, data la gloria del suo passato -
li ha sepolti nel comune dimenticatoio
dove nessuno è conosciuto
per il paese d'origine che avevano abbandonato.
Si, molti gentiluomini scappano sempre
dalla povera provincia per andare a sostenere
le capitali decadenti, che poi non sanno
dove sistemare i virtuosi eroi corsi a sostenerle
nelle piaghe e le pieghe della sua antica storia
e, a sua volta, li abbandona nell’oblio del tempo immoto
Niente è incomprensibile per quelli di casa
che hanno riposto la loro fiducia nella nuova
santa trinità, nella esemplare bontà del figlio
unigenito (e re degli umili) e nella immacolata
verginità della mamma per eccellenza;
neppure il nulla assoluto, disperato e senza senso.
In vari angoli della terra c'è chi ritiene che i segreti del mondo
e la sua elementare verità siano nascosti alla buona dentro i libri
che contengono la saggezza del passato e che ognuno ha la gioia
di leggere con la luce della realtà
Bene, tanta è la strada che ci rimane da fare,
che trovo giusto che anche le illusioni rientrino
tra le provviste del viaggio, come zavorra del fardello,
o parte del bottino quotidiano
I problemi che l'uomo di mondo non riesce a risolvere
finisce per scaricarli sui suoi inconsapevoli simili,
paesani di un mondo incredibile
e incomprensibile, si, ma imperdibile
Le vecchie virtù,pur così antiche,
migliorano sempre la qualità del mondo:
l'onesta, la nobiltà, la grazia, l'ospitalità e la riconoscenza, la gratitudine
Ogni casa di Irillai è fornita di tutto, ma se di qualcosa manca
- come può mancare anche in una casa signorile -
non è certo il pozzo nel cortile profondo non meno di 5metri
e della cui acqua ci si sazia come della grande verità
rivelata e vi trova refrigerio una coscia di pecora
nella combustione del Carmine e nelle febbri di Sant'Anna
e una spalla di manzo appeso a una <soca>
della sua pelle e il latte della mucca Mannalita
che si eccita al sollievo che gli dà la mungitura.
La ricchezza va accumulata, difesa e conservata,
come la giustizia che va ponderata,
pesata e amministrata affinchè duri
Trascuro e Castigo il corpo lesinandogli gli alimenti,
per tener leggera l'anima e farla bella,
gaia e gentile come una gallinella ovaiola
libera nell'aria dell'aia fin dal primo mattino.
Preferisco stare tra i miei simili per non essere travolto dalla folla.
Sia gloria al mio sindaco, se la merita, assieme al capitano
del mio vascello che da Olbia và verso la nuova città,
che la merita anche lui per aver valutato la
leggerezza dell'aria al pari di quella della luce e della pace.
Il gallo d'Irillai Narakela, ama travestirsi a carnevale
con le piume del cappone di Lucula,
ma fin dal primo canto del primo mattino,
il popolo che s'alza prima della messa,
lo riconosce dal suo inconfondibile e impareggiabile chicchirichì,
mentre gonfia il petto e scuote le ali come il cacico nazionale
scuoteva in pubblico l sua braghetta
Solo al senno dei vivi è dato non giudicare i morti.
La salute appartiene alla vita;
con la sofferenza si avvicina la morte.
La conoscenza di se vale più dei reami d'oriente
e non meno della luce che li illumina e dell'aria che ci da il vigore.
La persona che doveva andare nella riva opposta del fiume,
non aveva i soldi per pagare il traghetto,
allora un buon uomo glieli offri dicendogli:
Prendili se vuoi, alla sola condizione che giunti dall'altra parte,
tu me li ridia con un'aggiunta.
La casa padronale è quella dove un padrone comanda ai servi;
la casa servile è quella che addestra i servi al comando del padrone.
Agli enunciati, come i selciati in cui le pietre seguono una all'altra per non dare inciampi, seguono le parole pertinenti all'argomento enunciato senza contraddirli.
Quando i suoni diventano parole, comincia quel modo di pensare che mai avrà fine.
Dunque, dietro la parola viene il numero, il peso e il metro.
Solo il cielo può accogliere ciò che non riesco ad afferrare
Quando vado avanti a supposizioni e son prossimo a sbagliare, la mia ragione precede la tua.
Ogni minchione contento di se ambisce alla vita eterna a cui accede chi ci crede davvero e vi giunge chi nasce convinto dal tempo di non morir mai.
Il tempo è sempre adatto a dir la propria opinione sugli affari correnti, alfine di essere presenti e lontano dalle zuffe; poi son finiti i punti fissi da contemplare nel cielo delle vecchie meraviglie celesti.
Mi accade sovente di non ricordare il tema della discussione che avevo con me, poco prima di dormire.
Dove non c'è senno, ha poco senso il nonsense.
Fanciulli e fanciulle d'Irillai non han paura dei morti perchè i genitori li hanno abituati a mangiare davanti alla salma del nonno morto.
Anche gli atei, negando dio, credono di aver ri.scoperto le carte del vecchio mondo, forse per esaltare la loro funzione di pensatori originali.
Quale è precisamente l'origine del nostro mondo lo sa solo l’autore di dio, che non ha mai cercato lite in giro per il mondo.
L'ozio serve a contemplare l'opera del signore
Della mirabile arte del vignaiolo, ho avuto in dote solo quella di dar fuoco al sarmento.
La letteratura è l'ultimo rifugio di chi non è riuscito a fare altro, per esempio: non ha messo su una famiglia di eroi e missionari e di monache e commesse che promettono di riuscire a modificare la realtà ostile alle famiglie povere perseguitate dal maligno indisciplinato, con la tentazione di apparire in tvu come scalmanati.
Quando poi il letterato muore vorrebbe rinascere per vedere come i posteri si ricordano di lui.
Come conservano i suoi pensieri, fatti ed elaborati.
diana e delia
evangelium =buona notizia
Se nell’animo risiede la sostanza dello spirito
nella forma del corpo è espressa la sostanza della sorte
I ricchi d’Irillai quando impregnano le belle fanciulle
che accudiscono le faccende della casa si fanno benevoli
e sposano le compiacenti ai servi fedeli affidando loro
un pezzo di terra per tirar su la prole fino alla leva del re
- La speranza è la sostanza del tempo: che si attui o no.
Il consiglio dei dodici al tredicesimo: i gatti sono stati creati per mangiare i topi. C. Wolff
Wanda come la nonna
L’arte deve rivelarci idee, essenze spirituali senza forma. J.Joyce, Ulisse, p. 251.
–: la politica non è solo amministrazione degli uomini (e delle cose) ma, (principalmente) garanzia della libertà pubblica. HA.
Sirbò! sirbò!
Lo spirito dispone del corpo - indifferente all’invidia - all’amore
Surbau su pipiaiolu
Pan grattato
Scrivo per aver la compagnia
Della mia realtà
Sull'arrivo della vecchiaia con la Polio
Che trascinando la polmonite
traina la convalescenza
( - Con ciò che percepisco rifletto per esser vivo - ) :
La vecchiaia è il peso che comunque mi teneva
in equilibrio sulla terra, in acqua e nell’ aria.
- Gramuzare: è un rimasticare la saliva
come quando la dentiera balla. -
mentre si sazia in attesa che la speranza
si attui senza logorare lo stomaco
La nemesi è la rivalsa che la coda dell’esistenza si prende
su quel che è stata la vita che l'ha preceduta.
Le intenzioni belle e cattive si confondono nei sedimenti dell'animo
quelle brutte e buone si nascondono nella feccia del vino.
i guardiani del fuoco assistono la terra che sospira
L'aria è il sospiro del cielo
che ci dà un concetto del mondo
come bello da intendere e facile da utilizzare
L'aria tanto è più leggera tanto meglio ci sostiene
Dove manca l'aria si secca anche l'acqua
e tutto arde con la clemenza dell'inferno
dove i maligni aggiungono legna al fuoco
Sopporta e astieniti. Epitteto.
Eterna è la natura
modificabile nel tempo è la sua opera.
Innato è il carattere umano, non perciò è immodificabile.
Ciò che l'intelligenza dovrebbe domare
se non può mutare i costumi in uso
Istinto e Indole, inclinazione
C’è sempre un bicchiere di vino a scatenare
i capricci affettuosi della coppia infoiata
che abolisce il decoro pudico.
Sol chi sente quel che vede capisce quel che dice il mago Marrapisellu
che si spaccia per principe primogenito primaverile dei 4amori
che si alternano con altri conti, nobili e baroni,
nello stemma dell'anno stagionale sardo,
bendati per non vedere i raggiri dell'isola,
Regione Sovrana che, per piacere alla Baronia
e alla Compagnia dei Barazelos d'Orosei,
ha istituito il Ducato di Orane e Oniveri,
la Contea di Gonare e di Gonario Lollobe
e la Parrocchia di Pred'e Istrada
e Predu Bullinu e Gabinu Bucchitu
Maledizione o misericordia. ok.
Come il buon pastore Gabinu Zustina, basso e con pancetta, si puliva le mani nelle ascelle dopo qualsiasi faccenda manuale, e naso e muso sull'avambraccio come l'impiegato allo sportello della banca, sulle mezzemaniche, dopo aver fatto il servizio militare ai confini, da moccioso, e aver cominciato a conversare in italiano fino a parlarci con la fidanzata e poi sposa, come se il dialetto fosse contrario all'unità nazionale e rinnega la sua prima lingua.
Onore al giovanotto che sventolerà la bandiera
dall'alto della Madonna di Gonare
che fa i giorni più luminosi e belli. Luce tutto il dì.
Chi avrà - quest'anno -
l'onore oneroso del priorato di san Francesco?
Il vessillo del santo allo stimato vignaiolo
che farà migliore il chiaretto di Marreri.
la fucina di efesto che fabbrica terranuova
Nella sua bottega l’artigiano intreccia i
propri metodi adattandoli anche a quelli altrui
.
Pesca nella memoria
e ripesca nei ricordi di qualcos'altro
le parole son come la farina contenuta
in un gran sacco da cui ogni panettiere
trae il pane impastato col proprio lievito
B.Napoloni, il co(str)ruttore di città a misura pubblicitaria;
Lui senza città è un'animale in guerra con i suoi simili;
fuori delle mura è esposto ai pericoli;
indifeso, senza antibiotici, dalla febbre che fa lievitare il corpo
Non cerco l'abbandono, nè mi curo dell'isolamento, perchè amo la solitudine:
quando il ricordo che ho di lei è più bello del suo ritratto.
Se dalla lascivia nasce la prole dissoluta.
- La cosiddetta autenticità dell’essere naturale
è l’aver coscienza della propria mortalità
Umano è l’essere che comunica con i suoi simili
Ma i tricongius non sono abigeatari
Elemento primo del delatore nelle bettole
è mostrarsi distratto per ascoltare meglio
le chiacchiere dei rattoppini malfermi sulle gambe
che bevono non meno di tre congi di vino al giorno
contro l’aria chiusa della bottega, a raso fino alle orecchie
dicono, che non trabocchi,
quindi, quasi quanto beve un giogo
di buoi assetati dal fardello nella faticosa salita.
E Dalla lussuria che nascono gli amanti del lusso.
- chi non sposerebbe la persona casta -
non più e non meno di se stessa?
La vita è come una casa che non conosci
una terra sempre nuova per chiunque vi approdi
non sai da dove sei entrato
né in che modo ne uscirai
lasciando in loco le tue ossa
che prima di te non esistevano.
Nulla mi si addice più del mondo
che mi sostiene in piedi, seduto e coricato.
Siamo sempre in trattative con la morte
ma alla fine è sempre lei a trovar l'accordo
col contraente e sancirne l’applicazione.
Passo il mio tempo a mettere insieme
i suoni delle parole col loro prezioso contenuto
come belle signore compiaciute dell'influenza
che lo specchio ha su di loro
Di quel che accade fra noi se ne infischiano i demoni lunatici e i marziani angelici
ma non gli arzilli del creato: ovvero i barazelos del posto di guardia,
gli attenti custodi del bivio, i sensi segreti delle polizie
che vigilano nel quartiere d'Irillai che non dorme mai..
Non c’è vita con la pancia vuota.
Forza e bellezza passano al buio dalla bocca
per riempirsi dell’ oscura virtù nella coratella.
A Irillai le tortorelle seguono passo passo i capifamiglia
che seminano loro briciole di pane carasau e ne allontanavano
i colombi spiritosi e spirituali e i piccioni viandanti e mendicanti
le frecce tricolori nel cielo azzurro per tutti
ci difendono dalle mosche…
è quindi Giusto che i missionari seguano legionari
Gli alpini friulani sfilano a Piacenza di ritorno dalla russia
Sempre quando gli penso mi riferisco al corpo.
Costante del pensiero è inventare il modo di esprimersi.
Riconoscetemi per quel che vedete.
Dal pensiero spontaneo sprizza il linguaggio del corpo.
L'oggetto del pensare mi è sempre contemporaneo:
quando penso al passato è lui il contemporaneo.
Il pensiero è la maturazione del corpo;
somiglia alla maturazione della pianta che dà il fiore e il frutto,
dopo aver ricevuto acqua e sole
come la pianta non può contenere il frutto che si libera,
così il corpo non può trattenere il pensiero nel suo circuito
il pensiero è lo svolgimento spontaneo del filo d'erba che spunta dal suolo
Il medico condotto del paese curava i suoi pazienti balbuzienti
con la terapia del pozzo nel cortile prescrivendo la ricerca dell’acqua
nel cortile dove non c’era, necessaria per la sete, per l’igiene,
per il caldo e con la siccità per le piante,
efficace anche contro gli sbadigli dell’età
e la balbuzie adolescenziale
e la calvizie precoce dei sollevatori di pesi.
W i profeti di notizie liete
w i poeti di gioiose novelle
Ma viva sereno e sano chi esce di casa
senza aver di mira alcuna preda.
Lasciamo il mondo tronfio di speranza ai suoi affari,
col Fat(t)o stabilito dal Destino di briganti birbanti
delle cose floride e pessime, comuni
faccende pubbliche e private vicende.
L’anima è il senno che giudica il bene e il male, l’evidenza e l’astrazione, l’ombra del corpo che lo segue o preceda ovunque vada.
E’ un disturbo varcare la soglia della casa aperta
per la presenza della morte che tutto e tutti mette a disagio
è La vecchia che porta sulla testa un cesto con sette
dozzine d’uova che dice pesanti come il monte d’Oliena.
La vecchiaia è l’ultima delle irreversibili malattie dell’esistenza.
La compagnia distrae dal cercar se stessi
Prima di star con gli altri devo star con me
La musica che viene da fuori trova già quella di dentro
Puoi pure chiamar malinconia quel che
per me è gioia di vivere trovando sereno
Se mi abbandono mi perdo, se solo mi trascuro sto male
Non cerco la compagnia, ma quando mi ci trovo, mi diverto
e non mi pento mai: quel che è stato è passato
Non posso andare da nessuna parte dove non ci sia già io
Pensare alla morte mi tiene vivo, perché mi appartiene.
- Sulla senescenza e convalescenza, la coscienza si inquieta nelle tenebre dell’animo .
ma forse più che oscurità, di confusione si tratta come traccia della polmonite. e della sua cura-
Sas penas de Tzinkana.
Cose fatte come parole dette.
Faina e non tzarra .
Opere e non solo chiacchiere.
Per i contadini non c’è pane più buono di quello fatto con la farina del grano
nè vino genuino come quello dell’uva matura
nè latte migliore di quello le cui gocce cadono dalla fonte
nè c’è ortaggio altrettanto saporito quanto quello che ha conosciuto la cura della zappa.
- Il primo avviso che segnala l’inizio del decadimento
è l'abbandono dei desideri -
La vecchiaia è la coda della vita
che non sempre tien lontane le mosche.
Riduci i bisogni e forse la vecchiaia sarà meno cupa e triste.
Con lo svanire dei desideri dalla sottile mente del corpo
si aprono i varchi alla linfa che fugge via di casa.
Chi è forte è capace di difendersi e di offendere
altrettanto - o no - può chi ha in dote la facoltà di ingannare.
L’oste giura sui ravanelli che attirano i clienti
e l’ostessa giura sulla doppia dozzina d’uova degli apostoli.
Socrate giurava per il cane e l’oca.
- Chissà la rabbia divina l’aver perduto il figlio per trenta denari.
Rivivono la via crucis per godere della passione di Gesù logorato sul calvario.
La natura è tutto ciò che Iddio ha fatto senza bisogno di suocere, nuore e comari matrigne vicine di casa.
Chi governa il potere usa promettere in pubblico e minacciare in privato. -
Non dopo la Polio nè la post-polio, ma dopo la polmonite si mi si adatta il verso di Sofocle:
ogni cosa fa strepitare e sobbalzare il fifone che è in me.
La superstizione si offre agli umani mortali
con i sogni più adatti ai loro progetti correnti.
- il tempo ha da passare e quindi qualcosa bisogna fare:
disse il donnaiolo anonimo all’ignoto confessore di fiducia -
La persona è un dato di fatto perchè sa fare cose memorabili
nonchè dire astratte insensatezze
quali i mirabolanti creatori dell'esistente.
Ospizio Municipale o casa dei derelitti delle contrade circostanti incapaci di vivere con le proprie forze.
Concetto di proprietà fi Locke in quanto l’uomo ha diritto alla proprietà di ciò che produce.
non di cio che è in grado di utilizzare debitamente
Dalle Muse la musica
le altre arti dalle grazie.
Agli equilibrati il vino dalla botte piena
ai maldicenti la feccia della damigiana che diventa
l'aceto dei mancini che da un certo tono alle carote.
Non c'è bisogno del grappolo d'uva appeso alla porta
per prendere al gancio l'avvinazzato
che da per certo immortale solo il Sole
che si muove da se solo e niente attorno a lui è fermo.
Mentre la Luna segue ed è incostante.
Raccapricciante è l'esibizione del potere sovrumano sull'uomo governato come superfluo.
Il cane guardiano abbaia più forte per la fame che per la presenza del ladro.
Una buona azione e un opera ben riuscita si elogiano da sole
senza che certi sbruffoni ci mettano lingua e odorato da segugio.
Ora che l'hai scampata senza un bernocolo
dalla grandine grossa come le lacrime della Madonna,
sul monte carmelo, fatti onesto e mariano.
Delle volte l'esistente pare immobile
Il fuoco del sole soffia su se stesso.
altre volte pare non fermarsi mai.
Misera la vecchiaia che non trova un animo che gli passi un sorso d’acqua.
Misero l’orfano impertinente che per averlo deve conoscere il sommo bene.
Cattolici e battezzati baciano la mano del papa perchè l'ultima cosa che quella mano ha fatto in ordine di tempo è di essere stata stretta da quelle Sante del Signore degli eserciti di pace.
Così siamo abituati a salutarci con calore come si fa in punto di morte.
Darei un'occhio per smentire colui
che affermasse che non sono stato equo
a pranzo in famiglia con gli amici
Fosse dipesa da me la scelta di dove vivere avrei scelto il mondo delle chiocciole dove il padrone di casa istruisce i servi a non farsi più eleganti di lui che è l'albero più alto del modesto bosco per fare invidia agli altri
Il cosiddetto uomo tranquillo
ha sempre sognato un suo simile straordinario
un tipo non comune, fino a trovare un Dio
degli Dei senza fissa dimora e stupire
al suo cospetto e farsi abbindolare dai prelati
in nome del re dei re che per lui
santificheranno le guerre di religione
per dare una casa a un così curioso sovrano
che non aveva dove dormire come il maschio
predatore senza fissa dimora che posa fuori
dal recinto degli agnelli al centro dell'universo
O dio! perché porci, conigli e topi
son più abili di me nel far figli?
L'anima è nuda, và e viene ignota, innocua non si vede,
non gli importa di mostrarsi, non sta mai ferma e non si copre
con la pelle che ammanta il bel corpo della femmina
Ogni epoca ha avuto i suoi ladri
e il presente non non ne è carente
e per il bene della continuità del mondo
confido nel domani
Al presidente era facile passar per pazzo dicendosi capace di far miracoli col denaro e far volare dalla finestra le pernici al sugo, spacciarsi banchiere e giurare seriamente di essere buono come san Francesco figlioccio di Dio
E' verosimile che parecchie cose del firmamento ci sfuggano.
Chissà quante faccende accadono di cui siamo all'oscuro.
Penso che il desiderio vivifichi gli organismi animali perchè mi piace pensare
che i cani sognino il midollo dell'osso buco come noantri! Che a loro cediamo l'osso.
L'eucarestia è la riedizione della sobria cena (pane e vino) che – davanti a tutti - Gesù offrì ai suoi discepoli che avrebbero dovuto salvarlo, Dio permettendo.
Ai liberi circoli d'Irillai accedono i credenti come Karaeluna salariato e miscredenti come i gemelli d'una sacca Caraesole e Caraesola che si arrangiano come possono, quelli che bevono dalla bottiglia e quelli devoti al bicchiere, i sani e gli indemoniati, testimoni di nozze e compari di battesimo, maestri e garzoni, qualche prelato e frate di passaggio e mai nessun diacono infatuato della parola adunanza, al circolo vanno quelli sempre in festa e quelli di recente lutto, a un circolo sono iscritti i modernisti motoristi altrettanto dei tradizionalisti che vogliono ripristinare il passato a cavallo, quelli che leggono le antiche scritture con gli occhi dell'attualità e quelli che mescolano gli eventi del presente con gli affari dimenticati e aggiunti in circostanze opportune per modificare le storie incredibili che si raccontano al circolo in aggiunta a quelle strane storie diffuse dalla tv sul latte d'asina: voglio vederlo il tipetto che un'asina non l'ha mai vista, voglio vederlo mungerla e scambiarla magari col consorte somaro.
Il tempo guida la mano degli uomini
contro gli accidenti del giorno
dopo averli portati il dì passato.
Il contingente dei Barazelos d'OhiaiB. è del numero dei cavalieri di Re Lear: in costante diminuzione.
Lo sbaglio non si adatta alla natura del padre dell'Uomo né alla natura della donna madre: la Maria
Quindi se Iddio ha sbagliato l'ha fatto solo su di me, facendomi più grave del merlo, meno forte del toro, spedito più della chiocciola, meno prudente del gatto, senza l'eleganza del cavallo, ingrato più del cane, ardito come un pesce sott'acqua, più cauto del ragno, castigato più dell'omicida fattosi frate, inutile come la mosca, molto meno gaio della rana che salta dove c'è l'acqua
però capisco che le cose belle danno piacer al primo sguardo: è l'intelligenza caromio, l'intelligenza per conoscere l'amore che va e viene leggero come l'aria di Bruncuspina, la forza del vino, come la luce del sole e il calore del cuore
Ma nelle case dei potenti anche le sguattere sono superbe.
LO sguattero è colui che pulisce la cucina dove i cuochi preparano il cibo
ai commensali e lavorando imbrattano ambiente, fornelli e pignatte.
Credo che nella terra e nel suo mondo compreso
l’alto cielo accada tutto quel che è possibile…
…Ma chi nell’imperversare della canicola
non libera un pensierino al refrigerio?
Non conosco nessuno che cosciente di quel che fa
si faccia del male come Muzio Scevola che trovò il fuoco acceso
dove punire la mano per aver sbagliato e dar lezione all'altra,
per esempio, strappandosi di malo modo
un sano dente in prima fila che costa di più.
L’eredità che ci piove addosso non causa dispiacere
quand’è inaspettata, ma quand’è inferiore all’attesa
se qualcuno ne ha avuto in più.
La cattiveria è quell’affare che ci rende bersaglio del diavolo
naturalmente invidioso, che – cacciato dal paradiso
con la coda in fiamme per la sua forsennata belligeranza
- gode fino al midollo a farci soffrire
come cipolla nell’olio di cui son ghiotti i dannati
Molti nella bellezza della natura in fiore, vedono la mano di Dio
e gli riconoscono qualcosa in più che manca alle loro mani.
In me destano meraviglia le fonti di montagna
dove attingono l’acqua le Janas di Farcana che le hanno in affidamento,
e le civette di Soloti che di notte, le proteggono
dagli avvelenatori di Lollove per venderla in bottiglia;
e nel cuore dei nobili paesani d’Oliena batte la gioia
di aver nel territorio comunale una delle ineffabili opere
con cui Nostro Signore si è voluto cimentare sulla sua terra prediletta:
il Gonone, dove le figlie del re di Lanaitu riempivano le brocche d’acqua,
e cantavano e ballavano come le ore, con i pastori che avevano appena inventato
le sebadas, le caciotte filanti col miele e le mogli,
nobili e massaie, servivano fumanti i kulurgioni di giornata
Fino al tempo in cui ci soccorre la assennata memoria,
ogni fine anno vede finir le sue parole - per aver troppo amato -
ma subito il nuovo anno nomina un suo sceriffo
per catturare quelle più adatte alla salda ragione del mondo che
- con rinnovato ardore - deve raccontar sempre se stesso
a ogni rivo che corre sulla terra e infine si converte alla morte
nel mare Sulle parole:
Manzo è il bue grasso in stalla dopo aver pascolato nel prato come un vitello,
Lanzo è il cristo in croce a seccar le budella sul prato pingue: Si asciuga sul bagnato.
Casto è chi rinuncia al sesso come se fosse castrato;
la parola più prossima alla castità è dunque la castrazione
Come se il sesso non sia la cosa più naturale al mondo
Quasi a sottintendere che castrato è puro, o il casto incontaminato.
Come non scappa la parola venustà che venga propriamente
dalle belle grazie di Venere: Venustà è come una bella e gentil
donna stia a Venere. Sa di Venere. Ha di Venere. Divina come Venere.
Common sense
Chissà cosa avrà più caro il moribondo se la luce o l’aria.
una notte che anche cani, gatti
e gufi ebbero paura.
Ite ses carramerdandhe si dice dell’individuo smanioso d’amore
della donna femmina invece che tresca un impudico intreccio d’amore illecito
La vita è esistere sopra una
Banzicallera o altalena
Se la vecchiaia è decrepita
l’infanzia è stata smagliante
Sull'ambizione.
Forse Abele non era ambizioso come Cesare, ma quale successo migliore dell'essere il prediletto di Dio(il figlio unigenito verrà dopo e gli farà fare una fine inesorabile, come quella che i cavalli di Poseidone fecero a Ippolito figlio di Teseo, straziandolo come un debitore insolvente)? Perciò il forse geloso Caino, l'uccise con la leppa. Ad ogni modo – può darsi – che l'ambizione sfrenata corrompe i costumi degli uomini che generano le leggi per contenere i cittadini.
Ma come?! L'inconscio sarebbe il male che abbiamo nascosto in noi? Non ci credo. L'avrei sentito, visto e conosciuto. L'ambizione, come l'istinto di vivere, ci accompagna dalla nascita? Bugia. Una delle tante. La mamma sa che un figlio può esser meno buono dell'altro. La mamma sa tutto del figlio finchè non si sposa. E poteva essere terribilmente cattivo anche prima della visita di leva. La mamma è la sola che sa quel che ha fatto, e solo in questo il sesso si differenzia: nel concepire, tutto il resto è uno, uno è il principio, il maschile e il femminile è nulla se a uno manca l'altro, è quel che si dice uomo si potrebbe anche dire donna, uomo donna capace di tutto quel che fa: dottor Jekyll e signora Hyde;
- non si conosce danza funebre -
- lugubre è la sepoltura della salma -
Le attitadore accompagnano la composta nenia
muovendo le braccia sedute accanto alla salma.
IL ballo Sardo Dillu e Tondo (quando la coppia balla dentro il cerchio lo fa con la forza dell’agilità)è in sintonia con la festa del Santo e in armonia con lo stato dell’animo governato dal divino organetto i cui precetti sono affidati alle mani del maestro di turno. Son balli seri (le coppie di ballerini son tanto serie che pare non abbiano mai visto un avvinazzato), con movenze ripetute e poco varie, balli di pastori in polpa col riposo mentre il gregge pascola e contadini coloriti dal sole nel faticare sui campi inondati di vita immortale
L’immaginazione è l’idea(principio del pensare) per occupare il corpo inattivo.
IL corpo se ne infischia di saltare sulla luna e di contemplare il globo terracqueo.
Al pensiero invece è ciò che più preme.
La realtà è il suo continuo mutamento/movimento fino a:
ciò che è così, può anche durare fino a seccare le foglie di tabacco,
fino alla energia degli schiavi, del bestiame manso e delle macchine a vapore
Se alla realtà si vuole attribuire un' inizio esso è il nostro nascimento,
quando ci appare il celeste del cielo, la nostra nascita senza saper ridere,
fino a riconoscersi negli altri e raggiungere quel che vediamo
la cuffia del pensatore
Il pensiero è come la scintilla della pietra focaia:
la reazione del cervello urtato dalla pietra focaia
che sprizzando diventa mente e produce idee o scintille
La mente è la reazione del cervello quando viene sfregato dai sensi
-(pietra focaia)- a registrare le cose del mondo e i loro affari
Il pensiero prende forma nel presentarsi alla luce pubblica
Pensiamo a come fare gli affari nostri
Il pensiero è il collocarci nella realtà circostante
Immagino il pensiero come movimento: pensare – a - qualcosa
Cos'è il pensiero? Cosa sia non so.
Che sia come il caso irrequieto che fermenta
nel caos tempestoso per puro e quieto caso.
Perchè nasce, ditemi, il pensiero?
Un capriccio dell'aria celeste e della terra nera?
Partorito dalla mente e nutrito dal ventre del mare salato?
Ditemi, come?
Chi lo genera lo seppellisce e lo culla nella tomba
chi lo sa presto risponda
alla domanda come Dio comanda.
Visto nelle verdi valli e sentito negli aridi deserti?
Prende il latte dai primi suoni della lingua?
Un capriccio del creato, dal tatto è allattato
col buon gusto del palato è allevato
e ben'educato dall'olfatto delicato.
Ecco: il nostro pensiero è un capriccio di Dio Presidente del Mondo
e dell'universo senza limiti che si tormenta alle sue spalle
col pungolo della vecchia cricca al motto:
Non sempre gli occhi grandi vedono più dei piccoli
Bambino, non si da da mangiare agli uccellini!
Padre, ma son creature di Dio.
Si, ma devono rimaner leggeri per volare.
Che vuoi fare da grande? Il minatore.
Quale è il tuo animale preferito? L'angelo della primavera.
Cosa donerai alla tua sposa il giorno delle nozze?
I bei grappoli che l'autunno colora d'oro.
Quando succede che chi lo merita non paghi il giusto fio
il dio monoteista rimasto in campo guarda dall’altra parte.
i tre limoni del Gran Libro...
Il mondo è eterno; le fave e i piselli non di meno.
Sento i torti commessi, i dispiaceri dati, gli sbagli fatti, i malumori che ho causato!
nondimeno sento le ingiustizie ricevute, le offese sopportate,
le umiliazioni subite, le privazioni impostemi?
perciò Pepp'antoni beve vino e se ne infischia
di non saper parlare sottovoce e teme di non sentirsi;
poi suo maestro amico fu un rattoppino sordomuto…
ma non per lui apprese a gridare
Aldrovandi: cittadinanza Bologna a madre. Bene.
Mi da motivo di credere che Iddio rovisti davvero nel cuore degli umani. Bella. Lei, Signora, è bella. Come bello è quel che ha fatto. Bella la discesa in piazza. Belle le parole dette. Signora, siamo nati per la bellezza del mondo. Signora avrei voluto essere il padrino di suo figlio; non gli avrei donato alcun orologio, perchè il tempo lo batte il cuore. Ma, ne sono certo, avremmo bevuto del succo di Dioniso e del vino che mancò a Cana. Signora: bevo il buon vino, anche da solo, e nulla mi commuove: lei ha infranto la mia difesa, opera, badi bene, di Efesto, lo sciancato che batte il ferro rovente; ha sciolto la mia armatura e mi ha commosso; perchè l'unica certezza che mi è rimasta è che solo la madre ha cura del figlio. Perciò tifo per Clitennestra, a cui è stata strappata la prima figlia, data agli umorali dei marini per non rompere i remi.
La taverna accoglie gli affanni e li rilascia brilli:
sii coerente quando entri, dice Zomaria Zigottu, e bevi il chiaretto di Cana.
Non puoi passar la sera a ciucciar bon-bon. Bevi e resisti agli affanni.
Impossibile sottrarsi alle pieghe del mondo.
Dio, la donna bella è quel che mi manca.
Le riconosco: ricamano all'ombra
le femmine perbene, nel cortile del Nordamerica.
Tenevo conto del latte, cinque litri ne consumavano ogni giorno.
Piunca Papassa - calda come una calza di lana e dolce come l'uva -
infilava le mani tra i capelli e sorrideva
davanti a Donn'Elène Kuleispriku che cantava mentre ricamava.
Mio è stato il destino dell'attor giovane:
innamorarsi della bella prim'attrice,
salda di gambe e lombi da lavandaia.
Ama la tua donna – mi dissi -
come la parte migliore che ti manca.
Una rosa alla mia bella,
un giglio al suo ritratto,
un geranio al suo ricordo che muore con me. p. 121
Candho bata’ite remare ki sa linna sicca
bi keret carena sambenosa.
Dalle brutture che avvengono nel mondo
vien da pensare che siamo stati abbandonati
a noi stessi dai reggenti olimpici e dal celeste monoteista
sul prato del Cuzone col rigoglio della salubre malva sgennargentu, monte Linas e Limbara
Gli scaltri, battezzati nella chiesa della Purissima, sulla riva sinistra del Cedrino (dove le fanciulle dell'acqua pura, intrecciano ghirlande con i giunchi per cagliare il latte e solo dopo il lavoro con verdi steli infilati nella crocchia, cavalcano le canne del fiume ornando con fiori d'argento il loro riso, come si usa in primavera a Lucula e in Baronia), simulano noncuranza per gli affari che hanno a cuore e perorano per ogni inezia, la provvidenza, la parità uomo-donna e la giustizia divina che non manchi mai. p. 17
Quando parliamo dei massimi sistemi
ricordiamoci di essere umani mortali e uguali
come le uova delle galline del pollaio nell’aia.
alla fine d’ogni speranza ci sarà sempre
l’impronta viola del suo lieve pizzico.
La sommità delle cose non ha che l’immagine appuntita
Le faccende terra terra non scavano oltre l'inferno.
Quando un militare graduato dice che un soldato non è normale
si crede perlomeno un garzone della bottega di N.S. Iddio.
I grandi nasi d'Irillai son dei contadini;
ai pastori son riservate grandi orecchie;
gli artigiani hanno varie carenze e abbondano in diversi attributi;
i barbieri son profumati come questurini
e linguacciuti come comari pettegole,
così che parlando d'altri è di se stessi che parlano,
tanto che più d'uno, dicono,
dorme da solo in cantina perchè la moglie non lo vuole a letto,
come se ciascuno avesse saputo di qualche tresca dell’altro
Viveva nella periferia di una provincia della repubblica
al limite d’un boschetto patriottico che stava per essere
integrato nelle mura perimetrali che cingevano l’elegante
cimitero tutto rose e ori di Bosa come giardini fiorentini fioriti
e prima di uscir di casa per la spesa quotidiana
di pane tabacco e vino ascoltava l’augurale canto
del gracchio e il richiamo funesto del falchetto
allo scricciolo sul davanzale dei primi voli
e il cra cra della ranocchia sulle previsioni favorevoli
o avverse del filo d’acqua della fontanella di Abbanoa
malchiusa per divina dimenticanza
dal fontaniere superstizioso appassionato
dei buoni auspici che riceveva dal tip tap del picchio
di Sant’Ussula che dava il tempo agli scalpellini
che lastricavano le sontuose strade e case di Irillai.
Se il popolo dei credenti comandati è piuttosto ignorante
non meno che povero e misero
si può supporre per converso che i comandanti
siano piuttosto increduli e abbastanza sapienti
e nondimeno ricchi sfondati.
i fulmini di giove sull'isola cattolica
Canto ininterrotto dell’amore assente.
Perchè ?Digiuna?
L'attesa In anticipo
logora
sull’aspettativa delusa.
La speranza logora la pazienza
Ogni giorno mi sveglio con l’impellenza di portare dentro casa le uova fresche del pollaio.
Un ricordo è come una zattera
che vaga nel pelago della memoria
nella circostanza in cui la grazia
della luna è stata la musa celeste
a guidare la cometa della mia ispirazione
in cui la grazia lunare volava
da Trieste a Palermo e Roma
a mietere premi della meritevole stellina…
ho un lieto ricordo
e in questo scorcio ferragostano
invio questi versi da scambiare
con i tuoi se vuoi
nel nome di orazio
Beata è solo la persona
che vive serena beneficiando
al solo credere di vivere solo
nell’ombra di un dio celeste
Negli anni di scuola si parlava di te
come di quell’essere umano
nemico di se stesso e nell’animo
medesimo fratello dell’animale
e sempre avverso ai suoi simili
prodi sanguinari come lui
che correvano in battaglia
a ucciderne quanto più possibile
di quanti stavano in piedi
e quanti più ne uccideva
tanto più era eroico
e cresceva di valore
fino a diventare un dio
invincibile e nobile di fama
massima al comune assassino
lo sguardo è la prima luce che giunge all’animo
che poi si diffonde con la mente nel corpo
come la prima luce del sole sul mondo
che si ha da conoscere per viverci bene
Dove è necessario conoscere
il nostro corpo non meno
della nostra casa con bocca e denti
sulla soglia che si apre e chiude
alla realtà esistente
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