giovedì 15 maggio 2025

il vento di bosa


- Su biadu 'e tziu Peppantoni

hat'imbentau s'istadeia pro pesare 

una perra 'e casu e unu fermentazu

 


  “ E' un dono che possiedo, semplice, semplice: un folle spirito stravagante, pieno di forme, immagini, figure, oggetti, idee, concetti, apprensioni, movimenti, rivolgimenti, generati nel ventricolo della memoria, nutriti nel grembo della pia mater e partoriti nella maturità dell'occasione.” Oloferne maestro di scuola. Pene d'amor perdute. william shakespeare


o colui che compensa le negligenze del mondo

 ha unito le coppie e il regno

 ha fatto grande la Bretagna con la penna 

e a fatto splendere di poesia 

l'opaca corona dei sovrani della terra






I   L A B I R I N T I 





17 -XVII°




SanzirDeu venuto da occidente col vento di Bosa

sempre pronto a togliere o ad aggiungere 

qualcosa a quel che va facendo.



Sanzir Deu, il rattoppino di Bosa

 che per primo ha aperto bottega a Irillai.



Egli vorrebbe essere l'uomo naturalmente capace 

di artefici dell'intermittenza del pensare e del fare.


Pilurzi col primo gilet cucito

 praticamente addosso al cliente


La prima giacca messa in prova dal garzone

 Predu Pilurzi, praticamente con la mano manca.

Appena nato sorrise come un maestro di bottega


Il rattoppino d'Irillai da gli ultimi ritocchi 

alla settimana santa dicendo al garzone Predu Pilurzi,:

 Non stringere il naso al cane per leccarti la mano.


La prima tasca fatta da Pilurzi per la man gauche


I primi calzoni tagliati praticamente 

corti dal primo acquazzone  antidiluviano


















Non spolverare i libri, ma Leggili che forse ti piaceranno.

E nel dir ciò non penso solo ai numeri 

dei libri contabili e a quelli delle misure 

ma anche a quei libri dei ricordi che

stimolano i pensieri e pesano di più .



La scrittura non è uno sfogo 

che si arena come un foruncolo

la scrittura è la materializzazione 

del pensiero sulla pagina 

è non ha altro fine che questo: 

attuarsi e null'altro. 

Un uso successivo appartiene ad altra 

faccenda che si legga o no 

e lo si scambi nemmeno.

La scrittura (si) esprime 

e non reprime (quanto preme nell'animo). 

La scrittura è un esplosione che dura più del tuono.


Il destino son le nostre ordinarie  faccende 

mosse dalla necessità quotidiana

che fornisce la scintilla all’intelligenza



La morte è la timida e paurosa coda della vita

difficile da scorticare per la “vaccinara”

indicata per la cena dopo il funerale.



Oh,  come sono contento di me

Che da me stendo le mie riflessioni 

E da me le stampo e le lego

E le rileggo quando mi vien da dialogare 

Con quel che nel frattempo si è fatto



La storia è la memoria di quanto è accaduto

 nello spazio e nel tempo 

che abbia avuto un senso per l'intelligenza



Ci sono rumori indiscreti che forse

è meglio passare sotto silenzio.



Sulla tomba di un Grande voglio sostare

che un mattino a Vevey voglio visitare

Per rivederlo sorridere sulla sua nuvola

di lievito, il Grande Spirito sepolto a Vevey.



Chi ci fa concorrenza il più delle volte è sleale.



Si, son ottimi vicini, 

ma sorridono alle nostre disgrazie.



Certo sanno quel che fanno 

nel credersi migliori di noi 

e può non esser vero,

 ma non so da chi dipende 

e me ne infischio 

come di chi beve a scrocco.



Beati son quelli placidi e 

contenti della loro impotenza.



Mi piacerebbe non appartenere a nessuna classe

perché mi pare che gli spiriti affini non abbiano classi

poi non mi piacciono i criteri selettivi 

perché creano e forzano le differenze tra gli uguali

e ciò suscita una voglia d'ordine dove tutto è relativo

 e non vale nemmeno l'ordine di arrivo né quello di partenza.

Forse ammetterei i gruppi di canto e ballo 

fino a che non si prendano di punta come due carciofi 

spinosi penetranti nelle carni e dolorosi all'osso.

Ahh, al dolore preferirei l'ilarità dei cavoli 

a tutte le ore del quieto vivere.



Attorno a noi tutti sono Maestri nel compatire i nostri errori

Si, e sono anche i più solleciti nelle disgrazie

come gli avvoltoi che precedono i vermi.



 le ladre


Devo essere ragionevole 

ma è il rancore del mondo 

che mi inasprisce l'animo.



Devo credere in Dio per punire 

chi ride degli sciancati.



Devo esser minchione per sopportare

 stupidi, illusi e incompresi.



Voglio stare sulla terra, 

non abbarbicarmi alle nuvole 

che causano più di una burrasca sul Tirreno



Solo Iddio fa ciò che vuole

perché solo Lui può tutto.



Il portentoso inganno del gran Dio 

è averci fatto e abbandonato.



Fossi stato un tocco di campana 

sarei stato veloce come un refolo

sempre contento di comunicare

 il suo suono con lo zufolo



Chi non è soddisfatto del suo stato d'animo

 non vede l'ora di comunicarlo 

al suo confessore per essere compreso



C'è chi rimprovera i frati perché nel medioevo

han raschiato vecchie pergamene piene di storie

antiche per scrivere le loro orazioni.



Benvenuta la fatica seguita dal riposo

Ben riuscita è la fatica della zappa 

che cava dalla terra la bontà del vino 

che fa ebbra la stanchezza 

e ci inebria della gioia che ha accecato Polifemo



Mamma mia come sono intelligenti quelli là;

quelli a cui le cose van sempre bene

non quelli come me 

nati con le cose già fatte



Difficile darsi pace per non dover più

 pensare a niente, non poter più 

spedire una cartolina col ponte di Bosa

e la chiesa del Rimedio di Orosei

e fermarsi a far acqua sulla Trasversale Sarda



La vita, da che mondo è mondo, 

si riproduce senza interruzione

come l'aria e il vento, la luce eterna 

e le onde marine, pensare a ciò

 è un piacere che da sollievo, se hai altro

 alle calcagna che ti spinge a fare 

per restituire il mutuo della casa 

e pagare la rata della macchina 

e passare dalle rape ai ravanelli.



La persona in quel che ha fatto e fa 

conduce quel che gli rimane da vivere

come oggetto del ricordo. 

Faceva il vaccaro, conduceva la mucca 

al pascolo e la mungeva mattino e sera. 

Un mezzodì sdraiato all'ombra fu punto

 da un'estro e decise di non rientrare

più a casa e lasciarsi andare 

nella valle di Lanaitu, nella gola di Gorropu, 

nell'altura di Tiscali e nel Supramonte, 

vagare fino a esser colto dalla morte 

e darsi in pasto agli uccelli di alto volo

per portarlo a spasso nel cielo 

dove tutto il possibile è gratuito 

se l'estro vigliacco non fosse quello della fame 

sempre giovane e amica dei profeti.



Lasciate che i premi raggiungano il cielo.

È da tanto che ci mancano i profeti così saldi 

in quel che annunciavano senza alcuna simpatica 

variazione in corso d'opera, non come i poeti 

fragili e rari esteti che amano i riconoscenti 

premi per cui il giorno dopo usano ritoccare 

i loro versi per dire al mondo quel che a loro 

proprio non va bene nel purificare le anime belle

 graffiandosi tra loro con le grinfie dell'invidia 

e la prodigiosa malignità che alligna nelle mischie 

tra gli umani liberi di spirito e mortali che civilizzano 

la superficie del mondo resa come le chiappe 

tremolanti del sedere dalle tremende miserie naziste 

nello scardinare la giustizia, la difesa della legge 

dalla barbarie che annichilisce l'umanità nelle persone

e mostrano le mani pulite da creatura nata da poco.

Come Lady Macbeth dopo l'orrendo delitto. 



Il Giappone ha condonato il debito alla Birmania 

e annunciato che riprenderà anche gli aiuti finanziari. 

E' l'ennesima iniziativa che punta a mettere fine 

all'isolamento del Paese e a rafforzare le riforme 

democratiche recentemente avviate dal governo. 

L'accordo per cancellare 3,72 miliardi di dollari di debito 

e riprendere gli aiuti e' stato raggiunto durante un incontro 

tra il premier nipponico, Yoshihiko Noda 

e il presidente birmano Thein Sein, a Tokyo.



Bello rimettere il debito dei nostri debitori.

Ma lo rimetteranno con noi i nostri creditori?


 

I genitori desiderano i figli simili a loro.


 Ebbè?Cos’è un peccato?



La necessità (estrae) provoca 

(dai) nei sensi l’intelligenza.

Se i cinque sensi non si accordano,

 la realtà diventa un'impiastro 

dice uno con la voce roca, nell'osteria di Zigottu

ad esempio: se un pezzo di copertone

 mi pare un torroncino al gusto di

 cioccolato e in mano pare cartavetra 

e a sentirlo miagola, significa che va bene

 a fare impacchi caldi contro le piattole 

che come dice chi lo sa,

 si attaccano ai minchioni.

Zomaria Zigottu con la cantina

 piena di chiaretto del Cedrino 

ha sempre le scarpe lucidate dalla moglie. 

Ha la fortuna sempre attratta dai bettolieri, 

perchè molte mogli a Ohiai si rifiutano di farlo.



Certo è che quel famoso chiaretto di Marreri 

che i vignaioli danno in assaggio ai parenti 

ha il potere di rallegrare l'animo cupo 

e alleggerire il fardello che gli onesti 

hanno in spalla fin dal primo mattino

 quando col primo canto del gallo d'Irillai 

che dirada le tenebre (mentre qualcuno 

dorme ancora sui gradini del sagrato 

della Santa Croce e della Spina Santa) 

loro si recano al lavoro comandato 

a giornata con la scura bottiglia 

in saccoccia, col pane, il cacio e la cipolla, 

a dissodar terre per vigne e orti per 

il benessere di quelli che verranno 

con le novità del futuro e il sorriso

 del mondo nuovo col naturale amore 

per la terra che tutto regge, mari e monti 

che stanno in piedi e guardano il cielo 

per capire quel che le stelle intendono 

con la parola aerea:- Barzalina! 

A Mamone i bugiardi che mentono sul vino! 

Dateci retta e mescolate una parte d'acqua

 e una di vino! È una vera perzenia

 della creazione che terrà lucidi gli ubriachi!



Penso proprio che Iddio per sua chiara

 natura non trascuri la fondamentale 

importanza del Sistema Solare 

sa più di noantri quanto dovrebbe esserci caro 

il vecchio sistema della luce accesa tutto il giorno 

a illuminare la bellezza, il candore degli occhi 

e l'amore delle pie madri d'Irillai al ricamo 

e al rattoppo del corredo che si consuma 

come noi poveri ma puri e puliti cristiani.



La natura è fatta di grandi vasi d’argilla 

pieni di più dozzine di fiaschi d'acqua salmastra

tutti senza tappo e l'interpol con i crani lucidi 

– da sempre sulle loro tracce - 

sta sempre ad indagare su chi ci ha messo il sale



Il buon vino ubriaca chi ha il cuore molle 

come la tenera coratella d'agnello 

morto senza aver vissuto. 

Gli altri, quelli che resistono,

 li fa audaci come Aiace. 

E apprendono a odiare ferocemente

 l'accaduto con la divisione delle

 spoglie di Achille, il teatro del mondo.



Al largo di Orosei sul mare aperto 

lasciata la sponda orientale, c'è Damasco 

dove spacciano temperini di tempra speciale 

che trovan posto nelle tasche interne

 dei sicari d'occidente.

Pastori e contadini col velluto della domenica

conoscono la strada per andare, ma si

 perderanno al rientro dal Circolo 

dell'Agnello d'Oro al Muraglione d'Irillai 

che spazia su Marreri fin sul grazioso Cedrino 

come un rivolo di liquore inebriante che

 feconda la valle dove l'uomo resiste al cavallo.

Non so come definire dio,

 perché trovo eccessiva la pretesa

di chiamar per nome  l’artefice del firmamento.

Oddio, dammi la giusta misura delle cose 

che dovrei fare.



I vecchi muoiono, i neonati crescono 

e i migliori rinascono, siamo tra noi

 belli e savi come non lo sono mai 

stato tra gli aspiranti a diventar giovani

 in parrocchia, ero lo scarto dei chierichetti 

come un calciare zoppo. 

Non mi volevano e so buanche il perchè:

 potevo rovesciare il vino come poteva

 accadere a Efesto e a Edipo e tanti altri 

Esclusi ero sempre ultimo dove i 

migliori arrivavano primi a servir messa 

poi, a sentire i preti, la voce era da galletto

 e non da angioletto e avrebbero potuto trattarmi 

come un pollastro del sacro romano impero…


Facile che l'onda di mezzo al  mar ti porti 

a una malea più difficile che ti riporti

 dove t'ha raccattato. 

Non è difficile per l'onda che riporta l'anguilla 

nei Sargassi.

L'onda che ti salva nella burrasca ti ucciderà 

se gli capita di rincontrarti.

Stai dunque all'asciutto dopo lo scotto 

anche se sei battezzato e consacrato 

a qualcosa.



Paltò


Si. Dir verosimile è come dir credibile. 

Bene. Fondamentale è la casa che mi ospita 

e la legge che regola la convivenza dei molti 

nei molti paesi che han deciso di stare assieme



Il dolore sostituisce ogni altro sentire 

e quando il corpo ne è pieno trabocca

 con le lacrime di riso o di pianto.

Così diceva Merzioro al figlio Boelle 

che sentiva il richiamo del padre 

quando usava una cinghia di bue 

su cui aveva impresso a fuoco: 

sono la ragione e su un bastone 

d'olivastro incise col temperino: 

ne ho il diritto anche se ti crepi



Dal momento che siamo nati è necessario

 vivere liberati delle necessità,

 quindi evacua e alleggerisciti

Ogni coppia se non altro faccia almeno

 figli simili a loro che conoscono

 il mondo con i loro sensi, dubitano 

e hanno fiducia nell'intelligenza 

che misura le cose e cura gli 

affari del cuore, del passo giusto 

e degli spiccioli in saccoccia



Corrono voci da accertare, che gli antichi

 di Tiscali e Ohiai usassero bastonare

 i genitori per le malefatte rapine dei figli.



La vergogna viene dal compiere 

un atto meschino e ridicolo

Il sesso lo vuole la natura diligente 

come la più dolce delle sue pratiche.

Il morbo vien con la luce che colpisce tutti 

Ridicolo è chi con la cicca

 tra le labbra tira la pipa

Ridicolo è chi copre l'eleganza

 con lo sfarzo prepotente



La pornografia è affare di coppia

poi non so se gli effeminati 

si trovino in mezzo al guado

a dare i nomi alle cose delle faccende



Dai sogni si apprende a fantasticare con i propri nomi 

delle persone: Dionisio, Dionigi, Deunisi, Denys

poi le cose mostrano il loro aspetto migliore



Tifo per gli impostori al governo impostoci

dall'europa per salvarci dalla furia del

 catastrofico governo del cacico 

che in tre anni e mezzo ha fatto l'impossibile 

dissipando in modo dissennato i soldi 

delle casse dello stato tanto i bot 

circolavano come le piadine nei casinò

avendo venduto i vitelli che dovrebbero

nascere nel 3mila300trenta3

tifo per il governo della disperanza che ci tolga

 dai guai in modo politico pur dispendioso

 ma pulito, dal pantano dove eravamo precipitati 

col parlamento eletto nel 2008 e con la

 speranza di ridare i soldi a chi li presta

tifo per i governo “suggeritoci” dagli americani 

per salvarci una seconda volta dal caos 

in cui siamo stati capaci di precipitare 

col berlusca briaco che nei festini con

 putin dice anche quel che non sa di come

 è nato e con il vanitoso e linguacciuto bertolaso 

che se va a sproloquiare ad Haiti di essere il solo      

e unico salvatore del mondo dopo i terremoti

tifo per il governo  per come si è zittito il Parlamento 

di quella legislatura dopo tre anni e mezzo 

di sguaiati urlatori che non sanno fare

 una poesia, perchè non credo che calderoli 

e scilipoti, tremonti e santachè sappiano fare

 una filastrocca forse sanno copiare qualche 

frase dai giornali se hanno attenti segretari 

che guidino la loro mano, ho tifato per quel

 governo anche se non era espresso dalla volontà

 popolareperchè aveva due componenti di buon

 esempio come cittadini onesti e modesti:

 i ministri Severino e Passera. 

La prima perchè paga le tasse come gli svedesi

 con la metà di quel che guadagnano; 

il secondo nel contentarsi dello stipendio di ministro 

rinunciando a una molto più cospicua retribuzione



 Centenaria foto di Ulianov che da una scossa al mondo 

dal quale sortirà la giacca di Breznev con le tracce 

delle sue vittorie dove vegliavano Eltsin e Putin 

seduti sulla tomba di Stakanov



Le strade della mia contrada giornaliera

sono lastricate di frammenti scritti 

a commento della Cassola Pasquale 

che contiene la sublime mansuetudine 

del sapore eccellente dell'agnello da latte.



Nella strada, nell'esperienza di tutti i giorni 

capita di intravedere la verità in un momento

irripetibile. Giorno dopo giorno.

La verità è il riconoscersi nel vivere insieme.



per i pancioni paganti



Fin dall'alba del giorno e della notte dei tempi 

cantano e danzano i contadini e pastori d'Ohiai 

che vedendo il Cedrino scorrere si dissero: 

Possiamo farci un ponte d'oro; 

trifoglio da una parte e latte dall'altra. 

Ora finiamola con la poliandria 

e ogni coppia si faccia i figli suoi



Leggi cose belle e vedrai che molte di esse 

ti riguarderanno come i capricci del giorno.



Si dice che chi ha sale in zucca 

è mosso dall'interesse nelle cose 

che fa e si dice anche che chi muove

 soldi cerca profitto e chi comanda 

degli uomini obbedienti

si crede il padreterno



La madre e la moglie insegnano al buonomo

 il buon gusto e a distinguere i sentimenti

 che aleggiano nel mondo e quindi adottare

 quelli nobili adatti solo allo stile della persona 

un pezzo di sughero non ha stile

 se non diventa tappo e galleggia

 leggero sul liquido in cerca di zavorra



La ragione è componente importante della vita 

di cui è un'ospite di riguardo 

pertanto non è assurdo esistere

 se l'esistenza è ragionevole.



Nulla più del vino in cantina fa capolino.



Il primo compito che Dio ci ha affidato

 è rendere visibile l'invisibile.



Bevi dalla bottiglia se non puoi bere

 dalla coppa e dalla botte.  

Bicchiere rotto, calice infranto, 

bottiglia senza tappo, 

non rimane che bere dalla botte 

del buon vino, cosa di cui par

 capace ogni minchione battezzato.



Sia chiaro:

 è con le vecchie parole che invecchiamo.

A proposito.

Si dice: vecchio come un proverbio.



Immagine e Ritratto di Dio: 

uno è quel che si dice

altro è quel che si sente. 

 Ma unico è quel doppio di sé che si vede.



L'arte da al marmo quel che neppure Dio gli ha dato

l'idea, se non altro, della bellezza e della pietà



Nulla è più puzzolente della carne umana 

che per un vago periodo di tempo

 ha avuto idee sublimi.

Forse solo noi abbiamo l'olfatto collegato

all'idea che alla fine marciremo

 come topi e gatti.



Sulla crisi delle vocazioni...marziali di camicie

 nere e brune, ricordiamo quel che è stato

 fatto col passo dell'oca contro la vita



Zuanchinu E.Remitanu, primo ortolano d'Isporosile 

con la barba come san Pietro della Deposizione Baglioni

fu sindaco di Irillai e faceva cucù alla moglie 

con le mimose in mano quando rientrava

 alticcio e imponente e diceva dalla soglia

 della porta da dove i numi proteggono le case

 – dai di bastone al malandrino che ruba in chiesa

 al cherubino color del pallido e delicato giarmino-

-Eccolo a casa sua la tua dolce e delicata meringa.



Nel giardino degli ulivi ogni cieco ha in tasca 

il baiocco necessario per andare in cielo

(Baiocco, moneta con l'orbo dagli occhi bendati 

 per non vedere in che mani va)



Puro diletto: strade del mondo percorribili da me,

 divagando per puro diletto:

Non so come tutto sia avvenuto,

 so per certo che stiamo qui a giocare



Il valore delle cose viene dal lavoro

 che c'è voluto a farle e ogni lavoro

 ha il suo valore nell'utile 

necessario a soddisfare il bisogno.



I sogni presagiscono il timore di morire

 in malo modo e il desiderio di vivere

 alla meglio, senza lasciar debiti in giro 



La verità mostra di vivere nell'evidenza.

Dall'attrito sprizza la scintilla. 

Non solo diamo la parola alla voce di dio

ma parliamo di noi nel dir di tutte le faccende 

del mondo che ci riguardano da vicino

le facciamo facciamo e le registriamo



Da un segno, un punto sulla tela, nasce l'universo.



La bibbia è il libro che i preti leggono 

per ricordarsi da dove vengono

perché sono al mondo e dove andranno a finire.

I preti conoscono tutti i frutti della terra

e danno a intendere che, per

 obbedienza ne trascurano il più prelibato. 

Giammai come se l’esperienza li avesse scottati.

I preti sono stati fatti da Dio affinché con modestia 

e senza boria, rivelino i suoi Sublimi Misteri.

Il Signore Iddio ci suggerisce le parole migliori 

mentre stiamo per morire. È solo per la 

programmatica civiltà che ciascuno deve

 sapere la sua età, come ha vissuto quegli

 anni e quanti ancora conta di viverne.

La malva è l’erba prediletta da noi

 perseguitati dai foruncoli che spuntano 

in vece della coda. In ogni buona

 famiglia se ne fa uso col metodo 

degli impacchi a foglia larga,

 invece del pruno selvatico.



Chissà perchè papi e re vanno sempre sotto scorta

mi pare un orpello, un sovrappiù che ne limita

 i movimenti con la protezione di Dio e del

 Popolo che li copre in ogni frangente,

 mi dispiace, ma è proprio inutile. 

Magari rimane una banca sguarnita e alle poste 

scippano chi esce con la pensione in saccoccia  

e si sa che ogni eroe appiedato privo di mezzi 

necessari finirà con l'usare i piedi 

delle sue gambe



Questa è una manica

L'altra è al rovescio


Da come i quartieri d'Ohiai chiamano i preti 

si arguisce se sono apollinei e vanno

 dietro ai ragazzini o dionisiaci e bevono

 alla grossa fuori pasto, se il sacerdote 

è chiamato Kar'e Farkione è un buon cristiano

e appartiene al Sistema Mondiale dei Preti Scapoli:

  SMPS

billellere o elleboro

La guerra è l'ostilità dichiarata alla vita.



Belli i filari delle vigne, belle le geometrie

 di orti e giardini niente di bello negli

 individui schierati nei campi di Marte 

a provare il passo dell'oca 

col quale sfilare nelle piazze occupate



Ogni gioco avrà alla fine il suo vincitore.

Il gioco è la lotta in difesa del mio dal tuo.

Prendi parte al gioco che abitua al dominio.

Il gioco addestra alla guerra del mio e del tuo 

fino a quando le prenderà per bene 

e capire di allenarsi a un gioco innocuo

da donne che si strappano i capelli 

quando i mariti condiscono le carte 

per metterle in palio al vincitore

Io so che il gioco degli organismi animali 

nasce come bisogno del contatto fisico, 

del calore, per passare alla competizione 

e alla affermazione del più forte

 che vince e mangia per primo 

imponendo il suo dominio a chi beve 

dopo di lui

Il gioco degli animali che lottano

 li porta alla conquista della supremazia

 del capo branco

Il gioco combattivo da bambini degli umani 

mortali li porta all'esercizio della guerra 

da adulti.

L'abilità del più forte avrà anche la 

saggezza del re che governa il popolo.

La cultura non c'entra un baffo 

col gioco per vincere qualcosa.

La cultura non compete per la supremazia della forza

La cultura è l'opposto della violenza della guerra.

Il riso di chi vince al gioco rende infelice il perdente

Chi perde la guerra è morto da inutile superfluo

La cultura ha cura della vita

 e delle scarpe comode.

Mentre il gioco dispone anima e corpo 

a competere per vincere, la cultura

 raccoglie cicoria e lascia l'ortica agli dei.



Inventò il cuneo

 e ci siamo dimenticati il suo nome: 

Linna Birdhe, che non prende fuoco

o :

Nessuno mi accecò, disse Polifemo.

È anche la password fu invenzione greca. 

Sesamo venne dopo. Il nome o il numero magico 

che apre la cassaforte della Rete. Dì la parola giusta; 

o il tuo numero di casa: sappi che sappiano chi sei. 

Billellere è il tuo nome. 

Elleboro è  colui che perde contatto con i propri sogni. 

Amore, chiamami sottovoce

che non ti senta quando dormo

voglio credere che sia un sogno 

per cui fidarmi di me 

certo di non dirlo a nessuno 

perché  non mi si arrossi la guancia 

che è  stata baciata dalle tue labbra!

Ahh! A nessun'altra era mai stato permesso!

   

Formidabile è l'intreccio tra la realtà  del mondo 

e l'animo umano e mutuo è lo scambio 

con le strutture che si danno le moltitudini paesane



Se c'è da dare e prenderne non mi tiro indietro, 

disse il figlio al padre re della dimora di Tiscali, 

Zikinu Marracone, che gli aveva rifilato uno schiaffo 

per aver percosso con una vanga

 il capomastro del paese 

antico cantiere di giganti con un solo occhio 

si supponeva quello che mancava a Polifemo 

che non voleva veder fumare durante il lavoro 

e alla grossa lo chiamò perditempo 

e lui gli si avventò contro  

con violenza come se fosse la madre o la moglie 

che gli nascondeva i sudati risparmi

negandogli cinque soldi da spendere 

con i compagnoni che fumano come i re

 ma si lavano le mutande per frequentare

Kikina Makarrone baronessa di Galtellì 

e del Cedrino, che sceglieva gli amici 

e gli altri sbattessero pure la porta

lei stava bene con loro 

come Gesù con i suoi apostoli

che per quanto incerta la vita

 pareva degna di esser vissuta 



 ... la spontaneità si addice alla creatura

 fino alla maturità: tutto quel che fa dopo 

deve essere im-prevedibile 

come la notte dopo il fascino del tramonto 

che con le tenebre ama confondere 

e dominare lo stato delle cose

che fanno vaga la luce del domani



Il principio del mondo è sopravvivere 

con l'attraente gravità



La vita detta le condizioni dell'affare

 infischiandosene del notaio



La vita è un'affare che ci sfugge dalle mani 

senza patteggiamenti.

La vita è una torta che non si divide 

a spicchi uguali

La vita è l'aspetto inafferrabile dell'aria



Quando i cristiani cambiarono la datazione 

greco-romana del tempo

creando l'anno zero con la nascita 

del figlio del dio unico 

per la facilità di contare in avanti

 e risalire indietro

ci si trovò davanti l'anno mille

 da calcare con i numeri 

del Signore più vicini e facili 

delle Olimpiadi e dell'urbe condita

Che non si inventano i preti per sfottere 

la gente che perde per via il timor di dio   



Il corpo è un recettore di sensazioni 

come una tal persona a modo

 che come i forti non sa piangere 

e accoglie gli ospiti sulla porta

 per farli sentire come a casa loro

comodi al cesso dove anche i vecchi

 giganti si vergognavano

di non poter trattenere l'urina come la caca



Beveva chiaretto del Mandrolisai 

e sognava scarpette di sughero leggero

 come il color del vino che beveva senza

 negar il saluto al dio del mondo e ai santi

del calendario e quando andava 

per mare indossava il gilet di salvataggio 

per farlo galleggiare come il sughero

che non l'affondava mai nel Cedrino



Geografia della contrada.

Mummua, nome della terra 

che ci regge comunque.

Orotelli paese del Frumento.

Oliena, paese dell'Olio.

Mamoiada paese di medici, farmacisti

 e infermieri come san Cosimo e san Damiano.

Lollobe, paese che osserva la povertà 

e calza scarponi col timore che: 

biscie,  vipere e rovi, se li portino via.

A Orgosolo si gioca ai dadi nelle strade, 

vengono lanciati in ogni direzione 

e l'abilità sta nel raccoglierli

invece di giocare a carte.

Lucula paese con la fede sempre

 viva per averla sempre vinta.

Oniferi, paese dove la vita è pensare in due, 

parlare bene degli altri e fare affari con tutti.

Galtellì sotto il Monte sul Cedrino

 con l'eterno ritorno delle acque.

Orane ha le primogenite maliarde 

di bellezza e femminilità.

Orune. Anche i galli hanno il petto di pollo.

Durghali o la mal/nia della femminile beltà.

Bitti Mannu. La vita è la linea di quel circolo 

che dura di più perchè congiunge nascita e morte.



Attrazione della grande città 

dove corrono le merci migliori 

e devi star lì per carpire la liberalità del mondo

ma le anime vaganti non ti guardano in faccia 

quando c'è da arraffare e ti spingono da un lato 

per stare al tuo posto nel vuoto nulla dell'esilio 

lontano dal tuo paesello fiorito come un cimitero



Del dir di piccole cose che accadono in paese

e non sfuggono all'esperienza dei vecchi savi 

ultimi rimasti dell'apostolica dozzina

 del Contone Ballaloi

Il babbo del mi babbo e il su babbo 

piantavano alberelli nelle case chiamandoli 

ceppi della necessità,  l'alberello dei bisogni 

insopprimibili al cui tronco aggrapparsi 

per non cadere durante l'esercizio 

e si respira di sollievo levandosi dopo la bravata

non lontano c'era una gran fossa dove i cani 

del vicinato lasciavano le feci ligi al decreto 

municipale sulle defecazioni in ambiente urbano

in ottemperanza ai suggerimenti delle organizzazioni 

igieniche sorte per la tutela dell'infanzia dal letame 

che le scimmie del  bosco liberano al volo e di corsa 

i bisognini come le rondini maschie e femmine veloci 

come bambini che corrono per non far tardi a scuola 

se no il maestro li sgrida e nega loro il permesso 

all'ora del bisogno e i bambini allora  piangono 

al farsela addosso come spesso succede ai babbi 

ubriachi a Irillai e a Ohiai B. come nel resto del mondo... 



Per l'amore che mi ho e il rispetto che mi devo 

temo di cedere alla mia inclinazione a sbagliare.

Me lo scrivo per timore che mi sentano dirlo in giro.

Quel che so di me lo penso degli altri.



Ogni frate ha il Cordone del suo santo 

per non impiccarsi con le proprie mani 

col cordone di un altro

egli che ha rinunciato alla guerra 

a cavallo in nome di Gesù Cristo



-i numeri del modello-



Non so come facciano papi e preti 

a conoscere la volontà di dio che è imperscrutabile 

Dio sa tutto di noi

e per noi è blasfemia supporre qualcosa di Lui

Dir Dio onnisciente è spettegolare il Suo mistero



Kant fa del suicidio un delitto

 perché manca del dovere verso gli altri 

sottraendosi all'obbligo di vivere (in comune?).



Dì all'avvocato quel che hai fatto: 

è affar suo presentarlo alla legge 



Il buio nasconde l'errore 

perciò crediamo nostro il dovere

cercare un senso anche nelle cose 

che forse non l'hanno proprio



Volano a marzo inoltrato le rondini sulla Baronia

che han lasciato l'Africa a Carnevale

dove suore e frati passano il tempo a dir rosari

col pensiero volto all'orto e alla vigna



Una donna incinta al volante di un carro funebre



La vita è la presenza di Dio

 che ci sprona a resistere alla morte



La morte è l'assenza di Dio dalle nostre contrade



Dei vivi solo i suicidi pensano a morire;

 i battezzati no. Essi esercitano la

 possibilità di ritornare dal padre e dalla madre.



Il principio di non contraddizione 

è il nervo scoperto della coscienza intima e sensibile



Con la parola si forma il pensiero che annuncia l'azione



Le azioni peggiori hanno a che fare

 con le menzogne 

sulla purezza del corpo e dell'anima



Giusto il tempo porta a compimento 

le nostre cose piacevoli



Le pie madri d'Irillai piangevano, 

il primo pomeriggio dell'autunno del '915.

Immagine d'Irillai al momento dell'entrata

 in guerra dell'Italia.

(Nacque a notte fonda, come era consuetudine 

delle donne con la passione di andare a cavallo)

Sulla data di nascita di Zuanchinu E.Remitanu 

( che nacque di notte per abituare gli occhi alla luce  

e non temere il buio delle tenebre e del sepolcro) 

si congettura come sulla formazione dell'universo 

perchè la madre Mariapica d'Ohiai ha sempre tenuto 

un diplomatico riserbo per non coinvolgere il padre 

Zomaria che non aveva alibi sull'immediato declino 

della mentula appagata che abbassa la cresta, 

lui, primo ortolano d'Isporosile, che per tutta la vita 

non ha mai mostrato un'età inferiore ai vent'anni 

né superiore ai quaranta, sempre vestito di lino e di lana, 

con l'accento un po' ogliastrino e molto baroniese: 

parlava come se in bocca avesse dei numeri

 a più cifre come quelli di Fonni,

 così dicevano, no, è come quelli di Gavoi 

che per primi hanno avuto la banca 

e conoscono il valore della merce

e il cacio e il denaro e sanno aspettare la loro ora, 

il loro turno di accesso alla vita interiore

 – al mondo intimo – 

dell'individuo che è un pozzo senza fondo 

percorribile dalla nascita gioiosa alla morte affannosa 

che ferma alla porta e solo tu puoi sentire che dice: 

Sono venuta per ucciderti, come fa il sicario con la vittima...

Se qualcuno deve farlo meglio che sia tu 

– demone o angelo - 

che non sai far niente di più prezioso

 che togliermi la vita…

Piangere sul dolore aiuta a resistergli.



L'agenzia Fitch sostiene che continua la "fuga" 

degli stranieri dai bond governativi di Italia e Spagna. 

Secondo Fitch in Italia Bot e Btp nel 2008 

erano per il 50% in mano agli stranieri

 e a fine 2011 la percentuale e' scesa al 32%.



Si va da dove si viene: 

dalle costole del diavolo, 

Totoni Kosta mangia cavolo, 

dice che sopportare il dolore è divino

Una cartolina?  

Saluti da Kiskeddha Korjiola

 pedibella

e Kikinu Kadena noto Kiolu


tutte innamorate di Cris il bello,

amante della ginestra


il paziente rattoppino Puntacuta come l'ago

che del caso fa il re del mondo

*

La pazienza è la virtù espressa

 dal muto tempo che quando parla balbetta

*

Son le cose minute come le stelle

 che brillano in eterno

*

Per scorrevole che sia il buon vino

 va di traverso in mezzo al respiro

*

Non sono veritieri i meriti appesi

 sul lato sinistro della giacca

se sul lato destro mancano

 i segni grigi delle colpe

che bilanciano con leggerezza l'indumento 

rendendolo nello stesso tempo 

caldo, fresco e protettivo

ed elegante

*

Un bel Paese fa sempre gli esempi 

anche se sono negativi. A ciò il passaggio

 iniziale è stato: cercare di capire sulle tracce 

del codice sbagliato di Gr, lo studio è confronto

 di risultati in un ambito di lavoro, cioè di 

gruppo e quanto  vale per la scienza vale

 per l'educazione e la forma politica,

 gli esempi servono a capire e un codice 

inadatto dà risultati sbagliati che confrontati

 nel gruppo vengono chiariti e corretti;

con ciò si arriva a: la conduzione della politica

 del bel paese da quotidianamente esempi

 di fatti scorretti, disonesti e maleducati 

nella sostanza e nella forma, quindi dove 

gli affari delle cose esigono snellezza 

si appesantiscono i corpi, contro la chiarezza 

si fa confusione e alla giustizia si sostituisce 

l'arroganza, la famiglia che spende male più di quel

 che guadagna ammassa debiti difficili da restituire

allo stato è quindi necessaria la capacità di introito 

e di spesa, per esempio: in periodo di pace

 non si spenda un euro per la guerra di difesa

 preventiva, quindi è necessario per non aver

 nemici non mandare marò armati a spasso

 nel mondo; gli assassini vanno tenuti 

a bada, si, e preventivamente a casa

e così di seguito con opportuni esempi: 

senza buoni esempi chiunque negherà di aver 

tracce di marmellata nelle dita e dire come 

l'elettore che non perde un voto: 

voglio essere rappresentato da un delinquente

 perchè fa bene i miei interessi.


A carnevale faceva festa in strada col suo asinello; 

era un festaiolo, ma molti lo tenevano a distanza 

perchè in una lite col fratello si punzecchiarono 

con uno stiletto e uno dei due finì all'ospedale. 

Con lo stesso arnese in mano era capace di bravata 

e inseguì un capocantiere che l'aveva licenziato. 

È tutto pepe, dicevano gli amici. In fondo è buono: 

basta non provocarlo con la solita vecchia marrania. 

Se davvero ti sei convertito, mangia il presciutto d'altura. 

Ma sono battezzato! Si, ma mangia il maiale; 

che lo mangiano anche i poveri, deboli e malati. 

Anche gli sposi novelli, perchè?


Nesssun paesaggio rievoca la solitudine 

meglio dell'animo desolato del contadino

che nella luce della sera non vede la 

pioggia necessaria al campo coltivato

e un po' anche ai fichi che non maturano



i dietro per sportivi e sedentari

Fa forse felici ridere degli infelici?



Quelli del Sistema esclusivo

Il Circolo degli Esclusi

Il sistema mondiale dei preti

Quelli che si umiliano per occupare la prima pagina

Quelli che si vestono stravaganti e collezionano 

parrucchini colorati e fan carnevale tutto l'anno

Quelli che aspettano l'aurora del nuovo giorno 

e la primavera dell'anno nuovo come se fossero 

i bruscolini promessi - buongiorno! 

buongiorno agli sciocchi e ai savi! 

bongiorno! bongiorno a chi dorme  in piedi 

e a chi è caduto dalla sedia! bongiorno! 

buon giorno a te passante 

e a te stanziale, buongiorno! 

bongiorno al prete e anche

 al sacrestano, bongiorno! 

bongiorno al bettoliere che al vino

 aggiunge l'acqua della fonte perenne,

 l'acqua della vita pura, buongiorno! 

buongiorno al giorno che manca

 all'anno persosi per strada, 

bongiorno! buongiorno alla notte passata! 

buongiorno al gallo d'Irillai e alla corte

 delle sue galline ovaiole, bongiorno! 

buongiorno a chi passa e a chi si ferma, bongiorno! 

bongiorno all'attimo fermo che ritorna 

al fratello scalmanato senza requie! buongiorno! 

bongiorno a voi stelle del cielo di sopra! 

buongiorno alla luna

 che si specchia nel Tirreno, buongiorno! 

buongiorno al mare di Bosa che

 ospita il sole a cena! bongiorno! 

buongiorno alla tramontana d'Orune

 e alle cantine del Mandrolisai!



I civili borghesi dell'Alighera non disperano 

per le avversità dei giorni in corso 

essi hanno l'eternità del vasto mare

 davanti agli occhi, noi

 malinconici vorremmo essere come loro 

e salire sui tetti come i gatti 

e gridare il nostro sconforto alla luna



Qualunque cosa faccia

 rischio di farla male e deludermi; 

ma siccome non posso mancarmi di parola, 

voglio essere alla mia altezza e stare insieme a me.

Scusatemi, dove sono le mie parole?

Il cacciatore con la vista acuta vede oltre i cespugli 

della selva o perlomeno ci invia prima i suoi dardi



Lo spavaldo guerriero che ha visto Tripoli

 e ha attraversato il Brenta: 

a lui il ricordo di come destreggiava la roncola 

e le frittelline dolci di farina e latte. 

Ha vissuto come Iddio ha voluto. 

Abbia pace ora accanto a lui.



bongiorno Sardegna alla deriva nel Mediterraneo, 

bongiono! 

bongiorno a badora madre di pilurzi, 

bongiorno ovunque tu sia, 

bongiorno a chi ti tiene compagnia! 

bongiorno all'inventore del vetro 

e al ragno suo fratello! 

bongiorno anche ai giocatori di carte 

che a fine partita non si accoltellano.



L'umanità è l'uomo e la donna:

 la femmina e il maschio; 

il padre e la madre: è lei che lo fa e lo allatta, 

è lui che unisce e salda.

La perfezione: lui e lei, il resto è fumo, aria trita, 

incenso turco, odore di sacrestia, vapore d'osteria

Giove avrebbe voluto concepire Atena e Dioniso; 

Dio avrebbe voluto fare il Figlio senza la Madre. 

L'ha detto Bobore Rigulizia.



Bih a Gaetanu - che non conosce l'inganno - 

con la testa ondulata come il mare

e siccome nel mare sanno sputare i pesci 

così  lui sputacchia come la madre

 che lo inondava di saliva 

a ogni spavento di chi sa qualcosa 

dell'agonia della morte senza veleno

ma agghindata dal dovere imposto da tempo

a cui obbedire come i carabinieri al papa

con l'aroma del vecchio incenso turco

e non da mangiatore di spezie

 e di fumo di osservazione



Aveva

 – il grande avolo di Gaetanu Conkicanu - 

i capelli ondulati come il mare increspato

 e sputava come i compaesani di Gesù

 che si rifanno a Daniele 

come nome (da noi Tanielle) vale una profezia, 

un nome nel deserto, con una moglie casalinga 

con la pancia bianca come una monaca 

di nome Taniella che - con l'ampia gonna 

a pieghe - quanto prima figlierà 

come Dio comanda e che un giorno

 dirà alla mamma: sono come mi vedi 

anche se guardi da un'altra parte 

e penserai a me che sono carne 

della tua carne; 

tutto è, o dolce mamma, 

un semplice mi pare. 



L'eleganza del corpetto per lo spiantato

L'intuizione vale anche senza conclusione



E a me Breivic il cornutone del nord, pare un figlio...indesiderato



Le rivoluzioni si dice che svuotino le galere, 

la reazione le riempie comunque di nuovo



L'eloquenza è il dire elegante 

e l'eleganza è l'indossare l'abito eloquente



Mentre odori e profumi volano invisibili 

i sapori invadono i cunicoli del labirinto



I profumati petali delle varie rose 

che dilatano i cuori innamorati 

non saziano lo scricciolo tra i rovi 

e li secca il vento come le spine



La bellezza non ha forma né contenuto: 

essa è l'aria libera dell'idea che fa pensare

Simbolo del pensiero

 è l'immagine della parola scritta



Dalla capacità di ricordare ha vita il pensiero



Dalle sensazioni intuisco la saldezza del mondo 

capace di resistere alle catastrofi tecniche 

alle sconfitte fuori casa 

e alle rebotte dove ci scappa il morto



L'omicida sa che nessuno lo perdona 

se non lo ha fatto la sua vittima.



Il perdono è la rinuncia alla vendetta 

non alla punizione del colpevole  

non al corso politico della Legge 

che punisce l’omicida e lo condanna 

alla vergogna dell'esclusione 

da  cui ci si libera uccidendosi



Col dubbio di esistere mi rifugio nel sonno 

di Polifemo e nei sogni che Nessuno fa.



Il suolo che non ospita la mia ombra

 non è disposto ad accogliermi: 

altri più simpatici lo calpesteranno

 con le ultime carabine del mercato.



D'ora in poi rinuncio agli spazi

 non percorribili dai miei passi.

Tecmessa o la voce della ragione 

inascoltata da Aiace Telamonio.



Finchè siamo in vita comandiamo come re 

e obbediamo come reclute; 

da morti ci raffiniamo consumandoci 

come cime montane o seccandoci come cardi



Ai vedovi – signori dei mari dell'Asia,

 del gran Campidano 

e dei bassifondi d'Irillai e di Lucula 

che ardono come legna secca nell'inferno - 

si addice il vino di Ohiai B. quando l'inverno 

gela i loro piedi e sfibra loro il cuore. 

Bevano d'estate il Mandrolisai! 

E i vini ogliastrini agli spuntini!

E a chi non beve gonfi Bacco il piede!



La democrazia nasce dal basso

 e cresce fino a diventare gerarchia 

che – come un gigantesco imbroglio - 

pare calata dal cielo.

Se non la democrazia

 cosa opporre alla guerra civile?



Che fare della discordia tra capitale 

accumulato nel passato e il lavoro

 degli operai che senza faticare

 non mangiano? La dittatura?



Con i demagoghi l'arbitrio

 è l'uso personale della legge



Con la sopraffazione fa capolino

 la superiorità della razza



Chi reclama nuove Provincie

 prenda quelle che abbiamo in più



Generali e strateghi simulano (giocano al-) la guerra 

per sapere quanto viene a costare tutta la faccenda 



Tocca a me. 

Il mio nuovo dio è Dioniso il sorridente 

che diffonde il profumo del vino 

della botte giù in cantina

 Ma, dicono, il riso porta il pianto. 

Bene, metterò la maschera del riso. 

Al capestro il cinghiale che danneggia

 della vigna il capitale. 

Dioniso, il dio della sempre eccellente annata. 

Sia sempre benvenuto il vino buono

e l'aceto all'insalata delle galline

le galline all'ospedale, l'ospedale a chi sta male 

chi sta male all'aldilà dal buon Gesù 

che il vino sapeva farlo con l'acqua di quaggiù. 

Il vin di farmacia non lo bevo, mi sa di sciroppo.

Bevi, Macocco, il vin del cieco baiocco.

Si lo bevo e ci intingo il biscotto.

Anch'io, per dio e il popolo, son Nannicocco

che prima non beveva e ora non ne lascia.

Chi assaggia il vino di Gesù non lo lascia più.

Tutti in cantina a ber la medicina.

Tottus a su zilleri a ridere e brigare chi sue Marreri.

E bevete finchè ce n'è prima che ritorni il re.



La vita è quell'affare

 che è stato affidato a ciascuno noi  

per condurci in proprio, mano nella mano

 fino alla fine del vicolo cieco, un sepolcro 

dove veglia Mummua, come da piccoli 

chiamavamo la notte, una figura lunga 

come l'ombra notturna che all'alba

 scompare nel vicolo e, come la terra 

nel cielo, non sa dove parare: gira a vuoto 

ogni notte senza saper dove andare. 

Come la terra ho detto, è noi sopra, chi felice 

e chi sempre a far dispetti ai vicini 

e a far - di nascosto - le fiche agli invidiosi


Il papa per quanto sempre vestito

 di bianco come un'innocente

 che se ne sta nel bel mezzo

non avrà mai la fluorescenza

 che emana dal Dio degli umani.


il giro manica elegante

e  il raffinato doppiopetto a girocollo



Il re, come ogni persona a modo, 

una volta sistemato in trono esercita la grazia 

e nomina il soldato più fedele e coraggioso, 

suo aiutante in campo e in tenda; 

come il presidente un segretario di fiducia 

e il pontefice il suo confessore latino e ortodosso



I servi alla mano son quelli 

che giocano d'anticipo 

con i padroni e sanno da come

 il capo chiama se si tratta del vaso 

della notte in campagna o del far

 le commissioni alla padrona fuori casa 

per limitare le sfrenatezze intemperanti 

delle persone focose che non mancano di nulla



Dunque, come ogni anno, alle Ceneri

 si bruciano le vecchie maschere 

e ogni giorno sulla terra si avvicendano 

colture, uomini e idee, cionondimeno 

ognuno – ciascuno nella sua comitiva  

è come isolato nella folla allo stadio, 

da padre pio e al concerto, nella pubblica 

piazza, nel gran luogo dell'emporio, al museo, 

nella sala di lettura, quasi come quando 

se ne sta a casa a scrivere 

anonime lettere d'amore 

e leggere le lettere degli amici defunti



Sulla mia buona o cattiva sorte

 mi riservo una dichiarazione 

alla fine imprevedibile della mia carriera.

Per ora ricordo la gioia della mamma 

quando vide che stavo in piedi, sulla terra ferma.

Dopo l'inizio della vita stretta nel labirinto, 

alla fine ci si stiracchia come

 attratti dalla bellezza dell'ignoto

e poi distendersi alla quiete eterna e immemore.

Non è dei nostri chi è esente dal dispiacere 

inesorabile che accompagna all'agonia; 

forse è quel superuomo che ci ha preceduto

tempo fa nell'aver vinto al lotto 

un sacco di fave secche

 per il suo puledro da corsa



Gli offesi e gli Indifesi.

Non ho armi; non so usarle e le temo; 

ma, avendone, finirei per usarne? 

Le userei se dei prepotenti in strada

 mi impedissero di passare? 

Persuaderli con un sorriso? 

Forzare il blocco? Chiamar la legge? 

Cambiare strada?

 È tempo che cambi l'aspetto del mondo; 

proprio ora che ci sono io? Si disse Amleto. 

C'è sempre un io in gioco nel tempo 

che è sempre gius/nto in tempo 

affinchè siano chiari i meriti di ognuno,

 senza omissis, a cominciare 

dalle gerarchie dirigenti in sospetto d'intrighi 

e scambi tra lestofanti scampati alla forca, 

al rogo (che accendevano) e alla galera.



Una buona educazione comprende almeno 

la conoscenza di tre lingue: 

la lingua madre, il dialetto del babbo,  

e quella necessaria per girare il mondo

 che tiene il passo delle stelle





Sas turturas, Lillina e Diddina Baionetta, 

gemelle d'una sacca 

nate in grazia di Dio da Marieddha Marionetta 

concepite con un'allegro demonio di passaggio 

senza nulla d'infernale, un basco blu 

che votava a destra, 

pagato per sparare al bandito che terrorizzava 

i possidenti del quartiere quando uscivano

 di casa per andare al Nordamerica, 

tempio chiuso del piacere pagano 

e ridere di gusto alla luce del giorno per avere 

quel che le mogli negavano nel buio della notte 

come piangendo il morto in casa

Così Jakeddhu Ghimisone, 

un tempo acerrimo nemico di lepri e pernici – 

figlio di Gonario Gherdhone, come lo chiamò frà Ignazio 

sulla via di Laconi - faceva il diacono (o colui che vive, 

come se non fosse dei nostri, dall'esterno dell'edicola, 

il famoso spazio delle idee alla moda, 

fuori dalle controversie della gente nel mondo) 

e portava i messaggi del prete,

 indizi di Dio e della Madonna, 

di sposalizi felici per metter su casa 

e di brillanti sventure che lasciano macerie

 nel deserto...bel mestiere quello 

di Ghimisone, come saper fare presciutti 

e vino o fare il barazelos campestre,

 darsi per sempre a Dio, 

che conosce il linguaggio dei frutti e dei fiori 

e non ama mostrarsi in pubblico se non costretto 

dal bisogno di parlare con qualcuno che stima 

perchè non concede i suoi favori alla cieca.

Così Jakeddhu, che credeva in Dio pro duos 

e non pensava ad arricchirsi, ebbe una madre 

naturale e una moglie che naturalmente

 l'abbandonò al suo magro destino

 (con la vita sottile) senza fargli un figlio 

legittimo, ma lui si ricordò sempre di lei 

che aveva amicizie oltremare e raccontava 

storie di donne adulte in pubblico 

e in privato che non vale la pena commentare 

per via del matrimonio andato male,

 anche se molto si cantò alle nozze, 

si bevve parecchio e si giocò più di una morra 

e non mancò qualche zuffa tra primedonne 

e cavalier serventi che schiamazzano 

dove il vino è scadente, fanno per svago 

tirassegno nelle bettole e contano sul caro avvocato.

A detta della nuora, la madre di Jakeddhu, 

figlia di Laisa Laiddhona mala a morire

 perchè liquidò tre mariti, donò al vescovo 

un calice d'argento per avergli sposato 

il figlio unigenito sotto buoni auspici.

 Ora lo farà sacerdote, almeno fino alla 

pensione quando raccoglierà i petali 

che cadono alle rose.



Non voglio impormi nulla oltre l'onestà.

Non temo di servire in privato - e per bene -

 la giustizia.

Una sostanza impalpabile forma il nostro carattere 

se fin da piccoli si sente dire di non aver

 vergogna di lavorare 

e di avere in odio l'ozio improduttivo: 

figliolo, fai dell'arte con la tua vita e mettigli 

per pennacchio la coda d'un gallo,

 un fiocco nero a cravatta d'avvocato 

che da quel che dice non si sa 

chi è nella violata intimità del cesso



La bellezza era dentro i suoi occhi quando

 guardava le cose vicine

La mitezza era nel suo sorriso quando

 guardava la luna lontana

L'amore era in lei quando accostava

 la mia mano alla guancia

La sua serenità è ora incisa sul marmo 

che la fa grave e malinconica

 come quel che mi manca.



Zikinu Kivarju.

Era gracile e nervoso - e forse anche ombroso 

come lo sono di tanto in tanto i paesani - 

poche cose l'attraevano, diceva che non sarebbe morto 

senza visitare Gerusalemme nè mai 

avrebbe alzato la mano sulla moglie e poi abbracciarla 

o dopo averla abbracciata levar la mano su di lei



Il respiro viene per primo e, dopo i ricordi, 

per ultimo.

L'essenza - trama e ordito - della vita

 è il respiro della pugna, 

lo sbadiglio della pace, il fiato della serenità, 

il soffio della beatitudine e del dolore, 

lo starnuto è

 l'estrinsecazione dello spirito assoluto,

Ma va là, disse Makone.



Sono grato al mondo che mi ha affidato la vita 

e ora sento legittimo il dovere di

 condurla con grato piacere a termine, 

con sortilegi in strada e la negromanzia in casa, 

ma sempre fuori dalla Rotonda Casa del Re, 

fino all’avvento dell’agnello pasquale 

e del capretto di natale come faceva

 al meglio Filize Fiaccone che beveva dal fiasco 

il vino nella pergola di Gonone e diceva a proposito 

delle cose che sono:

 perchè mentire senza l'intento di cambiarle?

Quando ti prende quella gran voglia 

di dire le cose che stanno come le vedi,

 perdi la pazienza, non provi imbarazzo 

e salti gli ostacoli fino a rotolar via 

come la sfera ribelle allo scarabeo.



Le cose evidenti, giuste e belle,

 hanno la divina forza della persuasione.

Che ci avverte anche del nostro 

disarmo davanti agli accidenti 

che spaccano in due le nostre cose

 più care perché più belle.



Vaga sempre tra noi l'impalpabile fantasma 

del cacico imbonitore telegenico

emulo del terribile cacico e imbianchino tremendo


Kikina Korjola andhabat'a s'arjola kene kattola 

e canticchiava col vento: Bella mia, 

tu vai via come le parole dette e poi pensate.



Dove abbonda la grazia la legge è latitante

Da quando i preti delle cerimoniose chiese

 del mondo, tolte le briglie,

 ne han fatto di cotte e di crude, 

dentro e fuori i recinti delle leggi secolari

con loro è saltato l'antico chiavistello 

del timor di Dio nel quale almeno

 i tremebondi cristiani temevano 

come prima del vangelo dubitavano 

 di essere orfani di dio padre


Y donde està l'immaginazione?



Kikina Kirone senza la cotenna

 non faceva il minestrone, 

perchè la prima mamma che l'adottò 

gli raccomandò: Figlia mia,

 fai qualcosa che abbia posto nel mondo. 

Fai figli.



Porcu Mannale – mortu dae s'istrale - 

andava a cavallo della sua canna 

con tutta la pompa del suo vecchio costume

I moderni si fanno antiquati e rustici 

e quando non indossano i costumi tradizionali 

si vestono di velluto e di fustagno 

e si interessano delle antiche usanze 

per ripristinare il passato adattandolo al moderno

imitando le antiche e buone maniere, ospitalità 

e riconoscenza che non vanno mai perdute

degli eccellenti pastori e contadini, artigiani e carpentieri

(Porcu mannale sarebbe il maiale domestico 

che serve al consumo familiare 

durante le puntuali prodezze invernali 

che durano dall'Immacolata alla Quaresima)



Ebbene, privateci pure degli Ordini Cavallereschi, 

dei Nobili Tesorieri e dei Commendatori, 

ne faremo a meno con l'aiuto di Dio 

e dello Spirito Santo che si materializzò

 in grembo alla madonna senza far danni



Morirei di fame ma non andrei mai a pescare 

in barca con al timone uno Schettino... 

Ora il morbo che ha invaso il mondo ha messo in chiaro 

che alla guida della Repubblica deve stare chi sa 

riconoscere il morbo al primo agire dell'apparizione 

-che ha aperto delle piaghe epidemiche altrove 

e non come spettacolare evento di cronaca sportiva-

e sa ragionare su come contenerlo e decidere della cura 

alla pari con altri competenti del problema in atto

e non è il Fontana governatore e lo Zaia

non può esserlo il Conte e il Bonaccini 

e ancor meno il Di Maio e il Salvini 

che non sanno far le aste senza un righello 

figurati se sanno calcolare e  affrontare 

la peste dell'anno con la chiara lucidità della Merkel

della quale anche una sua brutta 

copia sarebbe per noi la salvezza.

È evidente che il merito non è di chi governa

 il paese

ma tutto intero il merito è di chi li ha eletti.  

18aprile2020



Ulisse eroe e semidio pagano va e viene 

per il mare della vita che Nessuno ha creato; 

i santi monoteisti se ne van soli nei deserti 

senza oasi dove langue la vita in quarantena: 

è passato il peccato - non visto - un distruttore di paesi

Da come gli van le cose se ne può dedurre 

il perchè che si nasconde nel percome.

Nel deserto mare i buoni sentimenti fanno

 esuli i rimorsi. Il nostro corpo 

(alla cui natura appartiene la sostanza e lo spirito)

 - che mille anni fa era incapace di vivere in America, 

e ora è incapace di stare sulla luna - 

è una macchina mondiale fatta per vivere nel mondo 

e nel cielo con Dignità, Grazia e buona creanza. 

Urge lo stimolo. Forse dietro la necessità; 

ma non solo. Urge, in inglese “stimolo”.

Non somiglia forse fabulous al favularju 

che cuce bugie?

il bivacco degli Achei nel tempio della fortuna a Troia

Giudica se puoi con distacco e sii leale con te 

per non confondere l'ulivo con l'alloro 

e ricordati che la terra è a traino del sole 

e nella luna non si specchiano le allodole.



Parla con te quando gli altri distratti 

non rispondono 

e stai in coda al corteo e per farti valere 

alza la voce del dolore come facevano gli eretici 

con gli inquisitori, sordi per eccesso di fede 

nel Signore sul carro al Comando delle genti.



La realtà ci appartiene e la vedo lieta 

di essere tra noi, adesso, che sia nostra.



Spesso mi accorgo di aver saltato, scrivendo, 

l'ovvia evidenza e mi dispiace di esserci ritornato su 

perché mi pare che sia come metterci il dito nell'occhio



L'uomo si adatta alla donna 

fino quando non trova di meglio.



Eterna è l'usanza scostumata di picchiare le donne 

dove fa più male e più si vede 

affinché sappiano di essere subalterne.

Lo danno scontato i libri sacri che dicono la donna serva 

dell'uomo libertino e se la servitù non adempie al dovere 

prende le busse secondo il canone del gran sacerdote 

maschio che esigeva dalle donne le cose fatte per bene 

specialmente per Dio e per lui il maschio del creato.

Può essere questa la giustizia superiore concessa 

all'uomo in brache per influenzare la povera donna?

Ma che male fa la vergine che dona il suo fiore 

alla nascita di un fiero pupo nobile quanto un dio 

per essere malmenata da un violento sciagurato 

e il signore non scende dalla croce per metterlo ai ceppi 

e strigliarlo per bene fino a domarlo alla ragione 

del rispetto per il mondo dove prorompe la vita?



Anche il nullatenente sarebbe elegante

La giacca con cui mi sposerò'

se alla sposa sarà  concesso il ritorno



Un baldo caprone con le corna d'oro 

era l'unico signore della Sardegna di Tiscali 

come lo saranno i grandi re, titani con le roncole 

che a fine carriera si ritiravano nell'eremo 

e si mutilavano per non lasciar copia 

della loro possanza che sbalordiva  i forestieri

 e in coda della vita orinarono come le femmine 

che verranno sui binari della stazione di partenza



Dire, sentire, comunicare; 

la saggezza del dimenticare le offese; 

quelli del sissenosse (del si e del no), 

come una voce uscita da Borbore, 

gola settentrionale del Monte di Nuoro

che il redentore con la croce in spalla



In bella sostanza non so come avvenga

 il pensiero, che il cervello recepisca

 le notizie dai sensi lo immagino alla bell'è 

meglio perchè lo dicono da molto tempo

 in quà, così immagino un vago luogo

 dove ha sede la memoria, ma come dal 

miscuglio con con la mente ne venga

 fuori un'idea non so proprio e credo che

 la spiegazione sia solo nella mente di dio 

che non fa danni se è da lui che abbiamo 

preso avvio come gli uccelli dal nido che 

sanno imitare il volo delle madri ed evitare

 il pericolo come i padri che ne danno esempio 

avvertendoli di non andar lontano, non andar

 mai oltre la ragione

Sensi, Mente Memoria; Immaginazione. 

Immagino quel che potremmo essere.

Ognuno pensa da se per se come tutti gli altri 

sulla terra ferma che vanno per mare e per aria:

Dall'incontro-scontro delle circostanze, 

scintilla e sprizza nel cervello materiale, 

l'intuizione e l'immaginazione come una nuvola 

nel cielo della moderna e formidabile nuvola cloud



Bando del verbo nelle licenze erotiche 

che riguardano la sola intimità riposta 

nell'animo di ciascun cristiano o pagano.



Trovo nelle ore che forse mi spettano 

della grande notte e del vasto giorno, 

parole e cose che vivono per conto proprio, 

e vagano confuse le une e le altre, come 

sopravvissute, alla rinfusa, come scappate

 da magazzini e archivi chiusi da tempo

 immemorabile, in ritardo sulla realtà 

che sola riconosce le novità delle varie

 occasioni per sopravvivere sulle bancarelle 

dei mercati ambulanti



Kikinu Kisina.

Gli piaceva il teatro e frequentava quello cittadino

avrebbe anche recitato se non fosse stato 

per il cattolicesimo che per un periodo l'aveva 

portato a far l'asceta in seminario e che dir 

bugie è peccato, anche quelle piccole che usano

 al sud, quelli del Campidano irrequieti 

per natura sempre pronti alla rivolta come

 se fossero stati colpiti a digiuno dal frustino

 d'un cavallerizzo non meno doloroso 

della corruzione che ci consuma come 

l'età che se ne va



Per quanto mi riguarda conosco la verità: 

essa è quella condizione fisica che mi trattiene 

dal fare l'acrobata nel circo, di arrampicare 

una parete come un ragno e di arrivare a Dio 

con la matematica e la geometria;

o immaginare un ordigno nucleare 

in mano ai miei istinti nervosi che tremano 

al pensiero che buoni credenti tagliuzzano 

un pezzo di pelle al neonato perchè lo deve a Dio 



La necessità sconvolge il mondo

la velocità fa la differenza tra guerrieri 

santi e quant'altro: Achille è il sole maestro

e gli altri a fargli la corte con le torce 



C’è chi spaccia i mendicanti per fuorilegge 

per non dar loro l’elemosina che gli alberi 

dei tropici danno i frutti a chi li coglie



L'accidentalità del mondo e delle cose: 

butta fuori i numeri dalla finestra

 e puoi vincere al lotto



Con la prima parola detta (- molti l’ultima parola

 [forse quella sbagliata]la dicono al confessore -) 

è venuta in essere la verità e la bugia, 

ancelle dell’immaginazione che crea la novità



La mora più bella è difesa dal rovo

 che la tiene lontana come la rosa



Dio è morto in croce 

per insegnare a morire per il padre

Sì dice infatti che i maschi

 in punto di morte vedano i padri



Nel momento che credi di aver ragione 

 ti pare di aver scoperto la verità

 e fatto luce nel cielo

da uno sgabello malandato


Il coito è la rampa di lancio di ogni nuova creatura: 

col sommo del piacere e poca spesa



Non solo l’amore crea l’uomo nuovo,

 ma anche l'esercizio della violenza arriva allo scopo



Con le promesse va avanti il mondo 

e con le azioni concertate 

della coppia maschio femmina



Il cane di Pavlov non resiste all'abitudine di mangiare

 senza aver fame: così facciamo noi con paioli pieni 

di polenta con salsiccia, pecorino grattugiato e vino



Chi non ha mai fatto una

 scempiaggine ci dica il perché.



Nefertiti. Bella maschera. 

La maschera è l'immagine del volto e del corpo 

che muta nel tempo. Non sono quel che ero. 

L'ultima sarà definitivamente lugubre e il neonato 

esprimerà la sua gioia: Bonaventura sarà il suo nome 

e viene dal mondo che non c'era. La vita si rigenera: 

forse è inesauribile come l'energia del sole



Evidenza della reincarnazione: padre e madre 

si reincarnano nel figlio che sarà un'altro padre 

diverso da se stesso; muore il vecchio

 che è stato giovane e nasce la nuova 

creatura che invecchierà; la semplicità 

della metamorfosi: si cambia continuamente, 

di giorno in giorno, si è sempre diversi. 

Sarò quel che non sono ancora stato. 

Nomi, sopranomi e nomignoli:

 come fare una smorfia; 

il gioco dei significati; il significato del gioco

nel cortile degli orfani che non giocano



Tempo fa i pastori di Fonni sentivano fin sul Gennargentu 

il canto delle Sirene che facevano il periplo dell'Isola 

e a meridione lasciavano qualche palma punica 

per dare i nomi alle persone che l'hanno smarrito



Tempo fa i genitori erano più duri a morire; 

e lo facevano per ultimo;

 come conviene agli dei e ai sovrani.

Meglio morire da soli 

e non vedere lo strazio di chi rimane.

Ricordati me nei momenti migliori

senza preci, che temo le vertigini 

ne i lumicini che mi commuovono.

Pensami se ti fa bene se no

 dimentica pure quel che è stato. 

Fai quel che ti aggrada tanto

 lo strazio non lascia strascichi.  

Vedi tu di fare quel che ti va bene 

puoi vivere come gli uccelli 

che si posano sul tuo davanzale

 per ricordartelo.



Sul giocar con le armi

I sicari 

– come la polizia segreta che non ama farsi vedere - 

agiscono nell''ombra, colpiscono alle spalle

 e se la vittima è nuda

 la sorprendono guardandola in faccia. 

Nazisti e fascisti uccidevano in pubblico 

spavaldi, per far mostra di coraggio. 

Dicono che i carabinieri sparassero su 

quei soldati che al fronte indietreggiassero 

durante l'assalto alle trincee nemiche.

C'è della malvagità sulla terra

 santa e su quella maledetta.

Generali e marescialli d'alto grado

 si attribuiscono stellette e spalline 

come un affare tra di loro arditi

 e pettoruti come galli in battaglia

quando ogni equivoco si chiarisce

perchè c'è della perversità nell'aria sacra 

e benedetta, alle spalline in onore di Dio 

preferisco le bianche spalline in ricordo di Maria



Cerco di pensare come gli altri trovandosi

 al posto mio con la loro testa che certo

 non potrà farmi male

E l'intelligenza, dove sta di casa?

Dimentico sempre la Santa Intuizione.



Al forno: La semola di grano d'oro.

Predu Pilurzi - che per un pezzo di mare 

almeno cento metri quadri, avrebbe dato la moglie -

titolare del : Al club del vino rosso melograno

dove i soci, ai tavoli contano i grani del frutto 

come sotto l'arbusto in silenzio come al funerale 

di Maria Lacana, moglie di Polanka signore

 d'Isporosile, morta al primo canto del gallo

 mentre il marito chiudeva il suo club paesano

 per gli artisti che fanno l'uovo a casa 

e lo covano fino allo schiudersi della sera…

Così va la vita sostenuta dagli imprevisti 

che corrono al mare di Orosei dove si versa

 il rio della Cuccagna con gli avanzi del giorno



Ogni volta che vedo il Dalai-lama mi ricordo 

sempredel bisogno che abbiamo di preghiere 

esotiche che dai fiori fanno i frutti e ciò basta 

dice chi se ne intende non ci rimanga altro

 da fare e lo dice chi se ne intende: 

se non fan bene di certo non ci faranno male 

se non ci rincoglioniscono come accadde

 a frati e preti che da tanto pregare finirono

 con l'arrostire gli eretici su ceppi secchi 

come muggini libertini e le streghe su 

carboni ardenti come anguille vergini



Le belle antichità sono necessarie alla libertà

Appena conquistato lo stato

 ci si dimentica degli ideali

L'idea del bello muore in cassaforte

E' la cornice che si appende

 e si espone, non la bellezza



Può anche darsi che chi pensa male operi bene. 

Può anche darsi. Tutto è possibile a stò mondo 

dove le donne belle si mostrano nude 

perchè sanno partorire e allattare. 

Certo è che a parole nessuno è cattivo. 

Saper parlare forbito è un gran dono 

e chi ne è capace se ne infischia della verità.


Per gli sradicati  rapati per la santità dell’igiene.



Oh, santa sia la signoria di chi sta in piedi 

e alla fine si corica con la borsa dell'acqua calda!



Ogni giorno è buono e ogni mese adatto 

a chiedere scusa delle offese fatte 

a parenti e amici e io lo faccio ora

pubblicamente, in garbato incognito 



Avrei fatto il cavalleggero se avessi saputo domare 

un cavallo della Jara, avrei anche potuto ambire 

a fare il priore di san Francesco se avessi saputo 

cavalcare una mansueta giumenta; ma non avrei 

mai fatto l'acrobata del circo se avessi saputo

intrecciare una corda adatta a impiccare giuda 

gli inquisitori torturatori e i fascisti nazisti.



Si tratta di divinità dimezzate; imperfette. 

Papa, Dalai Lama, Ayatollah,

 Rabbini, Kerubini, Giacomini: 

il maschio senza la femmina è un segaiolo 

come Onan Manolesta che si da a/il piacere. 

Fannulloni Autocompiaciuti incapaci di procreare.

Diotima ha in sé l'amore del mondo: la vita

il doppio che fa l'Uno Atomico e Molteplice.

Maschio e femmina Dio li fece

La femmina è la distesa della terra 

su cui il sole si compiace di riflettersi  

il maschio è l'oceano 

che il sole si contenta di scaldare

sai, per le sardelle del Mediterraneo

i ghiozzi del Tirreno e le anguille del Cedrino



La vita è quell'insieme di cosettine per cui viviamo: 

innanzi tutto dare figli alla terra sotto il cielo 

adatto a far solchi negli orti di Lucula e Marreri



Ragion di Stato. Stato della Ragione. 

Per cui varia ogni sera

 il cielo sopra la Serra D'Irillai.



Ho fiducia in me in accordo con i sensi 

intenti a coglier fichi a Isporosile 

mentre gli uccelli bevono al ruscello



Aspetto sempre che mia moglie

 ritorni dalla parrucchiera 

prima di buttar giù la pasta, o almeno ci penso 

un'attimo prima di sollevare il coperchio



Lo scienziato non ha requie se non trova quel cerca 

e che gli manca;

lo studioso non sta bene se non rivela lo stato 

delle cose che sono e a volte non sono;

al poeta una lira di vino basta per vivere

 in un paese che riempie stadi e studi tivu

 di cittadini primi della classe 

e ama le processioni e i cortei per invocare

ringraziare e maledire, per avere in mano 

la semplice verità del creato donatoci 

da una timida volontà nascosta e

 fuori del tempo nel segreto evidente

 della luce che trascina il nostro mondo 

senza base con cui le pie fanciulle ricamano

 la piazza di sogni mancanti: 

Terra secca, terra sana, senza acqua, terra mala.



Un pegno vale finché qualcuno lo ritira.

Le dispute in corso ardono e bruciano

finita la zuffa rimane il silenzio del vento



In ogni delinquente vedo il feroce imbianchino 

che incendio' in lungo e in largo l'Europa 



Pare che nulla sia più importante della libertà 

non esclusa quella di scrivere comunque, per terra, 

sulla sabbia, sui muri e sulla carta e sulla Rete 

di questo e di quello, del tempo e sul tempo

insomma l'importante è scrivere di tutto

 e bene e male tutto ciò che si adatta

 all'alfabeto compresi gli ori e i pidocchi



A Tiscali si trovò il rame lavorato dagli zingari 

venuti con l'astro quotidiano sempre da oriente.



Fu uno sconcerto per don Zanchetta scoprire 

che l'antica abbazia di Tiscale avesse ospitato 

gli esuli romani effeminati e cinedi, una vergogna 

profonda si impadronì di lui che prima di studiare 

da prete vegliava gli alberi delle nespole nei frutteti 

del paese quando in estate le famiglie riunite al fresco 

si raccontavano come tutti gli anni, vecchie tragedie 

e si ascoltavano i delitti recenti, strofe d'amore 

e programmi di faccende per il duro inverno 

col maiale da immolare al primo freddo dell'Immacolata 

fino alla quaresima primaverile quando si colgono 

le prime fave novelle e vive nel desiderio delle gravide 

che le sgranocchiavano avide

 per evitare le voglie sui pargoli

a cui i buoni genitori pensano per preservarli in tutto

e non è sufficiente che i figli siano solo onesti 

ma perfetti in tutto per l'onore di cristo re 

senza  pretendere da loro continui ringraziamenti.



Di lui non so altro 

dello scaltro don Zanchetta Lestrimparo

e anche gli altri hanno di costui  poche notizie 

se non che nacque nelle alture centrali

si suppone non lontano da Tiscale o Tiscali stessa 

quella che fu saccheggiata dalla prima Turcali 

di cui qualcosa riportano gli antichi annali 

da cui fu tratto in salvo da un Lappone 

di Orune che raccoglieva gli sbandati 

persi per strada avvolti dalle brume del vino 

che si dissolve solo col sole allo zenith 

quando scioglie i suoi draghi 

a meridione e lampeggiano azzurrognoli 

sulle ali delle mosche cavalline che perseguitano 

gli scrivani della Repubblica delle lettere 

con mansioni che li abilitano al vitalizio 

amministrativo e alla nobile liquidazione 

che gli consente l'acquisto della casa

 per la coda della vita

con un ettaro di annesso podere nel fondovalle 

delle alture centrali dove apre una locanda 

e fa l'oste proprietario che non si fida del garzone

 e a tempo perso sostituisce monsignor della Bua 

vescovo con la gotta al gomito dello scrivano 

contrata nella stesura della lettere alla madre

pubbliche e private, nelle bozze dei diari 

e negli schizzi dei volti dei parenti dei diaconi 

che accompagnano i pellegrini 

del casto san Francesco di Lula

scrisse il trattato sulla libera confessione 

del peccato scritti minori sui banditi

 maggiori e toccanti poesie sui nidi delle 

rondini e postuma scrisse una satira 

sulle professioni di fede e morì in gloria 

nella seconda parte dell'anno successivo. 



A che servono, mi chiedo, a dio

 le mie preghiere se Gesù  è 

contento di aver fatto buoni cristiani? 

è piaggeria, dico io... altrimenti son fregato

 per l'eternità...bisogna camminare all'aria

 aperta per star bene di salute...poi conta 

mangiar quando c'è fame, come gli animali 

che se ne infischiano delle diete e degli orari 

d'ospedale...il riso si addice alla diarrea

...conta si che la medicina faccia bene, 

ma importa che non faccia peggio del male 



Stan freschi se dalla mia esperienza 

traggo regole per i figli, ma ciò che 

ho fatto prima è fatto per loro, è se  ho fatto

 il servo non ho fatto il mercenario in guerra



L'albero sociale che raffigura la gerarchia 

del mondo, chi sta alla base, 

cosa pende dai rami, cosa scuotono 

le fronde, è  chi rapina che sta sull'alta cima



 Tra i santi fondatori d'Irillai si ricordano

 nelle sere d'estate, Mimiu Massillone

 e Pipiu Diarrea, carpentieri di mare e di terra, 

figli - gemelli d'una sacca e utili al lavoro nei cantieri -  

figli del gran Maestro Barrosu di Burgos

 e fatti con lui e per lui dalla molto Graziosa

 Signora Manzela di Bosa 

che per sposarli alle prime figlie, necessarie 

alla riproduzione del Gran Pastore Gonario

 di Bitti Mannu e Mallena Mamone

– cresciute nell'agiatezza: mangiavano belle fette 

di casizolu a tutte le ore e profumavano 

di caseificio – pur lavando 

i panni di casa nei corsi d'acqua e si stimavano 

una più bella dell'altra, e consegneranno

 a tempo debito il primo figlio ai colti preti

 minori del seminario educati dalla lingua 

latina che da luce al comprendonio 

più del vecchio dialetto a cui le autorità 

dominanti negavano la cittadinanza, 

Manzela, si diceva, ha rotto le corna al diavolo

 di antico lignaggio e gli ha spuntato la coda

 - a ricciolo porcino difficile da scuoiare - 

come si usava al tempo di Eleonora Prima

 Donna di Lago e di Palude alla foce

 del Gran Tirso che viene dalle alture 

d'Oriente come il sole del mattino che

 permette di raccontare gli accadimenti 

umani ricordati a memoria orale per averli 

visti o sentiti dire e scritti poi da chi sa farlo



Se scientifico è il fatto ripetibile nella sperimentazione

il fatto storico scientifico non può esserlo

nemmeno se testimonia san Tommaso.

Si usa dire: ciò mi lascia perplesso, 

ma ora non posso dire il perché 



Pare che solo del papa Giulio II si sappia 

come abbia sperperato enormi ricchezze



Mi piacerebbe mostrare il mio essere mite

come lo è in fondo il mio animo 

nonchè la voce mi burla

 e vien senza grazia

fuori tono,  alta e scomposta

come il lamento di una sedia 

che si sfascia col solo peso 

di uno sguardo miope



Il senso del mondo è

 che tutto ha un senso 

e allo scadimento del tempo

 – evaporando l'acqua salata -

 la terra sarà una saliera



Chi non pensa a se non pensa ad altro

neppure ai pacchi dono e al moscadello.



Il ricordo è l'armadio dove si conserva

 il vestito adatto a quel 

che la circostanza richiede.



Andaisiatortu. Andhocomentepoto.

Quel che riguarda solo me da me, 

nulla trapela, nemmeno gli auguri

 di compleanno, a me, soggetto 

deriso dalla forza bruta, 

dall'andatura scomposta e l'equilibrio 

precario come un trapezista

 caduto su una gruccia. 

Da me sono adatto solo a far compagnia 

all'ombra del vecchio padre anche

 se mi prende in giro per la paura

 che ho di far duelli all'arma bianca 

dietro il cimitero. Io, per farmi valere

 posso solo ridere di me stesso e dei sicari

 che se ne infischiano di finire all'inferno.


Viene dalle stelle generose l'impulso a pensare 

e a stare sempre davanti al corteo 

e ad alzare la voce con l'ausilio del vino. 

Sul mio conto la voce sale da sola



È impossibile che uno sobrio resista un'ora 

tra ubriachi in festa: avrà le allucinazioni, 

i sensi lo tradiranno e la mente si adatterà 

all'ambiente: divertiti se non sai difenderti





La storia è una successione di catastrofi 

che consolidano le ragioni del mondo 

in perpetua mutazione. Vado come Dio vuole; 

vado dove comanda il Re;

 vado quand'è comoda la Regina.

Chi non può andare rimanga

 a guardare dalla porta come me

che se non io chi mi esalta

 quando i piedi mi deprimono?

Decapitazione di Carlo I 

che pur regnò per Grazia di Dio 

consumandola in men che non si dice

come appunto disse Cromwell.

Addio, tesoro mio, disse la regina pallida 

come il bianco lino, che per la furia

 del boia morì prima del marito, 

come la moglie dell'arciduca.

Fiori rossi in forza dell'amore.

 La paura sbianca i volti. 

Testa mozza dal ceppo; brutta storia:

 boia e sicari dormono e russano 

come onesti padri di famiglia. 

Timore di dormirci accanto 

per via delle insidie del vicino. 

Dio mio, che uomo è chi uccide l'uomo? 

Sente giusto il tormento nella pianta del piede. 

L'acqua calda porta via il male. 

Ai battezzati si addice l'acqua lustrale 

e agli ospiti di riguardo della Repubblica 

e alla monarchia ci pensa il futuro messia. 

Piccole labbra della grande bocca sul bel calice 

la repubblica ha vinto e pianga la monarchia

il senso della cosa in comune 

e il lavoro come proprietà privata

il senso della caparra 

è aggiogare i contraenti



Se la testa più del gomito è adatta 

a pensare, va bene: adoperiamola, 

ma ciascuno si serva della sua, 

apprendendo il metodo dai vecchi amici 

che abbiamo in casa e da quelli all'aperto 

venuti allo scoperto per noi prima di noi



Quel che non mi è necessario e utile 

mi è d’impaccio, necessario è il cibo

utile è la forchetta per ingentilirmi

uno è vivere in casa, altro è esserne schiavo

uno è essere impeccabile come il Presidente

altro è cambiar abito per far pipì



Quando avevo i denti e mi facevano male 

piangevo afflitto come una moglie senza 

indennizzo dell’eroe - colui che rinuncia 

a se per il bene degli altri - morto sul 

campo per difenderla; passerà, dicevano 

può durare a lungo il dolore se esiste

infatti una volta estratti il dolore svaniva 

il dente riposava nella bambagia

 e io me ne infischiavo della carie 

che castiga anche gli stoici 

che non credono in Dio per cui: 

il dolore e il male lo sente chi ce l’ha

 e lo patisce e lo tiene per sé 

senza dividerlo con l’innamorata 

che saprebbe consolarlo come una Maddalena 

ma non con gli amici né mai con i vicini di casa



La realtà è quella situazione in cui 

ci rendiamo conto di essere tra noi 

a mangiare cibi insipidi e salati, 

a bere chiaretto del Cedrino che piace

 al rattoppino e sciroppo per caramelle, 

a rosicchiar carne arrosto dall'osso 

e a sputar le spine dal pesce crudo, 

a toccar la terra con la fronte rivolta 

alla Mecca o sbatterla al muro 

del pianto e a credere che davvero Iddio 

sovrano abbia fatto nascere un figlio 

da una qualsiasi minorenne innocente

 come una Maria che non sa 

quel che gli prude tra le gambe



Ci si vanta di un passato millenario 

per darsi un'aria speciale 

come quei testimoni che in tribunale 

non si imbarazzano a calunniare 

gli indemoniati che lavorano per arricchirsi 

o per difendere certi furfanti che 

non danno una briciola agli uccellini



Viene dalle stelle generose l'impulso a pensare 

e a stare sempre davanti al corteo 

e ad alzare la voce con l'ausilio del vino. 

Sul mio conto la voce sale da sola



Perché lasciare in eterno nel vuoto nulla

il neonato che muore senza battesimo

e non assumerlo nel cielo dei felici e beati?



Gli schiamazzi si insediano nella botte

 del buon vino e mai nel secchio 

dell'aceto dove si affogò Narciso.



Galletas de manteca a chi ha superato la pubertà 

e uova sode a chi ha passato i cinquanta.





Nessuna processione di supplica 

ha mai distolto il sicario 

dal suo compito, 

tant'è che si uccide sempre 

nonostante con o senza l'espiazione.



Fedeli a Dio davvero erano i fantastici

 Maccabei che morirono per non mangiare 

la carne del maiale a cui preferivano

 agnelli e capretti, trote e anguille.



Per aver tutto chiaro e farmi coraggio 

mi immagino la m. come un cane 

appresso alla lepre: 

ora io non sono una lepre, non so correre, 

per forza devo aspettare il cane al varco 

del cesso, dove i sogni finiscono la corsa,

 se la vita è un sogno…e l'uva è acerba, 

disse la volpe di quel che non poteva avere, 

e lasciò perdere



La ragione ha un vasto campo

di influenza  ma non si illude

di persuadere ogni pianta a farsi bella

come un grappolo d'uva tra i pampini



Tutto quel che entra nel mio bagaglio 

diventa leggero con lo scriverlo 

leggero come rabbia e gioia fan fremere 

leggero il corpo come una corda sonora 

che fa sempre pensare a qlcs, 

per es. alla lievitazione della semola 

di grano che fa ottimi i gemelli,

pane e pasta



L'umiltà, la modestia del narratore fa bella

la storia che racconta, anche se tratta

di avventurieri e ballerini che si vantano

di aver “un par de palle” di null'altro piene

se non d'aria urinaria e mai “licor di pampini”

come gli antichi campioni nuragici

che con un salto montavano a cavallo

un par de secoli fa



S. aveva un gran talento per passare il tempo 

senza far nulla, pensando e parlando come 

– probabilmente senza eccitarsi – 

fanno gli dei conversando dello sviluppo

delle stelle: egli osservava la gente

per carpire i segreti del mondo, 

infischiandosene degli stimoli fisici 

che sentono gli alpinisti sulla vetta

del Cervino e sul corso del Cedrino

dove nessuno fa chiasso e trova bello

starsene solo a confabular con la luna


Ai bambinii l'asilo dove giocano da bambini;

(l'adulto è l'abile manipolatore della sua infanzia) 

agli adulti la piazza dove fiorisce il melograno

e si scambiano opinioni sulle lettere d'amore

dell'alfabeto e sui numeri di conto del lotto; 

ai vecchi l'ospizio dei meandri del passato 

e domandare alle suore la via dei gabinetti: 

ai morti la tomba e il cielo infinito

dove imitare i re a tavola; 

alle anime pie il buon ricordo

dei vivi maestri di storia 

che si commuovono fino alle lacrime 

come le persone di nobili sentimenti


Abbasso i miracoli che non si avverano mai

Abbasso la gloria che sfotte la morte

Abbasso i preti sempre vestiti di bianco 

come colombi che non piangono mai

e non si sporcano come i panettieri


Al primo sorriso - appena tolte le fasce - del neonato 

i genitori esultano lieti che sappia ridere 

della libertà appena conquistata,

come un dilettante quando passa

tra i professionisti, no, no, meglio 

come il garzone quando diventa maestro 

e firma il primo lavoro in fondo al conto.


L'ansia materna termina quando la figlia

va via di casa.  Solo allora

l'agitazione passa al padre, che l'avrebbe

voluta legata ai piedi del letto, 

come da piccolo legavano lui ai piedi

del tavolo in cucina dove fare la

marionetta della commedia che finiva in pianto



È la voce della femmina che – qua e là - 

divulga le novità, al mercato, per la via

e in salotto. Cominciò Cassandra,

presagendo i capricci della sventura, 

prima del suffragio universale



Il mondo è l'ambiente che contiene la mia vita

ma è la memoria che ha esperienza del mondo

come solo Dio ha conoscenza di me

Egli è lo scardinatore dei sensi 

e il nonsenso del gioco gioioso

Egli distribuisce l'energia nel cielo 

e ritocca ogni anno le mie foto

e fa che la tazza di Lear 

sia barattata per il regno



Gli sportivi d'Irillai, prima di sollevare i pesi 

che sempre minacciano la calvizie incipiente 

facevano legna nel Monte dove volano i falchi 

e carbone in foresta dove i falchi nidificano

e nella fonte di Farcana vedevano le janas 

strizzare l'occhio a tutti, in attesa del mattino 

quando i caprai di Soloti danno loro il latte

appena munto e poi vanno a nascondersi

fino a sera quando ricompaiono

con il vino fatato per legnaioli

carbonai e caprai che cenano la polenta 

bianca di cacio e lardo e ai pesisti non sfugge 

che le janas arrossiscono per ogni

complimento al loro personaggino ben curato. 

I caprai aggiungono che a toccarle graffiano. 

Han sempre abitini di lino e qualche lentiggine

sotto gli occhi. I carbonai notano

in agenda che le janas non temono il fuoco 

e hanno un lume sempre acceso che le guida 

a destra e a sinistra di notte nel bosco. 

La principessa è una civetta scalza 

con gli occhi sempre gonfi che fa la misteriosa 

con un cappellino da dama di fiori in viaggio. 

Pare che sia sempre lei a tirare la coda 

degli impermeabili ai camionisti

con i capelli alla rococò, che trasportano legna,

carbone e latte, notte giorno e dì festivi. 

Al prossimo viaggio ricordati di noi: 

è un'anno che aspettiamo i pasticcini

alle mandorle. Non c'è un bar

da queste parti, quindi niente pastarelle. 

Non sanno ascoltare le poesie che i caprai

leggono la sera e son pronte a litigare

come comari per l'accento di una parola. 

Ai camionisti per ogni viaggio regalano

vestiti di fiori della notte, per le mogli

e le fidanzate con le chiappe al loro posto

e le tette conformi alla stagione. 

Il camionista conosce il suo mezzo 

sa quel che fa e ricorda il percorso.

I camionisti toccano il cielo con lo sguardo

acceso quando ce una contravvenzione

da pagare. I carbonai canticchiano al lavoro 

e non pensano a morire:

han famiglia è bisogna campare.

Le mogli credono in loro e non hanno mal di testa.

Le mogli dei caprai hanno il senso della vita

amano la propria gente e lasciano la goffaggine 

fuori dalla chiesa e dalla banca e dentro ci vanno

come personcine a modo, sorridenti senza belletto.



La politica è nella piazza aperta

dove si incontrano gli interessi

di tutti e ogni parte ha il suo partito

e ogni partito ha trovato il modo

con cui gli affari pubblici 

– per es. l'ospedale - siano sbrigati

da un loro comitato i cui componenti

non devono aver interessi in quel

che trattano e ogni domenica

rendono conto di quel che han fatto 

in settimana, senza il grembiule

dei massoni riservati al piombo

dei cantieri e all’oro degli altari



Approdarono in Baronia i cristiani

di ritorno dalle crociate 

e vi lasciarono un barone battezzato

sulla spiaggia come uno spadaccino

affinchè tutto gli andasse liscio, 

ogni nuova situazione di lavoro, 

ogni relazione affettiva, sempre intima

e sconvolgente sarà vissuta

con angelica leggerezza, come si addice 

a un buon baroniese che non è

un qualunque spaccone saracino



La noia confina con la crudeltà

che un po' è in tutti noi, 

di quella avanzata dalla giovane infanzia 

quando si facevano soffrire le mamme, 

appunto per non annoiarsi

Ora il dolore ti sveglia dal sonno 

come la sofferenza sognata.

Poi i sensi raccolgono le cose sparse. 

Credo che siano loro a tenermi unito.

E pensare che solo alla morte è dato 

pescare nel mazzo di quelli che devono morire.



Dopo l'illuminismo dell'89,

dopo i romanzi russi dell'ottocento, 

dopo hitler Auschwitz, col duce e hirohito,

dopo Hiroshima,

con la vecchia malaria

nei tempi moderni a Irillai 

con la mia nascita annunciata per tempo

da misteriosi vaticini quali guerre

e morte di sovrani, massacri e imbrogli

a tresette e mariglia, liti in famiglia,

malumori tra le donne del quartiere 

e zuffe paesane per le pietre dei rigagnoli 

dove si lavano i panni, proprio allora

gli snob di Ohiai B. cantano per confondere

la noia col divertimento da Zomaria

Zigottu di Jerzu, vignaiolo e bettoliere

risparmiaiolo a tempo vivo accumula moneta

dando le vecchie carte a chi consuma...



...siccome l'ideologia ha risposte pronte 

a ogni tenebrosa domanda, 

sarebbe il caso di congiungerla 

alla religione che redime ogni rovina

ed è la madre che sculaccia i figli per correggerli 

da come il passato li ha mandati al mondo 

affidandoli da tempo immemorabile 

alla bella lingua dei prestigiatori del verbo

e all'amicizia – testarda come la verità - 

che attecchisce e resiste tra gli onesti 

che temono le bisce che non sanno far del male 

essa amicizia non ha niente a che fare 

tra permalosi e presuntuosi né tra narcisi vanitosi



Diotima, la sapiente e le mimose

e le api che hanno appreso la vita dai fiori.



Gli augelli ci beffano quando si spulciano 

sul davanzale e se ne volan via più leggeri



Non mi piace proprio veder quei burloni 

che si beffan di zoppi e gobbi imitandoli 

per divertire gli stolti che dovrebbero 

essere oggetto di una giustizia divina 

se non fosse distratta da guerre intestine 

tra olimpici pagani e monoteisti spacconi 

che bivaccano sugli altari del mondo in rovina



Parla come leggi e scrivi;

 leggi quel che scrivi; scrivi quel che pensi.

Il sempliciotto parla come sente, 

lo snob parla con signorile distacco, 

l'originale parla come pensa 

e per spiegare lo spirito 

si serve della carne in scatola come metafora 

con l'esempio del cane che rosicchia l'osso 

per trovare il midollo dello spirito.

O il picchio e il topo che rodono la corteccia 

per grattugiare il tronco del cacio.

Noi rompiamo il guscio della noce e dell'ostrica 

per gustare la polpa dello spirito.

Nel prosciutto mangiamo la carne 

per dare lo stinco al cane 

che cerca la ragione nascosta 

che è lo scopo della sua esistenza.

La ragione dello grappolo d'uva della vigna coltivata 

è l'ubriachezza che evapora l'essenza dello spirito.

Scopo del nostro vivere è ammirare gli uccelli in volo 

che fuggono da noi per la paura di essere mangiati.

Veder lo spirito oltre la carne è negare l'evidenza 

della polpa per sentirne le esalazioni nel naso.



Cerchiamo sempre la causa nell'un(to-re)o iniziale 

per non voler vedere il molteplice di cui è pieno il cielo.

Cerchiamo l'inizio del fare le cose 

siccome noi facciamo le cose nel mondo 

il mondo che noi non abbiamo fatto 

perciò ci è facile immaginare 

che qualcuno l'abbia fatto per insegnarcelo.



Dell'inizio del mondo nulla sappiamo 

e ci è molto difficile da immaginare 

forse perché difficile è pensare 

che nessun inizio ci sia mai stato



Siamo abituati a cominciare le cose 

forse perché non crediamo nel caso…

di poter trovare - per caso - un tesoro nascosto.

C'è bisogno del cominciamento, non foss'altro 

che perché non possiamo vedere dietro di noi.


Aplomb

La religione sostiene le cose 

del mondo con gli affari della terra



Ogni tanto i cardinali si riuniscono 

a concilio e riassestano le novità del cielo



Voglio poter giudicare

perciò non faccio nulla che non possa essere giudicato

come un abito fatto di frammenti così è un libretto


ROMA - Il cosiddetto "corvo" delle carte rubate 

in Vaticano è stato arrestato dalla Gendarmeria papale.

 L'uomo è Paolo Gabriele, "aiutante di camera" 

della famiglia pontificia, in sostanza

 il cameriere di Bendetto XVI. 

Questa mattina Gabriele è stato …

...Ohiai B. si vantava delle tante chiesette 

che aveva sparse nel territorio: tante a Irillai 

la cappella dei Chisu votati al progresso industriale

il chiostro delle suore che vendono le uova con due tuorli

il collegio delle monache di santu Lussurgiu 

che istruiscono sulla poetica delle preghiere 

il santo Rosario Ordinato dei Cavalieri di san Francesco 

che ha insegnato ai buoni a far bene all'ombra 

senza mettersi in vetrina e altrettanto nel deserto 

e in campagna, tra monti e valli, nella cappella del buon Pastore

senza canonico a sa Serra Manna e Minore

nell'eremo di san Biagio a Marreri

con sant'Eufemia ai fornelli

nella chiesa del Santo Rimedio a ogni Male 

del buon Cristiano battezzato, sulla riva destra del Cedrino....

tutte quelle casette soliane illuminate gratis dal re Sole 

e della luce pubblica che ha sconfitto le tenebre…

in quelle casette uno è il capotavola

e quando è pio pensa a Dio 

e alla famiglia e la fa viver bene almeno quanto le altre 

del consorzio di Baronia che tutela il singolo e la specie: 

che il singolo non si esalti e la specie non soccomba…

Da quando in Baronia si pratica la geometria?

Dopo la prima la pelle del vitellino a seguire il lino del Cedrino.

Dal tempo dei nuraghi fatti senza carpentieri corsicani.

Per quanto tempo Ohiai fu spagnola? Boh. Meno del tempo che fu romana.

Come correvano a cavallo romani e spagnoli, 

come remavano pisani e genovesi

e come pregavano i bizantini?

In sostanza com'erano mille anni fa i baroniesi? 

Pativano del mal di mare? Si vestivano 

come i ponzesi che volevano annettersi la Sardegna?

E gli ogliastrini? Amavano il lusso orientale,

i coltelli di Damasco 

e le prime leppe a serramanico fatte a Pattada.

E quelli dei nuraghi coltivavano la vite? 

Sapevano del mosto? Bevevano il vino? 

Conoscevano il mal di testa? Avevano sentimenti? 

Conoscevano la vita interiore?

Lo si può capire dai dipinti di Galtelli

e dai bronzetti di Orosei?

C'era del pensiero in quel che si diceva, e si divertiva, 

ad es.: un tiro mancino sarebbe

stato quello che san Giuseppe 

avrebbe fatto se nel santo affare 

ci avesse messo un po' del suo spirito



Jaja, una iaia, fila la conocchia della mia vita

Avrà il talento di far la caca da solo 

tra i piedi della madre e della nonna

così trovare il buonumore, poi passerà dal nido 

e sarà con malumore svezzato per finire all'ospizio 

tra le anime innocenti che vagano nella notte 

vestite di bianco e col vasino vuoto in mano 

ad ascoltare come una vocina lontana

il fischio piano, liscio e forte delle stelle

e la fluida agitazione della luna





Non toccar vino - nemmeno con l'occhio - 

se hai da fare cose precise e delicate

A dopo, dopo.



Dedalo il vedovo depositario d’ingegno 

fa le ali all'orfano  ma elegante Icaro.



la preziosità del presciutto 

offusca la lucentezza del rame che abbaglia 

i vecchi dèi che non sanno far più miracoli


L'avversione mi vince 

verso gli stolti che deridono gli sciancati

sedentari per non poter ballare il tango



L'unico conforto che gli innamorati delusi

si aspettano dal mondo

è una cordicella che sostenga il loro peso.



Chi soffre del fisico scadente 

non guarda le copertine con le belle 



In questura sanno di me

più di quanto io non sappia 

delle sorelle della luna che pare

abbian suggerito ai carrettieri

d'Irillai di mettere il paraocchi

ai cavalli che han vergogna

d'esser visti tirar la carretta 

mentre rimuginano

sull'avvenire del firmamento



Stai alla larga finchè puoi

da chi la da per denaro 

perchè non sa far altro.

Tienti a distanza di sicurezza

dai figli di papa 

perché hanno tutti le spalle coperte



Non far mai - se ti riesce -

il piccolo italiano  concepito

durante una rebotta col nuovo vino rosso 

e perciò rissoso come un'idea storta

e un'opinione comune



Pensare è riflettere sulle cose

che ti danno modo di farlo

Pensare è cercare di capire il rapporto 

tra gli affari che succedono ogni giorno

Pensare significa registrare l'esperienza

dei sensi: la visione del cibo,

il consumo che ne fa il corpo, 

sentirne l'utilità, il piacere del bello, 

capire che il mondo è un tavolo 

dove chi può siede a desinare e teorizza 

sulla presenza della luna che in ogni caso 

non si può eliminare pena la sopravvivenza 

delle martinicche a Gibilterra

a Irillai Martinica è il nome della consorte

di Zigottu il bettoliere, ovvero colei

che si cinge il collo con orpelli d'oro

che posano sul petto come a casa loro



I fabbricatori di ceste sostengono 

che senza la loro arte Mose

non avrebbe parlato con Dio



Mi pare che lo scontro tra cristiani e musulmani 

verta sulla presunta rivalità tra Gesù e Maometto, 

chi tra i due sia il prediletto del Signore 

e abbia quel pizzico in più che manca all'altro, 

di credibilità forse



Ogni lestofante si improvvisa trombone tivu 

per dar voce ai suoi roboanti annunci: 

sono adatto a risolvere i vostri problemi 

proprio come ho risolto i miei



Il senso della vita è cercarne uno: 

il prototipo di quello clandestino.



Il buonsenso è contentarsi di trovarne un po 

strada facendo: comunque esso sia.



La demagogia, con la teologia e l'ittiologia, 

è un male minore, perchè il male è peggiore 

quando il popolo abbocca all'esca e finisce 

in peschiera o pescheria o sul ponte di Messina 

dove i cornutoni già s'attrezzano di scarpe 

da tennis per esser pronti a lanciarsi di corsa

sul ponte e giunti alla metà lanciarsi in acqua 

a capofitto tra Scilla e Cariddi dove s'infila 

e s'infilza il pesce spada tra Sabra e Chatila  

a sud-est di Auschwitz dove gli assassini ammazzano 

al chiuso o Calpe e Abila dove il tonno corre 

alle coste sarde di Carloforte, Dio come corre 

il mondo dove succede di tutto e di peggio

mettete Auschwitz, Sabra e Chatila e le Torri Gemelle 

in mezzo ai vostri ricordi, sempre, perchè sempre 

nel nostro quieto mondo tutto è permesso, 

sempre in questo mondo si fa di tutto, 

tanto poi si dice: me l'hanno ordinato, 

e si sa che l'obbedienza è la prima virtù 

imposta da Dio ad Adamo.

Obbedisci e la scamperai.



 Dagli stupidi ci si può attendere solo di peggio

come dai peggiori nemici degli spaghetti

al dente, mai sazi d’odio.



Il cagnolino che cerca un padrone, 

il vitellino che cerca la mucca, 

mi sanno di quella tal persona 

che cerca un po' di fiducia nel mondo, 

che ha nostalgia del primo amore, 

dei primi versi, del primo ritratto su carta, 

di lei a cui prometteva il suo talento emotivo 

e l'affetto concreto e pratico di quelli d'Irillai 

che se gli dai amore ti esalta 

ma se glielo neghi si deprime

 Questo nostro mondo è il migliore

di quanti ne abbiamo in catalogo. 

Provare per credere. Così mi piace credere

che gli altri mondi collegati

siano ospitali e accoglienti come questo.

Affinchè si perpetui l'antica usanza 

si cercava di stare in buona compagnia, 

mangiare un pezzo di pane, cacio e vino 

allo stesso tavolo, senza che nessuno 

si collochi più in alto, 

come non ci si aspetta da un’amico


Da più decenni abbiamo il parlamento

più screditato e sgangherato della storia

repubblicana: incapaci di governare

sanno in compenso occupare. 

Sono anni che il governo di una legislatura 

sia confermato dal nuovo turno elettorale.

Si ha paura del voto e si dice che il costo 

della democrazia è  un pesante spreco.

Si teme che il voto non solo ribalti le forze 

ma anche che le riconfermi, in ogni caso 

si teme che i creditori pignorino la casa.

Che sia responsabilità popolare? 

Facciamo le vittime di noi stessi 

che ci siamo immolati sull'altare dello sfacelo.

Che sia responsabile la classe politica

come che sia altro e non la nostra espressione.

Mi pare che ciascuno di noi debba chiedere 

onestamente conto a chi ha eletto: 

che c'entri tu con la grave crisi che attraversiamo? 

Che hai fatto? Dov'eri? Ti sei accorto per tempo 

in che acque si navigava?

Se si, perchè non ti sei dimesso? 

Hai deluso la fiducia che avevo nella tua accortezza. 

Avresti dovuto avvisarmi dei brutti segnali

che vedevi in giro. Me e tanti altri.

Non hai battuto un soldo per tenerci sul chi vive. 

Poi, per la democrazia e non per pettegolare

sui tuoi guadagni, quanto hai avuto

in questo tempo? C'è del male a dirlo? 

È cosa infamante mostrare la busta paga? 

Perdio, solo i lestofanti celano gli introiti. 

Siamo messi male davvero perchè

ogni volta che votiamo scegliamo i migliori

in lizza e una volta eletti diventano superbi

e vedi con che tracotanza ci trattano.

Perchè la coalizione dei partiti che ha vinto 

le elezioni con cento seggi di scarto, 

dopo tre anni di governo comunque sia, 

non ha portato a termine la legislatura? 

Perchè quella coalizione vincitrice

si è messa da parte? 

Non è prendere per i fondelli gli elettori?  

Perchè c'è voluto un Governo Tecnico? 

Cosa c'è che non sappiamo oltre i nostri sospetti? 

Perchè i tecnici mostrano di saper governare, 

mentre i cosidetti governanti scelti dal popolo 

credono solo nel dovere di saper parlare?


La scienza politica indica nel malgoverno 

le origini della decadenza.


L'anima è la femmina del pensiero.

Pensiero e Anima, come marito e moglie, 

si esprimono con la parola 

e fanno figli che non muoiono mai.


Ogni aurora è nunzia di primavera

ogni crepuscolo dispone al riposo

ogni ramo è utile al nido

ogni spina serve alla rosa

ogni uovo è necessario al pulcino



 E il questurino si ribellò 

e a picchiare le donne in piazza non ci vò. 

Tanto ci vediamo a casa...


Diceva Leonardo che quando aspettiamo

la primavera, aspiriamo alla nostra morte.


L'arte consiglia di fare le cose nel migliore dei modi: 

quello più confacente all'intelletto


L'arte è il prodotto unico e originale

del perfetto connubio tra l'idea

e la capacità del corpo di realizzarla


Le cose già morte non destano la curiosità

della morte in azione, da cui i più curiosi

si aspettano perlomeno un entusiasmante esperienza.



Dio mette al mondo Adamo senza mamma 

e non sarà circonciso ne battezzato da padrino;

Era getta Efesto fuori dall'Olimpo, finirà zoppo 

e farà l'artigiano e ruberà l'olio santo dalla chiesa; 

è la figura della femmina che porta la novità 

della forma che conquista il mondo: la sfera. 

Crono si serve del giorno d'oggi per preparare 

il domani a quelli che non sanno ridere

ma dominare il mondo con la serietà della fame onnivora



Miti, leggende e racconti orali ci danno l'idea 

di quel che si era prima della storia scritta. 

Asce, sandali e quant'altro sono come muti 

residui delle prime leggende narrate dagli antichi.



Oggigiorno anche il riso è obbligatorio, 

perchè si è scoperto che, come il pianto

è universale



E' ritornata la verde primavera

con l'aurora e il canto del primo

gallo d'Irillai che darà il suo petto 

alla mensa dei vecchi e le cosce

darà all'asilo dei bambini 

del contone Ballaloi, che l'aspettano

dall'ultimo crepuscolo d'autunno

che aveva perso il verde della primavera

a cui segue l'oro dell'estate che matura

le castagne per l'inverno  e le noci

per chi non dorme come la vita è il mezzo 

per raggiungere il fine che vuole la natura: 

penso che lo sappia anche il muflone

del Monte che più di me sa quello che vuole

egli sa che il senso della vita è campare

alla giornata, come pare faccia la cornacchia

che ha sempre da fare e tanto da insegnare

alle civette delle janas di Farcana, 

Soloti e Borbore che a seconda delle circostanze 

son tristi e piangono ma ridono anche

quando ce da ridere



La bibbia è il manifesto dei mangiatori di carne.

Il bisogno ci spinge a lavorare,

il freddo a coprirci 

e il caldo a spogliarci, il solletico a ridere 

e la fame a mangiare,

la stanchezza a riposare 

e il sonno a sognare, il sale iniziale

da il suo tocco al cibo, il senno al neonato

che per preti e impostori si confonde col divino

la seggetta degli uomini liberi

Ite travallu fakes'?

Seco sartiza a fine e a grussu.

O raju! E ti pacana?

No. Ma mi gusto.

Che altro sai fare?

L'oste di Jerzu in ogni stagione.

Ti intendi di vino?

Se mi muore un cliente ubriaco,

non paga il conto.

Buon prò! Ser mani lasku!



Nulla come il parlare e sentir parlare

in dialetto mi riporta indietro

nel tempo e riconosco in strada 

le persone che sono dovute andar via 

lasciandomi a cercare chi possa sostituirle. 

La distanza è molta, si deve ridurla. 

Si è tutti un pò estranei

dopo la separazione definitiva; 

la morte non è una bazzecola 

che si copre con una nenia perditempo

da poeti e teologi

I respinti dai pregiudizi sul presciutto

e sul vino, trovano tra loro

quel calore che è mancato 

in precedenza nei cantoni del paese

che li ignorava



Elaborare il lutto significa capire

le ragioni che portano alla morte.



La storia è la narrazione delle cose viste 

e del sentito dire che probabilmente

contiene del vero se appena

credibile l'onestà dell'io narrante.



a Olimpia per la pagnotta

a Farcana per la mignotta



Mi piace stare con quegli amici temporali 

e senza tempo con cui è difficile litigare 

anche se di mezzo ci sta una botte 

di vino che non diventerà mai aceto.



Kiskeddhu mannalitarju porta al pascolo

la sua vacchetta bruna e canta:

Oddio, quando rivedo la mamma

capisco che ogni cosa bella 

è comparabile a una rosa



Ohi s'anca mea mala 'adderetare

walk don't run = camina no corras



L’uomo, figlio legittimo e inevitabile

della misteriosa natura, 

ha l’ambizione di diventarne il padrone 

e nell’impresa si associa a titani e dei: 

può fare una serra di cocomeri al polo 

e una pista di ghiaccio nel Sahara, 

può andare sulla luna e ritornare, 

ma è sempre da una pipa 

-che, come Diogene scoprì nel piacere

nascosto in noi- ne avrà il sublime

godimento, perchè chi ha la facoltà 

di far cose belle se ne infischia di condividerle 

con altri capaci di dar valore solo

a quel che conoscono, come succede

nelle società civili dove vivono i gentili



Dopo l'ebbrezza del vino, c'è il sigillo della morte,

dice don  Totoni Tontorrone

Su fratello, dimmi tu ora:

che fai meglio delle cose che sai?

Sbadigliare.

E quella che ti costa minor fatica?

Far saliva.

Quel che ti piace di più?

Fottere.

Quel che ti rilassa?

Dormire.

Cosa ti commuove?

Il ricordo della mamma.

Cos'era per te la mamma?

La cuoca di casa.

Dimmi in due parole cos'è una cuoca?

Maestra saporita del mio buon gusto 

e di cui non posso fare a meno.

Cosa ti manca?

Poter correre come Achille.

Di cosa puoi vantarti?

Di saper quello che penso.

E ricordi quel che pensi?

Me lo segno casomai volessi dirlo.

Come fai a decidere che cosa dire con la gente?

Col gusto preso dalla mamma.

In che cosa credi?

In quel che riesco a immaginare.

Per esempio?

Che la nobiltà troiana abbia colonizzato la Sardegna.

Come Enea il Lazio?

Si, ma senza la grazia di Venere.

Quindi hai nel sangue la nobiltà dell'Asia?

Si, come i francescani la pace sostenuti dal tridicu muriscu….



L’esprit des lois sono quei rapporti che corrono

 tra le leggi che guidano gli uomini e le condizioni 

dove generano : il carattere fisico del paese, 

il clima, la natura del terreno, l’estensione dello stato,

 le massime del governo, le forme dell’attività

 economica degli abitanti, la religione, 

il commercio, gli usi e costumi e le tradizioni. 

Montesquieu.



Pepp'antoni beve vino e se ne infischia 

del diavolo che, come la morte, 

non distingue la casa del povero e del ricco.



La cura dei funerali, la scelta della sepoltura, 

la pompa delle esequie sono più di consolazione

 ai vivi che di aiuto ai morti. Sant'Agostino, Civitas dei.



….Il buon gusto è ciò che piace al palato. 

Il palato è quella parte di me che sentenzia 

su quel che mi piace

e mi piace quel che mi soddisfa; 

mi soddisfa quel che placa il desiderio; 

il desiderio è avere quel che mi manca 

e mi manca quel che consumo

che da il gusto alla vita 

e sul mio gusto nessuno è più competente di me



La bellezza è quanto la natura non si stanca di mostrare: 

la luna nel cielo isolano, una rosa nell'orto d'Isporosile, 

un giardino di pesche in Baronia, 

una pergola dove bere il chiaretto di Marreri 

e sognare le belle donne d'Irillai

questo è il sobrio e misurato, dolce e soave

linguaggio della divina natura

che non ha segreti inconfessabili 

né misteri minacciosi ma offre

di continuo sublimi occasioni

di fare eccellenti e sempre nuovi affari



I miei sogni parlano sempre d'altro…

In nove mesi la creatura si dota di ossa 

che ben conservate durano

più della vita che han sorretto

si può dire che come durata

rendano cento a uno



In ricordo di santu Biasu ispiliu che caule inconkiu

santo patrono di artigiani di ciottoli, 

cittadini senza opinione, 

maestri di bottega e d'ironia, 

poeti di misurate parole,

pastori che dal latte fanno il cacio, 

elettori eletti al Consiglio a proporre cose da fare 

con argomenti persuasivi, contadini dei campi, 

barbieri di città e braccianti di Baronia 

che han trovato pietruzze d'oro nel Cedrino, 

giocatori di carte e bari in amore, 

un bel gregge di pecore diverse 

che si pasce dell'erba che gli appartiene



Gli operai

quelli del primo stato che prendono

la ricchezza della terra con il lavoro

quotidiano tanto caro al signore

che ha inventato la settimana coronandola 

con un giorno di riposo così adatto

ai farmacisti e agli infelici innamorati.



Anni fa si uccideva in nome di Dio, come utt'ora

e nessuno in nome della tolleranza ha mai chiuso 

-quel terribile sentiero che vecchi e nuovi

avventurieri  ontinuano a percorrere-

come altri intolleranti han chiuso

le arcaiche e ospitali case del 'confortevole' amore



Karpenti, di nulla era padrone

più del proprio lavoro, 

ha sempre le mani delle carte

e carte in mano, le carte sono le sue

mani fa con le mani ciò che fan le carte

tutto quel che ha è nelle sue mani

che non stanno mai ferme

una uguale all'altra e in ambedue crescono

le unghie e nient'altro gli appartiene

di più comodo per grattarsi 

e parlare sempre per distinguersi

dagli altri quando comincia 

il giuoco delle tre carte

dove sempre solo una vince




È bello che qualcuno in casa sappia suonare

il pianoforte e intrattenere gli amici

di buon vicinato traendoli dall'isolamento

che nutre le cose belle, e i parenti  di ambo

le parti con caratteri diversi come si vedono 

a teatro e ripetono che la musica riempie

i vuoti dell'anima battezzata e conforta

gli afflitti isolani – semipagani – giammai scossi

dall'arte moderna ma  han casa al mare,

giù in Baronia, in quei luoghi mai sguarniti

di turisti amanti della pecora bollita

anche se qualche nuvola fa capolino nell'avvenire 

dei figli che per fare i camerieri del re

non ci vuole granchè e sanno già soffiare

le launeddhas dei vecchi nuragici 

che bisognavano del fiato come per suonare il flauto.


Lo spazio – chiuso - del cesso

è sufficiente al raccoglimento 

necessario al bisogno e da maggior

gusto alla libertà

e alla mentuccia con le fave



Non dimenticarti di noi che gesticoliamo

dice chi non sa scrivere ne leggere .

Non a lei piacevano né a me piacciono

i confusionari  e se posso li evito,

in ogni caso conto di farne a meno

come diceva la mi mamma

che Corda faceva di cognome.



la vergine Atena e l'immacolata Artemide

si curano di chi cade



All'idea invisibile segue la parola detta, 

sentita e scritta, che diventa realtà



Noi siamo quelli che sostanzialmente pensano

a se stessi battezzati o no, come cristiani

distinti dagli animali che forse non hanno

emozioni, in ogni caso non le raccontano 

ma provano a fare i mimi: ora, se preti

e vescovi han bisogno di chiodi

per emulare il martirio del signore 

chi non darebbe loro un aiutino spontaneo?

sappiano che ho dei chiodi belli, buoni

e sani e mai usati e son disposto a darli

gratis non come il bacio di Giuda  mio fratello

in tutti gli interstizi che ci fanno simili. 

Lo riconosco. Ha avuto i denari? Bene,

si è comprato la corda e ha fatto quel che

doveva come il socio maggiore.

Che Dio lo allontani dalle sue spalle.



L'affetto genera il vizio che rinvia alla paura

della morte. Il vitello si spaventa

quando viene sottratto alla vacca 

e ha il primo sentore della morte

che quanto può sottrae alla vita



Raffinatezze diplomatiche:

 al centro gli sposi e i genitori: 

la mamma di lei al fianco del babbo di lui



Vorrei essere cortese con tutti 

come sempre lo sono con me al momento

del risveglio anche se non c'è più

la mamma che mi allattò con grazia 

e dovizia conversando alla pari col sottoscritto

mite  e docile mangione quand'è 

alla mensa del creato che già da allora

era incapace di dar consigli  pertinenti

ai rancorosi inguaiati con la giustizia



Col suo cinguettar senza paura

si credeva il signore del mondo 

ma era un usignolo che temeva il gelo 

forse, un grigio passero con le ali dipinte 

di verde muschio trovato nel suo guardaroba

Oh, quante volte gli gridai, minchione,

vola via tu che puoi! Ha un bel negare

ora che l'avvertii: vola via sull'albero più alto

dove non cresce la gramigna! sbaglierai sempre

se non distingui chi ti vuol bene, minchione!

Vagabondo minchione, ritorna nel nido

in gabbia e tingilo d'oro lucente

che si veda chiaro dalla luna, 

salvati, vola via, perdio, in alto

a contar le stelle che muoiono di nascosto

in estate quando si tuffano  nel mare

sulla scia di quel felice scricciolo di fringuello



Come corredo per l'ultimo viaggio

volle un pezzo di tela, un rasoio

e un fiasco di vino per sancire l'incontro 

con una eventuale anima onesta





Dio, l'uomo vive di immagini di belle donne 

e quelle dipinte da Raffaello distolgono l'uomo 

dal lavoro nei campi e nelle officine, nei cantieri 

e nelle miniere, ma non negli studi televisivi 

dove il profumo del finocchio li lascia confusi 

come chiocciole; cristo, mi piace che mettan su casa

ma pensare di mangiarne dopo averle viste scivolare 

sulla bava, mi fa preferire la santa croce d'olivastro

al sughetto della loro cottura e per non mangiarne 

rinuncerei a un dito o a un pezzettino di prepuzio

se all'uomo manca la bellezza della donna

<dal casto fiotto>

non gli rimane che farsi una pipa e star zitto 

come un ugonotto o un giudeo quando vede un prete 

sempre pronto a confessare ogni delinquente 

e assolverlo con un rosario di pentimento



Quel che il mondo mi ha dato di funzionante 

appena sono nato, mi sarà difficile restituirlo

integro anche nel caso di una sola esistenza

sarà necessario che sia accolto in cielo 

la tornata successiva per ridare col dovuto

quel che ho avuto con l'utile che vuole la legge



Devo la riconoscenza al mondo tramite

la gratitudine che ho per le dame

che mi hanno tratto dal buio 

e insegnato ad amare



È difficile crederlo 

ma da qualche parte si troverà l'immagine 

che ci manca di Lui, il gran Segreto del Deserto, 

della sua infanzia che dicono eterna, l'infanzia, 

il periodo più duttile dell'esistenza 

che si lascia stiracchiare a piacere, 

come gomma da masticare, il filo del ragno, 

il bozzolo della vita da qualche parte sarà nato, 

sia pure nella profondità del tempo, 

tra un'ora e l'altra,

come uno scricciolo nel nido



Non casca il mondo dei sardi, 

né si sconvolge la settimana santa 

se uno non dice al bar tutto quel che sa 

in una amichevole conversazione

con i quattro mori.



Pare che ci sia un solo modo per deviare

il corso del destino; ma anche quello

non impedisce di commentare era destinato

così, quando uno si spara sotto le orecchie 

per non danneggiare il viso col quale

ci riconosce l'angelo di poche parole

dalla garitta del cielo che prende in consegna 

le nostre poesie in versione originale

prima di giudicarci e archiviarne

la sentenza in una scheda 

e la scheda in un cassetto 

con l'elenco dei beni personali depositati



Tu vivi per bere e dormi alla grossa

per risparmiare sul tabacco

così ripeti che non si va nella terra promessa

senza il fardello della croce

e senza una corona di spine pregiate

ed eleganti  chiodi di carpentiere




La storia non si racconta al presente

Al presente si vive

Il passato ha vari modi per essere raccontato

e nessuno dei modi sarà più vero degli altri 

a meno che l'attendibilità della testimonianza 

non abbia l'imprimatur di Dio



Pagare il dovuto può non far felici 

come dire la giusta verità 

al momento opportuno non fa ricchi

come impiccarsi all'albero di Giuda

non fa giustizia, Gesù,

si mordeva la lingua per non dir male 

di questo che non mangiava la trippa 

e di quello che preferiva il sanguinaccio 

e di quell'altro che poetava per riconoscersi

nel mondo  e non passar per debole,

malaticcio e malinconico  come quelli

che non sanno stare sul cavallo 

che più di me teme la sua ombra

Ogni pellegrino spera in Dio

e nella buona accoglienza  dei paesani

che l'aspettano sulla porta di casa 

che non han perso nulla

dell'antica devozione all'ospite



La continuità del mondo

è in ogni nuovo nato.

Con Donna Maria Frunza,

dea matrice del pane carasau



Quelli che s'impiccano a Borbore

rinunciano alla vita come un atto

di superbia di chi è nato libero 

per fare quel che gli pare.

Sono indifferenti al mondo 

e se ne infischiano del progresso.

Vogliono eccellere sulla morte 

come i religiosi che della morte sanno tutto 

e da lei si aspettano di rinascere come pulcini.



Donn'Elène Karai chioma d'oro

Signora dell'Edificio del peccato. 

La più bella d'Irillai. Kikina Karai 

con la kioma più bella d'Irillai. 

La figlia di mezzo che fa maturare 

i giovani e ridà vigore ai vecchi 

del Contone Ballaloi che scommettono 

sui galletti mai castrati come capponi.



Sogno. Poi bevo. Per non sentirmi decrepito.

Da quanto tempo Irillai è cattolica battezzata? 

(?) Oddio, da quando non è più pagana

senza essere stata circoncisa.



Quelli d'Irillai con l'assillo del dolore

invocano la mamma. 

Ma il padre non ce l'hai? 

Chiede il chirurgo dell'ospedale dei clisteri. 

Ohi, babbo. Mi dimentico di lui

quando il mal di denti 

mi perseguita dopo un salutare clistere.



Dio, quanto mi sento simile a giuda iscariota. 

Il più antipatico del vangelo

Unu malincriniu e malispertau. 

Crine ispido, refrattario al pettine.

C'è Giuda fuori dalla gloria eterna. 

Il mondo è pieno di io e lui

e senza di me il deserto. 

Dio, quanto piaceva alla moglie. 

Una bella donna che si curava di lui. 

Intrecciava la corda del marito. 

Bella storia, la storia infame

Tradisco la fame ogni volta che mi da le spalle.




Quando le notti durano più del tempo  

stabilito dalla legge

nel cielo d'Irillai piovono diamanti 

che tutti si affrettano a raccogliere 

prima che il malocchio li corrompa.


Una targa sulla porta della bettola di Zigottu, dice –

Bevi, sii prodigo di denaro e avaro di parole.



Quando Tanielle Titone capi che l'orizzonte

è un cerchio  si rese conto

che ovunque fosse il suo posto 

quello era sempre il centro del cerchio.

Come l'ostetrica pensò, che quando gli vide

il pisellino disse: è maschio.

Non ce niente da fare.

Niente da aggiungere senza nulla togliere.

Si sarebbe fatto calciaro e le genti 

l'avrebbero salutato dicendo: 

Bih a Tanielle pedes de boza. 

Ecco il Daniele con la palla al piede.

E lui trascinando i piedi rispondeva: 

Sa carena salia che ossa jucasa.

Dai salamoia alla pelle

che allontana mosche e zanzare.



1. Anarchia = legge e libertà senza potere.

   2. Dispotismo = legge e potere senza libertà.

3. Barbarie = potere senza legge e libertà.

4. Repubblica = potere con legge e libertà.

I. Kant



Imporre il nome al primogenito spetta al padre 

perchè ha varcato la soglia del cielo 

e se è maschio avrà nome e cognome del nonno 

il secondogenito tocca alla madre 

e se è femmina avrà il nome della nonna materna 

di cui avrà il nome; pazienza, comunque

e ognuno sarà identico a quel che è.



Del barbiere di santa croce, della spina santa e del rosario

Qual'è l'autentica tradizione dell'anima isolana?

Bisogna sfogliare un libro fantastico per trovarla

La vita sulla terra è normale quanto è normale la sua natura



Se i pastori nomadi dell'Inizio 

furono i primi sacerdoti del gregge 

chiaro come il cielo degli dei 

dove la luna figlia corre dietro al sole padre 

forgiatore di mondi, i contadini stanziali 

che temono il mare furono i primi profeti 

della fertile terra madre che feconda 

le cose buone per la crescita 

copre le malefatte dell'Ospedale dei Clisteri 

e infine raccoglie le spoglie umane come il seme 

nel seno della gran madre della dimenticanza



L'economia è sempre in bilico tra consumo e risparmio

This is war: in God we trust.



Noi confidiamo in Dio, nel vino d'annata 

e nei cavalli di san Francesco che corrono 

vispi in piena salute nella piana d'Isalle 

aperta alla tramontana, all'ospitalita' 

e al malanimo degli invidiosi.


''Le teorie di Niceforo non furono estranee alla decisio-

ne da parte del governo Pelloux di una grande operazione

di “pulizia coloniale”, che ebbe luogo dall’aprile al luglio

del 1899 con l’impiego di un intero corpo di spedizione,

allo scopo di estirpare la piaga del banditismo. Si fece il

vuoto attorno ai numerosi latitanti militarizzando 

la Sardegna centrale e ponendo l’intera comunità del Nuorese 

delle Barbagie e del Goceano sotto l’accusa di favoreggiamento. 

Gli arrestati (in seguito quasi tutti prosciolti o assolti

dalla magistratura) furono circa un migliaio, compresi don-

ne e vecchi, e a Morgogliai, tra Oliena e Orgosolo, in un

conflitto a fuoco che impegnò oltre duecento esponenti

delle forze dell’ordine, caddero i capi della banda Serra

Sanna''. Giulio Paulis



I figulinai (vasai) oristanesi 

chiamano kattas certe fiasche di terracotta 

col ventre schiacciato, dette altrove - frasku.” Wagner.



A Io i pescatori e Omero:

Cosa fate per vivere?

Peschiamo. 

E quelli che prendiamo li buttiamo. 

Quelli che non prendiamo ce li teniamo.



Quella dozzina di vecchi del Cantone Ballaloi 

che saranno decrepiti solo in punto di morte 

darebbero la loro pensione per ridiventare giovani 

e correre con le armi in pugno 

a difendere la patria che credono sia 

la 'tanca' chiusa del re che non c'è più.

.

Il mi babbo che andò in Libia nell'11 a far la guerra 

aveva già  visto il mare di Orosei.


"k. jaspers: vengo meno a me stesso (ich bleibe mir aus),

 o, per dirla in altro modo, quando sono uno e senza compagnia".



Era il  tempo degli dei del Gennargentu e del Campidano, 

e non si conoscevano carestie e le cantine  brulicavano 

di fedeli che bevevano nel tempio alla loro salute 

e con l'incenso alla loro gloria e ogni festa era in loro onore

e non mancava di bruciare l'olivastro dalla viva brace 

e il fumo dell'arrosto saliva alto, di pollastri ribelli

renitenti alle raccomandazioni e di idee maldestre…, 




La repubblica è un governo costituzionale 

in cui il potere sovrano è nelle mani del popolo: 

per la repubblica il principio dell'azione è la virtù, 

che Montesquieu identifica con l'amore dell'uguaglianza,

la monarchia è un governo legittimo in cui il potere sovrano 

è nelle mani di un singolo uomo: 

per la monarchia il principio dell'azione è l'onore 

con la passione per la distinzione,

la tirannia è un governo illegittimo in cui il potere 

è esercitato da un solo uomo secondo il suo arbitrio: 

il principio dell'azione della tirannia è la paura



Ogni classe dominante presenta

le sue verità come eterne. Carlo Marcs


Avanzò una richiesta d'accoglienza a colei

che diceva quel che lui pensava,

e non fu accolta; poco dopo morì

è trovò la vecchia civetta che accompagna

le anime dei perduti nel bosco di Borbore

a involarsi sopra la foresta di Farcana

dove le janas, le civette e le capre si spacciano

per signore del creato

e fan la voce grossa e qualche dispetto

e infine si azzuffano

col primo gallo d'Irillai che canta

per primo al mattino

e dalla rissa ne esce stravolto

come un marito che dopo la lite con la moglie

occupa la strada e piange

come se l'avessero morsicato i morti

perchè gli è stato negato il matrimonio

e vien la madre a consolarlo dicendogli:

Figlio mio, acqua dei miei occhi,

ricordati che i bambini in culla

non temono il morso dei morti.




Chi scrive crede di fare un piacere al mondo



Matteo - 5, 37: Sia il vostro parlare si, si, no, no. Il sovrappiù viene dal maligno malandrino



A dio debbo l'essere in campo

A mio padre debbo il nobile portamento

dei vignaioli senza vigna

A mia madre debbo la ragionevolezza

A mia sorella debbo la riconoscenza

A mia moglie debbo l'amore per le cose irripetibili



Quando non si conversa si sospetta

dello splendore celeste

La vecchiaia si compiace delle parole e della pace

I vecchi libertini sperano che la vecchiaia

rassereni i loro bi-sogni

Andrei un'ora al giorno a teatro se vi recitassero i Dialoghi; 

in un bel giorno all'aperto sarebbe un'incanto

e chi s'annoia si consoli con la vespa tivu

che provoca dio sa quali emozioni

Ogni santo lunedì specialmente

dopo una domenica di campionato, 

mi rattristo enormemente delle poche

informazioni che ho sul tipo di offerte

che gli antichi isolani offrivano agli dei 

della costa e a quelli dell'interno: mi piace

pensare che si trattasse di pollame

e che i sacrifici fossero graditi

Quanti erano i preti a Irillai cinquecento anni fa?

 O frati; quanti erano i frati

che sapevano leggere e scrivere?

C'era la santa inquisizione? 

Il mio babbo è sempre stato reticente al riguardo. 

Mia madre non parlava di queste cose con me. 

Mi tenevano all'oscuro, mi passavano per ignorante, 

non son cose che ti riguardano, dicevano. 

E non toccarti quando la maestra ti vede.



Aurea Regola di san Francesco:

lascia che il mondo vada come vuole

e non parlare del Priore se non per dirne bene.



Occhio al bello,

mente al vero,

cuore al bene.

 

Lo sposalizio sancisce la libera unione della coppia.

Bene. Nel piacere si va per le spicce

e le regole si appendono  al muro

come il calendario e il sacro cuore. Bene.

Stare insieme dovrebbe essere un piacere 

come far figli e allevarli. Bene.

Quando nel matrimonio si parla di dovere 

è segno che il piacere declina

e gli affari non vanno tanto bene.

L'amor che non si può trattenere 

bisogna lasciarlo andare. Bene.



Per Gombrich è nel contesto 

che si deve cercare la chiave dell'interpretazione, 

la quale presuppone la definizione

della fruizione dell'opera 

e la conoscenza dei generi letterari e artistici 

" in voga" nel momento della sua creazione.



Il quartetto dei mori canterini: Sor bator moros



Pensare con la propria testa

a dispetto del molto rumore, 

condizione sine qua non del libero pensiero,

anche se una pisina soft.

Nel rumore si cela la vile scorreggia. 

Era mia la scoreggia della regina, 

dice l'ancella nel cortile vicino al pozzo. 

Sia tutto per amor di Dio, conferma la regina. 

Fra le unghie del gatto il sorcio se la fece addosso.



Il cacico arrestato nella sua domus aurea 

perchè voleva ringiovanire come il biblico Davide

il cacico è il tiranno inquisitore

che ha da fare con la giustizia



I funerali si fanno all'insegna della Memoria: 

al defunto era caro il Cedrino, i prati di Corte, 

il tempio di Maria Frunza, i giardini di Sae Sulis 

dove le fanciulle danzavano con le brocche 

piene d'acqua sulla crocchia, davanti ai cantieri 

che delle nuove case tessevano gli orditi e le trame, 

e i maestri sgridavano i garzoni che mescolando calcina 

cantavano motteti d'amore alle fanciulle in fiore



Perchè affannarsi per il mondo? 

È così grande che anche col doppio in più di due 

si sta comodi come davanti al focolare. 

Per altro c'è sempre il cesso oltre la siepe.


"L'arte è un modo di difendere se stessi 

per non far scivolare la vita senza commenti 

per sottolineare le cose buone della vita: 

l'amore, il formaggio, le tovaglie pulite, 

il vino rosso, lo stare sotto un albero".

Bo Widerberg



Nulla è;

anche se è, è incomprensibile;

anche se è comprensibile, è incomunicabile.



"E con antico adagio disse il teschio:

Ero come te e sarai come me”.



Parola di boia: “L'inquisition est, de sa nature, bonne, douce et conservatrice”.



E, come disse Bruno Giordano mentre ardeva:

Non stò sopra un letto di lana.



Quelli che si commuovono come la madre e la figlia

il giorno dello sposalizio di quest'ultima

non han fatto il servizio militare.



Per gli antichi era un onore ricordare

quelli che lo meritavano.



La mano invisibile del mercato

non funziona senza un pugno invisibile: 

McDonald's non prospera senza Mc-Donnel Douglas, 

il progettista degli F-15. il pugno invisibile 

che tiene al sicuro il mondo con la tecnologia di Silicon Valley 

e la guerra delle banane, si chiama: esercito, forza aerea, marina militare.

Al miele vola la mosca e s'indigna

l'apicultore che il miele

disponeva al suo banchetto nuziale.



Per sopprimere la zanzara

la necessità impone di prenderla

alle spalle come usa il sicario



quando la forza del vino è penetrata in noi, le membra diventano pesanti, le gambe impedite vacillano, la lingua s‘inceppa, la mente si smarrisce, gli occhi si fanno vitrei; poi sono grida, singhiozzi, dispute.“lucrezio



Povera la mamma mai stanca d'insegnare

al figlio come piangere e alla figlia come ridere.



Plato raccomanda a chi desidera essere ricco 

di non accrescere il suo patrimonio 

ma di diminuire la sua ingordigia.


SanzirDeu venuto da occidente col vento di Bosa

che porta l’acqua e la versa nel Cedrino

come lettere d’amore anonime alle

anguille innamorate


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