- Su biadu 'e tziu Peppantoni
hat'imbentau s'istadeia pro pesare
una perra 'e casu e unu fermentazu
“ E' un dono che possiedo, semplice, semplice: un folle spirito stravagante, pieno di forme, immagini, figure, oggetti, idee, concetti, apprensioni, movimenti, rivolgimenti, generati nel ventricolo della memoria, nutriti nel grembo della pia mater e partoriti nella maturità dell'occasione.” Oloferne maestro di scuola. Pene d'amor perdute. william shakespeare
o colui che compensa le negligenze del mondo
ha unito le coppie e il regno
ha fatto grande la Bretagna con la penna
e a fatto splendere di poesia
l'opaca corona dei sovrani della terra
I L A B I R I N T I
17 -XVII°
SanzirDeu venuto da occidente col vento di Bosa
sempre pronto a togliere o ad aggiungere
qualcosa a quel che va facendo.
Sanzir Deu, il rattoppino di Bosa
che per primo ha aperto bottega a Irillai.
Egli vorrebbe essere l'uomo naturalmente capace
di artefici dell'intermittenza del pensare e del fare.
Pilurzi col primo gilet cucito
praticamente addosso al cliente
La prima giacca messa in prova dal garzone
Predu Pilurzi, praticamente con la mano manca.
Appena nato sorrise come un maestro di bottega
Il rattoppino d'Irillai da gli ultimi ritocchi
alla settimana santa dicendo al garzone Predu Pilurzi,:
Non stringere il naso al cane per leccarti la mano.
La prima tasca fatta da Pilurzi per la man gauche
I primi calzoni tagliati praticamente
corti dal primo acquazzone antidiluviano
Non spolverare i libri, ma Leggili che forse ti piaceranno.
E nel dir ciò non penso solo ai numeri
dei libri contabili e a quelli delle misure
ma anche a quei libri dei ricordi che
stimolano i pensieri e pesano di più .
La scrittura non è uno sfogo
che si arena come un foruncolo
la scrittura è la materializzazione
del pensiero sulla pagina
è non ha altro fine che questo:
attuarsi e null'altro.
Un uso successivo appartiene ad altra
faccenda che si legga o no
e lo si scambi nemmeno.
La scrittura (si) esprime
e non reprime (quanto preme nell'animo).
La scrittura è un esplosione che dura più del tuono.
Il destino son le nostre ordinarie faccende
mosse dalla necessità quotidiana
che fornisce la scintilla all’intelligenza
La morte è la timida e paurosa coda della vita
difficile da scorticare per la “vaccinara”
indicata per la cena dopo il funerale.
Oh, come sono contento di me
Che da me stendo le mie riflessioni
E da me le stampo e le lego
E le rileggo quando mi vien da dialogare
Con quel che nel frattempo si è fatto
La storia è la memoria di quanto è accaduto
nello spazio e nel tempo
che abbia avuto un senso per l'intelligenza
Ci sono rumori indiscreti che forse
è meglio passare sotto silenzio.
Sulla tomba di un Grande voglio sostare
che un mattino a Vevey voglio visitare
Per rivederlo sorridere sulla sua nuvola
di lievito, il Grande Spirito sepolto a Vevey.
Chi ci fa concorrenza il più delle volte è sleale.
Si, son ottimi vicini,
ma sorridono alle nostre disgrazie.
Certo sanno quel che fanno
nel credersi migliori di noi
e può non esser vero,
ma non so da chi dipende
e me ne infischio
come di chi beve a scrocco.
Beati son quelli placidi e
contenti della loro impotenza.
Mi piacerebbe non appartenere a nessuna classe
perché mi pare che gli spiriti affini non abbiano classi
poi non mi piacciono i criteri selettivi
perché creano e forzano le differenze tra gli uguali
e ciò suscita una voglia d'ordine dove tutto è relativo
e non vale nemmeno l'ordine di arrivo né quello di partenza.
Forse ammetterei i gruppi di canto e ballo
fino a che non si prendano di punta come due carciofi
spinosi penetranti nelle carni e dolorosi all'osso.
Ahh, al dolore preferirei l'ilarità dei cavoli
a tutte le ore del quieto vivere.
Attorno a noi tutti sono Maestri nel compatire i nostri errori
Si, e sono anche i più solleciti nelle disgrazie
come gli avvoltoi che precedono i vermi.
le ladre
Devo essere ragionevole
ma è il rancore del mondo
che mi inasprisce l'animo.
Devo credere in Dio per punire
chi ride degli sciancati.
Devo esser minchione per sopportare
stupidi, illusi e incompresi.
Voglio stare sulla terra,
non abbarbicarmi alle nuvole
che causano più di una burrasca sul Tirreno
Solo Iddio fa ciò che vuole
perché solo Lui può tutto.
Il portentoso inganno del gran Dio
è averci fatto e abbandonato.
Fossi stato un tocco di campana
sarei stato veloce come un refolo
sempre contento di comunicare
il suo suono con lo zufolo
Chi non è soddisfatto del suo stato d'animo
non vede l'ora di comunicarlo
al suo confessore per essere compreso
C'è chi rimprovera i frati perché nel medioevo
han raschiato vecchie pergamene piene di storie
antiche per scrivere le loro orazioni.
Benvenuta la fatica seguita dal riposo
Ben riuscita è la fatica della zappa
che cava dalla terra la bontà del vino
che fa ebbra la stanchezza
e ci inebria della gioia che ha accecato Polifemo
Mamma mia come sono intelligenti quelli là;
quelli a cui le cose van sempre bene
non quelli come me
nati con le cose già fatte
Difficile darsi pace per non dover più
pensare a niente, non poter più
spedire una cartolina col ponte di Bosa
e la chiesa del Rimedio di Orosei
e fermarsi a far acqua sulla Trasversale Sarda
La vita, da che mondo è mondo,
si riproduce senza interruzione
come l'aria e il vento, la luce eterna
e le onde marine, pensare a ciò
è un piacere che da sollievo, se hai altro
alle calcagna che ti spinge a fare
per restituire il mutuo della casa
e pagare la rata della macchina
e passare dalle rape ai ravanelli.
La persona in quel che ha fatto e fa
conduce quel che gli rimane da vivere
come oggetto del ricordo.
Faceva il vaccaro, conduceva la mucca
al pascolo e la mungeva mattino e sera.
Un mezzodì sdraiato all'ombra fu punto
da un'estro e decise di non rientrare
più a casa e lasciarsi andare
nella valle di Lanaitu, nella gola di Gorropu,
nell'altura di Tiscali e nel Supramonte,
vagare fino a esser colto dalla morte
e darsi in pasto agli uccelli di alto volo
per portarlo a spasso nel cielo
dove tutto il possibile è gratuito
se l'estro vigliacco non fosse quello della fame
sempre giovane e amica dei profeti.
Lasciate che i premi raggiungano il cielo.
È da tanto che ci mancano i profeti così saldi
in quel che annunciavano senza alcuna simpatica
variazione in corso d'opera, non come i poeti
fragili e rari esteti che amano i riconoscenti
premi per cui il giorno dopo usano ritoccare
i loro versi per dire al mondo quel che a loro
proprio non va bene nel purificare le anime belle
graffiandosi tra loro con le grinfie dell'invidia
e la prodigiosa malignità che alligna nelle mischie
tra gli umani liberi di spirito e mortali che civilizzano
la superficie del mondo resa come le chiappe
tremolanti del sedere dalle tremende miserie naziste
nello scardinare la giustizia, la difesa della legge
dalla barbarie che annichilisce l'umanità nelle persone
e mostrano le mani pulite da creatura nata da poco.
Come Lady Macbeth dopo l'orrendo delitto.
Il Giappone ha condonato il debito alla Birmania
e annunciato che riprenderà anche gli aiuti finanziari.
E' l'ennesima iniziativa che punta a mettere fine
all'isolamento del Paese e a rafforzare le riforme
democratiche recentemente avviate dal governo.
L'accordo per cancellare 3,72 miliardi di dollari di debito
e riprendere gli aiuti e' stato raggiunto durante un incontro
tra il premier nipponico, Yoshihiko Noda
e il presidente birmano Thein Sein, a Tokyo.
Bello rimettere il debito dei nostri debitori.
Ma lo rimetteranno con noi i nostri creditori?
I genitori desiderano i figli simili a loro.
Ebbè?Cos’è un peccato?
La necessità (estrae) provoca
(dai) nei sensi l’intelligenza.
Se i cinque sensi non si accordano,
la realtà diventa un'impiastro
dice uno con la voce roca, nell'osteria di Zigottu
ad esempio: se un pezzo di copertone
mi pare un torroncino al gusto di
cioccolato e in mano pare cartavetra
e a sentirlo miagola, significa che va bene
a fare impacchi caldi contro le piattole
che come dice chi lo sa,
si attaccano ai minchioni.
Zomaria Zigottu con la cantina
piena di chiaretto del Cedrino
ha sempre le scarpe lucidate dalla moglie.
Ha la fortuna sempre attratta dai bettolieri,
perchè molte mogli a Ohiai si rifiutano di farlo.
Certo è che quel famoso chiaretto di Marreri
che i vignaioli danno in assaggio ai parenti
ha il potere di rallegrare l'animo cupo
e alleggerire il fardello che gli onesti
hanno in spalla fin dal primo mattino
quando col primo canto del gallo d'Irillai
che dirada le tenebre (mentre qualcuno
dorme ancora sui gradini del sagrato
della Santa Croce e della Spina Santa)
loro si recano al lavoro comandato
a giornata con la scura bottiglia
in saccoccia, col pane, il cacio e la cipolla,
a dissodar terre per vigne e orti per
il benessere di quelli che verranno
con le novità del futuro e il sorriso
del mondo nuovo col naturale amore
per la terra che tutto regge, mari e monti
che stanno in piedi e guardano il cielo
per capire quel che le stelle intendono
con la parola aerea:- Barzalina!
A Mamone i bugiardi che mentono sul vino!
Dateci retta e mescolate una parte d'acqua
e una di vino! È una vera perzenia
della creazione che terrà lucidi gli ubriachi!
Penso proprio che Iddio per sua chiara
natura non trascuri la fondamentale
importanza del Sistema Solare
sa più di noantri quanto dovrebbe esserci caro
il vecchio sistema della luce accesa tutto il giorno
a illuminare la bellezza, il candore degli occhi
e l'amore delle pie madri d'Irillai al ricamo
e al rattoppo del corredo che si consuma
come noi poveri ma puri e puliti cristiani.
La natura è fatta di grandi vasi d’argilla
pieni di più dozzine di fiaschi d'acqua salmastra
tutti senza tappo e l'interpol con i crani lucidi
– da sempre sulle loro tracce -
sta sempre ad indagare su chi ci ha messo il sale
Il buon vino ubriaca chi ha il cuore molle
come la tenera coratella d'agnello
morto senza aver vissuto.
Gli altri, quelli che resistono,
li fa audaci come Aiace.
E apprendono a odiare ferocemente
l'accaduto con la divisione delle
spoglie di Achille, il teatro del mondo.
Al largo di Orosei sul mare aperto
lasciata la sponda orientale, c'è Damasco
dove spacciano temperini di tempra speciale
che trovan posto nelle tasche interne
dei sicari d'occidente.
Pastori e contadini col velluto della domenica
conoscono la strada per andare, ma si
perderanno al rientro dal Circolo
dell'Agnello d'Oro al Muraglione d'Irillai
che spazia su Marreri fin sul grazioso Cedrino
come un rivolo di liquore inebriante che
feconda la valle dove l'uomo resiste al cavallo.
Non so come definire dio,
perché trovo eccessiva la pretesa
di chiamar per nome l’artefice del firmamento.
Oddio, dammi la giusta misura delle cose
che dovrei fare.
I vecchi muoiono, i neonati crescono
e i migliori rinascono, siamo tra noi
belli e savi come non lo sono mai
stato tra gli aspiranti a diventar giovani
in parrocchia, ero lo scarto dei chierichetti
come un calciare zoppo.
Non mi volevano e so buanche il perchè:
potevo rovesciare il vino come poteva
accadere a Efesto e a Edipo e tanti altri
Esclusi ero sempre ultimo dove i
migliori arrivavano primi a servir messa
poi, a sentire i preti, la voce era da galletto
e non da angioletto e avrebbero potuto trattarmi
come un pollastro del sacro romano impero…
Facile che l'onda di mezzo al mar ti porti
a una malea più difficile che ti riporti
dove t'ha raccattato.
Non è difficile per l'onda che riporta l'anguilla
nei Sargassi.
L'onda che ti salva nella burrasca ti ucciderà
se gli capita di rincontrarti.
Stai dunque all'asciutto dopo lo scotto
anche se sei battezzato e consacrato
a qualcosa.
Paltò
Si. Dir verosimile è come dir credibile.
Bene. Fondamentale è la casa che mi ospita
e la legge che regola la convivenza dei molti
nei molti paesi che han deciso di stare assieme
Il dolore sostituisce ogni altro sentire
e quando il corpo ne è pieno trabocca
con le lacrime di riso o di pianto.
Così diceva Merzioro al figlio Boelle
che sentiva il richiamo del padre
quando usava una cinghia di bue
su cui aveva impresso a fuoco:
sono la ragione e su un bastone
d'olivastro incise col temperino:
ne ho il diritto anche se ti crepi
Dal momento che siamo nati è necessario
vivere liberati delle necessità,
quindi evacua e alleggerisciti
Ogni coppia se non altro faccia almeno
figli simili a loro che conoscono
il mondo con i loro sensi, dubitano
e hanno fiducia nell'intelligenza
che misura le cose e cura gli
affari del cuore, del passo giusto
e degli spiccioli in saccoccia
Corrono voci da accertare, che gli antichi
di Tiscali e Ohiai usassero bastonare
i genitori per le malefatte rapine dei figli.
La vergogna viene dal compiere
un atto meschino e ridicolo
Il sesso lo vuole la natura diligente
come la più dolce delle sue pratiche.
Il morbo vien con la luce che colpisce tutti
Ridicolo è chi con la cicca
tra le labbra tira la pipa
Ridicolo è chi copre l'eleganza
con lo sfarzo prepotente
La pornografia è affare di coppia
poi non so se gli effeminati
si trovino in mezzo al guado
a dare i nomi alle cose delle faccende
Dai sogni si apprende a fantasticare con i propri nomi
delle persone: Dionisio, Dionigi, Deunisi, Denys
poi le cose mostrano il loro aspetto migliore
Tifo per gli impostori al governo impostoci
dall'europa per salvarci dalla furia del
catastrofico governo del cacico
che in tre anni e mezzo ha fatto l'impossibile
dissipando in modo dissennato i soldi
delle casse dello stato tanto i bot
circolavano come le piadine nei casinò
avendo venduto i vitelli che dovrebbero
nascere nel 3mila300trenta3
tifo per il governo della disperanza che ci tolga
dai guai in modo politico pur dispendioso
ma pulito, dal pantano dove eravamo precipitati
col parlamento eletto nel 2008 e con la
speranza di ridare i soldi a chi li presta
tifo per i governo “suggeritoci” dagli americani
per salvarci una seconda volta dal caos
in cui siamo stati capaci di precipitare
col berlusca briaco che nei festini con
putin dice anche quel che non sa di come
è nato e con il vanitoso e linguacciuto bertolaso
che se va a sproloquiare ad Haiti di essere il solo
e unico salvatore del mondo dopo i terremoti
tifo per il governo per come si è zittito il Parlamento
di quella legislatura dopo tre anni e mezzo
di sguaiati urlatori che non sanno fare
una poesia, perchè non credo che calderoli
e scilipoti, tremonti e santachè sappiano fare
una filastrocca forse sanno copiare qualche
frase dai giornali se hanno attenti segretari
che guidino la loro mano, ho tifato per quel
governo anche se non era espresso dalla volontà
popolareperchè aveva due componenti di buon
esempio come cittadini onesti e modesti:
i ministri Severino e Passera.
La prima perchè paga le tasse come gli svedesi
con la metà di quel che guadagnano;
il secondo nel contentarsi dello stipendio di ministro
rinunciando a una molto più cospicua retribuzione
Centenaria foto di Ulianov che da una scossa al mondo
dal quale sortirà la giacca di Breznev con le tracce
delle sue vittorie dove vegliavano Eltsin e Putin
seduti sulla tomba di Stakanov
Le strade della mia contrada giornaliera
sono lastricate di frammenti scritti
a commento della Cassola Pasquale
che contiene la sublime mansuetudine
del sapore eccellente dell'agnello da latte.
Nella strada, nell'esperienza di tutti i giorni
capita di intravedere la verità in un momento
irripetibile. Giorno dopo giorno.
La verità è il riconoscersi nel vivere insieme.
per i pancioni paganti
Fin dall'alba del giorno e della notte dei tempi
cantano e danzano i contadini e pastori d'Ohiai
che vedendo il Cedrino scorrere si dissero:
Possiamo farci un ponte d'oro;
trifoglio da una parte e latte dall'altra.
Ora finiamola con la poliandria
e ogni coppia si faccia i figli suoi
Leggi cose belle e vedrai che molte di esse
ti riguarderanno come i capricci del giorno.
Si dice che chi ha sale in zucca
è mosso dall'interesse nelle cose
che fa e si dice anche che chi muove
soldi cerca profitto e chi comanda
degli uomini obbedienti
si crede il padreterno
La madre e la moglie insegnano al buonomo
il buon gusto e a distinguere i sentimenti
che aleggiano nel mondo e quindi adottare
quelli nobili adatti solo allo stile della persona
un pezzo di sughero non ha stile
se non diventa tappo e galleggia
leggero sul liquido in cerca di zavorra
La ragione è componente importante della vita
di cui è un'ospite di riguardo
pertanto non è assurdo esistere
se l'esistenza è ragionevole.
Nulla più del vino in cantina fa capolino.
Il primo compito che Dio ci ha affidato
è rendere visibile l'invisibile.
Bevi dalla bottiglia se non puoi bere
dalla coppa e dalla botte.
Bicchiere rotto, calice infranto,
bottiglia senza tappo,
non rimane che bere dalla botte
del buon vino, cosa di cui par
capace ogni minchione battezzato.
Sia chiaro:
è con le vecchie parole che invecchiamo.
A proposito.
Si dice: vecchio come un proverbio.
Immagine e Ritratto di Dio:
uno è quel che si dice
altro è quel che si sente.
Ma unico è quel doppio di sé che si vede.
L'arte da al marmo quel che neppure Dio gli ha dato
l'idea, se non altro, della bellezza e della pietà
Nulla è più puzzolente della carne umana
che per un vago periodo di tempo
ha avuto idee sublimi.
Forse solo noi abbiamo l'olfatto collegato
all'idea che alla fine marciremo
come topi e gatti.
Sulla crisi delle vocazioni...marziali di camicie
nere e brune, ricordiamo quel che è stato
fatto col passo dell'oca contro la vita
Zuanchinu E.Remitanu, primo ortolano d'Isporosile
con la barba come san Pietro della Deposizione Baglioni
fu sindaco di Irillai e faceva cucù alla moglie
con le mimose in mano quando rientrava
alticcio e imponente e diceva dalla soglia
della porta da dove i numi proteggono le case
– dai di bastone al malandrino che ruba in chiesa
al cherubino color del pallido e delicato giarmino-
-Eccolo a casa sua la tua dolce e delicata meringa.
Nel giardino degli ulivi ogni cieco ha in tasca
il baiocco necessario per andare in cielo
(Baiocco, moneta con l'orbo dagli occhi bendati
per non vedere in che mani va)
Puro diletto: strade del mondo percorribili da me,
divagando per puro diletto:
Non so come tutto sia avvenuto,
so per certo che stiamo qui a giocare
Il valore delle cose viene dal lavoro
che c'è voluto a farle e ogni lavoro
ha il suo valore nell'utile
necessario a soddisfare il bisogno.
I sogni presagiscono il timore di morire
in malo modo e il desiderio di vivere
alla meglio, senza lasciar debiti in giro
La verità mostra di vivere nell'evidenza.
Dall'attrito sprizza la scintilla.
Non solo diamo la parola alla voce di dio
ma parliamo di noi nel dir di tutte le faccende
del mondo che ci riguardano da vicino
le facciamo facciamo e le registriamo
Da un segno, un punto sulla tela, nasce l'universo.
La bibbia è il libro che i preti leggono
per ricordarsi da dove vengono
perché sono al mondo e dove andranno a finire.
I preti conoscono tutti i frutti della terra
e danno a intendere che, per
obbedienza ne trascurano il più prelibato.
Giammai come se l’esperienza li avesse scottati.
I preti sono stati fatti da Dio affinché con modestia
e senza boria, rivelino i suoi Sublimi Misteri.
Il Signore Iddio ci suggerisce le parole migliori
mentre stiamo per morire. È solo per la
programmatica civiltà che ciascuno deve
sapere la sua età, come ha vissuto quegli
anni e quanti ancora conta di viverne.
La malva è l’erba prediletta da noi
perseguitati dai foruncoli che spuntano
in vece della coda. In ogni buona
famiglia se ne fa uso col metodo
degli impacchi a foglia larga,
invece del pruno selvatico.
Chissà perchè papi e re vanno sempre sotto scorta
mi pare un orpello, un sovrappiù che ne limita
i movimenti con la protezione di Dio e del
Popolo che li copre in ogni frangente,
mi dispiace, ma è proprio inutile.
Magari rimane una banca sguarnita e alle poste
scippano chi esce con la pensione in saccoccia
e si sa che ogni eroe appiedato privo di mezzi
necessari finirà con l'usare i piedi
delle sue gambe
Questa è una manica
L'altra è al rovescio
Da come i quartieri d'Ohiai chiamano i preti
si arguisce se sono apollinei e vanno
dietro ai ragazzini o dionisiaci e bevono
alla grossa fuori pasto, se il sacerdote
è chiamato Kar'e Farkione è un buon cristiano
e appartiene al Sistema Mondiale dei Preti Scapoli:
SMPS
billellere o elleboro
La guerra è l'ostilità dichiarata alla vita.
Belli i filari delle vigne, belle le geometrie
di orti e giardini niente di bello negli
individui schierati nei campi di Marte
a provare il passo dell'oca
col quale sfilare nelle piazze occupate
Ogni gioco avrà alla fine il suo vincitore.
Il gioco è la lotta in difesa del mio dal tuo.
Prendi parte al gioco che abitua al dominio.
Il gioco addestra alla guerra del mio e del tuo
fino a quando le prenderà per bene
e capire di allenarsi a un gioco innocuo
da donne che si strappano i capelli
quando i mariti condiscono le carte
per metterle in palio al vincitore
Io so che il gioco degli organismi animali
nasce come bisogno del contatto fisico,
del calore, per passare alla competizione
e alla affermazione del più forte
che vince e mangia per primo
imponendo il suo dominio a chi beve
dopo di lui
Il gioco degli animali che lottano
li porta alla conquista della supremazia
del capo branco
Il gioco combattivo da bambini degli umani
mortali li porta all'esercizio della guerra
da adulti.
L'abilità del più forte avrà anche la
saggezza del re che governa il popolo.
La cultura non c'entra un baffo
col gioco per vincere qualcosa.
La cultura non compete per la supremazia della forza
La cultura è l'opposto della violenza della guerra.
Il riso di chi vince al gioco rende infelice il perdente
Chi perde la guerra è morto da inutile superfluo
La cultura ha cura della vita
e delle scarpe comode.
Mentre il gioco dispone anima e corpo
a competere per vincere, la cultura
raccoglie cicoria e lascia l'ortica agli dei.
Inventò il cuneo
e ci siamo dimenticati il suo nome:
Linna Birdhe, che non prende fuoco
o :
Nessuno mi accecò, disse Polifemo.
È anche la password fu invenzione greca.
Sesamo venne dopo. Il nome o il numero magico
che apre la cassaforte della Rete. Dì la parola giusta;
o il tuo numero di casa: sappi che sappiano chi sei.
Billellere è il tuo nome.
Elleboro è colui che perde contatto con i propri sogni.
Amore, chiamami sottovoce
che non ti senta quando dormo
voglio credere che sia un sogno
per cui fidarmi di me
certo di non dirlo a nessuno
perché non mi si arrossi la guancia
che è stata baciata dalle tue labbra!
Ahh! A nessun'altra era mai stato permesso!
Formidabile è l'intreccio tra la realtà del mondo
e l'animo umano e mutuo è lo scambio
con le strutture che si danno le moltitudini paesane
Se c'è da dare e prenderne non mi tiro indietro,
disse il figlio al padre re della dimora di Tiscali,
Zikinu Marracone, che gli aveva rifilato uno schiaffo
per aver percosso con una vanga
il capomastro del paese
antico cantiere di giganti con un solo occhio
si supponeva quello che mancava a Polifemo
che non voleva veder fumare durante il lavoro
e alla grossa lo chiamò perditempo
e lui gli si avventò contro
con violenza come se fosse la madre o la moglie
che gli nascondeva i sudati risparmi
negandogli cinque soldi da spendere
con i compagnoni che fumano come i re
ma si lavano le mutande per frequentare
Kikina Makarrone baronessa di Galtellì
e del Cedrino, che sceglieva gli amici
e gli altri sbattessero pure la porta
lei stava bene con loro
come Gesù con i suoi apostoli
che per quanto incerta la vita
pareva degna di esser vissuta
... la spontaneità si addice alla creatura
fino alla maturità: tutto quel che fa dopo
deve essere im-prevedibile
come la notte dopo il fascino del tramonto
che con le tenebre ama confondere
e dominare lo stato delle cose
che fanno vaga la luce del domani
Il principio del mondo è sopravvivere
con l'attraente gravità
La vita detta le condizioni dell'affare
infischiandosene del notaio
La vita è un'affare che ci sfugge dalle mani
senza patteggiamenti.
La vita è una torta che non si divide
a spicchi uguali
La vita è l'aspetto inafferrabile dell'aria
Quando i cristiani cambiarono la datazione
greco-romana del tempo
creando l'anno zero con la nascita
del figlio del dio unico
per la facilità di contare in avanti
e risalire indietro
ci si trovò davanti l'anno mille
da calcare con i numeri
del Signore più vicini e facili
delle Olimpiadi e dell'urbe condita
Che non si inventano i preti per sfottere
la gente che perde per via il timor di dio
Il corpo è un recettore di sensazioni
come una tal persona a modo
che come i forti non sa piangere
e accoglie gli ospiti sulla porta
per farli sentire come a casa loro
comodi al cesso dove anche i vecchi
giganti si vergognavano
di non poter trattenere l'urina come la caca
Beveva chiaretto del Mandrolisai
e sognava scarpette di sughero leggero
come il color del vino che beveva senza
negar il saluto al dio del mondo e ai santi
del calendario e quando andava
per mare indossava il gilet di salvataggio
per farlo galleggiare come il sughero
che non l'affondava mai nel Cedrino
Geografia della contrada.
Mummua, nome della terra
che ci regge comunque.
Orotelli paese del Frumento.
Oliena, paese dell'Olio.
Mamoiada paese di medici, farmacisti
e infermieri come san Cosimo e san Damiano.
Lollobe, paese che osserva la povertà
e calza scarponi col timore che:
biscie, vipere e rovi, se li portino via.
A Orgosolo si gioca ai dadi nelle strade,
vengono lanciati in ogni direzione
e l'abilità sta nel raccoglierli
invece di giocare a carte.
Lucula paese con la fede sempre
viva per averla sempre vinta.
Oniferi, paese dove la vita è pensare in due,
parlare bene degli altri e fare affari con tutti.
Galtellì sotto il Monte sul Cedrino
con l'eterno ritorno delle acque.
Orane ha le primogenite maliarde
di bellezza e femminilità.
Orune. Anche i galli hanno il petto di pollo.
Durghali o la mal/nia della femminile beltà.
Bitti Mannu. La vita è la linea di quel circolo
che dura di più perchè congiunge nascita e morte.
Attrazione della grande città
dove corrono le merci migliori
e devi star lì per carpire la liberalità del mondo
ma le anime vaganti non ti guardano in faccia
quando c'è da arraffare e ti spingono da un lato
per stare al tuo posto nel vuoto nulla dell'esilio
lontano dal tuo paesello fiorito come un cimitero
Del dir di piccole cose che accadono in paese
e non sfuggono all'esperienza dei vecchi savi
ultimi rimasti dell'apostolica dozzina
del Contone Ballaloi
Il babbo del mi babbo e il su babbo
piantavano alberelli nelle case chiamandoli
ceppi della necessità, l'alberello dei bisogni
insopprimibili al cui tronco aggrapparsi
per non cadere durante l'esercizio
e si respira di sollievo levandosi dopo la bravata
non lontano c'era una gran fossa dove i cani
del vicinato lasciavano le feci ligi al decreto
municipale sulle defecazioni in ambiente urbano
in ottemperanza ai suggerimenti delle organizzazioni
igieniche sorte per la tutela dell'infanzia dal letame
che le scimmie del bosco liberano al volo e di corsa
i bisognini come le rondini maschie e femmine veloci
come bambini che corrono per non far tardi a scuola
se no il maestro li sgrida e nega loro il permesso
all'ora del bisogno e i bambini allora piangono
al farsela addosso come spesso succede ai babbi
ubriachi a Irillai e a Ohiai B. come nel resto del mondo...
Per l'amore che mi ho e il rispetto che mi devo
temo di cedere alla mia inclinazione a sbagliare.
Me lo scrivo per timore che mi sentano dirlo in giro.
Quel che so di me lo penso degli altri.
Ogni frate ha il Cordone del suo santo
per non impiccarsi con le proprie mani
col cordone di un altro
egli che ha rinunciato alla guerra
a cavallo in nome di Gesù Cristo
-i numeri del modello-
Non so come facciano papi e preti
a conoscere la volontà di dio che è imperscrutabile
Dio sa tutto di noi
e per noi è blasfemia supporre qualcosa di Lui
Dir Dio onnisciente è spettegolare il Suo mistero
Kant fa del suicidio un delitto
perché manca del dovere verso gli altri
sottraendosi all'obbligo di vivere (in comune?).
Dì all'avvocato quel che hai fatto:
è affar suo presentarlo alla legge
Il buio nasconde l'errore
perciò crediamo nostro il dovere
cercare un senso anche nelle cose
che forse non l'hanno proprio
Volano a marzo inoltrato le rondini sulla Baronia
che han lasciato l'Africa a Carnevale
dove suore e frati passano il tempo a dir rosari
col pensiero volto all'orto e alla vigna
Una donna incinta al volante di un carro funebre
La vita è la presenza di Dio
che ci sprona a resistere alla morte
La morte è l'assenza di Dio dalle nostre contrade
Dei vivi solo i suicidi pensano a morire;
i battezzati no. Essi esercitano la
possibilità di ritornare dal padre e dalla madre.
Il principio di non contraddizione
è il nervo scoperto della coscienza intima e sensibile
Con la parola si forma il pensiero che annuncia l'azione
Le azioni peggiori hanno a che fare
con le menzogne
sulla purezza del corpo e dell'anima
Giusto il tempo porta a compimento
le nostre cose piacevoli
Le pie madri d'Irillai piangevano,
il primo pomeriggio dell'autunno del '915.
Immagine d'Irillai al momento dell'entrata
in guerra dell'Italia.
(Nacque a notte fonda, come era consuetudine
delle donne con la passione di andare a cavallo)
Sulla data di nascita di Zuanchinu E.Remitanu
( che nacque di notte per abituare gli occhi alla luce
e non temere il buio delle tenebre e del sepolcro)
si congettura come sulla formazione dell'universo
perchè la madre Mariapica d'Ohiai ha sempre tenuto
un diplomatico riserbo per non coinvolgere il padre
Zomaria che non aveva alibi sull'immediato declino
della mentula appagata che abbassa la cresta,
lui, primo ortolano d'Isporosile, che per tutta la vita
non ha mai mostrato un'età inferiore ai vent'anni
né superiore ai quaranta, sempre vestito di lino e di lana,
con l'accento un po' ogliastrino e molto baroniese:
parlava come se in bocca avesse dei numeri
a più cifre come quelli di Fonni,
così dicevano, no, è come quelli di Gavoi
che per primi hanno avuto la banca
e conoscono il valore della merce
e il cacio e il denaro e sanno aspettare la loro ora,
il loro turno di accesso alla vita interiore
– al mondo intimo –
dell'individuo che è un pozzo senza fondo
percorribile dalla nascita gioiosa alla morte affannosa
che ferma alla porta e solo tu puoi sentire che dice:
Sono venuta per ucciderti, come fa il sicario con la vittima...
Se qualcuno deve farlo meglio che sia tu
– demone o angelo -
che non sai far niente di più prezioso
che togliermi la vita…
Piangere sul dolore aiuta a resistergli.
L'agenzia Fitch sostiene che continua la "fuga"
degli stranieri dai bond governativi di Italia e Spagna.
Secondo Fitch in Italia Bot e Btp nel 2008
erano per il 50% in mano agli stranieri
e a fine 2011 la percentuale e' scesa al 32%.
Si va da dove si viene:
dalle costole del diavolo,
Totoni Kosta mangia cavolo,
dice che sopportare il dolore è divino
Una cartolina?
Saluti da Kiskeddha Korjiola
pedibella
e Kikinu Kadena noto Kiolu
tutte innamorate di Cris il bello,
amante della ginestra
il paziente rattoppino Puntacuta come l'ago
che del caso fa il re del mondo
*
La pazienza è la virtù espressa
dal muto tempo che quando parla balbetta
*
Son le cose minute come le stelle
che brillano in eterno
*
Per scorrevole che sia il buon vino
va di traverso in mezzo al respiro
*
Non sono veritieri i meriti appesi
sul lato sinistro della giacca
se sul lato destro mancano
i segni grigi delle colpe
che bilanciano con leggerezza l'indumento
rendendolo nello stesso tempo
caldo, fresco e protettivo
ed elegante
*
Un bel Paese fa sempre gli esempi
anche se sono negativi. A ciò il passaggio
iniziale è stato: cercare di capire sulle tracce
del codice sbagliato di Gr, lo studio è confronto
di risultati in un ambito di lavoro, cioè di
gruppo e quanto vale per la scienza vale
per l'educazione e la forma politica,
gli esempi servono a capire e un codice
inadatto dà risultati sbagliati che confrontati
nel gruppo vengono chiariti e corretti;
con ciò si arriva a: la conduzione della politica
del bel paese da quotidianamente esempi
di fatti scorretti, disonesti e maleducati
nella sostanza e nella forma, quindi dove
gli affari delle cose esigono snellezza
si appesantiscono i corpi, contro la chiarezza
si fa confusione e alla giustizia si sostituisce
l'arroganza, la famiglia che spende male più di quel
che guadagna ammassa debiti difficili da restituire
allo stato è quindi necessaria la capacità di introito
e di spesa, per esempio: in periodo di pace
non si spenda un euro per la guerra di difesa
preventiva, quindi è necessario per non aver
nemici non mandare marò armati a spasso
nel mondo; gli assassini vanno tenuti
a bada, si, e preventivamente a casa
e così di seguito con opportuni esempi:
senza buoni esempi chiunque negherà di aver
tracce di marmellata nelle dita e dire come
l'elettore che non perde un voto:
voglio essere rappresentato da un delinquente
perchè fa bene i miei interessi.
A carnevale faceva festa in strada col suo asinello;
era un festaiolo, ma molti lo tenevano a distanza
perchè in una lite col fratello si punzecchiarono
con uno stiletto e uno dei due finì all'ospedale.
Con lo stesso arnese in mano era capace di bravata
e inseguì un capocantiere che l'aveva licenziato.
È tutto pepe, dicevano gli amici. In fondo è buono:
basta non provocarlo con la solita vecchia marrania.
Se davvero ti sei convertito, mangia il presciutto d'altura.
Ma sono battezzato! Si, ma mangia il maiale;
che lo mangiano anche i poveri, deboli e malati.
Anche gli sposi novelli, perchè?
Nesssun paesaggio rievoca la solitudine
meglio dell'animo desolato del contadino
che nella luce della sera non vede la
pioggia necessaria al campo coltivato
e un po' anche ai fichi che non maturano
i dietro per sportivi e sedentari
Fa forse felici ridere degli infelici?
Quelli del Sistema esclusivo
Il Circolo degli Esclusi
Il sistema mondiale dei preti
Quelli che si umiliano per occupare la prima pagina
Quelli che si vestono stravaganti e collezionano
parrucchini colorati e fan carnevale tutto l'anno
Quelli che aspettano l'aurora del nuovo giorno
e la primavera dell'anno nuovo come se fossero
i bruscolini promessi - buongiorno!
buongiorno agli sciocchi e ai savi!
bongiorno! bongiorno a chi dorme in piedi
e a chi è caduto dalla sedia! bongiorno!
buon giorno a te passante
e a te stanziale, buongiorno!
bongiorno al prete e anche
al sacrestano, bongiorno!
bongiorno al bettoliere che al vino
aggiunge l'acqua della fonte perenne,
l'acqua della vita pura, buongiorno!
buongiorno al giorno che manca
all'anno persosi per strada,
bongiorno! buongiorno alla notte passata!
buongiorno al gallo d'Irillai e alla corte
delle sue galline ovaiole, bongiorno!
buongiorno a chi passa e a chi si ferma, bongiorno!
bongiorno all'attimo fermo che ritorna
al fratello scalmanato senza requie! buongiorno!
bongiorno a voi stelle del cielo di sopra!
buongiorno alla luna
che si specchia nel Tirreno, buongiorno!
buongiorno al mare di Bosa che
ospita il sole a cena! bongiorno!
buongiorno alla tramontana d'Orune
e alle cantine del Mandrolisai!
I civili borghesi dell'Alighera non disperano
per le avversità dei giorni in corso
essi hanno l'eternità del vasto mare
davanti agli occhi, noi
malinconici vorremmo essere come loro
e salire sui tetti come i gatti
e gridare il nostro sconforto alla luna
Qualunque cosa faccia
rischio di farla male e deludermi;
ma siccome non posso mancarmi di parola,
voglio essere alla mia altezza e stare insieme a me.
Scusatemi, dove sono le mie parole?
Il cacciatore con la vista acuta vede oltre i cespugli
della selva o perlomeno ci invia prima i suoi dardi
Lo spavaldo guerriero che ha visto Tripoli
e ha attraversato il Brenta:
a lui il ricordo di come destreggiava la roncola
e le frittelline dolci di farina e latte.
Ha vissuto come Iddio ha voluto.
Abbia pace ora accanto a lui.
bongiorno Sardegna alla deriva nel Mediterraneo,
bongiono!
bongiorno a badora madre di pilurzi,
bongiorno ovunque tu sia,
bongiorno a chi ti tiene compagnia!
bongiorno all'inventore del vetro
e al ragno suo fratello!
bongiorno anche ai giocatori di carte
che a fine partita non si accoltellano.
L'umanità è l'uomo e la donna:
la femmina e il maschio;
il padre e la madre: è lei che lo fa e lo allatta,
è lui che unisce e salda.
La perfezione: lui e lei, il resto è fumo, aria trita,
incenso turco, odore di sacrestia, vapore d'osteria
Giove avrebbe voluto concepire Atena e Dioniso;
Dio avrebbe voluto fare il Figlio senza la Madre.
L'ha detto Bobore Rigulizia.
Bih a Gaetanu - che non conosce l'inganno -
con la testa ondulata come il mare
e siccome nel mare sanno sputare i pesci
così lui sputacchia come la madre
che lo inondava di saliva
a ogni spavento di chi sa qualcosa
dell'agonia della morte senza veleno
ma agghindata dal dovere imposto da tempo
a cui obbedire come i carabinieri al papa
con l'aroma del vecchio incenso turco
e non da mangiatore di spezie
e di fumo di osservazione
Aveva
– il grande avolo di Gaetanu Conkicanu -
i capelli ondulati come il mare increspato
e sputava come i compaesani di Gesù
che si rifanno a Daniele
come nome (da noi Tanielle) vale una profezia,
un nome nel deserto, con una moglie casalinga
con la pancia bianca come una monaca
di nome Taniella che - con l'ampia gonna
a pieghe - quanto prima figlierà
come Dio comanda e che un giorno
dirà alla mamma: sono come mi vedi
anche se guardi da un'altra parte
e penserai a me che sono carne
della tua carne;
tutto è, o dolce mamma,
un semplice mi pare.
L'eleganza del corpetto per lo spiantato
L'intuizione vale anche senza conclusione
E a me Breivic il cornutone del nord, pare un figlio...indesiderato
Le rivoluzioni si dice che svuotino le galere,
la reazione le riempie comunque di nuovo
L'eloquenza è il dire elegante
e l'eleganza è l'indossare l'abito eloquente
Mentre odori e profumi volano invisibili
i sapori invadono i cunicoli del labirinto
I profumati petali delle varie rose
che dilatano i cuori innamorati
non saziano lo scricciolo tra i rovi
e li secca il vento come le spine
La bellezza non ha forma né contenuto:
essa è l'aria libera dell'idea che fa pensare
Simbolo del pensiero
è l'immagine della parola scritta
Dalla capacità di ricordare ha vita il pensiero
Dalle sensazioni intuisco la saldezza del mondo
capace di resistere alle catastrofi tecniche
alle sconfitte fuori casa
e alle rebotte dove ci scappa il morto
L'omicida sa che nessuno lo perdona
se non lo ha fatto la sua vittima.
Il perdono è la rinuncia alla vendetta
non alla punizione del colpevole
non al corso politico della Legge
che punisce l’omicida e lo condanna
alla vergogna dell'esclusione
da cui ci si libera uccidendosi
Col dubbio di esistere mi rifugio nel sonno
di Polifemo e nei sogni che Nessuno fa.
Il suolo che non ospita la mia ombra
non è disposto ad accogliermi:
altri più simpatici lo calpesteranno
con le ultime carabine del mercato.
D'ora in poi rinuncio agli spazi
non percorribili dai miei passi.
Tecmessa o la voce della ragione
inascoltata da Aiace Telamonio.
Finchè siamo in vita comandiamo come re
e obbediamo come reclute;
da morti ci raffiniamo consumandoci
come cime montane o seccandoci come cardi
Ai vedovi – signori dei mari dell'Asia,
del gran Campidano
e dei bassifondi d'Irillai e di Lucula
che ardono come legna secca nell'inferno -
si addice il vino di Ohiai B. quando l'inverno
gela i loro piedi e sfibra loro il cuore.
Bevano d'estate il Mandrolisai!
E i vini ogliastrini agli spuntini!
E a chi non beve gonfi Bacco il piede!
La democrazia nasce dal basso
e cresce fino a diventare gerarchia
che – come un gigantesco imbroglio -
pare calata dal cielo.
Se non la democrazia
cosa opporre alla guerra civile?
Che fare della discordia tra capitale
accumulato nel passato e il lavoro
degli operai che senza faticare
non mangiano? La dittatura?
Con i demagoghi l'arbitrio
è l'uso personale della legge
Con la sopraffazione fa capolino
la superiorità della razza
Chi reclama nuove Provincie
prenda quelle che abbiamo in più
Generali e strateghi simulano (giocano al-) la guerra
per sapere quanto viene a costare tutta la faccenda
Tocca a me.
Il mio nuovo dio è Dioniso il sorridente
che diffonde il profumo del vino
della botte giù in cantina
Ma, dicono, il riso porta il pianto.
Bene, metterò la maschera del riso.
Al capestro il cinghiale che danneggia
della vigna il capitale.
Dioniso, il dio della sempre eccellente annata.
Sia sempre benvenuto il vino buono
e l'aceto all'insalata delle galline
le galline all'ospedale, l'ospedale a chi sta male
chi sta male all'aldilà dal buon Gesù
che il vino sapeva farlo con l'acqua di quaggiù.
Il vin di farmacia non lo bevo, mi sa di sciroppo.
Bevi, Macocco, il vin del cieco baiocco.
Si lo bevo e ci intingo il biscotto.
Anch'io, per dio e il popolo, son Nannicocco
che prima non beveva e ora non ne lascia.
Chi assaggia il vino di Gesù non lo lascia più.
Tutti in cantina a ber la medicina.
Tottus a su zilleri a ridere e brigare chi sue Marreri.
E bevete finchè ce n'è prima che ritorni il re.
La vita è quell'affare
che è stato affidato a ciascuno noi
per condurci in proprio, mano nella mano
fino alla fine del vicolo cieco, un sepolcro
dove veglia Mummua, come da piccoli
chiamavamo la notte, una figura lunga
come l'ombra notturna che all'alba
scompare nel vicolo e, come la terra
nel cielo, non sa dove parare: gira a vuoto
ogni notte senza saper dove andare.
Come la terra ho detto, è noi sopra, chi felice
e chi sempre a far dispetti ai vicini
e a far - di nascosto - le fiche agli invidiosi
Il papa per quanto sempre vestito
di bianco come un'innocente
che se ne sta nel bel mezzo
non avrà mai la fluorescenza
che emana dal Dio degli umani.
il giro manica elegante
e il raffinato doppiopetto a girocollo
Il re, come ogni persona a modo,
una volta sistemato in trono esercita la grazia
e nomina il soldato più fedele e coraggioso,
suo aiutante in campo e in tenda;
come il presidente un segretario di fiducia
e il pontefice il suo confessore latino e ortodosso
I servi alla mano son quelli
che giocano d'anticipo
con i padroni e sanno da come
il capo chiama se si tratta del vaso
della notte in campagna o del far
le commissioni alla padrona fuori casa
per limitare le sfrenatezze intemperanti
delle persone focose che non mancano di nulla
Dunque, come ogni anno, alle Ceneri
si bruciano le vecchie maschere
e ogni giorno sulla terra si avvicendano
colture, uomini e idee, cionondimeno
ognuno – ciascuno nella sua comitiva
è come isolato nella folla allo stadio,
da padre pio e al concerto, nella pubblica
piazza, nel gran luogo dell'emporio, al museo,
nella sala di lettura, quasi come quando
se ne sta a casa a scrivere
anonime lettere d'amore
e leggere le lettere degli amici defunti
Sulla mia buona o cattiva sorte
mi riservo una dichiarazione
alla fine imprevedibile della mia carriera.
Per ora ricordo la gioia della mamma
quando vide che stavo in piedi, sulla terra ferma.
Dopo l'inizio della vita stretta nel labirinto,
alla fine ci si stiracchia come
attratti dalla bellezza dell'ignoto
e poi distendersi alla quiete eterna e immemore.
Non è dei nostri chi è esente dal dispiacere
inesorabile che accompagna all'agonia;
forse è quel superuomo che ci ha preceduto
tempo fa nell'aver vinto al lotto
un sacco di fave secche
per il suo puledro da corsa
Gli offesi e gli Indifesi.
Non ho armi; non so usarle e le temo;
ma, avendone, finirei per usarne?
Le userei se dei prepotenti in strada
mi impedissero di passare?
Persuaderli con un sorriso?
Forzare il blocco? Chiamar la legge?
Cambiare strada?
È tempo che cambi l'aspetto del mondo;
proprio ora che ci sono io? Si disse Amleto.
C'è sempre un io in gioco nel tempo
che è sempre gius/nto in tempo
affinchè siano chiari i meriti di ognuno,
senza omissis, a cominciare
dalle gerarchie dirigenti in sospetto d'intrighi
e scambi tra lestofanti scampati alla forca,
al rogo (che accendevano) e alla galera.
Una buona educazione comprende almeno
la conoscenza di tre lingue:
la lingua madre, il dialetto del babbo,
e quella necessaria per girare il mondo
che tiene il passo delle stelle
Sas turturas, Lillina e Diddina Baionetta,
gemelle d'una sacca
nate in grazia di Dio da Marieddha Marionetta
concepite con un'allegro demonio di passaggio
senza nulla d'infernale, un basco blu
che votava a destra,
pagato per sparare al bandito che terrorizzava
i possidenti del quartiere quando uscivano
di casa per andare al Nordamerica,
tempio chiuso del piacere pagano
e ridere di gusto alla luce del giorno per avere
quel che le mogli negavano nel buio della notte
come piangendo il morto in casa
Così Jakeddhu Ghimisone,
un tempo acerrimo nemico di lepri e pernici –
figlio di Gonario Gherdhone, come lo chiamò frà Ignazio
sulla via di Laconi - faceva il diacono (o colui che vive,
come se non fosse dei nostri, dall'esterno dell'edicola,
il famoso spazio delle idee alla moda,
fuori dalle controversie della gente nel mondo)
e portava i messaggi del prete,
indizi di Dio e della Madonna,
di sposalizi felici per metter su casa
e di brillanti sventure che lasciano macerie
nel deserto...bel mestiere quello
di Ghimisone, come saper fare presciutti
e vino o fare il barazelos campestre,
darsi per sempre a Dio,
che conosce il linguaggio dei frutti e dei fiori
e non ama mostrarsi in pubblico se non costretto
dal bisogno di parlare con qualcuno che stima
perchè non concede i suoi favori alla cieca.
Così Jakeddhu, che credeva in Dio pro duos
e non pensava ad arricchirsi, ebbe una madre
naturale e una moglie che naturalmente
l'abbandonò al suo magro destino
(con la vita sottile) senza fargli un figlio
legittimo, ma lui si ricordò sempre di lei
che aveva amicizie oltremare e raccontava
storie di donne adulte in pubblico
e in privato che non vale la pena commentare
per via del matrimonio andato male,
anche se molto si cantò alle nozze,
si bevve parecchio e si giocò più di una morra
e non mancò qualche zuffa tra primedonne
e cavalier serventi che schiamazzano
dove il vino è scadente, fanno per svago
tirassegno nelle bettole e contano sul caro avvocato.
A detta della nuora, la madre di Jakeddhu,
figlia di Laisa Laiddhona mala a morire
perchè liquidò tre mariti, donò al vescovo
un calice d'argento per avergli sposato
il figlio unigenito sotto buoni auspici.
Ora lo farà sacerdote, almeno fino alla
pensione quando raccoglierà i petali
che cadono alle rose.
Non voglio impormi nulla oltre l'onestà.
Non temo di servire in privato - e per bene -
la giustizia.
Una sostanza impalpabile forma il nostro carattere
se fin da piccoli si sente dire di non aver
vergogna di lavorare
e di avere in odio l'ozio improduttivo:
figliolo, fai dell'arte con la tua vita e mettigli
per pennacchio la coda d'un gallo,
un fiocco nero a cravatta d'avvocato
che da quel che dice non si sa
chi è nella violata intimità del cesso
La bellezza era dentro i suoi occhi quando
guardava le cose vicine
La mitezza era nel suo sorriso quando
guardava la luna lontana
L'amore era in lei quando accostava
la mia mano alla guancia
La sua serenità è ora incisa sul marmo
che la fa grave e malinconica
come quel che mi manca.
Zikinu Kivarju.
Era gracile e nervoso - e forse anche ombroso
come lo sono di tanto in tanto i paesani -
poche cose l'attraevano, diceva che non sarebbe morto
senza visitare Gerusalemme nè mai
avrebbe alzato la mano sulla moglie e poi abbracciarla
o dopo averla abbracciata levar la mano su di lei
Il respiro viene per primo e, dopo i ricordi,
per ultimo.
L'essenza - trama e ordito - della vita
è il respiro della pugna,
lo sbadiglio della pace, il fiato della serenità,
il soffio della beatitudine e del dolore,
lo starnuto è
l'estrinsecazione dello spirito assoluto,
Ma va là, disse Makone.
Sono grato al mondo che mi ha affidato la vita
e ora sento legittimo il dovere di
condurla con grato piacere a termine,
con sortilegi in strada e la negromanzia in casa,
ma sempre fuori dalla Rotonda Casa del Re,
fino all’avvento dell’agnello pasquale
e del capretto di natale come faceva
al meglio Filize Fiaccone che beveva dal fiasco
il vino nella pergola di Gonone e diceva a proposito
delle cose che sono:
perchè mentire senza l'intento di cambiarle?
Quando ti prende quella gran voglia
di dire le cose che stanno come le vedi,
perdi la pazienza, non provi imbarazzo
e salti gli ostacoli fino a rotolar via
come la sfera ribelle allo scarabeo.
Le cose evidenti, giuste e belle,
hanno la divina forza della persuasione.
Che ci avverte anche del nostro
disarmo davanti agli accidenti
che spaccano in due le nostre cose
più care perché più belle.
Vaga sempre tra noi l'impalpabile fantasma
del cacico imbonitore telegenico
emulo del terribile cacico e imbianchino tremendo
Kikina Korjola andhabat'a s'arjola kene kattola
e canticchiava col vento: Bella mia,
tu vai via come le parole dette e poi pensate.
Dove abbonda la grazia la legge è latitante
Da quando i preti delle cerimoniose chiese
del mondo, tolte le briglie,
ne han fatto di cotte e di crude,
dentro e fuori i recinti delle leggi secolari
con loro è saltato l'antico chiavistello
del timor di Dio nel quale almeno
i tremebondi cristiani temevano
come prima del vangelo dubitavano
di essere orfani di dio padre
Y donde està l'immaginazione?
Kikina Kirone senza la cotenna
non faceva il minestrone,
perchè la prima mamma che l'adottò
gli raccomandò: Figlia mia,
fai qualcosa che abbia posto nel mondo.
Fai figli.
Porcu Mannale – mortu dae s'istrale -
andava a cavallo della sua canna
con tutta la pompa del suo vecchio costume
I moderni si fanno antiquati e rustici
e quando non indossano i costumi tradizionali
si vestono di velluto e di fustagno
e si interessano delle antiche usanze
per ripristinare il passato adattandolo al moderno
imitando le antiche e buone maniere, ospitalità
e riconoscenza che non vanno mai perdute
degli eccellenti pastori e contadini, artigiani e carpentieri
(Porcu mannale sarebbe il maiale domestico
che serve al consumo familiare
durante le puntuali prodezze invernali
che durano dall'Immacolata alla Quaresima)
Ebbene, privateci pure degli Ordini Cavallereschi,
dei Nobili Tesorieri e dei Commendatori,
ne faremo a meno con l'aiuto di Dio
e dello Spirito Santo che si materializzò
in grembo alla madonna senza far danni
Morirei di fame ma non andrei mai a pescare
in barca con al timone uno Schettino...
Ora il morbo che ha invaso il mondo ha messo in chiaro
che alla guida della Repubblica deve stare chi sa
riconoscere il morbo al primo agire dell'apparizione
-che ha aperto delle piaghe epidemiche altrove
e non come spettacolare evento di cronaca sportiva-
e sa ragionare su come contenerlo e decidere della cura
alla pari con altri competenti del problema in atto
e non è il Fontana governatore e lo Zaia
non può esserlo il Conte e il Bonaccini
e ancor meno il Di Maio e il Salvini
che non sanno far le aste senza un righello
figurati se sanno calcolare e affrontare
la peste dell'anno con la chiara lucidità della Merkel
della quale anche una sua brutta
copia sarebbe per noi la salvezza.
È evidente che il merito non è di chi governa
il paese
ma tutto intero il merito è di chi li ha eletti.
18aprile2020
Ulisse eroe e semidio pagano va e viene
per il mare della vita che Nessuno ha creato;
i santi monoteisti se ne van soli nei deserti
senza oasi dove langue la vita in quarantena:
è passato il peccato - non visto - un distruttore di paesi
Da come gli van le cose se ne può dedurre
il perchè che si nasconde nel percome.
Nel deserto mare i buoni sentimenti fanno
esuli i rimorsi. Il nostro corpo
(alla cui natura appartiene la sostanza e lo spirito)
- che mille anni fa era incapace di vivere in America,
e ora è incapace di stare sulla luna -
è una macchina mondiale fatta per vivere nel mondo
e nel cielo con Dignità, Grazia e buona creanza.
Urge lo stimolo. Forse dietro la necessità;
ma non solo. Urge, in inglese “stimolo”.
Non somiglia forse fabulous al favularju
che cuce bugie?
il bivacco degli Achei nel tempio della fortuna a Troia
Giudica se puoi con distacco e sii leale con te
per non confondere l'ulivo con l'alloro
e ricordati che la terra è a traino del sole
e nella luna non si specchiano le allodole.
Parla con te quando gli altri distratti
non rispondono
e stai in coda al corteo e per farti valere
alza la voce del dolore come facevano gli eretici
con gli inquisitori, sordi per eccesso di fede
nel Signore sul carro al Comando delle genti.
La realtà ci appartiene e la vedo lieta
di essere tra noi, adesso, che sia nostra.
Spesso mi accorgo di aver saltato, scrivendo,
l'ovvia evidenza e mi dispiace di esserci ritornato su
perché mi pare che sia come metterci il dito nell'occhio
L'uomo si adatta alla donna
fino quando non trova di meglio.
Eterna è l'usanza scostumata di picchiare le donne
dove fa più male e più si vede
affinché sappiano di essere subalterne.
Lo danno scontato i libri sacri che dicono la donna serva
dell'uomo libertino e se la servitù non adempie al dovere
prende le busse secondo il canone del gran sacerdote
maschio che esigeva dalle donne le cose fatte per bene
specialmente per Dio e per lui il maschio del creato.
Può essere questa la giustizia superiore concessa
all'uomo in brache per influenzare la povera donna?
Ma che male fa la vergine che dona il suo fiore
alla nascita di un fiero pupo nobile quanto un dio
per essere malmenata da un violento sciagurato
e il signore non scende dalla croce per metterlo ai ceppi
e strigliarlo per bene fino a domarlo alla ragione
del rispetto per il mondo dove prorompe la vita?
Anche il nullatenente sarebbe elegante
La giacca con cui mi sposerò'
se alla sposa sarà concesso il ritorno
Un baldo caprone con le corna d'oro
era l'unico signore della Sardegna di Tiscali
come lo saranno i grandi re, titani con le roncole
che a fine carriera si ritiravano nell'eremo
e si mutilavano per non lasciar copia
della loro possanza che sbalordiva i forestieri
e in coda della vita orinarono come le femmine
che verranno sui binari della stazione di partenza
Dire, sentire, comunicare;
la saggezza del dimenticare le offese;
quelli del sissenosse (del si e del no),
come una voce uscita da Borbore,
gola settentrionale del Monte di Nuoro
che il redentore con la croce in spalla
In bella sostanza non so come avvenga
il pensiero, che il cervello recepisca
le notizie dai sensi lo immagino alla bell'è
meglio perchè lo dicono da molto tempo
in quà, così immagino un vago luogo
dove ha sede la memoria, ma come dal
miscuglio con con la mente ne venga
fuori un'idea non so proprio e credo che
la spiegazione sia solo nella mente di dio
che non fa danni se è da lui che abbiamo
preso avvio come gli uccelli dal nido che
sanno imitare il volo delle madri ed evitare
il pericolo come i padri che ne danno esempio
avvertendoli di non andar lontano, non andar
mai oltre la ragione
Sensi, Mente Memoria; Immaginazione.
Immagino quel che potremmo essere.
Ognuno pensa da se per se come tutti gli altri
sulla terra ferma che vanno per mare e per aria:
Dall'incontro-scontro delle circostanze,
scintilla e sprizza nel cervello materiale,
l'intuizione e l'immaginazione come una nuvola
nel cielo della moderna e formidabile nuvola cloud
Bando del verbo nelle licenze erotiche
che riguardano la sola intimità riposta
nell'animo di ciascun cristiano o pagano.
Trovo nelle ore che forse mi spettano
della grande notte e del vasto giorno,
parole e cose che vivono per conto proprio,
e vagano confuse le une e le altre, come
sopravvissute, alla rinfusa, come scappate
da magazzini e archivi chiusi da tempo
immemorabile, in ritardo sulla realtà
che sola riconosce le novità delle varie
occasioni per sopravvivere sulle bancarelle
dei mercati ambulanti
Kikinu Kisina.
Gli piaceva il teatro e frequentava quello cittadino
avrebbe anche recitato se non fosse stato
per il cattolicesimo che per un periodo l'aveva
portato a far l'asceta in seminario e che dir
bugie è peccato, anche quelle piccole che usano
al sud, quelli del Campidano irrequieti
per natura sempre pronti alla rivolta come
se fossero stati colpiti a digiuno dal frustino
d'un cavallerizzo non meno doloroso
della corruzione che ci consuma come
l'età che se ne va
Per quanto mi riguarda conosco la verità:
essa è quella condizione fisica che mi trattiene
dal fare l'acrobata nel circo, di arrampicare
una parete come un ragno e di arrivare a Dio
con la matematica e la geometria;
o immaginare un ordigno nucleare
in mano ai miei istinti nervosi che tremano
al pensiero che buoni credenti tagliuzzano
un pezzo di pelle al neonato perchè lo deve a Dio
La necessità sconvolge il mondo
la velocità fa la differenza tra guerrieri
santi e quant'altro: Achille è il sole maestro
e gli altri a fargli la corte con le torce
C’è chi spaccia i mendicanti per fuorilegge
per non dar loro l’elemosina che gli alberi
dei tropici danno i frutti a chi li coglie
L'accidentalità del mondo e delle cose:
butta fuori i numeri dalla finestra
e puoi vincere al lotto
Con la prima parola detta (- molti l’ultima parola
[forse quella sbagliata]la dicono al confessore -)
è venuta in essere la verità e la bugia,
ancelle dell’immaginazione che crea la novità
La mora più bella è difesa dal rovo
che la tiene lontana come la rosa
Dio è morto in croce
per insegnare a morire per il padre
Sì dice infatti che i maschi
in punto di morte vedano i padri
Nel momento che credi di aver ragione
ti pare di aver scoperto la verità
e fatto luce nel cielo
da uno sgabello malandato
Il coito è la rampa di lancio di ogni nuova creatura:
col sommo del piacere e poca spesa
Non solo l’amore crea l’uomo nuovo,
ma anche l'esercizio della violenza arriva allo scopo
Con le promesse va avanti il mondo
e con le azioni concertate
della coppia maschio femmina
Il cane di Pavlov non resiste all'abitudine di mangiare
senza aver fame: così facciamo noi con paioli pieni
di polenta con salsiccia, pecorino grattugiato e vino
Chi non ha mai fatto una
scempiaggine ci dica il perché.
Nefertiti. Bella maschera.
La maschera è l'immagine del volto e del corpo
che muta nel tempo. Non sono quel che ero.
L'ultima sarà definitivamente lugubre e il neonato
esprimerà la sua gioia: Bonaventura sarà il suo nome
e viene dal mondo che non c'era. La vita si rigenera:
forse è inesauribile come l'energia del sole
Evidenza della reincarnazione: padre e madre
si reincarnano nel figlio che sarà un'altro padre
diverso da se stesso; muore il vecchio
che è stato giovane e nasce la nuova
creatura che invecchierà; la semplicità
della metamorfosi: si cambia continuamente,
di giorno in giorno, si è sempre diversi.
Sarò quel che non sono ancora stato.
Nomi, sopranomi e nomignoli:
come fare una smorfia;
il gioco dei significati; il significato del gioco
nel cortile degli orfani che non giocano
Tempo fa i pastori di Fonni sentivano fin sul Gennargentu
il canto delle Sirene che facevano il periplo dell'Isola
e a meridione lasciavano qualche palma punica
per dare i nomi alle persone che l'hanno smarrito
Tempo fa i genitori erano più duri a morire;
e lo facevano per ultimo;
come conviene agli dei e ai sovrani.
Meglio morire da soli
e non vedere lo strazio di chi rimane.
Ricordati me nei momenti migliori
senza preci, che temo le vertigini
ne i lumicini che mi commuovono.
Pensami se ti fa bene se no
dimentica pure quel che è stato.
Fai quel che ti aggrada tanto
lo strazio non lascia strascichi.
Vedi tu di fare quel che ti va bene
puoi vivere come gli uccelli
che si posano sul tuo davanzale
per ricordartelo.
Sul giocar con le armi
I sicari
– come la polizia segreta che non ama farsi vedere -
agiscono nell''ombra, colpiscono alle spalle
e se la vittima è nuda
la sorprendono guardandola in faccia.
Nazisti e fascisti uccidevano in pubblico
spavaldi, per far mostra di coraggio.
Dicono che i carabinieri sparassero su
quei soldati che al fronte indietreggiassero
durante l'assalto alle trincee nemiche.
C'è della malvagità sulla terra
santa e su quella maledetta.
Generali e marescialli d'alto grado
si attribuiscono stellette e spalline
come un affare tra di loro arditi
e pettoruti come galli in battaglia
quando ogni equivoco si chiarisce
perchè c'è della perversità nell'aria sacra
e benedetta, alle spalline in onore di Dio
preferisco le bianche spalline in ricordo di Maria
Cerco di pensare come gli altri trovandosi
al posto mio con la loro testa che certo
non potrà farmi male
E l'intelligenza, dove sta di casa?
Dimentico sempre la Santa Intuizione.
Al forno: La semola di grano d'oro.
Predu Pilurzi - che per un pezzo di mare
almeno cento metri quadri, avrebbe dato la moglie -
titolare del : Al club del vino rosso melograno
dove i soci, ai tavoli contano i grani del frutto
come sotto l'arbusto in silenzio come al funerale
di Maria Lacana, moglie di Polanka signore
d'Isporosile, morta al primo canto del gallo
mentre il marito chiudeva il suo club paesano
per gli artisti che fanno l'uovo a casa
e lo covano fino allo schiudersi della sera…
Così va la vita sostenuta dagli imprevisti
che corrono al mare di Orosei dove si versa
il rio della Cuccagna con gli avanzi del giorno
Ogni volta che vedo il Dalai-lama mi ricordo
sempredel bisogno che abbiamo di preghiere
esotiche che dai fiori fanno i frutti e ciò basta
dice chi se ne intende non ci rimanga altro
da fare e lo dice chi se ne intende:
se non fan bene di certo non ci faranno male
se non ci rincoglioniscono come accadde
a frati e preti che da tanto pregare finirono
con l'arrostire gli eretici su ceppi secchi
come muggini libertini e le streghe su
carboni ardenti come anguille vergini
Le belle antichità sono necessarie alla libertà
Appena conquistato lo stato
ci si dimentica degli ideali
L'idea del bello muore in cassaforte
E' la cornice che si appende
e si espone, non la bellezza
Può anche darsi che chi pensa male operi bene.
Può anche darsi. Tutto è possibile a stò mondo
dove le donne belle si mostrano nude
perchè sanno partorire e allattare.
Certo è che a parole nessuno è cattivo.
Saper parlare forbito è un gran dono
e chi ne è capace se ne infischia della verità.
Per gli sradicati rapati per la santità dell’igiene.
Oh, santa sia la signoria di chi sta in piedi
e alla fine si corica con la borsa dell'acqua calda!
Ogni giorno è buono e ogni mese adatto
a chiedere scusa delle offese fatte
a parenti e amici e io lo faccio ora
pubblicamente, in garbato incognito
Avrei fatto il cavalleggero se avessi saputo domare
un cavallo della Jara, avrei anche potuto ambire
a fare il priore di san Francesco se avessi saputo
cavalcare una mansueta giumenta; ma non avrei
mai fatto l'acrobata del circo se avessi saputo
intrecciare una corda adatta a impiccare giuda
gli inquisitori torturatori e i fascisti nazisti.
Si tratta di divinità dimezzate; imperfette.
Papa, Dalai Lama, Ayatollah,
Rabbini, Kerubini, Giacomini:
il maschio senza la femmina è un segaiolo
come Onan Manolesta che si da a/il piacere.
Fannulloni Autocompiaciuti incapaci di procreare.
Diotima ha in sé l'amore del mondo: la vita
il doppio che fa l'Uno Atomico e Molteplice.
Maschio e femmina Dio li fece
La femmina è la distesa della terra
su cui il sole si compiace di riflettersi
il maschio è l'oceano
che il sole si contenta di scaldare
sai, per le sardelle del Mediterraneo
i ghiozzi del Tirreno e le anguille del Cedrino
La vita è quell'insieme di cosettine per cui viviamo:
innanzi tutto dare figli alla terra sotto il cielo
adatto a far solchi negli orti di Lucula e Marreri
Ragion di Stato. Stato della Ragione.
Per cui varia ogni sera
il cielo sopra la Serra D'Irillai.
Ho fiducia in me in accordo con i sensi
intenti a coglier fichi a Isporosile
mentre gli uccelli bevono al ruscello
Aspetto sempre che mia moglie
ritorni dalla parrucchiera
prima di buttar giù la pasta, o almeno ci penso
un'attimo prima di sollevare il coperchio
Lo scienziato non ha requie se non trova quel cerca
e che gli manca;
lo studioso non sta bene se non rivela lo stato
delle cose che sono e a volte non sono;
al poeta una lira di vino basta per vivere
in un paese che riempie stadi e studi tivu
di cittadini primi della classe
e ama le processioni e i cortei per invocare
ringraziare e maledire, per avere in mano
la semplice verità del creato donatoci
da una timida volontà nascosta e
fuori del tempo nel segreto evidente
della luce che trascina il nostro mondo
senza base con cui le pie fanciulle ricamano
la piazza di sogni mancanti:
Terra secca, terra sana, senza acqua, terra mala.
Un pegno vale finché qualcuno lo ritira.
Le dispute in corso ardono e bruciano
finita la zuffa rimane il silenzio del vento
In ogni delinquente vedo il feroce imbianchino
che incendio' in lungo e in largo l'Europa
Pare che nulla sia più importante della libertà
non esclusa quella di scrivere comunque, per terra,
sulla sabbia, sui muri e sulla carta e sulla Rete
di questo e di quello, del tempo e sul tempo
insomma l'importante è scrivere di tutto
e bene e male tutto ciò che si adatta
all'alfabeto compresi gli ori e i pidocchi
A Tiscali si trovò il rame lavorato dagli zingari
venuti con l'astro quotidiano sempre da oriente.
Fu uno sconcerto per don Zanchetta scoprire
che l'antica abbazia di Tiscale avesse ospitato
gli esuli romani effeminati e cinedi, una vergogna
profonda si impadronì di lui che prima di studiare
da prete vegliava gli alberi delle nespole nei frutteti
del paese quando in estate le famiglie riunite al fresco
si raccontavano come tutti gli anni, vecchie tragedie
e si ascoltavano i delitti recenti, strofe d'amore
e programmi di faccende per il duro inverno
col maiale da immolare al primo freddo dell'Immacolata
fino alla quaresima primaverile quando si colgono
le prime fave novelle e vive nel desiderio delle gravide
che le sgranocchiavano avide
per evitare le voglie sui pargoli
a cui i buoni genitori pensano per preservarli in tutto
e non è sufficiente che i figli siano solo onesti
ma perfetti in tutto per l'onore di cristo re
senza pretendere da loro continui ringraziamenti.
Di lui non so altro
dello scaltro don Zanchetta Lestrimparo
e anche gli altri hanno di costui poche notizie
se non che nacque nelle alture centrali
si suppone non lontano da Tiscale o Tiscali stessa
quella che fu saccheggiata dalla prima Turcali
di cui qualcosa riportano gli antichi annali
da cui fu tratto in salvo da un Lappone
di Orune che raccoglieva gli sbandati
persi per strada avvolti dalle brume del vino
che si dissolve solo col sole allo zenith
quando scioglie i suoi draghi
a meridione e lampeggiano azzurrognoli
sulle ali delle mosche cavalline che perseguitano
gli scrivani della Repubblica delle lettere
con mansioni che li abilitano al vitalizio
amministrativo e alla nobile liquidazione
che gli consente l'acquisto della casa
per la coda della vita
con un ettaro di annesso podere nel fondovalle
delle alture centrali dove apre una locanda
e fa l'oste proprietario che non si fida del garzone
e a tempo perso sostituisce monsignor della Bua
vescovo con la gotta al gomito dello scrivano
contrata nella stesura della lettere alla madre
pubbliche e private, nelle bozze dei diari
e negli schizzi dei volti dei parenti dei diaconi
che accompagnano i pellegrini
del casto san Francesco di Lula
scrisse il trattato sulla libera confessione
del peccato scritti minori sui banditi
maggiori e toccanti poesie sui nidi delle
rondini e postuma scrisse una satira
sulle professioni di fede e morì in gloria
nella seconda parte dell'anno successivo.
A che servono, mi chiedo, a dio
le mie preghiere se Gesù è
contento di aver fatto buoni cristiani?
è piaggeria, dico io... altrimenti son fregato
per l'eternità...bisogna camminare all'aria
aperta per star bene di salute...poi conta
mangiar quando c'è fame, come gli animali
che se ne infischiano delle diete e degli orari
d'ospedale...il riso si addice alla diarrea
...conta si che la medicina faccia bene,
ma importa che non faccia peggio del male
Stan freschi se dalla mia esperienza
traggo regole per i figli, ma ciò che
ho fatto prima è fatto per loro, è se ho fatto
il servo non ho fatto il mercenario in guerra
L'albero sociale che raffigura la gerarchia
del mondo, chi sta alla base,
cosa pende dai rami, cosa scuotono
le fronde, è chi rapina che sta sull'alta cima
Tra i santi fondatori d'Irillai si ricordano
nelle sere d'estate, Mimiu Massillone
e Pipiu Diarrea, carpentieri di mare e di terra,
figli - gemelli d'una sacca e utili al lavoro nei cantieri -
figli del gran Maestro Barrosu di Burgos
e fatti con lui e per lui dalla molto Graziosa
Signora Manzela di Bosa
che per sposarli alle prime figlie, necessarie
alla riproduzione del Gran Pastore Gonario
di Bitti Mannu e Mallena Mamone
– cresciute nell'agiatezza: mangiavano belle fette
di casizolu a tutte le ore e profumavano
di caseificio – pur lavando
i panni di casa nei corsi d'acqua e si stimavano
una più bella dell'altra, e consegneranno
a tempo debito il primo figlio ai colti preti
minori del seminario educati dalla lingua
latina che da luce al comprendonio
più del vecchio dialetto a cui le autorità
dominanti negavano la cittadinanza,
Manzela, si diceva, ha rotto le corna al diavolo
di antico lignaggio e gli ha spuntato la coda
- a ricciolo porcino difficile da scuoiare -
come si usava al tempo di Eleonora Prima
Donna di Lago e di Palude alla foce
del Gran Tirso che viene dalle alture
d'Oriente come il sole del mattino che
permette di raccontare gli accadimenti
umani ricordati a memoria orale per averli
visti o sentiti dire e scritti poi da chi sa farlo
Se scientifico è il fatto ripetibile nella sperimentazione
il fatto storico scientifico non può esserlo
nemmeno se testimonia san Tommaso.
Si usa dire: ciò mi lascia perplesso,
ma ora non posso dire il perché
Pare che solo del papa Giulio II si sappia
come abbia sperperato enormi ricchezze
Mi piacerebbe mostrare il mio essere mite
come lo è in fondo il mio animo
nonchè la voce mi burla
e vien senza grazia
fuori tono, alta e scomposta
come il lamento di una sedia
che si sfascia col solo peso
di uno sguardo miope
Il senso del mondo è
che tutto ha un senso
e allo scadimento del tempo
– evaporando l'acqua salata -
la terra sarà una saliera
Chi non pensa a se non pensa ad altro
neppure ai pacchi dono e al moscadello.
Il ricordo è l'armadio dove si conserva
il vestito adatto a quel
che la circostanza richiede.
Andaisiatortu. Andhocomentepoto.
Quel che riguarda solo me da me,
nulla trapela, nemmeno gli auguri
di compleanno, a me, soggetto
deriso dalla forza bruta,
dall'andatura scomposta e l'equilibrio
precario come un trapezista
caduto su una gruccia.
Da me sono adatto solo a far compagnia
all'ombra del vecchio padre anche
se mi prende in giro per la paura
che ho di far duelli all'arma bianca
dietro il cimitero. Io, per farmi valere
posso solo ridere di me stesso e dei sicari
che se ne infischiano di finire all'inferno.
Viene dalle stelle generose l'impulso a pensare
e a stare sempre davanti al corteo
e ad alzare la voce con l'ausilio del vino.
Sul mio conto la voce sale da sola
È impossibile che uno sobrio resista un'ora
tra ubriachi in festa: avrà le allucinazioni,
i sensi lo tradiranno e la mente si adatterà
all'ambiente: divertiti se non sai difenderti
La storia è una successione di catastrofi
che consolidano le ragioni del mondo
in perpetua mutazione. Vado come Dio vuole;
vado dove comanda il Re;
vado quand'è comoda la Regina.
Chi non può andare rimanga
a guardare dalla porta come me
che se non io chi mi esalta
quando i piedi mi deprimono?
Decapitazione di Carlo I
che pur regnò per Grazia di Dio
consumandola in men che non si dice
come appunto disse Cromwell.
Addio, tesoro mio, disse la regina pallida
come il bianco lino, che per la furia
del boia morì prima del marito,
come la moglie dell'arciduca.
Fiori rossi in forza dell'amore.
La paura sbianca i volti.
Testa mozza dal ceppo; brutta storia:
boia e sicari dormono e russano
come onesti padri di famiglia.
Timore di dormirci accanto
per via delle insidie del vicino.
Dio mio, che uomo è chi uccide l'uomo?
Sente giusto il tormento nella pianta del piede.
L'acqua calda porta via il male.
Ai battezzati si addice l'acqua lustrale
e agli ospiti di riguardo della Repubblica
e alla monarchia ci pensa il futuro messia.
Piccole labbra della grande bocca sul bel calice
la repubblica ha vinto e pianga la monarchia
il senso della cosa in comune
e il lavoro come proprietà privata
il senso della caparra
è aggiogare i contraenti
Se la testa più del gomito è adatta
a pensare, va bene: adoperiamola,
ma ciascuno si serva della sua,
apprendendo il metodo dai vecchi amici
che abbiamo in casa e da quelli all'aperto
venuti allo scoperto per noi prima di noi
Quel che non mi è necessario e utile
mi è d’impaccio, necessario è il cibo
utile è la forchetta per ingentilirmi
uno è vivere in casa, altro è esserne schiavo
uno è essere impeccabile come il Presidente
altro è cambiar abito per far pipì
Quando avevo i denti e mi facevano male
piangevo afflitto come una moglie senza
indennizzo dell’eroe - colui che rinuncia
a se per il bene degli altri - morto sul
campo per difenderla; passerà, dicevano
può durare a lungo il dolore se esiste
infatti una volta estratti il dolore svaniva
il dente riposava nella bambagia
e io me ne infischiavo della carie
che castiga anche gli stoici
che non credono in Dio per cui:
il dolore e il male lo sente chi ce l’ha
e lo patisce e lo tiene per sé
senza dividerlo con l’innamorata
che saprebbe consolarlo come una Maddalena
ma non con gli amici né mai con i vicini di casa
La realtà è quella situazione in cui
ci rendiamo conto di essere tra noi
a mangiare cibi insipidi e salati,
a bere chiaretto del Cedrino che piace
al rattoppino e sciroppo per caramelle,
a rosicchiar carne arrosto dall'osso
e a sputar le spine dal pesce crudo,
a toccar la terra con la fronte rivolta
alla Mecca o sbatterla al muro
del pianto e a credere che davvero Iddio
sovrano abbia fatto nascere un figlio
da una qualsiasi minorenne innocente
come una Maria che non sa
quel che gli prude tra le gambe
Ci si vanta di un passato millenario
per darsi un'aria speciale
come quei testimoni che in tribunale
non si imbarazzano a calunniare
gli indemoniati che lavorano per arricchirsi
o per difendere certi furfanti che
non danno una briciola agli uccellini
Viene dalle stelle generose l'impulso a pensare
e a stare sempre davanti al corteo
e ad alzare la voce con l'ausilio del vino.
Sul mio conto la voce sale da sola
Perché lasciare in eterno nel vuoto nulla
il neonato che muore senza battesimo
e non assumerlo nel cielo dei felici e beati?
Gli schiamazzi si insediano nella botte
del buon vino e mai nel secchio
dell'aceto dove si affogò Narciso.
Galletas de manteca a chi ha superato la pubertà
e uova sode a chi ha passato i cinquanta.
Nessuna processione di supplica
ha mai distolto il sicario
dal suo compito,
tant'è che si uccide sempre
nonostante con o senza l'espiazione.
Fedeli a Dio davvero erano i fantastici
Maccabei che morirono per non mangiare
la carne del maiale a cui preferivano
agnelli e capretti, trote e anguille.
Per aver tutto chiaro e farmi coraggio
mi immagino la m. come un cane
appresso alla lepre:
ora io non sono una lepre, non so correre,
per forza devo aspettare il cane al varco
del cesso, dove i sogni finiscono la corsa,
se la vita è un sogno…e l'uva è acerba,
disse la volpe di quel che non poteva avere,
e lasciò perdere
La ragione ha un vasto campo
di influenza ma non si illude
di persuadere ogni pianta a farsi bella
come un grappolo d'uva tra i pampini
Tutto quel che entra nel mio bagaglio
diventa leggero con lo scriverlo
leggero come rabbia e gioia fan fremere
leggero il corpo come una corda sonora
che fa sempre pensare a qlcs,
per es. alla lievitazione della semola
di grano che fa ottimi i gemelli,
pane e pasta
L'umiltà, la modestia del narratore fa bella
la storia che racconta, anche se tratta
di avventurieri e ballerini che si vantano
di aver “un par de palle” di null'altro piene
se non d'aria urinaria e mai “licor di pampini”
come gli antichi campioni nuragici
che con un salto montavano a cavallo
un par de secoli fa
S. aveva un gran talento per passare il tempo
senza far nulla, pensando e parlando come
– probabilmente senza eccitarsi –
fanno gli dei conversando dello sviluppo
delle stelle: egli osservava la gente
per carpire i segreti del mondo,
infischiandosene degli stimoli fisici
che sentono gli alpinisti sulla vetta
del Cervino e sul corso del Cedrino
dove nessuno fa chiasso e trova bello
starsene solo a confabular con la luna
Ai bambinii l'asilo dove giocano da bambini;
(l'adulto è l'abile manipolatore della sua infanzia)
agli adulti la piazza dove fiorisce il melograno
e si scambiano opinioni sulle lettere d'amore
dell'alfabeto e sui numeri di conto del lotto;
ai vecchi l'ospizio dei meandri del passato
e domandare alle suore la via dei gabinetti:
ai morti la tomba e il cielo infinito
dove imitare i re a tavola;
alle anime pie il buon ricordo
dei vivi maestri di storia
che si commuovono fino alle lacrime
come le persone di nobili sentimenti
Abbasso i miracoli che non si avverano mai
Abbasso la gloria che sfotte la morte
Abbasso i preti sempre vestiti di bianco
come colombi che non piangono mai
e non si sporcano come i panettieri
Al primo sorriso - appena tolte le fasce - del neonato
i genitori esultano lieti che sappia ridere
della libertà appena conquistata,
come un dilettante quando passa
tra i professionisti, no, no, meglio
come il garzone quando diventa maestro
e firma il primo lavoro in fondo al conto.
L'ansia materna termina quando la figlia
va via di casa. Solo allora
l'agitazione passa al padre, che l'avrebbe
voluta legata ai piedi del letto,
come da piccolo legavano lui ai piedi
del tavolo in cucina dove fare la
marionetta della commedia che finiva in pianto
È la voce della femmina che – qua e là -
divulga le novità, al mercato, per la via
e in salotto. Cominciò Cassandra,
presagendo i capricci della sventura,
prima del suffragio universale
Il mondo è l'ambiente che contiene la mia vita
ma è la memoria che ha esperienza del mondo
come solo Dio ha conoscenza di me
Egli è lo scardinatore dei sensi
e il nonsenso del gioco gioioso
Egli distribuisce l'energia nel cielo
e ritocca ogni anno le mie foto
e fa che la tazza di Lear
sia barattata per il regno
Gli sportivi d'Irillai, prima di sollevare i pesi
che sempre minacciano la calvizie incipiente
facevano legna nel Monte dove volano i falchi
e carbone in foresta dove i falchi nidificano
e nella fonte di Farcana vedevano le janas
strizzare l'occhio a tutti, in attesa del mattino
quando i caprai di Soloti danno loro il latte
appena munto e poi vanno a nascondersi
fino a sera quando ricompaiono
con il vino fatato per legnaioli
carbonai e caprai che cenano la polenta
bianca di cacio e lardo e ai pesisti non sfugge
che le janas arrossiscono per ogni
complimento al loro personaggino ben curato.
I caprai aggiungono che a toccarle graffiano.
Han sempre abitini di lino e qualche lentiggine
sotto gli occhi. I carbonai notano
in agenda che le janas non temono il fuoco
e hanno un lume sempre acceso che le guida
a destra e a sinistra di notte nel bosco.
La principessa è una civetta scalza
con gli occhi sempre gonfi che fa la misteriosa
con un cappellino da dama di fiori in viaggio.
Pare che sia sempre lei a tirare la coda
degli impermeabili ai camionisti
con i capelli alla rococò, che trasportano legna,
carbone e latte, notte giorno e dì festivi.
Al prossimo viaggio ricordati di noi:
è un'anno che aspettiamo i pasticcini
alle mandorle. Non c'è un bar
da queste parti, quindi niente pastarelle.
Non sanno ascoltare le poesie che i caprai
leggono la sera e son pronte a litigare
come comari per l'accento di una parola.
Ai camionisti per ogni viaggio regalano
vestiti di fiori della notte, per le mogli
e le fidanzate con le chiappe al loro posto
e le tette conformi alla stagione.
Il camionista conosce il suo mezzo
sa quel che fa e ricorda il percorso.
I camionisti toccano il cielo con lo sguardo
acceso quando ce una contravvenzione
da pagare. I carbonai canticchiano al lavoro
e non pensano a morire:
han famiglia è bisogna campare.
Le mogli credono in loro e non hanno mal di testa.
Le mogli dei caprai hanno il senso della vita
amano la propria gente e lasciano la goffaggine
fuori dalla chiesa e dalla banca e dentro ci vanno
come personcine a modo, sorridenti senza belletto.
La politica è nella piazza aperta
dove si incontrano gli interessi
di tutti e ogni parte ha il suo partito
e ogni partito ha trovato il modo
con cui gli affari pubblici
– per es. l'ospedale - siano sbrigati
da un loro comitato i cui componenti
non devono aver interessi in quel
che trattano e ogni domenica
rendono conto di quel che han fatto
in settimana, senza il grembiule
dei massoni riservati al piombo
dei cantieri e all’oro degli altari
Approdarono in Baronia i cristiani
di ritorno dalle crociate
e vi lasciarono un barone battezzato
sulla spiaggia come uno spadaccino
affinchè tutto gli andasse liscio,
ogni nuova situazione di lavoro,
ogni relazione affettiva, sempre intima
e sconvolgente sarà vissuta
con angelica leggerezza, come si addice
a un buon baroniese che non è
un qualunque spaccone saracino
La noia confina con la crudeltà
che un po' è in tutti noi,
di quella avanzata dalla giovane infanzia
quando si facevano soffrire le mamme,
appunto per non annoiarsi
Ora il dolore ti sveglia dal sonno
come la sofferenza sognata.
Poi i sensi raccolgono le cose sparse.
Credo che siano loro a tenermi unito.
E pensare che solo alla morte è dato
pescare nel mazzo di quelli che devono morire.
Dopo l'illuminismo dell'89,
dopo i romanzi russi dell'ottocento,
dopo hitler Auschwitz, col duce e hirohito,
dopo Hiroshima,
con la vecchia malaria
nei tempi moderni a Irillai
con la mia nascita annunciata per tempo
da misteriosi vaticini quali guerre
e morte di sovrani, massacri e imbrogli
a tresette e mariglia, liti in famiglia,
malumori tra le donne del quartiere
e zuffe paesane per le pietre dei rigagnoli
dove si lavano i panni, proprio allora
gli snob di Ohiai B. cantano per confondere
la noia col divertimento da Zomaria
Zigottu di Jerzu, vignaiolo e bettoliere
risparmiaiolo a tempo vivo accumula moneta
dando le vecchie carte a chi consuma...
...siccome l'ideologia ha risposte pronte
a ogni tenebrosa domanda,
sarebbe il caso di congiungerla
alla religione che redime ogni rovina
ed è la madre che sculaccia i figli per correggerli
da come il passato li ha mandati al mondo
affidandoli da tempo immemorabile
alla bella lingua dei prestigiatori del verbo
e all'amicizia – testarda come la verità -
che attecchisce e resiste tra gli onesti
che temono le bisce che non sanno far del male
essa amicizia non ha niente a che fare
tra permalosi e presuntuosi né tra narcisi vanitosi
Diotima, la sapiente e le mimose
e le api che hanno appreso la vita dai fiori.
Gli augelli ci beffano quando si spulciano
sul davanzale e se ne volan via più leggeri
Non mi piace proprio veder quei burloni
che si beffan di zoppi e gobbi imitandoli
per divertire gli stolti che dovrebbero
essere oggetto di una giustizia divina
se non fosse distratta da guerre intestine
tra olimpici pagani e monoteisti spacconi
che bivaccano sugli altari del mondo in rovina
Parla come leggi e scrivi;
leggi quel che scrivi; scrivi quel che pensi.
Il sempliciotto parla come sente,
lo snob parla con signorile distacco,
l'originale parla come pensa
e per spiegare lo spirito
si serve della carne in scatola come metafora
con l'esempio del cane che rosicchia l'osso
per trovare il midollo dello spirito.
O il picchio e il topo che rodono la corteccia
per grattugiare il tronco del cacio.
Noi rompiamo il guscio della noce e dell'ostrica
per gustare la polpa dello spirito.
Nel prosciutto mangiamo la carne
per dare lo stinco al cane
che cerca la ragione nascosta
che è lo scopo della sua esistenza.
La ragione dello grappolo d'uva della vigna coltivata
è l'ubriachezza che evapora l'essenza dello spirito.
Scopo del nostro vivere è ammirare gli uccelli in volo
che fuggono da noi per la paura di essere mangiati.
Veder lo spirito oltre la carne è negare l'evidenza
della polpa per sentirne le esalazioni nel naso.
Cerchiamo sempre la causa nell'un(to-re)o iniziale
per non voler vedere il molteplice di cui è pieno il cielo.
Cerchiamo l'inizio del fare le cose
siccome noi facciamo le cose nel mondo
il mondo che noi non abbiamo fatto
perciò ci è facile immaginare
che qualcuno l'abbia fatto per insegnarcelo.
Dell'inizio del mondo nulla sappiamo
e ci è molto difficile da immaginare
forse perché difficile è pensare
che nessun inizio ci sia mai stato
Siamo abituati a cominciare le cose
forse perché non crediamo nel caso…
di poter trovare - per caso - un tesoro nascosto.
C'è bisogno del cominciamento, non foss'altro
che perché non possiamo vedere dietro di noi.
Aplomb
La religione sostiene le cose
del mondo con gli affari della terra
Ogni tanto i cardinali si riuniscono
a concilio e riassestano le novità del cielo
Voglio poter giudicare
perciò non faccio nulla che non possa essere giudicato
come un abito fatto di frammenti così è un libretto
ROMA - Il cosiddetto "corvo" delle carte rubate
in Vaticano è stato arrestato dalla Gendarmeria papale.
L'uomo è Paolo Gabriele, "aiutante di camera"
della famiglia pontificia, in sostanza
il cameriere di Bendetto XVI.
Questa mattina Gabriele è stato …
...Ohiai B. si vantava delle tante chiesette
che aveva sparse nel territorio: tante a Irillai
la cappella dei Chisu votati al progresso industriale
il chiostro delle suore che vendono le uova con due tuorli
il collegio delle monache di santu Lussurgiu
che istruiscono sulla poetica delle preghiere
il santo Rosario Ordinato dei Cavalieri di san Francesco
che ha insegnato ai buoni a far bene all'ombra
senza mettersi in vetrina e altrettanto nel deserto
e in campagna, tra monti e valli, nella cappella del buon Pastore
senza canonico a sa Serra Manna e Minore
nell'eremo di san Biagio a Marreri
con sant'Eufemia ai fornelli
nella chiesa del Santo Rimedio a ogni Male
del buon Cristiano battezzato, sulla riva destra del Cedrino....
tutte quelle casette soliane illuminate gratis dal re Sole
e della luce pubblica che ha sconfitto le tenebre…
in quelle casette uno è il capotavola
e quando è pio pensa a Dio
e alla famiglia e la fa viver bene almeno quanto le altre
del consorzio di Baronia che tutela il singolo e la specie:
che il singolo non si esalti e la specie non soccomba…
Da quando in Baronia si pratica la geometria?
Dopo la prima la pelle del vitellino a seguire il lino del Cedrino.
Dal tempo dei nuraghi fatti senza carpentieri corsicani.
Per quanto tempo Ohiai fu spagnola? Boh. Meno del tempo che fu romana.
Come correvano a cavallo romani e spagnoli,
come remavano pisani e genovesi
e come pregavano i bizantini?
In sostanza com'erano mille anni fa i baroniesi?
Pativano del mal di mare? Si vestivano
come i ponzesi che volevano annettersi la Sardegna?
E gli ogliastrini? Amavano il lusso orientale,
i coltelli di Damasco
e le prime leppe a serramanico fatte a Pattada.
E quelli dei nuraghi coltivavano la vite?
Sapevano del mosto? Bevevano il vino?
Conoscevano il mal di testa? Avevano sentimenti?
Conoscevano la vita interiore?
Lo si può capire dai dipinti di Galtelli
e dai bronzetti di Orosei?
C'era del pensiero in quel che si diceva, e si divertiva,
ad es.: un tiro mancino sarebbe
stato quello che san Giuseppe
avrebbe fatto se nel santo affare
ci avesse messo un po' del suo spirito
Jaja, una iaia, fila la conocchia della mia vita
Avrà il talento di far la caca da solo
tra i piedi della madre e della nonna
così trovare il buonumore, poi passerà dal nido
e sarà con malumore svezzato per finire all'ospizio
tra le anime innocenti che vagano nella notte
vestite di bianco e col vasino vuoto in mano
ad ascoltare come una vocina lontana
il fischio piano, liscio e forte delle stelle
e la fluida agitazione della luna
Non toccar vino - nemmeno con l'occhio -
se hai da fare cose precise e delicate
A dopo, dopo.
Dedalo il vedovo depositario d’ingegno
fa le ali all'orfano ma elegante Icaro.
la preziosità del presciutto
offusca la lucentezza del rame che abbaglia
i vecchi dèi che non sanno far più miracoli
L'avversione mi vince
verso gli stolti che deridono gli sciancati
sedentari per non poter ballare il tango
L'unico conforto che gli innamorati delusi
si aspettano dal mondo
è una cordicella che sostenga il loro peso.
Chi soffre del fisico scadente
non guarda le copertine con le belle
In questura sanno di me
più di quanto io non sappia
delle sorelle della luna che pare
abbian suggerito ai carrettieri
d'Irillai di mettere il paraocchi
ai cavalli che han vergogna
d'esser visti tirar la carretta
mentre rimuginano
sull'avvenire del firmamento
Stai alla larga finchè puoi
da chi la da per denaro
perchè non sa far altro.
Tienti a distanza di sicurezza
dai figli di papa
perché hanno tutti le spalle coperte
Non far mai - se ti riesce -
il piccolo italiano concepito
durante una rebotta col nuovo vino rosso
e perciò rissoso come un'idea storta
e un'opinione comune
Pensare è riflettere sulle cose
che ti danno modo di farlo
Pensare è cercare di capire il rapporto
tra gli affari che succedono ogni giorno
Pensare significa registrare l'esperienza
dei sensi: la visione del cibo,
il consumo che ne fa il corpo,
sentirne l'utilità, il piacere del bello,
capire che il mondo è un tavolo
dove chi può siede a desinare e teorizza
sulla presenza della luna che in ogni caso
non si può eliminare pena la sopravvivenza
delle martinicche a Gibilterra
a Irillai Martinica è il nome della consorte
di Zigottu il bettoliere, ovvero colei
che si cinge il collo con orpelli d'oro
che posano sul petto come a casa loro
I fabbricatori di ceste sostengono
che senza la loro arte Mose
non avrebbe parlato con Dio
Mi pare che lo scontro tra cristiani e musulmani
verta sulla presunta rivalità tra Gesù e Maometto,
chi tra i due sia il prediletto del Signore
e abbia quel pizzico in più che manca all'altro,
di credibilità forse
Ogni lestofante si improvvisa trombone tivu
per dar voce ai suoi roboanti annunci:
sono adatto a risolvere i vostri problemi
proprio come ho risolto i miei
Il senso della vita è cercarne uno:
il prototipo di quello clandestino.
Il buonsenso è contentarsi di trovarne un po
strada facendo: comunque esso sia.
La demagogia, con la teologia e l'ittiologia,
è un male minore, perchè il male è peggiore
quando il popolo abbocca all'esca e finisce
in peschiera o pescheria o sul ponte di Messina
dove i cornutoni già s'attrezzano di scarpe
da tennis per esser pronti a lanciarsi di corsa
sul ponte e giunti alla metà lanciarsi in acqua
a capofitto tra Scilla e Cariddi dove s'infila
e s'infilza il pesce spada tra Sabra e Chatila
a sud-est di Auschwitz dove gli assassini ammazzano
al chiuso o Calpe e Abila dove il tonno corre
alle coste sarde di Carloforte, Dio come corre
il mondo dove succede di tutto e di peggio
mettete Auschwitz, Sabra e Chatila e le Torri Gemelle
in mezzo ai vostri ricordi, sempre, perchè sempre
nel nostro quieto mondo tutto è permesso,
sempre in questo mondo si fa di tutto,
tanto poi si dice: me l'hanno ordinato,
e si sa che l'obbedienza è la prima virtù
imposta da Dio ad Adamo.
Obbedisci e la scamperai.
Dagli stupidi ci si può attendere solo di peggio
come dai peggiori nemici degli spaghetti
al dente, mai sazi d’odio.
Il cagnolino che cerca un padrone,
il vitellino che cerca la mucca,
mi sanno di quella tal persona
che cerca un po' di fiducia nel mondo,
che ha nostalgia del primo amore,
dei primi versi, del primo ritratto su carta,
di lei a cui prometteva il suo talento emotivo
e l'affetto concreto e pratico di quelli d'Irillai
che se gli dai amore ti esalta
ma se glielo neghi si deprime
Questo nostro mondo è il migliore
di quanti ne abbiamo in catalogo.
Provare per credere. Così mi piace credere
che gli altri mondi collegati
siano ospitali e accoglienti come questo.
Affinchè si perpetui l'antica usanza
si cercava di stare in buona compagnia,
mangiare un pezzo di pane, cacio e vino
allo stesso tavolo, senza che nessuno
si collochi più in alto,
come non ci si aspetta da un’amico
Da più decenni abbiamo il parlamento
più screditato e sgangherato della storia
repubblicana: incapaci di governare
sanno in compenso occupare.
Sono anni che il governo di una legislatura
sia confermato dal nuovo turno elettorale.
Si ha paura del voto e si dice che il costo
della democrazia è un pesante spreco.
Si teme che il voto non solo ribalti le forze
ma anche che le riconfermi, in ogni caso
si teme che i creditori pignorino la casa.
Che sia responsabilità popolare?
Facciamo le vittime di noi stessi
che ci siamo immolati sull'altare dello sfacelo.
Che sia responsabile la classe politica
come che sia altro e non la nostra espressione.
Mi pare che ciascuno di noi debba chiedere
onestamente conto a chi ha eletto:
che c'entri tu con la grave crisi che attraversiamo?
Che hai fatto? Dov'eri? Ti sei accorto per tempo
in che acque si navigava?
Se si, perchè non ti sei dimesso?
Hai deluso la fiducia che avevo nella tua accortezza.
Avresti dovuto avvisarmi dei brutti segnali
che vedevi in giro. Me e tanti altri.
Non hai battuto un soldo per tenerci sul chi vive.
Poi, per la democrazia e non per pettegolare
sui tuoi guadagni, quanto hai avuto
in questo tempo? C'è del male a dirlo?
È cosa infamante mostrare la busta paga?
Perdio, solo i lestofanti celano gli introiti.
Siamo messi male davvero perchè
ogni volta che votiamo scegliamo i migliori
in lizza e una volta eletti diventano superbi
e vedi con che tracotanza ci trattano.
Perchè la coalizione dei partiti che ha vinto
le elezioni con cento seggi di scarto,
dopo tre anni di governo comunque sia,
non ha portato a termine la legislatura?
Perchè quella coalizione vincitrice
si è messa da parte?
Non è prendere per i fondelli gli elettori?
Perchè c'è voluto un Governo Tecnico?
Cosa c'è che non sappiamo oltre i nostri sospetti?
Perchè i tecnici mostrano di saper governare,
mentre i cosidetti governanti scelti dal popolo
credono solo nel dovere di saper parlare?
La scienza politica indica nel malgoverno
le origini della decadenza.
L'anima è la femmina del pensiero.
Pensiero e Anima, come marito e moglie,
si esprimono con la parola
e fanno figli che non muoiono mai.
Ogni aurora è nunzia di primavera
ogni crepuscolo dispone al riposo
ogni ramo è utile al nido
ogni spina serve alla rosa
ogni uovo è necessario al pulcino
E il questurino si ribellò
e a picchiare le donne in piazza non ci vò.
Tanto ci vediamo a casa...
Diceva Leonardo che quando aspettiamo
la primavera, aspiriamo alla nostra morte.
L'arte consiglia di fare le cose nel migliore dei modi:
quello più confacente all'intelletto
L'arte è il prodotto unico e originale
del perfetto connubio tra l'idea
e la capacità del corpo di realizzarla
Le cose già morte non destano la curiosità
della morte in azione, da cui i più curiosi
si aspettano perlomeno un entusiasmante esperienza.
Dio mette al mondo Adamo senza mamma
e non sarà circonciso ne battezzato da padrino;
Era getta Efesto fuori dall'Olimpo, finirà zoppo
e farà l'artigiano e ruberà l'olio santo dalla chiesa;
è la figura della femmina che porta la novità
della forma che conquista il mondo: la sfera.
Crono si serve del giorno d'oggi per preparare
il domani a quelli che non sanno ridere
ma dominare il mondo con la serietà della fame onnivora
Miti, leggende e racconti orali ci danno l'idea
di quel che si era prima della storia scritta.
Asce, sandali e quant'altro sono come muti
residui delle prime leggende narrate dagli antichi.
Oggigiorno anche il riso è obbligatorio,
perchè si è scoperto che, come il pianto
è universale
E' ritornata la verde primavera
con l'aurora e il canto del primo
gallo d'Irillai che darà il suo petto
alla mensa dei vecchi e le cosce
darà all'asilo dei bambini
del contone Ballaloi, che l'aspettano
dall'ultimo crepuscolo d'autunno
che aveva perso il verde della primavera
a cui segue l'oro dell'estate che matura
le castagne per l'inverno e le noci
per chi non dorme come la vita è il mezzo
per raggiungere il fine che vuole la natura:
penso che lo sappia anche il muflone
del Monte che più di me sa quello che vuole
egli sa che il senso della vita è campare
alla giornata, come pare faccia la cornacchia
che ha sempre da fare e tanto da insegnare
alle civette delle janas di Farcana,
Soloti e Borbore che a seconda delle circostanze
son tristi e piangono ma ridono anche
quando ce da ridere
La bibbia è il manifesto dei mangiatori di carne.
Il bisogno ci spinge a lavorare,
il freddo a coprirci
e il caldo a spogliarci, il solletico a ridere
e la fame a mangiare,
la stanchezza a riposare
e il sonno a sognare, il sale iniziale
da il suo tocco al cibo, il senno al neonato
che per preti e impostori si confonde col divino
la seggetta degli uomini liberi
Ite travallu fakes'?
Seco sartiza a fine e a grussu.
O raju! E ti pacana?
No. Ma mi gusto.
Che altro sai fare?
L'oste di Jerzu in ogni stagione.
Ti intendi di vino?
Se mi muore un cliente ubriaco,
non paga il conto.
Buon prò! Ser mani lasku!
Nulla come il parlare e sentir parlare
in dialetto mi riporta indietro
nel tempo e riconosco in strada
le persone che sono dovute andar via
lasciandomi a cercare chi possa sostituirle.
La distanza è molta, si deve ridurla.
Si è tutti un pò estranei
dopo la separazione definitiva;
la morte non è una bazzecola
che si copre con una nenia perditempo
da poeti e teologi
I respinti dai pregiudizi sul presciutto
e sul vino, trovano tra loro
quel calore che è mancato
in precedenza nei cantoni del paese
che li ignorava
Elaborare il lutto significa capire
le ragioni che portano alla morte.
La storia è la narrazione delle cose viste
e del sentito dire che probabilmente
contiene del vero se appena
credibile l'onestà dell'io narrante.
a Olimpia per la pagnotta
a Farcana per la mignotta
Mi piace stare con quegli amici temporali
e senza tempo con cui è difficile litigare
anche se di mezzo ci sta una botte
di vino che non diventerà mai aceto.
Kiskeddhu mannalitarju porta al pascolo
la sua vacchetta bruna e canta:
Oddio, quando rivedo la mamma
capisco che ogni cosa bella
è comparabile a una rosa
Ohi s'anca mea mala 'adderetare
walk don't run = camina no corras
L’uomo, figlio legittimo e inevitabile
della misteriosa natura,
ha l’ambizione di diventarne il padrone
e nell’impresa si associa a titani e dei:
può fare una serra di cocomeri al polo
e una pista di ghiaccio nel Sahara,
può andare sulla luna e ritornare,
ma è sempre da una pipa
-che, come Diogene scoprì nel piacere
nascosto in noi- ne avrà il sublime
godimento, perchè chi ha la facoltà
di far cose belle se ne infischia di condividerle
con altri capaci di dar valore solo
a quel che conoscono, come succede
nelle società civili dove vivono i gentili
Dopo l'ebbrezza del vino, c'è il sigillo della morte,
dice don Totoni Tontorrone
Su fratello, dimmi tu ora:
che fai meglio delle cose che sai?
Sbadigliare.
E quella che ti costa minor fatica?
Far saliva.
Quel che ti piace di più?
Fottere.
Quel che ti rilassa?
Dormire.
Cosa ti commuove?
Il ricordo della mamma.
Cos'era per te la mamma?
La cuoca di casa.
Dimmi in due parole cos'è una cuoca?
Maestra saporita del mio buon gusto
e di cui non posso fare a meno.
Cosa ti manca?
Poter correre come Achille.
Di cosa puoi vantarti?
Di saper quello che penso.
E ricordi quel che pensi?
Me lo segno casomai volessi dirlo.
Come fai a decidere che cosa dire con la gente?
Col gusto preso dalla mamma.
In che cosa credi?
In quel che riesco a immaginare.
Per esempio?
Che la nobiltà troiana abbia colonizzato la Sardegna.
Come Enea il Lazio?
Si, ma senza la grazia di Venere.
Quindi hai nel sangue la nobiltà dell'Asia?
Si, come i francescani la pace sostenuti dal tridicu muriscu….
L’esprit des lois sono quei rapporti che corrono
tra le leggi che guidano gli uomini e le condizioni
dove generano : il carattere fisico del paese,
il clima, la natura del terreno, l’estensione dello stato,
le massime del governo, le forme dell’attività
economica degli abitanti, la religione,
il commercio, gli usi e costumi e le tradizioni.
Montesquieu.
Pepp'antoni beve vino e se ne infischia
del diavolo che, come la morte,
non distingue la casa del povero e del ricco.
La cura dei funerali, la scelta della sepoltura,
la pompa delle esequie sono più di consolazione
ai vivi che di aiuto ai morti. Sant'Agostino, Civitas dei.
….Il buon gusto è ciò che piace al palato.
Il palato è quella parte di me che sentenzia
su quel che mi piace
e mi piace quel che mi soddisfa;
mi soddisfa quel che placa il desiderio;
il desiderio è avere quel che mi manca
e mi manca quel che consumo
che da il gusto alla vita
e sul mio gusto nessuno è più competente di me
La bellezza è quanto la natura non si stanca di mostrare:
la luna nel cielo isolano, una rosa nell'orto d'Isporosile,
un giardino di pesche in Baronia,
una pergola dove bere il chiaretto di Marreri
e sognare le belle donne d'Irillai
questo è il sobrio e misurato, dolce e soave
linguaggio della divina natura
che non ha segreti inconfessabili
né misteri minacciosi ma offre
di continuo sublimi occasioni
di fare eccellenti e sempre nuovi affari
I miei sogni parlano sempre d'altro…
In nove mesi la creatura si dota di ossa
che ben conservate durano
più della vita che han sorretto
si può dire che come durata
rendano cento a uno
In ricordo di santu Biasu ispiliu che caule inconkiu
santo patrono di artigiani di ciottoli,
cittadini senza opinione,
maestri di bottega e d'ironia,
poeti di misurate parole,
pastori che dal latte fanno il cacio,
elettori eletti al Consiglio a proporre cose da fare
con argomenti persuasivi, contadini dei campi,
barbieri di città e braccianti di Baronia
che han trovato pietruzze d'oro nel Cedrino,
giocatori di carte e bari in amore,
un bel gregge di pecore diverse
che si pasce dell'erba che gli appartiene
Gli operai
quelli del primo stato che prendono
la ricchezza della terra con il lavoro
quotidiano tanto caro al signore
che ha inventato la settimana coronandola
con un giorno di riposo così adatto
ai farmacisti e agli infelici innamorati.
Anni fa si uccideva in nome di Dio, come utt'ora
e nessuno in nome della tolleranza ha mai chiuso
-quel terribile sentiero che vecchi e nuovi
avventurieri ontinuano a percorrere-
come altri intolleranti han chiuso
le arcaiche e ospitali case del 'confortevole' amore
Karpenti, di nulla era padrone
più del proprio lavoro,
ha sempre le mani delle carte
e carte in mano, le carte sono le sue
mani fa con le mani ciò che fan le carte
tutto quel che ha è nelle sue mani
che non stanno mai ferme
una uguale all'altra e in ambedue crescono
le unghie e nient'altro gli appartiene
di più comodo per grattarsi
e parlare sempre per distinguersi
dagli altri quando comincia
il giuoco delle tre carte
dove sempre solo una vince
È bello che qualcuno in casa sappia suonare
il pianoforte e intrattenere gli amici
di buon vicinato traendoli dall'isolamento
che nutre le cose belle, e i parenti di ambo
le parti con caratteri diversi come si vedono
a teatro e ripetono che la musica riempie
i vuoti dell'anima battezzata e conforta
gli afflitti isolani – semipagani – giammai scossi
dall'arte moderna ma han casa al mare,
giù in Baronia, in quei luoghi mai sguarniti
di turisti amanti della pecora bollita
anche se qualche nuvola fa capolino nell'avvenire
dei figli che per fare i camerieri del re
non ci vuole granchè e sanno già soffiare
le launeddhas dei vecchi nuragici
che bisognavano del fiato come per suonare il flauto.
Lo spazio – chiuso - del cesso
è sufficiente al raccoglimento
necessario al bisogno e da maggior
gusto alla libertà
e alla mentuccia con le fave
Non dimenticarti di noi che gesticoliamo
dice chi non sa scrivere ne leggere .
Non a lei piacevano né a me piacciono
i confusionari e se posso li evito,
in ogni caso conto di farne a meno
come diceva la mi mamma
che Corda faceva di cognome.
la vergine Atena e l'immacolata Artemide
si curano di chi cade
All'idea invisibile segue la parola detta,
sentita e scritta, che diventa realtà
Noi siamo quelli che sostanzialmente pensano
a se stessi battezzati o no, come cristiani
distinti dagli animali che forse non hanno
emozioni, in ogni caso non le raccontano
ma provano a fare i mimi: ora, se preti
e vescovi han bisogno di chiodi
per emulare il martirio del signore
chi non darebbe loro un aiutino spontaneo?
sappiano che ho dei chiodi belli, buoni
e sani e mai usati e son disposto a darli
gratis non come il bacio di Giuda mio fratello
in tutti gli interstizi che ci fanno simili.
Lo riconosco. Ha avuto i denari? Bene,
si è comprato la corda e ha fatto quel che
doveva come il socio maggiore.
Che Dio lo allontani dalle sue spalle.
L'affetto genera il vizio che rinvia alla paura
della morte. Il vitello si spaventa
quando viene sottratto alla vacca
e ha il primo sentore della morte
che quanto può sottrae alla vita
Raffinatezze diplomatiche:
al centro gli sposi e i genitori:
la mamma di lei al fianco del babbo di lui
Vorrei essere cortese con tutti
come sempre lo sono con me al momento
del risveglio anche se non c'è più
la mamma che mi allattò con grazia
e dovizia conversando alla pari col sottoscritto
mite e docile mangione quand'è
alla mensa del creato che già da allora
era incapace di dar consigli pertinenti
ai rancorosi inguaiati con la giustizia
Col suo cinguettar senza paura
si credeva il signore del mondo
ma era un usignolo che temeva il gelo
forse, un grigio passero con le ali dipinte
di verde muschio trovato nel suo guardaroba
Oh, quante volte gli gridai, minchione,
vola via tu che puoi! Ha un bel negare
ora che l'avvertii: vola via sull'albero più alto
dove non cresce la gramigna! sbaglierai sempre
se non distingui chi ti vuol bene, minchione!
Vagabondo minchione, ritorna nel nido
in gabbia e tingilo d'oro lucente
che si veda chiaro dalla luna,
salvati, vola via, perdio, in alto
a contar le stelle che muoiono di nascosto
in estate quando si tuffano nel mare
sulla scia di quel felice scricciolo di fringuello
Come corredo per l'ultimo viaggio
volle un pezzo di tela, un rasoio
e un fiasco di vino per sancire l'incontro
con una eventuale anima onesta
Dio, l'uomo vive di immagini di belle donne
e quelle dipinte da Raffaello distolgono l'uomo
dal lavoro nei campi e nelle officine, nei cantieri
e nelle miniere, ma non negli studi televisivi
dove il profumo del finocchio li lascia confusi
come chiocciole; cristo, mi piace che mettan su casa
ma pensare di mangiarne dopo averle viste scivolare
sulla bava, mi fa preferire la santa croce d'olivastro
al sughetto della loro cottura e per non mangiarne
rinuncerei a un dito o a un pezzettino di prepuzio
se all'uomo manca la bellezza della donna
<dal casto fiotto>
non gli rimane che farsi una pipa e star zitto
come un ugonotto o un giudeo quando vede un prete
sempre pronto a confessare ogni delinquente
e assolverlo con un rosario di pentimento
Quel che il mondo mi ha dato di funzionante
appena sono nato, mi sarà difficile restituirlo
integro anche nel caso di una sola esistenza
sarà necessario che sia accolto in cielo
la tornata successiva per ridare col dovuto
quel che ho avuto con l'utile che vuole la legge
Devo la riconoscenza al mondo tramite
la gratitudine che ho per le dame
che mi hanno tratto dal buio
e insegnato ad amare
È difficile crederlo
ma da qualche parte si troverà l'immagine
che ci manca di Lui, il gran Segreto del Deserto,
della sua infanzia che dicono eterna, l'infanzia,
il periodo più duttile dell'esistenza
che si lascia stiracchiare a piacere,
come gomma da masticare, il filo del ragno,
il bozzolo della vita da qualche parte sarà nato,
sia pure nella profondità del tempo,
tra un'ora e l'altra,
come uno scricciolo nel nido
Non casca il mondo dei sardi,
né si sconvolge la settimana santa
se uno non dice al bar tutto quel che sa
in una amichevole conversazione
con i quattro mori.
Pare che ci sia un solo modo per deviare
il corso del destino; ma anche quello
non impedisce di commentare era destinato
così, quando uno si spara sotto le orecchie
per non danneggiare il viso col quale
ci riconosce l'angelo di poche parole
dalla garitta del cielo che prende in consegna
le nostre poesie in versione originale
prima di giudicarci e archiviarne
la sentenza in una scheda
e la scheda in un cassetto
con l'elenco dei beni personali depositati
Tu vivi per bere e dormi alla grossa
per risparmiare sul tabacco
così ripeti che non si va nella terra promessa
senza il fardello della croce
e senza una corona di spine pregiate
ed eleganti chiodi di carpentiere
La storia non si racconta al presente
Al presente si vive
Il passato ha vari modi per essere raccontato
e nessuno dei modi sarà più vero degli altri
a meno che l'attendibilità della testimonianza
non abbia l'imprimatur di Dio
Pagare il dovuto può non far felici
come dire la giusta verità
al momento opportuno non fa ricchi
come impiccarsi all'albero di Giuda
non fa giustizia, Gesù,
si mordeva la lingua per non dir male
di questo che non mangiava la trippa
e di quello che preferiva il sanguinaccio
e di quell'altro che poetava per riconoscersi
nel mondo e non passar per debole,
malaticcio e malinconico come quelli
che non sanno stare sul cavallo
che più di me teme la sua ombra
Ogni pellegrino spera in Dio
e nella buona accoglienza dei paesani
che l'aspettano sulla porta di casa
che non han perso nulla
dell'antica devozione all'ospite
La continuità del mondo
è in ogni nuovo nato.
Con Donna Maria Frunza,
dea matrice del pane carasau
Quelli che s'impiccano a Borbore
rinunciano alla vita come un atto
di superbia di chi è nato libero
per fare quel che gli pare.
Sono indifferenti al mondo
e se ne infischiano del progresso.
Vogliono eccellere sulla morte
come i religiosi che della morte sanno tutto
e da lei si aspettano di rinascere come pulcini.
Donn'Elène Karai chioma d'oro
Signora dell'Edificio del peccato.
La più bella d'Irillai. Kikina Karai
con la kioma più bella d'Irillai.
La figlia di mezzo che fa maturare
i giovani e ridà vigore ai vecchi
del Contone Ballaloi che scommettono
sui galletti mai castrati come capponi.
Sogno. Poi bevo. Per non sentirmi decrepito.
Da quanto tempo Irillai è cattolica battezzata?
(?) Oddio, da quando non è più pagana
senza essere stata circoncisa.
Quelli d'Irillai con l'assillo del dolore
invocano la mamma.
Ma il padre non ce l'hai?
Chiede il chirurgo dell'ospedale dei clisteri.
Ohi, babbo. Mi dimentico di lui
quando il mal di denti
mi perseguita dopo un salutare clistere.
Dio, quanto mi sento simile a giuda iscariota.
Il più antipatico del vangelo
Unu malincriniu e malispertau.
Crine ispido, refrattario al pettine.
C'è Giuda fuori dalla gloria eterna.
Il mondo è pieno di io e lui
e senza di me il deserto.
Dio, quanto piaceva alla moglie.
Una bella donna che si curava di lui.
Intrecciava la corda del marito.
Bella storia, la storia infame
Tradisco la fame ogni volta che mi da le spalle.
Quando le notti durano più del tempo
stabilito dalla legge
nel cielo d'Irillai piovono diamanti
che tutti si affrettano a raccogliere
prima che il malocchio li corrompa.
Una targa sulla porta della bettola di Zigottu, dice –
Bevi, sii prodigo di denaro e avaro di parole.
Quando Tanielle Titone capi che l'orizzonte
è un cerchio si rese conto
che ovunque fosse il suo posto
quello era sempre il centro del cerchio.
Come l'ostetrica pensò, che quando gli vide
il pisellino disse: è maschio.
Non ce niente da fare.
Niente da aggiungere senza nulla togliere.
Si sarebbe fatto calciaro e le genti
l'avrebbero salutato dicendo:
Bih a Tanielle pedes de boza.
Ecco il Daniele con la palla al piede.
E lui trascinando i piedi rispondeva:
Sa carena salia che ossa jucasa.
Dai salamoia alla pelle
che allontana mosche e zanzare.
1. Anarchia = legge e libertà senza potere.
2. Dispotismo = legge e potere senza libertà.
3. Barbarie = potere senza legge e libertà.
4. Repubblica = potere con legge e libertà.
I. Kant
Imporre il nome al primogenito spetta al padre
perchè ha varcato la soglia del cielo
e se è maschio avrà nome e cognome del nonno
il secondogenito tocca alla madre
e se è femmina avrà il nome della nonna materna
di cui avrà il nome; pazienza, comunque
e ognuno sarà identico a quel che è.
Del barbiere di santa croce, della spina santa e del rosario
Qual'è l'autentica tradizione dell'anima isolana?
Bisogna sfogliare un libro fantastico per trovarla
La vita sulla terra è normale quanto è normale la sua natura
Se i pastori nomadi dell'Inizio
furono i primi sacerdoti del gregge
chiaro come il cielo degli dei
dove la luna figlia corre dietro al sole padre
forgiatore di mondi, i contadini stanziali
che temono il mare furono i primi profeti
della fertile terra madre che feconda
le cose buone per la crescita
copre le malefatte dell'Ospedale dei Clisteri
e infine raccoglie le spoglie umane come il seme
nel seno della gran madre della dimenticanza
L'economia è sempre in bilico tra consumo e risparmio
This is war: in God we trust.
Noi confidiamo in Dio, nel vino d'annata
e nei cavalli di san Francesco che corrono
vispi in piena salute nella piana d'Isalle
aperta alla tramontana, all'ospitalita'
e al malanimo degli invidiosi.
''Le teorie di Niceforo non furono estranee alla decisio-
ne da parte del governo Pelloux di una grande operazione
di “pulizia coloniale”, che ebbe luogo dall’aprile al luglio
del 1899 con l’impiego di un intero corpo di spedizione,
allo scopo di estirpare la piaga del banditismo. Si fece il
vuoto attorno ai numerosi latitanti militarizzando
la Sardegna centrale e ponendo l’intera comunità del Nuorese
delle Barbagie e del Goceano sotto l’accusa di favoreggiamento.
Gli arrestati (in seguito quasi tutti prosciolti o assolti
dalla magistratura) furono circa un migliaio, compresi don-
ne e vecchi, e a Morgogliai, tra Oliena e Orgosolo, in un
conflitto a fuoco che impegnò oltre duecento esponenti
delle forze dell’ordine, caddero i capi della banda Serra
Sanna''. Giulio Paulis
“I figulinai (vasai) oristanesi
chiamano kattas certe fiasche di terracotta
col ventre schiacciato, dette altrove - frasku.” Wagner.
A Io i pescatori e Omero:
Cosa fate per vivere?
Peschiamo.
E quelli che prendiamo li buttiamo.
Quelli che non prendiamo ce li teniamo.
Quella dozzina di vecchi del Cantone Ballaloi
che saranno decrepiti solo in punto di morte
darebbero la loro pensione per ridiventare giovani
e correre con le armi in pugno
a difendere la patria che credono sia
la 'tanca' chiusa del re che non c'è più.
.
Il mi babbo che andò in Libia nell'11 a far la guerra
aveva già visto il mare di Orosei.
"k. jaspers: vengo meno a me stesso (ich bleibe mir aus),
o, per dirla in altro modo, quando sono uno e senza compagnia".
Era il tempo degli dei del Gennargentu e del Campidano,
e non si conoscevano carestie e le cantine brulicavano
di fedeli che bevevano nel tempio alla loro salute
e con l'incenso alla loro gloria e ogni festa era in loro onore
e non mancava di bruciare l'olivastro dalla viva brace
e il fumo dell'arrosto saliva alto, di pollastri ribelli
renitenti alle raccomandazioni e di idee maldestre…,
La repubblica è un governo costituzionale
in cui il potere sovrano è nelle mani del popolo:
per la repubblica il principio dell'azione è la virtù,
che Montesquieu identifica con l'amore dell'uguaglianza,
la monarchia è un governo legittimo in cui il potere sovrano
è nelle mani di un singolo uomo:
per la monarchia il principio dell'azione è l'onore
con la passione per la distinzione,
la tirannia è un governo illegittimo in cui il potere
è esercitato da un solo uomo secondo il suo arbitrio:
il principio dell'azione della tirannia è la paura
Ogni classe dominante presenta
le sue verità come eterne. Carlo Marcs
Avanzò una richiesta d'accoglienza a colei
che diceva quel che lui pensava,
e non fu accolta; poco dopo morì
è trovò la vecchia civetta che accompagna
le anime dei perduti nel bosco di Borbore
a involarsi sopra la foresta di Farcana
dove le janas, le civette e le capre si spacciano
per signore del creato
e fan la voce grossa e qualche dispetto
e infine si azzuffano
col primo gallo d'Irillai che canta
per primo al mattino
e dalla rissa ne esce stravolto
come un marito che dopo la lite con la moglie
occupa la strada e piange
come se l'avessero morsicato i morti
perchè gli è stato negato il matrimonio
e vien la madre a consolarlo dicendogli:
Figlio mio, acqua dei miei occhi,
ricordati che i bambini in culla
non temono il morso dei morti.
Chi scrive crede di fare un piacere al mondo
Matteo - 5, 37: Sia il vostro parlare si, si, no, no. Il sovrappiù viene dal maligno malandrino
A dio debbo l'essere in campo
A mio padre debbo il nobile portamento
dei vignaioli senza vigna
A mia madre debbo la ragionevolezza
A mia sorella debbo la riconoscenza
A mia moglie debbo l'amore per le cose irripetibili
Quando non si conversa si sospetta
dello splendore celeste
La vecchiaia si compiace delle parole e della pace
I vecchi libertini sperano che la vecchiaia
rassereni i loro bi-sogni
Andrei un'ora al giorno a teatro se vi recitassero i Dialoghi;
in un bel giorno all'aperto sarebbe un'incanto
e chi s'annoia si consoli con la vespa tivu
che provoca dio sa quali emozioni
Ogni santo lunedì specialmente
dopo una domenica di campionato,
mi rattristo enormemente delle poche
informazioni che ho sul tipo di offerte
che gli antichi isolani offrivano agli dei
della costa e a quelli dell'interno: mi piace
pensare che si trattasse di pollame
e che i sacrifici fossero graditi
Quanti erano i preti a Irillai cinquecento anni fa?
O frati; quanti erano i frati
che sapevano leggere e scrivere?
C'era la santa inquisizione?
Il mio babbo è sempre stato reticente al riguardo.
Mia madre non parlava di queste cose con me.
Mi tenevano all'oscuro, mi passavano per ignorante,
non son cose che ti riguardano, dicevano.
E non toccarti quando la maestra ti vede.
Aurea Regola di san Francesco:
lascia che il mondo vada come vuole
e non parlare del Priore se non per dirne bene.
Occhio al bello,
mente al vero,
cuore al bene.
Lo sposalizio sancisce la libera unione della coppia.
Bene. Nel piacere si va per le spicce
e le regole si appendono al muro
come il calendario e il sacro cuore. Bene.
Stare insieme dovrebbe essere un piacere
come far figli e allevarli. Bene.
Quando nel matrimonio si parla di dovere
è segno che il piacere declina
e gli affari non vanno tanto bene.
L'amor che non si può trattenere
bisogna lasciarlo andare. Bene.
Per Gombrich è nel contesto
che si deve cercare la chiave dell'interpretazione,
la quale presuppone la definizione
della fruizione dell'opera
e la conoscenza dei generi letterari e artistici
" in voga" nel momento della sua creazione.
Il quartetto dei mori canterini: Sor bator moros
Pensare con la propria testa
a dispetto del molto rumore,
condizione sine qua non del libero pensiero,
anche se una pisina soft.
Nel rumore si cela la vile scorreggia.
Era mia la scoreggia della regina,
dice l'ancella nel cortile vicino al pozzo.
Sia tutto per amor di Dio, conferma la regina.
Fra le unghie del gatto il sorcio se la fece addosso.
Il cacico arrestato nella sua domus aurea
perchè voleva ringiovanire come il biblico Davide
il cacico è il tiranno inquisitore
che ha da fare con la giustizia
I funerali si fanno all'insegna della Memoria:
al defunto era caro il Cedrino, i prati di Corte,
il tempio di Maria Frunza, i giardini di Sae Sulis
dove le fanciulle danzavano con le brocche
piene d'acqua sulla crocchia, davanti ai cantieri
che delle nuove case tessevano gli orditi e le trame,
e i maestri sgridavano i garzoni che mescolando calcina
cantavano motteti d'amore alle fanciulle in fiore
Perchè affannarsi per il mondo?
È così grande che anche col doppio in più di due
si sta comodi come davanti al focolare.
Per altro c'è sempre il cesso oltre la siepe.
"L'arte è un modo di difendere se stessi
per non far scivolare la vita senza commenti
per sottolineare le cose buone della vita:
l'amore, il formaggio, le tovaglie pulite,
il vino rosso, lo stare sotto un albero".
Bo Widerberg
Nulla è;
anche se è, è incomprensibile;
anche se è comprensibile, è incomunicabile.
"E con antico adagio disse il teschio:
“Ero come te e sarai come me”.
Parola di boia: “L'inquisition est, de sa nature, bonne, douce et conservatrice”.
E, come disse Bruno Giordano mentre ardeva:
Non stò sopra un letto di lana.
Quelli che si commuovono come la madre e la figlia
il giorno dello sposalizio di quest'ultima
non han fatto il servizio militare.
Per gli antichi era un onore ricordare
quelli che lo meritavano.
La mano invisibile del mercato
non funziona senza un pugno invisibile:
McDonald's non prospera senza Mc-Donnel Douglas,
il progettista degli F-15. il pugno invisibile
che tiene al sicuro il mondo con la tecnologia di Silicon Valley
e la guerra delle banane, si chiama: esercito, forza aerea, marina militare.
Al miele vola la mosca e s'indigna
l'apicultore che il miele
disponeva al suo banchetto nuziale.
Per sopprimere la zanzara
la necessità impone di prenderla
alle spalle come usa il sicario
„ quando la forza del vino è penetrata in noi, le membra diventano pesanti, le gambe impedite vacillano, la lingua s‘inceppa, la mente si smarrisce, gli occhi si fanno vitrei; poi sono grida, singhiozzi, dispute.“lucrezio
Povera la mamma mai stanca d'insegnare
al figlio come piangere e alla figlia come ridere.
Plato raccomanda a chi desidera essere ricco
di non accrescere il suo patrimonio
ma di diminuire la sua ingordigia.
SanzirDeu venuto da occidente col vento di Bosa
che porta l’acqua e la versa nel Cedrino
come lettere d’amore anonime alle
anguille innamorate